chiesa nel 1200

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chiesa nel 1200
CHIESA NEL 1200
(culmine e caduta delle ambizioni universalistiche del papato)
Versante Politico - La chiesa cerca di affermare la teocrazia (=il potere è dato da Dio quindi i
sovrani devono sottoastare al Papa) con Bonifacio VIII (1294 -1303) che si fece rappresentare col
triregno (= tiara ornata da 3 corone che simboleggiano la totalità dei
poteri: sacerdotale, regale e imperiale). ll primo atto della politica
teocratica di Bonifacio avvenne con l'emanazione della bolla Clericis
laicos, il 24 febbraio 1296, mediante la quale il papa ribadiva la
proibizione ai laici, sotto la pena discomunica, di tassare gli ecclesiastici.
Filippo non respinse la bolla papale (altrimenti sarebbe incorso nella
scomunica) ma emise una serie dieditti, nei quali vietava a chiunque,
laico od ecclesiastico che fosse, l'esportazione di denaro e preziosi non
potevano raggiungere Roma. La posizione di re Filippo fu talmente
astuta che il Papa si vide costretto ad addivenire ad un accordo,
autorizzando il re francese a riscuotere le imposte dal clero, in caso di
estrema necessità, anche senza la preventiva autorizzazione pontificia.
Nel 1300 Bonifacio VIII indisse il Primo Giubileo, ma l’apice delle concezioni fu la Bolla Unam
Sanctam del 1302 dove si poneva come unico capo cioè il Vicario di Cristo. Tale Bolla inviata al
Re di Francia Filippo il Bello avrebbe dovuto chiudere la polemica sulla tassazione del clero
francese aperta nel 1295. Filippo replicò mandando degli emissari per rapire il Papa e portarlo in
Francia per processarlo di simonia, di sodomia, di eresia e di molte altre colpe. Riuscirono a
catturare il Papa dopo un assalto al palazzo pontificio e per tre giorni il Papa restò nelle mani dei
due congiurati, che non risparmiarono ingiurie alla persona del pontefice (l'episodio è noto come
lo schiaffo di Anagni). Bonifacio VIII morì qualche settimana dopo.
Nel 1305 fu eletto Clemente V un vescovo francese che per motivi di salute non si recò mai a
Roma
Dal 1309 fino al 1377 stabilì la sede della curia ad Avignone.
Nel 1316 fu eletto un altro francese Giovanni XXII che confermò l’abbandono di Roma. Questo
periodo viene soprannominato da Dante e Petrarca la cattività avignonese.
Dal 1378 al 1417 ci fù il tracollo dell’universalismo papale. Gregorio XI riportò la sede pontificia
a Roma ma morì poco dopo. Gli subentrò Urbano VI che tentò di tornare alla monarchia papale
ma i cardinali francesi si opposero ed elessero un Antipapa riportando la sede ad Avignone. La
cristianità si divise in 2 con il scisma d’Occidente e con la massima confusione religiosa. Con il
Concilio di Pisa si cercò di ripristinare l’unità della chiesa deponendo i pontefici di Roma e
Avignone che rifiutarono di andarnese e si verificò la bizzarra
situazione di 3 pontefici contemporaneamente al potere.
Nel 1418 ci fu il Concilio di Costanza che riuscì ad imporre un
Papa unico Martino V e si stabilì che solo i Concili potevano
eleggere il Papa e la fine dell’universalismo Papale in quanto
le decisionei del Concilio prevalevano su quelle del Papa.
Versante Religioso - la chiesa del 1200 è impegnata nella definizione della:
- Ortodossia con le eresie (= dottrine che vanno contro la verità rivelata) La chiesa combattè le
eresie con la missione speciale della predica contro gli
eretici nella Francia meridionale nella Contea di Tolosa
(catari albigesi in Linguadoca e Provenza) incaricandolo
di procedere contro i ribelli con la scomunica e
l'interdetto ma i Catari non si lasciarono convincere e
persistettero nelle loro tesi gnostiche manichee,
rifiutando ancora decisamente l'interpretazione
cattolica delle scritture, i sacramenti ecclesiastici, la
gerarchia e l'intero apparato dogmatico, rituale e
organizzativo della Chiesa romana. Quando Innocenzo
III comprese che solo con la predicazione non avrebbe risolto il problema, per estirpare il
movimento càtaro dai territori della Linguadoca e della Provenza.
Nel 1208 indisse la crociata contro gli albigesi, che assunse la forma di un vero e proprio
genocidio e terminò nel 1229 con la sconfitta dei catari, con strascichi che si protrassero fino al
1244 con la caduta della rocca forte catara di Montsegur.
- Istituzionalizzazione all’interno dell’ordinamento ecclesiastico, durante il pontificato di
Innocenzo III, di alcuni movimenti sorti spontaneamente nel mondo
cristiano, che si affiancarono ben presto alle correnti monastiche
precedenti, assumendo nel corso di un secolo un ruolo fondamentale
all’interno della società. Gli Ordini mendicanti (che comprendono
domenicani, francescani, e in seguito carmelitani e agostiniani), furono
così definiti perché si facevano portavoce di un ideale di povertà che li
spingeva a trarre unico sostentamento dalle offerte dei fedeli, anziché
dalle rendite di fondi o proprietà come facevano gli Ordini monastici.
Tra gli Ordini mendicanti, quelli destinati ad accrescere
significativamente il loro prestigio furono fondati da due personalità estremamente eterogenee:
nel 1216 Domenico di Guzmán (o di Caleruega) ordine dei Domenicani.
nel 1223 Francesco d’Assisi con l’ordine dei Francescani.
Nel 1231 Istituzione del Tribunale dell’inquisizione incaricato di perseguire gli eretici e l’ufficio
inquisitorio fu affidato ai seguaci di San Domenico.