LA BELLA MUSICA NEL TUO QUARTIERE
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LA BELLA MUSICA NEL TUO QUARTIERE
Un progetto di Realizzato da 10/IX Main Partner Partner 21.00 mercoledì TEATRO ASTRA Giovanna Carone voce Mirko Signorile pianoforte In collaborazione con Far Libe – Per amore Media Partner Con il dolce supporto di INFO www.mitoperlacitta.it [email protected] 011.4424777 #MITO14 facebook.com/mitosettembremusica.torino twitter.com/mitotorino instagram/mitotorino youtube.com/mitosettembremusica flickr.com/mitosettembremusica www.mitosettembremusica.it LA BELLA MUSICA NEL TUO QUARTIERE Far Libe – Per amore Giovanna Carone, voce Mirko Signorile, pianoforte Si ringraziano per la collaborazione Far Libe – Per Amore è il secondo disco del duo composto da Giovanna Carone e Mirko Signorile registrato a due anni di distanza dall’uscita di Betàm Soul. Betàm Soul è un titolo di contaminazione, per metà ebraico e per metà inglese. Vuol dire il soul, ma anche l’anima, dal sapore ebraico. Tam è lo speciale gusto del paradiso che si trova nella tipica espressione yiddish tam gan-eydn: ha l’ineffabile sapore del giardino dell’Eden, quel gusto di cose perdute in cui affonda la nostra identità, un godimento che è insieme spirituale, sensuale e sensoriale. Il concerto e il disco, progetto musicale e poetico insieme, vuole essere tutto questo, rievocazione e rinascita, filiazione e creazione artistica. Betàm Soul, l’anima del canto yiddish, pubblicato da Digressione Music, propone uno stile musicale che va oltre il jazz, il pop, l’etnico o il classico e si appropria di questo meraviglioso materiale musicale in modo trasversale e aperto, rielaborando per voce e pianoforte dodici brani dal repertorio della canzone yiddish tradizionale e d’autore. Alcuni dei brani eseguiti sono composizioni originali di Mirko Signorile su testi poetici yiddish. Gli altri sono arrangiamenti assai innovativi di Giovanna Carone e Mirko Signorile. Sempre pubblicato da Digressione Music con il sostegno di Puglia Sounds, Far Libe prosegue nel percorso di rivitalizzazione della musica yiddish, ampliandolo ed estendendolo ad altre culture e sonorità. Un disco ispirato al tema dell’amore, come si evince dallo stesso titolo: Far Libe (per amore). Il brano che dà il nome al progetto, ispirato al nostalgico Valzer di Dmitrij Kabalevskij tratto dai Ventiquattro pezzi facili per pianoforte op. 39, è un inno al potere salvifico dell’amore e della canzone yiddish, capace di sciogliere in gioia il dolore. In Far Libe convivono sovrapposizioni di lingue e linguaggi cosmopoliti, sperimentazioni musicali e poetiche che spaziano in un orizzonte temporale che va dal medioevo spagnolo-sefardita al qui e all’oggi, con componimenti originali di Mirko Signorile su testi poetici contemporanei, come quelli scritti da Luca Basso. La voce della poesia e delle canzoni yiddish parla ancora con ardore all’anima moderna di quel fenomeno tutto europeo che è stato l’ebraismo degli ultimi duemila anni. Una canzone che canta l’identità violata, l’integrazione negata, la miseria materiale e la ricchezza culturale, l’eroismo della resistenza, la gioia di vivere nonostante tutto, la forza della tradizione e le contraddizioni della modernità. Questo concerto è un viaggio sentimentale in un microcosmo poetico e musicale che ripercorre le vie di una comune identità europea. In questo spettacolo Giovanna Carone e Mirko Signorile riescono a toccare le corde profonde della melodia ebraica e ad usare un linguaggio attuale e moderno. La canzone, come sentire popolare, viene accarezzata e rivista alla luce delle personalità dei due artisti. Due musicisti profondamente diversi per formazione e carattere che in questo percorso di riscoperta musicale hanno rivelato un’incredibile affinità artistica e poetica, in uno stile che va oltre il pop, il classico, il jazz e l’etnico. Il duo composto da Giovanna Carone e Mirko Signorile nasce dal caso: lui jazzista, lei cantante barocca, si incontrano su un terreno altro, quello della canzone d’autore in lingua yiddish, e in questo territorio straniero trovano una poetica e un suono comune. Il live è il loro luogo d’elezione, la musica yiddish è rivisitata in modo originale, non filologico. I temperamenti solari, mediterranei e meditativi dei due dipingono di colori nuovi le musiche della straordinaria tradizione Ashkenazita, toccano anche quella Sefardita e si divertono attraverso musiche e testi originali a inventare una nuova canzone d’autore in lingua yiddish. Giovanna Carone, nata a Bari, si diploma in pianoforte con Hector Pell e in canto e musica vocale da camera sotto la guida di Amelia Felle. È voce solista di formazioni specializzate nel repertorio storico e nel 2002 incide per la Tactus il Primo Libro de’ madrigali a quattro voci di Pomponio Nenna, e per la Dad Records la prima esecuzione moderna della Messa Adieu mes amour di Rocco Rodio. Nel 2008 incide Donn’amor per Digressione Music su musiche del primo Seicento italiano con il tiorbista Sario Conte e le percussioni di Pippo D’Ambrosio. Nel suo percorso non mancano esplorazioni intorno alla musica contemporanea e collaborazioni con la docente Marisa Romano e l’Università di Bari, per il recupero e la diffusione della canzone d’autore in lingua yiddish. Dal 2008 è in duo con il pianista Mirko Signorile: invitati più volte al Goethe Institut di Roma, suonano a Parigi, Varese, Taranto, Bari. “Adriatico Mediterraneo”, “Time Zones”, “Pietre che cantano”, “Nel segno del Jazz”, “Sulle ali della bellezza”, sono alcuni dei festival ai quali hanno partecipato. I due cd Far Libe e Betàm Soul sono stati presentati in alcune trasmissioni di Radio3. Il duo ha suonato dal vivo per la trasmissione “6 gradi” e nel gennaio 2012 per i Concerti del Quirinale. Mirko Signorile, nato a Bari, si diploma in pianoforte con lode, affiancando lo studio del jazz guidato dal pianista Gianni Lenoci. Si esibisce con artisti come Enrico Rava, Paolo Fresu, Franco Ambrosetti, Nicola Stilo, Gianluca Petrella, Fabrizio Bosso e Rosario Giuliani. Nel 2003 incide il primo cd In full Life (Soul Note), votato dalla critica come uno dei migliori dischi dell’anno («Musica Jazz»). Nel 2005 registra la colonna sonora del cortometraggio La baracca del regista Pietro Marcello (proiettata alla Biennale di Venezia) ed è invitato a suonare all’Opéra di Lione con il contrabbassista Riccardo Del Fra. Il suo secondo cd The Magic Circle (Soul Note) ottiene successo in Italia e all’estero. La critica gli conferisce il premio come secondo miglior nuovo talento italiano (Top Jazz di «Musica Jazz»). Nel 2009 esce il cd Clessidra (Emarcy/Universal) votato da ArgoJazz “miglior cd dell’anno”. Nel 2010 esce SynerJazz Trio prodotto dall’etichetta milanese Stradivarius che consegue l’Italian Jazz Award per la sezione “miglior musicista dell’anno”. Nel 2012, per Auand Record, incide Magnolia con il suo quintetto.