03/02/2017 in dialogo con l`islam s.i.r.

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03/02/2017 in dialogo con l`islam s.i.r.
N. 8/2017
venerdì, 3 febbraio 2017
IN DIALOGO CON L’ISLAM
UN PATTO PER UN FUTURO TOLLERANTE
Un patto in 20 punti per scongiurare il
pericolo di un “islam fai da te”, favorire la
coesione sociale e l’integrazione nel nostro
Paese e lottare contro ogni forma di
radicalismo. È stato firmato ieri al Viminale
un “Patto nazionale per un islam italiano”
tra i rappresentanti delle associazioni e
delle comunità islamiche e il Ministero
dell’interno.
10 sono i punti che chiamano in causa le
comunità islamiche presenti nel nostro
Paese. Nel documento i responsabili dei
centri islamici e sale di preghiera si
impegnano a contrastare “i fenomeni di
radicalismo religioso” e a rendere “pubblici
nomi e recapiti di imam e guide religiose”. Il Patto prevede anche corsi di formazione per gli imam e
l’assicurazione di svolgere il sermone del venerdì in italiano, “ferme restando le forme rituali originarie nella
celebrazione del rito”.
Nei 10 punti, invece, a carico del Ministero dell’interno, c’è l’impegno a “sostenere e promuovere, in
collaborazione con le associazioni Islamiche”, “valorizzando il contributo del patrimonio spirituale, culturale e
sociale che le comunità musulmane offrono al Paese, favorendo percorsi di integrazione degli immigrati
musulmani e contrastando il radicalismo e il fanatismo religioso”.
In questo numero:
VIMINALE
Islam in Italia, per l’integrazione e contro il radicalismo
Maria Chiara Biagioni
È stato firmato ieri al Viminale un “Patto nazionale per un islam italiano” tra i rappresentanti delle
associazioni e delle comunità islamiche e il Ministero dell’interno. 20 punti per un accordo che mira
a scongiurare il pericolo di un islam fai-da-te e favorire coesione e integrazione sociale. A
sottoscriverlo esponenti di associazioni che rappresentano circa il 70% dei musulmani in Italia. Il
ministro Minniti ha parlato di "uno straordinario investimento sul futuro del nostro Paese"
TESTIMONIANZA
Da Gaza ad Aleppo, nel segno della croce
Daniele Rocchi
Da Gaza ad Aleppo: la testimonianza di suor Nazareth, missionaria dell'Istituto del Verbo incarnato,
che ha vissuto le due ultime guerre nella Striscia e l'assedio di Aleppo. L'incontro con le comunità
cristiane locali che hanno abbracciato la Croce di Cristo e la portano tra tante difficoltà e
sofferenze."La Croce - afferma - è il filo che tiene unite Gaza e Aleppo e le loro comunità cristiane.
Esse ci insegnano che anche dalle macerie si può rinascere... Dio ha una predilezione per i cristiani
di Gaza e di Aleppo". Un messaggio forte e attuale che, in qualche modo, tocca anche l'Italia e le
sue terre devastate dal sisma e dal maltempo
L’INTERVISTA
Papa Tawadros II: “Il terrorismo non ha patria né religione”
Maria Chiara Biagioni
Intervista a Sua Santità Tawadros II, patriarca della Chiesa copto-ortodossa d'Alessandria, ad un
mese dall'attentato dell'11 dicembre alla cattedrale di Abassiya, al Cairo, dove hanno trovato la
morte 25 persone. "Non posso nascondervi che noi tutti in Egitto siamo stati assaliti dalla paura e
dal terrore". "Il mondo ora ha sete d’amore. L’amore è l’unica soluzione che possa conservare i
cuori in purezza e assicurare una coesistenza e convivenza in pace e tranquillità"
TOLLERANZA
“Verso un anno islamico della tolleranza?”
Angelo Paoluzi
L'Anno santo proclamato da Papa Francesco ha innescato una serie di riflessioni in altre
confessioni cristiane e fedi religiose. Dal supplemento del giornale tedesco "Die Zeit" giunge una
analisi non scontata che tocca la teologia islamica e interroga i fedeli del Corano
DIALOGO INTERRELIGIOSO
Mons. Ciereszko (Polonia): “Giornata dell’Islam utile”
Il 26 gennaio, conclusa la Settimana di preghiera per unità dei cristiani, la Chiesa polacca celebra la
Giornata dell’islam il cui tema principale quest’anno è la misericordia. Come luogo della cerimonia
ufficiale, organizzata dal Consiglio congiunto di cattolici e musulmani e dal Comitato per il dialogo
con le religioni non cristiane della Conferenza episcopale polacca, è stata scelta la città di Bialystok,
nel nordest della Polonia, capoluogo della regione con maggiore presenza di musulmani
RADICALISMO
Iraq: Sako (patriarca), dall’Islam “segnali positivi”
L’attesa sconfitta dei miliziani jihadisti e delle loro campagne di terrore fornisce l’occasione per un
effettivo cambio di passo nella politica irachena, che miri a costruire uno Stato democratico fondato
sul principio di cittadinanza. Per raggiungere tale obiettivo sarà necessario avviare un processo di
“riconciliazione nazionale” sul modello di quello realizzato in Sudafrica, quando è venuto meno il
sistema dell’Apartheid
DIALOGO
Impagliazzo (S.Egidio): “Evitare le odiose semplificazioni”
“Bisogna evitare ogni generalizzazione. L’altro non deve spaventare anche se di religione
musulmana “. Un invito a evitare ogni “odiosa semplificazione” in tempi di terrorismo è stato lanciato
nei giorni scorsi a Roma da Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, che al
convegno su “Il cristianesimo al tempo di Papa Francesco” ha svolto una relazione sui rapporti della
chiesa cattolica con l’islam
MONDO MUSULMANO
In Italia 1251 luoghi di culto islamico
Maria Chiara Biagioni
Secondo gli ultimissimi dati, aggiornati al 31 agosto 2016, acquisiti dalla Polizia di Stato e in
possesso del Ministero dell’Interno, in Italia si contano 4 moschee; 906 luoghi di culto e 341
associazioni per un totale di 1.251. Il primato della maggiore concentrazione lo detiene la Lombardia
con 227 luoghi di culto. Seguono l’Emilia Romagna (196); il Veneto (127); la Sicilia (89) e subito
dopo il Lazio (71). Oltre a essere un panorama in continuo divenire, il quadro è estremamente
complesso perché presenta caratteristiche di costruzione molto diverse e le differenze sono
sostanziali
LIBERTÀ RELIGIOSA
Rapporto ACS su estremismo
L'”iper-estremismo islamico” è “un fattore chiave nel massiccio incremento del numero di rifugiati nel
mondo”. È uno dei dati salienti del Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo, presentato qualche
tempo fa a Roma da Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs). Nel periodo tra giugno 2014 e giugno 2016,
stando ai dati della ricerca, la libertà religiosa è diminuita in 11 dei 23 Paesi responsabili delle più
efferate violazioni