Watersipora subtorquata
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Watersipora subtorquata
Identificazione e distribuzione nei mari italiani di specie non indigene Classe Gymnolaemata Ordine Cheilostomatida Watersipora subtorquata (d'Orbigny, 1852) Famiglia Watersiporidae SINONIMI RILEVANTI DESCRIZIONE Zoario fogliaceo, a forma di ventaglio, ricoperto da una spessa ectocisti; le pareti frontali mostrano pori di dimensioni variabili. Lunghezza degli autozoeci circa 650-1180 micron, larghezza circa 350-500 micron. Apertura rotondeggiante, di 200230 micron di larghezza e 130-160 micron di lunghezza; seno profondo 40-50 micron e largo 90110 micron. I cardelli sono fini e appuntiti. Il peristoma costituisce un collare leggermente rialzato che si accresce su entrambi i lati dell'apertura a formare un lobo triangolare spesso ben sviluppato. Il diametro dei pori frontali è di circa 20 micron. Watersipora aterrima Ortmann, 1890; Dakaria subovoidea Harmer, 1957; Watersipora subovoidea Harmer, 1957 COROLOGIA / AFFINITA’ Sub-cosmopolita (SC). DISTRIBUZIONE ATTUALE Caraibi, Baia di S. Francisco, Samoa, Pago Pago, Australia, Golfo Persico, Mar Rosso, Canale di Suez. PRIMA SEGNALAZIONE IN MEDITERRANEO Acre (Israele), porto vecchio, profondità 1-2 m, 19.06.1975 (d'Hondt, 1988). PRIMA SEGNALAZIONE IN ITALIA COLORAZIONE marrone scuro con margini della colonia rossastroarancioni. ORIGINE Oceano Atlantico, Golfo del Messico FORMULA MERISTICA - VIE DI DISPERSIONE PRIMARIE Migrazione lessepsiana attraverso il Canale di Suez. TAGLIA MASSIMA STADI LARVALI VIE DI DISPERSIONE SECONDARIE Navigazione, come componente del fouling. Larva lecitotrofica a vita planctonica breve. STATO DELL’INVASIONE Specie aliena. Identificazione e distribuzione nei mari italiani di specie non indigene SPECIE SIMILI - MOTIVI DEL SUCCESSO Sconosciuti SPECIE IN COMPETIZIONE CARATTERI DISTINTIVI - IMPATTI HABITAT Specie marina di acque superficiali, vive in DANNI ECOLOGICI prossimità di aree portuali, spesso ritrovata come componente del fouling sulle chiglie delle navi. PARTICOLARI CONDIZIONI AMBIENTALI Sconosciute. BIOLOGIA Specie eurialina ed euriterma. DANNI ECONOMICI - IMPORTANZA PER L’UOMO Componente rilevante del fouling delle chiglie delle navi. BANCA DEI CAMPIONI Zoological Museum, Tel Aviv University. PRESENZA IN G-BANK PROVENIENZA DEL CAMPIONE TIPOLOGIA: (MUSCOLO / ESEMPLARE INTERO CONGELATO / FISSATO ECC) LUOGO DI CONSERVAZIONE CODICE CAMPIONE NS 20827 / Identificazione e distribuzione nei mari italiani di specie non indigene BIBLIOGRAFIA Balavoine P., 1959. Mission Robert Ph Dollfus en Egypte, 34, Bryozoayres. Rés. Sci., Pt. 3, C.N.R.S., Paris, pp. 257-282. d'Hondt J-L., 1988. Bryozoa from the coast of Israel. Boll.Zool., 3: 191-203; Harmer S.F. 1957. The Polyzoa of the Siboga Expedition, Pt. IV. Cheilostomata Ascophora, II. Siboga-Expeditie, 28 d. E.J. Brill, Leiden, pp. 642-1147. Mackie J. 2003. Hull-fouling and Ice Ages-a phylogeographic picture of recent influence on dispersal in bryozoan. CSIRO Marine Research, Seminar Abstract (www.marine.csiro.au/seminars/sem-abs03/mackie11July2003.html). Marshall D.J. & Keough M.J., 2003. Variation in the dispersal potential of non-feeding invertebrate larvae: the desperate larva hypothesis and larval size. Mar. Ecol. Prog. Ser., 255: 145-153. Soule D.F. & Soule J.D.. 1974. Species groups in Watersiporidae. Docum. Lab. Géol. Fac. Sci. Lyon, H.S., 3: 299-309. Soule J.D & Soule D.F. 1985. Bryozoa from seagrass beds of the Northern Saudi Arabian Coast: distribution and seasonality. Bull. Southern California Acad. Sci., 84: 67-75. Soule D.F. & Soule J.D., 1985. Effects of oceanographic phenomena such as "El Nino" on the zoogeography and endemism of tropical/subtropical Pacific Watersiporidae. In: Nielsen C. & Larwood G. P. (eds). Bryozoa: Ordovician to recent. Olsen & Olsen, Denmark, Fredensborg: 293300. Zibrowius H., 1991. Ongoing modification of the Mediterranean marine fauna and flora by the establishment of exotic species. Mésogée, 51:83-107.