La psoriasi

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La psoriasi
DERMATOLOGIA
A cura di Giuseppe Carrieri *
La psoriasi
Una malattia cronica della pelle
a psoriasi è una malattia cutanea cronica non
contagiosa ad eziologia tutt’ora sconosciuta,
tipicamente caratterizzata da zone di pelle
arrossata, ispessita, ricoperta da squame argentee.
L’estensione dell’interessamento cutaneo può variare da
aree localizzate di modeste dimensioni, fino al
coinvolgimento di tutta la superficie corporea. Possono
essere colpite dalla malattia anche le articolazioni, le
unghie e le mucose.
Si caratterizza per un’aumentata attività mitotica
epidermica (aumentato turnover cellulare). Le varianti
cliniche sono numerose.
L’evoluzione è imprevedibile e spontaneamente subisce
riacutizzazioni, miglioramenti e talvolta anche persistenti
remissioni. Le cause di questa malattia sono ancora oggi
sconosciute; numerose teorie ed ipotesi sono state proposte
negli anni per spiegare l’origine ed i meccanismi
determinanti la patologia.
Fattori scatenanti
Si ritiene che vari fattori siano in grado di determinare l’inizio dell’eruzione, potendo così parlare di fattori scatenanti.
1. Traumatismi meccanici, chimici, allergici
5. Fattori emotivi: di difficile valutazione è comunque
o di altra natura: vari tipi di trauma sono riconosciuti
come responsabili del "fenomeno di Koebner", poiché
sono in grado di provocare lesioni psoriasiche su cute
apparentemente sana. Questi fattori traumatici possono
essere di diversa natura: da lesioni della cute come
abrasioni, escoriazioni, grattamenti, iniezioni endovenose,
sfregamenti, tatuaggi, fellatio, punture d’insetto e
vaccinazioni, a forme più gravi di traumi chirurgici,
scarificazioni, elettrocoagulazioni, innesti cutanei, ustioni
fisiche e chimiche e congelamenti.
noto come in buona parte degli psoriasici gli stress psichici
determinino una riacutizzazione (nonostante vari studi
non esiste una personalità specifica della psoriasi). Uno
studio riporta che i pazienti psoriasici hanno nei sei mesi
precedenti la cura un maggior numero di eventi stressanti.
2. Infezioni da piogeni: le infezioni streptococciche,
7. Fattori ormonali: sono state viste esacerbazioni
specialmente delle alte vie respiratorie nei bambini,
provocano spesso la comparsa di un’eruzione psoriasica
o la esacerbazione di forme cliniche stabili. Queste forme
sono spesso anche più resistenti alle terapie. Spesso il
morbillo precede una manifestazione cutanea di psoriasi,
ma altrettanto frequentemente indurrebbe un miglioramento
del decorso della malattia.
e comparsa di psoriasi in corrispondenza della pubertà e
menopausa, prospettando così un rapporto con il decorso
della malattia psoriasica.
6. Etilismo e fumo: l’abuso di alcool si nota spesso
nelle psoriasi gravi del maschio, anche se non è ancora
stata dimostrata sicuramente un relazione diretta dell’alcool
con lo scatenamento della psoriasi.
8. Fattori ambientali: in genere il sole e il clima caldo
antimalarici, l’indometacina, salicilati, composti iodati.
migliorano la psoriasi, talvolta però si assiste a
peggioramenti a seguito dell’esposizione al sole o lampade
a raggi ultravioletti. Sono in genere soggetti fotosensibili
con pelle chiara che si scotta facilmente.
4. Steroidi sistemici e topici: possono indurre una
9. Disordini
3. Farmaci: quali litio, beta-bloccanti usati come ipotensivi,
eruzione psoriasica acuta al momento della sospensione
o riduzione del dosaggio.
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metabolici: la carenza di calcio nel
sangue e la dialisi sono spesso fattori di peggioramento
della psoriasi.
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Molti degli studi più recenti condotti sull’immunità del
soggetto psoriasico, rivelano una natura autoimmune della
psoriasi, cioè alterazioni del sistema di difesa che non
Molte ricerche hanno valutato la predisposizione genetica
riconosce più alcune cellule del proprio organismo.
ad ammalare di psoriasi. All’inizio si sono studiati diversi
Le lesioni psoriasiche possono interessare ogni zona
alberi genealogici di famiglie psoriasiche giungendo a
del corpo, la forma classica denominata anche volgare è
conclusione che la malattia fosse sempre ereditaria, ma per
caratterizzata dalla predilezione per alcune sedi: le superfici
estrinsecarsi necessitasse di fattori scatenanti. Studi successivi
estensorie degli arti, in particolare gomiti e ginocchia, il
su gemelli monocoriali confermarono ulteriormente tali
cuoio capelluto, la regione sacro-iliaca, mentre il volto è
osservazioni. Si ritiene che la trasmissione sia di tipo
interessato di rado. Le lesioni nella forma più caratteristica
autosomico dominante, con penetranza ridotta o variabile
si presentano come chiazze o placche eritematose (rosse)
e che, come nel diabete e nell’artrite reumatoide, sia del
ben delimitate e ricoperte da squame di
tipo poligenico. Nel corso degli ultimi anni
colorito bianco argento di vario spessore.
diversi gruppi di ricercatori hanno intrpreso
Le squame
L’intensità dell’eritema o arrossamento varia
lo studio di famiglie con diversi membri
possono essere
da forme molto intense spesso collegate con
affetti, allo scopo di localizzare i determinanti
grandi quanto
prurito a forme in cui vi è un arrossamento
genetici della malattia. In questo modo è stato
un palmo o
più pallido. Anche le squame possono essere
possibile stabilire la presenza di geni di
piccole e fini
da molto grandi quanto un palmo e
suscettibilità sul braccio corto del cromosoma
multistratificate a forme più piccole e fini,
6 e sul braccio lungo del cromosoma 17. È
che di solito si staccano facilmente, ma talvolta specialmente
recente la ricerca di alcuni studiosi italiani che hanno
sul cuoio capelluto sono molto aderenti
individuato una nuova regione cromosomica di suscettibilità
In base alla dimensione delle chiazze distinguiamo varie
alla psoriasi sul braccio lungo del cromosoma 1.
forme di psoriasi: puntiformi lenticolari a forma di capocchia
Interessante è uno studio epidemiologico italiano che
di spillo (punctata), chiazze a forma di goccia (guttata), del
ha stimato che una storia di psoriasi di un genitore aumenta
diametro di un paio di centimetri a forma di una moneta
il rischio di psoriasi di circa 19 volte, mentre una storia di
(nummulari), se confluiscono più chiazze si hanno forme
psoriasi in un fratello aumenta il rischio di 3 volte.
a placche o a grandi placche per la confluenza di placche,
Una ricerca condotta in USA riporta che la frequenza
talvolta si hanno delle grandi chiazze che tendono a risolversi
di psoriasi in fratelli con genitori non affetti da psoriasi era
in centro (circinnata) o a diffondersi a larghe chiazze
di 7,5 %, mentre se un genitore era affetto da psoriasi la
(geografica o figurata), alcune forme presentano squame
frequenza raggiungeva il 15% e se entrambi i genitori erano
spesse, dure e giallastre (ostracea), infine alle volte può
affetti da psoriasi si raggiungeva il 50 %.
essere interessato tutto l'ambito cutaneo (psoriasi universale),
manifestazione rara che risparmia però quasi sempre il viso,
le mani e i piedi. Il cuoio capelluto, spesso coinvolto,
Meccanismi patogenetici
presenta delle chiazze eritemato-squamose secche, in genere
ben delimitate, talvolta invece si ha una semplice
Gli studi per la valutazione dei meccanismi che causano
desquamazione furfuracea circoscritta o diffusa. Le chiazze
la psoriasi si sono diretti alla ricerca della causa biochimica
non determinano mai alopecia. La psoriasi non presenta
o immunologica dell’aumento della proliferazione della
abitualmente alcuna subbiettività; alle volte è presente
cute psoriasica.
prurito di varia entità e intensità, dovuto alla diffusa
Nella chiazza psoriasica, infatti, il numero delle mitosi
secchezza cutanea o a trattamenti incongrui cui i pazienti
è di 3 o più volte la norma, con un tempo di transito cellulare
si sottopongono. Il decorso di questa malattia è vario, con
(turnover) dallo strato basale a quello corneo di circa 5
gittate più o meno lunghe alternando fasi di recidive a fasi
volte inferiore alla norma.
di apparente guarigione. Le lesioni generalmente tendono
Questo significa che il ciclo di completa maturazione
a risolversi nei mesi estivi e a riaccutizzarsi nella stagione
della cellula epidermica della cute normale avviene nell’arco
fredda, possono rimanere lesioni modeste per tutta la vita
di circa 28 giorni, mentre a livello della chiazza psoriasica
come alternare cicli di grosse recrudescenze con cicli di
il ciclo di cheratinizzazione avviene in soli 5-6 giorni e
relativo o totale benessere.
quindi enormemente veloce.
Predisposizione genetica
Esempi di psoriasi
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Oltre alla forma classica appena elencata, questa malattia può manifestarsi
con aspetti anche diversi creando alle volte seri problemi di diagnosi
differenziale.
Psoriasi inversa: relativamente frequente, ha una localizzazione “inversa” rispetto alla classica, interessando le
pieghe inguinali, ascellari, cavi ascellari e dei gomiti. La cute si presenta intensamente eritematosa, liscia, a limiti netti,
con frequente ragadizzazione mentre la componente desquamativa è minima o assente.
Psoriasi pustolosa: tra le forme più gravi di psoriasi vi è quella pustolosa, che in alcuni casi può anche portare
a morte il paziente. È caratterizzata da pustole sterili, espressione macroscopica dei microascessi di Munro-Sabourand,
in questo caso di dimensioni particolarmente rilevanti. Le pustole sterili si possono in un secondo tempo sovrainfettare,
aggravando ulteriormente il quadro clinico. Di questa forma si conoscono due varietà, una localizzata (Barber) e una diffusa
(Zumbusch).
1. psoriasi di Barber: è localizzata esclusivamente
in sede palmo plantare e può essere l’unica manifestazione
della malattia.
2. psoriasi di zumbusch: è la forma più grave,
insorge solitamente in soggetti nei quali la malattia è gia
presente. La cute, specie del tronco è interessata da
un'eruzione ad esordio improvviso (accompagnato da
iperpiressia) di piccole pustole miliari a sede non follicolari,
rilevate sull'ambito cutaneo, espressione di un intenso
processo essudativo.
3. eritrodermia psoriasica: è un quadro altrettanto
grave. Questa forma una volta correlata con interventi
terapeutici troppo aggressivi, specie arsenicali, è oggi
osservata con maggior frequenza. L’obbiettività è quella
comune di tutte le eritrodermie, pelle arrossata, lievemente
desquamante diffusa a tutto l’ambito cutaneo, non viene
risparmiata alcuna area, comprese le unghie.
4. onicopatia psoriasica: spesso le unghie possono
essere interessate dalla psoriasi e talvolta anche in modo
unico. Le alterazioni principali sono le seguenti.
5. piccole depressioni cupolifor mi o
puntiformi: a carico della lamina ungueale (unghie a
ditale).
6. presenza di una colorazione giallastra
della lamina.
7.presenza di una singola str uttura
trasversale all’unghia (solco di Beau): espressione
8.psoriasi palmo-plantare: quando la psoriasi
colpisce la pelle dura e spessa del palmo e pianta dei piedi
e si manifesta con una aumento della iperproliferazione della
cute con fissurazioni ragadiformi. Talvolta si possono notare
dei chiodi psoriasici circondati da un alone eritematoso, altre
volte si notano chiazze giallastre desquamanti a contorni
arrotondati.
9. artropatia psoriasica: ricordo infine come, sebbene
la psoriasi possa associarsi a quadri artrosici, alla gotta,
all'artrite reumatoide, esiste un quadro clinico in cui alla
lesione cutanea si associa a una patologia articolare non
riportabile ai quadri citati e che viene indicata come artropatia
psoriasica. L'insorgenza è spesso subacuta e rispetto all'artrite
reumatoide più frequentemente poliarticolare; può seguire
essere contemporanea o precedere le manifestazioni
cutanee. Il processo artritico colpisce più frequentemente
le articolazioni distali (interfalangee) delle mani e dei piedi
che appaiono edematosi, dolenti e nei casi più impegnati
bloccati in attegiamento flessorio e quelle sacro-iliache,
mentre il decorso è spesso parallelo a quello della patologia
cutanea. L’indagine radiologica può aiutare la diagnosi
tenendo tuttavia presente che anche i quadri radiologici
possono alle volte essere indistinguibili da quelli dell’artrite
reumatoide.
10. psoriasi delle mucose: seppur raramente, si
di una pregressa riaccutizzazione della malattia. Le lamine
ungueali possono con il tempo andare incontro ad un grave
sovvertimento della loro struttura con marcato ispessimento.
possono avere delle lesioni anche sulle mucose del glande,
delle gengive e della mucosa geniena, come lesioni
eritematose poco o senza desquamazione. È descritta anche
una forma della lingua che si presenta con lesioni biancastre
disepitelizzanti.
La terapia della psoriasi è in continua evoluzione,
cosicchè possiamo parlare di malattia curabile ma non
guaribile.
A tutt’oggi si riscontrano una moltitudine di farmaci e
trattamenti più o meno efficaci a cui ogni paziente reagisce
in maniera differente. Si ritrovano così presìdi terapeutici
molto efficaci per certi pazienti, meno per altri e si assiste
ad un notevole scarto tra le numerose conoscenze
fisiopatologiche che abbiamo della malattia e le scarse
conoscenze dei meccanismi d’azione di molti dei farmaci
anti-psoriasici in uso.
È molto importante adeguare la terapia alle caratteristiche
della malattia (tipo, estensione, localizzazione, infiltrazione,
riacutizzazioni, remissioni, etc.) ed alle caratteristiche del
paziente (età, sesso, stato di salute, stile di vita del paziente,
precedenti risultati terapeutici, comparsa di effetti collaterali,
etc.).
La terapia della psoriasi si avvale di due fasi distinte e
consecutive: la terapia d’attacco e la terapia di mantenimento.
La terapia d’attacco si prefigge lo scopo della risoluzione
delle lesioni, mentre la terapia di mantenimento si prefigge
di stabilizzare il risultato ottenuto.
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Sicuramente è questa seconda fase la più difficile poiché
il paziente una volta risolte le lesioni fa più fatica a curarsi,
e ad adattare la terapia al suo stile di vita.
La terapia non deve essere più fastidiosa o pericolosa
della malattia stessa e non disponendo di una cura sicura
ed efficace, è importante valutare l’efficacia di associazioni
e di alternative terapeutiche al fine di portare miglioramento
e mantenimento dei risultati.
I trattamenti per la psoriasi devono essere proposti in
base alla gravità della malattia; per una forma minima di
psoriasi vanno usati dei farmaci poco potenti, in genere
topici. Per forme gravi di notevole estensione e gravità, si
useranno terapie sistemiche, spesso piuttosto impegnative
(retinoidi, methotrexate, ciclosporina).
I trattamenti sia locali che sistemici si devono fare a
cicli e non continuativamente, per ridurre i rischi di tossicità
ed effetti collaterali, mentre la sospensione va attuata in
modo graduale per evitare rebound. Infine è molto importante
un costruttivo rapporto medico-paziente.
È fondamentale l’istruzione del paziente al fine che
esso possa comprendere vantaggi e svantaggi delle diverse
terapie. Riuscire a far capire al paziente psoriasico
l’importanza del trattamento di mantenimento è aiutare
moltissimo la cura della psoriasi.
Trattamento topico
Numerose sono le terapie topiche. Diseguito i principali e classici rimedi di applicazione
esterna della malattia e i trattamenti più recentemente proposti.
Cheratolitici
Sono prodotti che assicurano il decappaggio delle squame
e cioè la rimozione delle squame preparando le lesioni
psoriasiche alla successiva applicazione di altri trattamenti
topici più specifici, Il più utilizzato é senza dubbio l’acido
salicilico da solo o associato a prodotti riducenti (catrame,
antralina, corticosteroidi).
Calcipotriolo
È un analogo sintetico della vitamina D, si ritiene che
l’efficacia del farmaco derivi principalmente da una azione
di inibizione sulla crescita dei cheratinociti, o forse anche
da un’azione immunomodulante del preparato sulla funzione
dei T linfociti, la cui attivazione é ritenuta sempre più
i m p o r ta n t e n e l l a pa t o g e n e s i d e l l a d e r m a t o s i .
Catrame
I catrami terapeutici derivano dalla distillazione a secco
del carbon fossile (coaltar o catrame minerale), da schisti
bituminosi (ittiolo) o da alcuni vegetali (olio di cade). Sono
costituiti da una mistura complessa di numerose sostanze
la cui composizione chimica e attività biologica ancor’oggi
non è del tutto nota. Pertanto è impossibile avere un perfetta
standardizzazione dell’effetto biologico e terapeutico di tali
sostanze. L’associazione combinata di catrame e raggi UVB
é notevolmente efficace nel trattamento della psoriasi,
probabilmente perché si sommano gli effetti terapeutici del
catrame e dei raggi UVB. Tale associazione nota con il nome
"metodo di Goeckerman" consiste nel medicare le chiazze
più volte al dì con coaltar al 2-5 % a secondo dell’infiltrazione
delle chiazze psoriasiche, quindi si procede alla loro
irradiazione con raggi UVB. L'irradiazione ultravioletta é
giornaliera: si inizia con una dose sub-eritematosa e si
aumenta progressivamente fino a raggiungere o superare
di poco quella eritematosa.
Tazarotene
È un innovativo farmaco che migliora significativamente
il trattamento topico della psoriasi, in particolare delle forme
molto infiltrate. Fa parte dei retinoidi che sono un gruppo di
farmaci particolarmente utilizzati per via sistemica. Questa
molecola consente di agire sulle principali componenti
fisiopatologiche della psoriasi avendo un azione di
normalizzazione del processo di differenziamento del
cheratinocita (cellula della pelle), blocca la proliferazione
sempre del cheratinocita e riduce l’infiammazione psoriasica.
Ditranolo (Antralina)
Il ditranolo ( 1.8.9 Diidrossiantracene) o antralina è
derivata originariamente dalla resina di estrazione di una
pianta brasiliana.
Cortisonici
I cortisonici per uso topico sono sicuramente efficaci
nella psoriasi, ove probabilmente agiscono sia direttamente
sulla proliferazione delle cellule della pelle, sia indirettamente
per la loro azione immunomodulatrice, anti-infiammatoria e
vasocostrittrice.
Sono disponibili in varie forme: lozione, crema o unguento,
da soli o in associazione con cheratolitici (acido salicilico)
o riducenti (catrame).
Il rischio principale della terapia cortisonica topica é la
presenza di effetti collaterali, sia locali che sistemici, specie
se vengono impiegati preparati ad alta potenza e in occlusiva.
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Emollienti
L'uso regolare di un emolliente é una misura semplice,
spesso trascurata, che può dare sollievo al prurito e alla
desquamazione. Un emolliente andrebbe sempre usato
come complemento in corso di terapia con catrame o
cortisonici o in associazione con la short contact theraphy
con ditranolo. Blandi emollienti sono utili, come detto, nel
trattamento topico delle psoriasi eritrodermiche e pustolose.
Nelle forme guttate l’associazione di emollienti al trattamento
con UVB determina un’idratazione della pelle che abbassa
la soglia di eritema e migliora i risultati conseguibili con
tempi di esposizione minori. L’uso di olii da bagno
idrodispersibili o di estratti colloidali vegetali, rappresenta
un’ulteriore possibilità di complemento terapeutico.
Altri trattamenti topici di minor impiego:
• La ciclosporina.
• Methotrexate e idrossiurea.
• La Mecloretamina (mostarda azotata).
• Il 5-Fluorouracile in crema o unguento.
• L'acido eicosapentaenoico.
• Uso di ionoforesi nella onicopatia psoriasica.
• Recentemente è stato proposto anche l’uso di un
antibiotico topico dotato di attività immunosoppressiva
e appartenente alla classe dei macrolidi.
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Le seguenti tabelle sono tratte da "Ims Health"
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Le seguenti tabelle sono tratte da "Ims Health"
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Alcuni consigli
per conoscere e curare la psoriasi
Fototerapia
L’esposizione al sole viene
sfruttata da sempre per il
trattamento della psoriasi, è
quindi logico cercare di imitarla
con sorgenti artificiali per poterne
usufruire in qualsiasi momento.
L’uso delle radiazioni ultraviolette
può essere associato con altre
metodiche.
Nell'ambito della cura della psoriasi, tra le terme più
accreditate nel panorama italiano sicuramente da
annoverare le Terme di Comano.
La fonte termale di Comano, situata ai piedi delle Dolomiti
di Brenta, in Trentino è tra le terme più frequentate in
Italia da malati dermatologici in particolare con psoriasi.
L'acqua di Comano è classificata come oligominerale,
ipotermale, bicarbonato-calcio-magnesiaca, debolmente
radioattiva, ricca in floro.
È indicata nella cura di quasi tutte le affezioni cutanee,
ed in particolare nella psoriasi e in varie forme di eczema
e dermatiti.
Al paziente va poi spiegato di evitare comportamenti
che possono peggiorare la malattia (grattare le lesioni, far
uso di cosmetici, e di indumenti irritanti, aumentare o calare
repentinamente di peso, abusare di bevande alcoliche, ecc.)
e va aiutato a vivere in maniera sana e tranquilla onde evitare
fattori ansiogeni spesso causa di recidive.
A spiegazione di questo è il fatto che anche un bravissimo
specialista dermatologo difficilmente riesce ad ottenere buoni
risultati se non trova una buona collaborazione del paziente.
Per concludere con la terapia topica della psoriasi, vorrei
dire che va riservata alle forme localizzate, con placche
isolate e stabili.
L’uso della terapia topica deve essere costante e duraturo
per ottenere dei risultati, ma tale trattamento è spesso noioso
e raramente il paziente lo attua.
Pertanto si consiglia spesso l’utilizzo di tecniche occlusive
e terapie cicliche al fine di ottenere miglioramenti senza
stressare troppo il paziente.
psoriasi è una malattia cronica di cui oggi non
• La
si conosce ancora il farmaco che la debella, ma vi
sono molti farmaci e trattamenti che la curano e la
tengono sotto controllo. Pertanto non bisogna farsi
delle psicosi che possono addirittura peggiorare la
patologia.
paziente psoriasico è utile che sia seguito
• Ilperiodicamente
da un medico dermatologo di fiducia,
che possa consigliarlo nelle terapie, in particolare
in quelle sistemiche.
di assumere determinati farmaci spesso
• Evitare
scatenanti sulla psoriasi (beta-bloccanti, sali di litio,
antimalarici, antiinfiammatori non steroidei e
cortisonici) se non dopo avere consultato il
dermatologo.
accertato che traumi fisici (escoriazioni, ferite da
• Ètaglio
o lacerazioni, interventi chirurgici, ecc.),
infezioni specialmente delle prime vie aree inducono
la psoriasi, pertanto nei limite del possibile riguardarsi
per evitare tali situazioni.
terapia, locale o sistemica, è consigliabile
• Qualunque
sia effettuata sotto controllo del dermatologo. Evitare
l’auto-somministrazione.
migliori risultati nella cura della psoriasi si ottengono
• Ipraticando
le cure che vengono consigliate dallo
specialista dermatologo con costanza nel tempo e
seguendo con attenzione le indicazioni di posologia
del trattamento indicate nella ricetta o dal colloquio
durante la visita.
grattare le lesioni. Questo spesso determina
• Non
un aumento dell’infiltrazione e quindi un
peggioramento della malattia.
ansie, stress cause spesso di recrudescenze
• Evitare
della malattia.
l’abuso di alcolici e il fumo e seguire un
• Evitare
regime alimentare equilibrato. In particolare evitare
Conclusioni
La psoriasi è una malattia cronica che manifesta frequenti
recidive in cui le terapie tradizionali hanno spesso dimostrano
efficacia limitata. I trattamenti sistemici possono essere
eseguiti con cicli di durata limitata a causa di effetti collaterali
talora anche gravi. Il trattamento balneo-termale rappresenta
una valida alternativa nei momenti di “pausa farmacologica”
e sfrutta le caratteristiche antiflogistiche e lenitive dell’acqua
termale.
L’associazione con i raggi ultravioletti garantisce una
più rapida risoluzione delle lesioni psoriasiche.
Il sinergismo della combinazione delle due metodiche
associa alla rapidità dei risultati clinici dell’esposizione
all’ultravioletto, l’effetto terapeutico, riabilitativo e preventivo
del bagno nel medio e lungo periodo.
L’assenza di effetti collaterali indesiderati garantisce
un’eccellente compliance da parte del paziente.
repentini aumenti o diminuzioni di peso.
solare se attuata con attenzione e
• L’esposizione
cioè gradualmente e in modo costante aiuta a
migliorare le lesioni psoriasiche.
Diffidare di terapie “miracolose” che promettono la
• guarigione
definitiva della psoriasi.
Una Associazione per i Pazienti Psoriasici è stata
costituita come ONLUS a Castellana Grotte, la cui
sede è a via dell’Olmo 8/n tel. 080 4965150, presso
lo studio dermatologico del dott. Giuseppe Carrieri.
L’associazione fornisce gratuitamente consigli sulle
più recenti terapie per la Psoriasi. Non c’è quota di
iscrizione.
* Dermatologo
pugliasalute
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