LA BELLA MUSICA NEL TUO QUARTIERE

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LA BELLA MUSICA NEL TUO QUARTIERE
Un progetto di
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10/IX
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21.00
mercoledì
TEATRO ASTRA
Giovanna Carone voce
Mirko Signorile pianoforte
In collaborazione con
Far Libe – Per amore
Media Partner
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LA BELLA MUSICA NEL TUO QUARTIERE
Far Libe – Per amore
Giovanna Carone, voce
Mirko Signorile, pianoforte
Si ringraziano per la collaborazione
Far Libe – Per Amore è il secondo disco del duo composto da Giovanna
Carone e Mirko Signorile registrato a due anni di distanza dall’uscita
di Betàm Soul.
Betàm Soul è un titolo di contaminazione, per metà ebraico e per
metà inglese. Vuol dire il soul, ma anche l’anima, dal sapore ebraico.
Tam è lo speciale gusto del paradiso che si trova nella tipica espressione yiddish tam gan-eydn: ha l’ineffabile sapore del giardino dell’Eden, quel gusto di cose perdute in cui affonda la nostra identità, un
godimento che è insieme spirituale, sensuale e sensoriale. Il concerto e
il disco, progetto musicale e poetico insieme, vuole essere tutto questo,
rievocazione e rinascita, filiazione e creazione artistica.
Betàm Soul, l’anima del canto yiddish, pubblicato da Digressione
Music, propone uno stile musicale che va oltre il jazz, il pop, l’etnico
o il classico e si appropria di questo meraviglioso materiale musicale
in modo trasversale e aperto, rielaborando per voce e pianoforte
dodici brani dal repertorio della canzone yiddish tradizionale e d’autore. Alcuni dei brani eseguiti sono composizioni originali di Mirko
Signorile su testi poetici yiddish. Gli altri sono arrangiamenti assai
innovativi di Giovanna Carone e Mirko Signorile.
Sempre pubblicato da Digressione Music con il sostegno di Puglia
Sounds, Far Libe prosegue nel percorso di rivitalizzazione della musica yiddish, ampliandolo ed estendendolo ad altre culture e sonorità.
Un disco ispirato al tema dell’amore, come si evince dallo stesso titolo:
Far Libe (per amore). Il brano che dà il nome al progetto, ispirato al
nostalgico Valzer di Dmitrij Kabalevskij tratto dai Ventiquattro pezzi
facili per pianoforte op. 39, è un inno al potere salvifico dell’amore e
della canzone yiddish, capace di sciogliere in gioia il dolore.
In Far Libe convivono sovrapposizioni di lingue e linguaggi cosmopoliti, sperimentazioni musicali e poetiche che spaziano in un orizzonte
temporale che va dal medioevo spagnolo-sefardita al qui e all’oggi, con componimenti originali di Mirko Signorile su testi poetici
contemporanei, come quelli scritti da Luca Basso. La voce della poesia
e delle canzoni yiddish parla ancora con ardore all’anima moderna
di quel fenomeno tutto europeo che è stato l’ebraismo degli ultimi
duemila anni.
Una canzone che canta l’identità violata, l’integrazione negata, la
miseria materiale e la ricchezza culturale, l’eroismo della resistenza, la gioia di vivere nonostante tutto, la forza della tradizione e le
contraddizioni della modernità.
Questo concerto è un viaggio sentimentale in un microcosmo poetico
e musicale che ripercorre le vie di una comune identità europea.
In questo spettacolo Giovanna Carone e Mirko Signorile riescono a
toccare le corde profonde della melodia ebraica e ad usare un linguaggio attuale e moderno. La canzone, come sentire popolare, viene
accarezzata e rivista alla luce delle personalità dei due artisti. Due
musicisti profondamente diversi per formazione e carattere che in
questo percorso di riscoperta musicale hanno rivelato un’incredibile
affinità artistica e poetica, in uno stile che va oltre il pop, il classico,
il jazz e l’etnico.
Il duo composto da Giovanna Carone e Mirko Signorile nasce dal caso:
lui jazzista, lei cantante barocca, si incontrano su un terreno altro,
quello della canzone d’autore in lingua yiddish, e in questo territorio
straniero trovano una poetica e un suono comune.
Il live è il loro luogo d’elezione, la musica yiddish è rivisitata in modo
originale, non filologico.
I temperamenti solari, mediterranei e meditativi dei due dipingono
di colori nuovi le musiche della straordinaria tradizione Ashkenazita,
toccano anche quella Sefardita e si divertono attraverso musiche
e testi originali a inventare una nuova canzone d’autore in lingua
yiddish.
Giovanna Carone, nata a Bari, si diploma in pianoforte con Hector
Pell e in canto e musica vocale da camera sotto la guida di Amelia
Felle. È voce solista di formazioni specializzate nel repertorio storico e nel 2002 incide per la Tactus il Primo Libro de’ madrigali a
quattro voci di Pomponio Nenna, e per la Dad Records la prima
esecuzione moderna della Messa Adieu mes amour di Rocco Rodio.
Nel 2008 incide Donn’amor per Digressione Music su musiche del
primo Seicento italiano con il tiorbista Sario Conte e le percussioni
di Pippo D’Ambrosio. Nel suo percorso non mancano esplorazioni
intorno alla musica contemporanea e collaborazioni con la docente
Marisa Romano e l’Università di Bari, per il recupero e la diffusione
della canzone d’autore in lingua yiddish.
Dal 2008 è in duo con il pianista Mirko Signorile: invitati più volte
al Goethe Institut di Roma, suonano a Parigi, Varese, Taranto, Bari.
“Adriatico Mediterraneo”, “Time Zones”, “Pietre che cantano”, “Nel
segno del Jazz”, “Sulle ali della bellezza”, sono alcuni dei festival ai
quali hanno partecipato. I due cd Far Libe e Betàm Soul sono stati
presentati in alcune trasmissioni di Radio3. Il duo ha suonato dal
vivo per la trasmissione “6 gradi” e nel gennaio 2012 per i Concerti
del Quirinale.
Mirko Signorile, nato a Bari, si diploma in pianoforte con lode,
affiancando lo studio del jazz guidato dal pianista Gianni Lenoci.
Si esibisce con artisti come Enrico Rava, Paolo Fresu, Franco
Ambrosetti, Nicola Stilo, Gianluca Petrella, Fabrizio Bosso e Rosario
Giuliani. Nel 2003 incide il primo cd In full Life (Soul Note), votato
dalla critica come uno dei migliori dischi dell’anno («Musica Jazz»).
Nel 2005 registra la colonna sonora del cortometraggio La baracca
del regista Pietro Marcello (proiettata alla Biennale di Venezia) ed è
invitato a suonare all’Opéra di Lione con il contrabbassista Riccardo
Del Fra. Il suo secondo cd The Magic Circle (Soul Note) ottiene
successo in Italia e all’estero. La critica gli conferisce il premio come
secondo miglior nuovo talento italiano (Top Jazz di «Musica Jazz»).
Nel 2009 esce il cd Clessidra (Emarcy/Universal) votato da ArgoJazz
“miglior cd dell’anno”. Nel 2010 esce SynerJazz Trio prodotto dall’etichetta milanese Stradivarius che consegue l’Italian Jazz Award
per la sezione “miglior musicista dell’anno”. Nel 2012, per Auand
Record, incide Magnolia con il suo quintetto.