Gennaio - Febbraio 2009

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Gennaio - Febbraio 2009
Gennaio / Febbraio
2009 - Anno XXXV
N. 1
“Generosità
Preghiera
Silenzio”
Madre Scolastica (n. 47)
Il Messaggio
del Santo Padre
per la Quaresima:
un cammino
di più intenso
allenamento spirituale
In primo piano:
Nuova fondazione
a Gerusalemme
Sommario
BOLLETTINO
INFORMATIVO
Scrivo a voi
Dal Governo Generale
Visita Fraterna alla Delegazione dell’Australia
8° Meeting delle Circoscrizioni delle Pie Discepole del Divin Maestro in Asia-Oceania
La nuova fondazione in Gerusalemme
Le nuove superiori delle Case Dipendenti dal Governo generale
Comunicazioni
Studi
“Gv 20, 1-18: il Discepolo nel Mistero
Pasquale
Vincolo trasferenziale: la sua re-significazione
nel setting psicoterapeutico
Altri
Prime Professioni
Professioni Perpetue
Madre Scolastica (47)
Dalle Circoscrizioni
Case Dipendenti
Domus Dei: Santa Messa di ringraziamento e
benedizione del reparto fonderia
Divenire Discepole di Gesù Maestro
Italia
Stati Uniti d’America
Animazione; Campo invernale; Formazione e
animazione liturgica
Lectio Divina su internet
Venezuela
Rinnovazione dei voti
Spagna
Ingresso in pre-postulato di Lidia Troya
Cáceres
Che tutti siano uno (Gv 17, 21)
India
Dalla Famiglia Paolina
Famiglia Paolina
CONGREGAZIONE
DELLE PIE
DISCEPOLE
DEL DIVIN MAESTRO
Casa Generalizia
Via Gabriele Rossetti, 17
00152 – Roma
Coordinamento
e Redazione:
Sr M. Sara Galati
e-mail:
[email protected]
Famiglia Paolina
Famiglia Paolina – Italia
Famiglia Paolina – Filippine
Società San Paolo – India e
Messico
Società San Paolo – Italia
Figlie di San Paolo – Italia
Suore Apostoline – Italia
XXVII Incontro dei Governi generali della
Famiglia Paolina
Commissione centrale ai membri della
Famiglia Paolina
Formazione e pastorale giovanile; Meeting di
Famiglia Paolina
Due grandi iniziative nelle Filippine
Ordinazioni presbiterali e diaconali
Il capolavoro a fumetti Paulus su internet
Bibbia Via-Verità-Vita e l’apertura
straordinaria della libreria San Paolo
Spettacolo teatrale”Non sono forse io libero?”
50° anniversario di nascita delle Suore
Apostoline
Notizie Chiesa-Mondo
Nella casa del Padre
Anniversari di Professione
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Carissime sorelle,
il Santo Padre nel suo messaggio di quest’anno, ci ricorda che la Quaresima
«costituisce un cammino di più intenso allenamento spirituale» e che «la Liturgia ci
ripropone tre pratiche penitenziali molto care alla tradizione biblica e cristiana - la
preghiera, l'elemosina, il digiuno - per disporci a celebrare meglio la Pasqua e a fare
così esperienza della potenza di Dio che, come ascolteremo nella Veglia pasquale,
"sconfigge il male, lava le colpe, restituisce l'innocenza ai peccatori, la gioia agli afflitti.
dissipa l'odio, piega la durezza dei potenti, promuove la concordia e la pace" (Preconio
pasquale)».
In questo tempo di grazia viviamo la salita verso Gerusalemme sorrette dallo
stesso Spirito che ha sospinto il Figlio di Dio nel deserto per essere tentato nel cuore
della sua identità messianica, cioè nell’obbedienza filiale al Padre. Egli portava a
compimento la storia di Israele. Il popolo di Dio nasce nei quarant’anni di deserto dove
viene messo alla prova. Anche per Gesù il deserto è dunque un passaggio obbligato,
un’esperienza fontale di obbedienza alla Parola che troverà il suo compimento nell’Ora
della Pasqua. Le tentazioni del deserto non erano le sue ma le nostre. Egli ha preso su di
sé la debolezza della nostra umanità ferita dalla bramosia dei sensi e dall’amore al
denaro e al potere. Accettando di passare per le zone più oscure del cuore umano, Gesù
ha imparato il prezzo dell’obbedienza.
La nostra Regola di Vita ci ricorda che L’obbedienza è un dono dello Spirito che
ci rende capaci di seguire Gesù Maestro venuto per fare la volontà del Padre e
compiere la sua opera. Nell’ascolto del Figlio diletto cresciamo nella libertà del cuore
e, come discepole, ci mettiamo a completa disposizione del progetto di Dio sulla nostra
Congregazione e sull’intera famiglia umana (RV, 36). Sull’esempio di Cristo anche noi
rinunziamo a programmare la nostra vita affinché la volontà di Dio si riveli pienamente
e ci ricostituisca nella pienezza del nostro essere pasquale. L’obbedienza diventa così
un’autentica terapia spirituale che permette la nascita della libertà di una nuova creatura
in Cristo Gesù. Questo cammino di libertà non può essere dissociato dall’apertura del
cuore e dal discernimento, per fare solo ciò che piace a Dio. Come discepole siamo
chiamate dunque a partecipare all’oblazione sacerdotale di Gesù Cristo nell’offerta
della nostra volontà in modo libero, responsabile, creativo (RV 37).
La dimensione del deserto era presente anche durante il ministero pubblico del
Divino Maestro che amava ritirarsi in luoghi solitari e deserti per prolungare la lotta
della tentazione e della preghiera che avevano inaugurato il suo ministero. Lo stesso
itinerario si prolunga nella nostra vita di Pie Discepole, nella continua oscillazione tra il
deserto e le folle, tra la preghiera e l’apostolato, tra il silenzio e l’annuncio.
Auguro a tutte un buon itinerario quaresimale, tenendo lo sguardo fisso su Gesù
Maestro, Figlio diletto del Padre, nostra suprema Regola di Vita.
Sr. M. Regina Cesarato
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VISITA FRATERNA – ALLA DELEGAZIONE DELL’AUSTRALIA
La realtà socio-ecclesiale
L'Australia è il sesto stato del mondo in ordine di grandezza (7.686.850 km2), il
più grande stato dell'Oceania e dell'intera Australasia. Ha una popolazione di
21.472.841 di abitanti, secondo la stima del 31 marzo 2008 emessa dall’ufficio
statistico. La capitale è Canberra; ma la città più popolosa è Sydney seguita da
Melbourne, Brisbane, Perth e Adelaide.
Popolata dagli aborigeni per più di 40.000 anni, è stata colonizzata dagli inglesi
a partire dal XVIII secolo. Oggi gli australiani, sono un popolo multiculturale,
annoverando non solo aborigeni ed europei, ma anche asiatici, americani e africani.
Solo il 2% degli australiani infatti sarebbe indigeno (australiani aborigeni e abitanti
delle Isole Torres Strait). Quasi il 95% discende dagli europei (il 22,5% dai
colonizzatori inglesi), tra cui molti immigrati irlandesi e italiani. L’8% è invece di
origine asiatica, soprattutto la nuova generazione di immigrati provenienti dal Sud-Est
asiatico e dal Medio Oriente.
L'Australia è una monarchia costituzionale federale; il capo dello stato è la
Regina d'Inghilterra Elisabetta II, la quale vanta perciò anche il titolo di Regina
d'Australia. Il suo potere è soltanto formale, essendo rappresentata nel Paese da un
Governatore Generale dell'Australia, a cui la costituzione riconosce ampi poteri
esecutivi. In passato i politici australiani guardavano alla politica estera dell’Europa e
degli Stati Uniti, ma negli ultimi 20 anni si sono rivolti con profitto all’Asia. È il
membro principale della APEC, (Asia Pacific Economic Cooperation forum) e mira a
progredire nel commercio con la Cina e ASEAN (Association of Southeast Asian
Nations).
Il 18,7% degli Australiani pratica l'anglicanesimo, mentre il 25,8%, dato più alto
fra i Paesi anglosassoni, si dichiara cattolico. La Chiesa cattolica australiana conta più di
5 milioni di cattolici. Essa è organizzata in 32 diocesi. L’ecumenismo è un aspetto della
vita cristiana molto sviluppato. Nel 2008, la città di Sydney ha ospitato la Giornata
Mondiale della Gioventù, evento che ha richiamato in Australia migliaia di giovani
cattolici di tutto il mondo. Per l'occasione, Papa Benedetto XVI ha visitato ufficialmente
il Paese. A questo eccezionale avvenimento le nostre comunità hanno partecipato
prestando il loro contributo nella preparazione e nell’animazione e accogliendo i
giovani pellegrini.
Le Pie Discepole del Divin Maestro in Australia
La Delegazione è composta da 13 sorelle, 12 delle quali di nazionalità
australiana, ma di differenti origini etniche, di discendenza maltese, irlandese,
giapponese, samoana, tonghese. Nel 2007 una sorella dalle Filippine è giunta in
Delegazione e una sorella australiana risiede tuttora in Filippine. L’età media delle
sorelle è di 58.3.
La visita alle sorelle della Delegazione Australia, effettuata da Sr. M. Gemma
Victorino, vicaria generale e da Sr. M. Micaela Monetti, consigliera generale, si è svolta
dal 23 gennaio al 4 febbraio 2009.
Seguendo l’orientamento raggiunto nell’ultimo incontro dell’Asia-Oceania
tenutosi ad Antipolo City, in Filippine, dal 16 al 20 gennaio u.s., la Superiora generale
ha deciso di costituire il governo di Delegazione in Australia per un periodo di un anno,
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al fine di continuare il dialogo e il discernimento circa l’unificazione della Delegazione
con una Provincia dell’Asia.
La regolare consultazione ha orientato la formazione
del nuovo governo composto da:
Sr. M. Catherine Hipwell – superiora di Delegazione
Sr. M. Catherine Attard – consigliera e vicaria
Sr. Maria Amalamo
– consigliera e segretaria
Sr. M. Paolina Connell – economa
Il 27 gennaio, data in cui le sorelle ricordano la partenza dall’Italia delle pioniere
Madre M. Annunziata Stanizzi e Sr. M. Laurentina Bertero, è stata consegnata in tutte le
comunità la Regola di Vita e il Direttorio. La celebrazione ha fatto scaturire la
gratitudine e il desiderio di coltivare il dono di Dio con rinnovato slancio di
consacrazione e di apostolato.
Le sorelle sono fedeli alla vita di preghiera, specialmente al ministero
dell’adorazione. Questa è spesso aperta ai laici, coinvolgendo gruppi di adoratori, al
mercoledì nella cappella della comunità di Sydney. Lo scorso anno, alcune sorelle
hanno partecipato agli Esercizi spirituali organizzati dalla Famiglia paolina presente in
Australia.
Il nostro ministero di preghiera è ben compiuto e valorizzato, come anche
l’impegno della cura pastorale nelle case sacerdotali di Justin Villa e George Maher, il
quale richiede un continuo aggiornamento al fine di prestare un servizio qualificato. Il
servizio liturgico, svolto attraverso i Centri di Apostolato liturgico, è molto apprezzato
dalla Chiesa in Australia. La cura pastorale dei malati, unitamente all’animazione
liturgica, richiede anche una crescita continua e apre a prospettive nuove di apostolato.
Occorre dare maggior spazio a questi nostri ministeri considerando le richieste e i
bisogni dell’animazione liturgica che provengono dalle comunità cristiane o da altri
gruppi. Un’altra priorità assunta dalla Delegazione è la pastorale vocazionale, con
l’impegno di formazione delle comunità affinché sappiano accogliere i giovani,
dialogare con essi e comunicare loro la bellezza e la nobiltà del divenire discepole di
Gesù Maestro.
La visita fraterna si è svolta con la piena collaborazione delle sorelle. Grazie
anche all’intercessione di Madre M. Annunziata Stanizzi, abbiamo visto che le sorelle
si sono preparate bene per cercare insieme con noi del Governo generale la via di Dio
riguardo alla nostra presenza in questa terra promettente, accogliendo con speranza i
nuovi orientamenti che seguiranno lungo questo anno. Ringraziamo il Signore per
questo spirito di collaborazione e affidiamo ancora all’intercessione del Beato
Giacomo Alberione, di Madre M. Scolastica e di tutti i nostri padri e madri nella
vocazione lo sviluppo della nostra missione in questa terra.
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8° MEETING DELLE CIRCOSCRIZIONI
MAESTRO IN ASIA-OCEANIA
DELLE
PIE DISCEPOLE
DEL
DIVIN
All’inizio del nuovo anno,
dal 16 al 20 gennaio 2009,
nella Casa di preghiera
Alberione Oasis, ad Antipolo City, (Filippine) si è
tenuto l’ottavo Meeting
intercontinentale delle Circoscrizioni presenti in
Asia-Oceania. Vi hanno
partecipato per il Governo
generale, Sr. M. Regina
Cesarato, superiora generale, Sr. M. Gemma
Victorino, vicaria e Sr .M.
Micaela Monetti consigliera e 16 sorelle provenienti dalle Circoscrizioni
e comunità rappresentative di questa realtà.
Il meeting si proponeva di:
- approfondire la comprensione della nostra vita consacrata in Asia-Oceania in un
contesto globalizzato, con particolare attenzione alla Chiesa dell’Australia e della
Cina;
- discernere e condividere le aspettative e speranze riguardo alla necessità di unificare
o diversificare alcune Circoscrizioni;
- formarci nella comprensione del ruolo di leadership;
- rispondere ad alcune questioni riguardanti la scrittura dello Statuto di
Circoscrizione.
Le giornate sono strascorse in un clima di fraterna condivisione e di semplicità gioiosa
favorita dall’accoglienza calorosa e squisita che le sorelle della Provincia
Filippine/Taiwan/Hong Kong ci hanno riservato rendendo il soggiorno piacevole e
sereno.
Guidate dalla Parola di Dio e dalla lettura dei segni dei tempi abbiamo ripercorso la
storia degli incontri precedenti facendo memoria del cammino già compiuto dalle
Circoscrizioni e dando continuità nella ricerca di un orientamento futuro, in armonia
con tutta la Congregazione.
Questo meeting è il primo che si celebra dopo l’approvazione della Regola di Vita.
Nell’introdurre l’obiettivo dell’incontro, Sr. M. Regina ha illuminato l’assemblea
citando l’articolo 68: Animata dall’amore del Signore la nostra vita di comunità diventa
segno profetico della Chiesa che promuove la comunione fra i popoli di ogni etnia, nazione,
lingua e religione. Con il cuore universale dell’apostolo Paolo viviamo il carisma in comunità
missionarie e multiculturali, frutto dell’esperienza eucaristica che genera in noi un nuovo tipo
di solidarietà. Lo Spirito Santo ci guida a una lettura incessante dei segni dei tempi e a
coniugare, nella nostra vita, la storia umana e la gloria di Dio.
Come Congregazione in Asia-Oceania è importante divenire insieme discepole di Gesù
Maestro nel mutamento interculturale percorrendo la via scelta da Lui: la via
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dell’incarnazione, imparando anche dall’apostolo Paolo che si è fatto tutto a tutti per
annunciare il Vangelo.
Ogni Circoscrizione ha presentato la propria realtà con le sfide che è chiamata ad
affrontare e quindi, nel dialogo, si sono cercate prospettive per dare sviluppo alle nostre
presenze in Cina e in Australia, condividendo sogni e perplessità.
Il 18 gennaio il popolo filippino celebra con solennità la festa del Santo Niño. Una festa
di origine spagnola, vissuta con viva partecipazione dal popolo di Dio e soprattutto dai
bambini anche nelle nostre cappelle. Abbiamo così partecipato alla Celebrazione
eucaristica nella comunità Divin Maestro in Antipolo, gustando un po’ questa
devozione popolare, culminata nella benedizione dei bambini presenti. La sera poi la
gioia è continuata con la Barrio Fiesta, uno degli aspetti più caratteristici della vita e
della cultura filippina. Le nostre comunità circostanti si sono raccolte nell’Alberione
Oasis e le sorelle hanno animato la festa con danze, canti e manifestazioni culturali
caratteristiche delle diverse regioni. Inoltre hanno invitato le sorelle provenienti dalle
diverse Circoscrizioni a dare un tocco di internazionalità. A conclusione abbiamo
gustato anche la tipica cucina filippina a base di lechon, pesce, riso e dolci.
Infine abbiamo integrato le giornate di lavoro con il pellegrinaggio al Santuario di
Nostra Signora della pace e del buon viaggio di Antipolo, affidando alla Madre di Dio
l’intercessione per la pace e la buona riuscita del nostro cammino di Congregazione. A
conclusione, il 21 gennaio, abbiamo visitato il Centro per sacerdoti in difficoltà, Galilee
House, in Tagaytay, il Seminario della Società San Paolo in Silang e il Santuario di San
Paolo in Makati City, presso la Casa provinciale della Società San Paolo.
Ringraziamo ancora le sorelle della Provincia Filippine/Taiwan/Hong Kong che ci
hanno accolte con premura e anche tutte le partecipanti che hanno dimostrato
corresponsabilità nell’assunzione delle problematiche e delle prospettive. Invochiamo la
benedizione del Divin Maestro su questi lavori perché possano trovare l’attuazione più
rispondente al progetto di Dio e alle sfide che ci provengono dai contesti socioecclesiali in cui viviamo e operiamo.
LA NUOVA FONDAZIONE IN GERUSALEMME
ECCO QUANTO ESPRESSO DALL’ESARCA ARMENO CATTOLICO DI GERUSALEMME S.E.
MONS. RAPHAEL MINASSIAN IN RISPOSTA ALL’ACCETTAZIONE DELLA NUOVA
FONDAZIONE:
Roma, 28/01/2009
Reverendissima Sr. M. Regina,
La Vostra risposta nella lettera in data 17 novembre 2008 era l’espressione
della Divina Provvidenza nel senso pieno della parola. L’accettazione di
questa missione contemplativa immersa nella preghiera non può essere se
non l’opera di Dio che si realizza nella volontà dell’uomo.
La Vostra considerazione per una futura presenza presso i luoghi santi non
è solo una chiamata ma è una conferma decisiva alla sequela di Gesù.
Secondo me da molto tempo dovevate avere un angolo da dove potevate
testimoniare per il nostro Signore Gesù.
Ma non è mai tardi. Oggi con l’autorità ecclesiale che ho come Esarca
Patriarcale degli Armeni Cattolici di Gerusalemme, vi invito ufficialmente a
venire a servire a Gerusalemme per la perpetua Adorazione del Santissimo.
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Questa esperienza sarà per un anno dal giorno che iniziamo dandoci
l’opportunità di conoscerci e pianificare insieme per un migliore avvenire
in questo campo di servizio ecclesiastico.
Fra tanto farò del mio meglio per assistervi in tutti i campi per facilitare la
vostra missione in Gerusalemme.
Rimango unito nelle preghiere.
IL PAPA LODA UN ALTARE PER GERUSALEMME DI UN'ASSOCIAZIONE POLACCA
“Sarà un luogo di preghiera per la pace in Terra Santa e in tutto il mondo”.
Un altare per invocare la pace in Terra Santa e in tutto il mondo: così Benedetto XVI ha
definito l'artistica pala a forma di trittico destinata alla Basilica degli armeni cattolici di
Gerusalemme, presentatagli subito dopo l'Udienza generale di mercoledì 28 gennaio
2009.
A commissionarla è stata l'associazione polacca “Comunità Regina della pace”, che il
Pontefice ha ringraziato durante i saluti in lingua ai vari gruppi di fedeli convenuti
nell'Aula Paolo VI.
“Questo sarà un posto della continua preghiera per la pace in Terra Santa e in tutto il
mondo – ha detto il Vescovo di Roma –. Chiedo a Dio che ascolti questa preghiera e
colmi i cuori degli uomini della sua pace”.
Successivamente, nell'Auletta, secondo quanto riferito da “L'Osservatore Romano”, il
Papa ha benedetto l'opera con ostensorio per l'adorazione eucaristica, che raffigura la
Vergine di Częstochowa con il bambino.
Dopo aver compiuto un pellegrinaggio simbolico attraverso santuari mariani polacchi e
tedeschi, verrà collocata nella cappella della quarta stazione della via dolorosa a
Gerusalemme.
Erano presenti all’udienza del Santo Padre e alla benedizione dell’opera con ostensorio,
le nostre sorelle in procinto di partire per Gerusalemme, Sr. M. Cecilia Stiz e Sr. M.
Nirmala Chowattukunnel.
LE NUOVE SUPERIORE
GENERALE
DELLE
CASE
DIPENDENTI
DAL
GOVERNO
In questi mesi, dicembre-gennaio, si è realizzata la visita alle comunità delle case
dipendenti dal governo generale. Dopo regolare consultazione sono state nominate le
superiore di
Casa generalizia:
Sr. M. Lucis Ortu
Casa Betania:
Sr. M. Serafina Piras
Vaticano, Centrale Telefonica:
Sr. M. Loredana Vito
Vaticano, San Pietro:
Sr. M. Leonella Buffo.
Per l’Europa continua il processo di discernimento, iniziato nell’incontro continentale
del luglio 2008, in vista dell’unificazione delle piccole realtà già esistenti, che
necessitano un maggiore respiro di animazione e di sviluppo missionario. Per dare
continuità a questa riflessione è stato rinnovato il mandato di superiora locale a Sr. M.
Giuseppina Alasia, per la comunità di Frankfurt (Germania) e a Sr. M. Michelina
Genesio per la comunità di Brno (Rep. Ceca).
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Ringraziamo tutte le sorelle che, nella fede, hanno dato la loro disponibilità ad assumere
il servizio di superiora locale, assicurando loro la preghiera di sostegno e l’accoglienza
fraterna.
Insieme camminiamo guidate dalla Regola di Vita: Tra noi, discepole di Gesù Maestro,
l’autorità è un servizio alla comunione, come modo concreto e impegnativo di vivere
insieme l’obbedienza a Lui nell’ascolto della Parola di Dio, letta nella quotidianità.
Autorità e obbedienza risplendono come un segno di quell’unica paternità che viene da
Dio, della fraternità nata dallo Spirito, della libertà interiore di chi si fida di Lui
nonostante i limiti umani di quanti lo rappresentano. (n. 77)
“GV 20,1-18: IL DISCEPOLATO NEL MISTERO PASQUALE”.
Sr. M. Daniela Musumeci, mercoledì 4 febbraio ha conseguito il grado accademico di
Baccalaureato in Teologia, con la qualifica summa cum laude, presso la Facoltà
Teologica dell’Italia Centrale (FI).
Il titolo della tesi è “Gv 20,1-18: il Discepolato nel Mistero Pasquale”.
Lo studio riguarda fondamentalmente l’esperienza pasquale dei primi discepoli e in
particolare di Maria di Magdala, prima e privilegiata testimone del Risorto. Nella
Prefazione spiega la motivazione: interpellata dalla bellezza della propria vocazione e
missione di Pia Discepola del Divin Maestro, ha sentito il desiderio, ma più
profondamente il bisogno di andare alla sorgente della Parola di Dio e di contemplare
l’icona biblica di Maria di Magdala, perché in essa è racchiuso un prezioso tesoro di
rivelazione e di spiritualità che illumina e fonda l’identità e missione specifica di
discepola di Gesù.
Sr. M. Daniela dedica la prima parte della tesi all’analisi esegetica della pericope
giovannea, cercando di far emergere attraverso il commento e l’interpretazione dei
Padri della Chiesa e degli esegeti moderni, la ricchezza biblica e la profondità teologica
del Quarto Vangelo.
Nel secondo capitolo sviluppa la tematica dominante Gv 20, il progressivo cammino
della fede nell’esperienza pasquale dei discepoli e di Maria di Magdala, mostrando
come l’itinerario della fede pasquale del discepolo di Gesù si riveli itinerario di vita,
secondo quel binomio fede-vita che caratterizza la teologia giovannea. Mette in rilievo
la figura del ‘discepolo che Gesù amava’, quale modello del discepolo perfetto, amato
dal Signore e reso capace, in forza del suo amore fedele, di intuire il mistero e di
seguire ovunque il Maestro.
Nel terzo capitolo affronta la tematica dell’alleanza sponsale quale contenuto del
messaggio affidato dal Risorto alla Maddalena. Essa nel giardino della resurrezione
appare come la nuova Eva e la Sposa, simbolo dell’umanità redenta e rinnovata,
pronta a celebrare le nozze della Nuova Alleanza, a cui anche noi, resi ‘fratelli’ in
Cristo, siamo invitati. Dall’incontro trasfigurante con il Risorto, la discepola, Maria di
Magdala, e con lei tutte le donne che si mettono alla sequela del Maestro, nella
diaconia della vita e dell’amore, ricevono una vocazione particolare: andare e
annunciare, ‘apostole degli apostoli’, il Mistero Pasquale. Questa è la novità
sconvolgente che si svela in quel mattino di Pasqua, il primo giorno della settimana, il
giorno uno ed unico della nostra redenzione. Maria di Magdala e il discepolo amato,
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costituiscono un dittico squisitamente giovanneo, icona della Chiesa dell’amore e del
Discepolato cristiano.
Ringrazia il Maestro Divino che l’ha accompagnata lungo questo splendido itinerario di
studio, la Congregazione che l’ha sostenuta, i docenti della Facoltà Teologica per la
stima e l’affetto che hanno sempre dimostrato. Ha vissuto questo impegno in un clima
di profonda fraternità, di solidarietà e di stima reciproca, sia tra i docenti che tra gli
studenti. Anche questo aspetto umano ha arricchito il suo studio e la sua vita.
Partecipa la gioia intensa che il Signore le ha donato a tutte le sorelle Pie Discepole, a
cui ha pensato e dedicato la tesi, a noi che siamo chiamate ad essere oggi nella
Chiesa l’icona vivente di Maria di Magdala e delle donne del Vangelo, discepole fedeli
e appassionate apostole del Risorto.
VINCOLO
TRASFERENZIALE:
PSICOTERAPEUTICO
LA
SUA
RE-SIGNIFICAZIONE
NEL
SETTING
Sr. Maria Bernadete Coelho, nello scorso mese di luglio, ha concluso, con il grado di
baccelierato, il corso di “Formazione di Psicologi” presso la Facoltà Frassinetti do
Recife.
La tesi presentata si intitola Vincolo trasferenziale: la sua re-significazione nel setting
psicoterapeutico.
Il tema si riferisce al processo di stabilizzazione di vincoli nello spazio psicoterapeutico,
e la sua scelta è stata motivata dalla sua applicabilità alla formazione, soprattutto
iniziale.
Il lavoro, svolto in tre capitoli, presenta la dinamica del vincolo del bambino, popolata
da contenuti incoscienti, iscritti nella sua mente, attraverso relazioni arcaiche,
impregnate da sentimenti ambigui di amore e odio, che conserva questa stessa
struttura, nel decorso della vita del soggetto.
Nel primo capitolo, viene presentata la funzione materna, che consiste nell’indicare la
legge dell’interdetto, già intrinseca nella stessa madre. Mentre, l’altro - il padre - si
rende presente, nella diade madre-figlio, attraverso il linguaggio della madre.
Nel secondo capitolo, viene presentato il vissuto edipico che porta al soggetto,
riferimenti vincolari costruiti ed elaborati, che rimangono nel decorso della sua vita.
L’elaborazione posteriore dei vincoli, lascia trasparire l’importanza dei primi vincoli
nell’organizzazione e nella strutturazione del soggetto. Questi vincoli tendono a
mantenere un padrone di organizzazione che si mantiene nelle tappe posteriori e
influiscono sulle future esperienze di relazioni vincolari.
Il terzo capitolo, tratta lo spazio relazionale, nella sua organizzazione, negli elementi
che lo compongono e nei movimenti consci ed inconsci di velare e svelare, che si
configura in un ambito dinamico e favorisce lo sviluppo psicoterapeutico o formativo. In
tale ambiente, paziente e terapeuta sono ambedue coinvolti in una relazione.
L’alleanza terapeutica, nei suoi aspetti di trasferenze, è costruita in una via a doppio
senso, esigendo che il terapeuta sia attento al fenomeno delle variabili che si
manifestano in questa relazione.
Nelle considerazioni finali, Sr. M. Bernardete considera il soggetto contemporaneo, il
quale, nell’incontrarsi con la realtà esterna, alle volte ostile, cerca nella terapia uno
spazio che gli permetta di entrare in contatto con il suo dolore, di darne un senso e di
stabilire vincoli consistenti. Pertanto, lo spazio terapeutico sarà il luogo privilegiato di
un nuovo incontro con se stesso e con le proprie immagini parentali, dato che la
dinamica dei vincoli stabiliti da ogni persona, con i personaggi primari, influiscono
nell’alleanza terapeutica o formativa.
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Dalla Provincia della Polonia altre sorelle nel corso dell’anno 2008 hanno concluso il
loro iter formativo.
Sr. M. Agata Stańczuk il 29 maggio ha conseguito la Laurea in Amministrazione e
Marketing presso l’Università del Commercio di Varsavia con la tesi: Il sistema
pensionistico delle persone consacrate in riferimento all’assicurazione nella
Congregazione delle Pie Discepole del Divin Maestro.
Sr. M. Dolores Nowak il 16 giugno ha conseguito la Laurea in Musica sacra presso
l’Università Cattolica di Lublino con la tesi: Le sequenze nel Messale polacco dopo il
Vaticano II.
Sr. M. Magdalena Suszek il 2 luglio presso l’Università di Medicina a Lublino ha
conseguito la Licenza d’Infermiera con la tesi: Gli aspetti etici della cura infermieristica
del malato anziano nella luce dell’insegnamento della Chiesa Cattolica.
Sr. M. Gabriela Kubecka il 18 luglio con la tesi: Gli aspetti etici della cura
infermieristica palliativa nella cura dell’insegnamento della Chiesa Cattolica ha
conseguito la Licenza d’Infermiera presso l’Università di Medicina a Varsavia.
Sr. M. Saveria Dąbrowska il 19 novembre presso l’Università Cattolica del Cardinale
Stefan Wyszyński di Varsavia ha conseguito la Laurea in Teologia con la tesi:
Educazione alla carità negli scritti del Beato Giacomo Alberione.
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Prima Professione: 10 febbraio 2009
Celebrando l’85° anniversario di fondazione del nostro Istituto nel giorno della
memoria di santa Scolastica, hanno fatto la Prima Professione religiosa:
in Corea
in Italia
nella Chiesa di Gesù Maestro a Seoul,
le novizie: Kim Jihye Hyoim
Columba, Yun Sujin Susanna,
Hwang Miae Flora, Jeon Seongsim
Helena.
nella Chiesa di Gesù Maestro a Roma:
Ania Czernecka, Célia Margarida
Antunes
Serra
ed
Evelina
Sucharska,
in Africa
nella Cappella della Comunità di
Ouagadougou:
Sr. M. Dorothée Yamba
Professione Perpetua
In Italia:
Sr M. Lucia Filona
Il 18 gennaio 2009, la Chiesa di
Napoli, la Congregazione delle Pie
Discepole del Divin Maestro e
comunità parrocchiale di Cercola,
hanno vissuto un momento di grande
festa. Alla gioia dell’incontro con il
Signore, si è aggiunto l’esultanza per
il dono di sr. M. Lucia, per il suo sì a
Dio per tutta la vita.
Sr. M. Livia Angelillis
Il 1 febbraio 2009, nella Parrocchia
di Santa Croce in Bari, Sr. M. Livia
Angelillis ha emesso la Professione
perpetua durante la Celebrazione
eucaristica presieduta dall’Arcivescovo
di Bari-Bitonto Mons. Francesco
Cacucci.
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in Brasile
dell’Istituto, nella comunità Casa Divin
Maestro, Bogotá, durante la
Celebrazione Eucaristica, Sr. M.
Patricia Muñoz ha fatto la Professione
Perpetua.
nelle Filippine/ T. HK
Sr. M. Soenia Alves Brito
Il 25 gennaio 2009, con la liturgia
della Conversione di San Paolo,
assieme alle Pie Discepole del Brasile,
la comunità ecclesiale N. Sra de
Fatima (Samambaia Norte), una città
satellite di Brasilia, ha vissuto un
momento di intensa gioia, per il dono
della professione perpetua di Sr. M.
Soênia Alves Brito.
Sr. M. Josephine Joy Cerio
Il 18 febbraio 2009 in Antipolo ha
avuto luogo la Professione perpetua di
Sr. M. Josephine Joy Cerio, il Rito si è
svolto durante la Celebrazione
Eucaristica presieduta da P. Celerino
Reyes, sj. Davvero la nostra gioia e
gratitudine sono state infinite per la
consegna totale a Dio che Sr. M. Joy
ha fatto di sé.
in Africa
Sr. M. Pauline Bakari e
Sr. M. Clémentine Kazadi
in Argentina
Il 25 gennaio 2009, con la liturgia
della Conversione di San Paolo, nella
cattedrale dei Santi Pietro e Paolo a
Lubumbashi (RDC), insieme alla
comunità ecclesiale, la comunità delle
Pie Discepole del Divin Maestro ha
vissuto un momento di grande gioia
per la Professione Perpetua delle
nostre sorelle sr. M. Pauline Bakari e
sr. M. Clémentine Kazadi.
Sr. M. Cecília Veron
Il 28 febbraio 2009 le Pie Discepole
dell'Argentina hanno avuto la gioia di
celebrare la Professione perpetua di
Sr. M. Cecilia Veron a Mburucuyá,
città natale di sr. M. Cecilia, nella
provincia di Corriente. La Professione
è stata preceduta da alcune giornate
vocazionali nella Cappella di Gesù
Misericordioso e di Nostra Signora
della Misericordia, animate dalle
nostre sorelle, con la partecipazione
attiva ed entusiasta di parrocchiani,
familiari e amici di sr. M. Cecilia.
in Colombia
Sr. M. Patricia Muñoz
L’8 febbraio 2009, anticipando l’85°
anniversario della fondazione
13
a cura di Sr. M. Joseph Oberto
Chiediamo di notificare con sollecitudine le grazie ricevute
per intercessione della Serva di Dio Madre M. Scolastica
Rivata e di comunicare tutte le testimonianze su di lei,
anche piccole. Tutto è materiale prezioso per il lavoro
della Postulazione e la vostra è collaborazione
preziosissima!
È attivato anche un apposito indirizzo e-mail:
[email protected].
Si era nel clima post conciliare, nell’imminenza della preparazione al nostro Capitolo
speciale celebrato nel 1969, e Madre M. Lucia Ricci, durante il Corso di Esercizi spirituali per
le responsabili delle case e suore anziane (Ariccia, 8-16 maggio 1967) scrive a Madre M.
Scolastica:
“La ringrazio delle proposte belle e utili. La maggior parte potrà essere materia utile per il
Questionario del Capitolo speciale.
La prego, di volere domani, mercoledì 10, alle ore 9,15, tenere l’istruzione degli Esercizi
– sempre sul tema: “Rinnovamento della vita religiosa” con la spontaneità che le è
propria.
La ringrazio a nome di tutte. Sr. Maria Lucia.”
E con spontaneità Madre M. Scolastica ha tenuto l’istruzione, preparandola anche con
una traccia scritta, che sembra molto attuale anche oggi nel clima dell’accoglienza e
assimilazione del rinnovato testo della REGOLA DI VITA.
Leggiamo il messaggio della nostra “prima Madre”:
«Per il rinnovamento della vita religiosa, il Decreto Perfectae Caritatis propone
anzitutto che si cerchi di ritornare alle origini e approfondire lo spirito del proprio
Istituto.
Il Primo Maestro dice: “Siete appena nate, quindi c’è ben poco per voi da
rivedere”. Gli inizi della nostra Famiglia Religiosa sono stati molto semplici; bisogna
conservare quanto allora si esercitava: spirito di generosità, di preghiera, amore al
silenzio.
Chi vuol farsi santa ha sempre molte occasioni, ora come allora, ciascuna nel
proprio campo: non sarà per tutte allo stesso modo, ma ognuna dimostra l’amore a Dio
in modo sincero, con il compimento generoso e fedele del proprio dovere, senza
misurare il sacrificio che la fedeltà può richiedere; anzi, proprio il sacrificio diviene
fonte di gioia, perchè mezzo di offerta al Signore, quale prova del nostro amore.
Altra nota delle nostre origini: il silenzio. È in questo clima che si vive in unione
con Dio e si progredisce. Nell’amore di Dio deve alimentarsi l’amore al prossimo in un
sincero costante esercizio di carità.
14
Questo è sostanzialmente il nostro Rinnovamento nella vita spirituale e religiosa:
Rinvigorire la nostra vita religiosa con la pietà sempre più sentita, sempre
più cosciente, sempre più intelligente; con l’amore vicendevole e con l’osservanza
del silenzio.
Ci sono tante cose belle da fare, e si faranno; dobbiamo ringraziare il Signore per
quello che si è fatto e per quello che si farà in avvenire.
Vorreste sapere che cosa? Il Signore lo farà conoscere a suo tempo, intanto
preghiamo.
Mai perdere la nostra fiducia, perseverare anche se non vedessimo mai il risultato,
il Signore esaudisce sempre.
Proseguendo negli anni non lasciamoci incurvare, proseguiamo diritte e
semplici, semplici, semplici.
La via della Pia Discepola è una via di semplicità, caratteristica che piace agli
occhi di Dio e degli uomini.
Bisogna che guardiamo sempre a quanto indicano le nostre Costituzioni, le quali
si può dire son fatte già secondo lo spirito di Rinnovamento ... [...]
Noi non abbiamo mortificazioni speciali, il Primo Maestro l’unica che vuole che
pratichiamo è il silenzio e ha ripetutamente affermato che da questo silenzio verranno
tante benedizioni, per noi, per tutta la Congregazione, per la Famiglia Paolina, per le
vocazioni, e in modo speciale grandi grazie per i Sacerdoti.
A volte si dice: non ci sono più vocazioni, ma questo da che cosa proviene?
Forse perché manca qualche grazia, quella grazia che sarebbe unita al nostro silenzio.
Se noi lo osserviamo bene, il Signore darà le sue grazie malgrado i tempi cattivi, le
circostanze difficili, malgrado tutte le negligenze da parte dei soggetti.
Il Silenzio è la prima penitenza che dobbiamo praticare.
C’è poi la “ Fedeltà agli atti comuni” Quante volte costa, ma quanti meriti! Una
delle cause per cui viene meno la disciplina, è perché ognuna è meno fedele agli atti
comuni possibili, e anziché spronarci a vicenda, a vicenda si rallenta. [...]
Chiediamo alla Madonna la grazia di essere umili e sapienti! L’umiltà ci fa stare
al nostro posto, la Sapienza ci fa trovare il modo per essere sempre pronte, sempre
esatte in tutte le cose.
È possibile che certune devono sempre arrivare tardi, e dappertutto? Ci sono i casi
particolari, vere necessità, ma bisogna abituarsi a essere sollecite per quanto dipende
dalla volontà, affinché si arrivi a tempo.
Questo modo di operare oltre che un atto di disciplina, è un atto di carità verso le
sorelle, che diversamente devono attendere più a lungo. Avere e consigliare motivi
soprannaturali per guidare all’osservanza, alla virtù, alla disciplina, al sacrificio. Certe
cose costa lasciarle, superarle, ma se si hanno motivi soprannaturali, di apostolato,
allora diventa più facile, perché si sa di mortificarsi per fare del bene alle anime.
Fra le belle intenzioni ricordare sempre: le vocazioni!»
alle sorelle che in questo tempo hanno ritrovato
e inviato originali di scritti
di Madre M. Scolastica a loro diretti!
Chiediamo di continuare la ricerca dei tesori nascosti...
...e a chi ha inviato fotocopia suggeriamo di conservare con cura gli originali
in buste di carta evitando la plastica.
15
CASE DIPENDENTI
della sua Provvidenza. Per sua
intercessione chiediamo al Signore che
tutti gli operatori che qui lavorano
crescano nell’abilità del loro lavoro,
nell’usare i mezzi con intelligenza e
lavorino nella sicurezza preservati dai
pericoli”.
Ringraziando tutti i presenti, ha rivolto
anche uno speciale riferimento al Signor
Alessandro Del Monte che ha costituito,
fatto crescere e condotto l’azienda per
oltre 40 anni. Infine, ha espresso un
desiderio, “che è anche preghiera
quotidiana e obiettivo dell’azienda stessa:
dai nostri laboratori si creino opere
sempre più belle che sappiano dire agli
uomini tutti che Dio è Bellezza e Amore,
un Dio che ci ama nella sua creazione ma
che utilizza l’opera delle nostri mani per
continuarla.”
Domus Dei: Santa Messa di
ringraziamento e benedizione
del reparto fonderia
Il 23 dicembre, alle ore 15, nella sede e
nei laboratori di Albano Laziale, la
“famiglia” della Domus Dei si è riunita
per il tradizionale scambio degli auguri,
in preparazione del Natale, partecipando
alla Santa Messa, presieduta da S.E.
Mons. Marcello Semeraro, Vescovo di
Albano Laziale.
All’inizio della Messa, Sr. M. Regina
Cesarato, Superiora generale, ha salutato
il Vescovo e tutti i presenti, ringraziandoli
per la loro collaborazione in questa
missione particolare della Congregazione.
Subito dopo la Messa, il Vescovo ha
benedetto le nuove attrezzature del
reparto di fonderia - la piattaforma, i 2
forni fusori, accedendo poi il forno di
cottura. All’interno era pronta per la
cottura un’opera d’arte, un Cristo alto
oltre 4 metri, opera del Prof. Trifirò,
destinato ad una chiesa siciliana.
Introducendo questo momento, Sr. M.
Rosalia Rossetti, presidente dell’azienda,
ha precisato: “Chiedendo la benedizione
del Signore, abbiamo posto il reparto
sotto la protezione del Beato Giacomo
Alberione, nostro fondatore e di tutta la
Famiglia
Paolina,
profeta
della
comunicazione sociale, l’uomo che ha
osato lanciarsi e lanciare i propri figli in
iniziative al di là della logica umana
fidandosi unicamente dell’aiuto di Dio e
Divenire Discepole di Gesù
Maestro
In Casa Betania (Roma), dal 17 al 21
gennaio u.s., nel clima della Settimana di
Preghiera per l’unità dei cristiani, si è
svolta la Sessione Formativa per le
Sorelle dei centri di diffusione Cupola e
Grotte Vaticane.
Il tema è stato “Divenire Discepole di
Gesù Maestro” con l’approfondimento
della Regola di Vita e il Direttorio. Hanno
partecipato 14 sorelle di sei nazioni
(Corea, Filippine, Giappone, India, Italia,
Polonia), insieme a due sorelle animatrici
del Governo Generale, Sr. M. Annunziata
Pak e Sr. M. Agar Coreno.
L’intervento di alcune sorelle invitate per
presentare le varie parti della Regola di
Vita è stato molto arricchente e di grande
aiuto per l’approfondimento.
Il giorno 20, come previsto nel
programma, le partecipanti sono andate a
visitare lo stabilimento della Domus Dei.
16
Per alcune era la prima volta, sono state
molto contente e anche colpite di quanto
si può fare
nel campo
della missione per
evangelizzare attraverso la
bellezza
dell’arte.
Nel clima dell’anno Paolino il giorno 21
nella Basilica San Paolo fuori le mura,
attorno alla tomba dell’apostolo, hanno
pregato insieme per la pace nel mondo,
per la chiesa e per i bisogni particolari
della Congregazione. Quindi sono andate
alle Tre Fontane nella Capella del
Martirio per la Celebrazione Eucaristica
presieduta da Don Paolo Lanzoni sacerdote paolino.
In pomeriggio si è svolto un momento di
verifica, di rendimento di grazie e di
proposte per la sessione formativa del
prossimo anno.
Le sorelle partecipanti esprimono un “UN
GRAZIE DI CUORE” a Sr. M. Regina
Cesarato Superiora generale per questi
giorni di formazione e a tutte per la
vicinanza e l’accompagnamento nella
preghiera.
ITALIA
Animazione
Formazione
liturgica
Nei giorni 2-9-16 dicembre Sr. M. Piera
Moretti ha guidato la Lectio divina delle
domeniche di Avvento alla comunità delle
Suore Pastorelle di Albano e dal 6 al 7
dicembre ha animato un ritiro per
Catechiste su San Paolo a Napoli.
Dal 27 al 30 dicembre, Sr. M. Cristina
Cruciani, ha animato un Convegno di
aggiornamento spirituale e sulla Vita
religiosa alle Suore Teatine dell'Immacolata
Concezione della Provincia Italiana a
Palermo, con il tema: Nel clima del Mistero
natalizio: Figlie nel Figlio: Gesù nostra
vocazione.
Campo invernale
Dal 2 al 5 gennaio a Mascalucia (Catania)
dai Padri Passionisti, si è svolto un campo
invernale per giovani dai 14 ai 18 anni. Il
tema proposto: “Io Paolo vengo a voi
giovani … La lettera ai Corinzi capitoli 12
e 13”. Hanno partecipato 9 giovani con
l’animazione di don Alfio Tirrò, di Sr. M.
Regina Muscat e Sr. M. Livia Angelillis.
17
e
animazione
Dal 27 al 30 dicembre Sr. M. Rosangela
Bruzzone ha tenuto degli incontri
formativi sulla Liturgia delle Ore dalle
Suore dell’Immacolata di Savona.
Alla redazione della Radio Vaticana
per il programma “Orizzonti Cristiani”
dove Sr. M. Cristina Cruciani è ospite
con uno spazio in diretta come
liturgista, è arrivata la seguente e-mail:
“Gentilissimi membri di redazione…in
Giappone ascoltiamo ogni giorno il
vostro programma molto interessante e
pieno di spiritualità. Soprattutto molto
istruttiva per noi è la serie di puntate di
spiegazione liturgica di Sr. M. Cristina
Cruciani. … Distinti saluti, Giovanni
Manabu AKIYAMA e M. Grazia Kanako
AKIYAMA, Università di Tsukuba”.
Nei giorni 3-4 gennaio Sr. M. Piera
Moretti ha tenuto una scuola di liturgia
alle Suore Passioniste di Ciampino; il
18 gennaio ha animato un ritiro presso il
“Carmelo” di Sassone organizzato
dall’USMI di Albano per tutte le suore
della Diocesi e dal 29 al 31 gennaio ha
condotto dei Laboratori per fioristi e lettori
nella Diocesi di Anagni-Alatri organizzati
dall’Ufficio Liturgico Diocesano.
Dal 26 al 29 gennaio a Roma, alla Domus
Mariae si è svolto il Convegno nazionale
Assistenti diocesani e parrocchiali dal
tema: “Collaboratori della vostra gioia” –
La cura educativa dell’Assistente di Azione
Cattolica. Come Pie Discepole siamo state
invitate per un apporto al buon
funzionamento
delle
celebrazioni
liturgiche, per l’allestimento di una
mostra del nostro arredo liturgico e con
la promozione della rivista “La Vita in
Cristo”.
STATI UNITI D’AMERICA
LECTIO DIVINA su Internet
“Mistica, evangelizzazione e Mass Media”
SR. MARY MARGARET TAPANG, PDDM
Aiutano i credenti ad incontrare Gesù
Cristo nel cammino di conver-sione,
ottenendo un’abbondanza di grazia.
Rispondendo all’appello pasto-rale della
Chiesa americana, fare una lettura
orante della Sacra scrittura, le suore
praticano la Lectio divina personalmente e come comunità, anche per
incoraggiare altre persone, specialmente
i laici, ad assumere questa prassi
lodevole che conduce alla santità.
Consapevoli che internet è
diventato oggi il nuovo “forum” per la
proclamazione del Vangelo, le Pie
Discepole del Divin Maestro degli USA
hanno inaugurato il 25 novembre 2002
nel sito della congregazione uno strumento pastorale: “BREAKING THE
BREAD OF THE WORD: A LECTIO
DIVINA Approach to the Sunday
Liturgy” (cf. http // www.pddm.us //
Lectio Divina.htm). Lo strumento
contiene spunti per riflessioni biblicoliturgiche (LECTIO), per fare l’esame
del cuore (MEDITATIO), per pregare la
Parola di Dio (ORATIO), per interiorizzare la Parola (CONTEMPLATIO), e
alcune proposte di azione in vista della
trasformazione della vita (ACTIO).
Il primo numero, dedicato al
Vangelo della Prima domenica d’Avvento, Ciclo B (1 Dicembre 2002), è
L’incontro personale con Cristo
è una “mistica” cioè, un’esperienza
spirituale profonda, dinamica che
conduce alla conversione (metanoia).
L’esperienza mistica e l’effetto della
metanoia potenzia la persona ad
assimilare i valori evangelici per
combattere le tendenze dominanti del
“mondo” e di vivere una “vita in Cristo
e nello Spirito.” La vera conversione e
una spiritualità dinamica, Cristocentrica, devono essere preparate e
nutrite dalla preghiera, dalla lettura
orante della Sacra Scrittura e dalla
celebrazione dei Sacramenti.
Le Pie Discepole del Divin
Maestro negli USA sono consapevoli
della loro chiamata ad un’intensa
esperienza “mistica” e ad una costante
“metanoia” per arrivare alla “Cristificazione” e poter dire “Non sono più io che
vivo, Cristo vive in me (Gal 2,20). Esse
cercano di vivere un’esistenza riempita
dallo Spirito e centrata su Gesù Cristo,
il Maestro eucaristico, Sacerdote e
Leitourgos. Attraverso la vita dedicata
alla preghiera e alla contemplazione, le
suore compiono una missione fondamentale nella Chiesa dell’America,
essendo “una gloria per la Chiesa e una
sorgente di grazie celesti (PC 7).
18
le parti degli USA, Australia, India,
Filippinw, Tiawan, ecc. Negli anni
2007-2008, la Lectio Divina su internet
ha fatto parte della “vocation kit” per la
Settimana vocazionale in Australia. E
ora sta diventando sempre più uno
strumento veramente pastorale. Un
diacono da St. Henry Parish in
Gresham, Oregon, Deacon Del J.
DeSart ha scritto: “Quando devo
predicare nella celebrazione domenicale, attraverso il vostro sito cerco di
scoprire quale sapienza posso trarre
dalla riflessione sulle letture di
domenica” Molti stanno scoprendo
come la Lectio su internet diventa un
aiuto per meglio “apprezzare le letture
liturgiche sia per il clero sia per i laici”.
Siccome la Lectio aiuta i lettori ad
incontrare la Parola vivente di Cristo in
modo profondo, è diventata anche uno
strumento di guarigione. Un lettore da
Taiwan ha commentato: “Portate
guarigione a mille persone spezzando il
pane di vita per loro.” Inoltre, altri
visitatori della pagina sulla Lectio
riconoscono, “questo è veramente un
grande contributo per il lavoro di
evangelizzazione!”
Infine, consapevoli che i mass
media formano la cultura e mentalità
della gente di oggi e che l’uso corretto e
competente di questi mezzi può
condurre ad una vera inculturazione del
Vangelo, le Pie Discepole del Divin
Maestro vivano più intensamente il loro
ministero di riparazione, oblazione ed
intercessione riguardo a questi mezzi.
Riconoscano più che mai l’importanza
della preghiera “Offertorio paolino”,
una preghiera fatta dal fondatore Padre
Giacomo Alberione, e consegnata a loro
come mandato speciale.
stato preceduto da molto lavoro e
difficoltà, insieme a qualche preoccupazione sulla viabilità del progetto.
All’inizio, i lettori erano pochi (ca 10)
ma gradualmente sono aumenti. Padre
Tom Fogarty, SSP, facendo menzione
di questo strumento nel bollettino
informativo dell’Istituto della Santa
Famiglia, CONCORD (Dicembre 2006)
si è espresso nel modo seguente: “Solo
adesso, ho saputo del sito delle PDDM
con un commentario completo sulle
letture della Domenica. Un gran
lavoro!”
I primi 3 anni sono stati dedicati
alla Lectio Divina delle letture evangeliche di ogni domenica, mentre i 3
anni seguenti alle Prime Letture. In
questo tempo, già la 7° serie, si aiutano
i fedeli a capire le Seconde letture della
liturgia domenicale, vale a dire, spesso
brani dalle lettere di San Paolo. Quindi
in questo Anno Paolino, veniamo nutriti
dai pensieri del grande Apostolo sulle
iniziative e sulle sfide delle comunità
cristiane a vivere il Vangelo e plasmare
la loro vita nella forma del Mistero
Pasquale di Cristo. Per le Pie Discepole
del Divin Maestro, è una grande
benedizione fare la Lectio Divina sulle
Lettere Paoline e condividerla tramite
internet. Ricordiamo ciò che diceva il
Beato Giacomo Alberione: “se San
Paolo fosse vivo oggi, avrebbe usato i
grandi pulpiti del progresso moderno
quale la stampa, il cinema, la radio,
televisione, ecc, per annunciare la
mirabile scoperta dell’amore e della
salvezza trovati nel vangelo di Gesù
Cristo”.
Ora più di 75,000 visitatori del sito
fanno la Lectio divina con le Pie
Discepole del Divin Maestro – da tutte
19
VENEZUELA
Rinnovazione dei voti
Il 10 febbraio, memoria di s. Scolastica e anniversario della fondazione
della Congregazione, con gioia, due sorelle di voti temporanei, Sr. M.
Claribel Camacho e Sr. M. Chris Amador, hanno rinnovato i voti. Nella
stessa celebrazione eucaristica, presieduta da Don Albino Buitriago,
ssp, i genitori di Sr. M. Claribel si sono uniti nel Sacramento del
matrimonio. Ringraziamo il Signore per questo grande giorno pieno
delle sue benedizioni.
SPAGNA
stolo Paolo l’incontro con il Risorto (1ª
Lettura) e per i primi discepoli
l’incontro con Gesù di Nazareth
(Vangelo). Facendo breve, ma emotivo
eco, Lidia offre la sua testimonianza:
‘Ho incontrato l’AMORE!’ e, con
poche parole, invita i/le giovani a
guardare, con occhi di gioia, la Vita
consacrata. La Celebrazione eucaristica
è una vera celebrazione “di famiglia”,
anche se a Madrid ci attende una vera e
propria festa della nostra “famiglia di
Delegazione”. Infatti, per il pranzo,
Lidia e i suoi sono accolti con grande
gioia dalle comunità di Madrid e, per
felice coincidenza della conclusione del
2º Corso degli Esercizi Spirituali di
Famiglia Paolina, sono presenti anche
sorelle di Barcellona e di Bilbao, così
che sono rappresentate tutte le comunità
della Delegazione. Nella celebrazione
dei Vespri, più solenne del solito, con
un rito semplice ma emotivo, Lidia
viene accolta come pre-postulante e
inizierà il suo cammino nella comunità
di Toledo. Benediciamo e rendiamo
grazie al Signore per il “dono” di Lidia,
la sentiamo parte della nostra Famiglia
e ci impegniamo ad accompagnarla con
l’affetto, la preghiera, l’appoggio e
l’esempio della nostra vita, segno
dell’amore del Signore”.
Ingresso in pre-postulato di
Lidia Troya Cáceres
Il 25 gennaio,
festa
della
Conversione
di San Paolo
dell’Anno
Giubilare
Paolino, Lidia
Troya Cáceres, una giovane della
provincia di Granada, ha fatto il suo
ingresso come pre-postulante nella
nostra Famiglia religiosa. Le sorelle ci
raccontano la sua accoglienza: “Dopo
un anno di conoscenza e di discernimento, mossa dalla chiamata e
dall’amore del Maestro, ha sentito il
desiderio di iniziare un cammino con
noi per verificare meglio la sua
vocazione al discepolato, condividendo
il nostro stile di vita e la missione.
Lidia, accompagnata dai genitori e dai
più stretti familiari, arriva nella
comunità di Toledo, dove ha vissuto il
suo primo approccio con la Congregazione. Con la sua famiglia e le
sorelle partecipa alla celebrazione
eucaristica delle ore 11.00 nella parrocchia di Santa Teresa, dove si respira
un clima di lode e di gioia dal sapore
tutto vocazionale.
Il
sacerdote
nell’omelia
risalta
l’importanza che ha avuto per l’Apo-
20
INDIA
Che tutti siano uno (Gv 17,21)
Dal 18 al 25 gennaio 2009, guidate dal tema: “Formino una cosa sola nella tua mano”
abbiamo pregato per l’unità dei cristiani, settimana che si è conclusa il 25 gennaio, festa
della conversione di S. Paolo.
Quindi il 26 gennaio, festa del “Giorno della Repubblica” nel nostro paese, abbiamo
avuto il 16° “Incontro di tutte le religioni”, celebrando l’unità nella diversità nella nostra
casa di preghiera (Prathanalaya) in Mumbai.
Il tema era “La religione per la riconciliazione e armonia”. Il meeting è stato
organizzato dalle Figlie di S. Paolo, Bandra e dal Bombay Urban Industrial League for
Development (BUILD) Bandra, in collaborazione con Prathanalaya (Pie Discepole del
Divin Maestro), Bandra Hindu Association, Brahma Kumaris, Anjuman Indian Islam
Girls High School e junior College.
Sr. M. Paulcy Thelakkadan, nostra superiora locale, con l’aiuto delle sorelle della
comunità, ha dato pieno supporto alla realizzazione dell’iniziativa. Sr. Pauline
Chakkalackal fsp è stata la coordinatrice e l’organizzatrice.
Il programma includeva manifestazione culturali di Armonia e Pace. È iniziato con una
danza-preghiera delle nostre candidate e Sr. M. Paulcy ha dato il benvenuto a tutti gli
invitati e ai relatori della giornata. Sr. Pauline, con l’aiuto di una giovane signora, ha
completato l’intero programma serale. Ci sono state altre danze e canti eseguiti da
rappresentanti di differenti religioni, dagli alunni della scuola insieme con le postulanti
delle Figlie di S. Paolo. Sono stati presenti anche ospiti speciali, famosi relatori di
differenti religioni: il relatore principale è stato il Rev. George Daniel, segretario
generale del BUILD. È stato un vero successo; al termine tutti insieme si sono trattenuti
per un semplice rinfresco.
Abbiamo fiducia che questa iniziativa gioverà alla costruzione di un mondo migliore
cominciando proprio dal nostro paese con la celebrazione del Giorno della Repubblica.
Ha dato speranza al nostro paese, come diceva il messaggio di Deepika Padukone:
“Essere un paese, un popolo e indiani”. Ha anche sottolineato che nella società indiana
finalmente si comprende e si riconosce l’importanza della donna (BT Jan 26, 2009). “La
donna infatti ha una grande potenzialità nel fare del bene se custodisce la sua dignità,
personalità, modestia e nobiltà. Sua è la mano che muove la culla e le regole del
mondo”.
Che Dio benedica questo lavoro positivo e ci doni di continuare a fare del bene per il
nostro paese che deve affrontare molti problemi e disarmonie tra il popolo.
21
XXVII INCONTRO DEI GOVERNI GENERALI
DELLA FAMIGLIA PAOLINA
Ariccia, Casa Divin Maestro, 7-11 gennaio 2009
Carissimi fratelli e sorelle,
al termine del XXVII incontro dei Governi generali di Famiglia Paolina
vi raggiungiamo, come di consueto, con questo messaggio per farvi
partecipi dell’esperienza vissuta: la gioia di attingere al patrimonio comune
che rafforza la fraternità, l’entusiasmo della vocazione paolina che ci
accomuna e ci sostiene nel cammino, la bellezza di condividere con
semplicità e schiettezza il tragitto che ciascuna Istituzione, anno per anno,
percorre in fedeltà creativa al carisma del Beato Giacomo Alberione.
Nella cornice ecclesiale dell’Anno Paolino il tema di riflessione e di
condivisione non poteva che focalizzarsi sull’Apostolo delle genti alla luce
dell’esperienza carismatica del nostro Fondatore: Alberione interprete di
san Paolo per la Famiglia Paolina.
Abbiamo iniziato questo incontro annuale andando pellegrini alla
basilica di san Paolo fuori le mura, alla tomba dell’Apostolo, luogo caro a
tutta la Famiglia Paolina. Don Silvio Sassi, Superiore generale della SSP,
nel saluto di apertura alla Celebrazione eucaristica, ha motivato questa
scelta: “Venire in pellegrinaggio alla basilica di san Paolo è stato per il
Primo Maestro chiedere un po’ dello spirito di preghiera e di audacia
apostolica da trasmettere alle Istituzioni della Famiglia Paolina. Anche noi
siamo mossi dalle stesse intenzioni perché il nostro pregare e riflettere sia di
beneficio per le nostre Congregazioni e per tutta la Famiglia Paolina”.
Conoscere san Paolo
La prima giornata dei nostri lavori è stata dedicata all’approfondimento
della conoscenza di san Paolo. Don Antonio Pitta ci ha guidato nella
riflessione su Pietro e Paolo e l’evangelizzazione dei gentili. La relazione
che ha proposto ci ha dato spunto di condivisione su alcune problematiche
attuali e sul metodo di evangelizzazione paolina, di ieri e di oggi. Con Don
Romano Penna abbiamo riscoperto l’originalità dell’apostolo Paolo nel
cristianesimo primitivo rilevando l’accoglienza e il rifiuto della sua
genialità, accoglienza e rifiuto attuali ancora nel nostro tempo.
San Paolo interpretato da Don Alberione
È stata poi la volta dell’approccio carismatico alla persona di Paolo di
Tarso. Chi è san Paolo nel pensiero di Don Alberione rivolto a ciascuna
delle congregazioni componenti la Famiglia?
Questa è la domanda alla quale abbiamo cercato di rispondere insieme.
Lo studio e l’interpretazione della visione paolina del Fondatore, presentati
da fratelli e sorelle, ci hanno offerto un quadro dai tratti comuni e da alcune
caratteristiche particolari, che unisce ma non uniforma. Attingere alla
22
sorgente carismatica comune è sempre motivo di grande gioia: ravviva
l’orgoglio di appartenere alla Famiglia e suscita l’impegno di conoscere
meglio Don Alberione per poter liberare la vitalità spirituale e apostolica
contenuta nella sua eredità, a favore della Chiesa e dell’umanità.
San Paolo nelle preghiere della Famiglia Paolina
La commissione intercongregazionale per la revisione del libro Le
preghiere della Famiglia Paolina ha presentato il risultato del lavoro di
ricerca e di ricostruzione storico-critica dei testi che custodiscono questa
preziosa eredità carismatica. Dopo una breve presentazione sinottica
dell’insieme, l’attenzione si è concentrata sulle preghiere a san Paolo scritte
dal nostro Fondatore. La ricerca dei membri della commissione ha portato
alla luce dei dati interessanti, fra i quali il più curioso è l’origine delle litanie
a san Paolo apostolo. Commissionate dai Paolini, missionari in Cina, queste
litanie sono state composte in cinese, verso la metà degli anni ‘40. Tradotte
in latino e presentate a Don Alberione sono state da lui molto apprezzate e
fatte inserire nel libro delle preghiere. Per l’antico assioma lex orandi - lex
credendi traiamo anche da questo episodio la conferma dell’amore e
dell’apertura verso tutti i popoli che animava il cuore di Don Alberione e
costituisce per noi un incoraggiamento ad esplorare nuovi confini di
evangelizzazione.
La condivisione di elementi comuni
Vi partecipiamo alcune indicazioni ricavate dalle diverse relazioni che
hanno fatto convergere la nostra condivisione:
- continuare ad approfondire sistematicamente la conoscenza
dell’apostolo Paolo anche per farlo conoscere meglio nella Chiesa e
nella società;
- conoscere san Paolo per assumere una mentalità, una forma di vita e
di apostolato degni della vocazione paolina;
- ravvivare in noi il dono della mistica apostolica di san Paolo, che
vive in Cristo e lo annuncia nella pienezza del suo Mistero;
- impegnarci sempre di più ad essere come Famiglia “san Paolo
vivente oggi, in un corpo sociale” per operare ed essere riconosciuti
come Famiglia, che ha in san Paolo il comune Fondatore.
Prossimo appuntamento
È desiderio di tutti che l’interesse verso la persona di san Paolo non
finisca per noi con la chiusura dell’Anno Paolino. Assumiamo insieme
l’impegno di approfondire la conoscenza del pensiero e della vita di san
Paolo perché possa aiutarci a trovare risposte adeguate alle domande che, di
volta in volta, ci interpellano.
Per questo, unanimi e concordi, come Governi generali della FP ci
siamo dati appuntamento nel 2010, nella casa Divin Maestro (Ariccia RM) ,
dal 7 al 10 gennaio, per riflettere sul tema: Paolo mistico-apostolo.
Carissimi, aver rivisitato insieme san Paolo e il pensiero su lui rivolto
dal Primo Maestro alle diverse congregazioni della Famiglia Paolina
costituisce ora una responsabilità anche per il nostro servizio di governo. E
noi ci proponiamo non solo di condividere la gioia vissuta nello studiare e
23
cercare insieme, ma soprattutto vorremmo che questo nostra esperienza sia
contagiosa.
Desideriamo essere “collaboratori della vostra gioia” (2Cor 1, 24)
invitando i governi, ai diversi livelli, nelle diverse Circoscrizioni a
continuare a favorire occasioni di incontro, di studio, di riflessione e di
preghiera insieme, attorno alla figura di colui che Don Alberione addita
come padre, maestro, esemplare e Fondatore della Famiglia: san Paolo
apostolo. Lo è, infatti. Per lui è nata, da lui fu alimentata e cresciuta, da lui
ha preso lo spirito vero (cf AD 2).
Vi salutiamo con affetto facendo nostre le parole dell’Apostolo delle
genti: “Per il resto, o fratelli e sorelle, state lieti, mirate alla perfezione,
incoraggiatevi, state uniti, vivete in pace, e il Dio dell'amore e della pace
sarà con voi” (2Cor 13, 11).
I PARTECIPANTI E LE PARTECIPANTI
AL XXVII INCONTRO DEI GOVERNI GENERALI DELLA FAMIGLIA PAOLINA
Ariccia, 11 gennaio 2009
Commissione Centrale
Ai membri della Famiglia Paolina
Carissime Sorelle e Fratelli,
la Famiglia Paolina che è in Roma, per alcuni anni si è
radunata il 10 febbraio, memoria di S. Scolastica, per
commemorare la fondazione delle Pie Discepole del Divin
Maestro e per ricordare il ruolo particolare avuto dalla
Serva di Dio Madre Scolastica Rivata, scelta dal Beato Don Giacomo
Alberione ad essere la prima Madre delle Pie Discepole.
Dal 3 aprile 2008 Madre Scolastica riposa nella Chiesa Gesù Maestro in
Roma. Alla sua morte, avvenuta a Sanfrè (CN) il 24 marzo 1987, Madre
Scolastica era stata sepolta nel cimitero di Alba (CN) nella tomba di
Famiglia Paolina dove riposano numerosi consorelle e confratelli della
prima ora. La riesumazione e la traslazione della sua salma a Roma sono
stati passi compiuti all’interno del processo di beatificazione della Serva di
Dio e ora, per chi vive in Roma o per chi viene come pellegrino, è possibile
farle visita e pregare per lei.
Così, a partire dal 2009, invitiamo la Famiglia Paolina e tutti coloro che lo
desiderano, a riunirsi per commemorare la sua persona e la sua opera, nel
giorno anniversario della sua morte, il 24 marzo.
24
La Famiglia Paolina è stata
rappresentata da alcuni paolini, da
una Figlia di San Paolo,
un’Apostolina, un’Annunziatina e
per le Pie Discepole del Divin
Maestro da Sr. M. Cristina
Catapano.
La risposta è stata oltre le
aspettative; hanno accolto l’invito
e
partecipato
64
ragazzi
provenienti da varie regioni
d’Italia. È stata un’occasione
preziosa per tutti, per accogliere il
grande insegnamento di questo
“apostolo delle genti” e per
riscoprire la responsabilità di
ognuno ad annunciare il Maestro
nel frammento del quotidiano,
senza vergogna e senza paura!
Formazione e pastorale
giovanile
Nei giorni 16 e 17 gennaio a
Roma, Via A. Pio presso il
Noviziato delle Figlie di San
Paolo, le giovani in formazione
della Famiglia Paolina hanno
partecipato ad un incontro
formativo dal tema: “Vivere e
dare al mondo Gesù Cristo Via e
Verità e Vita “(Progetto unitario
di Famiglia Paolina) con la guida
di Don G. Gandolfo, ssp.
Meeting
Paolina.
di
Famiglia
Dal 2 al 5 gennaio si è svolto, a
Roma in via A. Severo, la tre
giorni di Famiglia Paolina per
adolescenti dai 14 ai 18 anni, dal
tema: “Sui passi dell’Apostolo
Paolo”.
Due grandi iniziative nelle Filippine
Ci sono state 2 grandi iniziative per celebrare insieme l’Anno Paolino come
Famiglia Paolina insieme agli altri Istituti religiosi ispirati da san Paolo
come le Suore di St. Paul of Chartres.
La prima, Pauline Youth Camp, campo scuola per i giovani si è svolta il 5-6
dicembre 2008 a St. Paul College, Pasig, Metro Manila. Circa 3.000 giovani
studenti hanno partecipato, insieme ai giovani membri delle congregazioni
paoline. Il relatore principale era S.E. Mons. Rolando Tria Tirona,
Presidente della commissione episcopale per i giovani (Conferenza
episcopale delle filippine). Lui ha sviluppato il tema “La leadership di
Paolo, spinto dall’amore di Cristo”. Usando l’immagine dell’ Ipod (apparato
informatico o mp3, molto usato dai giovani), il Vescovo ha ispirato i
giovani ascoltatori ad approfondire la loro relazione con Cristo tramite
questi atteggiamenti:
I – interiorità e intimità
P – presenza e perfezione
O – offerta e aperture
D – divino e dovere.
La seconda iniziativa è stata organizzata insieme con la Conferenza
episcopale delle Filippine per celebrare la Conversione di s. Paolo il 25
25
gennaio. La grande celebrazione si è svolta in Araneta Coliseum, stadio
sportivo a Quezon City, trasmessa in diretta dalla Radio Veritas e dal canale
televisivo Studio 23.
La celebrazione eucaristica è stata presieduta da S.E. Cardinal Gaudencio
Rosales, Arcivescovo di Manila insieme con il
Nunzio Apostolico, S.E. Mons. Edward Joseph
Adams. Siccome la celebrazione ha coinciso
con la chiusura della Settimana di Preghiera
per l’Unità dei cristiani e della Settimana
Biblica-ecumenica nelle Filippine, la Messa è
stata preceduta dall’intronizzazione della
Bibbia e da una celebrazione ecumenica alla
presenza dei leader religiosi delle diverse confessioni cristiane.
Alcuni momenti importanti sono stati la riflessione e l’esperienza del sig.
Bo Sanchez, un predicatore laico che ha sviluppato il tema "Il vangelo:
Potenza di Dio”, seguita dalla conferenza di S. E. Mons. Chito Tagle della
Diocesi di Imus, Cavite che ha messo in rilievo la figura di san Paolo,
Apostolo del Vangelo alle nazioni.
Hanno contributo alla celebrazione la presenza di diversi famosi artisti e
cori musicali, un coro con più di centro membri della St. Paul University
diretto dalle suore di St. Paul de Chartres.
Il Vescovo della Diocesi di Cubao dove si trova l’Araneta Colosseum, S.E.
Mons. Honesto Ongtioco, ha dato l’annunzio che il Santo Padre ha concesso
l’indulgenza plenaria a tutti i partecipanti presenti e anche a quelli che
hanno partecipato tramite le trasmissione radiofonica e televisiva.
Ordinazioni presbiterali e diaconali
Nella seconda settimana di gennaio 2009, la Provincia della SSP in India ha
avuto la gioia di celebrare 3 ordinazioni presbiteriali e quella del Messico
due ordinazioni diaconali:
Rev. Arokiaswamy è stato ordinato il 7 gennaio nella
Chiesa di San Giuseppe, Otterthotti nella Provincia di
Mysore, è il primo sacerdote paolino di questa
provincia.
Rev. Sebastian Thomas è stato ordinato il 10
gennaio nella Chiesa della Santa Famiglia, nella
Diocese di Idukki, Kerala.
Rev. Prithviraj Philip è stato ordinato il 13
gennaio nella Chiesa di San Giuseppe Lavoratore,
nella diocesi di Shimoga. Rev. Philip è il primo
sacerdote paolino della regione di Bhadravathi.
Ringraziamo il Signore per i neo-ordinandi e li
26
accompagniamo con la nostra preghiera per la crescita nella vocazione
paolina-sacerdotale.
Domenica 25 gennaio, festa della Conversione di
San Paolo, la Provincia Paolina Messicana è stata
benedetta con il dono di due nuovi diaconi: Juan
Carlos Espinosa González e Gerardo Emilian
Hernández.
Il capolavoro a fumetti Paulus su internet
Per l'Anno Paolino è accessibile a tutti, via internet,
il fumetto d'arte PAULUS, un capolavoro grafico e
pittorico di Gianni De Luca (1927-1991), con la
sceneggiatura e i testi di Don Tommaso Mastrandrea, realizzato per Il Giornalino nel 1986.
De Luca, tra i maestri del fumetto italiano, e tra i
più grandi cartoonist nel mondo (premio Yellow
Kid, l'Oscar dei fumetti, nel 1971), è stato fino
dagli anni '50, collaboratore del settimanale Il
Giornalino, producendo capolavori indimenticabili,
tra i quali la serie del Commissario Spada, la
trilogia di Shakespeare a fumetti e Paulus. Tra le
molteplici attività, Gianni De Luca è stato anche
docente, a metà degli anni '80, del linguaggio dei fumetti allo SPICS, lo
Studio Paolino Internazionale della Comunicazione Sociale a Roma.
Per visionare l'opera completa, 82 tavole, si può visitare il sito internet
dell'Editrice SAIE all'indirizzo www.saiesanpaolo.it.
Bibbia Via Verità e Vita e l'apertura straordinaria della
Libreria San Paolo
Milano. La Diffusione San Paolo ha deciso
di tenere aperta eccezionalmente di
domenica – il 1° febbraio – la Libreria San
Paolo di Milano di Piazza Duomo, in
occasione dell'arrivo in libreria della
Bibbia VVV e della Nuova Bibbia per la
famiglia, offrendo al pubblico l’opportunità
di acquistare la nuova Bibbia della San
Paolo, e non solo. La Bibbia Via Verità e Vita, è stata diretta da
Gianfranco Ravasi e Bruno Maggioni, con introduzioni, note e commenti
aggiornati ai più recenti studi biblici. Il linguaggio utilizzato si adatta alle
esigenze del fedele, dello studioso e di chi vuole comprendere meglio i testi
biblici per motivi di fede o culturali. Il rimando all’espressione evangelica
27
caratterizza tre livelli di note: Via alle note teologiche, Verità a quelle
esegetiche, Vita alle note liturgiche. Il progetto grafico assicura alta
leggibilità e facilità di consultazione, con i rimandi a bordo pagina, gli
indici e i glossari, l’atlante biblico a colori.
Spettacolo teatrale “Non sono forse io libero?",
promosso dal Centro Comunicazione e Cultura Paoline
La Compagnia Il Ponte Magico della Casa
Circondariale di Velletri e il Centro
Comunicazione e Cultura Paoline mettono
in scena, nell’ambito delle manifestazioni
per l’Anno Paolino, lo spettacolo teatrale
Non sono forse io libero?
Dopo circa due anni di laboratorio teatrale realizzato all’interno dell’Istituto,
la compagnia, grazie alla sensibilità del direttore Dr. Giuseppe Makovec e
del Magistrato di sorveglianza, ha avuto la possibilità di mostrare all’esterno
quanto il teatro sia importante, se non fondamentale, per il percorso di
reinserimento del detenuto nella società.
Lo spettacolo Non sono forse io libero? si interroga sull’attualità delle
parole di Paolo che possono incidere su un quotidiano diverso per ognuno di
noi: non una scelta agiografica dunque, ma una sorta di dialogo tra i dubbi,
le domande, le disperazioni, le incertezze di ogni uomo e le parole così
“affascinanti e tremende” di Paolo. Questa è la struttura narrativa perseguita
da Antonio Lauritano, direttore artistico della compagnia, nonché autore
stesso dello spettacolo.
Al di là dello specifico significato dello spettacolo, è interessante
sottolineare un ulteriore aspetto: la collaborazione tra le Paoline, la Casa
Circondariale di Velletri e la Casa Circondariale di Latina. Infatti i costumi
di Non sono forse io libero? sono stati ideati e realizzati dalle detenute di
Latina: un primo passo verso quella partecipazione artistica che si intende
allargare e migliorare creando una sorta di joint venture tra le carceri del
Lazio e il Centro Comunicazione e Cultura Paoline. Oltre agli attori e
tecnici della Casa Circondariale di Velletri, lo spettacolo si avvale anche del
contributo di valenti musicisti quali Maurizio Catania, Federico Carra, Ilaria
Innocenti, della voce di Terry Gisi, che ha anche collaborato ai testi, nonché
dell’aiuto di Rita Gisi, Silvia Venti, Rocco Duca e dell’apporto di
Alessandro Morbidelli. La regia è di Antonio Lauritano.
La Famiglia Paolina propone lo spettacolo Non sono forse io libero?
all’interno delle attività programmate per l’Anno Paolino e in preparazione
alla festa della Conversione di San Paolo. Si terrà a Roma, domenica 18
gennaio 2009, alle ore 19.00, in Via Antonino Pio 75, presso il Santuario
Regina degli Apostoli.
28
50° anniversario di nascita
delle Suore Apostoline
Le Suore Apostoline stanno vivendo
la celebrazione del 50° anniversario
di nascita della loro Congregazione,
che sarà l’8 settembre 2009!
Ha scritto sr. Franca Laratore, superiora generale della Congregazione, nella
lettera indirizzata alle Apostoline con cui annunciava l’inizio della
celebrazione del 50° di fondazione: «Questo primo cinquantesimo della
nostra Congregazione è il tempo per fare memoria della costante
misericordia del Signore nei nostri confronti e dei nostri sì alle tante grazie
che il Signore ci ha concesso.
È tempo per celebrare la fedeltà del Signore nella vita del nostro Fondatore
e ripetere a Don Alberione il nostro comune grazie per la sua risposta nella
“pienezza degli anni” a quanto lo Spirito gli ispirava per far nascere un
Istituto tutto dedicato alle vocazioni. È tempo per riconoscere di quanto
amore e attenzione siamo state circondate, quasi custodite: i fratelli e sorelle
della Famiglia Paolina, i nostri familiari, i tanti benefattori, gli amici, coloro
con i quali abbiamo collaborato nell’apostolato. È tempo per assumere la
nostra responsabilità nella speranza di “arrivare a tutti”, perché possano
incontrare il Dio-che-chiama e rispondergli, anche attraverso le vocazioni di
speciale consacrazione. Un passato che è già futuro… una memoria che è
già desiderio di bene e di perdono reciproco nella comunione… un grazie
che è già rinnovato sì».
Saranno vari i modi per celebrare questo Giubileo Apostolino. Tra questi:
l’inizio dell’Anno vocazionale cominciato il 1° gennaio 2009; e la risposta
all’invito della Chiesa di Pisa ad aprire là una comunità stabile per il
servizio ai giovani e alla pastorale vocazionale. A tutti chiedono di unirsi a
loro con la preghiera e con il grazie per tutto ciò che il Signore concede loro
di vivere!
29
MEXICO: VI INCONTRO MONDIALE DELLE FAMIGLIE
Da mercoledì 14 a domenica 18 gennaio 2009, si è celebrata
nella Città del Messico il VI Incontro Mondiale delle Famiglie,
con la partecipazione di più di 10 mila persone di diverse parti
del mondo, più di 30 cardinali e 200 vescovi.
“Con la parola ‘Famiglia’ la chiesa intende una comunità
stabile di vita e di amore, che armonizza nella comunione le
differenze costitutive dell’essere umano: la differenza di sesso,
uomo-donna, e la differenza di generazioni, genitori-figli.
Doppio legame che unisce le persone nel rispetto dell’alterità;
comunicazione e dono reciproco, per crescere insieme verso la
perfezione”: con queste parole il Card. Ennio Antonelli,
presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, ha dato le coordinate di cosa sia la
famiglia nella visione della Chiesa, aprendo i lavori del VI Incontro Mondiale delle
Famiglie, nella fase iniziale che consiste in un congresso teologico-pastorale. Antonelli
ha sottolineato, richiamando il titolo dell’incontro, che “la famiglia è ‘formatrice ai
valori’, cioè educatrice” in quanto “educare i figli è ‘diritto-dovere originale e
primario...insostituibile e inalienabile’”. Ha poi ricordato, citando le parole di Benedetto
XVI alla diocesi di Roma, che “vengono educati i bambini, gli adolescenti e i giovani,
che hanno bisogno di apprendere gradualmente il ‘retto uso della libertà’; ma anche gli
adulti a loro volta possono ricevere dai minori molti stimoli al bene e un aiuto per la
loro educazione permanente. La famiglia è la scuola più efficace di umanità e di vita
cristiana”.
TERRA SANTA:
mente in Terra Santa”, tra cui la
mancanza di vocazioni sacerdotali e
religiose, quest’ultime specialmente in
campo femminile. Il patriarca ha
esortato a rimettere al centro “la vita
spirituale e la preghiera, a ricercare la
collaborazione, anche con i laici, a
livello diocesano”. “Essere testimoni
d’amore – ha aggiunto – significa
annunciare Cristo nel rispetto dei valori
specifici di ogni popolo, aspetto
importante per la Terra Santa”.
“Attraverso l’Eucarestia quotidiana
nasce questa spiritualità di comunione e
la riconciliazione”. Qui il pensiero di
Twal è andato a Gaza, “ai bambini
RICONCILIAZIONE PER GUARIRE LE
FERITE DELLA GUERRA”
Preghiera, Eucarestia, riconciliazione,
fraternità e collaborazione. Sono queste
per mons. Fouad Twal, patriarca latino
di Gerusalemme, le direzioni su cui
sacerdoti, religiosi e religiose, laici
consacrati devono camminare per
rispondere alle sfide che giungono dalla
Terra Santa. Nel corso della Festa della
presentazione di Gesù al tempio, a
Gerusalemme, Twal ha esortato i
consacrati ad avere il coraggio di
affrontare le prove e le sfide “che
attraversano la vita consacrata special30
morti, feriti, infermi, per le loro anime
devastate dall’odio, dal desiderio di
vendetta, dalla violenza. Bisogna
ripartire da Cristo per convertirci e sarà
allora che la fecondità della nostra
preghiera diventerà, tra queste persone
ferite, rivelazione del perdono e della
misericordia di Dio”.
A LUGLIO IN PELLEGRINAGGIO
OLTRE DUEMILA GIOVANI
DALLA FRANCIA
Si svolgerà dal 21 al 31 luglio prossimo
il pellegrinaggio nazionale degli
studenti francesi in Terra Santa.
Promosso dalla Conferenza episcopale
di Francia al 17 febbraio conta già circa
1300 iscritti, ma la speranza è di averne
2500. “Si tratta di una occasione unica –
dichiara dal sito eglise.catholique.fr
padre Benoist de Sinety, vicario
episcopale per i giovani della diocesi di
Parigi e responsabile del progetto – i
fatti di Gaza sono un invito a pregare
per la pace in Terra Santa. Ripartire da
qui apre gli occhi e il cuore a ciò che
accade”. Per preparare al meglio il
pellegrinaggio, che costa 960 euro, sono
al lavoro 6 commissioni, in particolare
quella di “Pedagogia” che sta svolgendo
un compito di coordinamento avendo,
tra l’altro, creato delle schede di
preparazione e di riflessione uniche per
tutte le diocesi, che illustrano anche gli
aspetti storici, politici, culturali,
archeologici
della
Terra
Santa.
“Concretamente i giovani vivranno la
gran parte del pellegrinaggio con il
gruppo della diocesi ed il loro vescovo,
tuttavia sono previsti incontri comuni,
sul lago di Tiberiade, a Betlemme e a
Gerusalemme. A presiedere, oltre al
patriarca di Gerusalemme, Fouad Twal,
anche i cardinali Barbarin e Vingt-Trois
e il vescovo di Autun, mons. Benoit
Rivière”.
IL VIAGGIO DEL PAPA
CANTI IN ARAMAICO
INCONTRO CON RIFUGIATI
Risuoneranno anche canti liturgici in
aramaico, la lingua di Gesù, nella
Messa che il Papa celebrerà nello stadio
di Amman, durante la sua prossima
visita in Terra Santa a maggio. Ad
eseguirli i rifugiati cattolici iracheni, di
rito caldeo, che sono riparati in
Giordania per fuggire dalla violenza
settaria del loro Paese d’origine. È
possibile che una piccola delegazione
possa poi incontrare Benedetto XVI per
raccontare la loro sofferenza di rifugiati.
Ad annunciarlo al Sir è padre Raymond
Moussalli, vicario del vescovado caldeo
di Giordania che da tempo si occupa dei
circa 20 mila rifugiati cristiani nel regno
hashemita. “I nostri fedeli aspettano con
ansia una parola di incoraggiamento del
Pontefice – afferma il vicario – ma è
tutta la Giordania ad attendere
Benedetto XVI con ansia. Dalla
moschea del re Hussein il Papa aprirà
una nuova pagina nel dialogo con
l’Islam”. Secondo quanto riferito oggi
dal portavoce della chiesa cattolica
padre Refaat Badr, Benedetto XVI
arriverà in Giordania l’8 maggio per
ripartire, alla volta di Israele, l’11. In
Giordania visiterà il monte Nebo, il
luogo del Battesimo di Gesù, sulle rive
del Giordano, e nella moschea di re
Hussein dovrebbe tenere un discorso ad
esponenti islamici giordani.
LA CARITAS DI GAZA
AIUTA 2000 FAMIGLIE
La Caritas sta fornendo cibo a 2000
famiglie di Gaza tagliate fuori dagli
aiuti a causa della recente campagna
militare israeliana. La Striscia ha una
popolazione di circa un milione e mezzo
di persone, il 90% delle quali dipende
fortemente dagli aiuti umanitari dopo
31
che i bombardamenti hanno distrutto
case, ospedali, scuole, fognature e varie
infrastrutture. L'operazione militare si è
svolta dopo un blocco di 18 mesi in cui
la gente di Gaza ha visto prosciugarsi le
riserve di cibo e l'economia è stata
ridotta in ginocchio. La Caritas, ricorda
un comunicato inviato all'agenzia Zenit,
distribuirà olio, farina, riso, zucchero,
tè, pasta di pomodoro, carne in scatola e
latte, e sta fornendo anche coperte e
medicinali. La settimana scorsa, le
Nazioni Unite hanno sospeso le
spedizioni di aiuti, affermando che il
Governo di Hamas ha immagazzinato
centinaia di tonnellate di cibo. La
Caritas ha lanciato recentemente un
appello per raccogliere due milioni di
dollari per finanziare un programma di
sette mesi per fornire a 2000 famiglie di
Gaza cibo, assistenza sanitaria e
igienica e sostegno finanziario. Durante
il conflitto, ha anche fornito assistenza
medica agli abitanti della Striscia
attraverso cinque postazioni mediche,
una delle quali è stata distrutta da un
attacco aereo israeliano. Al di là degli
aiuti d'emergenza, Gaza avrà bisogno di
una ricostruzione a lungo termine dopo
gli attacchi, costati la vita a più di 1.300
persone. Le Nazioni Unite hanno
affermato che l'operazione israeliana,
durata tre settimane, ha lasciato due
terzi dei residenti della Striscia senza
mezzi, un terzo senza acqua potabile. Le
strutture sanitarie non hanno più i
medicinali di base. Le agenzie
umanitarie stanno affrontando difficoltà
nell'accedere a Gaza, visto che molti
varchi sono chiusi e Israele sta
imponendo restrizioni su chi può entrare
nella zona. (R.P.)
32
XVII
MA
GIORNATA MONDIALE DEL MALATO
11 FEBBRAIO 2009
Nel suo Messaggio per la XVII Giornata Mondiale del Malato, nel contesto dell’Anno
Paolino, il Santo Padre si richiama ad un brano della Seconda Lettera di San Paolo ai
Corinzi: "come abbondano le sofferenze del Cristo in noi, così per mezzo di Cristo
abbonda anche la nostra consolazione" (1,5), e collegandosi spirituale con Lourdes e
richiama alla mente la materna sollecitudine della Madre di Gesù per i fratelli del suo
Figlio "ancora peregrinanti e posti in mezzo a pericoli e affanni, fino a che non siano
condotti nella patria beata" (Lumen gentium, 62). Per la nostra riflessione riportiamo
alcuni brevi cenni:
« … Quest'anno la nostra attenzione si volge particolarmente ai bambini, le
creature più deboli e indifese e, tra questi, ai bambini malati e sofferenti. Ci sono piccoli
esseri umani che portano nel corpo le conseguenze di malattie invalidanti, ed altri che
lottano con mali oggi ancora inguaribili nonostante il progresso della medicina e
l'assistenza di validi ricercatori e professionisti della salute. Ci sono bambini feriti nel
corpo e nell'anima a seguito di conflitti e guerre, ed altri vittime innocenti dell'odio di
insensate persone adulte. Ci sono ragazzi "di strada", privati del calore di una famiglia
ed abbandonati a se stessi, e minori profanati da gente abietta che ne viola l'innocenza,
provocando in loro una piaga psicologica che li segnerà per il resto della vita. Non
possiamo poi dimenticare l'incalcolabile numero dei minori che muoiono a causa della
sete, della fame, della carenza di assistenza sanitaria, come pure i piccoli esuli e
profughi dalla propria terra con i loro genitori alla ricerca di migliori condizioni di vita.
Da tutti questi bambini si leva un silenzioso grido di dolore che interpella la nostra
coscienza di uomini e di credenti.
La comunità cristiana, che non può restare indifferente dinanzi a così
drammatiche situazioni, avverte l'impellente dovere di intervenire … In tal modo,
l’accettazione e la condivisione della sofferenza si traduce in un utile supporto alle
famiglie dei bambini malati, creando al loro interno un clima di serenità e di speranza, e
facendo sentire attorno a loro una più vasta famiglia di fratelli e sorelle in Cristo. La
compassione di Gesù per il pianto della vedova di Nain (cfr Lc 7,12-17) e per
l'implorante preghiera di Giairo (cfr Lc 8,41-56) costituiscono, tra gli altri, alcuni utili
punti di riferimento per imparare a condividere i momenti di pena fisica e morale di
tante famiglie provate.
… Rivolgo al tempo stesso un accorato appello ai responsabili delle Nazioni
perché vengano potenziate le leggi e i provvedimenti in favore dei bambini malati e
delle loro famiglie. Sempre, ma ancor più quando è. in gioco la vita dei bambini, la
Chiesa, per parte sua, si rende disponibile ad offrire la sua cordiale collaborazione
nell'intento di trasformare tutta la civiltà umana in «civiltà dell'amore» (cfr Salvifici
doloris, 30) … »
Dal Vaticano, 2 Febbraio 2009
33
MESSAGGIO DI BENEDETTO XVI PER LA QUARESIMA 2009
Pubblichiamo di seguito il testo del Messaggio del Santo Padre per la Quaresima 2009
sul tema "Gesù, dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe
fame" (Mt 4, 2).
***
Cari fratelli e sorelle!
All'inizio della Quaresima, che costituisce un cammino di più intenso allenamento
spirituale, la Liturgia ci ripropone tre pratiche penitenziali molto care alla tradizione
biblica e cristiana - la preghiera, l'elemosina, il digiuno - per disporci a celebrare meglio
la Pasqua e a fare così esperienza della potenza di Dio che, come ascolteremo nella
Veglia pasquale, "sconfigge il male, lava le colpe, restituisce l'innocenza ai peccatori, la
gioia agli afflitti. Dissipa l'odio, piega la durezza dei potenti, promuove la concordia e la
pace" (Preconio pasquale). Nel consueto mio Messaggio quaresimale, vorrei
soffermarmi quest'anno a riflettere in particolare sul valore e sul senso del digiuno. La
Quaresima infatti richiama alla mente i quaranta giorni di digiuno vissuti dal Signore
nel deserto prima di intraprendere la sua missione pubblica. Leggiamo nel Vangelo:
"Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver
digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame" (Mt 4,1-2). Come Mosè
prima di ricevere le Tavole della Legge (cfr Es 34,28), come Elia prima di incontrare il
Signore sul monte Oreb (cfr 1 Re 19,8), così Gesù pregando e digiunando si preparò alla
sua missione, il cui inizio fu un duro scontro con il tentatore.
Possiamo domandarci quale valore e quale senso abbia per noi cristiani il privarci di un
qualcosa che sarebbe in se stesso buono e utile per il nostro sostentamento. Le Sacre
Scritture e tutta la tradizione cristiana insegnano che il digiuno è di grande aiuto per
evitare il peccato e tutto ciò che ad esso induce. Per questo nella storia della salvezza
ricorre più volte l'invito a digiunare. Già nelle prime pagine della Sacra Scrittura il
Signore comanda all'uomo di astenersi dal consumare il frutto proibito: "Tu potrai
mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell'albero della conoscenza del bene e del
male non devi mangiare perché, nel giorno in cui tu ne mangerai, certamente dovrai
morire" (Gn 2,16-17). Commentando l'ingiunzione divina, san Basilio osserva che "il
digiuno è stato ordinato in Paradiso", e "il primo comando in tal senso è stato dato ad
Adamo". Egli pertanto conclude: "Il 'non devi mangiare' è, dunque, la legge del digiuno
e dell'astinenza" (cfr Sermo de jejunio: PG 31, 163, 98). Poiché tutti siamo appesantiti
dal peccato e dalle sue conseguenze, il digiuno ci viene offerto come un mezzo per
riannodare l'amicizia con il Signore.
… Il vero digiuno, ripete anche altrove il divino Maestro, è piuttosto compiere la
volontà del Padre celeste, il quale "vede nel segreto, e ti ricompenserà" (Mt 6,18). Egli
stesso ne dà l'esempio rispondendo a satana, al termine dei 40 giorni passati nel deserto,
che "non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio" (Mt
4,4). Il vero digiuno è dunque finalizzato a mangiare il "vero cibo", che è fare la volontà
del Padre (cfr Gv 4,34). Se pertanto Adamo disobbedì al comando del Signore "di non
mangiare del frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male", con il digiuno il
credente intende sottomettersi umilmente a Dio, confidando nella sua bontà e
misericordia.
Troviamo la pratica del digiuno molto presente nella prima comunità cristiana (cfr At
13,3; 14,22; 27,21; 2 Cor 6,5). Anche i Padri della Chiesa parlano della forza del
digiuno, capace di tenere a freno il peccato, reprimere le bramosie del "vecchio
Adamo", ed aprire nel cuore del credente la strada a Dio. Il digiuno è inoltre una pratica
ricorrente e raccomandata dai santi di ogni epoca. Scrive san Pietro Crisologo: "Il
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digiuno è l'anima della preghiera e la misericordia la vita del digiuno, perciò chi prega
digiuni. Chi digiuna abbia misericordia. Chi nel domandare desidera di essere esaudito,
esaudisca chi gli rivolge domanda. Chi vuol trovare aperto verso di sé il cuore di Dio
non chiuda il suo a chi lo supplica" (Sermo 43: PL 52, 320. 332).
… Digiunare giova certamente al benessere fisico, ma per i credenti è in primo luogo
una "terapia" per curare tutto ciò che impedisce loro di conformare se stessi alla volontà
di Dio. Nella Costituzione apostolica Pænitemini del 1966, il Servo di Dio Paolo VI
ravvisava la necessità di collocare il digiuno nel contesto della chiamata di ogni
cristiano a "non più vivere per se stesso, ma per colui che lo amò e diede se stesso per
lui, e ... anche a vivere per i fratelli" (cfr Cap. I) …
La fedele pratica del digiuno contribuisce inoltre a conferire unità alla persona, corpo ed
anima, aiutandola ad evitare il peccato e a crescere nell'intimità con il Signore.
Sant'Agostino, che ben conosceva le proprie inclinazioni negative e le definiva "nodo
tortuoso e aggrovigliato" (Confessioni, II, 10.18), nel suo trattato L'utilità del digiuno,
scriveva: "Mi dò certo un supplizio, ma perché Egli mi perdoni; da me stesso mi castigo
perché Egli mi aiuti, per piacere ai suoi occhi, per arrivare al diletto della sua dolcezza"
(Sermo 400, 3, 3: PL 40, 708). Privarsi del cibo materiale che nutre il corpo facilita
un'interiore disposizione ad ascoltare Cristo e a nutrirsi della sua parola di salvezza. Con
il digiuno e la preghiera permettiamo a Lui di venire a saziare la fame più profonda che
sperimentiamo nel nostro intimo: la fame e sete di Dio.
Al tempo stesso, il digiuno ci aiuta a prendere coscienza della situazione in cui vivono
tanti nostri fratelli. Nella sua Prima Lettera san Giovanni ammonisce: "Se uno ha
ricchezze di questo mondo e vedendo il suo fratello in necessità gli chiude il proprio
cuore, come rimane in lui l'amore di Dio?" (3,17). Digiunare volontariamente ci aiuta a
coltivare lo stile del Buon Samaritano, che si china e va in soccorso del fratello
sofferente (cfr Enc. Deus caritas est, 15). Scegliendo liberamente di privarci di qualcosa
per aiutare gli altri, mostriamo concretamente che il prossimo in difficoltà non ci è
estraneo. Proprio per mantenere vivo questo atteggiamento di accoglienza e di
attenzione verso i fratelli, incoraggio le parrocchie ed ogni altra comunità ad
intensificare in Quaresima la pratica del digiuno personale e comunitario, coltivando
altresì l'ascolto della Parola di Dio, la preghiera e l'elemosina …
Opportunamente esorta un antico inno liturgico quaresimale: "Utamur ergo parcius, /
verbis, cibis et potibus, / somno, iocis et arctius / perstemus in custodia - Usiamo in
modo più sobrio parole, cibi, bevande, sonno e giochi, e rimaniamo con maggior
attenzione vigilanti".
Cari fratelli e sorelle, a ben vedere il digiuno ha come sua ultima finalità di aiutare
ciascuno di noi, come scriveva il Servo di Dio Papa Giovanni Paolo II, a fare di sé dono
totale a Dio (cfr Enc. Veritatis splendor, 21). La Quaresima sia pertanto valorizzata in
ogni famiglia e in ogni comunità cristiana per allontanare tutto ciò che distrae lo spirito
e per intensificare ciò che nutre l'anima aprendola all'amore di Dio e del prossimo.
Penso in particolare ad un maggior impegno nella preghiera, nella lectio divina, nel
ricorso al Sacramento della Riconciliazione e nell'attiva partecipazione all'Eucaristia,
soprattutto alla Santa Messa domenicale. Con questa interiore disposizione entriamo nel
clima penitenziale della Quaresima. Ci accompagni la Beata Vergine Maria, Causa
nostrae laetitiae, e ci sostenga nello sforzo di liberare il nostro cuore dalla schiavitù del
peccato per renderlo sempre più "tabernacolo vivente di Dio". Con questo augurio,
mentre assicuro la mia preghiera perchè ogni credente e ogni comunità ecclesiale
percorra un proficuo itinerario quaresimale, imparto di cuore a tutti la Benedizione
Apostolica.
Dal Vaticano, 11 Dicembre 2008
35
PIE DISCEPOLE DEL DIVIN MAESTRO
Sr. M. Leonarda Loria, defunta ad Alba (Italia), il 2 gennaio 2009
Sr. M. Giustina Larcher, defunta a Sanfrè - Cuneo (Italia), il 9 gennaio 2009
Sr. M. Ignazia Scano, defunta ad Albano Laziale - Roma (Italia), il 15 febbraio 2009
MAMMA DI
Sr. M. Shyla Kolery
India
PAPÀ DI
Sr. M. Mercy Grace Bucsit
Sr. M. Barbara Roesner
Sr. M. Ana María Vargas
Sr. M. Stefanina Saina
Sr. M. Fiorella Kwon
Filippine
Polonia
Messico
Australia
Corea
SOCIETÀ SAN PAOLO
Don Giuliano Giovanni Zoppi defunto ad Alba - Cuneo (Italia), il 9 gennaio 2009, a 82 anni di
età, 70 di vita paolina, 54 di ordinazione sacerdotale
Don Giordano Bernardo Pasutto defunto a Roma (Italia), il 6 febbraio 2009, a 81 anni di età, 60
di vita paolina, 48 di ordinazione sacerdotale
Fr. Silvio Virginio Dante defunto ad Alba - Cuneo (Italia), l’8 febbraio 2009, a 81 anni di età,
68 di vita paolina, 63 di professione religiosa
FIGLIE DI SAN PAOLO
Sr. M. Amabilis Casarotto
Sr. M. Cristina Gamez
Sr. Paquita Lackar
Sr. M. Viola Lauria Pantano
Sr. Maria de Lourdes Belém
Sr. M. Rosanna Cavallin
17.01.2009
24.01.2009
08.02.2009
17.02.2009
19.02.2009
22.02.2009
36
85 anni di età – 62 di vita religiosa
75 anni di età – 49 di vita religiosa
74 anni di età – 50 di vita religiosa
90 anni di età – 59 di vita religiosa
77 anni di età – 58 di vita religiosa
88 anni di età – 66 di vita religiosa
25°
COGNOME NOME BATT.
Arputham Esther
Aseberos Prescita
Bila Suzanne
Castro V. M.Elena
Do Nascimento M.Emilia
Dodti Angeline
Dongarkar Celine
Fujimura Yumiko
Joseph Anna
Magadia Nelia Manca Mariella
Mascarenhas Vinceline
Moretti Piera
Parrilla Celeste
Peralta Orpha
Pitchimuttu Lourdu M.
Vargas Ana Maria
Victor M.Elizabeth
NOME PROFESS.
Sr. M. Esther
Sr. M. Graziella
Sr. M. Scholastique
Sr. M. Karla
Sr. M. Emilia
Sr. M. Angeline
Sr. M. Veronica
Sr.M.Teresa
Sr. M. Annie
Sr. M. Timothy
Sr. Myriam
Sr. M. Judith
Sr. M. Piera
Sr. M. Celeste
Sr. M. Agnes
Sr. Lourdu Mary
Sr. Ana Maria
Sr. M. Juliet
37
1ª PROFESSIONE
15-08-1984
10-02-1984
29-06-1984
15-08-1984
29-06-1984
15-08-1984
15-08-1984
08-12-1984
15-08-1984
10-02-1984
29-06-1984
15-08-1984
29-06-1984
10-02-1984
10-02-1984
10-02-1984
15-08-1984
15-08-1984
COMUNITÁ
Bangalore CS
Quezon City PR
Ouagadougou DM
Mexico CS
Porto DM
Nellore DM
Guwahati DM
Tokyo DM
Bangalore PR
Silang SP
Roma SMM
New Delhi DM
Roma RA
Quezon City PR
Antipolo DM
Bangalore DM
Mexico CML
Kohima CP
50°
OGNOME NOME BATT.
NOME PROFESS.
1ª PROFESSIONE
COMUNITÁ
Amatori Antonia
Asada Somi
Barrera Yolanda
Beltran Vargas Josefina
Blanco Amelia
Bourque Micheline
Camedda Angela M.
Careddu Agnese
Cariati Rosa Maria
Catalano Concetta
Diez Victorina
Erbì Agnese
Garcia Aurora
Ghigi Laura
Gonzalez Soledad
Goudreau Monique
Guzman M.Lucila
Hirota Nobu
Ianuale Argia
Illanes Teresita
Kondo Kazu
Lecis Antonietta
Leonardi Chiara
Lobina Clementina
Maenza Carolina
Mazzetti Paolina
Montour Fernande
Murianni Maria
Quingostas Laura
Ravera Michelina
Rossi Maria
Sepulveda Gloria M.
Shingai Kasue
Spanu M.Maddalena
Tsukamoto Junko
Sr. M. Vittoria
Sr. M. Tarcisia
Sr. M. Bernarda
Sr. M. Paolina
Sr. M. Amelia
Sr. M. Agnes
Sr. M. Ildegarda
Sr. M. Ernestina
Sr. M. Loretta
Sr. M. Rosalia
Sr. M. Antonia
Sr. M. Ines
Sr. M. Aurora
Sr. M. Luisangela
Sr. M. Juanita
Sr. M. Monique
Sr. M. Lucia
Sr. M. Letizia
Sr. M. Palma
Sr. M. Lujan
Sr. M. Lilia
Sr. M. Ancilla
Sr. M. Grazia
Sr. M. Andreina
Sr. M. Santina
Sr. M. Paola
Sr. M. Rose
Sr. M. Irenea
Sr. M. Albina
Sr. M. Liliana
Sr. M. Speranza
Sr. M. Blanca
Sr. M. Agnes
Sr. M. Fidelia
Sr. M. Grazia
25.03.1959
25-03-1959
21-11-1959
25-03-1959
21-11-1959
25-03-1959
25-03-1959
25-03-1959
25-03-1959
25-03-1959
25-03-1959
25-03-1959
25-03-1959
25-03-1959
25-03-1959
25-03-1959
25-03-1959
25-03-1959
25-03-1959
21-11-1959
25-03-1959
25-03-1959
25-03-1959
25-03-1959
25-03-1959
25-03-1959
25-03-1959
25-03-1959
25-03-1959
25-03-1959
25-03-1959
31-05-1959
25-03-1959
25-03-1959
25-03-1959
Rimini DM
Tokyo SPP
Cordoba MS
Monterrey DM
Corrientes CS
Montreal DM
Bordighera DM
Roma CB
Roma CG
Firenze DM
Madrid DM
Nogent DM
Madrid DM
Alba SPCM
Bilbao DM
York DM
Cali DM
Tokyo DM
Roma SP
Mar Del Plata
Tokyo DM
Albano DM
Vaticano CT
Roma SMM
Alba SPCM
Sanfrè DM
Montreal DM
Bari SP
Fatima DM
Roma SMM
Bari Betania
Bogotà DM
Osaka DM
Albano DM
Tokyo Betania
38
60°
COGNOME NOME BATT.
NOME PROFESS.
1ª PROFESSIONE
COMUNITÁ
Grotto Santina
Cerri Giuseppa C.
Barale Caterina
Rigoni Teresa
Marin Antonia
Tesolin Augusta
Piumatti Giuseppina
Parafati Ida C.
Romagnoli Carolina
Rosa Anna
Perlini Agnese
Sr. M. Modesta
Sr. M. Augustina
Sr. M. Giancarla
Sr. M. Orsolina
Sr. M. Ester
Sr. M. Geltrude
Sr. M. Stefania
Sr. M. Annunziatina
Sr. M. Annina
Sr. M. Mattea
Sr. M. Elvira
25-03-1949
25-03-1949
25-03-1949
25-03-1949
24-03-1949
25-03-1949
25-03-1949
25-03-1949
25-03-1949
25-03-1949
25-03-1949
Cinisello B. DM
Bordighera DM
Torino DM
Roma SMM
Sanfrè DM
Bordighera DM
Centrale CP
Roma B. Timoteo
Albano DM
Sanfrè DM
Santiago
70°
COGNOME NOME BATT.
NOME PROFESS.
1ª PROFESSIONE
COMUNITÁ
Pezza Angiolina
Sr. M. Benigna
15-01-1939
Albano
39