Scarica la locandina - Centro Trentino di Solidarietà

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La LILA e il teatro delle quisquiglie propongono un
occasione per riflettere sui contenuti sopra esposti con
lo spettacolo teatrale “Odio i lunedì”
allo Spazio Off venerdì 4 dicembre,
alle ore 21.00.
‘ODIO I LUNEDÌ’
Allo Spazio Off via Venezia, 5 TRENTO
Giorno e orario Venerdì 04/12/2009 ORE 21.00
TITOLO ODIO I LUNEDI‟
Descrizione sintetica Spettacolo teatrale: Uno studio radiofonico, due conduttori, un
programma settimanale di intrattenimento, dal titolo “Odio i lunedì”. La
musica, un computer per leggere le e-mail e gli sms degli ascoltatori,
un telefono per le interviste. Più un pretesto: un sms di un ascoltatore.
E l‟argomento del giorno, della trasmissione, diventa l‟AIDS. Un
argomento che ha fatto molto discutere, ma di cui ora si parla poco,
perché ci sembra lontano, perché, come dirà un radioascoltatore, “fa
molto anni „80”, perché sembra che non ci riguardi e non ci possa
riguardare. Ma c‟è, non è mai passato di moda. L‟idea di questo
spettacolo nasce da una “chiacchierata” tra l‟autore-regista e un
volontario della LILA, che chiariva l‟attualità e la gravità di questo
problema, di cui si parla poco, ma che si insinua con silenziosa
prepotenza nella nostra società.
partner, patrocini, Con: di Il teatro delle quisquilie, Provincia Autonoma di Trento,
sponsor Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto
indirizzo esatto Dove: lo Spazio Off - via Venezia, 5 a Trento
Yes We Condom!
YES WE CONDOM è la nuova campagna di sensibilizzazione della
LILA all’uso del profilattico nei rapporti sessuali.
Si rivolge alla popolazione in generale, privilegiando il target
eterosessuale.
Tre sono i soggetti: una giovane donna, un giovane uomo, una coppia
eterosessuale.
Ma il gesto e la frase sono gli stessi: tutti ci mostrano con convinzione un
profilattico e affermano “Yes We Condom”.
“Yes We Condom” cita il celebre “Yes We Can” di Obama.
Una frase assertiva, forte e convinta, che mette insieme la potenza
dell’affermazione (Yes/Sì), il protagonismo del proprio ruolo in ogni sfida
(We/Noi), e la scelta del Condom/Profilattico cui fa eco il Can/Potere del
motto originale: il preservativo diventa così simbolo di una volontà di
cambiamento, che si oppone alla rinuncia del piacere e del sesso e alla
rimozione del problema Hiv, scegliendo la consapevolezza e la tranquillità
di un sesso protetto.
Ecco quindi: una coppia include il profilattico nell’intimità dei propri gesti e
nella seduttività dei preliminari; una ragazza esibisce il condom in modo
diretto e spigliato, come i suoi piericing e il suo tatuaggio; un ragazzo che
con sicurezza e accattivante disinvoltura indica la sua volontà di usarlo.
YES WE CONDOM può includere chiunque di noi, ci invita a
prendere posizione in questa sfida, ad abbattere un tabù
dichiarando a viso aperto la nostra scelta.
YES WE CONDOM – Scatto anch’io!
è la parte interattiva della campagna YES WE CONDOM: ognuno ha
la possibilità di partecipare, attraverso una propria foto, e continuare
idealmente la serie di scatti proposta dalla campagna.
Le foto raccolte saranno pubblicate in un’apposita galleria del sito della Lila
e utilizzate come parte integrante della campagna.
L’iniziativa sarà lanciata il primo dicembre in occasione della giornata
mondiale di lotta contro l’Aids e durerà tutto il mese di dicembre.
La campagna concretizza così l’invito a dichiararsi, a mettersi in
gioco, a diventare testimonial in prima persona nella lotta contro
l’Aids.
YES WE CONDOM – scatto anch’io! utilizza 2 canali: Internet e la
strada/piazza.
Internet...
Il centro di raccolta e pubblicazione delle foto sarà il sito nazionale
www.lila.it. I siti delle sedi locali saranno i nodi secondari della rete,
assieme a Face book e ad altri social network, rete che veicolerà
l’iniziativa rimandando comunque al sito Lila. L’iniziativa sarà veicolata
anche attraverso banner e mailing.
In strada...
Nei punti informativi Lila e nelle iniziative che la Lila organizzerà,
attraverso l’allestimento di postazioni attrezzate dove sarà possibile
effettuare le foto in tempo reale. Le foto saranno poi immesse nel sito
nazionale.
Raccolta e pubblicazione delle foto sul sito www.lila.it
Attraverso un forum sarà possibile caricare la propria foto e lasciare alcune
generalità. Una procedura di autenticazione attraverso l’email renderà
valida la liberatoria dell’immagine che l’utente vorrà inviare. Le foto
raccolte saranno esaminate dalla redazione Lila e pubblicate sul sito in
un’apposita galleria.
Dal 1° al 31 dicembre sul sito www.lila.it si potrà partecipare direttamente alla campagna attraverso
l’iniziativa “Yes We Condom - Scatto anch’io!”: chiunque potrà inviare la propria foto e diventando
testimonial diretto della campagna.
1° dicembre 22° GIORNATA MONDIALE DI LOTTA CONTRO L’AIDS
L’UNAIDS da alcuni anni, in occasione della Giornata Mondiale di lotta all’AIDS, invita i governi ad
assumersi la responsabilità di politiche efficaci di prevenzione per contrastare il diffondersi dell’HIV e
sostenere, al contempo, le persone sieropositive.
“La responsabilità alla quale fa riferimento l’ONU – sottolinea la LILA - riguarda anche quella di dare
messaggi chiari, comprensibili, scientifici e non moralisti. Purtroppo, in Italia, la comunicazione
istituzionale in tutti questi anni è stata il più delle volte inefficace e ha spesso utilizzato l’epidemia da Hiv
come spauracchio per proporre stili di vita e ricette morali che nulla hanno a che fare con la
prevenzione. Il risultato, fotografato dai dati epidemiologici e da quanto emerge ai nostri centralini, ci
dice che le persone hanno elaborato una distorta percezione del rischio e, di conseguenza,
una profonda incapacità a gestirla sul piano della prevenzione”.
I dati ci dicono che l’attenzione al rischio di contagio sta calando; che molte delle diagnosi riguardano
persone che scoprono la propria sieropositività molti anni dopo l’infezione, quando la diagnosi è già di
Aids conclamato; che la prima via di contagio in Italia è il rapporto sessuale e sono in aumento le
infezioni attraverso rapporti omo ed etero-sessuali; che è crescente il numero di casi fra le donne e che
un’alta percentuale di esse acquisisce il virus dal partner abituale. In Italia il profilattico non è ancora
accettato, anzi spesso è ancora un vero e proprio tabù, siamo agli ultimi posti in Europa per l’utilizzo.
In Trentino le diagnosi di infezione da HIV, dopo un calo nella seconda metà degli anni
novanta, registrano da una decina d’anni un aumento attestato su una media di circa 35
nuovi casi all’anno con un trend purtroppo crescente. Dall’inizio dell’epidemia ad oggi, in
provincia di Trento, 1.502 sono state le diagnosi di HIV e 341 i casi di Aids.
Il richiamo all’assunzione di responsabilità riguarda pertanto ogni singola persona rispetto ai propri
comportamenti, oltre alle organizzazioni deputate alla diffusione di chiare e corrette informazioni.
Mentre in passato infatti le persone stavano più attente evitando nuovi contagi – spiegano i ricercatori dell’Iss – oggi è come
se la gente avesse abbassato la guardia. Basta considerare che il numero dei sieropositivi si attesta in Italia intorno ai 120140 mila ma la metà di questi non sa di essere infettato, ciò significa che si arriva in ritardo al test e alle cure” (Iss 2008).
E il virus, aiutato dalla rimozione del rischio e dalla paura di sapere attraverso il test, continua a girare
indisturbato compromettendo lo stato di salute delle persone che lo hanno contratto e generando nuovi
casi di AIDS che sarebbero evitabili se vi fosse maggiore informazione a favorire l’acquisizione di una
indispensabile consapevolezza.
Infatti, è importante sapere che l’uso del preservativo è un efficace strumento per prevenire la
trasmissione del virus HIV e che, in caso di infezione, è possibile mantenere elevata la qualità della vita
attraverso la cura che è tanto più efficace quanto prima viene scoperta la sieropositività. Invece, negli
ultimi anni, a causa di una caduta di interesse nell’opinione pubblica su HIV e AIDS, sono sempre di più
le persone che si accorgono di aver contratto il virus quando ormai la malattia è conclamata. Questo si
traduce in una minor efficacia del trattamento e in un aumento rilevante delle possibilità di contagio tra
la popolazione.