scienze geologiche geologia: processi, risorse ed

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scienze geologiche geologia: processi, risorse ed
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO
Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
MANIFESTO DEGLI STUDI E
PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI
DEI CORSI DI LAUREA IN
SCIENZE GEOLOGICHE
(Primo livello, triennale F43)
GEOLOGIA: PROCESSI, RISORSE ED
APPLICAZIONI
(Magistrale, biennale F77)
http://users.unimi.it/geologia/scgeol/ccl/index.htm
ANNO ACCADEMICO 2005-2006
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INDICE:
- Manifesto del Corso di Laurea in Scienze Geologiche Triennale (pag.5)
- Programmi degli insegnamenti della Laurea Triennale (pag.22)
- Manifesto del Corso di Laurea Specialistica in Geologia: Processi,
risorse ed applicazioni (pag.66)
- Programmi degli insegnamenti di Geologia: Processi, risorse ed
applicazioni (pag.83)
- Tabelle Tutori (pag.139)
- Indirizzario Docenti (pag.141)
- Le Parole della Riforma (pag.148)
- Indirizzi utili (pag.152)
Nell’A.A. 2005-2006, presso l’Università degli Studi di Milano, è attivata la
Laurea di Primo Livello (3 anni) in Scienze Geologiche, per quanto riguarda
tutti i tre anni di corso.
La Laurea di Primo Livello prelude a Corsi di Laurea specialistica magistrale,
di durata biennale. Presso il CCD di Scienze della Terra* sono attivate le
lauree:
- Geologia: processi, risorse ed applicazioni;
- Geofisica di esplorazione ed applicata (solo il secondo anno, quindi non è
possibile immatricolarsi al primo).
PER ULTERIORI INFORMAZIONI SULLA DIDATTICA VISITARE IL SITO:
http://users.unimi.it/geologia/scgeol/ccl/index.htm
Una volta iscritto, lo studente troverà gran parte delle informazioni
PRATICHE su procedure, news, scadenze, offerte formative, modulistica,
ecc... riguardanti il Corsi di Laurea afferenti al CCD di Scienze della Terra*,
nel sito della Segreteria Didattica:
http://users.unimi.it/geodid/
*il Consiglio di Coordinamento Didattico (CCD) è l’organo che coordina
diversi Corsi di Laurea (sia triennali che biennali specialistici, mentre i master
sono gestiti direttamente dalle Facoltà) afferenti ad esso. La Laurea Triennale
in Scienze Geologiche e le due Magistrali afferiscono al CCD di Scienze della
Terra che ha sede presso il Dipartimento di Scienze della Terra “A. Desio” in
via Mangiagalli, 34 Milano dove c’è anche la Segreteria Didattica
(tel.0250315500 [email protected]). Tutte le informazioni, le procedure, la
modulistica, ecc... sono disponibili sul sito della Segreteria Didattica.
Tutte le informazioni riguardo la carriera dello Studente (tasse, situazione
esami, registrazioni, anagrafica, borse di studio, ecc...) sono reperibili
esclusivamente tramite i canali della Segreteria Studenti di via Celoria 22
(indirizzo e recapiti vari nella sezione “indirizzi utili” del presente libretto).
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FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E
NATURALI
ANNO ACCADEMICO 2005/06
Manifesto degli Studi
Laurea in
F43 SCIENZE GEOLOGICHE
Intestazione
Durata del C.D.S 3 anni
Titolo rilasciato Dottore
Tipo di corso di studi Laurea
CFU da acquisire totali 180
Crediti richiesti per l'accesso
Generalità
Annualità attivate
1°
2°
3°
Presidente consiglio
Prof. Guido Gosso
corso di laurea
Presidente Consiglio
Prof. Guido Gosso
Coordinamento Didattico
Preside Prof. Marcello Pignanelli
Sito web del corso
Link al regolamento del
C.D.S.
http://users.unimi.it/geologia/scgeol/ccl/index.htm
http://studenti.unimi.it/cdl/LaureaTr/laureatr_smfn.htm
Caratteristiche Corso di studi
Premessa
IL SISTEMA TERRA
E' lo scenario nel quale operano i Geologi: un sistema attivo in cui il suolo può tremare, i vulcani entrano periodicamente in
eruzione, correnti e maree modificano le coste, i versanti montuosi si modellano verso nuovi equilibri tra continuo
sollevamento ed erosione, venti e fiumi trasportano e ridistribuiscono sedimenti, talvolta invadendo aree abitate. Tutti questi
avvenimenti naturali si rincorrono condizionando la vita della biosfera.
LE SCIENZE DELLA TERRA
L'attività dei viventi domina il mondo odierno, ma nelle ere passate sono avvenuti episodi di generale distruzione e
rigenerazione degli ambienti terrestri e della vita. Occupiamo, insieme a tutta la biosfera, un fragile spazio al contatto tra i
grandi sistemi terrestri litosfera, idrosfera e atmosfera; le Scienze della Terra ne approfondiscono le leggi di comportamento
con l'elaborazione dei segnali fisici e chimici d'interazione tra rocce, acqua e aria. L'obiettivo è comprendere gli avvenimenti
del passato, definire quelli in atto, prevedere scenari evolutivi e pianificare gli interventi antropici. I geologi leggono le
registrazioni dell'evoluzione della Terra impresse nelle antiche rocce e nei fossili, le confrontano con quanto avviene sotto i
nostri occhi e pianificano l'impatto umano sulla Natura, poiché ogni intervento sul territorio comporta una modifica del
funzionamento superficiale della Terra. La comprensione dei meccanismi interattivi naturali è il primo strumento per
conservare e migliorare l'ospitalità del pianeta.
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Obiettivi formativi del C.D.S.
Il Corso ha la funzione di fornire agli Studenti un'adeguata padronanza dei metodi e contenuti scientifici generali di base per
facilitare un agevole inserimento in un ampio ambito del mondo del lavoro, oppure per accedere ad un successivo Corso di
Laurea Specialistica biennale, di Master o di Specializzazione. Si propone inoltre di individuare, valorizzare ed accrescere le
specificità attitudinali degli allievi rispetto a un vasto campo di applicazioni.
Il curriculum del Corso di Laurea prevede:
- didattica teorico-pratica con attività formative obbligatorie e attività a libera scelta dello Studente;
- periodi di tirocinio presso aziende, studi professionali, laboratori universitari e di ricerca, enti e centri di ricerca, pubblici e
privati;
- un elaborato finale da realizzare personalmente.
Le attività formative obbligatorie forniscono le conoscenze indispensabili per la formazione culturale dei Geologi.
Le attività formative liberamente scelte dallo Studente all'atto della compilazione del piano di studi personale gli consentono
l'avvio di un percorso di conoscenza di alcuni specifici settori delle Scienze della Terra. Gli Studenti possono scegliere tra
nove Percorsi Formativi che forniscono capacità di tipo analitico per la raccolta di dati in vari settori delle Scienze della Terra
e la loro gestione, elaborazione ed interpretazione.
Competenze acquisite
La concreta capacità di studiare il remoto passato e le odierne relazioni tra i grandi sistemi terrestri rende i geologi i primi
consapevoli gestori di delicate decisioni sulla protezione delle risorse. Con la conoscenza dei materiali litosferici e della loro
architettura, i geologi contribuiscono a progettare le grandi opere civili, analizzano sul campo e sistemano in catasti numerici
le carte geologiche, inventario della distribuzione di tutti i beni del mondo minerale. Possono confrontare le caratteristiche
degli aggregati minerali del sottosuolo con quelle dei manufatti tecnologici. I geologi professionali svolgono attività in enti
pubblici o privati, di libero professionista e consulente per: adeguare e aggiornare carte tecniche e tematiche; effettuare
ricerche per lo sviluppo e l'impiego di risorse energetiche e di materie prime d'uso industriale; sfruttare tecnologicamente i
geomateriali nell'industria meccanica, siderurgica, chimica ed elettronica; estrarre e trattare i lapidei ornamentali. Inoltre
pianificano e valutano l'impatto e il rischio ambientale delle attività industriali, estrattive e minerarie; recuperano i siti
industriali ed estrattivi dismessi; individuano e proteggono le risorse idriche, risanano e disinquinano le falde; collocano in
sicurezza le discariche urbane e industriali e pianificano gli usi del territorio. Ulteriori competenze specifiche del geologo
professionista sono lo studio geologico-tecnico per le opere d'ingegneria civile e la valutazione dell'impatto ambientale, la
sistemazione e protezione idrogeologica e dei versanti instabili, la protezione delle aree a rischio, l'esplorazione geofisica e
modellazione nella ricerca di risorse energetiche, minerarie e idriche e il monitoraggio ambientale e di infrastrutture. Di
nuova, ma non meno importante competenza, sono la tutela dei beni culturali, la conservazione dei monumenti, la
prospezione e gli scavi geoarcheologici.
Conoscenze per accesso
Per l'accesso al Corso di Laurea in Scienze Geologiche è richiesta un'adeguata preparazione in Matematica, con particolare
riferimento ai programmi della scuola secondaria superiore.
Progetto MiniMat - Per l'a.a. 2005/06 è attivato un progetto di Ateneo, denominato MiniMat2005, per il recupero della
preparazione minima di base di Matematica rivolto alle matricole delle Facoltà di Agraria, Scienze M. F. N., Veterinaria e dei
Corsi di Laurea in Biotecnologie. Tale progetto vuole offrire agli studenti, in particolare a quelli con lacune in Matematica,
un'opportunità di recupero per facilitare il loro ingresso all'Università.
MiniMat2005/06 prevede dapprima una prova di accertamento delle nozioni matematiche di base, mediante un test a
risposta multipla, facoltativa e rivolta a tutte le future matricole. Successivamente, a coloro che lo desiderano e che nel test
hanno evidenziato lacune, verrà offerto un Minicorso di almeno 18 ore con lo scopo di rivedere gli argomenti di base.
Le attività avranno inizio nella prima decade di settembre e si svolgeranno prima dell'inizio delle lezioni.
Informazioni dettagliate ed aggiornate alla pagina http://users.mat.unimi.it/~minimat/.
E' attivo il progetto Matematica Assistita, di sostegno alle matricole che riscontrano delle difficoltà a seguire il corso di
Matematica I, con supporto on-line e che prevede anche un Laboratorio in aula.
Struttura del corso
Il Corso degli studi ha durata triennale:
- nei primi due anni si affronta la preparazione di base, con insegnamenti obbligatori;
- nel terzo anno ha inizio la professionalizzazione, con percorsi formativi a scelta dello studente.
Gli insegnamenti sono organizzati in moduli didattici; un modulo può comprendere lezioni frontali ed esercitazioni in aula, in
laboratorio e sul terreno. Ciascun modulo si conclude con un esame teorico/pratico che consente di acquisire i crediti
formativi universitari (di seguito denominati cfu). I crediti formativi sono l'unità di misura generale del tempo da dedicare
alle attività universitarie e allo studio personale.
Un cfu corrisponde ad un carico di 25 ore di attività standard per lo studente e può essere così articolato:
8 ore di lezione in aula e 17 ore di studio personale;
12 ore di esercitazione e/o laboratorio e 13 ore di studio personale;
25 ore di attività personale;
25 ore di attività sul terreno, corrispondenti a tre giornate intere.
Per ottenere il diploma di Laurea triennale è necessario aver conseguito 180 crediti che si acquisiscono svolgendo le seguenti
attività: frequenza ai Corsi con superamento degli esami o test relativi;
partecipazione alle attività di Laboratorio;
partecipazione ad escursioni sul terreno e a Campagne Geologiche; svolgimento di attività individuali sul terreno;
partecipazione a seminari, conferenze, corsi liberi;
esecuzione di tirocini secondo la normativa prevista;
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esecuzione di tirocini secondo la normativa prevista;
preparazione dell'elaborato personale per la prova finale di Laurea;
svolgimento di esperienze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro, volte ad agevolare le scelte professionali.
L'acquisizione dei crediti formativi è così articolata:
a)117 cfu con insegnamenti fondamentali obbligatori ed attività di terreno obbligatorie;
b)45 cfu così suddivisi: 36 cfu con insegnamenti opzionali a scelta dello studente relativi ai vari percorsi formativi, e 9 cfu
relativi a insegnamenti a scelta dello studente, frequenza a corsi, corsi liberi, congressi, seminari, conferenze, e attività di
campo guidate;
c)12 cfu così suddivisi: 3 cfu Lingua Inglese, 6 cfu Tirocinio, 3 cfu Altre Attività (ad es. attività di campo individuali);
d)6 cfu con l'elaborato finale.
Tipo percorso
2 anni comuni con un percorso di esami obbligatorio più terzo anno che si articola in 9+1 curricula con parte degli esami a
scelta dello studente (o totalmente a sua scelta nel percorso Liberalizzato).
Area didattica
Le strutture didattiche del Corso di Laurea in Scienze Geologiche si trovano nelle tre sezioni del Dipartimento di Scienze della
Terra "A.Desio": le due principali sono la Sezione di Geologia e Paleontologia (via Mangiagalli, 34) e Mineralogia &
Petrografia (via Botticelli, 23) più quella di Geofisica (via Cicognara 7). Le lezioni si svolgono anche nelle aule della Didatteca
di via Golgi, sempre in zona Città Studi.
Laboratori didattici
Sono a disposizione spazi attrezzati per l'informatica, l'analisi di rocce, di minerali, delle caratteristiche tecniche delle rocce,
dei fossili, delle caratteristiche del suolo e sottosuolo a varie profondità, dei movimenti attuali della crosta terrestre.
Biblioteche
E' presente presso la struttura principale del Dipartimento la biblioteca d'area "Ardito Desio" in Via Mangiagalli n. 34 dove è
possibile la consultazione di libri, carte geologiche, peridodici scientifici, prestito libri, consulenza e ricerca bibliografica.
L'orario attuale di apertura della Biblioteca è dal lunedì al venerdì, ore 9:00-12:00 e 13:30-17:00. telefono 02.50315560.
Tutorato
Per ogni indirizzo o percorso didattico sono disponibili vari tutori che forniscono assistenza per raggiungere gli obiettivi che
gli studenti vogliono perseguire. Lista tutori:
Geologico strutturale /Geofisica:
Prof. Guido GOSSO; Prof.ssa Iole SPALLA;Prof.ssa Paola TARTAROTTI; Prof. Bruno CRIPPA;Prof. Roberto SABADINI
Rilevamento e gestione delle basi di dati geologici /Geoarcheologia e beni culturali:
Prof. Gilberto ARTIOLI; Prof. Riccardo BERSEZIO; Prof. Luca TROMBINO;Prof.ssa Elisabetta ERBA;Prof. Flavio JADOUL
Georisorse minerarie/ Geomateriali nei processi industriali e nell'ambiente/ Geologia e petrologia dei processi magmatici e
metamorfici:
Prof. Alfredo FERRARIO; Prof. Stefano POLI; Prof. Alessandro PAVESE; Prof.ssa Luisa DE CAPITANI; Prof.ssa Marilena
MORONI
Geologia delle risorse energetiche e idriche/Geologia per il territorio e l'ambiente:
Prof. Giuseppe SFONDRINI;Prof. Giovanni Pietro BERETTA; Prof. Ignazio TABACCO;Prof. Riccardo BERSEZIO
Prove di lingue / Informatica
Gli insegnamenti sono tenuti presso il Corso di Laurea in Scienze Geologiche.
Propedeuticità
a) ESAMI
Gli esami degli insegnamenti del 2° semestre del secondo anno di corso, e del 1° e 2° semestre del terzo anno di corso,
definiti in base alla loro elencazione nel Manifesto degli Studi, possono essere sostenuti esclusivamente dopo il superamento
da parte dello studente di tutti gli esami relativi agli insegnamenti del 1° e 2° semestre del primo anno di corso e del 1°
semestre del secondo anno di corso, anche questi ultimi essendo definiti in base alla loro elencazione nel Manifesto degli
Studi. Questa regola propedeutica è valida, indistintamente per tutti gli iscritti, dal 1° marzo 2004. Allo scopo di garantire la
qualità della preparazione scientifica e professionale si ricorda agli studenti che sono tenuti a seguire le propedeuticità
naturali degli esami, come indicato nel piano di studi.
b) ATTIVITA' DI TERRENO
Come ricordato per la propedeuticità degli altri insegnamenti, si sottolinea che la successione delle attività di terreno
riportata nel piano di studi è indispensabile: Escursione tre giorni del I anno propedeutica a Escursione tre giorni del II anno;
Escursione tre giorni II anno e Frequenza al modulo di terreno del corso di Rilevamento Geologico propedeutiche alla
Campagna Geologica.
L'attività di terreno (4 cfu totali) comprende:
1) Escursioni di 3 giorni al primo e secondo anno (2 cfu totali);
2) Campagna geologica di 6 giorni (2 cfu): è prevista dalla scheda del piano di studi al terzo anno, può essere anticipata al
secondo anno.
Ulteriori attività di terreno, proposte come crediti di "Altre Attività" sono regolate per la propedeuticità, dai docenti
proponenti.
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Modalità valutazione del profitto
Esistono tre tipi di valutazione:
1) un voto espresso in 30esimi che inciderà proporzionalmente al carico di crediti formativi nella media del voto di laurea
finale (quasi tutti gli esami);
2) un giudizio di APPROVAZIONE per l'esame di inglese e le Campagne di Terreno. Questo giudizio non fa media.
3) per il Tirocinio verrà assegnato un voto in sede di discussione finale che rientrerà nella determinazione del voto finale di
tesi.
Regole generali per iscrizione e ammissione agli appelli d'esami
L'iscrizione agli esami si effettua tramite SIFA. Per gli esami non presenti sul SIFA i docenti utilizzano la classica lista di
iscrizione in bacheca. Per informazioni rivolgersi ai singoli docenti. E' possibile sostenere l'esame già dal termine delle lezioni
del corso relativo.
Regole generali per iscrizione alle attività formative e/o laboratori
Salvo specifici avvisi in bacheca, l'iscrizione è possibile presentandosi direttamente il primo giorno dell'inizio dell'attività (o
laboratorio) secondo l'orario pubblicato dal CCD.
Svolgimento di studi/tirocini all'estero
le informazioni si possono trovare su http://studenti.unimi.it/socrates/
Formulazione e presentazione piano di studi
Il piano di studi va compilato almeno una volta nella carriera universitaria. E' fortemente consigliato compilarlo al secondo
anno di corso. Si può comunque cambiare tutte le volte che si vuole, rispettando le finestre dedicate alla presentazione dei
piani (solitamente da dicembre a gennaio). E' anche consigliato farsi tutorare dai docenti del Corso di Laurea. Le modalità di
compilazione, consegna, ecc... (formato elettronico o cartaceo, altro) sono determinate e gestite esclusivamente dalle
Segreterie Studenti. Tutte le informazioni sul sito relativo http://studenti.unimi.it/segreterie/
Caratteristiche Tirocinio
Gli studenti del corso di laurea triennale di Scienze Geologiche per il completamento del loro corso di studi devono effettuare
un tirocinio presso enti pubblici o privati, imprese, studi professionali (Tirocinio esterno) o nell'ambito universitario (Tirocinio
interno). Il tirocinio va attivato dietro presentazione di apposita modulistica da ritirarsi presso la Segreteria Didattica o sul
relativo sito.
L'Università dietro richiesta dello studente provvede a stipulare apposita convenzione con l'ente o azienda in questione.
Dovrà essere cura del tutore guidare lo studente nella scelta della struttura ospitante.
Lo studente dovrà eseguire il tirocinio sotto la guida di un tutore aziendale che dovrà operare in stretta collaborazione con
un docente del corso di laurea delegato dal Presidente di coordinamento didattico.
Il tutore aziendale ed il tutore universitario cureranno la formulazione del programma del tirocinio e ne seguiranno
l'esecuzione.
Lo studente durante il periodo di tirocinio provvederà a stendere una relazione sul lavoro svolto e potrà esprimere una
valutazione dell'esperienza che riterrà di avere conseguito.
Il tutore aziendale ed il tutore universitario esprimeranno un giudizio congiunto sul lavoro svolto dallo studente.
L'ente ospitante rilascerà dichiarazione scritta comprovante l'attività svolta dallo studente ed il periodo di frequenza.
L'esecuzione del tirocinio comporta l'acquisizione di 6 crediti.
Caratteristiche prova finale
La prova finale, che consente di acquisire 6 cfu, consiste nella discussione dell'elaborato finale preparato dallo studente. Tale
elaborato deve essere relativo ad una prova sul campo e/o in laboratorio di ricerca, volta alla soluzione di un problema
geologico.
Per accedere alla prova finale lo studente deve:
- presentare con congruo anticipo (prima dell’inizio del lavoro) richiesta di tesi al CCD attraverso il modulo predisposto
indicando la sessione in cui desidera sostenere la prova, le proprie generalità, il nome del relatore e il titolo dell'elaborato;
- formulare regolare Domanda di Laurea entro la scadenza fissata dalla Segreteria Studenti compilando tutti i moduli (circa
un mese prima della discussione), e consegnandoli in Segreteria Studenti;
- consegnare l'elaborato in copia cartacea al relatore e consegnare sette brevi riassunti il giorno della discussione alla
Commissione.
Criteri ammissione alla prova finale
Aver terminato tutte le attività formative previste dal Corso di Laurea, compresi il Tirocinio, le Attività a libera scelta e aver
terminato il lavoro dell'Elaborato Finale con l'approvazione da parte del Relatore.
Link all'ammissione prova finale
http://studenti.unimi.it/segreterie/
Orario lezioni
Solitamente gli orari delle lezioni sono disponibili al più tardi due-tre settimane prima dell'inizio di ogni semestre. Appena
pronti vengono affissi nella bacheca di via Mangiagalli 34 e inseriti nel sito della Segreteria Didattica
http://users.unimi.it/geodid/ e su http://www.unimi.it/ . Non sono disponibili copie cartacee degli orari.
Opzioni passaggio tra nuovo e vecchio ordinamento
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E' possibile dal 18 luglio al 30 settembre 2005 presentare al Sifaon-line istanza di trasferimento per coloro che vogliono
effettuare il passaggio dalla laurea quinquennale a quella triennale. A chi intende trasferirsi si consiglia di calcolare il numero
di crediti riconosciuto attraverso l'utilizzo della tabella di Conversione e del Piano di Studi reperibili sul sito della Segreteria
Didattica, e successivamente di contattare la Segreteria Didattica del CCD.
Modalità di accesso
Modalità di accesso per l'immatricolazione
Link Info e modalità organizzative per immatricolazione
http://studenti.unimi.it/segreterie/
Modalità di accesso Libero
Istruzioni operative
Per le pratiche di immatricolazione rivolgersi esclusivamente alle Segreterie Studenti di Via Celoria 20
Il Corso di studi prevede le seguenti attività formative obbligatorie
ANNO 1°
Descrizione AF
CHIMICA GENERALE E INORGANICA E COMPLEMENTI DI
CHIMICA
Periodo di
Erogazione
Descrizione Modulo
1 semestre
ESCURSIONI (I ANNO)
FISICA I
GEOCHIMICA GENERALE I
GEOMORFOLOGIA
INFORMATICA E LABORATORIO DI INFORMATICA
2
2
2
2
2
INTRODUZIONE ALLA GEOLOGIA
LABORATORIO MINERALI
LABORATORIO ROCCE SEDIMENTARIE
1
2
2
LINGUA INGLESE
MATEMATICA I
MINERALOGIA
PALEONTOLOGIA E LABORATORIO FOSSILI
TOPOGRAFIA E LABORATORIO DI CARTOGRAFIA
1
1
1
2
1
Modulo
Modulo
semestre
semestre
semestre
semestre
semestre
Modulo
Modulo
semestre
semestre
semestre
Modulo
Modulo
semestre
semestre
semestre
semestre
semestre
Modulo
Modulo
CFU
8
Modulo 2
Modulo 1
2
6
1
6
2
5
4
Modulo 1
2
Modulo 2
2
2
3
3
LABORATORIO ROCCE SEDIMENTARIE (I MODULO) 1.5
LABORATORIO ROCCE SEDIMENTARIE (II MODULO) 1.5
3
8
5
8
4
Modulo 1
2
Modulo 2
2
Totale CFU obbligatori
62
ANNO 2°
Descrizione AF
CAMPAGNA GEOLOGICA DI FINE CORSO
ESCURSIONI ( II ANNO)
FISICA II
FISICA TERRESTRE
GEOCHIMICA GENERALE II
GEOLOGIA DEL SEDIMENTARIO/STRATIGRAFIA
GEOLOGIA STRUTTURALE E TETTONICA REGIONALE
LABORATORIO ROCCE MAGMATICHE E METAMORFICHE
MATEMATICA II
PETROGRAFIA
PRINCIPI DI IDROGEOLOGIA
Periodo di
Erogazione
2 semestre
Modulo
Modulo
2 semestre
1 semestre
2 semestre
2 semestre
1 semestre
2 semestre
Modulo
Modulo
2 semestre
(1 cfu al 1°
Anno 2sem.)
1 semestre
1 semestre
2 semestre
Descrizione Modulo
Modulo 1
Modulo 2
GEOL.STRUT.E TETTONICA REG. (I MODULO)
GEOL.STRUT.E TETTONICA REG. (II MODULO)
CFU
2
1
1
1
6
6
2
5
7
4
3
3
6
5
2
9
PRINCIPI DI MECCANICA DELLE TERRE E DELLE ROCCE
RILEVAMENTO GEOLOGICO E INTERPRETAZIONE CARTE
GEOLOGICHE
2 semestre
5
2 semestre
6
Modulo
Modulo
Modulo 1
Modulo 2
Totale CFU obbligatori
4
2
56
ANNO 3°
Periodo di
Erogazione
Descrizione AF
PROVA FINALE
TIROCINIO
GEORISORSE
Descrizione Modulo
1 semestre
Totale CFU obbligatori
CFU
6
6
2
14
Curricula
Sono attivi i seguenti Curricula:
Codice
Descrizione
F43-A
GEOLOGIA DELLE RISORSE ENERGETICHE ED IDRICHE
F43-B
GEOLOGIA STRUTTURALE
F43-C
GEOLOGIA PER IL TERRITORIO E L'AMBIENTE
F43-D
GEOFISICA
F43-E
GEOLOGIA E PETROLOGIA DEI COMPLESSI MAGMATICI E METAMORFICI
F43-F
GEOMATERIALI NEI PROCESSI INDUSTRIALI E NELL'AMBIENTE
F43-G
GEORISORSE MINERARIE
F43-H
RILEVAMENTO E GESTIONE DELLE BASI DI DATI GEOLOGICI
F43-I
GEOARCHEOLOGIA E BENI CULTURALI
F43-J
LIBERO
Curriculum F43-A GEOLOGIA DELLE RISORSE ENERGETICHE ED IDRICHE
Codice
F43-A
Descrizione
GEOLOGIA DELLE RISORSE
ENERGETICHE ED IDRICHE
Attivato
nell'anno
accademico
Annualità attivate
1°
2°
3°
Contenuto
Il curriculum di studio ha lo scopo di fornire le conoscenze geologiche di base per la ricerca e lo sviluppo sostenibile delle
risorse idriche ed energetiche (acqua, idrocarburi) e di altre fonti di energia. La preparazione acquisita consentirà agli Studenti
di proseguire gli studi in un biennio di specializzazione o di inserirsi nel mercato del lavoro e riguarderà: 1) i metodi per lo
studio degli ambienti geologici e delle rocce nei quali è possibile la circolazione di fluidi ed il reperimento di risorse utilizzabili
per la produzione energetica (acquiferi e serbatoi di idrocarburi), 2) la conoscenza, nelle linee generali, dei problemi ambientali
relativi allo sfruttamento di tali risorse. I moduli didattici proposti comprendono quindi: a) gli aspetti geologici e geofisici di
base (analisi dei sedimenti e delle strutture tettoniche, metodologie di esplorazione geofisica), b) gli aspetti tecnici e
modellistici (circolazione dei fluidi nei sedimenti e rocce, gestione ed elaborazione dei dati geologici, sistemi informativi
geografici), c) gli aspetti legislativi.
Il Curriculum prevede le seguenti attività formative obbligatorie
ANNO 3°
Descrizione AF
ANALISI DI FACIES E AMBIENTI SEDIMENTARI
CIRCOLAZIONE IDRICA NEL SUOLO E SOTTOSUOLO
GEOLOGIA DEGLI IDROCARBURI
INDAGINI E MISURE GEOLOGICO- TECNICHE IN SITU
LOG GEOFISICI E PROPRIETA' FISICHE
MODELLIZZAZIONE DI DATI SEDIMENTOLOGICI
OPERE E NORME PER LA MITIGAZIONE DEI RISCHI GEOLOGICI
SISMOLOGIA DI ESPLORAZIONE
Periodo di
Descrizione Modulo CFU
Erogazione
4
4
4
4
4
4
4
5
10
Totale CFU obbligatori
33
Il Curriculum include le seguenti attività facoltative e le seguenti regole di composizione
Riferimento
Anno Corso
CFU Min
CFU Max
3
A.F. Min
A.F. Max
3
Descrizione DURANTE IL SUO CORSO DI STUDIO LO STUDENTE DEVE OBBLIGATORIAMENTE ACQUISIRE 3 CREDITI
ACCEDENDO A CORSI LIBERI, SEMINARI, CONFERENZE O ATTIVITA' DI CAMPO GUIDATE E ALTRE
ATTIVITA' DA SOTTOPORRE AL GIUDIZIO DI UNA APPOSITA COMMISSIONE (commissione altre attività).
Per motivi di organizzazione interna quest'ultime attività sono convenzionalmente definite "Altre Attività". Per
la convalida dei crediti, consigli e proposte di specifiche attività è preposta un'apposita Commissione del CCD
che si riunisce periodicamente.
Riferimento
Anno Corso
CFU Min
3°
CFU Max
12
A.F. Min
A.F. Max
12
Descrizione NEL CORSO DEL TERZO ANNO LO STUDENTE DEVE ACQUISIRE 12 CREDITI SCEGLIENDO:
TRA GLI INSEGNAMENTI QUI DI SEGUITO INDICATI (quindi consigliati),
TRA GLI ALTRI INSEGNAMENTI ATTIVATI DAL CORSO DI LAUREA,
SOLO 9 DI QUESTI CFU SONO ACQUISIBILI ANCHE ACCEDENDO A CORSI LIBERI, SEMINARI, CONFERENZE
O ATTIVITA' DI CAMPO GUIDATE E ALTRE ATTIVITA' DA SOTTOPORRE AL GIUDIZIO DI UNA APPOSITA
COMMISSIONE (commissione altre attività)
Descrizione AF
Periodo erogazione
Descrizione Modulo
Cfu
CLIMATOLOGIA E PALEOCLIMATOLOGIA
5
ESPLORAZIONE ELETTRICA ED ELETTROMAGNETICA
4
FOTOGEOLOGIA
4
LABORATORIO DI SEDIMENTOLOGIA
3
OPERE E NORME PER L'UTILIZZO DEL TERRITORIO
3
PETROGRAFIA DEL SEDIMENTARIO
4
RILEVAMENTO DEL SEDIMENTARIO
7
RILEVAMENTO GEOLOGICO STRUTTURALE
7
SEZIONI GEOLOGICHE
4
SISTEMI INFORMATIVI GEOGRAFICI / LABORATORIO
5
Modulo
modulo 1
2.5
Modulo
modulo 2
2.5
STORIA DELLA GEOLOGIA
2
Curriculum F43-B GEOLOGIA STRUTTURALE
Codice
F43-B
Descrizione GEOLOGIA STRUTTURALE
Attivato
nell'anno
accademico
Annualità attivate
1°
2°
3°
Contenuto
Il curriculum Geologia Strutturale assicura solide basi di moderna tettonica e di geologia strutturale analitica, utili per un
vantaggioso accesso a successivi bienni orientati alla ricerca su processi tettonici globali o applicazioni del rilevamento
geologico tematico dettagliato. Le medesime competenze sono inoltre funzionali ad applicazioni professionali e a scopi tecnici
in tutti i casi che presentano una geologia generale complessa, compreso il rilevamento geologico delle aree di catena o della
crosta continentale artica. Gli insegnamenti o i moduli didattici affrontano l'interpretazione della cinematica, il riconoscimento e
l'analisi delle strutture tettoniche antiche e recenti nell'ambiente crostale, collegate ai principali regimi litosferici attivi. Lo studio
delle strutture crostali è posto in relazione ai principali processi del ciclo delle rocce e si integra alla conoscenza della
petrogenesi. La scelta di insegnamenti consigliati di tipo applicativo può professionalizzare a livello di laurea triennale gli Allievi
nel campo della prospezione.
11
Il Curriculum prevede le seguenti attività formative obbligatorie
ANNO 3°
Periodo di
Descrizione Modulo CFU
Erogazione
Descrizione AF
MICROSTRUTTURE DELLE TETTONITI
MODELLIZZAZIONE 3 D DEI DATI STRUTTURALI
RILEVAMENTO GEOLOGICO STRUTTURALE
STRUTTURE TETTONICHE AMBIENTI INTRUSIVO,METAMOR.LIT.OCEANICA
STRUTTURE TETTONICHE DEL COLLASSO OROGENICO
STRUTTURE TETTONICHE DELLA SOVRASTRUTTURA CROSTALE E AMB.VUL
3
2
7
4
2
4
22
Totale CFU obbligatori
Il Curriculum include le seguenti attività facoltative e le seguenti regole di composizione
Riferimento
Anno Corso
CFU Min
CFU Max
3
A.F. Min
A.F. Max
3
Descrizione DURANTE IL SUO CORSO DI STUDIO LO STUDENTE DEVE OBBLIGATORIAMENTE ACQUISIRE 3 CREDITI
ACCEDENDO A CORSI LIBERI, SEMINARI, CONFERENZE O ATTIVITA' DI CAMPO GUIDATE E ALTRE
ATTIVITA' DA SOTTOPORRE AL GIUDIZIO DI UNA APPOSITA COMMISSIONE (commissione altre attività).
Per motivi di organizzazione interna quest'ultime attività sono convenzionalmente definite "Altre Attività". Per
la convalida dei crediti, consigli e proposte di specifiche attività è preposta un'apposita Commissione del CCD
che si riunisce periodicamente.
Riferimento
Anno Corso
CFU Min
3°
CFU Max
23
A.F. Min
A.F. Max
23
Descrizione NEL CORSO DEL TERZO ANNO LO STUDENTE DEVE ACQUISIRE 23 CREDITI SCEGLIENDO:
TRA GLI INSEGNAMENTI QUI DI SEGUITO INDICATI (quindi consigliati),
TRA GLI ALTRI INSEGNAMENTI ATTIVATI DAL CORSO DI LAUREA,
SOLO 9 DI QUESTI CFU SONO ACQUISIBILI ANCHE ACCEDENDO A CORSI LIBERI, SEMINARI, CONFERENZE
O ATTIVITA' DI CAMPO GUIDATE E ALTRE ATTIVITA' DA SOTTOPORRE AL GIUDIZIO DI UNA APPOSITA
COMMISSIONE (commissione altre attività).
Per motivi di organizzazione interna quest'ultime attività sono convenzionalmente definite "Altre Attività". Per
la convalida dei crediti, consigli e proposte di specifiche attività è preposta un'apposita Commissione del CCD
che si riunisce periodicamente.
Descrizione AF
Periodo erogazione
Descrizione Modulo
Cfu
ANALISI DI FACIES E AMBIENTI SEDIMENTARI
4
MATERIE PRIME PER L'INDUSTRIA
4
PETROGRAFIA DEL METAMORFICO
4
PETROGRAFIA DEL SEDIMENTARIO
4
PETROGRAFIA DELL'IGNEO
4
SISMOLOGIA DI ESPLORAZIONE
5
VULCANOLOGIA
3
Curriculum F43-C GEOLOGIA PER IL TERRITORIO E L'AMBIENTE
Codice
F43-C
Descrizione
GEOLOGIA PER IL
TERRITORIO E L'AMBIENTE
Attivato
nell'anno
accademico
Annualità attivate
1°
2°
3°
Contenuto
La conoscenza delle caratteristiche geologiche di un'area costituisce la premessa fondamentale per poter gestire il territorio e
salvaguardare l'ambiente. Lo scopo di questo curriculum è preparare gli studenti ad affrontare la raccolta e gestione dei dati
geologici relativi all'ambiente. A tal fine lo studio sarà quindi indirizzato verso la conoscenza dei depositi superficiali,
dell'evoluzione del territorio, della dinamica dei versanti e delle aree di pianura (ad esempio: frane e alluvioni). Si tratteranno
poi la rappresentazione cartografica, anche mediante supporti informatizzati, la zonazione geologica del territorio e le tecniche
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di acquisizione dei dati per la previsione e il monitoraggio dei fenomeni anche in corrispondenza di eventi estremi. Tutto ciò è
finalizzato alla conoscenza dei fenomeni che riguardano la collettività e sui quali il laureato potrà essere chiamato ad operare
conoscendo almeno nelle linee generali le possibilità operative del geologo.
Il Curriculum prevede le seguenti attività formative obbligatorie
ANNO 3°
Periodo di
Descrizione Modulo CFU
Erogazione
Descrizione AF
CIRCOLAZIONE IDRICA NEL SUOLO E SOTTOSUOLO
ESPLORAZIONE ELETTRICA ED ELETTROMAGNETICA
GEOCHIMICA AMBIENTALE
INDAGINI E MISURE GEOLOGICO- TECNICHE IN SITU
OPERE E NORME PER LA MITIGAZIONE DEI RISCHI GEOLOGICI
OPERE E NORME PER L'UTILIZZO DEL TERRITORIO
4
4
3
4
4
3
22
Totale CFU obbligatori
Il Curriculum include le seguenti attività facoltative e le seguenti regole di composizione
Riferimento
Anno Corso
CFU Min
CFU Max
3
A.F. Min
A.F. Max
3
Descrizione DURANTE IL SUO CORSO DI STUDIO LO STUDENTE DEVE OBBLIGATORIAMENTE ACQUISIRE 3 CREDITI
ACCEDENDO A CORSI LIBERI, SEMINARI, CONFERENZE O ATTIVITA' DI CAMPO GUIDATE E ALTRE
ATTIVITA' DA SOTTOPORRE AL GIUDIZIO DI UNA APPOSITA COMMISSIONE (commissione altre attività).
Per motivi di organizzazione interna quest'ultime attività sono convenzionalmente definite "Altre Attività". Per
la convalida dei crediti, consigli e proposte di specifiche attività è preposta un'apposita Commissione del CCD
che si riunisce periodicamente.
Riferimento
Anno Corso
CFU Min
3°
CFU Max
23
A.F. Min
A.F. Max
23
Descrizione NEL CORSO DEL TERZO ANNO LO STUDENTE DEVE ACQUISIRE 23 CREDITI SCEGLIENDO:
TRA GLI INSEGNAMENTI QUI DI SEGUITO INDICATI (quindi consigliati),
TRA GLI ALTRI INSEGNAMENTI ATTIVATI DAL CORSO DI LAUREA,
SOLO 9 DI QUESTI CFU SONO ACQUISIBILI ANCHE ACCEDENDO A CORSI LIBERI, SEMINARI, CONFERENZE
O ATTIVITA' DI CAMPO GUIDATE E ALTRE ATTIVITA' DA SOTTOPORRE AL GIUDIZIO DI UNA APPOSITA
COMMISSIONE (commissione altre attività).
Per motivi di organizzazione interna quest'ultime attività sono convenzionalmente definite "Altre Attività". Per
la convalida dei crediti, consigli e proposte di specifiche attività è preposta un'apposita Commissione del CCD
che si riunisce periodicamente.
Descrizione AF
Periodo erogazione
Descrizione Modulo
Cfu
ANALISI DI FACIES E AMBIENTI SEDIMENTARI
4
FOTOGEOLOGIA
4
GEOARCHEOLOGIA E ARCHEOPEDOLOGIA
4
LABORATORIO DI SEDIMENTOLOGIA
3
MODELLIZZAZIONE DI DATI SEDIMENTOLOGICI
4
RILEVAMENTO DEL SEDIMENTARIO
7
RILEVAMENTO GEOLOGICO STRUTTURALE
7
RILEVAMENTO GEOMORFOLOGICO DEL QUATERNARIO
7
SEZIONI GEOLOGICHE
4
SISMOLOGIA DI ESPLORAZIONE
5
SISTEMI INFORMATIVI GEOGRAFICI / LABORATORIO
5
Modulo
modulo 1
2.5
Modulo
modulo 2
2.5
13
Curriculum F43-D GEOFISICA
Codice
F43-D
Attivato
nell'anno
accademico
Descrizione GEOFISICA
Annualità attivate
1°
2°
3°
Contenuto
Il curriculum di Geofisica prevede:
a) il completamento della preparazione degli studenti nelle discipline fisiche e matematiche, per consentir loro di affrontare lo
studio dei fenomeni fisici di interesse per le Scienze della Terra con le tecniche più innovative di acquisizione, elaborazione e
interpretazione dei dati geofisici, anche con l'utilizzo di modelli fisico-matematici;
b) l'introduzione alle tecniche di prospezione geofisica, ad esempio sismica, elettrica ed elettromagnetica, che trovano
applicazione in diversi settori (ricerca, caratterizzazione e monitoraggio delle risorse idriche ed energetiche; ingegneria civile).
Pertanto il curriculum fornisce al laureato competenze che consentono sia il proseguimento degli studi con una laurea
specialistica preferibilmente ad orientamento geofisico, sia l'avviamento al mondo del lavoro.
Il Curriculum prevede le seguenti attività formative obbligatorie
ANNO 3°
Periodo di
Erogazione
Descrizione AF
Descrizione Modulo
CFU
ESPLORAZIONE ELETTRICA ED ELETTROMAGNETICA
ESPLORAZIONE GRAVIMETRICA E MAGNETICA
FISICA DEI CONTINUI
MATEMATICA PER LE APPLICAZIONI
ONDE E OTTICA
SISMOLOGIA DI ESPLORAZIONE
4
3
4
4
4
5
24
Totale CFU obbligatori
Il Curriculum include le seguenti attività facoltative e le seguenti regole di composizione
Riferimento
Anno Corso
CFU Min
CFU Max
3
A.F. Min
A.F. Max
3
Descrizione DURANTE IL SUO CORSO DI STUDIO LO STUDENTE DEVE OBBLIGATORIAMENTE ACQUISIRE 3 CREDITI
ACCEDENDO A CORSI LIBERI, SEMINARI, CONFERENZE O ATTIVITA' DI CAMPO GUIDATE E ALTRE
ATTIVITA' DA SOTTOPORRE AL GIUDIZIO DI UNA APPOSITA COMMISSIONE (commissione altre attività).
Per motivi di organizzazione interna quest'ultime attività sono convenzionalmente definite "Altre Attività". Per
la convalida dei crediti, consigli e proposte di specifiche attività è preposta un'apposita Commissione del CCD
che si riunisce periodicamente.
Riferimento
Anno Corso
3°
CFU Min
CFU Max
21
A.F. Min
A.F. Max
21
Descrizione NEL CORSO DEL TERZO ANNO LO STUDENTE DEVE ACQUISIRE 21 CREDITI SCEGLIENDO:
TRA GLI INSEGNAMENTI QUI DI SEGUITO INDICATI (quindi consigliati),
TRA GLI ALTRI INSEGNAMENTI ATTIVATI DAL CORSO DI LAUREA,
SOLO 9 DI QUESTI CFU SONO ACQUISIBILI ANCHE ACCEDENDO A CORSI LIBERI, SEMINARI, CONFERENZE
O ATTIVITA' DI CAMPO GUIDATE E ALTRE ATTIVITA' DA SOTTOPORRE AL GIUDIZIO DI UNA APPOSITA
COMMISSIONE (commissione altre attività).
Per motivi di organizzazione interna quest'ultime attività sono convenzionalmente definite "Altre Attività". Per
la convalida dei crediti, consigli e proposte di specifiche attività è preposta un'apposita Commissione del CCD
che si riunisce periodicamente.
Descrizione AF
Periodo erogazione
Descrizione Modulo
Cfu
LOG GEOFISICI E PROPRIETA' FISICHE
4
Curriculum F43-E GEOLOGIA E PETROLOGIA DEI COMPLESSI MAGMATICI E METAMORFICI
14
Codice
GEOLOGIA E PETROLOGIA DEI
Descrizione COMPLESSI MAGMATICI E
METAMORFICI
F43-E
Attivato
nell'anno
accademico
Annualità attivate
1°
2°
3°
Contenuto
Il curriculum vuole fornire le basi per l'analisi e l'interpretazione dei complessi ignei e metamorfici in sinergia con un ampio
spettro di discipline geologiche, partendo dalla raccolta dei dati sul terreno sino allo studio delle rocce in laboratorio.
Il percorso formativo si pone come obiettivo la formazione di un diplomato in grado di affrontare: (1) cartografia tematica in
terreni cristallini s.l.; (2) analisi della valutazione delle risorse e dei rischi connessi ai processi vulcanici; (3) analisi territoriale
dei terreni cristallini, con riguardo alle risorse economiche in essi contenute e dei rischi geologici presenti; (4) analisi delle
proprietà fisiche e chimiche delle rocce cristalline per applicazioni di ingegneria civile; (5) applicazioni della petrologia allo
studio dei materiali litoidi.
Il Curriculum prevede le seguenti attività formative obbligatorie
ANNO 3°
Periodo di
Erogazione
Descrizione AF
LABORATORIO DI PETROGRAFIA
PETROGRAFIA DEL METAMORFICO
PETROGRAFIA DELL'IGNEO
RILEVAMENTO DEI TERRENI CRISTALLINI*
RILEVAMENTO GEOLOGICO STRUTTURALE*
VULCANOLOGIA
*da sceglierne solo uno
Descrizione Modulo
CFU
3
4
4
7
7
3
21
Totale CFU obbligatori
Il Curriculum include le seguenti attività facoltative e le seguenti regole di composizione
Riferimento
Anno Corso
CFU Min
CFU Max
3
A.F. Min
A.F. Max
3
Descrizione DURANTE IL SUO CORSO DI STUDIO LO STUDENTE DEVE OBBLIGATORIAMENTE ACQUISIRE 3 CREDITI
ACCEDENDO A CORSI LIBERI, SEMINARI, CONFERENZE O ATTIVITA' DI CAMPO GUIDATE E ALTRE
ATTIVITA' DA SOTTOPORRE AL GIUDIZIO DI UNA APPOSITA COMMISSIONE (commissione altre attività).
Per motivi di organizzazione interna quest'ultime attività sono convenzionalmente definite "Altre Attività". Per
la convalida dei crediti, consigli e proposte di specifiche attività è preposta un'apposita Commissione del CCD
che si riunisce periodicamente.
Riferimento
Anno Corso
CFU Min
3°
CFU Max
17
A.F. Min
A.F. Max
17
Descrizione NEL CORSO DEL TERZO ANNO LO STUDENTE DEVE ACQUISIRE 17 CREDITI SCEGLIENDO:
TRA GLI INSEGNAMENTI QUI DI SEGUITO INDICATI (quindi consigliati),
TRA GLI ALTRI INSEGNAMENTI ATTIVATI DAL CORSO DI LAUREA,
SOLO 9 DI QUESTI CFU SONO ACQUISIBILI ANCHE ACCEDENDO A CORSI LIBERI, SEMINARI, CONFERENZE
O ATTIVITA' DI CAMPO GUIDATE E ALTRE ATTIVITA' DA SOTTOPORRE AL GIUDIZIO DI UNA APPOSITA
COMMISSIONE (commissione altre attività).
Per motivi di organizzazione interna quest'ultime attività sono convenzionalmente definite "Altre Attività". Per
la convalida dei crediti, consigli e proposte di specifiche attività è preposta un'apposita Commissione del CCD
che si riunisce periodicamente.
Descrizione AF
Periodo erogazione
Descrizione Modulo
Cfu
ANALISI CHIMICHE DI ROCCE, MINERALI E FLUIDI
4
MATERIE PRIME PER L'INDUSTRIA
4
MICROSTRUTTURE DELLE TETTONITI
3
PETROLOGIA APPLICATA E SPERIMENTALE
3
SISTEMI INFORMATIVI GEOGRAFICI / LABORATORIO
5
15
Modulo
modulo 1
2.5
Modulo
modulo 2
2.5
Curriculum F43-F GEOMATERIALI NEI PROCESSI INDUSTRIALI E NELL'AMBIENTE
Codice
GEOMATERIALI NEI PROCESSI
Descrizione INDUSTRIALI E
NELL'AMBIENTE
F43-F
Attivato
nell'anno
accademico
Annualità attivate
1°
2°
3°
Contenuto
Il percorso formativo vuole fornire basi introduttive per la comprensione delle proprietà chimico-fisiche dei minerali e delle
rocce e dei processi di trasformazione che coinvolgono i materiali naturali durante il loro utilizzo nei cicli produttivi. Le
trasformazioni di interesse sono connesse con problematiche applicative di grande attualità: (1) l'utilizzo delle risorse minerali
come materiali primari e risorse energetiche, (2) la trasformazione dei materiali durante i processi industriali, (3) gli effetti
ambientali dei processi di produzione e smaltimento, (4) l'utilizzo di materiali innovativi nella gestione ambientale. L'obiettivo è
di formare soggetti in grado di operare in laboratori di aziende o di istituzioni pubbliche al fine di gestire strumentazione,
organizzare ed effettuare misure per rispondere ad esigenze di ricerca/sviluppo, controllo qualità o caratterizzazione di
materiali naturali nel quadro di normative legislative o processi produttivi.
Il Curriculum prevede le seguenti attività formative obbligatorie
ANNO 3°
Periodo di
Erogazione
Descrizione AF
Descrizione Modulo
CFU
ANALISI CHIMICHE DI ROCCE, MINERALI E FLUIDI
MATERIE PRIME PER L'INDUSTRIA
MINERALOGIA APPLICATA
PETROLOGIA APPLICATA E SPERIMENTALE
4
4
3
3
14
Totale CFU obbligatori
Il Curriculum include le seguenti attività facoltative e le seguenti regole di composizione
Riferimento
Anno Corso
CFU Min
CFU Max
3
A.F. Min
A.F. Max
3
Descrizione DURANTE IL SUO CORSO DI STUDIO LO STUDENTE DEVE OBBLIGATORIAMENTE ACQUISIRE 3 CREDITI
ACCEDENDO A CORSI LIBERI, SEMINARI, CONFERENZE O ATTIVITA' DI CAMPO GUIDATE E ALTRE
ATTIVITA' DA SOTTOPORRE AL GIUDIZIO DI UNA APPOSITA COMMISSIONE (commissione altre attività).
Per motivi di organizzazione interna quest'ultime attività sono convenzionalmente definite "Altre Attività". Per
la convalida dei crediti, consigli e proposte di specifiche attività è preposta un'apposita Commissione del CCD
che si riunisce periodicamente.
Riferimento
Anno Corso
3°
CFU Min
CFU Max
31
A.F. Min
A.F. Max
31
Descrizione NEL CORSO DEL TERZO ANNO LO STUDENTE DEVE ACQUISIRE 31 CREDITI SCEGLIENDO:
TRA GLI INSEGNAMENTI QUI DI SEGUITO INDICATI (quindi consigliati),
TRA GLI ALTRI INSEGNAMENTI ATTIVATI DAL CORSO DI LAUREA,
SOLO 9 DI QUESTI CFU SONO ACQUISIBILI ANCHE ACCEDENDO A CORSI LIBERI, SEMINARI, CONFERENZE
O ATTIVITA' DI CAMPO GUIDATE E ALTRE ATTIVITA' DA SOTTOPORRE AL GIUDIZIO DI UNA APPOSITA
COMMISSIONE (commissione altre attività).
Per motivi di organizzazione interna quest'ultime attività sono convenzionalmente definite "Altre Attività". Per
la convalida dei crediti, consigli e proposte di specifiche attività è preposta un'apposita Commissione del CCD
che si riunisce periodicamente.
Descrizione AF
Periodo erogazione
Descrizione Modulo
Cfu
ANALISI E TECNICHE PER I BENI CULTURALI
3
CHIMICA FISICA GENERALE
4
16
GEMMOLOGIA
3
GEOCHIMICA AMBIENTALE
3
LABORATORIO DI PETROGRAFIA
3
MATEMATICA PER LE APPLICAZIONI
4
Curriculum F43-G GEORISORSE MINERARIE
Codice
F43-G
Descrizione GEORISORSE MINERARIE
Attivato
nell'anno
accademico
Annualità attivate
1°
2°
3°
Contenuto
Il percorso formativo in Georisorse Minerarie intende fornire un approccio allo studio delle risorse minerarie e delle questioni
relative al loro approvvigionamento. I moduli proposti sono introduttivi alle numerose tematiche relative alla genesi delle
principali risorse di minerali metallici e industriali, di elementi nativi e leghe. Negli insegnamenti caratterizzanti saranno
illustrate tecniche di analisi microscopica dei minerali metallici, e problematiche di tipo metodologico-applicativo concernenti la
prospezione di depositi minerari. Saranno inoltre introdotte tematiche concernenti gli aspetti economici ed ambientali che
riguardano l'approvvigionamento e lo stoccaggio delle risorse minerarie (e i materiali di scarto) e le applicazioni delle varie
risorse nel mondo industriale tenendo presente la rapida evoluzione tecnologica e le esigenze di nuovi materiali e composti.
Il Curriculum prevede le seguenti attività formative obbligatorie
ANNO 3°
Periodo di
Erogazione
Descrizione AF
Descrizione Modulo
CFU
ANALISI CHIMICHE DI ROCCE, MINERALI E FLUIDI
GEOCHIMICA AMBIENTALE
MATERIE PRIME PER L'INDUSTRIA
METODI DI PROSPEZIONE MINERARIA
RILEVAMENTO GEOLOGICO STRUTTURALE
4
3
4
3
7
21
Totale CFU obbligatori
Il Curriculum include le seguenti attività facoltative e le seguenti regole di composizione
Riferimento
Anno Corso
CFU Min
CFU Max
3
A.F. Min
A.F. Max
3
Descrizione DURANTE IL SUO CORSO DI STUDIO LO STUDENTE DEVE OBBLIGATORIAMENTE ACQUISIRE 3 CREDITI
ACCEDENDO A CORSI LIBERI, SEMINARI, CONFERENZE O ATTIVITA' DI CAMPO GUIDATE E ALTRE
ATTIVITA' DA SOTTOPORRE AL GIUDIZIO DI UNA APPOSITA COMMISSIONE (commissione altre attività).
Per motivi di organizzazione interna quest'ultime attività sono convenzionalmente definite "Altre Attività". Per
la convalida dei crediti, consigli e proposte di specifiche attività è preposta un'apposita Commissione del CCD
che si riunisce periodicamente.
Riferimento
Anno Corso
3°
CFU Min
CFU Max
24
A.F. Min
A.F. Max
24
Descrizione NEL CORSO DEL TERZO ANNO LO STUDENTE DEVE ACQUISIRE 24 CREDITI SCEGLIENDO:
TRA GLI INSEGNAMENTI QUI DI SEGUITO INDICATI (quindi consigliati),
TRA GLI ALTRI INSEGNAMENTI ATTIVATI DAL CORSO DI LAUREA,
SOLO 9 DI QUESTI CFU SONO ACQUISIBILI ANCHE ACCEDENDO A CORSI LIBERI, SEMINARI, CONFERENZE
O ATTIVITA' DI CAMPO GUIDATE E ALTRE ATTIVITA' DA SOTTOPORRE AL GIUDIZIO DI UNA APPOSITA
COMMISSIONE (commissione altre attività).
Per motivi di organizzazione interna quest'ultime attività sono convenzionalmente definite "Altre Attività". Per
la convalida dei crediti, consigli e proposte di specifiche attività è preposta un'apposita Commissione del CCD
che si riunisce periodicamente.
Descrizione AF
Periodo erogazione
Descrizione Modulo
Cfu
17
LABORATORIO DI PETROGRAFIA
3
PETROLOGIA APPLICATA E SPERIMENTALE
3
Curriculum F43-H RILEVAMENTO E GESTIONE DELLE BASI DI DATI GEOLOGICI
Codice
RILEVAMENTO E GESTIONE
Descrizione DELLE BASI DI DATI
GEOLOGICI
F43-H
Attivato
nell'anno
accademico
Annualità attivate
1°
2°
3°
Contenuto
Questo curriculum di studio si rivolge agli Studenti che intendono prepararsi ad affrontare la raccolta dei dati geologici sul
terreno, a rilevare e realizzare le Carte Geologiche e Tematiche e ad organizzare e gestire le basi di dati attraverso strumenti
informatici e statistico-matematici. A questo scopo si fornirà una solida preparazione nei diversi campi del rilevamento
geologico e geomorfologico, completata dalla conoscenza delle tecniche di analisi fotogeologica, del telerilevamento, del
monitoraggio e delle indagini di sottosuolo. L'insegnamento dei sistemi informativi geografici fornirà lo strumento per la
gestione ed elaborazione delle basi di dati. La formazione ottenuta consentirà agli Studenti di proseguire gli studi in un corso
specialistico biennale o di trovare impiego presso gli Enti Pubblici, le Imprese e gli Studi Professionali che programmano e
progettano il territorio.
Il Curriculum prevede le seguenti attività formative obbligatorie
ANNO 3°
Periodo di
Descrizione Modulo CFU
Erogazione
Descrizione AF
FOTOGEOLOGIA
RILEVAMENTO DEI TERRENI CRISTALLINI*
RILEVAMENTO DEL SEDIMENTARIO*
RILEVAMENTO GEOLOGICO STRUTTURALE*
RILEVAMENTO GEOMORFOLOGICO DEL QUATERNARIO*
SISTEMI INFORMATIVI GEOGRAFICI / LABORATORIO
Modulo
Modulo
*da sceglierne solo uno
modulo 1
modulo 2
Totale CFU obbligatori
4
7
7
7
7
5
2.5
2.5
16
Il Curriculum include le seguenti attività facoltative e le seguenti regole di composizione
Riferimento
Anno Corso
CFU Min
CFU Max
3
A.F. Min
A.F. Max
3
Descrizione DURANTE IL SUO CORSO DI STUDIO LO STUDENTE DEVE OBBLIGATORIAMENTE ACQUISIRE 3 CREDITI
ACCEDENDO A CORSI LIBERI, SEMINARI, CONFERENZE O ATTIVITA' DI CAMPO GUIDATE E ALTRE
ATTIVITA' DA SOTTOPORRE AL GIUDIZIO DI UNA APPOSITA COMMISSIONE (commissione altre attività).
Per motivi di organizzazione interna quest'ultime attività sono convenzionalmente definite "Altre Attività". Per
la convalida dei crediti, consigli e proposte di specifiche attività è preposta un'apposita Commissione del CCD
che si riunisce periodicamente.
Riferimento
Anno Corso
3°
CFU Min
CFU Max
8
A.F. Min
A.F. Max
8
Descrizione NEL CORSO DEL TERZO ANNO LO STUDENTE DEVE ACQUISIRE 8 CREDITI SCEGLIENDO:
TRA GLI INSEGNAMENTI QUI DI SEGUITO INDICATI (quindi consigliati),
TRA GLI ALTRI INSEGNAMENTI ATTIVATI DAL CORSO DI LAUREA,
SOLO 9 DI QUESTI CFU SONO ACQUISIBILI ANCHE ACCEDENDO A CORSI LIBERI, SEMINARI, CONFERENZE
O ATTIVITA' DI CAMPO GUIDATE E ALTRE ATTIVITA' DA SOTTOPORRE AL GIUDIZIO DI UNA APPOSITA
COMMISSIONE (commissione altre attività).
Per motivi di organizzazione interna quest'ultime attività sono convenzionalmente definite "Altre Attività". Per
la convalida dei crediti, consigli e proposte di specifiche attività è preposta un'apposita Commissione del CCD
che si riunisce periodicamente.
18
Periodo
erogazione
Descrizione AF
Descrizione
Modulo
Cfu
ANALISI DI FACIES E AMBIENTI SEDIMENTARI
4
LOG GEOFISICI E PROPRIETA' FISICHE
4
MODELLIZZAZIONE DI DATI SEDIMENTOLOGICI
4
OPERE E NORME PER LA MITIGAZIONE DEI RISCHI GEOLOGICI
4
OPERE E NORME PER L'UTILIZZO DEL TERRITORIO
3
SEZIONI GEOLOGICHE
4
STRATIGRAFIA REGIONALE
4
STRUTTURE TETTONICHE DEL COLLASSO OROGENICO
2
STRUTTURE TETTONICHE DELLA SOVRASTRUTTURA CROSTALE E
AMB.VUL
4
Curriculum F43-I GEOARCHEOLOGIA E BENI CULTURALI
Codice
F43-I
Descrizione
Attivato
nell'anno
accademico
GEOARCHEOLOGIA E BENI
CULTURALI
Annualità attivate
1°
2°
3°
Contenuto
Il percorso formativo vuole introdurre lo studente alle problematiche connesse con l'applicazione geoarcheologica ed
archeometrica delle nozioni di base apprese nei corsi di Scienze della Terra. Mentre la geoarcheologia tenta di interpretare gli
strati superficiali della terra in relazione alle attività umane, l'archeometria si propone di caratterizzare in modo quantitativo gli
oggetti derivati dall'interazione fra l'uomo ed il suo ambiente di vita. Le tecniche e le metodologie di studio delle discipline
fondamentali delle Scienze della Terra verranno quindi riprese ed utilizzate in modo specifico nell'esplorazione e valorizzazione
dei siti archeologici e nel contesto del recupero e della caratterizzazione analitica degli oggetti archeologici e dei beni culturali.
Dopo una introduzione generale sullo stato della ricerca geoarcheologica ed archeometrica, si vuole introdurre lo studente alle
metodologie specifiche che affiancano lo studio dell'oggetto archeologico dal suo rinvenimento negli strati geologici recenti fino
alla sua interpretazione culturale.
Il Curriculum prevede le seguenti attività formative obbligatorie
ANNO 3°
Periodo di
Erogazione
Descrizione AF
ANALISI DI FACIES E AMBIENTI SEDIMENTARI
ANALISI E TECNICHE PER I BENI CULTURALI
GEOARCHEOLOGIA E ARCHEOPEDOLOGIA
MINERALOGIA APPLICATA
PATRIMONIO PALEONTOLOGICO ITALIANO
Descrizione Modulo
CFU
1 semestre
Totale CFU obbligatori
4
3
4
3
4
18
Il Curriculum include le seguenti attività facoltative e le seguenti regole di composizione
Riferimento
Anno Corso
CFU Min
CFU Max
3
A.F. Min
A.F. Max
3
Descrizione DURANTE IL SUO CORSO DI STUDIO LO STUDENTE DEVE OBBLIGATORIAMENTE ACQUISIRE 3 CREDITI
ACCEDENDO A CORSI LIBERI, SEMINARI, CONFERENZE O ATTIVITA' DI CAMPO GUIDATE E ALTRE
ATTIVITA' DA SOTTOPORRE AL GIUDIZIO DI UNA APPOSITA COMMISSIONE (commissione altre attività).
Per motivi di organizzazione interna quest'ultime attività sono convenzionalmente definite "Altre Attività". Per
la convalida dei crediti, consigli e proposte di specifiche attività è preposta un'apposita Commissione del CCD
che si riunisce periodicamente.
Riferimento
Anno Corso
3°
CFU Min
CFU Max
27
A.F. Min
A.F. Max
27
19
Descrizione NEL CORSO DEL TERZO ANNO LO STUDENTE DEVE ACQUISIRE 27 CREDITI SCEGLIENDO:
TRA GLI INSEGNAMENTI QUI DI SEGUITO INDICATI (quindi consigliati),
TRA GLI ALTRI INSEGNAMENTI ATTIVATI DAL CORSO DI LAUREA,
SOLO 9 DI QUESTI CFU SONO ACQUISIBILI ANCHE ACCEDENDO A CORSI LIBERI, SEMINARI, CONFERENZE
O ATTIVITA' DI CAMPO GUIDATE E ALTRE ATTIVITA' DA SOTTOPORRE AL GIUDIZIO DI UNA APPOSITA
COMMISSIONE (commissione altre attività).
Per motivi di organizzazione interna quest'ultime attività sono convenzionalmente definite "Altre Attività". Per
la convalida dei crediti, consigli e proposte di specifiche attività è preposta un'apposita Commissione del CCD
che si riunisce periodicamente.
Descrizione AF
Periodo erogazione
Descrizione Modulo
Cfu
ESPLORAZIONE ELETTRICA ED ELETTROMAGNETICA
4
FOTOGEOLOGIA
4
LABORATORIO DI SEDIMENTOLOGIA
3
MATEMATICA PER LE APPLICAZIONI
4
OPERE E NORME PER L'UTILIZZO DEL TERRITORIO
3
PETROGRAFIA DEL SEDIMENTARIO
4
SISMOLOGIA DI ESPLORAZIONE
5
SISTEMI INFORMATIVI GEOGRAFICI / LABORATORIO
5
Modulo
modulo 1
2.5
Modulo
modulo 2
2.5
Curriculum F43-J LIBERO
Codice
F43-J
Attivato
nell'anno
accademico
Descrizione LIBERO
Annualità attivate
1°
2°
3°
Contenuto
Può essere composto a libera e totale scelta dell'allievo. Oppure ricadono in questo percorso tutte le scelte non integrali di altri
percorsi (anche l'esclusione di un solo modulo caratterizzante da uno dei percorsi prescelti fa ricadere la scelta nel percorso
liberalizzato).
Il Curriculum include le seguenti attività facoltative e le seguenti regole di composizione
Riferimento
Anno Corso
CFU Min
CFU Max
3
A.F. Min
A.F. Max
3
Descrizione DURANTE IL SUO CORSO DI STUDIO LO STUDENTE DEVE OBBLIGATORIAMENTE ACQUISIRE 3 CREDITI
ACCEDENDO A CORSI LIBERI, SEMINARI, CONFERENZE O ATTIVITA' DI CAMPO GUIDATE E ALTRE
ATTIVITA' DA SOTTOPORRE AL GIUDIZIO DI UNA APPOSITA COMMISSIONE (commissione altre attività).
Per motivi di organizzazione interna quest'ultime attività sono convenzionalmente definite "Altre Attività". Per
la convalida dei crediti, consigli e proposte di specifiche attività è preposta un'apposita Commissione del CCD
che si riunisce periodicamente.
Riferimento
Anno Corso
3°
CFU Min
CFU Max
45
A.F. Min
A.F. Max
45
Descrizione NEL CORSO DEL TERZO ANNO LO STUDENTE DEVE ACQUISIRE 45 CREDITI SCEGLIENDO:
TRA GLI ALTRI INSEGNAMENTI ATTIVATI DAL CORSO DI LAUREA,
SOLO 9 DI QUESTI CFU SONO ACQUISIBILI ANCHE ACCEDENDO A CORSI LIBERI, SEMINARI, CONFERENZE
O ATTIVITA' DI CAMPO GUIDATE E ALTRE ATTIVITA' DA SOTTOPORRE AL GIUDIZIO DI UNA APPOSITA
COMMISSIONE (commissione altre attività).
Per motivi di organizzazione interna quest'ultime attività sono convenzionalmente definite "Altre Attività". Per
la convalida dei crediti, consigli e proposte di specifiche attività è preposta un'apposita Commissione del CCD
che si riunisce periodicamente.
IL PERCORSO LIBERO E' SOGGETTO ALLA APPROVAZIONE DELLA APPOSITA COMMISSIONE IN QUANTO
20
IL PERCORSO LIBERO E' SOGGETTO ALLA APPROVAZIONE DELLA APPOSITA COMMISSIONE IN QUANTO
DEVE COMUNQUE RISPETTARE IL REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO STESSO
Indirizzi Utili
Riferimento Indirizzo
Segreteria
Didattica
CCD
Scienze
della Terra
Prof. Guido
Gosso
Telefono
Orari
ricevimento
studenti
lunedì-giovedì
10:00-12:00.
via
telefono
Mangiagalli, 02.50315500
solitamente
34
dalle 9:00 alle
12:30 e dalle
14:00 alle
16:00
via
quando
Mangiagalli, 02.50315555 disponibile o
34
su
appuntamento
Sito Web
E-Mail
http://users.unimi.it/geodid/ [email protected]
[email protected]
Calendario Didattico
Annualità Attivate
Periodo
semestre
semestre
Data inizio
1°
2°
3°
Data
fine
lezioni
Data Data
inizio fine
28-09-2005 20-01- --2006
06-03-2006 16-06- -2006
--
Note
Sospensioni
Dal Al Note
Periodo indicativo. Grossomodo a metà semestre è prevista
un'interruzione delle lezioni (chiamata "finestra") per poter sostenere
gli esami. Le lezioni potrebbero iniziare il 26 settembre.
Periodo indicativo. Grossomodo a metà semestre è prevista
un'interruzione delle lezioni (chiamata "finestra") per poter sostenere
gli esami. Le lezioni potrebbero iniziare il 26 settembre.
p.s. quelle che convenzionalmente vengono definite “Altre Attività” riguardano 3 cfu + altri 9. I primi 3 sono
OBBLIGATORIAMENTE da acquisire accedendo a corsi liberi, seminari, conferenze o attivita' di campo
guidate e altre attivita' da sottoporre al giudizio di una apposita commissione (commissione altre attività).
Per gli altri 9 lo studente può decidere se sostenere esami (indicandoli sul piano di studi come gli altri esami
scelti; rientreranno nella carriera e faranno media) oppure ricorrendo anche in questo caso a corsi liberi,
seminari, conferenze o attivita' di campo guidate e altre attivita' sempre da sottoporre al giudizio di una
apposita commissione (commissione altre attività).
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PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI DEL
CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE GEOLOGICHE
(F43)
In ordine alfabetico:
ANALISI CHIMICHE DI ROCCE, MINERALI E FLUIDI -F43068- (4 Cfu)
PROF.SSA CARLA DE POL
(4 Cfu = 3 Cfu lezioni + 1 Cfu esercitazioni)
Obiettivo dell’insegnamento è di fornire le conoscenze di base, teoriche e pratiche,
relative ai più comuni metodi di determinazione della composizione chimica di rocce,
minerali e fluidi.
Preparazione del materiale. Separazione del minerale. Preparazione di campioni di
rocce.
Gravimetria e termogravimetria. Determinazione dell’acqua.
Ossidimetria e potenziometria. Determinazione del ferro bivalente.
Spettrometria di assorbimento atomico. Principi teorici: legge dell’assorbimento.
Strumentazione: spettrofotometri a fiamma e a fornetto di grafite. Applicazioni
analitiche: analisi quantitativa, interferenze, sensibilità.
Spettrometria di emissione atomica al plasma ad accoppiamento induttivo.
Principi teorici: natura, proprietà e produzione del plasma. Strumentazione:
spettrometro ICP. Applicazioni analitiche: analisi qualitativa, analisi quantitativa,
interferenze.
Spettrometria per fluorescenza di raggi X. Principi teorici: emissione di raggi X
secondari. Strumentazione: sorgente di raggi X primari, alloggiamento dei campioni,
spettrometro a dispersione di lunghezza d’onda. Preparazione dei campioni. Analisi
qualitativa. Analisi quantitativa; effetti di matrice: fenomeni di assorbimento, di
rinforzo di microassorbimento.
Microsonda elettronica. Principi teorici: emissione di raggi X primari.
Strumentazione: cannone elettronico, camera dei campioni, sistema del vuoto, sistemi
a dispersione di lunghezza d’onda e a dispersione di energia, sistema di
visualizzazione di immagini. Preparazione dei campioni. Analisi qualitativa. Analisi
quantitativa: calcolo dei fattori di correzione. Risoluzione spaziale, sensibilità.
Formule dei minerali. Interconversioni tra analisi chimiche e formule. Formule
cristallochimiche. Calcolo delle composizioni di soluzioni solide in funzione dei
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termini estremi.
Testi consigliati.
Appunti di lezione. G. CAROBBI, Trattato di mineralogia, Vol. 1 e 2, USES Edizioni
Scientifiche S.p.A., Firenze, 1971. J. ZUSSMAN, Physical methods in determinative
mineralogy, Academic Press, London-New York, 1977.
ANALISI DI FACIES E AMBIENTI SEDIMENTARI -F43035- (4 Cfu)
PROF. RICCARDO BERSEZIO
Il Corso integra la preparazione offerta dal “Laboratorio Rocce Sedimentarie” e da
“Geologia del Sedimentario - Stratigrafia” del primo e secondo anno. Esso fornisce
agli Studenti la preparazione utile ad affrontare sia i corsi specialistici del successivo
biennio, nel campo della Geologia del Sedimentario, sia le prime applicazioni in
ambito lavorativo.
Argomenti del Corso:
• il concetto di facies (caratterizzazione delle facies, significato geologico e
genetico, classificazioni, problemi di scala fisica e temporale, gerarchizzazione);
• i metodi dell’analisi di facies in affioramento (la raccolta dei dati sul terreno,
l’organizzazione dei dati in senso qualitativo e quantitativo, la rappresentazione dei
dati);
• facies, associazioni di facies, processi genetici e sottoambienti deposizionali;
alterazione, erosione, meccanismi di trasporto e deposizione acquatici ed eolici e
sedimenti che ne derivano;
• i principali ambienti sedimentari e le relative associazioni di facies (ambienti
alluvionali, ambienti clastici di pendio e mare profondo, cenni agli ambienti litorali
e marini transizionali).
Il Corso prevede lezioni teoriche e lavoro pratico, anche direttamente sul terreno,
durante escursioni.
E’ disponibile la dispensa del Corso da utilizzare per la preparazione dell’esame,
insieme a capitoli di testi che vengono consigliati a lezione.
ANALISI E TECNICHE PER I BENI CULTURALI -F43073- (3 Cfu)
PROF. GILBERTO ARTIOLI
Il corso vuole fornire un’introduzione alle principali tecniche di caratterizzazione dei
materiali e al loro utilizzo specifico nell’analisi dei materiali archeologici e nei beni
culturali. Verranno introdotte in particolare le potenzialità delle tecniche di
laboratorio più utilizzate sia in diffrazione che in spettroscopia, al fine di illustrare le
informazioni ricavabili da ciascuna analisi.
23
Programma del Corso
(1) Introduzione alle tecniche analitiche (12 ore)
Utilizzo di fasci di radiazione nell’analisi dei materiali. Diffrazione, spettroscopia,
imaging. Cenni sui principi di funzionamento delle principali tecniche di laboratorio
e delle informazioni prodotte. Informazioni chimiche, cristallografiche, tessiturali.
Metodologie distruttive e non-distruttive. Protocolli di analisi.
(2) Applicazioni archeometriche (12 ore)
Esempi specifici di analisi di materiali archeologici: vetri, metalli, ambre, ceramiche.
Testi consigliati:
Materiale didattico disponibile in rete:
http://users.unimi.it/artioli/corsi/minapp/index.html
Henderson J. (2000) The science and archaeology of materials. Routledge, London.
Ciliberto E. & Spoto G. (2000) Modern analytical methods in art and archaeology.
Wiley-Interscience, New York.
CHIMICA FISICA GENERALE -F43074- (4 cfu)
PROF. CARLO MARIA GRAMACCIOLI
Il corso evidenzia soprattutto i principi della termodinamica ed il loro impatto sulle
scienze della Terra. All'impostazione "classica" del primo e del secondo principio, si
mettono in rilievo le relazioni con la termodinamica statistica e la struttura atomica
delle fasi, con particolare rilievo a quelle solide (minerali).
Appunto in questa ottica le relazioni con la petrologia, con la geochimica e con la
mineralogia diventano essenziali e chiare.
CHIMICA GENERALE E INORGANICA E COMPLEMENTI DI CHIMICA F43002- (8 cfu)
PROF. MARIO MANASSERO
Argomenti:
Misura delle grandezze. Cifre significative. Atomi, molecole e ioni. Stechiometria di
base. Struttura elettronica degli atomi e proprietà periodiche. Il legame chimico:
ionico e covalente. Formule di Lewis, numero di ossidazione e nomenclatura.
Bilanciamento delle reazioni di ossidoriduzione. Geometria molecolare, teoria
VSEPR e orbitali ibridi. Cenno al legame metallico. Gas, liquidi, solidi e forze
intermolecolari. Diagrammi di stato a un componente. Equilibrio chimico. Le
soluzioni. Proprietà colligative. Gli equilibri in soluzione acquosa: acidi, basi e sali.
Sali e idrossidi poco solubili. Prodotto di solubilità Elettrochimica: pile ed
elettrolizzatori. Elementi di chimica inorganica.
24
(La maggior parte degli argomenti sarà affiancata da esercitazioni numeriche di
sostegno).
Reazioni acido-base in soluzione acquosa. Dissoluzione di sali e idrossidi poco
solubili per acidificazione e per complessazione. Termodinamica chimica. Cinetica
chimica. Elementi di Chimica Inorganica. Cenni di Chimica dell'Ambiente.
CIRCOLAZIONE IDRICA NEL SUOLO E NEL SOTTOSUOLO -F43085DOTT. MARCO MASETTI
(4 CFU – 24 ore lezione + 12 ore esercitazione)
Il Corso di propone di completare le conoscenze fondamentali dell’idrogeologia,
illustrano la circolazione delle acque nel mezzo insaturo e in quello saturo (terreni e
rocce).
Sono inoltre considerati i metodi per la parametrizzazione degli acquiferi mediante
prove di laboratorio ed in situ.
1. Parametrizzazione di terreni: Richiamo delle conoscenze idrogeologiche. Prove
di permeabilità di laboratorio. Prove di permeabilità in situ (Lefranc, slug test)
2. Introduzione alla circolazione idrica nel mezzo insaturo: Influenza del grado di
saturazione sul flusso idrico sotterraneo. Potenziale matriciale e curve di ritenzione.
Curve di conducibilità idraulica. Prove in situ: misure tensiometriche e prove
infiltrometriche.
3. Modelli semplificati di infiltrazione: Modello di Horton. Modello di Green e
Ampt. Metodo Curve Number.
4. La circolazione idrica nelle rocce: Il materiale roccia e l’ammasso roccioso.
Origine e tipi di discontinuità e loro caratterizzazione. I parametri idraulici:
definizione e rapporti con lo stato tensionale di un ammasso roccioso. Apertura e
apertura idraulica. Leggi di moto dei fluidi. Cenni di teoria della percolazione.
5. Determinazione della permeabilità degli ammassi
I metodi indiretti
Le prove in situ (Lugeon)
6. La circolazione idrica nei problemi geologico applicativi
Influenza sulla stabilità degli ammassi rocciosi
Testi consigliati
D. B. Stephens (1998): “Vadose zone hydrology”, Elsevier
Lee e Farmer (1984) “Fluid flow in discontinuous rocks”, Chapman & Hall
25
ESPLORAZIONE ELETTRICA ED ELETTROMAGNETICA -F43041- (Cfu
4)
PROF. IGNAZIO TABACCO
Questo modulo introduce alcuni concetti fondamentali sui principi fisici della
conduzione delle correnti elettriche nelle rocce e sulle tecniche di acquisizione
elettriche ed elettromagnetiche dalla superficie o in pozzo più diffuse. Vengono
forniti alcuni cenni sulla tecniche di interpretazione per applicazioni nei campi della
geologia , dell’idrogeologia, dell’ingegneria civile, ecc.
ESPLORAZIONE GRAVIMETRICA E MAGNETICA -F43067- (3 Cfu)
Questo modulo introduce alcuni concetti fondamentali sugli strumenti per la misura
del campo magnetico terrestre e del campo di gravità, sulle tecniche di acquisizione
dei dati, sulla loro elaborazione e la realizzazione di profili e mappe di anomalia
gravimetrica e magnetica.
Sono presentati alcuni cenni alle tecniche di
interpretazione per applicazioni nel campo della geologia, dell’idrogeologia,
dell’ingegneria civile, ecc.
FISICA I -F43008- (6 cfu)
PROF. GUIDO PARRAVICINI
Sono previste 60 ore frontali, di cui 48 di lezione e 12 di esercitazione, articolate in
due moduli.
Libro di testo:
R. SERWAY,
R. BEICHNER FISICA per Scienze e Ingegneria, volume I,
EdiSES
Nota Bene: 3a edizione
Note e complementi di Fisica I, depositate presso la copisteria Cazzamali, viale
Romagna 39
ELENCO DEGLI ARGOMENTI del I modulo (24 ore di lezione + 6 di
esercitazione):
Introduzione, grandezze fisiche, unità di misura.
Cinematica scalare del punto.
Cinematica vettoriale del punto; moto balistico;
moto circolare e arbitrario.
Primo, Secondo e Terzo principio della Dinamica.
26
Applicazioni immediate: piano inclinato;
attrito solido-solido e automobile in curva;
resistenza fluido-solido e velocità limite.
Lavoro di: attrito, peso, reazione vincolare, forza elastica.
Teorema dell'energia cinetica, energia potenziale;
conservazione e dissipazione dell'energia meccanica;
Piano inclinato liscio e scabro;
frenata dell'auto;
pendolo e molla.
Grafico dell'energia potenziale, equilibrio stabile e instabile.
Potenza.
ELENCO DEGLI ARGOMENTI del II modulo (24 ore di lezione + 6 di
esercitazione):
Moti relativi.
Impulso di una forza, quantità di moto, sua conservazione.
Centro di massa.
Prima equazione cardinale dei sistemi;
applicazione del moto del centro di massa all'esplosione, al moto di
un razzo.
Moto rotatorio di un corpo rigido, momento assiale di una forza.
Lavoro energia cinetica e assi d'inerzia.
Moto di un corpo rigido sottoposto ad un momento assiale.
Statica: leve e macchine.
Pendolo fisico.
Gravitazione universale (cenni).
Fluidodinamica: pressione, fluidostatica e forza di Archimede;
cenno alla dinamica e resistenza dei fluidi viscosi
Termodinamica: Termometria e calorimetria; Primo Principio della
Termodinamica; le equazioni di stato del gas perfetto.
Termoconduzione
Il Secondo Principio della termodinamica e ciclo di Carnot.
Modalita`d esame. Sono previste due prove in itinere che, se superate, valgono per l
esame. L esame ordinario si compone di una prova scritta che va superata per l
ammissione alla prova orale.
FISICA II -F43015- (6 cfu)
PROF. PAOLO GUAZZONI
60 ore (pari a 6 cfu).
- Campo Elettrico
Carica elettrica, Legge di Coulomb, Definizione di momento di dipolo elettrico,
Campo elettrico, Linee di forza, Calcolo di campi elettrici, Dipoli elettrici, Moto di
27
cariche puntiformi.
-Teorema di Gauss
Flusso del vettore campo elettrico, Teorema di Gauss e sua deduzione matematica,
Conduttori elettrici, Conduttori in equilibrio elettrostatico, Carica e campo sulla
superficie di un conduttore, Induzione elettrica.
-Potenziale elettrostatico
Potenziale elettrostatico e sua definizione, Differenza di potenziale, Energia
potenziale, Calcolo di potenziali elettrici, Superfici equipotenziali.
-Capacità
Capacità di un condensatore, Calcolo di capacità (condensatore piano, cilindrico,
sferico) Condensatori in serie e parallelo, Energia elettrostatica e densità di energia.
-Corrente elettrica
Corrente elettrica e moto delle cariche, Definizione di intensità di corrente e di
densità di corrente, Correnti stazionarie, Legge di Ohm e resistenza elettrica, Energia
nei circuiti elettrici, Conduttori e isolanti, Forza elettromotrice e sorgenti di forza
elettromotrice, Effetto Joule, Circuiti in corrente continua, Resistenze serie e
parallelo, I principi di Kirchhoff, Correnti non stazionarie: processo di carica e
scarica di un condensatore.
-Campo magnetico
1
Definizione e proprietà del campo magnetico, Vettore induzione magnetica, Forza di
Lorentz, Magneti permanenti, Forza magnetica, Definizione di momento di dipolo
magnetico, Spira percorsa da corrente, Moto di cariche puntiformi, Effetto Hall,
Forza elettromotrice di Hall, Determinazione dei rapporto e/m coi metodo delle
parabole di Thomson, Legge di Ampère, Legge di Biot-Savart, Calcolo di campi
magnetici, Flusso del vettore campo magnetico, Legge di Gauss per il magnetismo,
Solenoide e suo campo magnetico, Correnti di spostamento di Maxwell e legge di
Ampère generalizzata, Campi magnetici variabili, Legge di Faraday-Neumann-Lenz,
Auto e Mutua Induttanza, Calcolo di induttanze, Energia magnetica, Induttanze serie
e parallelo.
-Equazioni di Maxwell
-Libri consigliati
R.A. Serway - Fisica Vol. II
M. Fazio - Manuale delle unità di misura - Zanichelli
R. Blum & D.E. Roller - Fisica vol. 2: Elettricità, Magnetismo e Ottica - Zanichelli
Sono previste 45 ore di lezione e 15 ore di esercitazione.
L'esame prevederà anche una prova scritta che è determinante rispetto alla
successiva prova orale.
Sono previste due prove in itinere che possono esonerare dalla prova scritta, nel
caso in cui la prova orale venga sostenuta nel corso dello stesso anno accademico.
28
FISICA DEI CONTINUI -F43025- (4 Cfu)
PROF. GUIDO PARRAVICINI
Obiettivi del corso: formulazione generale della fisica dei continui.
A.1) Complementi sul corpo rigido: il momento angolare, la seconda equazione
cardinale della dinamica dei sistemi, i moti di rotolamento dei corpi rigidi, l'attrito
volvente.
A.2) Complementi di Termodinamica per lo studio dell'elasticità e della
fluidodinamica.: complementi sulla energia interna, entropia e potenziali
termodinamici.
A.3) La cinematica dei continui
A.4) Cenni di calcolo tensoriale; I tensori dei gradienti degli spostamenti e delle
velocità. Il tensore degli sforzi.
A.5) La statica dei fluidi.
A.6) I flussi, la conservazione della massa.
B.1) Il fluido perfetto, il teorema di Bernoulli e le sue applicazioni.
B.2) Il fluido reale, la viscosita, moti alla Couette e alla Poiseuille, I numeri di
Reynolds e Froude.
C.1) Elasticità, moduli di Young, di Poisson, di rigidità. Il tensore degli sforzi
elastico, le equazioni di Cauchy-Navier. Applicazioni.
C.2) Cenni sulle onde elastiche: di pressione, di torsione, le soluzioni dell equazione
delle onde e deduzione formale di questa.
Programma d’esame: lo studente presenta comunque la parte A.#) degli argomenti
qui sopra e, a scelta, o la parte B.#) o la parte C.#).
Testi: per la meccanica dei sistemi e del corpo rigido, I capitoli rilevanti del testo di
Fisica I di Serway .
Per il resto, le dispense di Fisica dei continui (versione 2005-06), depositate presso la
copisteria Cazzamali, viale Romagna 39, di cui non sono da studiare le parti indicate
nel testo.
Modalita` d esame: orale, su appuntamento.
FISICA TERRESTRE -F43020- (6 cfu)
PROF. ROBERTO SABADINI
Obiettivi del corso:
L’obiettivo prioritario del corso è quello di fornire allo studente le conoscenze di base
sui processi dinamici che avvengono nella parte interna della Terra (mantello
terrestre) e nella parte più esterna (litosfera).
Un altro obiettivo è quello di mettere a punto le metodologie matematiche necessarie
allo studente per acquisire la capacità di descrivere in modo quantitativo i processi di
deformazione, di trasporto del calore e di massa sulla superficie e all’interno della
29
Terra. Tali metodologie permettono allo studente di arrivare ad una comprensione
quantitativa dei processi geologici e geofisici.
Terzo obiettivo è quello di fare acquisire allo studente la capacità, a un livello di
base, di simulare i processi geologici e geofisici fondamentali mediante modelli
matematici.
Contenuti del corso:
Meccanica dei continui
Tensore degli sforzi e delle deformazioni. Formula di Cauchy.
Massimo sforzo di taglio. Cerchio di Mohr. Diagonalizzazione del tensore degli
sforzi. Equazione d’onda. Onde di volume e di superficie.
Elasticità lineare per mezzi isotropi e omogenei. Legge di Hooke.
Comportamento viscoso delle rocce. Solido viscoelastico di Maxwell e di KelvinVoigt. Difetti cristallografici alla base del comportamento viscoso delle rocce, lacune
e dislocazioni (cenni).
Equazione di Navier-Stokes.
Trasporto del calore.
Conduzione stazionaria e dipendente dal tempo. Geoterma per una litosfera
continentale e oceanica. Flusso di calore. Strato termico. Conduzione dipendente dal
tempo con trasformazione di fase alla base dello strato termico (Problema di Stefan).
Modello di convezione stazionario. Forze tettoniche associate alla litosfera oceanica
subdotta.
Raffreddamento e subsidenza di un bacino sedimentario.
Campo gravitazionale
Campo di gravità e geopotenziale con i termini di primo ordine nello schiacciamento
terrestre, J2 e rapporto tra potenziale centrifugo e gravitazionale.
Processi geofisici responsabili dell’attuale diminuzione del J2. Espressione del geoide
in funzione della latitudine, al primo ordine nelle quantità suddette.
Anomalie di gravità e del geoide indotte da una distribuzione anomala di massa,
approssimabile ad una piastra infinita. Compensazione isostatica. Anomalie di
Bouguer e di aria libera.
Anomalie del geoide, per i modelli di Airy e di Pratt, associate ad una topografia
compensata isostaticamente.
Campo magnetico.
Origine del campo magnetico terrestre. Dipolo magnetico equivalente. Dinamo
autoeccitante. Campo magnetico in funzione della latitudine. Cenni di
magnetoidrodinamica e dei più recenti risultati che hanno permesso di simulare
matematicamente il processo di inversione del campo magnetico terrestre.
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FOTOGEOLOGIA -F43042- (4 Cfu)
PROF. TERESIO RIVA
Il Corso si propone di fornire, in forma sintetica, una panoramica aggiornata delle
tecniche e strumenti per il telerilevamento della terra; in forma più approfondita
preparare gli strumenti all’uso delle verranno illustrate le tecniche di interpretazione
a scopo geologico.
Il corso si sviluppa in tre momenti: il primo relativo alla definizione del campo
elettromagnetico, alla descrizione degli strumenti per il telerilevamento e la
restituzione dei dati; il secondo momento riguarda i campi di applicazione e i metodi
d’analisi, il terzo momento verte sull’analisi e la discussione di foto aeree, immagini
satellitari, etc. I primi due momenti sono soprattutto teorici, mentre il terzo prevede
un coinvolgimento diretto degli studenti.
GEMMOLOGIA -F43077- (3 cfu)
PROF. ALESSANDRO PAVESE
Obiettivo. L’insegnamento si propone di fornire gli strumenti di base per la
comprensione delle tecniche e delle finalità della gemmologia moderna, nel quadro
dello sviluppo attuale del mercato dei preziosi.
Programma. Obiettivi della gemmologia. Teoria del colore. Metodi classici di
caratterizzazione e riconoscimento basati sull’uso del microscopio ottico
(osservazioni in aria ed in immersione), e sulla misura dell’indice medio di rifrazione
(total rifrattometro, rifrattometro a deviazione minima, metodo di Brewster). I
trattamenti per modificare i caratteri delle gemme, e gli effetti sulle proprietà
microscopiche. Elementi di spettroscopia per la gemmologia moderna: IR, Raman,
UV, Visibile, Luminescenza. Il diamante: caratterizzazione e definizione dei
parametri commerciali. Elementi di mercato dei preziosi. Visita di laboratori
gemmologici esterni.
Testi consigliati:
Webster R, 1994, Gemme, Zanichelli.
GEOARCHEOLOGIA ED ARCHEOPEDOLOGIA* -F43064- (4 Cfu)
PROF. MAURO CREMASCHI
*mutuato dal Corso di Laurea in Scienze Naturali
Individuazione dei processi formativi e postdeposizionali nei siti archeologici, anche
in contesti urbani. Ricostruzione dei paesaggi archeologici, al fine di evidenziarne le
implicazioni paleoclimatiche e culturali. Applicazione di tecniche geognostiche,
31
informatiche avanzate e micropedologiche per la conservazione e tutela dei beni
culturali archeologici.
GEOCHIMICA AMBIENTALE -F43032- (3 Cfu)
DOTT.SSA LUISA DE CAPITANI
Il corso si propone di illustrare le caratteristiche chimiche degli ambienti naturali
(atmosfera, ambiente terrestre ed ambiente oceanico) e le loro modificazioni indotte
dall’influenza umana.
2.5 cfu
Composizione dell'atmosfera e sue variazioni.
Geochimica dell’idrosfera oceanica e continentale: caratteri chimici distintivi ,
interazione acqua/roccia, modificazioni indotte dall’antropizzazione.
Geochimica della biosfera: caratteri generali, processi di accumulo di alcuni elementi
(importanza ed applicazioni).
Cicli geochimici dei principali elementi dominanti nel ciclo esogeno.
Riflessi della geochimica dell'ambiente sulla salute dell'uomo.
0.5 cfu
Esercitazioni in laboratorio chimico-strumentale per analisi di acque.
Materiale di riferimento :
http://ariel.ctu.unimi.it/corsi/portal/user/loginHome.asp
Dongarrà G. e Varrica D., - Geochimica e ambiente - EdiSES Napoli, 2004
De Vivo B., Lima A. e Siegel F.R. - Geochimica Ambientale. Metalli potenzialmente
tossici. - Liguori Editore Napoli, 2004
Andrews J.E., Brimblecombe P., Jickells T.D. and Liss P.S. - An introduction to
environmental chemistry - Blackwell Science, 1996
Venturelli G. - Acque, minerali e ambiente. Fondamenti di geochimica dei processi di
bassa temperatura - Pitagora editrice Bologna, 2003
GEOCHIMICA GENERALE I -F43012- (2 Cfu)
DOTT.SSA LUISA DE CAPITANI
Programma :
Definizione, scopi, suddivisioni della Geochimica e i metodi di indagine.
Cenni sulla chimica del cosmo: origine ed abbondanza degli elementi nelle stelle e
loro evoluzione. Processi di nucleosintesi. Il sistema solare, teorie sulla genesi ed
evoluzione del sistema solare. Composizione delle meteoriti e loro classificazione.
L’origine della Terra e le ipotesi sulla sua formazione. Struttura e composizione della
Terra.
32
Classificazione geochimica degli elementi e associazioni geochimiche.
Comportamento geochimico degli elementi.
Geochimica dei processi di bassa temperatura: l' ambiente geochimico secondario.
Mobilità degli elementi in soluzione acquosa, influenza dell’Eh e del pH. Reazioni
chimiche nell’alterazione.
Testo di riferimento: Longinelli A. e Deganello S., Introduzione alla Geochimica,
UTET, 1999
http://ariel.ctu.unimi.it/corsi/portal/user/loginHome.asp
GEOCHIMICA GENERALE II -F43023- (2 Cfu)
DOTT. TIEPOLO
Programma :
La geochimica della Terra solida: composizione del nucleo, del mantello e della
crosta terrestre (distinzione tra crosta continentale ed oceanica). Evoluzione della
crosta dall’evidenza della distribuzione delle REE.
Controlli strutturali, termodinamici e cinetici su comportamento e distribuzione degli
elementi. Distribuzione degli elementi nei principali processi petrogenetici.
Informazioni di base relative alla composizione chimica delle geosfere esterne
(idrosfera, atmosfera, biosfera).
Cenni sull’utilizzo degli isotopi in Geochimica.
Testo di riferimento: Longinelli A. e Deganello S., Introduzione alla Geochimica,
UTET, 1999
GEOLOGIA DEGLI IDROCARBURI -F43043- (4 Cfu)
PROF. PIER FEDERICO BARNABA
Questo Modulo (32 ore di lezione frontale) ha lo scopo di fornire al futuro geologo le
conoscenze di base sulle attività petrolifere di esplorazione e di produzione, attività
nelle quali la figura del geologo è in primo piano. I principali argomenti del Corso
riguardano: proprietà fisiche degli idrocarburi; origine e formazione del petrolio;
caratteristiche geologiche dei giacimenti petroliferi (rocce serbatoio, trappole di
accumulo); esplorazione petrolifera, con particolare riferimento alla perforazione a
grandi profondità, in terra e in mare; modalità di completamento dei pozzi esplorativi
e dei pozzi di sviluppo; assistenza geologica alla perforazione; registrazioni e prove
nei pozzi; cartografia geologico-petrolifera.
Il Corso comprende anche una visita guidata presso un Cantiere di perforazione di
una Compagnia petrolifera.
33
GEOLOGIA DEL SEDIMENTARIO E STRATIGRAFIA -F43018- (5 cfu)
PROF. FLAVIO JADOUL
Principi di Stratigrafia, le successioni sedimentarie ed il tempo geologico, cronologia
relativa ed assoluta. La subsidenza, le variazioni relative del livello del mare ed i
fattori che controllano la sedimentazione, produttività e la preservazione dei
sedimenti.
La dinamica delle successioni sedimentarie: organizzazione degli strati, concetti di
facies, ciclicità, eventi sedimentari, lacune e discordanze stratigrafiche. Criteri per
stabilire la polarità sedimentaria.
Le correlazioni stratigrafiche e le eteropie.
Gli strumenti stratigrafici e le metodologie di studio. Le classificazioni
stratigrafiche, concetti di stratigrafia sequenziale. Il rilevamento stratigrafico.
La rappresentazione grafica dei dati stratigrafici, gli schemi stratigrafici, le
carte paleogeografiche e tematiche.
Gli ambienti sedimentari: classificazione dei bacini sedimentari in relazione al
loro contesto geodinamico;Caratterizzazione ambientale dei principali sistemi
deposizionali.
Esercitazioni: metodologie di rappresentazione grafica e correlazione dei dati
stratigrafici.
Sono previste inoltre due escursioni giornaliere facoltative finalizzate all'osservazione
e alla descrizione di successioni sedimentarie.
Testi consigliati
- Dispense del Docente (cartacee e anche su Cdrom, files in pdf).
- P. Cotillon (1992) – Stratigrafia. Hoepli
- Bosellini A., Mutti E., Ricci Lucchi (1989) Rocce e successioni sedimentarie.
UTET.
Testi per approfondimenti
- Prothero D.R. (1991) - Interpreting the stratigraphic records. Freeman e Co, New
York.
-Einsele, Ricken & Seilacher (1991) Cycles and Events in Stratigraphy. Springer –
Verlag, 956 pp.
-Bally A., Catalano R., Oldow J. (1985) Elementi di tettonica regionale. Pitagora
ed.
GEOLOGIA STRUTTURALE E TETTONICA REGIONALE -F43017- (7 cfu)
PROF. GUIDO GOSSO
PROF.SSA MARIA IOLE SPALLA
Le strutture tettoniche megascopiche degli ambienti della litosfera. Prove geologiche
dei meccanismi tettonici di ispessimento e assottigliamento crostale e litosferico;
accrezione crostale. I sovrascorrimenti tettonici nei tipi di margini delle placche
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litosferiche; i meccanismi attualistici. Rilievi geografici e catene montuose
orogeniche; tipi di catene.
Le strutture tettoniche mesoscopiche delle rocce naturali. Deformazioni discontinue e
continue; relazione tra sforzi e deformazioni; comportamento dei materiali geologici
alla deformazione naturale. Meccanismi della deformazione continua; interpretazione
delle strutture della deformazione discontinua: giunti, fratture, stiloliti, faglie.
Interpretazione delle strutture generate dalla deformazione omogenea continua:
foliazioni e lineazioni. Strutture di deformazione eterogenea continua: fibre e ombre
di pressione, zone di taglio, boudins. Pieghe: morfologia, orientazione e meccanismi,
relazione con la deformazione granulare. La deformazione tettonica episodica o
continua nel tempo.
Esercitazione alla descrizione accurata di 20-25 tettoniti naturali.
Nomencaltura multilingue per gli argomenti trattati.
Il corso organizza per la categoria crediti “altre attività” una escursione facoltativa.
Testi di riferimento: NICOLAS A., 1987 Principles of rock deformation, Reidel
Publishing Company, 208 pp.
ISBN 90-277_2368-0 rilegato; ISBN 90-277-2639-9 in brossura. Esiste anche in
versione francese: Edizioni Masson Parigi;
BOILLOT G., 1996 La dynamique de la lithosphère, Masson, 129 pp.
ISBN 2-225-85323-1 in brossura
dispense annualmente allestite; schede delle schermate power-point delle lezioni; CD
con le fotografie delle strutture tettoniche elementari; CD con fotografie di 20-25
rocce della collezione didattica del Dipartimento.
GEOMORFOLOGIA -F43010- (5 cfu)
PROF. ALFREDO BINI
STRUTTURA E TETTONICA
forme litostrutturali e forme tettoniche; biosasia e resistasia; strutture minori; strutture
tabulari; strutture monoclinali; strutture a pieghe; strutture legate a faglie; problemi
della rete idrografica; superfici di spianamento.
ALTERAZIONE
definizione; processi e fenomeni di alterazione fisica; processi e fenomeni di
alterazione chimica; processi di alterazione biologica
PEDOLOGIA E PALEOPEDOLOGIA
il suolo, concetti generali; pedogenesi; classificazione dei suoli; il fattore tempo: i
paleosuoli.
AZIONE DELLA GRAVITÀ: DINAMICA DEI VERSANTI
dinamica dei versanti; movimenti superficiali; movimenti profondi: frane; sackungen;
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depositi di versante.
GEOMORFOLOGIA DEI GRANITI E DELLE ROCCE CRISTALLINE
morfologie tipiche; paesaggi su rocce cristalline.
GEOMORFOLOGIA DELLE ROCCE CARBONATICHE ED EVAPORITICHE:
CARSISMO
dissoluzione chimica e comportamento cinetico delle rocce carsificabili;
speleogenesi; carsismo superficiale; carsismo profondo; idrogeologia carsica.
GEOMORFOLOGIA FLUVIALE
GEOMORFOLOGIA PERIGLACIALE
GEOMORFOLOGIA GLACIALE
ghiacciai; morfologie di erosione; morfologie di deposito; ambiente di deposizione
glacigenico.
GEOMORFOLOGIA DELLE COSTE
onde; correnti; maree; falesie e piattaforme; spiagge.
GEORISORSE -F43030- (2 Cfu)
PROF. ALFREDO FERRARIO
Le Georisorse e l’uomo nelle epoche storiche
Concetto di Georisorsa e Materia Prima Minerale
Sviluppi storici delle teorie concernenti il ritrovamento di materie prime
minerali.
Le Materie Prime Minerali
Minerali ed elementi metallici
Minerali Industriali
Pietre ornamentali ed Industriali
I minerali ed elementi metallici
Concetto di Economicità
I principali gruppi di minerali metallici
Cenni generali di mineralogia, petrografia e geochimica applicate alle Georisorse
Alcuni esempi di vocazioni merceologiche di alcuni minerali
Le province minerarie
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Minerali Industriali
Concetto di Minerale Industriale
Alcuni esempi di Minerali Industriali
Cenni Applicativi di alcuni Minerali Industriali
Pietre ornamentali ed Industriali
Principali Rocce ornamentali
Principali Rocce industriali
Usi industriali, commerciali e merceologici
Esempi di coltivazione di rocce
Le carte Minerarie , Tematiche ed Applicative
Criteri compilativi e di lettura di una carta mineraria
Cenni di politica delle risorse minerarie
Il futuro delle Georisorse
Nota: considerato il carattere monografico del Corso, non è stato seguito un libro di
testo in modo particolare ma bensì sono stati selezionati numerosi libri, articoli
scientifici e monografie concernenti gli argomenti trattati. Di volta in volta si
suggeriranno le fonti ove accedere per una eventuale consultazione. Il Corso prevede
esercitazioni pratiche di lettura di carte tematiche e riconoscimento di minerali e
rocce di interesse economico. Il Corso , inoltre, prevede una o più escursioni pratiche
ad aree mineralizzate.
INDAGINI E MISURE GEOLOGICO-TECNICHE IN SITU -F43086- (cfu 4)
DOTT. CESTARI
4 cfu : 24 ore lezioni frontali + 6 ore esercitazioni + 12 ore escursioni
Il corso descrive le principali tecniche di indagine diretta e misura in situ delle
proprietà geologico-tecniche dei mezzi geologici: terreni e rocce; fornisce gli
strumenti conoscitivi necessari per la loro corretta programmazione, esecuzione ed
interpretazione, sottolineandone potenzialità e limiti nella soluzione dei vari problemi
della geologia applicata.
Si affrontano le seguenti tematiche:
Tecniche di perforazione, sondaggi e carotaggi:
Logs di perforazione. Prelievo e descrizione tecnica dei campioni e loro classi di
qualità. Perforazioni di sfruttamento e perforazioni speciali (ambientali, di
consolidamento ecc.)
Prove e misure in terreni:
- prove di resistenza: prove penetrometriche statiche e dinamiche, piezocono e
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prove scissometriche;
- prove di deformabilità: carico su piastra, prove dilatometriche e
pressiometriche.
Prove e misure in rocce:
- prove di resistenza: compressione, taglio;
- prove di deformabilità e/o misura delle sollecitazioni: carico su piastra, camera
idraulica in pressione, prova con dilatometro, prova con martinetto piatto, prove
di decompressione.
Testi consigliati:
CESTARI F. , 1990 , “Prove geotecniche in situ”, ed. GEO-GRAPH
A.G.I 1977 “Raccomandazioni sulla programmazione ed esecuzione delle indagini
geotecniche”
I.S.R.M Suggested methods ed. “ “Rock Characterization Testing and Monitoring”
ed. ET BROWN
GOODMAN , 1989. “Introduction to Rock Mechanics” Ed. Wiley
BRADY B.H.G. & BROWN E.T., 1993, “Rock Mechanics”
CHIESA G., 1991, “Pozzi per acqua” ed. HOEPLI
PELI G , 2001, “La perforazione” ed. Nuove Ricerche
INFORMATICA E LABORATORIO DI INFORMATICA -F43003- (4 cfu)
PROF.SSA EMILIA ROSTI
Il corso si articola su 48 ore, di cui 16 in aula e 32 in laboratorio, per un totale di 4 (2
+ 2) cfu.
L'obiettivo del corso è quello di fornire agli studenti una panoramica dell'informatica,
con particolare interesse alle applicazioni per la geologia, che avranno modo di
approfondire negli anni successivi.
Gli argomenti trattati nel corso, cui si accompagneranno esercitazioni in laboratorio,
sono i seguenti:
Concetti generali di informatica
Introduzione ai sistemi di elaborazione
Elaborazione di testi e su foglio elettronico
La gestione dell'informazione e le basi di dati
Le reti telematiche e Internet
I dati multimediali
Informatica per la geologia
Introduzione ai sistemi informativi geografici
Introduzione alla modellazione numerica
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INTRODUZIONE ALLA GEOLOGIA -F43005- (2 cfu)
PROF.SSA ELISABETTA ERBA
Insegnamento frontale: 8 ore
Insegnamento pratico: 12 ore
L'insegnamento è un percorso didattico che inizia con una escursione in ambiente
alpino-vallivo per apprendere le tappe del processo scientifico di osservazione,
deduzione e induzione interpretativa. Si completa con l’applicazione descrittiva di
aspetti naturali osservati durante l’escursione e con la loro descrizione elementare
secondo le caratteristiche formali e di sostanza proprie di una relazione tecnicoscientifica.
Gli argomenti trattati durante l’escursione sono la geomorfologia delle valli alpine, la
stabilità dei versanti vallivi, la glaciologia elementare, l’idraulica e la geologia degli
acquiferi d’alta montagna, la mineralogia descrittiva sui campioni a mano e la
petrografia macroscopica di una decina di tipi di rocce comuni insieme ad alcune
strutture tettoniche elementari.
LABORATORIO DI PETROGRAFIA -F43033- (3 Cfu)
DOTT.SSA VALERIA CAIRONI
Il corso, essenzialmente pratico, completa la formazione dello studente nel campo
dello studio al microscopio delle rocce, al fine di poter non solo riconoscere e
classificare i campioni, ma anche interpretarne i caratteri. Viene posta particolare
attenzione allo studio delle microstrutture ed alla identificazione delle associazioni
mineralogiche significative che consentono di caratterizzare, nel campo delle rocce
ignee, le diverse serie di rocce magmatiche e, nel campo delle rocce metamorfiche, le
diverse facies in relazione ai più comuni protoliti.
Modalità di valutazione della preparazione: prova scritta.
LABORATORIO DI SEDIMENTOLOGIA -F43044- (3 Cfu)
DOTT. LUCA TROMBINO
Il corso intende fornire allo studente la conoscenza teorica e pratica dei principali
metodi utili alla caratterizzazione quantitativa dei sedimenti, dal punto di vista fisico,
chimico, composizionale. Nel dettaglio verranno prese in esame:
• pretrattamenti e preparazioni generiche dei sedimenti;
• analisi granulometriche (scale granulometriche, metodologie analitiche, metodi
di rappresentazione dei risultati, elaborazioni statistiche grafiche,
interpretazione dei risultati);
• analisi calcimetriche (metodologie analitiche);
39
• preparazione dei minerali pesanti (metodologie analitiche);
• colorazioni di sezioni sottili (metodologie analitiche);
• preparazioni di sedimenti con contenuto paleontologico e micropaleontologico
(metodologie analitiche);
• introduzione alla micromorfometria (micromorfologia quantitativa dei
sedimenti in sezione sottile);
• rassegna dei metodi di analisi di immagine.
Il corso prevede esercitazioni pratiche in laboratorio, per quanto riguarda analisi
granulometriche, calcimetriche e minerali pesanti nonché dimostrazioni relative
all’uso di software di analisi di immagine.
LABORATORIO MINERALI -F43007- (3 cfu)
PROF. ALESSANDRO PAVESE
Elementi di struttura della materia
Stato cristallino e stato amorfo – Invarianza traslazionale - Curve di raffreddamanto Nucleazione e crescita - Cella elementare - Concetto di struttura - Coordinazione e
regole di Pauling (cenni)
Elementi di cristallografia
La simmetria - I gruppi puntuali e spaziali (cenni ) - La morfologia
Radiazione e materia.
Le proprietà fisiche dei minerali
Proprietà tensoriali e scalari – Densità – Durezza – Sfaldatura - Indici di rifrazione –
Colore - Riflesso
Sistematica
Vengono presentati i principali minerali appartenenti ai più importanti gruppi.
Esercitazioni
Riconoscimento minerali. Introduzione elementare all’uso del microscopio ottico.
Testi consigliati
Carobbi G. - Trattato di Mineralogia (USES Edizioni Scientifiche SpA, Firenze 1971)
Gottardi G. - I Minerali (Boringhieri, Torino 1984).
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LABORATORIO ROCCE MAGMATICHE E METAMORFICHE -F43082- (3
CFU)
DOTT.SSA VALERIA CAIRONI
I modulo (2° semestre, 1° anno) - 1 credito = 12 ore
Il corso, essenzialmente pratico, fornisce i criteri – base per il riconoscimento e la
classificazione dei principali tipi di rocce magmatiche e metamorfiche.
Rocce magmatiche: Criteri di classificazione e nomenclatura. I minerali essenziali
delle rocce magmatiche. Regole paragenetiche. Tessiture.
Riconoscimento di campioni macroscopici di: graniti, granodioriti, tonaliti, rioliti,
daciti, ignimbriti, apliti e pegmatiti, basalti, gabbri, dioriti, andesiti, rocce
ultramafiche, sieniti, monzoniti, trachiti, latiti, tefriti, fonoliti.
Rocce metamorfiche: Criteri di classificazione. Tessiture. Minerali tipomorfi.
Riconoscimento di campioni macroscopici di: ortogneiss, porfiroidi, filladi,
micascisti, paragneiss, granuliti leucocrate, migmatiti, hornfels, prasiniti, anfiboliti,
granuliti melanocrate, eclogiti.
Modalità di valutazione della preparazione: prova finale consistente nella
descrizione ed identificazione di campioni di rocce magmatiche e metamorfiche. Per
gli studenti che non dovessero superare la prova al termine del corso verrà
predisposto un calendario di appelli successivi.
II modulo (2° semestre, 2° anno) - 2 crediti = 24 ore
Il corso, di carattere essenzialmente pratico, fornisce i criteri di base per lo studio al
microscopio delle rocce magmatiche e metamorfiche. Lo studente imparerà ad usare
il microscopio polarizzatore per acquisire familiarità con le tecniche basate sul
comportamento ottico dei materiali cristallini in luce polarizzata, in particolare per
quanto riguarda i caratteri ottici che consentono l’identificazione delle diverse fasi
minerali. Verranno studiati i caratteri dei principali minerali delle rocce magmatiche
e metamorfiche. Il corso sarà completato da nozioni introduttive sulla terminologia
relativa ai criteri di classificazione e ai caratteri strutturali al fine di giungere ad una
classificazione almeno approssimativa della roccia in esame.
Il corso presuppone la conoscenza teorica dei fenomeni di interazione fra la luce e i
materiali cristallini (birifrangenza, interferenza, estinzione) e la conoscenza dei
principali minerali che costituiscono le rocce (quarzo, feldspati, feldspatoidi, anfiboli,
pirosseni, olivina, miche, silicati di Al, cloritoide, granato, staurolite, epidoto).
Modalità di valutazione della preparazione: prova finale scritta; lo studente dovrà
descrivere i caratteri microscopici in sezione sottile di due campioni di rocce (una
magmatica e una metamorfica) compilando una scheda descrittiva appositamente
predisposta, e pervenire ad una corretta identificazione. Per gli studenti che non
dovessero superare la suddetta prova verrà predisposto un calendario di appelli
successivi.
Testi
Dispense preparate dal docente oppure: Boriani A., Origoni Giobbi E.- Guida alle
esercitazioni di Petrografia. Cortina Editore
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LABORATORIO ROCCE SEDIMENTARIE -F43011- (3 cfu)
PROF.SSA ELISABETTA ERBA - PROF. RICCARDO BERSEZIO
Obiettivi:
Apprendimento del metodo di osservazione e descrizione delle rocce sedimentarie;
principali tipologie e classificazioni mesoscopiche delle rocce sedimentarie.
Programma:
- Osservazione e descrizione delle rocce sedimentarie e dei sedimenti (componenti,
tessiture e strutture sul campione a mano, principali proprietà fisiche), metodi di
classificazione, le rocce sedimentarie e i sedimenti come materiali e deposito di
risorse utili; processi e prodotti del ciclo esogeno (rocce clastiche, biologiche,
chimiche) [1,5 crediti pari a 8 ore di lezione frontale + 8 ore di esercitazione ];
- Osservazione e descrizione delle rocce sedimentarie in affioramento; petrogenesi
sedimentaria e relativi ambienti: l’ambiente sedimentario, l’ambiente diagenetico,
cicli sedimentari e cicli tettonici. [1,5 crediti pari a 8 ore di lezione frontale + 8 ore di
esercitazione].
In relazione alla necessità di approfondimento relativo alla lettura degli affioramenti
si sottolinea la indispensabile connessione con le escursioni previste per il primo
anno, una delle quali sarà dedicata a questo argomento.
Sono disponibili dispense relative alle lezioni teoriche ed una raccolta selezionata
delle fotografie utilizzate a lezione, consultabile al computer presso il Laboratorio
Informatica - Aula Chiesa (Sezione di Geologia e Paleontologia, 2° piano).
LINGUA INGLESE -F43004-(Cfu 3)
PROF.SSA GIGLIOLA CANEPA
Finalità del corso
Consolidamento delle conoscenze linguistiche proprie del percorso scolastico
obbligatorio medio superiore. Sviluppo delle abilità necessarie per a. estrarre dati
importanti di informazione dalla letteratura scientifica accademico b. socializzare con
persone anglofobe c. produrre e utilizzare strumenti in forma scritta specialmente per
richiesta di inserimento in istituzioni scolastiche/lavorative estere/ nazionali.
Conoscenza linguistica di partenza ed orientamento allo studio
All’inizio del corso si somministra agli studenti un TEST di ORIENTAMENTO al
quale accedere senza necessità di studio preventivo in quanto ha lo scopo di formare
il gruppo-classe in base alle indicazioni emerse dal test stesso e di fornire a ogni
singolo studente indicazioni utili e relativa bibliografia per la preparazione autonoma
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alla prova d’esame.
Principianti assoluti
Studenti senza alcuna conoscenza della lingua inglese sono pregati di indicare il
proprio nominativo e i necessari recapiti durante l’incontro preliminare al corso per
poterci in seguito mantenere in contatto oppure di inviare una e-mail. Non sono
prevedibili corsi specifici di preparazione per principianti assoluti ai quali saranno
comunque dedicati degli incontri di orientamento e di consulenza su appuntamento.
Livello di conoscenza della lingua inglese previsto durante l’ iter universitario
LOWER INTERMEDIATE
In riferimento alle classificazioni europee il livello indicato corrisponde nelle linee
generali alle seguenti certificazioni internazionali :
Cambridge Examination
PET- FCE grade A,B,C - BEC preliminary -CELS
preliminary
ETS
TOEFL CBT
170 punti [ minimo ]
Trinity College
Level
8
[ minimo ]
Gli studenti in possesso delle certificazioni internazionali riconducibili a istituzioni
britanniche o americane citate qui sopra possono produrne copia alla docente perché
ne consideri la validità per il riconoscimento dei CUF. Non sono valide le attestazioni
di Scuole britanniche e/o nordamericane che semplicemente attestino la frequenza a
corsi di lingua svolti presso tali istituzioni a qualsiasi livello. Il riconoscimento non è
valido per chi abbia già ottenuto i crediti delle “Altre Attività” per tali certificazioni.
Corso di preparazione
Lo studente può decidere il momento più opportuno per seguire il corso di
preparazione e sostenere l’esame previsto purché questo avvenga entro la
presentazione della prova finale richiesta dal proprio Corso di Laurea. Il corso è
comunque segnalato nell’orario del primo anno, compatibilmente con
l’organizzazione complessiva delle lezioni. La frequenza al corso di preparazione è
obbligatoria per gli studenti ai quali è richiesta – dopo il test di orientamento – la
partecipazione al corso; è facoltativa per chiunque sia consigliata la sola preparazione
autonoma alla prova d’esame.
Ovviamente di fondamentale importanza risulta essere un adeguato e personalizzato
numero di ore di studio autonomo .
Materiali didattici
Le lezioni frontali si avvalgono dell’uso di un manuale e/o di una dispensa a cura
della docente di cui si forniranno i dati esatti nell’incontro preliminare con gli
studenti.
Prove d’esame
La prova d’esame consiste in un elaborato scritto suddiviso in due parti denominate :
READING SECTION relativa alla comprensione di testi scritti attraverso diverse
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tipologie di esercizi quali , ad esempio, scelta multipla, vero/falso, domande aperte.
WRITING SECTION
relativa alle conoscenze morfo-sintattiche, funzionali ,
lessicali della lingua attraverso, per esempio, esercizi a scelta multipla, di
trasformazione, di inserimento di uno o più elementi, composizione di una lettera o
un resoconto.
La prova risulterà superata se le risposte corrette saranno pari all’80 - 70% delle
richieste.
Ogni sezione sarà valutata autonomamente, in modo tale che
- si possano superare entrambe nella stessa sessione, il che permette di accedere
alla registrazione dei crediti;
- si debba sostenere una ulteriore prova nelle sessioni seguenti relativa soltanto
alla sezione negativa (Reading o Writing) fino al suo superamento;
- si debba sostenere una ulteriore prova nelle sessioni seguenti relativa alle due
sezioni (Reading e Writing) se entrambe siano risultate negative, fino al loro
superamento.
In casi particolari, ovvero dove non si sia superata la prova d’esame per cinque
appelli, si può prevedere un esame orale da concordare con la docente.
LOG GEOFISICI E PROPRIETÀ FISICHE -F43046- (4 Cfu)
Nel modulo di Log geofisici e proprietà fisiche vengono evidenziate le relazioni
causa-effetto, derivate sperimentalmente, esistenti fra proprietà delle rocce e le loro
caratteristiche fisiche. Tali relazioni costituiscono la base sulla quale si sviluppa la
descrizione dei log geofisici di pozzo (elettrici, sonici e radioattivi) dei quali vengono
forniti i concetti fondamentali di acquisizione ed interpretazione. Saranno anche
spiegati i fondamenti della teoria di Biot-Gassmann, particolarmente utile per
comprendere le relazioni con porosità e saturazione in fluidi, e verranno discusse
varie applicazioni riguardanti profili sedimentari, magmatici e metamorfici.
MATEMATICA I -F43001- (8 cfu)
DOTT.SSA CECILIA CAVATERRA
1) Insiemi. Numeri razionali, numeri reali: operazioni, confronto e sistema di
riferimento sulla retta. Massimo, minimo, estremo superiore ed inferiore di un
insieme di numeri reali. Equazioni e disequazioni: algebriche, irrazionali,
esponenziali, logaritmiche e trigonometriche. Elementi di geometria analitica nel
piano: retta, circonferenza, parabola.
2) Funzioni tra insiemi, funzioni composte ed inverse. Funzioni elementari: potenze,
esponenziali, logaritmi e trigonometriche e loro proprietà.
3) Algebra lineare: matrici e determinanti. Rango e inversa di una matrice.
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Sistemi lineari: teorema di Cramer e di Rouché-Capelli.
4) Limiti di funzioni: definizioni e principali proprietà (unicità, permanenza del
segno, confronto). Limiti notevoli, il numero "e" di Nepero. Confronto tra infiniti e
infinitesimi, i simboli di "o piccolo" e "asintotico". Continuità di funzioni:
definizione e discontinuità. Principali proprietà: teoremi di Weierstrass, degli zeri e
dei valori intermedi.
5) Calcolo differenziale: definizione di derivata, derivate di funzioni elementari,
regole di derivazione. Derivata di funzioni composte ed inverse. Estremanti assoluti e
relativi, punti stazionari. Teoremi di Fermat, di Lagrange e loro conseguenze.
Derivate di ordine superiore. Funzioni concave e convesse. Studio del grafico di una
funzione.
6) Calcolo integrale: definizione e significato geometrico dell'integrale definito.
Funzione integrale, teorema e formula fondamentale del calcolo integrale. Teorema
della media integrale. Integrale indefinito e metodi di integrazione. Integrali impropri
o generalizzati.
MATEMATICA II -F43014- (6 cfu)
PROF.SSA EVA PAPARONI
Obiettivi del modulo: Fornire alcuni strumenti necessari per la comprensione di
modelli matematici nel campo fisico, geologico ed economico.
Argomenti:
1) Numeri complessi: definizione, forma algebrica e trigonometrica; operazioni
elementari; potenze; radici.
2) Calcolo differenziale per funzioni scalari e vettoriali di variabile vettriale: limiti,
continuità, derivabilità direzionale, differenziabilità, proprietà implicate dalla
differenziabilità (*). Differenziali di ordine superiore al primo, matrice hessiana.
Punti estremanti e stazionari, condizione necessaria e sufficiente affinchè un punto
stazionario sia un punto stremante (*). Estremi vincolanti.
3) Integrali curvilinei. Forme differenziali. Campi conservativi.
4) Integrali doppi: definizione e calcolo tramite due integrazioni successive.
Cambiamento di variabili.
5) Equazioni differenziali ordinarie: prime nozioni, equazioni differenziali di ordine
n e sistemi di equazioni differenziali del I ordine, equivalenza. Il problema di
Cauchy e il problema integrale di Volterra. Teorema di esistenza e unicità locale e
globale. Integrazione di alcuni tipi di equazioni del I ordine (a variabili separabili,
omogenee, lineari, di Bernoulli). Equazioni differenziali lineari di ordine n.
Equazioni differenziali a coefficienti costanti.
6) Statistica descrittiva e cenni di calcolo delle probabilità. Distribuzioni di dati e
loro rappresentazione. Misure di posizione e di dispersione. Regressione lineare,
metodo dei minimi quadrati, il coefficiente di correlazione.
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MATEMATICA PER LE APPLICAZIONI -F43026- (4Cfu)
PROF.SSA EVA PAPARONI
32 ore frontali di lezione
Successioni e serie di funzioni
Successioni e serie numeriche e di funzioni: convergenza semplice, assoluta e
uniforme. Proprietà implicate dalla convergenza uniforme. Condizioni necessarie e
sufficienti per la convergenza uniforme. Serie di potenze reali e complesse. Serie di
Fourier. Trasformata diretta e inversa di Fourier e sue proprietà.
Probabilità e statistica
Spazio campionario, frequenze, numeri casuali. Calcolo combinatorio. Variabili
aleatorie finite Probabilità semplice e condizionata. Distribuzione e densità di
probabilità. Valore atteso e varianza. Medie e deviazione standard. Regressione
lineare e sue applicazioni. Variabili aleatorie continue. La funzione gaussiana, le
funzioni densità. Test statistici: test di Student e del X^2.
MATERIE PRIME PER L’INDUSTRIA -F43055- (4 cfu)
DOTT.SSA MARILENA MORONI
Il modulo illustra le caratteristiche delle principali materie prime minerali (metalli,
minerali industriali) utilizzate nei più importanti settori industriali. In aggiunta ad
informazioni relative alla formazione e all’approvvigionamento delle risorse stesse, si
delineano i passaggi fondamentali di alcuni dei principali processi industriali di
estrazione e di trasformazione della materia prima: processi mineralurgici, processi
metallurgici e produzione delle leghe industriali (pesanti, leggere ed ultra-leggere,
powder metallurgy, chemical vapour deposition), produzione di ceramiche industriali,
vetro, leganti, ecc.. Si illustrano quindi alcuni dei principali materiali industriali
prodotti con le materie prime minerali, con particolare attenzione al ruolo delle
diverse materie prime, sia come componenti dominanti che come additivi, nello
sviluppo delle proprietà dei materiali industriali prodotti. Il corso include anche un
accenno alle problematiche del riciclaggio, come materia prima “secondaria”, di vari
materiali di scarto.
METODI DI PROSPEZIONE MINERARIA -F43080- (3 cfu)
DOTT.SSA MARILENA MORONI
Il modulo intende dare una panoramica dei metodi e delle strategie di prospezione
mineraria per l’individuazione e la valutazione di risorse minerarie di tipo metallico e
non metallico. Vengono illustrate le tecniche di campionatura e i criteri per la
valutazione dei dati nel corso dell’esplorazione. Particolare risalto viene dato alla
prospezione basata sui fondamentali criteri geologici, geochimici e mineralogici, le
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cui informazioni vengono anche messe in relazione con gli esiti di altre tecniche di
prospezione (es., geofisica, remote sensing), come illustrato tramite documentazione
e “case histories” da compagnie minerarie. Viene anche accennata l’importanza dei
criteri geologici, geochimici e mineralogici della prospezione anche
nell’impostazione della strategia di coltivazione e del controllo dell’impatto
ambientale dell’attività mineraria.
MICROSTRUTTURE DELLE TETTONITI -F43056- (3 Cfu)
PROF.SSA MARIA IOLE SPALLA
Comprende una parte teorica di introduzione all’analisi microstrutturale delle rocce
polideformate e una parte di esercitazione pratica all’analisi microstrutturale. Sono
introdotti i meccanismi di sviluppo delle foliazioni (rotazione passiva, dissoluzione
per pressione, deformazione cristalloplastica, ricristallizzazione dinamica, crescita
mimetica, crescita orientata e micropiegamento, flusso cataclastico). Classificazione
delle relazioni porfiroblasti-matrice. Vene fibrose, ombre di pressione e
microboudinage. Microstrutture delle rocce di faglia. L’esame consiste nell’analisi
microstrutturale di una sezione sottile.
Testo di riferimento: Passchier C.W. and Trouw R.A.J., 1996 Microtectonics.
Springer Verlag, Berlin, 289 pp.
MINERALOGIA -F43016- (5 cfu)
PROF. ACHILLE BLASI
I MODULO:
Cristallografia del continuo. Leggi fondamentali. Elementi di simmetria. Simboli di
facce, spigoli, forme. Classi e sistemi cristallini. Loro descrizione. Studio
morfologico dei cristalli. Associazioni di cristalli.
II MODULO:
Cristallografia del discontinuo. Struttura dei cristalli. Reticolo tridimensionale.
Reticoli di Bravais. La simmetria nelle strutture. Gruppi spaziali.
Diffrattometria a raggi X e altre tecniche strumentali. Diffrazione dei raggi. Tecniche
sperimentali a raggi X su cristallo singolo e su polveri. Tipi di strutture di minerali.
Altre tecniche strumentali: microscopio elettronico in trasmissione e a scansione,
microsonda elettronica.
III MODULO:
Ottica cristallografica. Propagazione della luce nei cristalli. Indicatrici ottiche.
Dispositivi polarizzanti. Microscopio da mineralogia. Osservazioni in luce parallela e
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in luce convergente. Determinazione del segno ottico. Tavolino universale.
Polarizzazione rotatoria. Determinazione degli indici di rifrazione. Controlli
strutturali sulle proprietà ottiche. Microscopio da minerografia.
IV MODULO:
Cristallochimica. Raggi atomici e ionici. Poliedri e numeri di coordinazione. Regole
di Pauling. Polimorfismo. Tipi di trasformazioni polimorfe. Determinazione delle
transizioni di fase. Strutture di polimorfi. Esempi di sistemi polimorfi. Solubilità allo
stato solido. Tipi di soluzioni solide. Processi di essoluzione. Esempi di soluzioni
solide e loro strutture. Situazioni complesse implicanti transizioni di fase, soluzioni
solide e processi di essoluzione: esempi, strutture e diagrammi di stato.
Testi consigliati:
Appunti di lezione.
Mazzi F. & Bernardini G.P. (1983). Fondamenti di cristallografia e ottica
cristallografica. IV ed., USES, Firenze.
Cipriani C. & Garavelli C. (1983). Cristallografia chimica e mineralogia speciale. IV
ed., USES, Firenze.
Gottardi G. (1984). I minerali. III ed., Boringhieri, Torino.
Klein C. & Hurlbut C.S., Jr. (1993). Manual of mineralogy (after J.D. Dana). XXI
ed., John Wiley & Sons, New York.
MINERALOGIA APPLICATA -F43031- (3 Cfu)
DOTT.SSA MONICA DAPIAGGI
Il corso vuole fornire un’introduzione teorico-applicativa ad una delle principali
tecniche di indagine dei materiali naturali ed industriali: la diffrazione per polveri. Il
corso fornisce cenni degli elementi teorici di base, nonché una panoramica delle
strumentazioni disponibili e delle strategie analitiche.
Programma del Corso
(1) Introduzione alla diffrazione (12 ore)
Introduzione alla fisica della diffrazione. Descrizione delle principali tecniche
diffrattometriche utilizzate in laboratorio. Utilizzo delle tecniche di diffrazione da
polveri nella caratterizzazione dei materiali, con speciale riguardo all’analisi
diagnostica e quantitativa delle fasi. Il diffrattometro per polveri: funzionamento ed
utilizzo. Cenni di analisi a profilo completo.
(2) Applicazioni mineralogiche (12 ore)
Introduzione alla raccolta ed analisi dei dati diffrattometrici. Procedure di
identificazione di fasi mineralogiche, con esercitazioni pratiche. Introduzione
all’analisi quantitativa delle fasi.
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Testi consigliati:
A. Immirzi, La diffrazione dei cristalli, Liguori Editore (2002)
V. K. Pecharsky, P. Y. Zavalij, Fundamentals of powder diffraction and structural
characterization of materials, Kluwer Academic Publishers (2003)
MODELLIZZAZIONE DI DATI SEDIMENTOLOGICI -F43047- (4 Cfu)
DOTT. FABRIZIO FELLETTI
Il Corso intende illustrare i metodi di analisi statistica dei dati geologici, con
particolare attenzione ai dati relativi alle successioni sedimentarie. Al termine del
Corso gli Studenti sono in grado di affrontare l’elaborazione statistica delle basi di
dati per risolvere problemi applicativi in diversi ambiti lavorativi o di approfondire
queste metodologie nei corsi specialistici del successivo biennio. Il Corso è in stretto
collegamento con i corsi di “Analisi di Facies ed Ambienti Sedimentari”,
“Laboratorio di Sedimentologia” e “Sistemi Informativi Geografici”. I contenuti
principali comprendono: le variabili geologiche; popolazioni, campioni statistici,
modalità e strategie di campionamento; tipologia e qualità dei dati geologici:
organizzazione di un data-base geologico; analisi statistica descrittiva delle variabili
geo-sedimentologiche; statistica uni- e multivariata, correlazione e relativi
coefficienti; analisi statistica delle distribuzioni spaziali (geografiche) e temporali dei
dati geologici, interpolazione e realizzazione di mappe di isolinee.
MODELLIZZAZIONE TRIDIMENSIONALE DEI DATI STRUTTURALI F43057- (2 Cfu)
DOTT. G.B. SILETTO
Descrive le caratteristiche del fabric oggettivamente rilevate che possono divenire
elementi costruttivi di un modello tridimensionale della struttura e mostra la
possibilità di integrarle con altre sorgenti di dati per limitare l’incertezza nella
predizione dell’estensione in profondità delle strutture di superficie. Per le
applicazioni si utilizzano carte geologiche classiche o numeriche o dati rilevati dal
vivo.
ONDE E OTTICA -F43027- (4 Cfu)
PROF. PAOLO GUAZZONI
Il corso si articola su 40 ore (lezioni ed esercitazioni) per un totale di 4 cfu
Onde in mezzi elastici
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1) Introduzione - Lunghezza d'onda, frequenza
2) Vari tipi di onde: longitudinali, trasversali; mono-, bi-, tri-dimensionali; onde
sferiche ed onde piane – Fronti d’onda
3) Trasporto di energia: densità di energia ed intensità di un’onda
4) Teorema di Fourier sulle funzioni periodiche - Onde sinusoidali – Pacchetti
d’onda
5) Velocità di propagazione: velocità di fase e velocità di gruppo – Equazione di
propagazione di un’ onda – Funzioni d’onda
6) Onde stazionarie
7) Riflessione e rifrazione - Assorbimento e dispersione
8) Principio di Huyghens
9) Principio di sovrapposizione – Interferenza di due onde - Battimenti
10) Diffrazione
Ottica ed Onde elettromagnetiche
1) Equazioni di Maxwell – Equazione di propagazione di un’onda elettromagnetica
– Vettore di Poynting
2) Principio di Huyghens-Fresnel, deduzione delle leggi della riflessione e
rifrazione – Interferenza (esperimento di Young), Diffrazione, Reticoli di
diffrazione – Polarizzazione, Birifrangenza, Prisma di Nicol, Lamine a mezz’onda,
Polarimetro a penombra
3) Natura della luce – Onde o particelle?
4) Effetto Fotoelettrico
5) Cenni di Fisica Moderna
Libri consigliati
R.A. Serway - Fisica Vol. II
R. Blum & D.E. Roller - Fisica vol. 2: Elettricità, Magnetismo e Ottica - Zanichelli
OPERE E NORME PER LA MITIGAZIONE DEI RISCHI GEOLOGICI F43088- (4 Cfu)
PROF. PAOLO MASSIOTTA
4 CFU : 28 ore lezioni forntali, 12 ore esercitazioni
- Definizione di rischio, pericolosità, vulnerabilità
Descrizione dei diversi rischi geologici: idrogeologico (idraulico, da frana, da
erosione, da inquinamento), vulcanico, sismico.
- Significato del monitoraggio
Fenomeni e processi naturali e antropici sottoposti a monitoraggio (climatici,
atmosferici, meteorologici, geologici, idrologici, energetici, industriali,
tecnologici). Monitoraggio diretto e indiretto (a terra e telerilevamento). Reti di
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monitoraggio.
- Interventi di mitigazione dei rischi geologici
- Aspetti normativi che riguardano la pianificazione geologica del territorio in
risposta sopprattutto ai rischi naturali.
Legislazione che regola gli aspetti di sfruttamento delle risorse naturali, di tutela
ambientale e di riservamento delle aree contaminate.
OPERE E NORME PER L’UTILIZZO DEL TERRITORIO -F43087- (3 cfu)
DOTT. MARCO MASETTI
(3 C.F.U.: 20 ore di lezione, 12 ore escursioni)
Il corso illustra le principali problematiche geologico tecniche legate ad un corretto e
funzionale utilizzo del territorio attraverso l’analisi dei mezzi di pianificazione e delle
principali opere di interesse pubblico, delle quali vengono fornite le conoscenze
relative ai loro aspetti costruttivi. Per ciascuna delle opere considerate vengono
illustrate le normative specifiche di riferimento e quelle connesse all’impatto
ambientale.
1. Opere in sotterraneo: Studi per la scelta e la caratterizzazione geologico tecnica
dei tracciati: rilievi e indagini geognostiche. Metodologie di scavo in ambiente
urbano e in montagna. Problemi connessi con le venute d’acqua e opere di
drenaggio.Tecniche di consolidamento per la stabilizzazione degli scavi. Smaltimento
materiali di scavo. Normativa di riferimento.
2. Le strade: Scelta del tracciato e studio della sede stradale. Problematiche connesse
alla costruzione delle strade in base all’assetto geomorfologico: fattori di instabilità e
di pericolo e opere di difesa. Modalità costruttive. Normativa di riferimento.
3. Le dighe: Criteri geologici, geomorfologici e idrologici per la scelta
dell’ubicazione di una diga. Tipologie di sbarramento. Studi per l’ubicazione della
soglia: tenuta idraulica e stabilità del substrato di fondazione. Tenuta idraulica
dell’invaso. Condizioni di stabilità dei versanti parzialmente sommersi dall’invaso.
L’interrimento dei bacini artificiali; cause e rimedi. Normativa di riferimento.
4. Pianificazione territoriale: I piani di bacino (Piano di Assetto Idrogeologico) e
regionali. La componente geologica nei Piani Regolatori Comunali in ambienti
montani, di collina e pianura: metodi di indagine, la stesura della cartografia tecnica
di base e della cartografia di sintesi finale, criteri per la definizione delle norme
tecniche attuative. Normativa di riferimento.
Testi consigliati
F. Ippolito, P. Nicotera, P.Lucini, M. Civita, R. De Riso (1977): “Geologia Tecnica”,
ISEDI
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L. Scesi, M. Papini, P. Gattinoni (2003): “Geologia Applicata Vol 2”, Casa Editrice
Ambrosiana
F. Serafini (1994): “Il manuale per la progettazione delle strade vol.2” Geo-Graph
A. Desio (1973): “Geologia Applicata all’Ingegneria” Hoepli
PALEONTOLOGIA E LABORATORIO FOSSILI –F43009- (8 cfu)
PROF. MARCO BALINI
Modulo di Paleontologia (40 ore, 5CFU)
Ruolo e scopi della Paleontologia. Rapporti con le Scienze della Vita e le Scienze
della Terra. Gli organismi viventi. Elementi chimici. Composti: proteine, lipidi,
carboidrati, acidi nucleici. La cellula, cromosomi e riproduzione. La produzione di
energia: fotosintesi, respirazione aerobica, respirazioni anaerobiche e fermentazioni.
La suddivisione degli organismi viventi: il modello a cinque regni. Modi di vita di
Monere, Protisti, Funghi, Piante ed Animali.
I fossili e la Tafonomia. Processi biostratinomici: decomposizione, disarticolazione,
macerazione, trasporto, dissoluzione prediagenetica, seppellimento. Processi
fossildiagenetici: incrostazione, riempimento, dissoluzione, impregnazione e
permineralizzazione, carbonificazione, sostituzione e istometabasi, neomorfismo.
Classificazione dei fossili in base alla storia tafonomica: impronta esterna, calco
naturale e artificiale, modello interno, pseudoguscio e guscio sostituito.
Classificazione dei fossili in base al trasporto e seppellimento: fossili autoctoni,
alloctoni, rimaneggiati ed infiltrati.
La classificazione dei fossili. Sistematica e tassonomia. La tassonomia evolutiva. La
gerarchia tassonomica. Specie biologica e specie paleontologica. Delimitazione della
specie paleontologica: esempi di metodi biometrici. Il raggruppamento delle specie in
categorie superiori: valutazione delle analogie e delle omologie. La denominazione
delle categorie tassonomiche.
Elementi di Paleontologia sistematica. Caratteri e significato dei principali gruppi
sistematici (in sintesi): Foraminiferi (Fusulinaceae, Alveolinidae, Nummulitidae),
Poriferi, Cnidari (Rugosa, Tabulata e Scleractinia), Brachiopodi, Bivalvi,
Gasteropodi, Cefalopodi, Echinodermi, Trilobiti.
Le applicazioni della Paleontologia.
1) Elementi di Paleoecologia. La classificazione degli ambienti marini. I modi di vita
degli organismi: capacità di movimento e nutrizione. I fattori ecologici che
controllano la distribuzione degli organismi. F. abiotici e biotici: illuminazione,
umettazione, idrodinamismo, temperatura, salinità, concentrazione in O2 , nutrienti,
torbidità, substrato, pressione. La paleoautoecologia: uniformismo tassonomico e
analisi morfofunzionali. La paleosinecologia (cenni).
2) Elementi di Biostratigrafia. Sezioni stratigrafiche. Procedura di classificazione
biostratigrafica di una sezione stratigrafica. I tipi di biozone: z. di distribuzione, z. di
distribuzione concomitante, z. di intervallo, z. di associazione, z. di acme.
Correlazioni biostratigrafiche dirette e indirette. Il modello di distribuzione ed il suo
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significato nella definizione delle unità cronostratigrafiche. Utilizzo dei fossili per
datare le rocce sedimentarie (esempi).
Modulo di Laboratorio Fossili (32 ore, 3 CFU)
Il Laboratorio ha scopo pratico. Lo studente acquisisce la capacità di riconoscere i
fossili lavorando in aula su esemplari preparati (24 ore). Il programma prevede l’
osservazione dei processi di fossilizzazione e del tipo di conservazione, quindi il
riconoscimento pratico dei principali gruppi visti durante il corso: Macroforaminiferi
bentonici, Poriferi, Cnidari, Brachiopodi, Bivalvi, Gasteropodi, Cefalopodi, Trilobiti.
Il Laboratorio è integrato con un’escursione sul terreno di un giorno, per osservare,
descrivere e riconoscere fossili nelle condizioni naturali con cui si presentano in
affioramento.
PETROGRAFIA -F43081- (5 Cfu)
PROF. ATTILIO BORIANI
Nel Corso di Petrografia verranno fornite agli studenti le nozioni basilari per
affrontare e risolvere problematiche di Scienze Geologiche. Per una migliore
preparazione scientifica e professionale, saranno evidenziate le relazioni con le altre
discipline e con le applicazioni.
Programma
I processi petrogenetici
Cenni storici. Dalla Petrografia alla Petrologia. La composizione e le proprietà fisiche
dei vari involucri della Terra e di altri pianeti terrestri. Composizione del mantello.
Petrogenesi nella litosfera oceanica e in quella continentale.
Magmatismo
Rocce magmatiche: Il magma: genesi; caratteri chimici e fisici, ruolo dei fluidi. La
solubilità dell'acqua nei magmi silicatici.
Cristallizzazione magmatica e fusione di equilibrio e frazionata. Approccio
sperimentale. Sistemi silicatici.
Genesi dei magmi nel mantello; tipi di sorgenti; contaminazione della sorgente.
Frazionamento solido/liquido. Differenziazione gravitativa: l'esempio dei plutoni
basici stratificati. Altri tipi di differenziazione. Differenziazione dovuta ai fluidi:
genesi di apliti e pegmatiti. Assimilazione. Magmi anatettici crostali. Mixing,
mingling. Il plutonismo orogenico.
Cenni di geochimica degli elementi in traccia e degli isotopi stabili e radiogenici ed
evoluzione dei magmi. Cenni sui metodi di geocronologia di significato petrologico.
Cenni sulle serie magmatiche e loro relazioni con gli ambienti geodinamici attuali ed
antichi nel mondo.
Metamorfismo
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Cenni storici. Fattori e processi del metamorfismo. Pressione, temperatura,
deformazione. Ruolo dei fluidi. Il grado metamorfico e le facies metamorfiche.
Zoneografia metamorfica. Isograde e griglia petrogenetica. Il limite diagenesimetamorfismo. Tipi di metamorfismo ed ambienti geodinamici.
Il metamorfismo di contatto: modelli di trasferimento del calore per conduzione e per
convezione.
Il metamorfismo orogenico: genesi della foliazione. Il metamorfismo regionale a
basso, medio e alto grado. Il metamorfismo di alta pressione: eclogiti, petrologia e
significato geologico.
Granuliti; formazione per degranitizzazione e per aumento della frazione molare del
CO2 nella fase fluida. Modelli di genesi della crosta profonda. Traiettorie P-T-t
(pressione-temperatura-tempo). Fusione idrata, dehydration melting. Migmatiti,
anatessi e genesi dei magmi crostali. Metamorfismo in presenza di fasi fluide
complesse: le rocce a silicati di Ca. Metamorfismo retrogado e retrometamorfismo.
Il metamorfismo oceanico
I protoliti delle rocce metamorfiche. Differenze tra rocce ignee e sedimentarie.
Composizione mineralogica e chimica delle rocce sedimentarie, con particolare
riguardo a quelle terrigene.
Testi
D'Amico C., Innocenti F., Sassi F.P. (1987) - Magmatismo e metamorfismo. UTET
Editore
D'Argenio D., Innocenti F., Sassi F.P.(1999) - Introduzione allo studio delle rocce.
UTET
Approfondimenti e letture
Barker D.S. (1983)- Igneous rocks. Prentice-Hall
Bucher K. and Frey M. (1994) - Petrogenesis of metamorphic rocks. Springer Verlag
Deer W.A., Howie R.A. and Zussman J. (1996) - Introduzione ai minerali che
costituiscono le rocce. Zanichelli
Hall A. (1991) - Igneous Petrology. Longman Scientific & Technical, John Wiley &
Sons, New York
Le Maitre R.W. (1989) - A classification of igneous rocks and glossary of terms.
(IUGS). Blackwell Scientific Publications
PETROGRAFIA DELL’IGNEO -F43059- (4 Cfu)
PROF. ARRIGO GREGNANIN
Gli approcci sperimentali alla petrologia ignea. I diagrammi di fase fondamentali.
Evoluzione nel processo magmatico. Classificazione del processo magmatico
attraverso gli elementi maggiori ed in tracce. Il contributo della geochimica isotopica.
Genesi delle rocce magmatiche: modelli genetici in sistemi privi di volatili. Influenza
dell'acqua. Ruolo della CO2 nella petrogenesi magmatica. Modelli con H2O e CO2.
Associazioni dei ridges medioceanici. Large magmatic provinces: tholeiiti, alcali
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olivin basalti e basalti transizionali. Associazioni di rocce alcaline: nefeliniti e
carbonatiti, melilititi, rocce potassiche e ultrapotassiche. Plutoni peridotitici e plutoni
stratificati. Kimberliti. Komatiiti. Associazioni delle rocce calcalcaline e delle
anortositi. Associazione dei graniti granodioriti e tonaliti. I lamprofiri.
PETROGRAFIA DEL METAMORFICO -F43058- (4 cfu)
PROF. ARRIGO GREGNANIN
Il processo metamorfico: aspetti meccanici e aspetti relazionabili agli equilibri di
fase. Sistemi naturali aperti e chiusi. I fattori ambientali. Le associazioni naturali di
fasi. Le fasi di composizione fissa e le fasi soluzione. Reazioni continue e
discontinue. Il problema dei fluidi naturali, con particolare riguardo al problema della
fugacità dell’ossigeno. I sistemi della petrologia metamorfica e loro modellizzazione.
Modelli di multisistemi metamorfici: un bilancio tra le osservazioni naturali, le
riproduzioni sperimentali ed il calcolo termodinamico. Stato delle griglie
petrogenetiche: metapeliti, metabasiti, le ultramafiti magnesifere, i sistemi con
carbonati. Ai confini tra processi di subsolidus e processi di fusione: le migmatiti.
PETROGRAFIA DEL SEDIMENTARIO -F43048- (4 cfu )
PROF. FLAVIO JADOUL
Le metodologie d’indagine utilizzate nella Petrografia del Sedimentario.
Introduzione alla diagenesi dei sedimenti: tipi di porosità, compattazione,
cementazioni e dissoluzioni.
Le microfacies carbonatiche: i componenti granulari, fossili, cementi.
Le classificazioni delle microfacies carbonatiche.
I processi diagenetici nei carbonati: ricristallizzazione, sostituzioni, minerali autigeni,
dissoluzioni, compattazione.
I sedimenti evaporitici visti al microscopio: gesso, anidrite, salgemma
Le microfacies arenitiche: riconoscimento della matrice, tipi di granuli, selezione
tessiturale e mineralogica.
La classificazione delle areniti. L’utilizzo della petrografia delle areniti nelle
interpretazioni climatiche e interpretazioni geodinamiche. I processi diagenetici nelle
areniti. Le microfacies di ironstones e sedimenti fosfatici.
Esercitazioni
Osservazioni al microscopio ottico di microfacies carbonatiche, arenitiche ed
evaporitiche.
L’esame di valutazione di fine corso consiste nella descrizione e classificazione
petrografica, al microscopio ottico, di una microfacies carbonatica e di una arenitica.
Libri di testo
Dispense del Corso (su Cdrom, è disponibile anche una versione cartacea)
Testi da consultare:
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M.E. Tucker (1981) Sedimentary Petrology an introduction. Blackwell Scient. Pubbl.
Scholle, Carbonate Rocks Constituents, Textures, Cements and Porosities.
AAPG Mem. 27, 1979.
Scholle, Constituents, Textures, Cements and Porosities of Sandstones and
Associated Rocks. AAPG Mem.28. 1979.
Adams, MacKenzie & Guilford, Atlas of Sedimentary Rocks under the
Microscope. Longman, 1984.
PETROLOGIA APPLICATA E SPERIMENTALE -F43071- (3 Cfu)
PROF. STEFANO POLI
Metodi sperimentali per la trasformazione di materiali lapidei e derivati, e la
produzione di
analoghi ceramici. Variabili di processo: temperatura; pressione; pressione parziale
delle specie gassose nelle atmosfere di reazione; tempo; composizione e
caratteristiche delle materie prime e delle loro miscele. Processi e apparecchiature per
la formatura di geomateriali e analoghi. Apparecchiature per la sintesi/sinterizzazione
a pressione totale prossima a quella ambientale. Apparecchiature per la
sintesi/sinterizzazione in media e alta pressione. Proprietà fisico-tecniche dei
materiali lapidei e analoghi ceramici. Norme e certificazioni: ruolo degli enti
nazionali e internazionali. Sono previste esercitazioni pratiche in laboratorio e
nell’industria.
PRINCIPI DI IDROGEOLOGIA -F43084- (2 cfu)
PROF. GIOVANNI PIETRO BERETTA
(2 CFU – 12 ore lezione + 6 ore esercitazione)
Il Corso fornisce un primo inquadramento sulle modalità di circolazione idrica
sotterranea, sulle proprietà idrogeologiche dei mezzi geologici e sulla distribuzione
nel sottosuolo di acquiferi, acquitardi ed acquicludi.
Viene illustrato il bilancio idrico nelle sue componenti (precipitazioni, deflussi,
evapotraspirazione ed infiltrazione).
Sono inoltre proposte semplici elaborazioni dei dati sperimentali (stratigrafie di
sondaggi e pozzi, misure di livello piezometrico, etc).
1. Elementi introduttivi all’idrogeologia: Il bilancio idrologico. I metodi di misura
delle componenti del bilancio idrologico
2. Proprietà idrogeologiche di terreni e rocce: Definizioni e metodi di misura dei
principali parametri idrogeologici: porosità e indice dei vuoti, permeabilità e
conducibilità idraulica, contenuto idrico e grado di saturazione.
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3. Leggi fondamentali della circolazione idrica sotterranea: Legge di Darcy.
Legge della conservazione della massa
4. Caratterizzazione della circolazione nel sottosuolo: Acquiferi, acquitardi ed
acquicludi. Condizioni idrauliche delle falde. Ricostruzione della struttura
idrogeologica del sottosuolo
5. Definizione del flusso idrico sotterraneo: Ricostruzione di carte piezometriche.
Rapporti acque superficiali e acque sotterranee
Testi consigliati
Beretta G.P. (1992) – “Idrogeologia per il disinquinamento delle acque sotterranee”,
Pitagora Editrice, Bologna
Celico P.(1986) – “Prospezioni idrogeologiche”. Vol. 1 e 2, Liguori Editore, Napoli
Francani V. (1998) – “Idrogeologia generale”, CLUP Edizioni, Milano
Todd D.K. (1980) – “Groundwater Hydrology” J.Wiley & Sons
PRINCIPI DI MECCANICA DELLE TERRE E DELLE ROCCE -F43083- (5
cfu)
DOTT.SSA TIZIANA APUANI
5 cfu : 32 ore lezioni frontali + 12 ore esercitazioni
Premessa
Il corso, dopo una prima introduzione generale ai principi di meccanica del continuo
e ai modelli reologici semplici, si articola in una prima parte dedicata alla definizione
delle proprietà fisico-meccaniche dei terreni e alle tecniche di laboratorio per la loro
determinazione sperimentale; una seconda parte è rivolta alla caratterizzazione
geomeccanica di rocce e discontinuità. Particolare attenzione viene posta alla
comprensione delle relazioni che legano i caratteri “geologici” (petrograficitessiturali) e le proprietà fisiche derivate, al comportamento meccanico di tali
materiali.
Si forniscono gli strumenti conoscitivi per l’esecuzione di rilievi geomeccanici in
ammassi rocciosi e la loro classificazione tecnica.
Il corso prevede lezioni frontali ed esercitazioni. Sono oggetto di esercitazione pratica
gli argomenti sottolineati.
Programma
Introduzione: perché studiare le proprietà fisico-meccaniche dei geo-materiali? Quali
sono i mezzi per definire i parametri fisico-meccanici ?
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Meccanica del continuo - principi di teoria: tensore degli sforzi e delle
deformazioni. Modelli reologici semplici. Costanti elastiche. Rappresentazione delle
tensioni mediante “circolo di Mohr” e cammino delle sollecitazioni.
Caratteristiche fisiche dei terreni: Proprietà dei singoli granuli. Analisi
granulometriche. Proprietà degli aggregati. Densità relativa. Limiti di consistenza.
Sistemi di classificazione geotecnica (USCS).
Reologia dei terreni : Principio degli sforzi efficaci. Tensioni geostatiche, effetto
della falda libera e confinata. Fenomeni di consolidazione. Prove edometriche. Criteri
e parametri di resistenza al taglio (attrito e coesione). Prove
di compressione
monoassiale e triassiale. Prove di taglio diretto.
Ammassi rocciosi : mezzo continuo o discontinuo?
Proprietà delle rocce intatte: Proprietà indice. Prove geomeccaniche di laboratorio:
prova a carico puntiforme; prove di compressione monoassiale e triassiale; prova di
compressione diametrale; prova di trazione diretta. Classificazione tecnica delle
rocce.
Proprietà dei guinti in roccia: rugosità (JRC); resistenza a compressione delle
discontinuità (JCS). Parametri di resistenza al taglio lungo discontinuità: equazione
empirica di Barton; Prova di taglio diretto su giunto.
Ammassi rocciosi :
Procedure di rilievo geomeccanico.
Classificazione
geomeccanica degli ammassi secondo Bieniawsky (RMR).
Modalità d’esame : l’esame consiste in una prova scritta ed una prova orale.
Testi consigliati:
Selby M.J. (1993) : “Hillslope materials and process” ed. Oxford University Press
Lancellotta R. (1991) : “Geotecnica” ed. Zanichelli
Atkinson J.(1997) : “Geotecnica - meccanica delle terre e delle fondazioni”,
McGraw-Hill
Goodman, 1989. “Introduction to Rock Mechanics” , Ed. Wiley
Brady B.H.G. & Brown E.T. (1993) “Rock Mechanics”, Ed. Kluver Academic
Publishers
RILEVAMENTO DEI TERRENI CRISTALLINI -F43072- (7 cfu)
PROF. ATTILIO BORIANI
Il Corso comprende una parte “teorica” (2cf) da svolgersi in aula o sul terreno, e una
parte (5cf) in cui l’allievo compie un esercizio di rilevamento geologico personale. Le
lezioni teoriche prevedono:
riconoscimento delle rocce cristalline in condizioni di affioramento anche sulla base
dei loro prodotti di alterazione nelle varie condizioni climatiche; rilevamento di rocce
intrusive plutoniche e filoniane e loro rappresentazione cartografica; riconoscimento
dei protoliti delle rocce metamorfiche e ricostruzione, ove possibile, delle loro
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relazioni pre-metamorfiche; riconoscimento e osservazioni da compiere sugli
ortoderivati. Criteri per la rappresentazione cartografica e per la campionatura delle
rocce cristalline. Criteri di rilevamento di rocce vulcaniche antiche. Rilevamento di
rocce milonitiche e cataclasitiche.
RILEVAMENTO GEOLOGICO E LETTURA E INTERPRETAZIONE
DELLE CARTE GEOLOGICHE -F43021- (6 cfu)
PROF. PAOLO MASSIOTTA
Le Unità Didattiche qui descritte hanno la finalità di preparare gli Studenti alla
raccolta ed elaborazione dei dati geologici per la realizzazione di una Carta
Geologica e di illustrare le metodologie per l’interpretazione delle carte geologiche
stesse.
Le Unità Didattiche si articolano in tre moduli:
Interpretazione delle Carte Geologiche, comprendente lezioni frontali ed
esercitazioni
Rilevamento Geologico, lezioni frontali in aula
Rilevamento Geologico, esercitazioni sul terreno relative alle aree caratterizzate da
unità sedimentarie e cristalline.
Interpretazione delle Carte Geologiche (3.5 cfu)
Cos’è una Carta Geologica. Tipologia delle carte geologiche in funzione dei
tematismi, della scala e della legenda.
Gli elementi geometrici che caratterizzano le rocce: elementi primari (stratificazione,
lineazioni), elementi acquisiti (foliazioni, fratture, faglie, lineazioni). La
rappresentazione degli elementi geometrici delle rocce (stratimetria con esercizi
relativi alla determinazione di giaciture reali ed apparenti in carta, regole geometriche
dei limiti geologici, calcolo di spessori e profondità di unità rocciose). Le geometrie
primarie tridimensionali (unità a forme regolari, unità a forme complesse negli
ambienti geologici sedimentari e magmatici); il riconoscimento delle geometrie
primarie in carta. Le geometrie acquisite tridimensionali (strutture monoclinali, a
pieghe, a faglie); il riconoscimento in carta. Metodi di elaborazione dei dati, anche in
proiezione stereografica. Le relazioni tra le unità rocciose: sovrapposizione,
adiacenza isocrona (eteropia) ed eterocrona, intersezione, continuità e discontinuità
stratigrafiche; riconoscimento nella Carta Geologica. Definizione delle cronologie
relative. Datazione degli eventi geologici: lettura integrata degli schemi stratigrafici e
strutturali e della legenda. Ricostruzione della evoluzione geologica del territorio.
Tridimensionalizzazione dell’interpretazione: esecuzione di sezioni geologiche. La
relazione illustrativa.
Rilevamento Geologico - Lezioni frontali in Aula (0.5 cfu)
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Gli strumenti del Geologo: l’uso della bussola e dell’altimetro, la raccolta dei dati sul
libretto di campagna, l’organizzazione dei dati; strumenti di misura litostratigrafica.
Immagini telerilevate e fotografiche.
Rilevamento Geologico - Esercitazioni sul terreno (2 cfu)
L’unità didattica si articola in 6 escursioni giornaliere (frequenza obbligatoria)
orientate al rilevamento dei terreni sedimentari e cristallini. Le escursioni sono
finalizzate alle seguenti attività:
osservazione e descrizione delle rocce, delle geometrie primarie ed acquisite e
delle relazioni tra le unità rocciose sedimentarie, magmatiche e metamorfiche
raccolta ordinata dei dati sul libretto di campagna
misurazione degli elementi del fabric primario ed acquisito delle rocce
cartografia delle unità geologiche
l’organizzazione della legenda della carta geologica
RILEVAMENTO GEOLOGICO STRUTTURALE -F43050- (7 Cfu)
DOTT. MICHELE ZUCALI
Il corso prevede l’istruzione pratica assistita degli allievi al riconoscimento e la
rappresentazione in carta delle strutture tettoniche dotate di significato cinematico,
nei regimi fragile, fragile-duttile e duttile; inquadra le procedure di campionamento
per l’avvio di studi di laboratorio; si completa con la realizzazione personale da parte
dell’allievo di una carta geologico-strutturale accompagnata da una relazione
geologica illustrativa del rilevamento di tipo professionale, esplicativa delle tecniche
utilizzate e degli obiettivi prefissati. Il rilevamento personale sarà svolto in aree
orogeniche, su terreni polideformati metamorfici o di coperture sedimentarie.
RILEVAMENTO DEL SEDIMENTARIO -F43049- (7 Cfu)
DOTT. FABRIZIO BERRA
Il Corso di Rilevamento del Sedimentario si rivolge agli Studenti che intendono
migliorare la propria preparazione teorico-pratica nel campo del Rilevamento
Geologico, attraverso un’esperienza di lavoro sul terreno, in parte guidata (2cfu) ed in
parte autonoma (5cfu). Il corso si propone di fornire i criteri di rilevamento delle
successioni sedimentarie, evidenziando le diverse unità che possono essere utilizzate
per la realizzazione di una carta geologica, privilegiando le unità litostratigrafiche.
Vengono affrontate le problematiche stratigrafiche connesse al rilevamento del
sedimentario, sviluppando l’attenzione all’evoluzione verticale, ai cambiamenti
laterali delle unità ed alla natura dei loro limiti. Attenzione verrà dedicata alla
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cartografia degli elementi tettonici (sia sinsedimentaria, sia post-deposizionale) che
interessano la successione sedimentaria, cercando di ricostruirne la cinematica e la
cronologia relativa. Il rilevamento è accompagnato dall’analisi di serie stratigrafiche,
evidenziando i criteri di campionatura e le tipologie di analisi idonee per le diverse
tematiche stratigrafiche. Il Corso prevede il rilevamento e l’elaborazione autonoma
da parte degli Studenti di una Carta Geologica con legenda, sezioni geologiche,
schemi stratigrafici e strutturali.
RILEVAMENTO GEOMORFOLOGICO E DEL QUATERNARIO -F43066(7 Cfu)
PROF. ALFREDO BINI
Geomorfologia e geologia dei depositi glaciali e fluvioglaciali.
Rilevamento geomorfologico e della geologia del Quaternario di aree di alta pianura.
SEZIONI GEOLOGICHE -F43090- (4 cfu)
PROF. ROMANO GELATI
Obiettivi. Con questo corso ci si propone di insegnare a fare le sezioni geologiche su
basi di cartografia geologica italiana a differente scala.
Contenuto. Riguarda l’esecuzione pratica di ricostruzioni geometriche della geologia
verticale a partire dalle carte geologiche. Della cartografia geologica italiana viene
illustrata l’ evoluzione nel tempo di metodi, forma e contenuti. L’esecuzione di
sezioni geologiche riguarderà carte significative di differenti domini geologici, ad
assetto stratigrafico e struttura tettonica diversificati; strutture a pieghe, a faglie ed a
sovrascorrimenti in particolare. Si mirerà a ricostruire la successione nel tempo degli
avvenimenti tettonici e sedimentari. Verranno prese in esame anche semplici carte
geologiche in ambienti ignei e metamorfici.
Metodo. Il corso ha una impostazione essenzialmente pratica e si articola in due
momenti. In un primo momento prevede l’esecuzione, con la guida del docente, di
sezioni geologiche su basi cartografiche comuni a tutti i frequentanti. In un secondo
momento, sempre con la guida del docente, il corso consiste nell’esecuzione di
sezioni geologiche su carte differenziate di crescente grado di difficoltà.
Per la valutazione finale hanno un peso determinante la qualità e la quantità del
lavoro svolto durante il periodo di frequenza.
SISMOLOGIA DI ESPLORAZIONE -F43051- (5 Cfu)
DOTT. EUSEBIO STUCCHI
Sismologia di Esplorazione fornisce allo studente i concetti fondamentali dei metodi
sismici a riflessione e a rifrazione per la ricerca di fonti energetiche (idrocarburi e
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geotermia), per lo studio di strutture crostali profonde e per applicazioni di ingegneria
e ambiente. Si tratta di un corso di tipo metodologico che consente di acquisire
conoscenze teorico-pratiche sulla metodologia sismica a partire dalle fasi di
acquisizione in campagna fino alla realizzazione di immagini del sottosuolo, che
possono essere pensate come “ecografie del sottosuolo”, e alla loro interpretazione.
Insieme ai fondamenti teorici il corso propone numerosi esempi applicativi relativi a
bacini sedimentari (Mare del Nord, Pianura Padana e Mar Adriatico), ad aree di
catena (Alpi ed Appennini) e a problematiche di ingegneria e ambiente.
SISTEMI INFORMATIVI GEOGRAFICI CON LABORATORIO -F43052- (5
Cfu)
PROF. BRUNO CRIPPA
Il Corso si propone di introdurre gli Studenti alla realizzazione di documenti
cartografici informatizzati ed alla relativa gestione ed elaborazione dei dati geologici,
geomorfologici, geo-ambientali e territoriali in genere.
Il corso si divide in una parte teorica ed una pratica.
Parte teorica: concetti informatici di base, formati RASTER e VECTOR e metodi di
indicizzazione, formati di scambio, caratteristiche informatiche dei dati geologici;
banche dati e modelli concettuali, logico e fisico: modelli relazionali e object
oriented; metodi di informatizzazione di dati geologici: archiviazione, gestione,
retrieval; cenni di statistica finalizzati all’elaborazione di dati georeferenziati e non.
Dati cartografici esistenti, RASTER e VECTOR. Il modello altimetrico del terreno:
DEM e DTM, costruzione e controlli di qualità.
Parte pratica: la parte pratica si propone di insegnare agli studenti i passaggi necessari
per passare dai dati di terreno (cartografia tematica geologica e dati di diversa natura)
fino alla realizzazione di una banca dati geologica in grado di consentire la
produzione di una carta tematica geologica. Le esercitazione verranno svolte
utilizzando il software ILWIS. Georeferenziazione di dati raster, importazione di dati
esterni; creazione di temi vettoriali ed inserimento di elementi geometrici;
organizzazione di una banca dati previa analisi del contenuto disciplinare e
organizzazione di uno schema concettuale; creazione di cataloghi/domini degli
attributi, costruzione di topologie a partire da temi puntiformi e lineari; costruzione
di un modello digitale del terreno, diverse modalità di visualizzazione, analisi di base
del modello digitale del terreno; visualizzazione 3d di dati cartografici geologici.
Nell’ambito della parte pratica, verranno illustrate le potenzialità di utilizzo di una
banca dato GIS.
STRATIGRAFIA REGIONALE -F43034- (4 cfu)
PROF.SSA ELISABETTA ERBA
Il corso ha carattere eminentemente pratico, costruito su un’insieme di escursioni sul
terreno per un totale di 7 giorni.
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Si prevedono dapprima alcune ore di lezione frontale, in cui verranno illustrate le
caratteristiche essenziali delle successioni del Sudalpino, tra Carbonifero sommitale
ed Eocene, dalla fine dell’orogenesi Varisica sino all’inizio dell’orogenesi MesoAlpina. Le escursioni illustreranno le principali formazioni del bacino lombardo di
questo intervallo di tempo, lungo un transetto nell’area lariana.
Verrà dato anche un certo spazio alle successioni dell’Appennino Settentrionale, dal
Cretaceo sino al Cenozoico. Le lezioni introduttive illustreranno i tratti fondamentali,
e le unità principali saranno osservate durante un’escursione nell’Appennino
parmense.
Il Corso vuole far maturare negli studenti le capacità di osservazione ed
interpretazione delle successioni sedimentarie, attraverso il loro esame diretto.
STRUTTURE TETTONICHE DEGLI AMBIENTI INTRUSIVO,
METAMORFICO E DELLA LITOSFERA OCEANICA -F43060- (4 Cfu)
PROF.SSA PAOLA TARTAROTTI
Il corso è suddiviso in due moduli: nel primo vengono fornite alcune nozioni teoriche
e pratiche sulla deformazione duttile, con particolare riguardo alle rocce magmatiche
e metamorfiche. In particolare:
-Deformazione omogenea (diagrammi di Fynn; analisi degli elementi del fabric
mesoscopico; modelli di pieghe; orientazione della deformazione e foliazioni)
-Deformazione eterogenea (zone di taglio)
-Strutture magmatiche e campo della deformazione/cronologia
-Evoluzione litostratigrafica di basamenti polimetamorfici e polideformati.
Vengono svolte esercitazioni al computer sulla proiezione di dati strutturali.
Il secondo modulo è dedicato allo studio multiscalare della struttura della litosfera
oceanica attuale. In particolare:
-Struttura della crosta oceanica secondo il modello sismico e confronto con la
struttura ricavata dalle osservazioni dirette ed indirette nei bacini oceanici attuali
-Distribuzione laterale e verticale del campo di stress nella crosta oceanica
-Strutture magmatiche macroscopiche e microscopiche nei Layers 2, 3 e 4
-Alterazione oceanica e strutture relative
Il corso termina con uscite sul terreno dedicate ad esercitazioni sulle tematiche svolte.
STRUTTURE TETTONICHE DEL COLLASSO OROGENICO -F43061- (cfu
2)
PROF. GUIDO GOSSO
Metodi diretti e indiretti per l’individuazione delle megastrutture di collasso postcollisionale. Analisi strutturale diretta delle zone orogeniche do crosta continentale ed
oceanica ispessita, soggette a collasso. Falde di ricoprimento generate in regime
tettonico di distensione e loro connessione col denudamento orogenico dei complesi
profondi.
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STRUTTURE TETTONICHE DELLA SOVRASTRUTTURA CROSTALE E
DELL’AMBIENTE VULCANICO -F43062- (4 cfu)
DOTT. GIANLUCA GROPPELLI
DOTT. MICHELE ZUCALI
Significato cinematico delle megastrutture della crosta sismica e caratteri delle
strutture a piccola scala che le accompagnano. Localizzazione della deformazione
fragile: faglie normali, inverse e trascorrenti: teoria di Anderson e riattivazione di
strutture pre-esistenti. I thrust. Rocce di faglia: gouge, cataclasiti e pseudotachiliti.
Ricostruzione diagnostica dei dispositivi strutturali epicrostali nei regimi litosferici di
raccorciamento ed estensione e loro interferenza con gli ambienti petrogenetici di
superficie. Strutture a componente di trascorrenza. Intrusione dei corpi magmatici e
variazioni del campo di stress regionale. Campo di stress locale legato all’intrusione
dei corpi magmatici. I vulcani e la loro dinamica. Strutture vulcaniche e tettoniche e
loro relazioni in aree vulcaniche. La risalita dei magmi e le relazioni con la dinamica
dei vulcani e con le strutture regionali. I collassi dei vulcani. Modellizzione analogica
delle strutture nei vulcani. Formazione delle caldere e relazioni con le strutture
regionali.
Escursione di quattro giorni sulle strutture fragili, generalmente in ambiente
vulcanico.
TOPOGRAFIA E LABORATORIO DI CARTOGRAFIA -F43006- (4 cfu)
PROF. BRUNO CRIPPA
L’insegnamento risulta articolato in 36 ore di esercitazione e 8 ore di lezione frontale,
per un totale di 44 ore.
Argomenti:
I sistemi di riferimento e di coordinate in Topografia. Il sistema GPS. Misure di
fase. Misure di pseudorange. Analisi ed elaborazione di dati GPS. GPS in modalità
statica. GPS in modalità cinematica. Istituzione e rilievo di reti GPS. Applicazioni
del GPS a problemi di interesse per il Rilevamento Geologico.
Introduzione alla cartografia. Le trasformazioni tra sistemi di riferimento e
coordinate: esempi numerici con l’utilizzo di un opportuno software. La cartografia
ufficiale italiana: esame di carte IGM, catastali, tecniche comunali e regionali,
tematiche. Acquisizione primaria e secondaria di dati georeferenziati. Utilizzo delle
carte per applicazioni geometriche, rappresentazione di intersezioni di superfici e
profili topografici. I modelli digitali del terreno.
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VULCANOLOGIA -F43063- (3 Cfu)
PROF. STEFANO POLI
Vulcanismo nei pianeti terrestri. Vulcanismo e tettonica a zolle. Genesi e
composizione dei magmi: fusione per decompressione e l'adiabatica del mantello; per
variazione composizionale; per incremento di temperatura Proprietà chimico fisiche
dei magmi e principi di reologia. Specie volatili nei magmi. Camere magmatiche.
Meccanismi di risalita superficiale dei magmi. Eruzioni: tempi, scale, tassi, schemi di
classificazione. Magnitudo, intensità, energia, frequenza dei fenomeni eruttivi e loro
potenziale distruttivo. Eruzioni effusive e prodotti nel vulcanismo effusivo: flussi
lavici e lave, fontane di lava, duomi, lave subglaciali, sottomarine e seamounts. Flood
basalts. Eruzioni stromboliane e introduzione ai prodotti. Eruzioni esplosive e
prodotti di caduta, surge e flusso piroclastico. Eruzioni freatiche e freato-magmatiche
(e introduzione ai prodotti). La struttura dei vulcani.
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FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
ANNO ACCADEMICO 2005/06
Manifesto degli Studi
Laurea Magistrale in
F77 GEOLOGIA: PROCESSI, RISORSE ED APPLICAZIONI
Intestazione
Durata del C.D.S 2 anni
Titolo rilasciato Dottore Magistrale
Tipo di corso di studi Laurea Magistrale
CFU da acquisire totali 120
Crediti richiesti per l'accesso 180
Generalità
Annualità attivate
1s
2s
Presidente consiglio corso
Prof. Guido Gosso
di laurea
Presidente Consiglio
Prof. Guido Gosso
Coordinamento Didattico
Preside Prof. Marcello Pignanelli
Sito web del corso
Link al regolamento del
C.D.S.
http://users.unimi.it/geologia/scgeol/ccl/index.htm
http://studenti.unimi.it/cdl/laurea_sp.htm
Caratteristiche Corso di studi
Obiettivi formativi del C.D.S.
Il Corso specializza la preparazione degli Studenti in diversi settori delle Scienze della Terra, ricchi di prospettive di
sviluppo scientifico-tecnologico e di occupazione, sia nel settore pubblico che privato e offre una preparazione teoricopratica attraverso insegnamenti, attività di terreno e di laboratorio, Tesi di Laurea sperimentali, eventualmente abbinate a
stages, tirocini e periodi di studio esterni. Esso si propone di individuare, valorizzare ed accrescere le caratteristiche
attitudinali personali degli allievi, sotto la guida di un tutore. La tesi dovrà di norma rivestire carattere sperimentale ed
essere svolta sotto la guida di un relatore.
Gli studenti affronteranno l'analisi di processi naturali complessi, della trasformazione delle risorse naturali e dei processi
geologici conseguenti ad attività umane, basandosi su tecniche analitico-strumentali, metodi di rilevamento dati sul
terreno, ed infine apprenderanno i criteri per costruire modelli teorico-interpretativi. Gli allievi utilizzeranno gli strumenti
informatici più appropriati alle esigenze delle Scienze della Terra e impareranno a presentare i risultati e le interpretazioni
scientifiche conclusive dei propri studi e ricerche in modo scritto e orale e in stile formalmente ineccepibile.
I contenuti della Laurea Specialistica forniscono la preparazione necessaria per poter esercitare la professione di geologo
in modo autonomo (libera professione con iscrizione, dopo l'Esame di Stato, all'interno della "Sezione dei Geologi" dell'Albo
Professionale dei Geologi ai sensi del D.P.R. 328/2001), o per inserirsi presso Enti di ricerca nazionali o internazionali,
Pubbliche Amministrazioni, Società professionali e Studi di consulenza, Aziende, Industrie e Laboratori che trattano
materiali naturali.
La Laurea Specialistica consente inoltre di accedere a Corsi di Dottorato di Ricerca, Master, Corsi di Aggiornamento, Corsi
di Perfezionamento e Corsi di Specializzazione nazionali e internazionali.
Conoscenze per accesso
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Possono accedere al corso di laurea specialistica in "Geologia: processi, risorse ed applicazioni" i laureati in Scienze
Geologiche dell'Università degli Studi di Milano (laurea di primo livello, classe delle Scienze della Terra N.16), ai quali
spetta il riconoscimento integrale di tutti i 180 crediti formativi acquisiti.
Possono altresì accedervi coloro che siano in possesso di una laurea universitaria di primo livello conseguita presso gli
atenei italiani nella classe delle lauree in scienze della terra (classe 16) o nelle classi delle lauree in scienze dell'architettura
e dell'ingegneria edile (classe 4), in urbanistica e scienze della pianificazione territoriale e ambientale (classe 7), in
ingegneria civile e ambientale (classe 8), in scienze dei beni culturali (classe 13), in scienze e tecnologie agrarie,
agroalimentari e forestali (classe 20), in scienze e tecnologie chimiche (classe 21), in scienze e tecnologie fisiche (classe
25), in scienze e tecnologie per l'ambiente e la natura (classe 27), in scienze geografiche (classe 30), in tecnologie per la
conservazione e il restauro dei beni culturali (classe 41), nonché coloro che siano in possesso di altro titolo di studio
conseguito all'estero e riconosciuto idoneo.
Le Lauree Triennali citate danno accesso all'iscrizione alla specialistica, con debito formativo da stabilire durante il
colloquio di verifica dell'idoneita' che si svolgerà il giorno 26 settembre 2005, alle ore 14:30, presso il Dipartimento di
Scienze della Terra "A.Desio", via Mangiagalli, 34. Per i laureandi presso il corso di Laurea Triennale in Scienze Geologiche
dell'Università degli Studi di Milano è prevista la possibilità di fare il colloquio durante l'esame di Laurea Triennale.
Struttura del corso
La didattica del corso di Laurea Specialistica in "Geologia: processi, risorse ed applicazioni" è organizzata per ciascun anno
di corso in due cicli denominati convenzionalmente "semestri", ciascuno della durata media effettiva di 13 settimane. Il
primo "semestre" di attività didattica si svolge dal 28 Settembre 2005 al 20 Gennaio 2006; il secondo "semestre" dal 06
Marzo al 16 Giugno 2006; ogni semestre è suddiviso in due parti intervallate da una "finestra" per lo studio e gli esami.
La preparazione della Tesi di Laurea può utilmente iniziare già nel primo anno, a seconda dei consigli del tutore e delle
necessità del percorso scelto.
Le attività formative comprendono corsi di insegnamento istituzionali, organizzati in moduli didattici e che possono
prevedere la stesura di elaborati, esercitazioni pratiche di laboratorio e di terreno, seminari e lo svolgimento, come prova
finale, di una Tesi di Laurea redatta in forma scritta e da sostenere pubblicamente.
L'apprendimento è valutato in crediti formativi. Un cfu corrisponde ad un carico di 25 ore di attività standard per lo
studente e può essere così articolato: - 8 ore di lezione in aula e 17 ore di studio personale; - 12 ore di esercitazione e/o
laboratorio e 13 ore di studio personale; - 25 ore di attività sul terreno, corrispondenti a tre giornate intere; -25 ore di
attività personale. L'acquisizione dei crediti stabiliti per ciascun insegnamento avviene al superamento delle relative prove
d'esame, valutate in trentesimi.
Per il conseguimento dellla Laurea Specialistica lo studente deve totalizzare 300 crediti, comprensivi dei 180 relativi al
diploma di primo livello. Sulla base di tali 300 crediti lo studente deve acquisire:
30 crediti in Discipline di base (Discipline matematiche, informatiche e statistiche; Discipline fisiche; Discipline chimiche);
86 crediti nelle Discipline caratterizzanti (Discipline geologiche e paleontologiche - 37 cfu; Discipline geomorfologiche e
geologiche applicative - 17 cfu; Discipline mineralogiche, petrografiche e geochimiche - 32 cfu);
33 crediti nelle Discipline affini o integrative (Discipline geofisiche - 9 cfu; insegnamenti relativi alla Cultura scientifica,
tecnologica, giuridica ed economica - 7 cfu; insegnamenti relativi a Interdisciplinarità e applicazioni - 17 cfu);
39 crediti nelle Discipline dell'Ambito di Sede elencate nei percorsi formativi sotto riportati.
51 crediti a scelta dello studente;
15 crediti per altre attività;
46 crediti riservati alla prova finale (di cui 40 per la tesi di Laurea Specialistica).
Si vedano le tabelle in allegato (All. 1 - tabella delle attività formative tratta dall'ordinamento didattico, All. 2 insegnamenti della Laurea di Primo Livello, All. 3 - insegnamenti della Laurea Specialistica).
Area didattica
Le strutture didattiche del Corso di Laurea in Scienze Geologiche si trovano nelle tre sezioni del Dipartimento di Scienze
della Terra "A.Desio": l e due principali sono la Sezione di Geologia e Paleontologia (via Mangiagalli, 34) e Mineralogia &
Petrografia (via Botticelli, 23) più quella di Geofisica (via Cicognara 7). Le lezioni si svolgono anche nelle aule della
didatteca di via Golgi, sempre in zona Città Studi.
Laboratori didattici
Sono a disposizione spazi attrezzati per l'informatica, l'analisi di rocce, di minerali, delle caratteristiche tecniche delle rocce,
dei fossili, delle caratteristiche del suolo e sottosuolo a varie profondità, dei movimenti attuali della crosta terrestre.
Biblioteche
E' presente presso la struttura principale del Dipartimento la Biblioteca d'Area "Ardito Desio" in Via Mangiagalli n. 34 dove
è possibile la consultazione di libri, carte geologiche, periodici scientifici, prestito libri, consulenza e ricerca bibliografica.
L'orario attuale di apertura della Biblioteca è dal lunedì al venerdì, ore 9:00-12:00 e 13:30-17:00. telefono 02.50315560.
Tutorato
Gli Studenti possono scegliere tra undici Percorsi Formativi che forniscono capacità di tipo "analitico" per la raccolta di dati
in vari settori delle Scienze della Terra e la loro gestione, e di tipo interpretativo per la loro elaborazione e sintesi. Lo
svolgimento della Tesi è assistito da un qualunque docente con il quale lo studente prenderà accordi; la selezione del
percorso e la scelta degli esami opzionali del percorso può essere assistita dai tutori elencati nella tabella seguente:
TABELLA DEI TUTORI DEI PERCORSI FORMATIVI
Percorsi formativi: docenti di riferimento
1.Geologia applicata all'ingegneria
2.Esplorazione, gestione e tutela delle risorse idriche
4 Prevenzione e gestione dei rischi naturali
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4.Prevenzione e gestione dei rischi naturali
Prof. Giovanni Pietro BERETTA
Dr. Tiziana APUANI
Dr. Marco MASETTI
3.Esplorazione e gestione delle risorse energetiche
Prof. Riccardo BERSEZIO
Dr. Fabrizio BERRA
Prof. Pier Federico BARNABA
5.Geomateriali nei processi industriali, nell'ambiente e nel commercio
Prof. Gilberto ARTIOLI
Prof. Alessandro PAVESE
Prof. Stefano POLI
6. Georisorse minerarie
Prof. Alfredo FERRARIO
Dr. Giovanni GRIECO
Dr. Marilena MORONI
7.Geologia strutturale
Prof. Guido GOSSO
Prof. Iole SPALLA
Prof. PaolaTARTAROTTI
8.Geologia del sedimentario: ricerca e applicazioni
Prof. Flavio JADOUL
Prof. Riccardo BERSEZIO
Dr. Fabrizio BERRA
Prof. Elisabetta ERBA
9.Geologia e petrologia dei complessi magmatici e metamorfici.
Prof. Stefano POLI
Prof. Attilio BORIANI
Prof. Arrigo GREGNANIN
10.Geoarcheologia e beni culturali
Prof. Gilberto ARTIOLI
Prof. Mauro CREMASCHI
Dr. Luca TROMBINO
11.Paleontologia e sue applicazioni
Prof. Marco BALINI
Prof. Elisabetta ERBA
Dr. Lucia ANGIOLINI
Regole generali per iscrizione e ammissione agli appelli d'esami
L'iscrizione agli esami si effettua tramite SIFA. Per gli esami non presenti sul SIFA i docenti utilizzano la classica lista di
iscrizione in bacheca. Per informazioni rivolgersi ai singoli docenti. E' possibile sostenere l'esame già dal termine delle
lezioni del corso relativo.
Regole generali per iscrizione alle attività formative e/o laboratori
Salvo specifici avvisi in bacheca, l'iscrizione è possibile presentandosi direttamente il primo giorno dell'inizio dell'attività (o
laboratorio) secondo l'orario pubblicato dal CCD.
Svolgimento di studi/tirocini all'estero
le informazioni si possono trovare su http://studenti.unimi.it/socrates/
Formulazione e presentazione piano di studi
Gli studenti dovranno presentare preliminarmente un piano di studio, di norma entro il gennaio del primo anno di corso (le
informazioni possono cambiare di anno in anno). Il piano di studio dello studente deve essere il più possibile coerente con
gli insegnamenti fondamentali ed opzionali previsti nel percorso formativo e con la tematica della tesi sperimentale (vedi
sotto). Lo studente potrà indicare nel proprio piano di studio insegnamenti diversi da quelli proposti dal consiglio di
coordinamento didattico, purché venga rispettato il numero dei cfu richiesti. Il piano di studio dovrà essere approvato dal
consiglio di coordinamento didattico che ne valuterà la logica culturale.
Eventuali proposte di piano di studio libero, che non rientrino nei percorsi indicati, potranno essere altresì presentate e
saranno debitamente valutate dall'apposita Commissione Piani di Studio.
N°
11
Orientamenti
Descrizione Orientamenti
Il Corso di Laurea Specialistica offre undici diversi percorsi di specializzazione, indicati dal Consiglio di Coordinamento
Didattico (riportati di seguito); alternativamente lo studente può presentare un piano di studio individuale, sempre da
sottoporre all'approvazione del Consiglio di Coordinamento Didattico. La scelta dei percorsi formativi e dei moduli didattici
previsti avviene con l'ausilio di un tutore. In ogni caso il piano di studi deve includere un adeguato numero di corsi
specialistici, al fine di soddisfare i requisiti minimi di crediti per ogni ambito, e necessari per poter accedere alla prova
finale. Gli insegnamenti istituzionali del Corso di Laurea Specialistica, utilizzabili per la composizione dei percorsi formativi
sono elencati di seguito. Fatte salve le propedeuticità dei corsi specifici della Laurea Specialistica, lo studente può ottenere
crediti mediante insegnamenti mutuati tra quelli istituzionali della Laurea Triennale in Scienze Geologiche o da altre Lauree
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crediti mediante insegnamenti mutuati tra quelli istituzionali della Laurea Triennale in Scienze Geologiche o da altre Lauree
Triennali e Specialistiche, o tra altri insegnamenti inseriti nel Manifesto degli Studi.
Il curriculum del Corso di Laurea prevede:
- didattica teorico-pratica con attività formative obbligatorie e attività a libera scelta dello Studente; - eventuali periodi di
stage/tirocinio presso aziende, studi professionali, laboratori universitari di ricerca, enti e centri di ricerca, durante la
preparazione personale della Tesi di laurea.
Gli Studenti possono scegliere tra undici Percorsi Formativi che forniscono capacità di tipo "analitico" per la raccolta di dati
in vari settori delle Scienze della Terra e la loro gestione, e di tipo interpretativo per la loro elaborazione e sintesi.
1. Geologia applicata all'ingegneria
L'obiettivo è l'applicazione della geologia alla realizzazione di opere d'arte e infrastrutture sul territorio, di diverso livello ed
impegno tecnico-economico. Sono previsti il rilevamento delle caratteristiche tecniche delle terre e delle rocce, in relazione
a quelle geologiche, anche al fine della stesura di cartografie tematiche con strumenti informatici, mediante misure in situ,
con tecniche di esplorazione geologica del sottosuolo (abbinando tecniche dirette e indirette) e sperimentazioni di
laboratorio, per la caratterizzazione della resistenza, della deformabilità e della permeabilità delle terre e delle rocce alla
scala della matrice e dell'ammasso in posto.
La corretta parametrizzazione del mezzo geologico sarà posta in relazione alla progettazione degli interventi in base alle
conoscenze sull'interazione tra il manufatto e il substrato geologico; ci si avvarrà di tecniche di modellazione concettuale e
fisico-matematica, con appositi strumenti informatici. Verranno considerate anche le tecniche di indagine e di
caratterizzazione e di supporto alla modellazione del comportamento di terre e rocce e quindi alla progettazione relative a
gallerie, dighe, vie di comunicazione, ponti, viadotti, discariche, etc. ai fini della loro ottimizzazione dal punto di vista
tecnico- economico e soprattutto in vista di un corretto inserimento delle opere sul territorio in relazione al loro impatto
ambientale e secondo le normative di settore.
Il laureato geologo avrà quindi le conoscenze sufficienti per programmare e svolgere le indagini, nonchè partecipare alla
progettazione delle opere sopra illustrate.
INSEGNAMENTI FONDAMENTALIcfu
Geologia applicata I4
Idrogeologia applicata4
Geologia applicata II4
Rilevamento geologico-tecnico4
Geotecnica4
Geomorfologia delle aree di montagna3
Idrogeologia4
Idrologia4
Corsi opzionali: gli opzionali sono tutti inclusi nella lista degli insegnamenti istituzionali di questo Corso di Laurea
Specialistica, o tra gli insegnamenti opzionali della Laurea Triennale in Scienze Geologiche. Sono consigliati gli
insegnamenti dei raggruppamenti GEO/04 e GEO/05.
Corsi opzionali della Laurea Triennale in Scienze Geologiche (sono considerati fondamentali per gli studenti che scelgono
questo percorso formativo): Indagini e misure geologico tecniche in situ (4 cfu), Opere e norme per l'utilizzo del territorio
(3cfu), Opere e norme per la mitigazione dei rischi geologici (4cfu), Circolazione idrica del suolo e sottosuolo (4cfu).
Propedeuticità: Geologia applicata I per Geologia applicata II, Idrogeologia per Idrogeologia applicata.
2. Esplorazione, gestione e tutela delle risorse idriche
Il percorso prepara un geologo che esplora, valuta, gestisce in modo ambientalmente compatibile e tutela le risorse
idriche, provvedendo al loro risanamento con azioni di bonifica, laddove sono compromesse.
Per il conseguimento dell'obiettivo sarà fornita una preparazione avanzata sulla parametrizzazione di acquiferi, acquitardi e
acquicludi e sulla circolazione idrica nei mezzi a porosità interstiziale e fissurale, primariamente nei grandi sistemi
idrogeologici che caratterizzano il territorio nazionale, e sulla modellazione del flusso idrico sotterraneo, anche in relazione
alle acque superficiali, ai cambiamenti climatici e all'uso ottimale delle risorse; verrà inoltre definito il comportamento nelle
acque sotterranee di composti organici ed inorganici. Saranno considerati i problemi derivanti dalla presenza sul territorio
di fonti puntuali e non puntuali di contaminazione, con le relative tecniche di studio e di modellazione matematica dei
fenomeni; si farà largo ricorso a tali strumenti che, allo stato attuale della ricerca scientifica, sono ritenuti indispensabili al
fine di progettare interventi per la salvaguardia delle risorse idriche sotterranee a grande e piccola scala e a predisporre
analisi di rischio ambientale.
Sarà prevista l'acquisizione di conoscenze utili alla progettazione delle opere di captazione delle acque sotterranee e di
ottimizzazione dei sistemi di monitoraggio delle acque sotterranee; inoltre verranno fornite le conoscenze relative alle
normative del settore.
Il geologo avrà quindi le conoscenze per programmare e svolgere indagini, cartografare con moderni strumenti informatici
la distribuzione territoriale delle risorse idriche sotterranee e la loro vulnerabilità all'inquinamento, progettare sistemi di
captazione e monitoraggio delle acque sotterranee e di bonifica di siti contaminati.
INSEGNAMENTI FONDAMENTALIcfu
Idrogeologia4
Geomorfologia delle aree di pianura3
Idrogeologia applicata4
Idrologia4
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Idrologia4
Geologia degli idrocarburi II4
Rilevamento geologico-tecnico4
Geologia applicata I4
Geologia applicata II4
Sedimentologia degli acquiferi3
Corsi opzionali: gli opzionali sono tutti inclusi nella lista degli insegnamenti istituzionali di questo Corso di Laurea
Specialistica, o tra gli insegnamenti opzionali della Laurea Triennale in Scienze Geologiche. Sono consigliati gli
insegnamenti dei raggruppamenti GEO/04 e GEO/05 e Pedologia (4cfu).
Corsi opzionali della Laurea Triennale in Scienze Geologiche (sono considerati fondamentali per gli studenti che scelgono
questo percorso formativo): Indagini e misure geologico tecniche in situ (4 cfu), Geologia degli idrocarburi (4cfu), Opere e
norme per l'utilizzo del territorio (3cfu), Circolazione idrica nel suolo e sottosuolo (4cfu), Opere e norme per la mitigazione
dei rischi geologici (4cfu).
Propedeuticità: Geologia applicata I per Geologia applicata II, Idrogeologia per Idrogeologia applicata.
3. Esplorazione e gestione delle risorse energetiche
Le attività di ricerca e produzione di fonti di energia ed in particolare quelle derivanti da idrocarburi sono interessate da
una continua evoluzione tecnologica sostenuta da forti iniziative di ricerca scientifica anche in relazione al rispetto dei
vincoli ambientali. Tale situazione richiede la disponibilità di personale con una adeguata preparazione di base e specifica
che comprenda le varie discipline necessarie alla ricerca e allo sviluppo di risorse di energia e di salvaguardia ambientale.
In tal senso, le Scienze della Terra assumono un ruolo centrale nel processo di formazione e di addestramento, in quanto
in esse è compresa la gran parte delle metodologie di indagine e di studio del sottosuolo terrestre ovvero del "serbatoio"
delle risorse stesse. Pertanto, questo percorso formativo comprende lo studio e l'approfondimento di quelle discipline
mirate alla caratterizzazione del sottosuolo per la ricerca di fonti di energia (idrocarburi, geotermia, combustibili fossili,
etc.) e per la salvaguardia ambientale (stoccaggio di gas metano, re-iniezione di gas nocivi, individuazione siti contaminati
da idrocarburi, monitoraggio della subsidenza, etc.). Oltre che all'acquisizione e all'approfondimento delle conoscenze sugli
strumenti di indagine geologica e geofisica, gli studenti verranno esposti alla trattazione di elementi di economia delle fonti
di energia, di politica delle risorse energetiche e di normativa sulla salvaguardia ambientale.
Gli Studenti possono includere come opzionali nel piano di studi corsi elencati nelle liste di insegnamenti della Laurea
Triennale in Scienze Geologiche, della presente Laurea Specialistica e/o di altri corsi di laurea, anche appartenenti ad altri
ambiti disciplinari.
INSEGNAMENTI FONDAMENTALIcfuINSEGNAMENTI FONDAMENTALIcfu
**Geologia degli idrocarburi II4
*Bacini sedimentari I3
*Sedimentologia I3
*Bacini sedimentari II3
*Sedimentologia II3
****Geotermia3
***Sismologia di esplorazione II5
Corsi opzionali: sono fruibili come corsi opzionali tutti i corsi inclusi nella lista degli insegnamenti istituzionali di questo
Corso di Laurea Specialistica, o tra gli insegnamenti opzionali della Laurea Triennale in Scienze Geologiche. Sono consigliati
per questo percorso formativo: *Stratigrafia I (3cfu), *Stratigrafia II (3cfu), *Diagenesi I (3cfu), *Diagenesi II (3cfu),
*Micropaleontologia I (3cfu), *Micropaleontologia II (3cfu), *Laboratorio di micropaleontologia (3cfu), *Modellazione dati
sedimentologici II (4cfu), ***Strumenti e metodi di acquisizione geofisica (4cfu), ***Esplorazione sismica a piccola
profondità (4cfu), Chimica organica (3cfu)
Corsi opzionali della Laurea Triennale in Scienze Geologiche. Sono considerati fondamentali per gli studenti che scelgono
questo percorso formativo: *Petrografia del sedimentario (4cfu), **Geologia degli idrocarburi I (4cfu), ***Sismologia di
esplorazione I (5cfu), ***Log geofisici e proprietà fisiche (4cfu). Sono fruibili come opzionali ai fini di questo percorso della
laurea specialistica anche: *Analisi di facies e ambienti sedimentari (4 cfu), *Rilevamento geologico del sedimentario
(7cfu), *Laboratorio di sedimentologia (3cfu), *Modellazione dati sedimentologici I (4cfu), *Sezioni geologiche (4cfu),
**Sistemi informativi geografici (5cfu).
Propedeuticità: la propedeuticità e la progressione didattica suggerita sono indicate per mezzo della numerazione dei
moduli e della relativa posizione negli anni di corso e nei semestri. Esempio: Idrocarburi I (III anno, I semestre) precede
Geologia degli Idrocarburi II; Sismologia di esplorazione I (III anno, I semestre) precede Sismologia di esplorazione II;
Bacini sedimentari I (II anno, I semestre) precede Bacini sedimentari II (II anno, I semestre).
Tutti gli insegnamenti esplicitamente indicati nei tre paragrafi precedenti come fondamentali e/o opzionali appartengono ai
seguenti Ambiti Disciplinari:
*: Ambito delle Discipline geologiche e paleontologiche
**: Ambito delle Discipline geomorfologiche e geologiche applicative
***: Ambito delle discipline geofisiche
****: Ambito delle Discipline mineralogiche, petrografiche e geochimiche
Questa indicazione serve per orientare gli studenti nel conteggio dei crediti formativi relativi ai corsi indicati nelle tabelle
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Questa indicazione serve per orientare gli studenti nel conteggio dei crediti formativi relativi ai corsi indicati nelle tabelle
allegate a questo manifesto degli studi.
4. Prevenzione e gestione dei rischi naturali
Il percorso formativo ha l'obiettivo di preparare una geologo capace di definire i gradi di pericolosità presenti nel territorio,
attraverso il riconoscimento dei processi geologici ed idrologici in atto, possibili o probabili.
Saranno fornite le conoscenze necessarie per poter studiare il dissesto idrogeologico nel suo complesso, individuare i
settori a maggior rischio di frana, di alluvione ed a maggior rischio di interazione fra processi fluviali e di versante; allo
scopo verrà dato particolare rilievo alle metodologie di indagine geologiche, geomorfologiche, idrologiche e idrogeologiche.
Verranno inoltre proposte le tecniche più appropriate per il monitoraggio e la sistemazione delle aree sensibili. Si prevede
l'utilizzo di modelli matematici, sia per l'interpretazione dei processi di versante e per le previsione del loro possibile
espandimento, che per l'analisi dei comportamenti afflussi-deflussi e per la previsione degli eventi estremi. Verrà fornita
un'esperienza sul campo, utilizzando le stazioni di misura e la rete di monitoraggio gestita dal Dipartimento di Scienze della
Terra. Verranno inoltre acquisite capacità di proporre la zonazione dei territori a seconda della vulnerabilità dei siti, della
pericolosità dei fenomeni geologici e della possibile interazione con i sistemi antropici, definendo e perimetrando condizioni
di rischio a scala locale e regionale (con il supporto di moderni strumenti informatici), anche in relazione alle normative di
settore. Potranno essere affrontate anche altre situazioni di rischio naturale connesse a fenomeni sismici e vulcanici.
Il geologo sarà quindi in grado di individuare e prescrivere le tecniche più appropriate per lo studio, il controllo, la
previsione e la mitigazione dei rischi connessi a fenomeni geologici ed idrologici e preparata a collaborare con le pubbliche
Autorità alla gestione e mitigazione delle emergenze nel caso di eventi catastrofici.
INSEGNAMENTI FONDAMENTALIcfu
Geologia applicata I4
Idrologia4
Geologia applicata II4
Idrogeologia4
Geotecnica4
Idrogeologia applicata4
Rilevamento geologico-tecnico4
Sistemazioni idraulico-forestali 4
Corsi opzionali: gli opzionali sono tutti inclusi nella lista degli insegnamenti istituzionali di questo Corso di Laurea
Specialistica, o tra gli insegnamenti opzionali della Laurea Triennale in Scienze Geologiche. Sono consigliati gli
insegnamenti dei raggruppamenti GEO/04 e GEO/05, Pedologia (4cfu).
Corsi opzionali della Laurea Triennale in Scienze Geologiche (sono considerati fondamentali per gli studenti che scelgono
questo percorso formativo): Indagini e misure geologico tecniche in situ (4 cfu), Opere e norme per l'utilizzo del territorio
(3cfu), Circolazione idrica nel suolo e sottosuolo (4cfu), Opere e norme per la mitigazione dei rischi geologici (4cfu).
Propedeuticità: Geologia applicata I per Geologia applicata II, Idrogeologia per Idrogeologia applicata.
5. Geomateriali nei processi industriali, nell'ambiente e nel commercio
Il percorso formativo intende fornire una preparazione avanzata, basata sulla comprensione delle proprietà chimico-fisiche
di geomateriali necessari a varie industrie e sull'impiego di tecniche analitiche d'avanguardia per la loro caratterizzazione.
L'obiettivo dell'offerta didattica è di consentire: (a) la gestione della ricerca applicata in relazione ai processi industriali; (b)
la valutazione e prevenzione del degrado dei beni culturali ed ambientali in relazione ai geomateriali di impiego; (c) la
certificazione di geomateriali per impiego industriale, commerciale e sanitario; (e) lo sviluppo di nuovi materiali con valore
aggiunto, partendo da geomateriali primari; (d) l'analisi, la gestione ed il recupero di scarti industriali e dei siti estrattivi
dismessi e; (f) la ricerca di base, con particolare riferimento a processi di trasformazione, in condizioni non ambientali.
INSEGNAMENTI FONDAMENTALIcfu
Analisi Mineralogiche4
Fisica dei Minerali4
Cristallochimica3
Mineralogia Applicata II3
Cristallografia4
Petrologia3
Corsi opzionali: gli opzionali sono tutti inclusi nella lista degli insegnamenti istituzionali di questo Corso di Laurea
Specialistica, o tra gli insegnamenti opzionali della Laurea Triennale in Scienze Geologiche. Sono consigliati: Calcolo
scientifico, Chimica fisica II (3cfu), Complementi di matematica II, Elementi di probabilità e statistica, Fisica dello stato
solido, Giacimenti e metallogenesi (6cfu), Minerali industriali (4cfu), Petrologia applicata II (3cfu), Pietre ornamentali e da
costruzione (3cfu).
Corsi opzionali della Laurea Triennale in Scienze Geologiche (sono considerati fondamentali per gli studenti che scelgono
questo percorso formativo): Mineralogia applicata (3cfu).
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6. Georisorse minerarie
Il percorso formativo si prefigge di fornire agli studenti un panorama delle materie prime naturali non rinnovabili di tipo sia
metallico che non metallico (minerali industriali) e dei processi minerogenetici nei vari ambienti geologici, e quindi di
illustrare l'ampio spettro di problematiche relative alla ricerca e allo sfruttamento delle risorse. Il percorso formativo si
prefigge anche di introdurre gli studenti ad altre tematiche di interesse, come le relazioni tra giacimento ed ambiente in
fase di pre- e post-sfruttamento (modelli geoambientali), il riciclaggio e l'economia delle georisorse. Lo studio delle risorse
minerarie in generale affronta un approccio multidisciplinare, poiché sono coinvolte indagini molto diverse (geologiche s.l.,
geochimiche, mineralogiche, geofisiche, ecc.) a seconda del tipo di risorsa, del tipo di ambiente geologico e del tipo di
problema relativo alla prospezione mineraria o allo sfruttamento. I corsi proposti sono volti a dare agli studenti una
conoscenza dei principali modelli genetici delle georisorse, di fondamentale importanza per la prospezione mineraria, e
alcuni strumenti di indagine (geologici, mineralogici, geochimici, ecc.) utilizzabili sia nella ricerca in campo giacimentologico
che in contesto applicativo (approvvigionamento e gestione delle risorse).
INSEGNAMENTI FONDAMENTALIcfu
Giacimenti e metallogenesi6
Minerali industriali4
Minerografia4
Modelli geoambientali delle risorse minerarie3
Corsi opzionali: gli opzionali sono inclusi nella lista degli insegnamenti istituzionali di questo Corso di Laurea Specialistica, o
tra gli insegnamenti opzionali della Laurea Triennale in Scienze Geologiche, e solo limitatamente appartengono ad un altra
Laurea Specialistica. La scelta dipende in parte anche dalle tematiche del progetto di tesi. Comunque sono consigliati:
Calcolo scientifico, Elementi di probabilità e statistica, Cristallochimica, Geochimica Applicata, Pietre da Costruzione ed
Ornamentali, Petrologia, Laboratorio di Petrologia, Analisi Microstrutturale, Laboratorio di Geologia Strutturale, Metodi di
prospezione mineraria, Metodi integrati per lo studio dei basamenti cristallini, Geodinamica I eII, Geotermia, Bacini
sedimentari, Strumenti e metodi di acquisizione geofisica, Geologia degli Idrocarburi I, Mineralogia Applicata II.
7. Geologia strutturale
Poiché gli insegnamenti caratterizzati provengono dall'ambito geologico-strutturale e geofisico, questo percorso
rappresenta un'integrazione della geologia strutturale e della geofisica per lo studio della dinamica della litosfera. Obiettivo
del percorso è l'interpretazione, per ogni tipo d'applicazione, delle grandi strutture della litosfera terrestre, come le catene
di collisione, le zone di lacerazione intracontinentale e di trascorrenza, integrando vari metodi geologici e geofisici, per
situare avvenimenti geologici di interesse economico o scientifico nei termini unificanti della Nuova Tettonica Globale;
insegna a rivelare, a scala grande o piccola, la complessità delle architetture della crosta terrestre, e a derivare dal
comportamento meccanico delle rocce, i processi che le hanno costruite durante la deformazione, a varia profondità, nelle
zone tettonicamente attive della litosfera. Insieme Si apprendono (1) le tecniche di rilevamento geologico per l'analisi
diretta delle strutture oggi esposte in superficie, per collocarne la genesi nella crosta superficiale e profonda, o nel
mantello, e dedurne le modalità di deformazione, anche con l'applicazione della meccanica dei continui; (2) le tecniche di
microanalisi per rivelare i meccanismi di deformazione alla scala granulare e intracristallina, e le leggi del flusso lento e
della deformazione fragile, per comprendere i comportamenti fisici delle rocce in ogni contesto tettonico, considerandole
come "manufatti naturali". Il laureato potrà far uso dei dati strutturali alla micro, meso e mega-scala, uniti con i dati
geofisici, per (a) la prospezione, la progettazione geologica di grandi opere e l'accertamento delle cause primarie dei
grandi rischi naturali; (b) la ricostruzione cronologica relativa della storia geo-tettonica nella litosfera terrestre e la
costruzione di modelli evolutivi nelle aree orogeniche complesse e in altri ambienti geodinamici; (c) l'applicazione
dell'analisi strutturale multiscala a uno o più ambienti petrogenetici; (d) la comprensione dei meccanismi di deformazione
dominanti in differenti condizioni Pressione/Temperatura, caratteristiche di specifici gradienti geotermici corrispondenti ai
differenti contesti geodinamici.
INSEGNAMENTI FONDAMENTALIcfu
Analisi strutturale I3
Geodinamica II 3
Analisi strutturale II3
Geologia regionale 3
Analisi microstrutturale **3
Laboratorio di geologia strutturale *3
Geodinamica I 3
Tecniche analitiche integrate per lo studio strutturale degli orogeni ***3
Fisica dell'interno della Terra6
Corsi opzionali: gli opzionali utili a coprire i 9 cfu mancanti per raggiungere il totale di 39 cfu sono tutti inclusi nella lista
degli insegnamenti istituzionali di questo Corso di Laurea Specialistica (Allegato 3), o tra gli insegnamenti opzionali della
Laurea Triennale in Scienze Geologiche (Allegato 2). Tra questi sono fortemente consigliati Sismologia e Tettonofisica.
Corsi opzionali della Laurea Triennale in Scienze Geologiche: è considerato fondamentale per questo percorso formativo il
Rilevamento geologico strutturale (7 cfu). Sono fruibili come opzionali ai fini di questo percorso della laurea specialistica
anche: Strutture tettoniche del collasso orogenico (2cfu); Strutture tettoniche degli ambienti intrusivo, metamorfico e della
litosfera oceanica (4cfu); Strutture tettoniche della sovrastruttura crostale e del vulcanico (4cfu); Microstrutture delle
tettoniti (3cfu); Modellizzazione 3D dei dati strutturali (2cfu).
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Corsi opzionali dalle discipline affini e integrative: Fondamenti di modellistica ambientale, Matematica per le applicazioni,
Fisica dei continui.
Propedeuticità: Analisi strutturale I e II propedeutici a * ; Microstrutture delle tettoniti propedeutico a ** ; Analisi
strutturale I e II, + Geologia regionale o Geodinamica I o Geodinamica II propedeutici a ***.
8. Geologia del sedimentario: ricerca e applicazioni
Il percorso formativo ha come obbiettivo la formazione di geologi specializzati nello studio e caratterizzazione qualitativa e
quantitativa dei sistemi sedimentari fossili ed attuali (ambienti sedimentari, sistemi deposizionali, bacini sedimentari) nel
relativo contesto geologico, geodinamico ed ambientale. La preparazione all'analisi multidisciplinare dei processi
sedimentari, dell'evoluzione ambientale e della biodiversità dei bacini sedimentari servirà ai laureati ad affrontare le attività
di ricerca e le relative applicazioni. La progressione didattica comprende ampio spazio per le attività di lavoro sul terreno,
nei laboratori geologici, sedimentologici, paleontologici, petrografici, geochimici, e nell'utilizzo di strumenti informatici per
l'analisi dei dati e la modellazione. I laureati in questo percorso formativo acquisiranno abilità utili ad affrontare lo studio
dei bacini sedimentari e delle risorse in essi ospitate, per quanto riguarda la loro origine, la loro valorizzazione, gestione e
sfruttamento. Le conoscenze acquisite forniranno le capacità per la ricostruzione della distribuzione e dei rapporti
tridimensionali tra i corpi sedimentari, consentendo di trarre considerazioni importanti, sia dal punto di vista ambientale sia
pratico, sulla distribuzione delle caratteristiche litologiche dei corpi stessi. Il percorso mette a disposizione esperienze utili
a comprendere i processi che hanno operato nel passato negli oceani e sulle terre emerse, anche come chiave di
comprensione e previsione dell'evoluzione e dei mutamenti climatico - ambientali.
Gli Studenti possono includere come opzionali nel piano di studi corsi elencati nelle liste di insegnamenti della Laurea
Triennale in Scienze Geologiche, della presente Laurea Specialistica e/o di altri corsi di laurea, anche appartenenti ad altri
ambiti disciplinari.
INSEGNAMENTI FONDAMENTALIcfu
Bacini sedimentari I3
Stratigrafia I3
Bacini sedimentari II3
Stratigrafia II3
Sedimentologia I3
Diagenesi I3
Sedimentologia II3
Diagenesi II3
Corsi opzionali: sono fruibili come corsi opzionali tutti i corsi inclusi nella lista degli insegnamenti istituzionali di questo
Corso di Laurea Specialistica, o tra gli insegnamenti opzionali della Laurea Triennale in Scienze Geologiche. Sono consigliati
per questo percorso formativo: Modellazione dati sedimentologici II (4cfu), Sedimentologia degli acquiferi (3cfu),
Idrostratigrafia (3cfu), Geologia marina (6cfu), Paleomagnetismo e paleogeografia (6cfu), Stratigrafia regionale II (3cfu),
Micropaleontologia I (3cfu), Micropaleontologia II (3cfu), Laboratorio di Micropaleontologia (3cfu).
Corsi opzionali della Laurea Triennale in Scienze Geologiche. Sono considerati fondamentali per gli studenti che scelgono
questo percorso formativo: Analisi di facies e ambienti sedimentari (4 cfu), Petrografia del sedimentario (4cfu). Sono
fruibili come opzionali ai fini di questo percorso della laurea specialistica anche: Rilevamento geologico del sedimentario
(7cfu), Laboratorio di sedimentologia (3cfu), Stratigrafia regionale (4cfu), Modellazione dati sedimentologici (4cfu), Sezioni
geologiche (4cfu), Geologia degli idrocarburi (4cfu), Sistemi informativi geografici (5cfu).
Tutti gli insegnamenti esplicitamente indicati nei tre paragrafi precedenti come fondamentali e/o opzionali appartengono
all'Ambito delle Discipline geologiche e paleontologiche, ad esclusione di Geologia degli idrocarburi e Sistemi informativi
geografici (5cfu) appartenenti all'Ambito delle Discipline geomorfologiche e geologiche applicative.
Propedeuticità: la propedeuticità e la progressione didattica suggerita sono indicate per mezzo della numerazione dei
moduli e della relativa posizione negli anni di corso e nei semestri. Esempio: Stratigrafia I (I anno, I semestre) precede
Stratigrafia II (I anno, I semestre); entrambi precedono Bacini sedimentari I (II anno, I semestre) che precede Bacini
sedimentari II (II anno, I semestre).
9. Geologia e petrologia dei complessi magmatici e metamorfici
Il percorso formativo vuole fornire strumenti specialistici di analisi e modellazione dei complessi magmatici e metamorfici
in sinergia con varie discipline geologiche complementari, partendo dalla raccolta dei dati sul terreno sino allo studio
chimico-fisico delle rocce in laboratorio. L'offerta didattica è intesa a dare un ampio spettro di conoscenze geologiche e di
metodologie strumentali, volte a garantire la flessibilità nella formazione dello studente.
Le metodologie utilizzate si avvalgono di approcci tecnologici innovativi ed avanzati, integrandosi comunque con le
disciplice tradizionali delle Scienze della Terra. Le informazioni tratte dagli studi sul terreno vengono costantemente
confrontate ed elaborate con ricerche di laboratorio, basate su analisi chimiche e strutturali, su sintesi e prove fisiche in
apparecchiature che riproducono condizioni ambientali caratteristiche dell'interno della Terra, e su modelli numerici al
calcolatore.
Il percorso si pone come obiettivo la formazione di un laureato in grado di affrontare: (1) analisi e modellazione dei
processi vulcanici plutonici e metamorfici; (2) rilevamento ed elaborazione di cartografia tematica in terreni cristallini e
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processi vulcanici, plutonici e metamorfici; (2) rilevamento ed elaborazione di cartografia tematica in terreni cristallini e
vulcanici; (3) attività di ricerca volta alla comprensione dell'evoluzione dell'interno della Terra, dei pianeti rocciosi e delle
meteoriti; (4) applicazioni della petrologia allo studio dei materiali litoidi.
INSEGNAMENTI FONDAMENTALIcfu
Cristallografia4
Petrologia3
Metodi integrati per lo studio dei basamenti cristallini3
Petrologia applicata II3
Petrofisica3
Vulcanologia II3
Corsi opzionali: gli opzionali sono tutti inclusi nella lista degli insegnamenti istituzionali di questo Corso di Laurea
Specialistica, o tra gli insegnamenti opzionali della Laurea Triennale in Scienze Geologiche. Sono consigliati: Analisi
strutturale I + (3cfu), Analisi microstrutturale + (3cfu), Calcolo scientifico, Chimica fisica II (3cfu), Complementi di
matematica II, Cristallochimica (3cfu), Fisica dell'interno della terra +++ (6cfu), Geotermia (3cfu), Minerografia (3cfu),
Pietre da costruzione e ornamentali (3cfu), Rilevamento geologico-tecnico ++ (4cfu)
+ Ambito delle Discipline geologiche e paleontologiche
++ Ambito delle Discipline geomorfologiche e geologiche applicative
+++ Ambito delle Discipline geofisiche
Tutte gli altri insegnamenti si riferiscono all'Ambito delle Discipline mineralogiche, petrografiche e geochimiche
Corsi opzionali della Laurea Triennale in Scienze Geologiche (sono considerati fondamentali per gli studenti che scelgono
questo percorso formativo): Petrografia del metamorfico (4cfu), Petrografia dell'igneo (4cfu), Vulcanologia I (3 cfu)
10. Geoarcheologia e beni culturali
Il percorso mette gli studenti in grado di: (1) applicare i metodi e le tecniche delle Geoscienze allo studio ed alla
conservazione dei beni culturali archeologici intensi nel modo più ampio (dal sito al singolo oggetto archeologico); (2)
possedere competenze nel campo della contestualizzazione del sito archeologico, dello scavo stratigrafico, della lettura dei
processi di formazione dei siti e della ricostruzione del paesaggio archeologico; (3) possedere competenze nel campo della
caratterizzazione archeometrica dei materiali archeologici.
Lo studente sarà impegnato ad approfondire un ampio bagaglio tecnico e metodologico, per molti aspetti innovativo, nel
quadro delle altre discipline delle scienze della terra, con particolare riguardo all'applicazione delle tecniche
sedimentologiche, micromorfologiche, geopedologiche dei depositi archeologici; all'analisi delle foto aeree e da satellite, su
base specialmente digitale, con applicazione dei software dedicati; all'utilizzo della cartografia geomorfologia per la
ricostruzione del paesaggio antico; all'utilizzo adeguato delle tecniche di indagine mineralogico-petrografiche. Il geologo
che avrà seguito il percorso formativo sarà in grado di: (a) condurre ricerca scientifica nel campo della ricerca
geoarcheologica ed archeometrica; (b) compiere opera di consulenza negli scavi stratigrafici e nei progetti di ricerca
archeologica territoriale; (c) condurre e gestire per la parte geologica cantieri di scavo archeologico; (d) promuovere e
condurre campagne di rilevamento territoriale finalizzate alla redazione di carte archeologiche; (e) organizzare e gestire
piani di valutazione del rischio archeologico sia a livello di sito e che di area finalizzate alla pianificazione territoriale ed alla
tutela dei beni culturali.
INSEGNAMENTI FONDAMENTALIcfu
Geoarcheologia II *6
Geopedologia e paleopedologia3
Geologia del Quaternario II6
Geopedologia e paleopedologia II3
Corsi opzionali: sono fruibili come corsi opzionali tutti i corsi inclusi nella lista degli insegnamenti istituzionali di questo
Corso di Laurea Specialistica, o tra gli insegnamenti opzionali della Laurea Triennale in Scienze Geologiche (confrontare
con i suggerimenti riportati nel paragrafo successivo). Sono consigliati per questo percorso formativo: Analisi
mineralogiche *** (4cfu), Mineralogia Applicata II *** (3cfu), Geoarcheologia I * (4cfu), Geologia del Quaternario I
(5cfu), Geopedologia (2cfu), Laboratorio di Geopedologia (2cfu), Sedimentologia I (3cfu), Sedimentologia II (3cfu),
Stratigrafia I (3cfu), Stratigrafia II (3cfu), Geomorfologia delle aree di pianura * (3cfu).
Corsi opzionali della Laurea Triennale in Scienze Geologiche: sono considerati fondamentali per gli studenti che scelgono
questo percorso formativo: Mineralogia applicata *** (3cfu), Analisi e tecniche per i beni culturali *** (3cfu). Sono fruibili
come opzionali ai fini di questo percorso della laurea specialistica anche: Geoarcheologia e Archeopedologia * (4cfu),
Analisi di facies e ambienti sedimentari (4cfu), Laboratorio di sedimentologia (3cfu), Geochimica Isotopica e metodi di
datazione *** (4cfu), Siti e Scavi Paleontologici (3cfu), Petrografia del sedimentario (4cfu), Fotogeologia * (4cfu), Sistemi
informativi geografici ** (5cfu), Legislazione per le scienze della terra ** (3cfu), Esplorazione elettrica ed elettromagnetica
**** (4cfu), Sismologia di esplorazione **** (5cfu).
Gli insegnamenti esplicitamente indicati nei paragrafi precedenti come fondamentali e/o opzionali appartengono
principalmente all'Ambito delle Discipline geologiche e paleontologiche, tranne le seguenti specificazioni:
* Ambito delle Discipline geologiche e paleontologiche e Ambito delle Discipline geomorfologiche e geologiche applicative
** Ambito delle Discipline geomorfologiche e geologiche applicative
*** Ambito delle Discipline mineralogiche, petrografiche e geochimiche
**** Ambito delle Discipline geofisiche
74
**** Ambito delle Discipline geofisiche
Propedeuticità: la progressione didattica suggerita è indicata per mezzo della numerazione dei moduli e della relativa
posizione negli anni di corso e nei semestri.
11. Paleontologia e sue applicazioni
Il percorso si propone di formare specialisti che sappiano operare sui fossili nel modo più ampio e completo possibile.
Verranno fornite basi metodologiche ed operative per il riconoscimento e l'analisi sul terreno dei fossili, per il
campionamento, la successiva preparazione, e per lo studio tafonomico, sistematico e paleobiologico dei reperti, nonché
approfondite conoscenze di geologia del sedimentario. L'offerta didattica comprende anche metodologie quantitative,
elaborazioni statistiche dei dati e analisi di immagine computerizzata.
Un particolare riguardo verrà dedicato alle applicazioni della Paleontologia, ovvero alla costruzione ed applicazione dei
metodi relativi di datazione basati sui fossili, al contributo all'analisi di facies, alle ricostruzioni (paleo)ambientali,
(paleo)climatiche e (paleo)oceanografiche.
I Laureati in questo percorso acquisiranno abilità utili ad affrontare lo studio dei fossili da un punto di vista tassonomico,
per applicazioni in biostratigrafia, caratterizzazione ed evoluzione degli ecosistemi e conservazione del patrimonio
paleontologico.
INSEGNAMENTI FONDAMENTALIcfu
Paleontologia degli invertebrati6
Micropaleontologia I3
Paleontologia dei vertebrati6
Micropaleontologia II3
Stratigrafia I3
Laboratorio di Micropaleontologia3
Stratigrafia II3
Corsi opzionali: sono fruibili come corsi opzionali tutti i corsi inclusi nella lista degli insegnamenti istituzionali di questo
Corso di Laurea Specialistica, nella lista degli insegnamenti dei Corsi di Laurea Specialistica della Classe di Scienze della
Natura (Classe 68/S), o tra gli insegnamenti opzionali della Laurea Triennale in Scienze Geologiche (confrontare con i
suggerimenti riportati nel paragrafo successivo). Sono consigliati per questo percorso formativo: Complementi di
Paleontologia (3cfu), Geologia marina (6cfu), Paleomagnetismo e paleogeografia (6cfu), Stratigrafia regionale II (3cfu),
Paleontologia vegetale e archeobotanica (6cfu), Tecniche di scavo paleontologico e preparazione dei fossili (3cfu), Siti
paleontologici nel mondo (3cfu), Biomineralizzazione (3cfu), Geomicrobiologia (3cfu), Paleoceanografia (6cfu),
Paleontologia stratigrafica (3cfu), Paleoecologia (3cfu) e Musei e didattica geopaleontologica (6cfu).
Corsi opzionali della Laurea Triennale in Scienze Geologiche. Sono considerati fondamentali per gli studenti che scelgono
questo percorso formativo: Analisi di facies e ambienti sedimentari (4 cfu) e Stratigrafia regionale (4cfu). Sono
particolarmente consigliati come opzionali ai fini di questo percorso formativo: Siti e scavi paleontologici (3cfu) o
Patrimonio paleontologico italiano (4cfu), Rilevamento geologico del sedimentario (7cfu), Sistemi informativi geografici
(5cfu) e Petrografia del sedimentario (4cfu).
Tutti gli insegnamenti esplicitamente indicati nei tre paragrafi precedenti come fondamentali e/o opzionali appartengono
all'Ambito delle Discipline geologiche e paleontologiche, ad esclusione di Sistemi informativi geografici (5cfu) appartenente
all'Ambito delle Discipline geomorfologiche e geologiche applicative.
Propedeuticità: la propedeuticità e la progressione didattica suggerita sono indicate per mezzo della numerazione dei
moduli e della relativa posizione negli anni di corso e nei semestri. Esempio: Stratigrafia I (I anno, I semestre) precede
Stratigrafia II (I anno, I semestre).
Caratteristiche prova finale
Gli studenti devono presentare domanda di assegnazione della tesi entro la fine del primo anno di corso, in modo che la
tesi possa essere formalizzata entro tale periodo. Pertanto la fase iniziale dello svolgimento della tesi può aver luogo già
durante il primo anno. La formalizzazione della tesi attiva le coperture assicurative e l'accesso ai locali laureandi interni
presso il dipartimento. Il modulo è reperibile sul sito della Segreteria Didattica e va consegnato alla stessa Segreteria.
L'acquisizione dei crediti formativi relativi alla tesi di laurea specialistica (40 cfu) è subordinata alla partecipazione dello
studente ad una intensa attività presso un laboratorio dell'università o di altro ente pubblico o privato, nonché attività di
terreno, sotto la responsabilità di un tutore. La tesi prevede un relatore e un correlatore. La tesi deve in ogni caso
consistere in un lavoro rivolto alla soluzione di un problema scientifico e tale da documentare la capacità di una corretta
impostazione del metodo sperimentale. Non sono in alcun caso ammesse tesi compilative.
Per conseguire la Laurea Specialistica in "Geologia: processi, risorse ed applicazioni" lo studente deve aver acquisito 300
crediti, compresi quelli già riconosciuti validi per l'accesso al Corso di Laurea Specialistica, ed aver superato una prova
finale, che consiste nella presentazione e discussione di una tesi scritta (in italiano o in una lingua dell'Unione Europea solo
in caso in cui la Commissione di laurea sia d'accordo all'unanimità).
Link all'ammissione prova finale
http://studenti.unimi.it/segreterie/
Orario lezioni
75
Solitamente gli orari delle lezioni sono disponibili al più tardi due-tre settimane prima dell'inizio di ogni semestre. Appena
pronti vengono affissi nella bacheca di via Mangiagalli 34 e inseriti nel sito della Segreteria Didattica
http://users.unimi.it/geodid/ e su http://www.unimi.it/ . Non sono disponibili copie cartacee degli orari.
Modalità di accesso
Modalità di accesso per l'immatricolazione
Info e modalità organizzative per immatricolazione
a) domande di ammissione dal 18 luglio al 10 settembre 2005.
b) colloquio di verifica alla preparazione dei candidati: 26 settembre 2005, ore 14:30 presso il Dipartimento di Scienze della
Terra "A.Desio", via Mangiagalli, 34, Milano.
c) 17-21 ottobre: immatricolazione.
d) ammissione con riserva: può essere ammesso con riserva al primo anno anche chi non ha ancora conseguito tutti i 180
crediti al 30 settembre 2005, la soglia minima è 130 cfu entro il 30 settembre 2005, il CCD di Scienze della Terra sconsiglia la
preiscrizione allo studente che non abbia ancora acquisito almeno 150 cfu. Il mantenimento dell'iscrizione è subordinato al
conseguimento della laurea entro il 28 febbraio 2006.
Link Info e modalità organizzative per immatricolazione
http://studenti.unimi.it/segreterie/
Istruzioni Operative
Per l'immatricolazione rivolgersi esclusivamente alle Segreterie Studenti di Via Celoria 20
Corsi triennali che danno accesso senza debiti
Corso di studi
SCIENZE GEOLOGICHE
Curriculum
GEOLOGIA DELLE
RISORSE ENERGETICHE
ED IDRICHE
GEOLOGIA
STRUTTURALE
GEOLOGIA PER IL
TERRITORIO E
L'AMBIENTE
GEOFISICA
LIBERO
GEOLOGIA E
PETROLOGIA DEI
COMPLESSI MAGMATICI
E METAMORFICI
GEOMATERIALI NEI
PROCESSI INDUSTRIALI
E NELL'AMBIENTE
GEORISORSE
MINERARIE
RILEVAMENTO E
GESTIONE DELLE BASI
DI DATI GEOLOGICI
GEOARCHEOLOGIA E
BENI CULTURALI
SCIENZE GEOLOGICHE
SCIENZE GEOLOGICHE
SCIENZE GEOLOGICHE
SCIENZE GEOLOGICHE
SCIENZE GEOLOGICHE
SCIENZE GEOLOGICHE
SCIENZE GEOLOGICHE
SCIENZE GEOLOGICHE
SCIENZE GEOLOGICHE
Note
Il Corso di studi prevede le seguenti attività formative obbligatorie
ANNO 2s
Descrizione AF
Periodo di Erogazione
Descrizione Modulo
PROVA FINALE
CFU
40
40
Totale CFU obbligatori
Il Corso di studi include le seguenti attività facoltative e le seguenti regole di
composizione
Riferimento
Anno Corso
CFU Min
CFU Max
A.F. Min
A.F. Max
Descrizione
76
Riferimento
Anno Corso
CFU Min
1
CFU Max
1
A.F. Min
A.F. Max
1
Descrizione il credito è da ottenere obbligatoriamente nei seguenti insegnamenti dei settori scientifico-disciplinari: CHIM/02,
CHIM/03, CHIM/06
Descrizione AF
Periodo erogazione
Descrizione Modulo
Cfu
CHIMICA FISICA II
4
CHIMICA ORGANICA
4
Riferimento
Anno Corso
CFU Min
10
CFU Max
3
A.F. Min
A.F. Max
3
Descrizione Altre Attività: ulteriori conoscenze linguistiche; abilità informatiche e telematiche, relazionali o tirocini formativi e
d'orientamento; altre attività proposte o da proporre alla relativa Commissione del CCD di Scienze della Terra.
Riferimento
Anno Corso
CFU Min
2
CFU Max
6
A.F. Min
A.F. Max
6
Descrizione I 6 crediti sono da scegliere obbligatoriamente nelle seguenti attività dei settori scientifico-disciplinari: GEO/01,
GEO/02, GEO/03
Descrizione AF
Periodo
erogazione°
ANALISI MICROSTRUTTURALE
Descrizione
Modulo
Cfu
3
ANALISI STRUTTURALE I
3
ANALISI STRUTTURALE II
2 semestre
3
BACINI SEDIMENTARI I
1 semestre
3
BACINI SEDIMENTARI II
1 semestre
3
BIOMINERALIZZAZIONE
2 semestre
3
COMPLEMENTI DI PALEONTOLOGIA
3
DIAGENESI I
2 semestre
3
DIAGENESI II
2 semestre
3
GEOARCHEOLOGIA I
4
GEOARCHEOLOGIA II
6
GEODINAMICA I
2 semestre
3
GEODINAMICA II
2 semestre
3
GEOLOGIA DEL QUATERNARIO I
5
GEOLOGIA DEL QUATERNARIO II
6
GEOLOGIA MARINA
6
GEOLOGIA REGIONALE
3
GEOMICROBIOLOGIA
3
GEOPEDOLOGIA
2
GEOPEDOLOGIA E PALEOPEDOLOGIA
3
IDROSTRATIGRAFIA
1 semestre
3
LABORATORIO DI GEOLOGIA STRUTTURALE
1 semestre
3
LABORATORIO DI GEOPEDOLOGIA
2
LABORATORIO DI MICROPALEONTOLOGIA
2 semestre
3
MICROPALEONTOLOGIA 1
2 semestre
3
MICROPALEONTOLOGIA 2
2 semestre
3
MODELLIZZAZIONE DI DATI SEDIMENTOLOGICI II
2 semestre
4
PALEOCEANOGRAFIA
2 semestre
6
PALEOECOLOGIA
2 semestre
3
PALEOMAGNETISMO & PALEOGEOGRAFIA
6
77
PALEONTOLOGIA DEGLI INVERTEBRATI
6
PALEONTOLOGIA VEGETALE E ARCHEOBOTANICA
6
SEDIMENTOLOGIA DEGLI ACQUIFERI
1 semestre
3
SEDIMENTOLOGIA I
3
SEDIMENTOLOGIA II
2 semestre
3
STRATIGRAFIA I
3
STRATIGRAFIA II
3
STRATIGRAFIA REGIONALE II
3
TECNICHE ANALITICHE INTEGRATE PER LO STUDIO STRUTTURALE DEGLI
OROGENI
3
Riferimento
Anno Corso
CFU Min
3
CFU Max
3
A.F. Min
A.F. Max
3
Descrizione I 3 crediti sono da scegliere obbligatoriamente nelle seguenti attività dei settori scientifico-disciplinari: GEO/04,
GEO/05
Descrizione AF
Periodo erogazione°
Descrizione Modulo
Cfu
GEOARCHEOLOGIA I
4
GEOARCHEOLOGIA II
6
GEOLOGIA APPLICATA I
4
GEOLOGIA APPLICATA II
2 semestre
4
GEOLOGIA DEGLI IDROCARBURI II
1 semestre
4
GEOMORFOLOGIA DELLE AREE DI MONTAGNA
3
GEOMORFOLOGIA DELLE AREE DI PIANURA
3
GEOTECNICA
2 semestre
4
IDROGEOLOGIA
4
IDROGEOLOGIA APPLICATA
2 semestre
4
PALEONTOLOGIA DEI VERTEBRATI
6
RILEVAMENTO GEOLOGICO-TECNICO
Riferimento
Anno Corso
2 semestre
CFU Min
4
4
CFU Max
6
A.F. Min
A.F. Max
6
Descrizione I 6 crediti sono da scegliere obbligatoriamente nelle seguenti attività dei settori scientifico-disciplinari: GEO/06,
GEO/07, GEO/08, GEO/09
Descrizione AF
Periodo erogazione°
ANALISI MINERALOGICHE
CRISTALLOCHIMICA
Descrizione Modulo
Cfu
4
2 semestre
CRISTALLOGRAFIA
3
4
FISICA DEI MINERALI
2 semestre
4
GEOTERMIA
2 semestre
3
GIACIMENTI E METALLOGENESI
6
METODI INTEGRATI PER LO STUDIO DEI BASAMENTI CRISTALLINI
MINERALI INDUSTRIALI
3
2 semestre
MINERALOGIA APPLICATA II
MINEROGRAFIA
3
1 semestre
MODELLI GEOAMBIENTALI DELLE RISORSE MINERARIE
PETROFISICA
4
4
3
2 semestre
3
PETROLOGIA
3
PETROLOGIA APPLICATA II
3
PIETRE ORNAMENTALI E DA COSTRUZIONE
3
VULCANOLOGIA II
2 semestre
3
78
Riferimento
Anno Corso
CFU Min
5
CFU Max
A.F. Min
3
A.F. Max
3
Descrizione I 3 crediti sono da scegliere obbligatoriamente nelle seguenti attività dei settori scientifico-disciplinari: FIS/06,
GEO/10, GEO/11, GEO/12
Descrizione AF
Periodo erogazione°
ESPLORAZIONE SISMICA A PICCOLA PROFONDITA'
2 semestre
Descrizione Modulo
Cfu
4
FISICA DELL'INTERNO DELLA TERRA
6
LABORATORIO DI ELABORAZIONE NUMERICA DI DATI GEOFISICI
3
SISMOLOGIA
6
SISMOLOGIA DI ESPLORAZIONE II
5
STRUMENTI E METODI DI ACQUISIZIONE GEOFISICA
1 semestre
4
TETTONOFISICA
Riferimento
6
Anno Corso
CFU Min
6
CFU Max
A.F. Min
5
A.F. Max
5
Descrizione I 5 crediti sono da scegliere obbligatoriamente nelle seguenti attività dei settori scientifico-disciplinari: AGR/08,
AGR/14, CHIM/12, ICAR/01, ICAR/02, ICAR/03, ICAR/06, ICAR/07, ICAR/08, ICAR/15, ICAR/20, ICAR/22, INGIND/28, ING-IND/30, IUS/10, SECS-P/07
Descrizione AF
Periodo erogazione°
Descrizione Modulo
Cfu
CARTOGRAFIA NUMERICA I CON LABORATORIO
7.5
IDROLOGIA
4
PEDOLOGIA
4
SISTEMAZIONI IDRAULICO-FORESTALI
4
TELERILEVAMENTO I
5
Riferimento
Anno Corso
CFU Min
7
CFU Max
8
A.F. Min
A.F. Max
8
Descrizione I 3 crediti sono da scegliere obbligatoriamente nelle seguenti attività dei settori scientifico-disciplinari: da
MAT/01 a MAT/09; INF/01; da FIS/01 a FIS/08; da CHIM/01 a CHIM/11; da BIO/01 a BIO/19; MED/42, MED/43,
MED/44; da AGR/01 a AGR/07, da AGR/09 a AGR/13, da AGR/15 a AGR/20; ICAR/04, ICAR/05, da ICAR/09 a
ICAR/12, ICAR/14, da ICAR/16 a ICAR/19, ICAR/21; ING-IND/06, da ING-IND/09 a ING-IND/14, ING-IND/16,
da ING-IND/21 a ING-IND/27, ING-IND/31, da ING-IND/33 a ING-IND/35; da ING-IND/01 a ING-IND/07; LANT/01, da L-ANT/07 a L-ANT/10; L-ART/04; L-OR/05; M-DEA/01; M-GGR/01, M-GGR/02; M-FIL/02; IUS/09;
SECS-P/08, SECS-P/13; SECS-S/01, SECS-S/02; SPS/10.
Descrizione AF
Periodo erogazione°
Descrizione Modulo
Cfu
TECNICHE AVANZATE PER IL TRATTAMENTO DI IMMAGINI
Riferimento
Anno Corso
8
5
CFU Min
CFU Max
39
A.F. Min
A.F. Max
39
Descrizione I 39 crediti sono da scegliere obbligatoriamente nelle seguenti attività dei settori scientifico-disciplinari: da
GEO/01 a GEO/12; AGR/08, AGR/14; CHIM/12; FIS/07; ICAR/02, ICAR/03, ICAR/07, ICAR/08, ICAR/20, INGINF/05, da ING-IND/21 a ING-IND/23
Descrizione AF
Periodo
erogazione°
Descrizione
Modulo
Cfu
ANALISI MICROSTRUTTURALE
3
ANALISI MINERALOGICHE
4
ANALISI STRUTTURALE I
3
ANALISI STRUTTURALE II
2 semestre
3
BACINI SEDIMENTARI I
1 semestre
3
BACINI SEDIMENTARI II
1 semestre
3
BIOMINERALIZZAZIONE
2 semestre
3
79
CHIMICA ORGANICA
4
COMPLEMENTI DI PALEONTOLOGIA
CRISTALLOCHIMICA
3
2 semestre
CRISTALLOGRAFIA
3
4
DIAGENESI I
2 semestre
3
DIAGENESI II
2 semestre
3
ESPLORAZIONE SISMICA A PICCOLA PROFONDITA'
2 semestre
4
FISICA DEI MINERALI
2 semestre
4
FISICA DELL'INTERNO DELLA TERRA
6
GEOARCHEOLOGIA II
6
GEODINAMICA I
2 semestre
3
GEODINAMICA II
2 semestre
3
GEOLOGIA APPLICATA I
4
GEOLOGIA APPLICATA II
2 semestre
4
GEOLOGIA DEGLI IDROCARBURI II
1 semestre
4
GEOLOGIA DEL QUATERNARIO I
5
GEOLOGIA DEL QUATERNARIO II
6
GEOLOGIA MARINA
6
GEOLOGIA REGIONALE
3
GEOMICROBIOLOGIA
3
GEOMORFOLOGIA DELLE AREE DI MONTAGNA
3
GEOMORFOLOGIA DELLE AREE DI PIANURA
3
GEOPEDOLOGIA
2
GEOPEDOLOGIA E PALEOPEDOLOGIA
3
GEOPEDOLOGIA E PALEOPEDOLOGIA II
2 semestre
3
GEOTECNICA
2 semestre
4
GEOTERMIA
2 semestre
3
GIACIMENTI E METALLOGENESI
6
IDROGEOLOGIA
4
IDROGEOLOGIA APPLICATA
2 semestre
IDROLOGIA
IDROSTRATIGRAFIA
4
1 semestre
LABORATORIO DI ELABORAZIONE NUMERICA DI DATI GEOFISICI
LABORATORIO DI GEOLOGIA STRUTTURALE
3
3
1 semestre
LABORATORIO DI GEOPEDOLOGIA
LABORATORIO DI MICROPALEONTOLOGIA
4
3
2
2 semestre
METODI INTEGRATI PER LO STUDIO DEI BASAMENTI CRISTALLINI
3
3
MICROPALEONTOLOGIA 1
2 semestre
3
MICROPALEONTOLOGIA 2
2 semestre
3
MINERALI INDUSTRIALI
2 semestre
4
MINERALOGIA APPLICATA II
MINEROGRAFIA
3
1 semestre
MODELLI GEOAMBIENTALI DELLE RISORSE MINERARIE
4
3
MODELLIZZAZIONE DI DATI SEDIMENTOLOGICI II
2 semestre
4
PALEOCEANOGRAFIA
2 semestre
6
PALEOECOLOGIA
2 semestre
3
PALEOMAGNETISMO & PALEOGEOGRAFIA
6
PALEONTOLOGIA DEGLI INVERTEBRATI
6
PALEONTOLOGIA DEI VERTEBRATI
6
PALEONTOLOGIA VEGETALE E ARCHEOBOTANICA
6
PEDOLOGIA
PETROFISICA
4
2 semestre
3
80
PETROLOGIA
3
PETROLOGIA APPLICATA II
3
PIETRE ORNAMENTALI E DA COSTRUZIONE
3
RILEVAMENTO GEOLOGICO-TECNICO
2 semestre
4
SEDIMENTOLOGIA DEGLI ACQUIFERI
1 semestre
3
SEDIMENTOLOGIA I
3
SEDIMENTOLOGIA II
2 semestre
3
SISMOLOGIA
6
SISMOLOGIA DI ESPLORAZIONE II
5
SISTEMAZIONI IDRAULICO-FORESTALI
4
SITI PALEONTOLOGICI DEL MONDO
2 semestre
3
STRATIGRAFIA I
3
STRATIGRAFIA II
3
STRATIGRAFIA REGIONALE II
3
STRUMENTI E METODI DI ACQUISIZIONE GEOFISICA
1 semestre
4
TECNICHE ANALITICHE INTEGRATE PER LO STUDIO STRUTTURALE DEGLI
OROGENI
3
TECNICHE AVANZATE PER IL TRATTAMENTO DI IMMAGINI
5
TETTONOFISICA
6
VULCANOLOGIA II
2 semestre
3
° dati puramente indicativi e soggetti a variazioni. Consultare il sito dell’Università degli Studi di Milano e quello della Segreteria
Didattica.
Riferimento
Anno Corso
CFU Min
9
CFU Max
6
A.F. Min
A.F. Max
6
Descrizione Attività a libera scelta dello studente: I 6 crediti sono da scegliersi tra gli insegnamenti attivati nell'ateneo. Sono
anche sceglibili attività al di fuori dell'ateneo sottoponendo la richiesta alla commissione "Altre Attività" del CCD
di Scienze della Terra
Indicazioni Operative
Codice/Descrizione
sede didattica
Codice/Descrizione
polo fisico di attivazione
Codice/Descrizione
sede fisica tenuta corso
Codice/Descrizione
linee di insegnamento
Indirizzi Utili
Riferimento Indirizzo
Telefono
Orari
Sito Web
Quando
via
Prof. Guido
disponibile o
Mangiagalli, 02.50315555
Gosso
su
34
appuntamento.
Segreteria
Didattica
CCD
Scienze
della Terra
dal lunedì al
giovedì 10:0012:00. Al
Via
telefono
Mangiagalli, 02.50315500
solitamente
34
dalle 9:00 alle
12:30 e dalle
14:00 alle
16:00
E-Mail
[email protected]
http://users.unimi.it/geodid/ [email protected]
Calendario Didattico
Annualità Attivate
Periodo
semestre
Data inizio
1s
Data
fine
2s
lezioni
Note
Data Data
inizio fine
28-09-2005 20-01- --Periodo indicativo. Grossomodo a metà semestre è prevista
2006
un'interruzione delle lezioni (chiamata "finestra") per poter sostenere
Sospensioni
Dal Al Note
81
2006
semestre
06-03-2006 16-06- -2006
--
un'interruzione delle lezioni (chiamata "finestra") per poter sostenere
gli esami. Le lezioni potrebbero iniziare il 26 settembre.
Periodo indicativo. Grossomodo a metà semestre è prevista
un'interruzione delle lezioni (chiamata "finestra") per poter sostenere
gli esami. Le lezioni potrebbero iniziare il 26 settembre.
82
PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI F77 (in ordine
alfabetico)
ANALISI MICROSTRUTTURALE (3 cfu)
PROF.SSA MARIA IOLE SPALLA
3 CFU: corrispondenti a 16 ore di lezione e 12 ore di esercitazioni
Consiste di una parte teorica e di una parte di esercitazione pratica per l’applicazione
dei principi teorici all’analisi microstrutturale delle rocce polideformate. Vengono
considerate propedeutiche al corso le nozioni, pratiche e teoriche, acquisite durante il
corso della Laurea Triennale “Microstrutture delle Tettoniti”.
Programma delle lezioni – Reologia degli aggregati polimineralici e policristallini:
meccanismi di deformazione (tipi di flusso e leggi che lo governano). Carte dei
meccanismi di deformazione e profili di resistenza. Deformazione, recupero e
ricristallizzazione dei più comuni costituenti mineralogici delle rocce, sistemi di
scivolamento intracristallino. Indicatori cinematici. Principali tecniche di analisi
microstrutturale.
L’esame consiste in una prova orale che comprende il riconoscimento dei
meccanismi di deformazione dominanti in un campione polideformato. La
collezione didattica è a disposizione degli studenti per la consultazione presso il
docente del corso.
ANALISI MINERALOGICHE* (4 Cfu)
PROF.SSA CARLA DE POL
*mutuato dal Corso di Laurea Specialistica in Scienze Naturali
(= 3 Cfu lezioni + 1 Cfu esercitazioni)
Vengono illustrate alcune delle tecniche più comunemente usate per identificare e
studiare i minerali. Le esercitazioni pratiche sugli argomenti trattati nelle lezioni
permettono la diretta applicazione delle nozioni acquisite.
Diffrattometria di raggi X. Natura, produzione e filtrazione di raggi X. Diffrazione di
raggi X: equazione di Bragg, indici e ordine dei riflessi. Sfera di riflessione e reticolo
reciproco. Metodi su cristallo singolo: metodo di rotazione, di oscillazione, di
Weissenberg, di precessione, del diffrattometro a quattro cerchi. Metodi delle polveri:
camere focalizzanti, diffrattometro, camera di Gandolfi. Applicazioni: indicizzazione
dei riflessi, determinazione delle assenze sistematiche e del gruppo spaziale,
determinazione e raffinamento delle costanti reticolari, raffinamento delle strutture
cristalline. Esempi di identificazione dei minerali con metodi delle polveri.
83
Microscopia elettronica. Principi teorici delle tecniche a scansione e a trasmissione.
Microscopio elettronico a scansione: schema costruttivo, formazione della immagine,
applicazioni. Microscopio elettronico a trasmissione: schema costruttivo, diffrazione
degli elettroni, formazione del contrasto dell' immagine, immagine in campo chiaro,
immagine in campo scuro, immagine in alta risoluzione, applicazioni nello studio dei
fenomeni di geminazione e di essoluzione.
Spettrometria di assorbimento nell'infrarosso. Principi teorici. Strumenti a
dispersione, strumenti a trasformata di Fourier. Aspetti sperimentali. Applicazioni
alla identificazione di minerali.
Determinazione della densità. Metodo dello spostamento, metodo del picnometro,
metodi della pesata idrostatica, metodi dei liquidi pesanti.
Determinazione degli indici di rifrazione. Metodi diretti: totalrifrattometri, metodi del
prisma. Metodi indiretti: metodo della variazione del liquido di immersione, metodo
della variazione della temperatura, metodo della variazione della lunghezza d'onda,
metodo della doppia variazione.
Testi consigliati.
Appunti di lezione. G. CAROBBI, Trattato di mineralogia, Vol. 1 e 2, USES Edizioni
Scientifiche S.p.A., Firenze, 1971. J. ZUSSMAN, Physical methods in determinative
mineralogy, Academic Press, London-New York, 1977.
ANALISI STRUTTURALE I (3 cfu)
PROF. GUIDO GOSSO
Il corso approfondisce la tettonica della sovrastruttura crostale e l’analisi ed
interpretazione dei dispositivi di deformazione acquisiti nei tre principali regimi
litosferici. Si svolge in aula (integrando eventualmente con brevi visite giornaliere a
casi alpini). E’ incluso un approfondimento teorico sulla deformazione delle rocce
naturali in ambiente fragile dominante e un’analisi bibliografica su argomenti trattati
in riviste scientifiche, da riassumere e presentare oralmente in un incontro di tipo
seminariale, oggetto di eventuale valutazione ai fini dell’esame finale del corso. Una
dispensa sarà messa a disposizione, ma gli allievi verranno invitati ad analizzare la
bibliografia coi loro mezzi, e a riassumerla.
ANALISI STRUTTURALE II (3 cfu)
DOTT. MICHELE ZUCALI
Il corso approfondisce la tettonica dell’infrastruttura crostale e l’analisi ed
interpretazione di dispositivi di deformazione impressi nei regimi litosferici di
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trascorrenza, subduzione e collisione. Si svolge in aula (integrando eventualmente
con brevi visite giornaliere a casi alpini). Comprende un approfondimento teorico
sulla deformazione a dominante plastica delle rocce naturali e un’analisi bibliografica
su argomenti trattati in riviste scientifiche, da riassumere e presentare oralmente in un
incontro di tipo seminariale, oggetto di eventuale fiscalizzazione ai fini dell’esame
finale del corso. Una dispensa sarà messa a disposizione, ma gli allievi verranno
invitati ad analizzare la bibliografia coi loro mezzi, e a riassumerla.
BACINI SEDIMENTARI I (3CFU)
DOTT. FABRIZIO BERRA
Il corso prepara gli Studenti alla comprensione dei meccanismi che portano allo
sviluppo dei bacini sedimentari e che ne controllano l'evoluzione nei differenti
contesti geodinamici. Particolare attenzione verrà riservata alle caratteristiche
stratigrafiche, sedimentologiche e tettoniche che caratterizzano i diversi tipi di bacini
ed alle implicazioni pratiche del loro studio.
Nel corso vengono illustrati i fattori che controllano lo sviluppo, l’evoluzione, la
geometria e la natura dei sedimenti che caratterizzano i diversi bacini sedimentari in
contesti geodinamici differenti. Sono illustrate le diverse tipologie di bacini presenti
attualmente sul pianeta e sono descritti esempi di differenti bacini antichi presenti nel
record geologico, evidenziando i criteri di base per il riconoscimento del contesto
geodinamico partendo dall’analisi delle successioni sedimentarie
BACINI SEDIMENTARI II (3CFU)
DOTT. FABRIZIO BERRA
Il corso prevede una attività prevalentemente pratica, basata sul coinvolgimento
diretto degli studenti nell’applicazione dei metodi di studio di un bacino
sedimentario. Nel corso si analizzeranno quindi gli strumenti utili per l’analisi e la
ricostruzione dei bacini Bacini Sedimentari: particolare attenzione verrà riservata
all’analisi di sezioni sismiche in bacini di diversi contesti geodinamici, all’analisi
della subsidenza dei bacini (con ricostruzione delle curve di backstripping), alla
ricostruzione dell’evoluzione termica.
BIOMINERALIZZAZIONE (3 cfu)
PROF. ELISABETTA ERBA
La Biomineralizzazione comprende tutti i processi biologici che producono parti
mineralizzate negli organismi animali, vegetali e batteri (scheletro, gusci, denti, ossa,
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etc.). Il corso comprende l’analisi della secrezione di parti mineralizzate nei
vertebrati, negli invertebrati e nei microorganismi. Oltre ad analizzare i processi che
convertono gli ioni in minerali, verranno enfatizzate le funzioni biologiche dei
minerali. Biomineralizzazione e cicli biogeochimici.
Le comunità microbiche e l’origine della biomineralizzazione. I batteri magnetotattici
e la produzione di magnetite.
Biocalcificazione e biosilicizzazione nel plancton marino (nannoplankton,
foraminiferi, diatomee, radiolari).
La mineralizzazione negli organismi invertebrati (brachiopodi, molluschi,
echinodermi, ammonoidi, anellidi).
Tipologie e distribuzione dei Tessuti Mineralizzati nei Vertebrati. Principali funzioni
dei Tessuti Mineralizzati nei Vertebrati. I Tessuti Mineralizzati nei Vertebrati e prime
fasi evolutive.
La mineralizzazione nelle piante (ossalato di calcio, carbonato di calcio e silice).
CALCOLO DELLE PROBABILITA’ E STATISTICA (5 Cfu)*
*mutuato da CALCOLO DELLE PROBABILITA’ E STATISTICA del Politecnico
di Milano
CALCOLO NUMERICO (5 Cfu)*
PROF.SSA DE TISI FLAVIA
*mutuato da CALCOLO NUMERICO della Laurea Triennale di Chimica.
CARTOGRAFIA NUMERICA (7,5 Cfu)*
PROF. RICCARDO BARZAGHI
*mutuato da Cartografia numerica per Ingegneria Civile e ambientale del Politecnico
di Milano
Lezioni
I sistemi di riferimento: generalità. I sistemi di riferimento della topografia classica:
geoide ed ellissoide. I sistemi di riferimento geocentrici (WGS84 e ITRFXXXX).
Elementi di Cartografia: generalità e proiezioni. La geometria dell’ellissoide. Le
rappresentazioni conformi ed equivalenti. La rappresentazione conforme di Gauss. La
cartografia ufficiale italiana. La cartografia catastale. La cartografia numerica. I Gis e
le loro principali funzionalità (GRASS, ArcView). La qualità dei dati in un GIS.
Acquisizione dati: la fotogrammetria ed il telerilevamento. Acquisizione dati:
GPS&GIS e digitalizzazione carte. Dati raster e vettoriali. DBMS nei GIS.
Esercitazioni
Il progetto "Isola" del Comune di Modena. Un GIS per la viabilità automobilistica.
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L'interpolazione spaziale di dati nei GIS: la creazione di un DTM. Un esempio di uso
dei GIS per l'Idrologia. Georeferenziazione di immagini telerilevate in un GIS.
CHIMICA FISICA II (4 cfu)
PROF. CARLO GRAMACCIOLI
La termodinamica statistica – Teoria ed applicazioni della statistica ai sistemi
termodinamici - Microstati e configurazioni – Ricerca della configurazione di
massima probabilità – Le funzioni di partizione – Spettroscopia vibrazionale e
funzioni termodinamiche dei minerali. Esempi di calcolo di funzioni termodinamiche
da dati spettroscopici e modelli vibrazionali – Relazioni tra dati cristallografici e dati
termodinamici o/e vibrazionali.
CHIMICA ORGANICA* (4 cfu)
DOTT. DANIELE PASSARELLA
* Mutuato da Scienze Naturali (Triennale)
Dipartimento di Chimica Organica e Industriale
Via Venezian 21
• Struttura e proprietà delle molecole organiche: orbitali – doppietti elettronici non
condivisi – forze intra- ed intermolecolari – polarità dei legami – polarità delle
molecole – acid e basi
• Alcani: nomenclatura - fonti – proprietà – conformazioni
• Alogenuri alchilici: nomenclatura – proprietà – reazioni di sostituzione nucleofila
– carbocationi
• Alcheni: nomenclatura – proprietà – reazioni di addizione
• Alchini: nomenclatura – proprietà
• Alcooli ed eteri: nomenclatura – proprietà
• Aldeidi e chetoni: nomenclatura – proprietà - reattività
• Acidi carbossilici e derivati: nomenclatura – proprietà - reattività
• Derivati aromatici
• Ammine: nomenclatura – proprietà
• Carboidrati
• Amminoacidi e proteine
• Acidi nucleici
• Accenni a composti organici di origine naturale e loro bioattività
• Estensione dei concetti base della chimica organica alla comprensione di
argomenti di biochimica.
Testi consigliati: W. H. BROWN “Introduzione alla Chimica Organica“ EdiSES
G. RUSSO
“Chimica Organica”
Ambrosiana
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COMPLEMENTI DI MATEMATICA (5 Cfu)*
PROF. ALESINA ALBERTO
*mutuato da COMPLEMENTI DI MATEMATICA della Laurea Specialistica di
Chimica
COMPLEMENTI DI PALEONTOLOGIA (3 cfu)
PROF. MARCO BALINI
Il corso è complementare al corso di base di Paleontologia del triennio e si
propone due finalità. La prima consiste nel fornire conoscenze approfondite
sulla teoria e la pratica della classificazione dei fossili. Il secondo scopo è quello
di illustrare alcuni aspetti applicativi della Paleontologia non trattati nei corsi di
base.
La classificazione dei fossili.
Ripresa dei concetti base di Sistematica, Tassonomia, Classificazione e
Nomenclatura. Significato di specie paleontologica e problemi di delimitazione.
Stratofenetica. Metodi statistici: pregi e difetti. Biometria: variabili e campi di
variabilità. Principali tecniche statistiche, esempi di applicazione e di interpretazione.
Tassonomia evolutiva, principi, gerarchia tassonomica, pregi e difetti. Tassonomia
numerica: nascita, sviluppo e declino; significato nell'ambito dello sviluppo della
Paleontologia moderna. Tassonomia cladista: principi e metodi di applicazione. La
Paratassonomia, con esempi (Paleoichnologia e Conodonti)
Nomenclatura: i Codici di Nomenclatura Zoologica e Botanica. I principi
fondamentali: il principio di priorità e il Principio del primo revisore, P. dei tipiportatori di nome, P. di coordinazione, P. di omonimia, P. di nomenclatura binomiale.
Esame di esempi pratici di problematiche comuni. Problemi di sinonimia.
Applicazioni della Paleontologia.
Applicazioni della Tafonomia, tafofacies e analisi dei rimaneggiamenti (con esempi).
Applicazioni della Paleoichnologia, paleoichnofacies e biofabric: individuazioni delle
lacune (con esempi).
CRISTALLOCHIMICA (3 cfu)
PROF. ACHILLE BLASI
Intende approfondire ed estendere i concetti e gli aspetti generali della
cristallochimica già trattati nell’insegnamento di Mineralogia del secondo anno della
laurea triennale. Particolare enfasi sarà data ai fenomeni di polimorfismo, soluzione
solida ed essoluzione nei più importanti gruppi di silicati e non-silicati. Attenzione
sarà rivolta anche ai minerali utili e a quelli di interesse petrologico.
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Testi consigliati.
Appunti di lezione.
Cipriani C. & Garavelli C. (1983). Cristallografia chimica e mineralogia speciale. IV
ed., USES, Firenze.
Gottardi G. (1984). I minerali. III ed., Boringhieri, Torino.
Klein C. & Hurlbut C.S.,Jr. (1993). Manual of mineralogy (after J.D.Dana). XXI ed.,
John Wiley & Sons, New York.
Putnis A (1992) Introduction to mineral sciences. Cambridge University Press.
CRISTALLOGRAFIA (4 Cfu)
PROF. GILBERTO ARTIOLI
Il corso vuole fornire i concetti indispensabili per una comprensione delle proprietà
strutturali e chimico-fisiche dello stato cristallino, permettere allo studente di poter
affrontare la letteratura di tipo cristallografico-strutturale, nonchè introdurre l’utilizzo
di alcune tecniche diffrattometriche moderne nella caratterizzazione di materiali.
Programma del Corso
(1) Cristalli ideali (12 ore)
Fondamenti di cristallografia: reticoli, simmetria, gruppi puntuali e spaziali.
Descrizione delle strutture cristalline: cella elementare, posizioni atomiche,
molteplicità.
Cenni di calcolo cristallografico: trasformazioni di coordinate, matrice metrica,
distanze ed angoli di legame.
(2) Cristalli reali (4 ore)
Introduzione ai concetti di nucleazione e crescita cristalline. Difettualità puntuale ed
estesa. Cenni di pseudosimmetria, strutture derivative.
(3) Tecniche moderne di diffrazione (16 ore)
Richiami di fisica della diffrazione.
Introduzione alla radiazione di sincrotrone: proprietà ed utilizzo.
Introduzione alle sorgenti di neutroni: proprietà ed utilizzo.
Testi consigliati:
Giacovazzo C. et al. (2002) Fundamentals of crystallography. 2nd Edition. IUCr,
Oxford Science Publications, Oxford.
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DIAGENESI I E II (3+3 cfu)
PROF. FLAVIO JADOUL
Modulo 1Stadi e fattori che controllano la diagenesi. Aspetti tessiturali e diagenetici dei
depositi sedimentari, porosità primaria e secondaria I processi diagenetici, chimici,
fisici e biologici. La compattazione meccanica e chimica, i processi di cementazione,
alterazione, ricristallizzazione, soluzione, sostituzione.
L’approccio matematico alle problematiche diagenetiche: l’equazione diagenetica
generale, i processi di advezione e la compattazione, la diffusione diagenetica, i
processi diagenetici chimici: processi di equilibrio, di omogeneizzazione, processi di
precipitazione, dissoluzione, autigenesi (silicizzazione, fosfatizzazione, glauconite,
solfuri e silicati di Fe).
La diagenesi delle rocce carbonatiche: processi, tessiture e strutture. Caratteristiche
degli isotopi stabili in diversi tipi di diagenesi. Tipi di cementi. Criteri per riconoscere
gli influssi diagenetici precoci marini e meteorici. La diagenesi di seppellimento
profondo e caratteristiche peculiari.
Criteri di riconoscimento dei processi diagenetici sindeposizionali (precoci) e
connessi al seppellimento (burial diagenesi). Le principali modificazioni diagenetiche
nei carbonati: dolomitizzazione, dedolomitizzazione, silicizzazione.
Modulo 2 - La diagenesi delle areniti: caratterizzazione dei processi
di
compattazione, cementazione, soluzione, alterazione e sostituzione dei componenti
granulari. La porosità secondaria nelle arenarie. La diagenesi dei minerali argillosi.
Gli ambienti diagenetici e gli strumenti utilizzati per il loro riconoscimento:
analisi con il microscopio ottico (microfacies), microscopio elettronico (Sem),
catodoluminescenza, lo studio delle inclusioni fluide, le indagini tramite gli
isotopi stabili, le indagini sulle argille.
Le indagini diagenetiche nella ricerca e nella valutazione delle fonti di idrocarburi,
esempi di studi diagenetici in reservoir dolomitici e arenitici.
Esercitazioni:
microscopio
elettronico
SEM-EDX,
osservazioni
in
catodoluminescenza e visita di un laboratorio di geochimica isotopica.
Testi consigliati: dispense del Docente e articoli su riviste specialistiche .
ESPLORAZIONE SISMICA A PICCOLA PROFONDITA’ (4 Cfu)*
PROF. IGNAZIO TABACCO
* mutuato dalla Specialistica in Geofisica di Esplorazione ed Applicata
Il corso si propone di fornire conoscenze avanzate sulla applicazione delle
metodologie di esplorazione sismica a profondità non superiori a poche centinaia di
metri. Particolare rilievo sarà dato alle tematiche della caratterizzazione sismica dei
terreni più superficiali e alla loro correlazione con dati geotecnici. Saranno
90
analizzate le possibili applicazioni allo studio della stabilità dei versanti e delle
fondazioni di manufatti di grandi dimensioni.
Contenuti.
1. Richiami alla teoria di base della esplorazione sismica.
2. Sorgenti.
3. Acquisizione dei dati di campo: strumentazioni, offset ottimale, coperture
multiple, tomografia.
4. Correlazione dei parametri elastici misurati in modo dinamico ( sismico) e
statico ( misure geotecniche)
5. Esempi di applicazioni
6. Acquisizione ed elaborazione di dati di campo.
Il corso prevede esercitazioni sul campo e laboratori di elaborazione e interpretazione
dei dati.
FISCA DEI MINERALI (4 cfu)
PROF. ALESSANDRO PAVESE
Obiettivo. L’insegnamento si propone di fornire gli strumenti di base per la
comprensione dei principali meccanismi fisici che governano il comportamento dei
materiali cristallini sia in riferimento al loro impiego industriale (ricerca e sviluppo di
prodotti, controllo di qualità, ottimizzazione di processi) sia alle loro proprietà in
ambiente naturale (processi ad alta pressione e temperatura).
Programma.
Modulo I Richiami di termodinamica. Scambi di calore tra sistemi e sorgenti. Sistemi
monofase e multifase. Regole di equilibrio. Applicazioni. Elementi di meccanica
statistica.
Modulo II I modelli classici e quantistici. Meccanismi di accoppiamento materiaradiazione elettromagnetica; probabilità di transizione. Elementi di dinamica
reticolare. La struttura a bande. La teoria di campo cristallino.
Testi consigliati.
Ashcroft NW and Mermin ND, 1976, Solid State Physics, Saunders College
Publishing International Edition.
Putnis A, 1992, Introduction to Mineral Sciences, Cambridge University Press
FISICA DELL’INTERNO DELLA TERRA (6 Cfu)
PROF.SSA ANNA MARIA MAROTTA
Obiettivi
Approfondire la conoscenza dei meccanismi fisici che regolano la dinamica della
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Terra ed i processi che coinvolgono il sistema litosfera-mantello.
Contenuti
Proprietà reologiche della Terra, a diverse scale di tempo. Elasticità. Flessione
elastica e viscoelastica della litosfera in 2D e 3D. Soluzioni speciali della equazione
per la flessione.
Creep lineare e non lineare. Convezione transitoria e stazionaria nel mantello
terrestre. Modello del ‘Boundary-layer’. Plasticità. Criteri di frattura fragile e duttile.
Modellizzazione termo-meccanica della deformazione litosferica.
Testi consigliati:
a. Geodynamics, Donald L. Turcotte and Gerald Schubert
b. Rheology of the Earth - Deformation and flow processes in geophysics and
geodynamics, Giorgio Ranalli
GEOARCHEOLOGIA I* (4 cfu)
PROF. MAURO CREMASCHI
*Mutuato da Scienze Naturali (Triennale)
Definizioni
La Geoarcheologia, tra ricerca archeologica e Scienze della Terra: Archeometria,
tecniche scientifiche per lo studio e la tutela dei Beni culturali.
Il concetto di tempo in Archeologia e Geoarcheologia
Tecniche per la misura del tempo: tecniche incrementali: la dendrocronologia;
tecniche radiometriche: radiocarbonio e termoluminescenza.
Il quadro paleoclimatico di riferimento
Le variazioni climatiche del Quaternario, con particolare attenzione a quelle
dell’Olocene.
Concetto di sito archeologico
Tecniche di esplorazione. Tecniche pedologiche e sedimentologiche per la diagnosi
dei processi di formazione dei siti archeologici.
Il paesaggio archeologico
Tecniche geomorfologiche, remote sensing e GIS, per la ricostruzione dei paesaggi
del passato. Geoarcheologia dell’impatto antropico.
Manufatti
Manufatti litici e manufatti ceramici, approccio geoarcheologico ed archeometrico: le
tecniche di produzione, marcature delle provenienze.
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Valutazione del rischio archeologico
La Geoarcheologia applicata alla valutazione ed alla protezione del patrimonio
Archeologico.
TESTI CONSIGLIATI
Durante il corso verrà fornito materiale bibliografico sui temi trattati.
• Birkeland P. W., 1974. Pedology Weathering and Geomorphological Research.
Oxford University Press, New York.
• Bosellini A., Mutti E. & Ricci Lucchi F., 1989. Rocce e Successioni
Sedimentarie. UTET, Torino.
• Bowen D. Q., 1984. Quaternary Geology: A framework for multidisciplinary
work. Pergamon Press, Oxford.
• Bradley S. R., 1999. Paleoclimatology. II edition. Academic Press,
Amsterdam.
• Butzer K.W. 1982. Archaeology as human ecology, Cambridge University
Press
• Castiglioni G. B., 1979. Geomorfologia. UTET.
• Cremaschi M. e Rodolfi G., 1991. Il Suolo. La Nuova Italia Scientifica, Roma.
• Crowley J. T. & North G., 1991. Paleoclimatology. Oxford Monographs on
Geology and Geophysics, 18 Oxford University Press, New York.
• Foster Flint R., 1971. Glacial and Quaternary Geology. Wiley & Sons, New
York.
• Giordano A., 1999. Pedologia. UTET, Torino.
• Goldberg P., Holliday V., Ferring C.R., 2001. Earth Sciences and
Archaeology, Kluver Academic.
• Kandel R., 1999. L’incertezza del Clima. Piccola Biblioteca Einaudi Scienza.
• Marchetti M., 2000. Geomorfologia Fluviale. Pitagora editrice, Bologna.
• Cremaschi, M., 2000. Manuale di Geoarcheologia. Ed. Laterza
• Pinna M., 1996. Le variazioni del clima: Dall’ultima grande glaciazione alle
prospettive per il XXI secolo. Franco Angeli, Milano.
• Rapp G. & Hill C., 1998. Geoarchaeology. Yale University Press.
• Renfrew C. e Bahn P., 1995. Archeologia, teorie, metodi e Pratica. Zanichelli,
Bologna.
• Roberts N., 1993. The Holocene, an environmental history. Blackwell.
• Rossi P., 1979. I segni del Tempo: storia della terra e storia delle nazioni da
Hooke a Vico. Feltrinelli Editore, Milano.
• Schiffer M.B. 1987. Formation Processes of the Archaeological Record.
University of New Mexico Press, Albuquerque
• Strahler A. N., 1984. Geografia fisica. Piccin, Padova.
93
GEOARCHEOLOGIA II* (6 cfu)
PROF. MAURO CREMASCHI
*Mutuato da Scienze Naturali (Specialistica)
Fondamenti filosofici della disciplina
Le prove geologiche dell’antichità dell’uomo tra XVIII e XIX secolo; Boucher de
Pertes e le industrie antidiluviane; Positivismo e Paletnologia; la cesura
dell’idealismo; il dopoguerra: le Scienze per l’Archeologia ed i Beni Culturali; gli
anni sessanta: la New Archaeology: cultura materiale e contesto; oggi: l’uomo e
l’ambiente, la necessità di costruire la memoria.
Il tempo e la sua misura
Tecniche di datazione incrementale e radiometrica (campi di applicazione delle
tecniche di datazione con particolare riguardo a dendrocronologia, radiocarbonio,
Uranio/Torio, Potassio/Argon e termoluminescenza).
Il quadro paleoclimatico di riferimento
Il Quaternario: Isotopi stabili dell’Ossigeno, nei carotaggi oceanici e nelle carote dei
ghiacci artici ed antartici; ruolo della circolazione atmosferica ed oceanica nei
mutamenti climatici globali.
I siti archeologici come archivi per la storia dell’ambiente e delle comunità
antropiche
Processi di formazione dei siti; esplorazione, diagnosi, documentazione, tecniche di
campo ed analisi di laboratorio.
• La stratigrafia archeologica: concetto di unità stratigrafica, il sistema
Harrisiano.
• Ricostruzione dei processi di formazione dei siti archeologici, l’attività
antropica come generatrice di stratigrafie:
Elementi di pedologia (il profilo del suolo, codici di descrizione pedologica, i
processi ed i fattori della pedogenesi, cenni di classificazione del suolo e tecniche di
valutazione delle terre)
Elementi di micromorfologia pedologica (il suolo a livello microscopico, principali
codici descrittivi, componenti principali e figure).
Elementi di sedimentologia (concetto di tessitura, natura e forma dei clasti, concetti
stratigrafia, le facies e le associazioni di facies; esempi dal sistema continentale).
• Casi di Studio: dai siti ‘sporadici’ all’archeologia urbana
Il paesaggio archeologico
I reciproci condizionamenti dell’uomo e natura nel modellamento del paesaggio:
storia dell’impatto antropico.
Elementi di Geomorfologia: i principali processi morfodinamici, evoluzione del
reticolo idrografico, evoluzione dei versanti, elementi di geomorfologia climatica.
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Uso del remote sensing per l’identificazione delle evidenze archeologiche e dei loro
rapporti con il paesaggio: tecniche di rilevamento: il microrilievo, i DTM (modelli
digitali tridimensionali) cartografia, cartografia geomorfologica, uso della stazione
totale, GPS palmare e GPS differenziale.
Tattiche di survey geoarcheologico; settlement patterns ed evoluzione del paesaggio.
Manufatti litici e manufatti ceramici - approccio geoarcheologico ed archeometrico:
marcature delle provenienze.
La Geaorcheologia per la tutela del patrimonio archeologico.
Aspetti legislativi della tutela dei Beni culturali nella legislazione italiana e nel diritto
internazionale. Conservazione dei siti archeologici, procedure di valutazione dei siti
archeologici, la carta del rischio archeologico.
Casi di Studio
Geoarcheologia dell’impatto antropico e degli adattamenti ai cambiamenti climatici.
Uso del suolo da parte delle comunità acquisitive (cacciatori e raccoglitori) - casi di
studio.
Uso del suolo da parte delle comunità produttive(agricoltori): evidenze geologiche e
micromorfologiche della paleoagricoltura; evidenze della pastorizia - casi di studio.
• Geoarcheologia della degradazione ambientale e degli inquinamenti.
• Geoarcheologia delle risorse idriche, impatto antropico nelle civiltà irrigue.
Adattamenti alla desertificazione i casi delle aree sahariane, della penisola arabica e
dei deserti asiatici.
ESERCITAZIONI E ATTIVITÀ PRATICHE
Il corso comprende escursioni sul terreno ed uno stage finale.
TESTI CONSIGLIATI
• Birkeland P. W., 1974. Pedology Weathering and Geomorphological Research.
Oxford University Press, New York.
• Bosellini A., Mutti E. & Ricci Lucchi F., 1989. Rocce e Successioni
Sedimentarie. UTET, Tori
• Bowen D. Q., 1984. Quaternary Geology: A framework for multidisciplinary
work. Pergamon Press, Oxford.
• Bradley S. R., 1999. Paleoclimatology. II edition. Academic Press,
Amsterdam.
• Butzer K.W. 1982. Archaeology as human ecology, Cambridge University
Press.
• Castiglioni G. B., 1979. Geomorfologia. UTET.
• Cremaschi M. e Rodolfi G., 1991. Il Suolo. La Nuova Italia Scientifica, Roma.
• Cremaschi, M., 2000. Manuale di Geoarcheologia. Ed. Laterza.
• Crowley J. T. & North G., 1991. Paleoclimatology. Oxford Monographs on
Geology and Geophysics, 18 Oxford University Press, New York.
95
• Foster Flint R., 1971. Glacial and Quaternary Geology. Wiley & Sons, New
York.
• Giordano A., 1999. Pedologia. UTET, Torino.
• Goldberg P., Holliday V., Ferring C.R., 2001. Earth Sciences and
Archaeology, Kluver Academic.
• Kandel R., 1999. L’incertezza del Clima. Piccola Biblioteca Einaudi Scienza.
• Marchetti M., 2000. Geomorfologia Fluviale. Pitagora editrice, Bologna.
• Pinna M., 1996. Le variazioni del clima: Dall’ultima grande glaciazione alle
prospettive per il XXI secolo. Franco Angeli, Milano.
• Rapp G. & Hill C., 1998. Geoarchaeology. Yale University Press.
• Renfrew C. e Bahn P., 1995. Archeologia, teorie, metodi e Pratica. Zanichelli,
Bologna.
• Roberts N., 1993. The Holocene, an environmental history. Blackwell.
• Rossi P., 1979. I segni del Tempo: storia della terra e storia delle nazioni da
Hooke a Vico. Feltrinelli Editore, Milano.
• Schiffer M.B. 1987. Formation Processes of the Archaeological Record.
University of New Mexico Press, Albuquerque.
• Strahler A. N., 1984. Geografia fisica. Piccin, Padova.
GEODINAMICA I ( 3CFU)
PROF.SSA PAOLA TARTAROTTI
Il Corso fornisce le nozioni sui meccanismi tettonitici attivi in corrispondenza delle
zone di subduzione, dei margini divergenti e trascorrenti, nonché informazioni
dettagliate sulla loro strutturazione. Obiettivo del corso sarà inoltre fornire alcune
nozioni sulla geodinamica specifica della litosfera oceanica attuale e dei complessi
ofiolitici, residui fossili di antichi oceani. Particolare riguardo sarà rivolto:
• alla comprensione della struttura e composizione della litosfera oceanica negli
oceani attuali (struttura sismica e interpretazione litologica)
• all’illustrazione delle tecniche e metodologie di rilevamento in mare
• alla morfologia e tettonica del sistema dorsali medio-oceaniche
• ai processi di interazione crosta oceanica/acqua marina
al confronto con le ofioliti: il ciclo della crosta oceanica (esempi dalle Alpi; traiettorie
P-T).
GEODINAMICA II (3 cfu)
PROF.SSA M. IOLE SPALLA
24 ore di lezione
Obiettivo del corso è l’analisi dei modelli tettonici attualistici e la loro applicazione ai
casi naturali. Particolare riguardo sara dedicato al ruolo della convezione mantellica
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nella dinamica delle placche, alla deformazione continentale dei margini attivi ed alle
relazioni tra stato termico della litosfera e i differenti contesti geodinamici. Vengono
considerate propedeutiche al corso le nozioni acquisite durante il corso di
Geodinamica I.
Programma delle lezioni – Il ruolo del mantello: convezione, meccanismo di
convezione e struttura convettiva; le placche come manifestazione della convezione
mantellica; eterogeneità nel mantello. Strutturazione delle placche continentali nelle
zone di subduzione e collisione e meccanismi di accrezione o erosione tettonica
attivi; strutturazione delle placche continentali nelle zone di estensione litosferiche e
meccanimi di accrezione e assottigliamento attivi. Stato termico della litosfera nelle
zone meccanicamente stabili e nelle zone attive (subdzione, collisione e rift):
modelli teorici e confronto con l’evoluzione termica e tettonica delle catene
collisionali (Alpi, catena Varisca,….) o dei rift continentali fossili ed attuali.
L’esame consiste in una prova orale che può essere accompagnata da un seminario su
un argomento di interesse dello studente da concordare con il docente del corso.
GEOLOGIA APPLICATA I (4 cfu)
PROF. GIUSEPPE SFONDRINI
4 cfu : 20 ore lezioni frontali + 6 ore esercitazioni + 24 ore escursioni
Il corso si propone, in modo ovviamente sintetico, di focalizzare gli aspetti
geologici connessi alla valutazione dei rischi naturali ed alla realizzazione delle
principali opere di ingegneria. Viene illustrato quale possa e debba essere il
contributo del geologo alla loro progettazione, individuando gli strumenti tecnici
indispensabili. Oltre alla necessaria sintesi ed ai richiami dei contenuti teorici
verranno illustrati alcuni casi pratici.
Il programma segue rigorosamente gli schemi delle lezioni registrati sul CD
fornito, i file sono in formato pdf.
1) Introduzione
Lo sviluppo della Geologia applicata dalla visione pionieristica, essenzialmente
geologica, sino al moderno approccio geologico-ingegneristico.
Il bagaglio tecnico necessario: (Discipline geologiche. Discipline
ingegneristiche.)
I campi di applicazione:
(Georisorse. Ambiente e territorio. Costruzioni.
Valutazione della pericolosità e dei rischi. Valutazione dell’impatto ambientale.)
Strumenti d’indagine: (Prospezioni, prove in sito, misure in laboratorio.)
Il progetto delle opere e la loro tipologia: (Le principali opere di ingegneria,
le fasi della progettazione. Il contributo del Geologo. I modelli concettuali.)
Il territorio: I rischi naturali ed i rischi indotti.
2) I rischi
I rischi naturali. La probabilità di accadimento di un evento, il grado di
97
severità, l’indice di pericolo, la vulnerabilità ed il rischio. Definizione del livello di
rischio.
3) Il rischio sismico
Cenni e richiami di sismologia. Intensità macrosismica regionale e carte di
pericolosità (macrozonizzazione). Risposta sismica locale, elementi che la
condizionano (microzonizzazione). Effetti al suolo e sulle strutture. Maremoti
(Tsunami).
4) Il rischio idrologico - a:
Il moto dell’acqua. Il bacino imbrifero e la rete idrografica. Significato di
bilancio idrologico. Le precipitazioni. Afflussi e deflussi, parametri relativi. Il moto
nei canali, misure idrologiche. Brevi cenni di modellistica idrologica.
5) Il rischio idrologico - b:
Conseguenze del moto dell’acqua. Erosione e trasporto. Interazione fra la rete
idrografica e le falde sotterranee.
6) Il rischio idroglogico - c:
Conseguenze delle alluvioni. Esondazioni e loro effetti. Conoidi e trasporti di
massa. Da rischio idrologico a rischio idrogeologico: Frane indotte.
7) Il rischio idrogeologico - a:
Le deformazioni dei versanti. Metodi per la valutazione della pericolosità,
l’approccio geotecnico-ingegneristico. Tipologia delle frane. Le frane nei depositi
delle coperture. Caratteristiche geologico-strutturali del substrato e conseguenti tipi di
movimento. Le deformazioni gravitative profonde di versante.
8) Il rischio idrogeologico - b:
Misure per il controllo dei dissesti. Velocità, magnitudo ed area di espansione.
Verifiche di stabilità, cenni di modellazione matematica.
9) Il rischio idrogeologico - c:
Un esempio: Il bacino del T: Torreggio (SO). L’evoluzione nel tempo di una
grande frana. Interazioni con il corso d’acqua e pericolosità indotta.
10) Il rilevamento geomeccanico - a:
Individuazione degli affioramenti, loro inquadramento geologico-strutturale
regionale e di dettaglio. Fattore scala e rappresentatività delle stazioni di misura.
Rilievo di dettaglio. Restituzione, elaborazione ed interpretazione dei dati.
11) Il rilevamento geomeccanico - b:
Le classificazioni geomeccaniche: breve rassegna storica. Loro significato ed
impiego. Correlazioni empiriche fra classificazioni e parametri geomeccanici.
12) Opere di Ingegneria - Le gallerie - a:
Alcuni grandi trafori. I dati geoloco-strutturali. Le prospezioni. Profili
geologico-tecnici di previsione. Interazione galleria-falde idriche. Bacino idrografico
e bacino sotterraneo. Carsismo. Interazione gallerie-superficie topografica,
deformazioni plastiche superficiali.
13) Opere di Ingegneria - Le gallerie - b:
Stato tensionale nel sottosuolo. Condizioni al contorno e distribuzione delle
tensioni attorno al cavo. Deformazioni.
98
14) Opere di Ingegneria - Le gallerie - c:
Metodi di scavo. Armature e rivestimenti. Smaltimento dei detriti (smarino).
Imbocchi, pozzi e finestre. Rilievi e controlli in corso d’opera.
15) Opere di Ingegneria - Le dighe - a:
Schema di impianto. Tipi di dighe, stabilità statica e dinamica. La soglia,
morfologia del substrato sepolto, successione litostratigrafica, carsismo, strutture
tettoniche. L’invaso, tenuta e stabilità. Bacini idrografici e bacini sotterranei.
Protezione dall’interrimento e stabilità dei versanti.
16) Opere di Ingegneria - Le dighe - b:
Le grandi catastrofi italiane, cause ed effetti (1923 Gleno, 1935 Molare, 1963
Vajont).
Esercitazioni:
Sono previste 3 esercitazioni di laboratorio per una visione in esercizio delle
apparecchiature che eseguono prove geotecniche e geomeccaniche.
Escursioni:
Sono previste 3 escursioni per illustrare alcune situazioni di rischio idrogeologico e
con visite ad opere di ingegneria.
Materiale didattico:
Viene fornito un CD con gli schemi e le figure delle lezioni. Si sottolinea che schemi
e figure non hanno la pretesa di costituire una dispensa completa, è pertanto
indispensabile che, durante le lezioni, vengano presi i rituali appunti.
Il CD contiene inoltre materiale supplementare, soprattutto relativo alla Stablità delle
scarpate (file in formato pdf, ppt o eseguibili con Internet Explorer, Windows Media
Player, ecc.), argomento fondamentale sotto l’aspetto professionale, ma che non trova
spazio nei cfu assegnati al corso.
Vengono forniti alcuni indirizzi Web dove è consultabile e\o scaricabile ulteriore
materiale didattico-tecnico supplementare.
Esame:
L’esame si limita ad un colloquio relativo agli argomenti trattati nel programma
esposto ed a quanto effettuato durante le esercitazioni ed alle escursioni. E’ facoltà
dello studente presentarsi con una conoscenza più estesa, acquisita dal materiale
didattico di consultazione presente nel CD e\o dai testi consigliati.
Testi consigliati:
P.B. Attewell & I.W. Farmer (1976) – Principles of Enineering Geology –
Chapman and Hall - John Wiley & Sons
(*) E. Hoek (2000) – Rock Engineering - Evert Hoek Consulting Engineer Inc.
(°) E. Hoek & J. V. Bray (1981) - Rock Slope Engineering – Institution of Mining
and Metallurgy
(°) E. Hoek & E. T. Brown (1982) – Underground Excavation in Rock - Institution
of Mining and Metallurgy
(°) B. H. G. Brady & E. T. Brown (1999)– Rock Mechanics - For underground
mining - Kluver Academic Publishers
99
(°) Z. T, Bieniawski (1989) – Engineering Rock Mass Classification – John Wiley
& Sons
(#) A. Desio (1973) - Geologia Applicata all’Ingegneria – Hoepli
(°) G. Barla (a cura di) (1986-1994; 1998-2004)I Cicli di Conferenze di Meccanica
delle Rocce – Associazione Geotecnica Italiana
Note: (*) Scaricabile dalla rete Web (Testo fornito nel CD).
(°) Testi segnalati solo per maggiori approfondimenti su argomenti specifici.
(#) Testo classico che fornisce una visione della complessità e della ricchezza
della Geologia Applicata.
GEOLOGIA APPLICATA Il (4 cfu)
PROF. LAMBERTO GRIFFINI
24 ore lezioni frontali + 6 ore esercitazioni + 12 ore escursioni
Introduzione ai metodi geonumerici
Elementi di base per il calcolo numerico. Richiami di analisi matriciale e di calcolo
differenziale. Definizione di accuratezza (teoria degli errori), convergenza e stabilità.
Soluzioni implicite ed esplicite. Richiami di calcolo tensionaIe. Il metodo delle
differenze finite. Approssimazione ed interpolazione. Il metodo degli elementi finiti.
Cenni sui metodi al contorno. Il metodo degli elementi discreti.
Caratterizzazione, definizione e modellazione dei materiali e degli ammassi
Approfondimenti sulle caratteristiche di deformabilità e resistenza dei materiali
geologici.
Prove per la definizione dei parametri di ingresso per la modellazione del
comportamento meccanico dei materiali.
Approfondimenti sulle caratteristiche di deformabilità e resistenza delle discontinuità.
Prove per la definizione dei parametri di ingresso per la modellazione del
comportamento meccanico delle discontinuità.
Prove per la definizione dei parametri di ingresso per la modellazione del
comportamento meccanico degli ammassi. Prove di laboratorio e prove in sito.
Concetti di mezzi isotropi ed anisotropi (anisotropia trasversale ed ortotropa).
Concetto e realizzazione di modelli continui equivalenti.
Problemi connessi alla stabilità dei pendii naturali ed artificiali
Condizioni al contorno, variazioni dello stato tensionale e deformazioni in condizioni
di carico e scarico, sia allo stato asciutto che in presenza di filtrazione. Metodi di
controllo delle tensioni e deformazioni, metodi di stabilizzazione.
I problemi connessi con la realizzazione di cavi in sotterraneo. Condizioni al
contorno, variazione dello stato tensionale e deformazioni, sia allo stato asciutto che
100
in presenza di filtrazione. Metodi di controllo delle tensioni e deformazioni, metodi di
stabilizzazione.
GEOLOGIA DEGLI IDROCARBURI II (4 cfu)
PROF. PIER FEDERICO BARNABA
Questo modulo si sviluppa in 32 ore di lezione frontale e comprende alcune visite
presso Unità operative di una compagnia petrolofera. La finalità del modulo è di
integrare e ampliare le conoscenze sulla Geologia degli idrocarburi acquisite nel
corso della Triennale; esso è improntato principalmente sui seguenti argomenti:
relazioni esistenti tra I bacini sedimentary e le province petrolifere , Geologia e
ingegneria dei giacimenti di idrocarburi, problemi ambientali nell’esplorazione e
nella coltivazione dei giacimenti gassiferi e petroliferi, distribuzione degli idrocarburi
in Italia e nel mondo.
GEOLOGIA DEL QUATERNARIO I* (5 cfu)
PROF. MAURO CREMASCHI
*Mutuato da Scienze Naturali (Triennale)
Generalità
Il posto del Quaternario nella Storia della Terra.
I principali temi della Geologia del Quaternario fra Catastrofismo ed Attualismo:
l’instabilità del clima.
I proxy data
Gli archivi geologici per la ricostruzione del clima e dell’ambiente nel passato
nell’ambiente continentale. Sedimenti, suoli e forme. Gli archivi paleontologici
(pollini, micromammiferi)
Concetto e misura del tempo in geologia del Quaternario.
Le fonti tradizionali per misurare il tempo passato. Tecniche incrementali
(dendrocronologia,
lichenometria,
limnologia);
tecniche
radiometriche
(Radiocarbonio, Isotopi dell’Uranio, Termoluminescenza, altre tecniche). Il
Paleomagnetismo.
La questione dell’Era Glaciale
Glaciazione quadripartita e Poliglacialismo.
La ricostruzione climatica basata sugli isotopi stabili dell’ossigeno: i carotaggi
oceanici. Isotopi dell’Ossigeno e gas atmosferici: le carote dei ghiacciai artici,
antartici e continentali.
Il Quaternario
101
Cenni di stratigrafia del Quaternario: Pleistocene superiore ed Olocene.
TESTI CONSIGLIATI
Durante il corso verrà fornito materiale bibliografico sui temi trattati.
• Birkeland P. W., 1974. Pedology Weathering and Geomorphological Research.
Oxford University Press, New York.
• Bosellini A., Mutti E. & Ricci Lucchi F., 1989. Rocce e Successioni
Sedimentarie. UTET, Torino.
• Bowen D. Q., 1984. Quaternary Geology: A framework for multidisciplinare
work. Pergamon Press, Oxford.
• Bradley S. R., 1999. Paleoclimatology. II edition. Academic Press,
Amsterdam.
• Castiglioni G. B., 1979. Geomorfologia. UTET.
• Cremaschi M. e Rodolfi G., 1991. Il Suolo. La Nuova Italia Scientifica, Roma.
• Cremaschi M., 2000. Manuale di Geoarcheologia. Laterza, Bari.
• Crowley J. T. & North G., 1991. Paleoclimatology. Oxford Monographs on
Geology and Geophysics, 18 Oxford University Press, New York.
• Foster Flint R., 1971. Glacial and Quaternary Geology. Wiley & Sons, New
York.
• Giordano A., 1999. Pedologia. UTET, Torino.
• Kandel R., 1999. L’incertezza del Clima. Piccola Biblioteca Einaudi Scienza.
• Marchetti M., 2000. Geomorfologia Fluviale. Pitagora editrice, Bologna.
• Pinna M., 1996. Le variazioni del clima: Dall’ultima grande glaciazione alle
prospettive per il XXI secolo. Franco Angeli, Milano.
• Roberts N., 1993. The Holocene, an environmental history. Blackwell.
• Rossi P., 1979. I segni del Tempo: storia della terra e storia delle nazioni da
Hooke a Vico. Feltrinelli Editore, Milano.
• Strahler A. N., 1984. Geografia fisica. Piccin, Padova.
GEOLOGIA DEL QUATERNARIO II* (6 cfu)
PROF. MAURO CREMASCHI
*Mutuato da Scienze Naturali (Specialistica)
Le radici filosofiche dei principali temi della Geologia del Quaternario
L’età del mondo, l’antichità dell’uomo, tra catastrofi ed attualismo: il periodo
glaciale, tra determinismo e processi culturali: i cambiamenti climatici e le civiltà.
I proxies data
Ccome ricostruire gli ambienti del passato, cenni di sedimentologia del continentale, i
processi pedologici ed i paleosuoli, i processi geomorfologici. Processi e fattori negli
ambienti di sedimentazione delle cavità e ripari sottoroccia, forme e depositi
dell’ambiente glaciale, forme e depositi dell’ambiente fluviale, i paleoalvei.
102
Tecniche di rilevamento e cartografia
Uso del remote sensing; elementi di GIS.
La misura del tempo
Datazioni incrementali e radiometriche. Approfondimenti sulla dendrocronologia,
problematiche concernenti il radiocarbonio, la serie dell’Uranio, il Potassio/Argon, la
stratigrafia paleomagnetica.
La questione del glaciale
Il periodo glaciale la glaciazione quadripartita, la teoria astronomica ed il
poliglacialismo. Applicazioni alla stratigrafia del glaciale nelle Alpi, nell’Europa
centro settentrionale e nell’America del Nord.
La stratigrafia isotopica
Gli isotopi stabili dell’ossigeno nei fondali oceanici ed i cambiamenti paleoclimatici
del Pleistocene.
Gli isotopi stabili dell’Ossigeno nei carotaggi artici ed antartici: cambiamenti
climatici fra Pleistocene ed Olocene, il ruolo dei gas serra e del particellato
atmosferico.
Le aree a loess
Loess cinesi e suscettività magnetica; l’Europa: loess e morfogenesi periglaciale; il
bacino loessico padano adriatico: un ponte per l’Oriente.
Le variazioni climatiche recenti
Oscillazioni delle linee di riva, fra eustatismo e neotettonica.
Stratigrafia del Pleistocene superiore del Tardiglaciale e dell’Olocene alle medie
latitudini.
Cambiamenti nei regimi monsonici ed aridificazione alle basse latitudini durante
l’Olocene.
I mutamenti climatici dell’Olocene cambiamenti globali ed antropizzazione.
ESERCITAZIONI E ATTIVITÀ PRATICHE
Il corso comprende escursioni sul terreno ed uno stage finale.
TESTI CONSIGLIATI
• Birkeland P. W., 1974. Pedology Weathering and Geomorphological Research.
Oxford University Press, New York.
• Bosellini A., Mutti E. & Ricci Lucchi F., 1989. Rocce e Successioni
Sedimentarie. UTET, Torino.
• Bowen D. Q., 1984. Quaternary Geology: A framework for multidisciplinare
work. Pergamon Press, Oxford.
103
• Bradley S. R., 1999. Paleoclimatology. II edition. Academic Press,
Amsterdam.
• Castiglioni G. B., 1979. Geomorfologia. UTET.
• Cremaschi M. e Rodolfi G., 1991. Il Suolo. La Nuova Italia Scientifica, Roma.
• Cremaschi M., 2000. Manuale di Geoarcheologia. Laterza, Bari.
• Crowley J. T. & North G., 1991. Paleoclimatology. Oxford Monographs on
Geology and Geophysics, 18 Oxford University Press, New York.
• Foster Flint R., 1971. Glacial and Quaternary Geology. Wiley & Sons, New
York.
• Giordano A., 1999. Pedologia. UTET, Torino.
• Kandel R., 1999. L’incertezza del Clima. Piccola Biblioteca Einaudi Scienza.
• Marchetti M., 2000. Geomorfologia Fluviale. Pitagora editrice, Bologna.
• Pinna M., 1996. Le variazioni del clima: Dall’ultima grande glaciazione alle
prospettive per il XXI secolo. Franco Angeli, Milano.
• Robertts N., 1993. The Holocene, an environmental history. Blackwell.
• Rossi P., 1979. I segni del Tempo: storia della terra e storia delle nazioni da
Hooke a Vico. Feltrinelli Editore, Milano.
• Strahler A. N., 1984. Geografia fisica. Piccin, Padova.
GEOLOGIA MARINA* (6 cfu)
PROF.SSA ISABELLA PREMOLI SILVA
*Mutuato da Scienze Naturali (Triennale)
Definizione della Geologia Marina, suoi obiettivi e cenni storici. I metodi di indagine
in Geologia Marina: 1) metodi diretti (campionamento mediante dragaggi, carotaggi,
da sottomarino e robot, perforazioni); 2) metodi indiretti (indagini geofisiche e
oceanografiche). Strumentazione. Integrazione fra Geologia e Geofisica in Geologia
Marina.
Elementi fisiografici: Piattaforme continentali, Rialzi continentali, Piane abissali. I
canyon sottomarini. Fosse oceaniche. Guyots, Atolli e Seamounts. Elementi di
oceanografia: parametri chimico-fisici della massa d’acqua; circolazione superficiale
e profonda e loro controllo su sedimentazione e clima.
La Crosta oceanica e sua evoluzione. Le grandi unità morfostrutturali: Dorsali
medioceaniche e loro significato geodinamico. Anomalie magnetiche. Punti tripli.
Punti caldi. Margini continentali passivi, attivi e trasformi. Zone di subduzione. Archi
vulcanici.
Sedimentazione negli oceani: pelagica, terrigena, vulcanogenica, autigena ecc.
Biocostruzioni.
Evoluzione dinamica degli oceani dal Giurassico all'attuale. Implicazioni
paleoclimatiche e paleoceanografiche.
104
GEOLOGIA REGIONALE (3 Cfu)
PROF.SSA PAOLA TARTAROTTI
Scopo del Corso di Geologia Regionale è illustrare l’assetto geologico-strutturale di
alcuni settori geodinamici dell’area Mediterranea. In particolare, verranno affrontate
problematiche che riguardano sia le catene orogeniche, sia l’assetto tettonico delle
microplacche attuali del Mediterraneo.
Prima parte (8 ore = 1 CFU): Geologia regionale, ricostruzioni paleogeografiche e
modelli geodinamici di messa in posto della Catena collisionale Alpina, con
particolare riguardo alle Alpi Nordoccidentali interne.
Seconda parte (8 ore = 1 CFU): Geologia regionale, ricostruzioni paleogeografiche e
modelli geodinamici di messa in posto della Catena Appenninica.
Terza parte (8 ore = 1CFU) Geologia e tettonica dell’area Mediterranea occidentale
attuale.
Il Corso può essere integrato con brevi esercitazioni su carte geologiche e al
microscopio, e con escursioni, NON obbligatorie, relative alle tematiche svolte.
GEOMICROBIOLOGIA (3cfu)
PROF.SSA ELISABETTA ERBA
Il ruolo delle comunità microbiche (batteri, funghi, alghe e protozoi microscopici) nella
produzione, deposizione e diagenesi dei sedimenti. I batteri e la biogeochimica marina.
Attività microbica e metanogenesi.
Evidenze dell’attività microbica nei sedimenti dall’Archeano all’Attuale: biofilms, resti
fossili, precipitati biosedimentari, strutture, biogeochimica.
La biosfera profonda.
GEOMORFOLOGIA DELLE AREE DI MONTAGNA (3 Cfu)
PROF. ALFREDO BINI
28 ore totali
16 lezione
12 esercitazione
Lo scopo principale del corso è quello di delineare l'evoluzione delle aree montane,
base indispensabile per la progettazione di opere in ambiente montano.
Dopo un rapido richiamo di alcuni concetti di geomorfologia verranno trattati
argomenti di geomorfologia fluviale, glaciale e periglaciale.
GEOMORFOLOGIA DELLE AREE DI PIANURA (3 Cfu)
PROF. ALFREDO BINI
28 ore totali
16 lezione
12 esercitazione
105
Lo scopo principale del corso è quello di delineare l'evoluzione della pianura in modo
da tracciare correttamente sezioni geologiche di sottosuolo.
Dopo un rapido richiamo di alcuni concetti di geomorfologia verranno trattati
argomenti di geomorfologia glaciale e fluviale e di Geologia del Quaternario inerenti
le aree di pianura.
GEOPEDOLOGIA* (2 cfu)
DOTT. LUCA TROMBINO
*Mutuato da Pedologia di Scienze Naturali (Triennale)
Il suolo come interfaccia tra biosfera, atmosfera e litosfera
Definizioni di suolo. I costituenti del suolo: la frazione minerale, minerali primari e
secondari, serie di alterazione; la frazione organica e il suo destino nel suolo, tipi di
humus; l’acqua nel suolo.
Il profilo pedologico
Il profilo del suolo e la sua differenziazione in orizzonti. Orizzonti organici e
orizzonti minerali: caratteristiche dei diversi tipi di orizzonte e la loro nomenclatura. I
concetti di pedon e polypedon. Descrizione del profilo sul terreno: colore,
granulometria, aggregazione, porosità, contenuto in carbonati, pH, figure
pedologiche.
Pedogenesi: processi e fattori
Alterazione meccanica e chimica delle rocce. Processi generali di evoluzione del
suolo: pedoturbazione e bioturbazione, idrolisi, lisciviazione, decarbonatazione e
decalcificazione. I processi fondamentali della pedogenesi: carbonatazione,
brunificazione, lisciviaggio, cheluviazione, melanizzazione, calcificazione,
vertisolizzazione, rubefazione, fersiallitizzazione, ferruginazione, ferrallitizzazione,
idromorfia, salinizzazione e alcalinizzazione. I fattori di evoluzione del suolo e
l’equazione di Jenny: parent material, clima, organismi, topografia, tempo.
La classificazione dei suoli
La classificazione dei suoli: classificazioni: genetiche, gerarchiche e miste. Esempio
di classificazione genetica: la classificazione francese ecologica di Duchaufour e le
sue dodici classi.
I suoli nel contesto ambientale
Suoli e geomorfologia: relazioni tra suolo e paesaggio. L’erosione del suolo. La
desertificazione.
106
TESTI CONSIGLIATI
Introduzione alla materia:
• CREMASCHI M. (2000). Manuale di Geoarcheologia. Editori Laterza, RomaBari. [capitolo “Pedologia”]
Testi in italiano:
• GIORDANO A. (1999). Pedologia. UTET, Torino.
• MCRAE S.G. (1991). Pedologia Pratica. Zanichelli, Bologna
• SANESI G. (2000). Elementi di Pedologia. Calderini Edagricole, Bologna.
Testi in lingua straniera:
• BRADY N.C. & WEIL R.R. (1999). The Nature and Properties of Soils (XII
Edition). Prentice Hall, New Jersey.
• DUCHAUFOUR P. (1995). Pédologie: Sol, Végétation, Environnement. Abregés
(IV Édition). Masson, Paris.
GEOPEDOLOGIA E PALEOPEDOLOGIA I* (3 cfu)
DOTT. LUCA TROMBINO
*Mutuato da Scienze Naturali (Specialistica)
Suoli e come strumenti di ricostruzione del passato
Il fattore tempo. Aggradazione, degradazione e stabilità; resistasia e biostasia. Cicli
pedogenetici brevi e lunghi. Cronosequenze e crono-toposequenze.
Paleopedologia e paleosuoli
La nascita di una nuova disciplina: storia e problematiche affrontate. I paleosuoli:
concetti, definizioni ed esempi. Paleosuoli sepolti, relitti, policiclici, complessi e
composti, vetusuoli.
Applicazioni della paleopedologia: stratigrafia, paleoclimatologia, archeologia.
Caratterizzazione dei paleosuoli
La datazione dei paleosuoli: datazioni su base stratigrafica, geocronologica e ottica.
Lo studio dei paleosuoli: indici morfologici, chimici, fisici e di alterazione.
TESTI CONSIGLIATI
Testi in italiano
• CREMASCHI M. (2000). Manuale di Geoarcheologia. Editori Laterza, RomaBari. [capitolo “Pedologia”]
• CREMASCHI M. & RODOLFI G. (1991). Il Suolo. La Nuova Italia Scientifica,
Roma.
107
GEOTECNICA (4 cfu)
PROF. GIUSEPPE SFONDRINI
24 ore lezioni frontali + 12 ore esercitazioni
Il corso ha la finalità di introdurre nell’aspetto ingegneristico della meccanica delle
terre, fornendo altresì le metodologie per la risoluzione dei principali problemi di
interazione fra opere di ingegneria e substrato. Le esercitazioni consentono
l’apprendimento delle principali tecniche di laboratorio per la misura dei parametri
meccanici Semplici esempi di calcolo illustrano l’impiego delle soluzioni più note,
comunemente utilizzate per la progettazione di alcune opere e per la verifica della
loro stabilità. Verranno anche impiegati alcuni fra i pacchetti di calcolo più affidabili.
1) Premessa
Geotecnica e Meccanica delle terre. Il contributo del geologo.
2) Stato tensionale naturale negli ammassi
Tensioni geostatiche totali, neutre ed efficaci.
3) Stato tensionale indotto
Semispazio omogeneo: Carico in condizioni di assialsimmetria, in condizioni di
deformazione piana; soluzioni con la teoria dell’elasticità per il calcolo delle tensioni
indotte, totali, neutre, efficaci.
Prove geotecniche per la definizione dei parametri di ingresso.
Semispazio omogeneo: Scarico conseguente alla realizzazione di scavi superficiali.
Calcoli con semplici esempi di progettazione.
4) Deformazioni
Deformazioni indotte nei mezzi granulari e nei mezzi coesivi.
Principali soluzioni secondo la teoria dell’elasticità ed il metodo edometrico corretto.
Richiami sulle prove geotecniche per la definizione dei parametri di ingresso.
Calcoli con semplici esempi di progettazione.
5) Verifiche della stabilità
Stabilità delle pareti dello scavo, spinte sulle opere di sostegno, soluzioni secondo
l’equilibrio limite; verifica al sifonamento.
Stabilità dei pendii naturali. Principali soluzioni con il metodo dell’equilibrio limite
globale. Soluzioni secondo il metodo delle tensioni e degli elementi finiti.
Calcolo con esempi pratici.
Testi consigliati
R. Lancellotta (1993) – Geotecnica, Zanichelli
T. William Lambe, Robert V. Whitman (1997) - Meccanica dei terreni (traduzione
di Calogero Valore). - D. Flaccovio
J. E. Bowles (1991) – Fondazioni progetto e analisi, McGraw Hill
(°) J. Atkinson (1997) – Geotecnica. Meccanica delle fondazioni, McGraw Hill
K. Terzaghi, R. B. Peck (1974) – Geotecnica, UTET
(°) B. M. Das (1997) – Advanced Soil Mechanics, McGraw Hill
108
(°) H. F. Winterkorn & H.-Y. Fang (1991) – Foundation Engineering Handbook –
Van Nostrand Reinhold Company
(°) Autori vari (1985) - Geotecnical Engineering in Italy, Associazione Geotecnica
Italiana
(*) Naval Facilities Engineering (1986)
Design Manual 7.01 - Soil mechanics
Design Manual 7.02 - Foundations and Earth Structures
Note: (*) Scaricabile dalla rete Web
(°) Testi segnalati per eventuali maggiori approfondimenti su argomenti
specifici
GEOTERMIA (3 Cfu)
PROF. STEFANO POLI
Tipologie di sistemi geotermici: sistemi ignei recenti, sistemi tettonici, sistemi
geopressurizzati, sistemi secchi. Flusso di calore, geoterme e ruolo dei sitemi
magmatici. Modelli concettuali dei sistemi geotermici: sistemi a vapore dominante, a
liquido dominante. Caratteristiche fisiche e chimiche dei fluidi idrotermali: gas,
vapore e liquido. Manifestazioni superficiali dei sistemi geotermici. Ruolo
dell’assetto geologico strutturale nella definizione di campi geotermici e nella
delimitazione dei serbatoi.
Sfruttamento delle risorse geotermiche: usi diretti e indiretti. Sistemi a bassa entalpia:
usi civili e industriali (es. in agricoltura e manifatturiero). Sistemi ad alta entalpia:
produzione di energia geotermoelettrica. Estrazione (pozzi), trasporto (vapordotti) e
centrali geotermiche. Tipologie di centrali. Rischi connessi allo sfruttamento
dell’energia geotermica.
Esempi dai principali campi geotermici italiani. Sono previste escursioni.
GIACIMENTI E METALLOGENESI (6 CFU)
PROF. ALFREDO FERRARIO
I Giacimenti Minerari in relazione all’uomo ed alle altre discipline scientifiche
Cenni Introduttivi
L'uomo ed i metalli
Concetto di Giacimento Minerario
Sviluppi storici delle teorie metallogeniche
Concetto di paragenesi metallica e mineralogica
Le province metallogeniche
109
Le carte Metallogeniche e Minerarie
Criteri compilativi per una carta metallogenica
Scelta dei parametri per la loro compilazione
Criteri di lettura di una carta metallogenica/mineraria
Giacimenti Minerari ed Ambienti Geologici
Giacimenti Minerari in ambiente magmatico
Legati a magmi basici
Le cromiti
(In Ofioliti, in complessi basici)
I solfuri di Ni-Cu-(PGM)
(Sudbury, Komatiiti)
I PGM e PGE
(Merensky Reef, Pipes Ultrafemici)
I diamanti e le carbonatiti
(Kimberliti, lamproiti)
Legati a magmi calc-alcalini
I Porphyry copper – molibdeno
(Cordigliera americana)
Legati a magmi alcalini
I giacimenti a Sn – W
(Mount Pleasant, Provoncia Circimpacifica)
Giacimenti minerari in ambiente sedimentario
Legati a sedimentazione chimica e biochimica
(Lo Zambian Copper Belt)
Giacimenti in rocce silicee
(I Banded Iron Formations)
I noduli e le concrezioni di fondo oceanico
Legati a processi di degradazione e alterazione superficiale
I placers
(Witwatersrand)
Le lateriti
(Niquelandia)
Giacimenti minerari generati dall'interazione dell'ambiente magmatico/idrotermale
con quello circostante
Giacimenti prossimali e distali
110
I greenstonebelts
(Sud Africa – Brasile)
Giacimenti legati ai mobile belts
(Olimpic Dam)
Le idrotermaliti e l'ambiente idrotermale
I metalli dell’ambiente idrotermale
(L’oro in varie regioni )
Giacimenti minerari in ambiente metamorfico
Il metamorfismo conservativo,disgregativo o generativo di giacimenti
minerari
Giacimenti conservati
Modelli metallogenici e moderna prospezione geomineraria
Modellizzazione attraverso parametri geochimici e geofisici
Esempi di giacimenti scoperti negli anni 80 e 90
Nota: considerato il carattere monografico del Corso, non è stato seguito un libro di
testo in modo particolare ma bensì sono stati cerniti numerosi libri, articoli scientifici
e monografie concernenti gli argomenti trattati. Di volta in volta si suggeriranno le
fonti ove accedere per una eventuale consultazione. Il Corso prevede esercitazioni
pratiche di lettura di carte metallogeniche e minerarie e, lettura di modelli o tavole
metallogeniche. Il Corso , inoltre, prevede una o più escursioni pratiche a miniere od
aree mineralizzate.
IDROGEOLOGIA (4 CFU)
PROF. GIOVANNI PIETRO BERETTA
(20 ore lezione + 6 ore esercitazione + 24 ore escursione)
Il Corso si propone la finalità di fornire conoscenze avanzate sul moto delle acque nel
sottosuolo, con specifico riferimento alle valutazioni quantitative. Sono illustrate le
modalità di studio delle captazioni di acque (pozzi e sorgenti).
Vengono illustrate le caratteristiche idrochimiche dei complessi idrogeologici e le
modalità di circolazione di contaminanti nel sottosuolo.
1. Richiamo alle principali leggi che regolano la circolazione idrica sotterranea:
Legge di conservazione della massa e legge di Darcy. Regime stazionario e
transitorio. Trasmissività e coefficiente di immagazzinamento. Modalità di
circolazione idrica nelle rocce (fessurate e carsificate) e leggi descrittive.
111
2. Reti di flusso: Carte piezometriche. Reticolo di flusso. Rapporti acque
superficiali-acque sotterranee. Limiti idrogeologici. Analisi quantitativa della
superficie piezometrica. Portata della falda.
3. Afflusso di acque ai pozzi: Regime stazionario: legge di Dupuit e di Kamenski.
Regime transitorio: legge di Theis. Principio di sovrapposizione degli effetti.
Afflusso ai pozzi in falda inclinata.
4. Prove di pompaggio: Prove in abbassamento ed in risalita. Metodi di Theis,
Walton-Hantush, Boulton, Neuman. Prove di pompaggio in presenza di limiti
idrogeologici.
5. Le sorgenti: Classificazione delle sorgenti. Studio della captazione di sorgenti.
Curve di esaurimento e stima delle risorse idriche immagazzinate nel sottosuolo.
6. Principi generali di geostatistica e applicazioni all’idrogeologia: Variabili
stazionarie e non stazionarie. Costruzione di variogramma sperimentale e modello di
variogramma. Kriging. Cartografia del valore atteso delle variabili e dell’isoscarto.
Ottimizzazione delle reti di monitoraggio.
7. Idrochimica. Principali costituenti disciolti nelle acque sotterranee. Reazioni tra
acqua e matrice. Equilibri chimici. Indicatori idrochimici. Facies idrochimica. Metodi
di rappresentazione della composizione chimica delle acque. Isotopi ambientali e loro
applicazione nello studio della circolazione delle acque sotterranee.
8. Trasporto di sostanze nelle acque sotterranee. Legge di Fick e della dispersione.
Meccanismi di migrazione degli inquinanti. Potere autodepurante del terreno e
interazione tra fase solida- liquida e gassosa. Cenni al flusso multifase (LNAPL e
DNAPL).
Testi consigliati
Beretta G.P. (1992) – “Idrogeologia per il disinquinamento delle acque sotterranee”,
Pitagora Editrice, Bologna
Bear J. (1979) – “Hydraulics of groundwater”. Mc Graw-Hil, New York
Celico P.(1986) – “Prospezioni idrogeologiche”. Vol. 1 e 2, Liguori Editore, Napoli
Francani V. (1998) – “Idrogeologia generale”, CLUP Edizioni, Milano
Freeze R.A., Cherry J.A. (1979) – “Groundwater”. Prentice –Hall, Inc. Engleewood
Cliffs
Todd D.K. (1980) – “Groundwater Hydrology” J.Wiley & Sons
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IDROGEOLOGIA APPLICATA (4 CFU)
PROF. GIOVANNI PIETRO BERETTA
20 ore lezione + 6 ore esercitazione + 24 ore escursione
Il Corso ha la finalità di fornire la metodologie per la risoluzione dei principali
problemi relativi alle acque sotterranee in merito alla loro gestione e tutela.
Sono quindi affrontati gli aspetti relativi allo sfruttamento e alla contaminazione delle
acque mediante modellazione matematica.
Sono infine considerati gli interventi di prevenzione e risanamento ambientale.
Oltre ad una necessaria acquisizione di contenuti teorici saranno affrontati casi
pratici, anche mediante la predisposizione di progetti e relazioni che richiedono
l’utilizzo di software specifici nel campo idrogeologico.
1. Parametri idrodispersivi. Porosità efficace, dispersività. Prove con traccianti in
sito e in laboratorio. Fattore scala e dispersività.
2. Parametri di interazione tra matrice e sostanze trasportate dalle acque nel
sottosuolo. Principali meccanismi di interazione (precipitazione, ossido-riduzione,
idrolisi, scambio ionico, adsorbimento, biodegradazione). Prove in laboratorio.
Potenziale di biodegradazione del mezzo saturo e insaturo (prove respirometriche in
situ).
3. Modelli di flusso. Analisi delle reti di flusso. Soluzioni discretizzate
dell'equazione di flusso: metodo delle differenze finite e degli elementi finiti.
Implementazione e utilizzo di un modello di flusso: modello concettuale, condizioni
iniziali e al contorno, discretizzazione spazio-temporale, taratura e verifica del
modello, analisi di sensibilità, simulazioni e previsioni. Modelli di flusso nel mezzo
non saturo.
4. Modelli di trasporto. Soluzioni discretizzate dell'equazione di trasporto: metodo
delle differenze finite, degli elementi finiti, degli elementi di contorno, delle
caratteristiche, del percorso aleatorio. Implementazione e utilizzo di un modello di
trasporto: modello concettuale, condizioni iniziali e al contorno, discretizzazione
spazio-temporale, taratura e verifica del modello, analisi di sensibilità, simulazioni e
previsioni. Modelli di trasporto nel mezzo non saturo.
5. Costruzione di pozzi per acqua. Indagini geologiche per la perforazione dei
pozzi. Metodi di perforazione (percussione, rotazione con circolazione diretta e
inversa, altri tipi). Completamento del pozzo (rivestimento, cementazioni,
isolamenti). Filtri e dreni. Pozzi semplici e pozzi cluster. Sviluppo del pozzo
(spurghi, pistonaggi, aria compressa). Prove di portata (curva caratteristica e portata
ottimale). Efficienza dei pozzi (Jacob, Rorabough, Dragoni).
6 . Bonifica e messa in sicurezza. Limiti tabellari, di fondo e per aree sensibili.
Indagini dirette ed indirette sulle matrici acqua, aria e suolo. Messa in sicurezza dei
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siti con barriere fisiche ed idrauliche. Tipi di interventi di bonifica chimichi, fisici e
biologici in relazione anche all’idrogeologia del sito.
7. Analisi di rischio. Definizione del rischio (sorgenti, percorsi bersagli). Sviluppo
del modello concettuale. Livelli di valutazione. Indagini da eseguire. Limiti di
risanamento basati su valutazioni rischio.
8. Vulnerabilità degli acquiferi e aree di salvaguardia delle captazioni. Metodi di
classificazione della vulnerabilità degli acquiferi. Metodi per la perimetrazione della
aree di salvaguardia di pozzi e sorgenti.
9. Cartografia idrogeologica e piani di tutela delle risorse idriche. Bilanci idrici.
Zone di riserva. Piani di risanamento e piani di bacino. Utilizzo sostenibile delle
risorse idriche sotterranee. Normativa nel campo delle acque sotterranee.
Testi consigliati
Anderson M., Woessner W.W. (1992) – “Applied Ground-Water Modeling”.
Academic Press, San Diego
Beretta G.P. (1992) – “Idrogeologia per il disinquinamento delle acque sotterranee”.
Pitagore Editrice, Bologna
Fetter C.W. (1992) – “Contaminant Hydrogeology”. Mac Millan, New York
Chiesa G. (1991) – “Pozzi per acqua”. Hoepli, Milano
Domenico P.A. , Schwartz F.W. (1998) – “Physical and Chemical Hydrogeology”. J,
Wiley & Sons, New York
IDROLOGIA* (4 cfu)
PROF. GANDOLFI
*mutuato da Elementi di Idraulica e Idrologia della Laurea di Agrotecnologie per
l’ambiente e il territorio - Agraria
Claudio Gandolfi
Istituto di Idraulica Agraria
Tel. 02/50316910, [email protected]
Obiettivi
Il modulo si propone di fornire le conoscenze di base di idrologia necessarie per
affrontare problemi di uso dell’acqua a fini irrigui, di difesa idraulica del territorio e
di salvaguardia ambientale delle risorse idriche.
Contenuti
CFU 1. Il ciclo idrologico e i processi idrologici fondamentali. Precipitazione.
Intercettazione. Evaporazione e traspirazione. Scorrimento superficiale. Moti di
filtrazione in terreno saturo e non saturo. Il deflusso nella rete idrografica. Il bilancio
idrologico. Termini del bilancio per un sistema aperto. Cenni sugli strumenti di
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misura delle grandezze idrologiche. Definizione di bacino idrografico; delimitazione
di un bacino; principali caratteristiche fisiografiche e loro determinazione
CFU 2. Bilancio idrologico applicato al sistema suolo-coltura-atmosfera. Metodi per
la valutazione delle grandezze del bilancio. Metodi per la stima
dell'evapotraspirazione. Metodo di Thorntwaite. Metodo FAO-Penman Monteith:
presupposti del metodo; calcolo dell'evapotraspirazione potenziale per la la coltura di
riferimento; calcolo dei coefficienti corretivi perr la coltura effettiva e per lo stress
idrico. Calcolo del fabbisogno idrico delle colture e programmazione degli interventi
irrigui.
CFU 3. Bilancio idrologico a scala di bacino idrografico. La trasformazione afflussideflussi. Tempo di corrivazione e curva area-tempi. Formule per il calcolo del tempo
di corrivazione. Il metodo cinematico per la valutazione dell'idrogramma di piena. Il
metodo CN dello US-Soil Conservation Service per la stima della pioggia netta e
delle perdite. Il metodo razionale e il metodo SCS per la stima della portata al colmo
di piena. Richiami di statistica. Cenni sulle distribuzioni di probabilità utilizzate in
idrologia. Eventi idrologici estremi. Il tempo di ritorno. Stima del valore di una
grandezza idrologica per assegnato tempo di ritorno. Fonti dei dati idrologici.
CFU 4. (esercitazioni). Valutazione della portata di piena di un corso d’acqua.
Calcolo del fabbisogno idrico delle colture e programmazione degli interventi irrigui.
Verifiche e modalità d’esame
Si prevede la redazione di un elaborato scritto, sulla base delle esercitazioni, da
discutere in sede di esame
Testi Consigliati:
1. Appunti delle lezioni del corso
2. U. Moisello : Idrologia Tecnica. La Goliardica Pavese.
3. V. Ferro: La sistemazione dei bacini idrografici, McGraw Hill
IDROSTRATIGRAFIA (3 cfu)
PROF. RICCARDO BERSEZIO
Il Corso, che costituisce il naturale proseguimento del corso Sedimentologia degli
Acquiferi, prepara a conoscere ed applicare le metodologie e le tecniche per la ricostruzione
idrostratografica regionale nel caso dei sedimenti porosi. Il programma prevede:
applicazione dei metodi di correlazione alle ricostruzioni idrogeologiche regionali;
gerarchizzazione delle unità deposizionali e metodo degli elementi architetturali; concetto di
idrofacies ed unità idrostratigrafica; ricostruzione geometrica e mappatura 3D delle unità
idrostratigrafiche (complessi acquiferi); ricerca e delimitazione delle aree di ricarica;
definizione del modello idrostratigrafico; valutazione dell’incertezza nella modellazione.
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LABORATORIO DI ELABORAZIONE NUMERICA DEI DATI GEOFISICI*
(3 cfu)
DOTT. EUSEBIO STUCCHI
* mutuato dal Corso di Laurea Specialistica in Geofisica di Esplorazione ed
Applicata
3 cfu, 8 ore lezione frontale, 24 ore esercitazione
Il corso mira a far acquisire agli studenti capacità operative di base nell’utilizzo di
strumenti numerici per l’elaborazione di dati geofisici. Gran parte del corso e’ dedita
ad esercitazioni di laboratorio con strumenti informatici (Matlab) su dati sintetici e
reali. La parte teorica è dedicata all’approfondimento del campionamento
bidimensionale e agli spettri di Fourier 2D e alle tecniche numeriche di stima della
somiglianza fra due funzioni. Le esercitazioni svilupperanno i seguenti argomenti
Il modello convoluzionale nel dominio dei tempi
Funzione di riflettività e traccia sismica risultante dal modello convoluzionale.
Ondina di Ricker. Esempio di convoluzione dell'ondina di Ricker con una traccia
impulsionale ricavata dal modello di velocità del Marmousi.
Campionamento e Trasformata di Fourier
Il campionamento di una armonica sinusoidale: problema dell’aliasing. Frequenza di
Nyquist. Esempio di trasformata di Fourier di una traccia sismica relativa alla
componente verticale di una registrazione accelerometrica del terremoto di Loma
Prieta.
Funzioni di autocorrelazione e cross-correlazione
Proprietà delle funzioni di autocorrelazione e cross-correlazione. Il rumore random
(rumore casuale con distribuzione normale, media zero e varianza unitaria).
Comportamento della funzione di autocorrelazione nei confronti del rumore random.
Filtraggio adattato.
La fase di un’ondina.
Swrappamento Traslazione nei tempi. Rotazione dello spettro lineare di fase.
LABORATORIO DI GEOLOGIA STRUTTURALE (3 cfu)
PROF.SSA PAOLA TARTAROTTI
Scopo del Laboratorio di Geologia Strutturale è di applicare, mediante esercitazioni,
svolte in prevalenza sul terreno, i principi di geologia strutturale con particolare
riguardo ai terreni metamorfici. Le esercitazioni comprendono due fasi:
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• prima fase: raccolta ed elaborazione dei dati strutturali (es. foliazioni, tracce
di foliazione, assi di piega, tracce dei piani assiali, indicatori cinematici) con
l’applicazione dei principi di sovrapposizione su rocce para- e ortoderivate
• seconda fase: proiezione dei dati strutturali per la ricostruzione geometrica
del solido polideformato
il laboratorio prevede una o più uscite sul terreno (di preferenza: aree della catena
alpina) per la raccolta dei dati strutturali.
Al termine del corso lo studente presenterà una relazione contenente gli esercizi
svolti e l’elaborazione dei risultati.
LABORATORIO DI GEOPEDOLOGIA* (2 cfu)
DOTT. LUCA TROMBINO
*Mutuato da Scienze Naturali (Triennale)
Tecniche geopedologiche I
I suoli in laboratorio. Pretrattamenti; analisi fisiche (granulometrie, umidità,
diponibilità di acqua, densità, porosità). Analisi chimiche (calcimetrie, calcare attivo,
scambio cationico, determinazioni di sostanza organica, azoto, fosforo, ferro, analisi
geochimiche per fluorescenza ai raggi X e assorbimento atomico). Analisi
mineralogiche (minerali pesanti, diffrazione ai raggi X).
Tecniche geopedologiche II
Micromorfologia di sezioni sottili di suolo. Storia della micropedologia. I campioni
indisturbati: campionamento e preparazione. Richiami di ottica mineralogica. La
descrizione di sezioni sottili di suolo: criteri descrittivi e concetti di base (fabric,
microstruttura, costituenti minerali e organici, massa di fondo, rapporto C/F, figure
pedologiche). Micromorfologia quantitativa e elementi di analisi di immagine.
Pedologia pratica
La Soil Taxonomy: orizzonti diagnostici di superficie e di profondità, proprietà
diagnostiche; le categorie del sistema, la formazione dei nomi e i dodici ordini.
Il rilevamento e la cartografia pedologica: metodologie, attività di terreno e
laboratorio, fotointerpretazione, unità fisiografiche e di paesaggio, redazione di carte
podologiche.
La valutazione delle terre: tipi di valutazione del territorio; tipo di utilizzazione,
caratteri e qualità, requisiti del territorio. Il procedimento di valutazione. Land
evaluation: capacità d’uso e attitudine del territorio.
ESERCITAZIONI E ATTIVITÀ PRATICHE
Il corso prevede esercitazioni pratiche al microscopio, per fornire gli elementi di
descrizione micromorfologica di sezioni sottili di suolo.
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TESTI CONSIGLIATI
Testi in italiano:
• CREMASCHI M. & RODOLFI G. (1991). Il Suolo. La Nuova Italia Scientifica,
Roma.
• GIORDANO A. (1999). Pedologia. UTET, Torino.
Suoli in laboratorio:
• GALE S.J. E HOARE P.G. (1991). Quaternary Sediments. Belhaven Press,
London.
• OSSERVATORIO NAZIONALE PEDOLOGICO E PER LA QUALITÀ DEL SUOLO (1997).
Metodi di Analisi Fisica del Suolo. Ministero per le Politiche Agricole, Roma.
• OSSERVATORIO NAZIONALE PEDOLOGICO E PER LA QUALITÀ DEL SUOLO (1994).
Metodi Ufficiali di Analisi Chimica del Suolo. Ministero delle Risorse
Agricole, Alimentari e Forestali, Roma.
Suoli al microscopio:
• CREMASCHI M. (2000). Manuale di Geoarcheologia. Editori Laterza, RomaBari. [capitolo “Micromorfologia”]
• BULLOCK P., FEDOROFF N., JONGERIUS A., STOOPS G., TURSINA T. E BABEL C.
(1985). Handbook for Soil Thin Section Description. Waine Research
Publication, Albrighton.
LABORATORIO DI MICROPALEONTOLOGIA (3 Cfu)
DOTT.SSA MARIA ROSE PETRIZZO
Riconoscimento al microscopio nei lavati dei componenti inorganici ed organici;
identificazione al microscopio nei lavati dei foraminiferi a livello generico ed in parte
specifico; identificazione di macroforaminiferi, alghe calcaree e tintinnidi in sezione
sottile e nannofossili calcarei in vetrini, a livello generico.
METODI INTEGRATI PER LO STUDIO DEI BASAMENTI CRISTALLINI
(3 Cfu)
PROF. ATTILIO BORIANI
Il corso è finalizzato all'apprendimento delle tecniche e dei criteri di approccio per lo
studio dei basamenti cristallini, utilizzando l'intero spettro del sapere geologico,
petrologico e geochimico. Partendo dal riconoscimento del singolo litotipo, passando
per l'applicazione di tutte le metodologie petrologiche, chimiche e isotopiche anche ai
fini della datazione di particolari eventi, fino alla ricostruzione dell'evoluzione
complessiva del segmento di crosta continentale in studio. Il corso è
fondamentalmente basato sull'esame critico di "case histories" anche allo scopo di
illustrare come le interpretazioni sull'evoluzione siano cambiate man mano che
progredivano basi teoriche e capacità analitiche.
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MICROPALEONTOLOGIA I (3 Cfu)
PROF.SSA ISABELLA PREMOLI SILVA
Storia della Micropaleontologia. La micropaleontologia applicata alla ricerca
stratigrafica e alle ricostruzioni paleoambientali, paleogeografiche e paleoceanografiche.
Utilizzazione pratica della micropaleontologia nella ricerca petrolifera. Metodi di
raccolta dei campioni sul terreno, di preparazione in laboratorio e di osservazione. Breve
rassegna dei vari gruppi di microfossili. Cenni sui metodi statistici in
micropaleontologia.
Rassegna sistematica, paleoecologia e distribuzione stratigrafica dell' Ordine dei
Foraminiferi.
MICROPALEONTOLOGIA II (3 Cfu)
PROF.SSA ISABELLA PREMOLI SILVA
Microfossili animali: morfologia, ecologia, principi di classificazione e distribuzione
stratigrafica degli Ostracodi, Radiolari, Tintinnidi, e Conodonti.
Microfossili vegetali: morfologia, ecologia, principi di classificazione e distribuzione
stratigrafica dei Nannofossili calcarei, Protofiti a guscio siliceo e altri gruppi di Protofiti,
alghe calcaree. Cenni di palinologia.
Rassegna stratigrafica delle microfaune e microflore dal Paleozoico all' Attuale. Utilizzo
delle curve climatiche e della stratigrafia isotopica nel Quaternario.
MINERALI INDUSTRIALI (4 cfu)
DOTT. GIOVANNI GRIECO
Il corso è volto all’approfondimento degli aspetti mineralogici, geologici ed
applicativi delle risorse minerarie non metalliche: i minerali industriali. Si
esamineranno: 1) i caratteri mineralogici con particolare riferimento a quelli utili
industrialmente; 2) i procedimenti industriali di trattamento, lavorazione e
raffinazione del minerale; 3) i caratteri geologici e gli elementi di prospezione dei
depositi di minerali industriali 4) aspetti del mercato dei minerali industriali in Italia e
all’estero 5) cenni sulla normativa italiana relativa ai minerali industriali. Nel corso
verranno trattati:
a) i minerali per l’industria ceramica (feldspati)
b) i minerali per l’industria chimica (salgemma, zolfo, fosfati, fluorite)
c) i fluidi da perforazione (bentonite, barite)
d) gli ecominerals
e) gli aggregati
f) serpentino, amianto e talco
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Alcuni testi e riviste consigliati:
Rivista internazionale: Industrial Minerals.
Harben PW, Kuzvart M (1996) - Industrial Minerals: a global geology. Industrial
Minerals Information Ltd.
Manning DAC (1995) – Introduction to Industrial Minerals. Chapman & Hall.
MINERALOGIA APPLICATA II (3 Cfu)
DOTT. G. DIEGO GATTA
Lo scopo del corso e’ quello di fornire una preparazione adeguata ad affrontare
problematiche professionali di carattere mineralogico-industriale. Il programma del
corso prevede l’approfondimento di piu’ tematiche, quali:
1) I cementi Portland. Valutazione delle materie prime. Processi di trasformazione,
termo-chimica e mineralogia dei clinker. Effetti degli elementi minori. Metodi
analitici di tipo quantitativo applicati allo studio dei clinker, il controllo di qualita’
secondo normative vigenti (UNI ENV 197).
2) Gli amianti e i nuovi materiali sotitutivi. Definizione e classificazione
mineralogica dei minerali asbestosi. Impatto biologico. Uso industriale e
commerciale degli amianti. Processi di alterazione. Valutazione dello stato di
alterazione dei manufatti contenenti amianto. Metodi di indagine mineralogicocristallografica dei materiali asbestosi. Normative vigenti. Materiali innovativi in
sostituzione degli amianti.
3) Bio-mineralogia
4) Materiali naturali microporosi e mesoporosi : proprieta’ e applicazioni industriali.
5) Le argille. Classificazione e caratterizzazione mineralogica. Applicazioni
industriali. Il comportamento elastico delle argille: implicazioni geotecniche.
Alcune dispense verranno fornite dal titolare del corso. Testi consigliati:
Bailey S.W., Edt. (1988) Hydrous Phyllosilicates (Exclusive of Micas), Vol. 19,
Reviews in Mineralogy, Mineralogical Society of America, Washington, U.S.A.
Taylor H.(1990) Cement chemistry. Academic Press, London.
Bish D.L., Ming D.W., Eds. (2001) Natural zeolites: occurrence, properties,
application, Vol. 45, Reviews in Mineralogy and Geochemistry, Mineralogical
Society of America and Geochemical Society, Washington, U.S.A.
Dove P., De Yoreo J.J, Weiner S., Eds. (2003) Biomineralization, Vol. 54, Reviews
in Mineralogy and Geochemistry, Mineralogical Society of America and
Geochemical Society, Washington, U.S.A.
Marabini A., Plescia P (2005) L’industria e l’amianto. I nuovi materiali e le nuove
tecnologie a dieci anni dalla Legge 257/1992.
120
MINEROGRAFIA (4 cfu)
DOTT.SSA MARILENA MORONI
Corso pratico di studio minerografico dei minerali metallici (da rocce e
mineralizzazioni) e delle loro associazioni e microstrutture tramite l’osservazione di
sezioni lucide al microscopio polarizzatore a luce riflessa.
La parte introduttiva del corso illustra essenzialmente gli strumenti della minerografia
(preparazione delle sezioni lucide, microscopio polarizzatore a luce riflessa, cenni di
ottica di riflessione) e le proprietà ottiche dei minerali opachi in luce riflessa. Il corso
poi aiuta alla descrizione e al riconoscimento dei più comuni e importanti minerali
opachi/metallici e delle loro strutture e tessiture attraverso le osservazioni delle loro
proprietà ottiche e delle associazioni mineralogiche. A tale scopo vengono esaminati
campioni con paragenesi caratteristiche e provenienti dai principali tipi di
mineralizzazioni: a) associate a rocce magmatiche mafiche/ultramafiche; b) associate
a rocce magmatiche granitoidi; c) associate ai processi idrotermali ed esalativi; d)
associate a vari tipi di ambienti sedimentari (es., marino, continentale, processi
diagenetici), ecc.. L’esame di tali contesti giacimentologici viene fatto utilizzando
sezioni lucide e campioni a mano di alcuni tra i più significativi giacimenti italiani e
stranieri.
MODELLAZIONE DATI SEDIMENTOLOGICI II (4 cfu)
DOTT. FABRIZIO FELLETTI
Il corso, naturale prosecuzione del corso Modellazione dati sedimentologici I,
opzionale del triennio in Scienze Geologiche, prepara all’applicazione delle
metodologie di analisi quantitativa per la modellazione dei sistemi sedimentari, con
approccio geostatistico. Queste metodologie di previsione sono utilizzate per la
caratterizzazione degli acquiferi, la valutazione della dispersione degli inquinanti, la
modellazione dei serbatoi di idrocarburi, la cartografia tematica. Il programma
prevede: quantificazione delle variabili geologiche (stima e simulazione geostatistica),
integrazione dei dati geologici e geofisici (approccio deterministico, approccio
probabilistico), quantificazione dell’incertezza (metodo Monte-Carlo e simulazioni
condizionate per quantificare l’incertezza.). Nelle esercitazioni gli Studenti potranno
applicare a diversi casi geologici le metodologie di analisi ed i codici di calcolo più
comuni nella ricerca e nell’industria.
MODELLI GEOAMBIENTALI DELLE RISORSE MINERARIE (3 cfu)
DOTT. GIOVANNI GRIECO
Il corso intende fornire strumenti idonei alla valutazione dell’impatto ambientale
connesso allo sfruttamento dei depositi minerari ed alla progettazione di interventi di
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mitigazione dell’impatto, sia in località in corso di sfruttamento che dismesse. In
particolare verranno trattati:
a) i fattori che controllano le condizioni ambientali dei depositi minerari
b) la classificazione dei modelli geoambientali dei depositi minerari
c) la biodisponibilità
d) le principali tecniche applicative per la paramterizzazione dell’impatto (Acid Base
Accounting; Acid Rock Drainage; Quality Assurance/Quality Control)
Nella seconda parte del corso verranno trattati i modelli geoambientali di alcune
categorie di depositi particolarmente significative (Magmatic Sulphides; Porphiry
Copper; Mississippi Valley-Type Pb-Zn; Polimetallic vein; Au-Ag-Te vein).
Alcuni testi consigliati:
Edward A. du Bray (Ed.) (1995)- Preliminary Compilation of Descriptive
Geoenvironmental Mineral Deposit Models. Open File report 95-0831, U.S.
Geological Survey (PDF file scaricabile da http://pubs.usgs.gov/of/1995/ofr-95-0831)
Plumlee G.S., Logsdon MJ Eds. (1999) – The environmental geochemistry of mineral
deposits. Reviews in Economic Geology Vol. 6A.
PALEOCEANOGRAFIA (6cfu)
PROF.SSA ELISABETTA ERBA
Parametri (litologici, fisici, chimici, biologici) utilizzati in paleoceanografia.
Ricostruzioni di paleo-temperatura, paleo-salinità, paleo-ossigenazione, paleoproduttività, paleo-CO2, paleo-circolazione superficiale e profonda. Variazioni
regionali e globali nell’evoluzione degli oceani. Cicli biogeochinici negli oceani.
Croste e noduli di manganese come indicatori paleoceanografici.
Interazioni tra oceani, atmosfera, geosfera e biosfera. Paleoceanografia e cambiamenti
climatici. La glaciazione Antartica. Il Late Paleocene Thermal Maximum. Eventi
Anossici Oceanici (OAEs) del Fanerozoico. La “Snowball Earth”.
PALEOECOLOGIA (3 cfu)
DOTT.SSA LUCIA ANGIOLINI
Il corso prepara gli Studenti all’analisi delle interazioni che determinano la
distribuzione e l’abbondanza degli organismi nel passato geologico e alla
comprensione dell’evoluzione degli ecosistemi nel tempo. Il modulo di paleoecologia
non è semplicemente finalizzato alle ricostruzioni paleoambientali, ma alla valutazione
di ampie tematiche che sfumano dalla biologia alla geologia.
Il modulo si articola in lezioni frontali e attività di laboratorio, durante la quale è
prevista l’analisi di associazioni fossili tramite l’utilizzo di software specifici. La
valutazione finale viene effettuata con una prova teorico-pratica.
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Programma
Principi di paleoecologia. Uniformismo tassonomico. Morfologia funzionale. Fattori
che regolano la distribuzione degli organismi (abiotici e biotici). Analisi
paleoecologica. Metodologie di campionamento. Dinamica di popolazione. Curve di
sopravvivenza. Analisi di comunità. Biodiversità. Cenni di paleobiogeografia. Metodi
statistici multivariati.
PALEOMAGNETISMO E PALEOGEOGRAFIA (6 cfu)
Il paleomagnetismo è una disciplina che trova svariate applicazioni nel campo della
stratigrafia, paleoceanografia, tetronica, etc.
Il programma del modulo di Paleomagnetismo verterà sui seguenti temi: principi di
geomagnetismo, campo geomagnetico dipolare e non dipolare; principi fisici di
magnetismo dei materiali; principali minerali magnetici e loro caratteristiche; metodi
statistici di analisi dei dati in paleomagnetismo; strategie di campionamento in
paleomagnetismo.
Dopo questa parte introduttiva si passerà ad analizzare i principali campi di
applicazione del paleomagnetismo, tra i quali: il paleomagnetismo applicato alla
stratigrafia (magnetostratigrafia); il paleomagnetismo applicato alle recostruzioni
paleogeografiche; il paleomagnetismo applicato allo studio della deformazione
rotarionale nelle catene collisionali; verrà fatto cenno anche ai metodi di magnetismo
delle rocce applicati alla paleoceanografia e allo studio delle ciclicità, Milankovisma
e non, registrata in facies sedimentarie marine
PALEONTOLOGIA DEGLI INVERTEBRATI (6 cfu)
PROF. MARCO BALINI
Il corso è strutturato in modo da consentire allo studente di acquisire la capacità
effettiva di classificazione dei fossili invertebrati, e si articola su lezioni frontali (32
ore) e su attività di laboratorio (24 ore). La valutazione finale viene effettuata con una
prova pratica di classificazione e una prova teorica. La prova pratica viene svolta con
l'utilizzo del Treatise on Invertebrate Paleontology e con alcune monografie.
Invertebrati: come, quando e perchè
Gli invertebrati attuali e gli invertebrati fossili: filtro tafonomico e frequenza nel record
sedimentario.
I principali momenti nella storia evolutiva degli Invertebrati. Da Procarioti a Eucarioti;
la fauna di Ediacara e la radiazione del Cambriano. Crisi e radiazioni successive
(cenni).
Come si studiano
Cenni di storia della Paleontologia degli Invertebrati. Dagli albori a Linneo.
Dall'ottocento al novecento: dai pionieri alla scienza moderna. Problematiche attuali e
sviluppi per il futuro.
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Le basi attuali della classificazione degli Invertebrati. Il Treatise on Invertebrate
Palaeontolgy. Le monografie.
Caratteristiche morfologiche e ipotesi funzionali dei principali gruppi di Invertebrati
fossili: Poriferi, Cnidari, Briozoi, Brachiopodi, Bivalvi, Gasteropodi, Cefalopodi,
Echinodermi, Graptoliti e Trilobiti. Ogni anno verranno approfonditi da un punto di
vista pratico (laboratorio) tre gruppi sistematici, a rotazione di anno in anno. La prova
pratica si terrà sui tre gruppi analizzati in dettaglio.
PALEONTOLOGIA DEI VERTEBRATI* (6 cfu)
PROF. ANDREA TINTORI
*mutuato dalla Laurea in Scienze Naturali (specialistica)
Cenni di filogenesi e metodologie.
I primi vertebrati: gli AGNATI.
PESCI. Origine dei principali gruppi (Placodermi, acantodi, condritti, attinopterigi,
sarcopterigi). Il Devoniano: il periodo d’oro. I condritti del Permo-Carbonifero.
Attinopterigi: radiazione dei teleostei nel Cenozoico
Piano fondamentale dello scheletro dei TETRAPODI.
ANFIBI. La colonizzazione della terraferma: problemi strutturali. Gli anfibi
‘primitivi’, origine degli anfibi ‘moderni’, dagli anfibi ai rettili (rettiliomorfi).
Gli AMNIOTI (Rettili, Uccelli, Mammiferi): definizione e rapporti.
Caratteri scheletrici generali dei RETTILI, finestre temporali e classificazione.
Anapsidi paleozoici, cheloni.
Diapsidi primitivi, lepidosauromorfi e lepidosauri, arcosauromorfi e arcosauri. Il
tarso degli arcosauri.
L’origine degli UCCELLI e i grandi predatori terziari.
Dai SINAPSIDI ai MAMMIFERI, pelicosauri, terapsidi, cinodonti, implicazioni
paleobiologiche. I mammiferi all’ombra dei dinosauri. La radiazione terziaria dei
marsupiali e dei placentali, convergenze adattative, il grande interscambio americano.
Estinzioni e radiazioni.
Le tracce dei vertebrati, orme, predazione, riproduzione.
Fossil Lagerstätten e vertebrati.
Testi consigliati:
Benton M.J. – Paleontologia dei Vertebrati – Franco Lucisano Ed., Milano, 2000
Feduccia A. - The origin and evolution of Birds – Yale University Press, London
Janvier P. – Early vertebrates – Oxford Sciences Publications, Clarendon Press.
PALEONTOLOGIA STRATIGRAFICA (3 CFU)
PROF.SSA ALDA NICORA
Il programma sarà disponibile presso la docente
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PALEONTOLOGIA VEGETALE E ARCHEOBOTANICA* (6 Cfu)
DOTT. CESARE RAVAZZI
*mutuato dalla Laurea in Scienze Naturali (specialistica)
C.N.R. – Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali
[email protected]
Introduzione. Suddivisione sistematica delle piante vascolari: pteridofite,
gimnosperme, angiosperme. Ciclo di una pteridofita e di una spermatofita.
Macroresti: fossili di foglie, legni, carboni, detrito vegetale, frutti e semi. Modi di
fossilizzazione di resti vegetali.
Palinologia generale. Palinomorfi: polline, spore, dinoflagellati. Morfologia e
identificazione del polline nelle Angiosperme e nelle Conifere. Significato
filogenetico della morfologia pollinica (esempi). Produzione e dispersione del
polline, modelli di sedimentazione pollinica. Metodi di terreno e di laboratorio.
Somma pollinica, spettro pollinico, calcolo della concentrazione e dell’influsso.
Preparazione e interpretazione di un diagramma pollinico. Applicazioni della
palinologia.
Evoluzione e paleontologia dei principali gruppi di piante vascolari. Le prime
piante vascolari. Rhyniophyta. La stele e la sua evoluzione. Lycophyta. Sphenophyta.
Pterophyta. Legno picnoxilico e manoxilico. Progymnospermophyta. La vegetazione
del Devoniano. Origine delle Spermatofite. Pteridospermales. La vegetazione del
Carbonifero. Cycadales, Cycadeoidales. Ginkgophyta. Coniferophyta, Coniferales.
La vegetazione del Triassico e del Giurassico. Magnoliophyta: origine e
diversificazione. La vegetazione del Cretaceo e del Cenozoico.
Storia della vegetazione nel Quaternario. Biomi ed ecosistemi naturali e antropici
del Quaternario e loro caratteri climatici. Cronostratigrafia, climatostratigrafia,
biostratigrafia e biocronologia del Quaternario. Storia della vegetazione nell'ultimo
ciclo glaciale-interglaciale e nell’Olocene. Torbiere e depositi lacustri come archivi
naturali, oscillazioni del limite del bosco e fluttuazioni glaciali.
Archeobotanica. L'impatto antropico sulla vegetazione tra il Paleolitico Superiore e il
Mesolitico. La diffusione dell’agricoltura nel Neolitico. Le trasformazioni antropiche
della vegetazione nell’età dei Metalli, in età romana e medievale. Classificazione
degli indicatori antropogenici. Piante coltivate: cereali, leguminose. Infestanti
segetali, ruderali, ambientali. Apofite; Antropofite, Archeofite, Neofite. La
domesticazione delle piante: casi di studio.
Escursioni e esercitazioni. Descrizione e campionamento di depositi di interesse
paleobotanico / archeobotanico. Trattamento in laboratorio, identificazione del
polline e dei macroresti vegetali.
125
Dispense
Dispense del corso: Palinologia. Evoluzione e paleontologia delle piante vascolari
(disponibili anche su CD in formato pdf).
TESTI E ARTICOLI SEGNALATI
Behre K.E. (1981) – The interpretation of anthropogenic indicators in pollen
diagrams. Pollen et Spores, 23 (2): 225-245.
Behre K.E. (1988) - The role of man in European vegetation history. In (Huntley B.
& Webb T III eds.): Vegetation history. Kluwer Academic Publishers. pp. 633-672.
Castelletti L. (1988) - Legni e carboni in archeologia. In (Mannoni T., Molinari A. a
cura di): Scienze in Archeologia, II ciclo di lezioni sulla Ricerca applicata in
Archeologia. Certosa di Pontignano. pp. 321-394.
Failla O., Forni (eds. 2001). Le piante coltivate e la loro storia. FrancoAngeli,
Milano. 382 pp.
Moore P.D., Webb J.A. & Collison M.E. (1991) - Pollen Analysis. Blackwell,
London.
Ravazzi C. (1994) - Lo studio del polline fossile per la ricostruzione degli ambienti
del passato. Didattica delle Scienze, 171: 20-26 (Aprile 1994).
Stewart W.N. & Rotwell G.W. (1992) - Paleobotany and the evolution of plants.
Cambridge Univ. Press, Cambridge. 2 ed.
Zohary D. & Hopf M. (2000) - Domestication of Plants in the Old World. Third
Edition. Oxford University Press
Zunino M., Zullini A. (1995) - Ecobiogeografia. In (Zunino M. & Zullini A.):
Biogeografia. Casa Editrice Ambrosiana. pp. 91-105. (biomi terrestri).
PEDOLOGIA (4 cfu)*
PROF. ROBERTO COMOLLI
*Mutuato da Geopedologia di Agrotecnologie per l’ambiente e il territorio di Agraria
Genesi e classificazione dei suoli
Definizione di suolo. Funzioni principali del suolo. Morfologia e nomenclatura del
profilo pedologico. Fattori di formazione del suolo: clima, organismi viventi
(vegetazione, pedofauna, uomo), geomorfologia e topografia, substrato, tempo.
Regimi di temperatura e umidità. Cenni di litologia: rocce ignee, sedimentarie e
metamorfiche. Minerali argillosi. Principali processi pedogenetici (in particolare:
carbonatazione, brunificazione, lisciviazione, podzolizzazione, gleyizzazione,
vertisolizzazione, fersiallitizzazione). Classificazioni tassonomiche dei suoli: Soil
Taxonomy, Référentiel Pédologique, World Reference Base. Principali tipologie
pedologiche sec. WRB. Geografia dei suoli del mondo. Suoli di Lombardia.
Rilevamento e cartografia dei suoli
Tecniche di rilevamento pedologico. Campagne di rilevamento: modalità, tempi e
126
costi. Descrizione dei suoli in campagna. Orizzonti genetici e diagnostici.
Campionamento e determinazioni analitiche di laboratorio. Scale cartografiche.
Osservazioni necessarie. Unità tassonomiche. Unità cartografiche. Tipologia e
contenuto di carte dei suoli a scale diverse. Cartografia dei suoli in Lombardia e in
Italia.
Cartografie valutative
Obiettivi e metodi della valutazione territoriale. Metodi categoriali (Land Capability
Classification System - USDA). Metodi parametrici (Carta della potenzialità dei suoli
d'Italia e carte della capacità produttiva). Metodi integrali (Land Suitability – FAO).
Caratteristiche e qualità dei suoli e del territorio.
Degradazione del suolo per erosione
Erosione idrica. Universal Soil Loss Equation. Altri modelli di stima dell’erosione
idrica. Erosione eolica. Perdita tollerabile di suolo. Principali tecniche di controllo
dell’erosione e di conservazione del suolo.
Degradazione biologica, chimica e fisica del suolo
Perdita di sostanza organica. Acidificazione. Salinizzazione. Sodizzazione.
Inquinamento diffuso e contaminazione dei suoli agricoli. Standard di qualità dei
suoli. Deterioramento della struttura.
Pedotecnica
Classificazioni granulometriche. Densità reale, densità apparente e porosità.
Conducibilità idraulica. Potenziale idrico. Acqua disponibile. Potenziale di
ossidoriduzione.
Utilizzazioni agricole e ambientali della scienza del suolo
Fertility Capability Soil Classification System (FCC). Zonizzazione agro-ecologica
FAO (AEZ). L’approccio pedologico nel recupero di situazioni degradate (cave,
discariche). Vulnerabilità del suolo e delle acque sotterranee alla contaminazione
agrochimica. Conoscenze pedologiche e pianificazione del territorio.
Testi consigliati
D. Baize & B. Jabiol, 1995, Guide pour la description des sols, INRA, Paris, pp. 375.
M. Cremaschi & G. Rodolfi (cur.), 1991, Il suolo, La Nuova Italia Scientifica, Roma.
D. Dent & A. Young, 1981, Soil Survey and Land Evaluation, E & FN Spon,
London, pp. 278.
A. Giordano, 1999, Pedologia, UTET, Torino, pp. 364.
J.-P. Legros, 1996, Cartographies des sols. De l'analyse spatiale à la gestion des
territoires, Presses polytechniques et universitaires romandes, Lausanne, pp. 321.
S.G. McRae, 1991, Pedologia Applicata (trad. it.), Zanichelli, Bologna.
127
R.P.C. Morgan, 1995, Soil Erosion & Conservation, 2nd edition, Longman, London,
pp. 198.
F. Previtali, 1999, Elementi di Geopedologia. Tassonomie dei suoli, CUEM, Milano,
pp. 194.
F. Previtali, 2001, Elementi di Geopedologia. Genesi e geografia dei suoli, CUEM,
Milano, pp. 266.
D.G. Rossiter, 1994, Lecture notes: "Land evaluation", Cornell University,
Department
of
Soil,
Crop
and
Atmospheric
Sciences
(http://wwwscas.cit.cornell.edu/landeval/le_notes/lecnot.htm).
D.L. Rowell, 1994, Soil Science. Methods & Applications. Longman Scientific &
Technical, London, pp. 350.
M.E. Sumner (ed.), 2000, Handbook of soil science, CRC Press, Boca Raton, USA.
PETROFISICA (3CFU)
DOTT.SSA ZAPPONE
L'esistenza di un Laboratorio di Petrofisica presso il Dipartimento consente di
condurre un corso in parte teorico e in parte sperimentale. Petrofisica e Reologia
Sperimentale sono un punto di contatto tra discipline come la petrologia, la geofisica
e la geologia strutturale. Il contenuto del corso comprende:
- misura di densità e le velocità ultrasoniche di campioni di roccia, come supporto
all'interpretazione geologica della crosta e del mantello superiore sulla base di un
modello geometrico della distribuzione delle velocità sismiche. Esempi: basamento
toscano a supporto dell'interpretazione sismica del profilo CROP03, e basamento
metamorfico sudalpino (zona Ivrea-Verbano e Serie dei Laghi), Cordigliera Betica,
per costruire un modello di riferimento delle proprietà sismiche, che tenga conto
delle relazioni geometriche tra le varie unità litologiche affioranti.
- Relazioni tra caratteri petrofisici e caratteri tecnici delle rocce.
- Reologia sperimentale. La determinazione delle proprietà reologiche delle rocce,
attraverso le leggi di flusso, come dato di base per la modellazione geodinamica.
PETROLOGIA (3cfu)
DOTT.SSA PATRIZIA FUMAGALLI
Lo spazio compositivo: coordinate cartesiane e baricentriche, scelta dei componenti,
unità dello spazio compositivo (di massa, di atomi, di ossigeni, di cationi e di ossidi),
unità conservative e non conservative. Trasformazione dei componenti e principali
applicazioni: proiezioni nel diagramma AFM; determinazione della composizione di
un minerale soluzione solida in funzione degli end members; bilancio di reazioni.
Diagrammi di stato: regola della leva, regola delle fasi, linea di frazionamento del
liquido, linea di frazionamento del solido, percorso del liquido, percorso del solido,
diagrammi binari (soluzione solida completa:sistemi monotoni, con azeotropo di
128
minimo e azeotropo di massimo; completa immiscibilità allo stato solido: sistemi con
eutettico, sistemi con peritettico con composto intermedio, senza composto
intermedio), diagrammi ternari (con fasi immiscibili, con soluzioni solide)
Equilibri di fase: criterio di stabilità di Gibbs e definizione dell'energia libera di
Gibbs, diagrammi G-X, μ-X, T-X, diagrammi P-T-X, sezioni e proiezioni
(schreinemakers). Analisi topologica: le regole di Schreinemakers, corollari e
degenerazioni. Il calcolo termodinamico e la costruzione di diagrammi di fase
attraverso i programmi e le banche dati.
Geotermobarometria: Richiami di termodinamica di equilibri eterogenei, proprietà
termodinamiche delle soluzioni (formulazione dell'attività), costante di equilibrio,
dipendenza della costante di equilibrio da P e T, reazioni di scambio (geotermometri
granato-biotite; granato-olivina, ossidi Fe-Ti...), relazioni di solvus (geotermometri
muscovite-paragonite, sistema dei feldspati), reazioni di "mass transfer"
(geobarometro "GASP", ...).
PETROLOGIA APPLICATA II (3 Cfu)
PROF. STEFANO POLI
Diagrammi di fase per la caratterizzazione e trasformazione di geomateriali, e lo
sviluppo di analoghi: richiami sui diagrammi di fase binari e ternari con composti a
composizione fissa; processi di equilibrio e processi di frazionamento; principi di
analisi dei diagrammi di fase ternari con soluzioni; metodi per la costruzione di
diagrammi di fase per via sperimentale e attraverso il calcolo termodinamico;
interpretazione e uso di database propri delle Scienze della Terra, dell'American
Ceramic Society, della JANAF. Relazioni di fase e materiali nel diagramma Al2O3SiO2 (proprietà e usi di pirofillite, andalusite, caolini ed i ceramici a mullite e
allumina); relazioni di fase e materiali nel diagramma MgO-Al2O3-SiO2 (steatiti,
cordieriti, forsteriti, allumine, spinelli - associazioni di fase); relazioni di fase e
materiali nel diagramma CaO-Al2O3-SiO2: utilizzo delle rocce carbonatiche
nell'industria dei leganti, in metallurgia e nell'industria del vetro e della ceramica;
leganti aerei e leganti idraulici; gli aggregati per calcestruzzo;
Analisi tessiturale quantitativa di materiali lapidei e analoghi, e relazioni con le
proprietà fisiche: Principi che governano l'assetto tessiturale (nucleazione, crescita,
processi di diffusione, etc.). Diagrammi Trasformazione Tempo Temperatura;
Reazioni di precipitazione e simplectiti. Deformazione intracristallina,
intercristallina. Creep nei materiali naturali e sintetici, misura del creep. Tessiture di
creep. Sintesi e sinterizzazione. Fratturazione e Tenacizzazione. Analisi morfologica
quantitativa, Texture coefficient, Analisi frattale. Crystal Size Distribution. Softwares
per l'analisi tessiturale quantitativa. Illustrazione del database di tessiture del
Laboratorio di Petrologia Sperimentale di Milano.
129
PIETRE ORNAMENTALI E DA COSTRUZIONE (3 Cfu)
PROF. STEFANO POLI
I marmi; i graniti; le pietre – definizioni. Cenni sulle varietà commerciali. Aspetti
giacimentologici e criteri per la valutazione della qualità dei materiali. Tecnologie di
estrazione ed il ciclo produttivo in cava. Trasformazione dei lapidei: dal blocco ai
semilavorati, lastre sino ai prodotti standard finiti. Tecnologie per le lavorazioni
speciali. Aspetti avanzati della caratterizzazione e trattamento di pietre ornamentali e
da costruzione. Applicazioni ed impieghi: sistemi di rivestimento, pavimentazioni per
esterni ed interni, arredo urbano. Certificati d'origine.
RILEVAMENTO GEOLOGICO TECNICO (4 cfu)
PROF. ALBERTO CLERICI
16 ore lezioni frontali + 6 ore esercitazioni + 36 ore escursioni
1. Introduzione: obiettivi, metodi e tecniche
2. Acquisizione dei dati
Il rilevamento geologico-tecnico in terreni, in ammassi rocciosi a comportamento
rigido ed in ammassi rocciosi deboli.
Il rilievo geologico-tecnico in aree in frana.
Il rilievo geologico-tecnico in scavi e cunicoli esplorativi.
La descrizione di una carota di sondaggio e di un campione indisturbato.
Prelievo di campioni superficiali in terreni e in roccia.
Esecuzione di prove e misure speditive in sito.
3. Elaborazione dei dati rilevati
L’applicazione delle classificazioni tecniche degli ammassi rocciosi (RMR, QSystem, GSI, SSPC, RHRS) nello studio della stabilità dei versanti e nello scavo in
sotterraneo.
Il rilevamento geologico-tecnico nella previsione della erosione in un bacino.
Sezioni geologico-tecniche.
Modalità di esame: l'attività svolta sul terreno porterà alla redazione di un elaborato
cartografico e di una relazione tecnica; alla consegna di questi lo studente potrà
sostenere la prova orale.
Testi consigliati:
A. Clerici - Fondamenti di rilevamento geologco-tecnico. Edizioni Cortina.
130
SEDIMENTOLOGIA I e II (3+3 cfu)
PROF. FLAVIO JADOUL (I) e PROF. RICCARDO BERSEZIO (II)
Controlli sul record stratigrafico-sedimentologico delle rocce sedimentarie. Le
indagini sedimentologiche.
Modulo 1- Gli ambienti sedimentari e le associazioni di litofacies marine
carbonatico-evaporitiche.
Origine dei sedimenti carbonatici e fattori che condizionano la crescita e l’erosione
delle piattaforme carbonatiche. Caratterizzazione ambientale-sedimentologica dei
sistemi di deposizione carbonatica-evaporitica di mare basso e di bacino attuali e
antichi. L’utilizzo dell’analisi facies per la ricostruzione e l’evoluzione
paleogeografiche di diversi sub-ambienti di piattaforma, rampa carbonatica, bacini a
sedimentazione carbonatica ed evaporitica.
Modulo 2- Gli ambienti sedimentari e le associazioni di litofacies terrigene
torbiditiche, costiere e continentali.
Caratterizzazione ambientale-sedimentologica dei sistemi deposizionali desertici,
fluviali, costieri (delta, estuario, piane tidali) e torbiditici.
L’analisi di facies nelle successioni terrigene continentali, costiere e d’origine
torbiditica.
Organizzazione e utilizzo delle associazioni di litofacies silicoclastiche per la
ricostruzione paleoambientale e per l’interpretazione stratigrafico-sequenziale.
Laboratorio sul terreno: 2-3 escursioni giornaliere dedicate al riconoscimento di
strutture sedimentarie e associazioni di facies caratteristiche degli ambienti
deposizionali carbonatici di mare basso, bacinali, fluviali, torbiditici.
Testi consigliati.
- Le dispense delle lezioni dei Docenti (anche su Cdrom)
- Articoli di approfondimento presenti su riviste e monografie di sedimentologica.
SEDIMENTOLOGIA DEGLI ACQUIFERI (3cfu)
PROF. RICCARDO BERSEZIO
Il corso prepara a conoscere ed applicare le metodologie per la realizzazione dei
modelli geologici concettuali dei sistemi sedimentari porosi, come base per le
ricostruzioni idrogeologiche a scale diverse (locale - regionale). I contenuti
comprendono: analisi della tipologia e scala dell’eterogeneità dei sistemi sedimentari;
metodi e tecniche per la ricostruzione e caratterizzazione dell’eterogeneità dei
parametri sedimentari che determinano il comportamento idrogeologico dei sedimenti;
anisotropia delle proprietà idrodispersive; integrazione dei parametri descrittivi
dell’eterogeneità in un modello geologico qualitativo e quantitativo; caratterizzazione
di acquiferi acquitardi e acquicludi.
131
SISMOLOGIA (6 Cfu)
PROF. ALBERTO MARCELLINI
Il corso di sismologia riguarda sia la conoscenza del terremoto attraverso lo studio
della sorgente sismica e della propagazione delle onde sia le metodologie rivolte alla
mitigazione del rischio sismico.
Il terremoto è uno dei fenomeni naturali più devastanti e senz’altro tra i più temuti sin
dall’antichità per il suo presentarsi senza preavviso e per la rapidità con cui si
verifica: intere regioni spazzate via in meno di un minuto.
I terremoti si originano negli strati più superficiali della terra a testimonianza del fatto
che la litosfera è composta da zolle in continuo movimento una rispetto all’altra.
L’energia liberata dai terremoti più forti è in molti casi superiore alle più potenti
esplosioni nucleari tanto che le onde sismiche irradiate dall’ipocentro compiono più
volte il giro della Terra. Lo studio della propagazione delle onde attraverso il globo
terrestre ha permesso lo sviluppo di molte delle attuali conoscenze sulla sua struttura
interna.
L’obiettivo della prima parte del corso è rivolto alla conoscenza dell’origine dei
terremoti, del perché siano localizzati in particolari zone e di come si può calcolarne
la forza. Lo studente verrà indotto a cimentarsi con la possibilità di prevedere i
terremoti: tematica, o rompicapo, che da millenni attrae brillanti scienziati. Una cura
particolare sarà rivolta alla conoscenza delle equazioni che governano la
propagazione delle onde sismiche: strumento matematico potentissimo per la
conoscenza del globo terrestre.
Nell’antichità forti terremoti hanno decretato la scomparsa di intere civiltà. Anche ai
giorni nostri le immagini di distruzione provocate dai terremoti quali quello di Izmit
(Turchia) del 1999 o di Kobe (Giappone) del 1995 hanno impressionato tutto il
mondo.
Anche l’Italia è un paese di forte sismicità, basti ricordare i terremoti del Friuli del
1976, della Campania-Basilicata del 1980, la recente sequenza sismica UmbroMarchigiana del 1997, oppure il catastrofico sisma che nel 1908 rase al suolo le città
di Messina e Reggio Calabria. E’evidente che in Italia si deve imparare a convivere
con il terremoto, ciò implica la necessita di eliminare o ridurre al minimo le perdite
sia in vite umane che economiche.
La seconda parte del corso è rivolta allo studio delle strategie per ridurre i danni del
terremoto. Saranno sviluppati i metodi che permettono di individuare le zone più a
rischio: quali informazioni è necessario raccogliere (e come raccoglierle) e le
tecniche probabilistiche da adottare.
Sulla base dell’osservazione che un terremoto può produrre danni significativamente
diversi anche a distanza di poche decine di metri verranno illustrate le tecniche e le
metodologie di microzonazione sismica. Disciplina sorta nella seconda metà del
secolo scorso, la microzonazione sismica ha l’obiettivo di indagare il comportamento
dei suoli sotto l’azione delle onde sismiche e fornisce la spiegazione
dell’osservazione sopra riportata. Rappresenta perciò uno degli strumenti più efficaci
per la prevenzione e la domanda di questo tipo di indagine è in continuo aumento sia
132
in Italia, sia in Europa, sia negli altri paesi sismici del mondo.
Dispense al corso distribuite agli studenti
Libri consigliati:
Lay,T. and Wallace,T.C. Modern Global Seismology Academic Press, New
York, 1995, pp.521
Per maggiori approfondimenti
Aki,A.,and Richards P.G. Quantitative Seismology 2 volms , Freeman,
San Francisco,1980
SISMOLOGIA DI ESPLORAZIONE II (5 Cfu)*
* mutuato dal corso di laurea specialistica in Geofisica di esplorazione ed applicata
Il corso si propone di fornire conoscenze avanzate per la realizzazione di prospezioni
sismiche a riflessione e per la valutazione ed interpretazione dei dati sismici con
applicazioni alla ricerca di fonti energetiche (idrocarburi e geotermia), all’ingegneria
(stabilità dei versanti, fondazioni) e allo studio di strutture crostali. Contenuti:
Approfondimenti sull’acquisizione dei dati sismici.
La sorgente vibroseis.
Tecniche di array forming.
Criteri di progettazione dell’acquisizione in funzione degli obiettivi di esplorazione.
Acquisizione 3D marina e terrestre.
Approfondimenti sulla elaborazione dei dati sismici.
Elaborazione in controllo di fase e di ampiezza.
Deconvoluzione tramite filtro di Wiener: spiking, predittiva, shaping.
Operazioni multicanale.
Migrazione tempi 2D e 3D.
Il problema della conversione in profondità delle immagini sismiche.
Tecniche avanzate di esplorazione sismica.
Modello convoluzionale per riflessioni ad incidenza non verticale.
Coefficienti di riflessione complessi e conversioni di modo.
Introduzione alle tecniche di diagnosi petrofisica da dati sismici: sismica ad onde S e
sismica AVO. Effetti sul segnale sismico dovuti a variazioni litologiche, di contenuto
in fluidi e di porosità.
Cenni alle tecniche di esplorazione sismica 3D.
Discussione di esempi applicativi.
Sono disponibili per gli studenti le dispense delle lezioni ed altra documentazione
relativa alle esercitazioni.
133
SISTEMAZIONI IDRAULICO-FORESTALI (4 cfu)*
PROF. GIAN BATTISTA BISCHETTI
*Corso mutuato da Agraria
Il corso si prefigge di fornire le conoscenze dei sui principali processi e forme di
dissesto idrogeologico nell’ambiente forestale e montano; acquisire capacità
progettuali relativamente alle principali opere per la sistemazione idraulico-forestale,
con particolare riferimento alle tecniche ed ai principi di ingegneria naturalistica.
I processi che originano il dissesto idrogeologico
Erosione superficiale a scala di bacino. Frane: Classificazione generale, frane
superficiali. Debris flow. Implicazioni del trasporto solido nelle sistemazioni
idraulico-forestali.
Elementi di Geotecnica
I terreni in geotecnica: classificazione, proprietà, caratteristiche. Resistenza al taglio.
Condizioni di stabilità dei pendii: pendio indefinito, cenni sui modelli di stabilità,
contributo della vegetazione alla stabilità. Strutture di sostegno.
L'interazione tra versanti e reticolo idrografico
Interazione tra dinamica di versante e dinamica della rete idrografica. Tipologie di
torrenti: torrenti di scavo, di trasporto e profilo di equilibrio. Morfometria di bacino e
d'alveo.
La sistemazione dei bacini montani
Criteri generali di sistemazione dei bacini montani. Criteri generali di sistemazione
delle frane. Criteri generali di sistemazione dei torrenti.
I principi dell'ingegneria naturalistica
Principi. Materiali: materiale vegetale vivo, materiale vegetale morto, inerti. Problemi
di reperimento del materiale vegetale. Aspetti critici dell'utilizzo dell'ingegneria
naturalistica nelle sistemazioni montane. Normativa nazionale e regionale.
Le opere di sostegno
Progettazione delle opere a gravità. Muri. Gabbioni. Terre rinforzate. Palificate.
Le opere di versante
Inerbimenti. Viminate. Gradonate. Cordonate. Fascinate. Palizzate. Grate vive.
Drenaggi. Cuneo filtrante. Coperture con materiale sintetico.
Le opere trasversali d'alveo
Briglie a gravità: tipologie, dimensionamento idraulico e statico, opere accessorie.
Briglie filtranti. Soglie. Cunettoni.
134
Le opere longitudinali d'alveo
Scogliere in massi. Rivestimento diffuso con astoni. Pennelli e repellenti. Graticciate.
Test consigliati:
Appunti e materiale distribuito a lezione
G. Benini Sistemazioni Idraulico forestali, UTEU, Torino, 1994
H.M. Schiechtl Bioingegneria forestale, Castaldi, Feltre, 1991
STATISTICA APPLICATA (3 Cfu)*
PROF.SSA MIRELLA GORLA SARI
*mutuata dalla laurea specialistica integrata di scienze naturali - analisi e gestione
degli ambienti naturali e paleobiologia e storia della vita
Dipartimento di Genetica e di Biologia dei Microrganismi
Via Celoria 26, A5
Richiami e complementi:
- Popolazione e campionamento
- Inferenza statistica
- Simatori
- Test delle ipotesi: calcolo di β
Estensione dell’Analisi della Varianza (ANOVA)
- Uso dei coefficienti ortogonali
- Esperimenti crossed o nested
- Condizioni di validità dell’ANOVA
- Modelli dell’ANOVA
- Componenti della varianza, varianze attese
Estensione dell’Analisi della Regressione
- Richiami e utilizzo della regressione
- Test di Parallelismo
Regressione multipla
- Stima dei parametri
- ANOVA
- Contributo marginale delle variabili X
- Scelta delle variabili da includere nel modello
Regressione curvilinea
Dosaggio biologico
- Dosaggio per rapporto di inclinazione
135
- Dosaggio per rette parallele
Adattamento del modello lineare a dati sperimentali
- Modello lineare generale (GLM)
- Relazioni tra ANOVA e Regressione
- ANOVA ad uno o più criteri
- Disegni sbilanciati
Analisi della covarianza
- Scomposizione dei residui
- Analisi mediante GLM
STRATIGRAFIA I (3 cfu)
PROF.SSA ALDA NICORA
Metodi di stratigrafia: richiamo sui metodi stratigrafici tradizionali. Esempi di metodi di
rappresentazione dei dati stratigrafici.
Approccio multidisciplinare allo studio stratigrafico.
Scale di riferimento stratigrafico: scale paleomagnetiche, stratigrafia
isotopica (isotopi dell'ossigeno, carbonio, zolfo, stronzio), scale
numeriche (metodi di datazione assoluta K/Ar, Ar/Ar, Rb/Sr, U/Pb, T/Th,
Sm/Nd,C14,tracce di fissione), dendrocronologia, lichenometria (cenni).
Metodi geofisici in stratigrafia: log in pozzo, sismica a riflessione,
stratigrafia sismica (principi).
Ciclostratigrafia e Stratigrafia sequenziale: fattori orbitali/ambientali
di controllo della sedimentazione, tettonica ed eustatismo (richiami),
sequenze deposizionali e variazioni del livello del mare, costruzione delle
curve di variazione globale degli onlap costieri, problematiche legate alla
stratigrafia sequenziali e suoi limiti, con esempi in contesti sedimentari
diversi (terrigeno vs carbonatico)
STRATIGRAFIA II (3 cfu)
PROF.SSA ALDA NICORA
Stratigrafia storica:
Origine della biosfera ed evoluzione delle prime forme di vita. Stratigrafia del
Precambriano. Paleozoico inferiore in Europa, in Sardegna ed in Carnia. Carbonifero ed
orogenesi ercinica in Europa, nelle regioni alpine e nel resto d'Italia. Permiano e
Triassico in Europa ed in Italia. Giurassico e Cretaceo in Europa ed in Italia. Paleogene e
Neogene: bacini collisionali alpini ed appenninici.
Per ogni periodo vengono illustrati i lineamenti paleogeografici generali, i processi
geodinamici, gli aspetti climatici, le crisi biologiche, le successioni stratigrafiche di
136
riferimento, gli strumenti paleontologici.
Escursioni sul terreno. Il corso è integrato da escursioni sul terreno giornaliere da
svolgere nell'area lombarda o nell'Appennino o da un'escursione di fine corso.
STRATIGRAFIA REGIONALE II (3 cfu)
PROF.SSA ALDA NICORA
Il corso, esclusivamente di terreno, prevede una escursione di 9 giorni da tenersi
nell’Italia Meridionale alla fine del semestre. L’obbiettivo è quello di analizzare in
modo approfondito l’evoluzione di alcuni bacini sedimentari che si sono succeduti
nel tempo, studiandone modi e tempi della loro individuazione, sviluppo,
colmamento ed inversione finale, interpretandoli nel quadro della paleogeografia
mediterranea e della dinamica regionale.
STRUMENTI E METODI DI ACQUISIZIONE GEOFISICA (4 Cfu)*
* mutuato dal Corso di Laurea Specialistica In Geofisica Di Esplorazione Ed
Applicata
Il corso si propone di fornire conoscenze sulla strumentazione e le metodologie di
acquisizione sul terreno relativi alle varie tecniche di esplorazione geofisica. In
particolare la prospezione gravimetrica, la prospezione magnetica, la sismica,
l’elettrica ed il georadar. Per ciascuno di detti metodi verranno descritti:
i principi di funzionamento degli strumenti, evidenziando i concetti di
precisione della misura, range dinamico, campionamento, accoppiamento con il
terreno;
le sorgenti comunemente impiegate nella prospezione tramite metodi geofisici
attivi;
l’organizzazione delle campagne di rilevamento e di misura in funzione della
risoluzione di specifici problemi applicativi (ad esempio ricerca di acqua, di
inquinanti, archeologica ed altre).
Il corso prevede anche esercitazioni di laboratorio e di campagna.
TECNICHE AVANZATE PER IL TRATTAMENTO DI IMMAGINI (5 Cfu)*
PROF. TUBARO/SARTI
*mutuato da Ingegneria delle Comunicazioni del Politecnico di Milano
137
TELERILEVAMENTO I (5 cfu)*
PROF. LECHI
*mutuato da Ingegneria delle Comunicazioni del Politecnico di Milano
TETTONOFISICA (6 Cfu)*
PROF. ROBERTO SABADINI
* mutuato da TETTONOFISICA per FISICA
VULCANOLOGIA II (3 Cfu)
DOTT. GIANLUCA GROPPELLI - DOTT. GIOVANNI GRIECO
Tipologie di deposito legate all’attività vulcanica. Metodologie di studio. Prodotti e
depositi nel vulcanismo esplosivo. Classificazione dei prodotti piroclastici. Depositi
di caduta, depositi di flusso piroclastico, depositi di surge. Depositi freatici e freatomagmatici. Distribuzione verticale e orizzontale dei prodotti e ricostruzione dei
meccanismi eruttivi. Depositi epiclastici. Duomi, colate, neck e dicchi.
Cartografia delle aree vulcaniche, cenno storico. Applicazione della stratigrafia e
della litostratigrafia allo studio dell’evoluzione di un’area vulcanica. Utilizzo delle
unità a limiti inconformi e delle unità litosomatiche. Esempi di applicazioni in aree
italiane e estere. Problemi aperti.
Esempi di applicazione della cartografia geologica: la pericolosità in aree vulcaniche.
Introduzione al rischio vulcanico: valore, pericolosità e vulnerabilità. Valutazione
della pericolosità associata ad eruzioni effusive ed esplosive, pericolosità legata ai
lahars. Sismicità e tsunami vulcanici.
Risposte e mitigazione del rischio vulcanico. Monitoraggio dei vulcani attivi. Reti di
sorveglianza, gestione del rischio e processi decisionali; quadro normativo della
Protezione Civile; il rischio vulcanico in Italia: esempi.
138
TABELLA TUTORS PERCORSI FORMATIVI TRIENNALE
Ordinamento in 5
anni
Percorsi formativi –
Ordinamento in 3 anni
Docenti di riferimento
Geofisico /
Geologico Strutturale
Geologico strutturale /
Geofisica
Prof. Guido GOSSO;
Prof.ssa Iole SPALLA;
Prof.ssa Paola
TARTAROTTI;
Prof. Bruno CRIPPA;
Prof. Roberto SABADINI
Geologico/
Paleontologico
Rilevamento e gestione delle
Prof. Gilberto ARTIOLI;
basi di dati geologici /
Prof. Riccardo BERSEZIO;
Geoarcheologia e beni culturali Prof. Luca TROMBINO;
Prof.ssa Elisabetta ERBA;
Prof. Flavio JADOUL
Mineralogico/
Petrologico/
Giacimentologico/
Geochimico
Georisorse minerarie/
Geomateriali nei processi
industriali e nell’ambiente/
Geologia e petrologia dei
processi magmatici e
metamorfici.
Prof. Alfredo FERRARIO;
Prof. Stefano POLI;
Prof. Alessandro PAVESE;
Prof.ssa Luisa DE
CAPITANI;
Prof.ssa Marilena MORONI
Geologico applicato
Geologia delle risorse
energetiche e idriche/
Geologia per il territorio e
l’ambiente
Prof. Giuseppe SFONDRINI;
Prof. Giovanni Pietro
BERETTA;
Prof. Ignazio TABACCO;
Prof. Riccardo BERSEZIO
139
TABELLA TUTORS PERCORSI FORMATIVI LAUREA MAGISTRALE
PERCORSO
Geologia applicata all’ingegneria
DOCENTI DI RIFERIMENTO
Prof. Beretta
Prof. Sfondrini
Dott.ssa Apuani
Dott. Masetti
Esplorazione, gestione e tutela delle risorse
Prof. Beretta
idriche
Prof. Sfondrini
Dott.ssa Apuani
Dott. Masetti
Esplorazione e gestione delle risorse energetiche Prof. Bersezio
Prof. Barnaba
Dott. Berra
Prevenzione e gestione dei rischi naturali
Prof. Beretta
Prof. Sfondrini
Dott.ssa Apuani
Dott. Masetti
Geomateriali nei processi industriali,
Prof. Artioli
nell’ambiente e nel commercio
Prof. Pavese
Prof. Poli
Georisorse minerarie
Dott.ssa Moroni
Prof. Ferrario
Dott. Grieco
Geologia strutturale
Prof. Gosso
Prof.ssa Splla
Prof.ssa Tartarotti
Geologia del sedimentario: ricerca e
Prof.ssa Erba
applicazioni
Prof. Jadoul
Prof. Bersezio
Dott. Berra
Geologia e petrografia dei complessi magmatici Prof. Poli
e metamorfici
Prof. Boriani
Prof. Gregnanin
Geoarcheologia e beni culturali
Dott. Trombino
Prof. Artioli
Prof. Cremaschi
Paleontologia e sue applicazioni
Prof. Balini
Prof.ssa Erba
Dott.ssa Angiolini
140
ELENCO DOCENTI, RESPONSABILITA’ SU CORSI e
INDIRIZZARIO
DOCENTE
ANGIOLINI LUCIA
CORSI ATTIVATI
Paleoecologia (F77)
APUANI TIZIANA
Principi di meccanica delle
terre e delle rocce (F43083)
ARTIOLI GILBERTO
Analisi e tecniche per i beni
culturali (F43073)
Cristallografia (F77)
BALINI MARCO
Paleontologia e laboratorio
fossili (F43009)
Complementi di
paleontologia (F77)
Paleontologia degli
invertebrati (F77)
Geologia degli idrocarburi
(F43043)
Geologia degli idrocarburi II
(F77)
BARNABA
FEDERICO
RECAPITI
Dipartimento di Scienze della Terra –
Sezione di Geologia e Paleontologia, via
Mangiagalli 34, 20133 Milano
[email protected]
tel. 02.503.15513
Dipartimento di Scienze della Terra –
Sezione di Geologia e Paleontologia, via
Mangiagalli 34, 20133 Milano
[email protected]
tel. 02.503.15565
Dipartimento di Scienze della Terra –
Sezione di Mineralogia e Petrografia, via
Botticelli 23, 20133 Milano
[email protected]
tel. 02.503.15609
Dipartimento di Scienze della Terra –
Sezione di Geologia e Paleontologia, via
Mangiagalli 34, 20133 Milano
[email protected]
tel. 02.503.15512
Dipartimento di Scienze della Terra –
Sezione di Geologia e Paleontologia, via
Mangiagalli 34, 20133 Milano
[email protected]
tel. 02.503.15557
BERETTA GIOVANNI Principi di idrogeologia
Dipartimento di Scienze della Terra –
PIETRO
(F43084)
Sezione di Geologia e Paleontologia, via
Idrogeologia (F77)
Mangiagalli 34, 20133 Milano
Idrogeologia applicata (F77) [email protected]
tel. 02.503.15526
BERRA FABRIZIO
Rilevamento del
Dipartimento di Scienze della Terra –
sedimentario (F43049)
Sezione di Geologia e Paleontologia, via
Bacini sedimentari I (F77)
Mangiagalli 34, 20133 Milano
Bacini sedimentari II (F77) [email protected]
tel. 02.503.15498
BERSEZIO
Laboratorio rocce
Dipartimento di Scienze della Terra –
RICCARDO
sedimentarie (F43011)
Sezione di Geologia e Paleontologia, via
Analisi di facies e ambienti Mangiagalli 34, 20133 Milano
sedimentari (F43035)
[email protected]
Idrostratigrafia (F77)
tel. 02.503.15551
Sedimentologia II (f77)
Sedimentologia degli
acquiferi (F77)
141
BINI ALFREDO
BLASI ACHILLE
BORIANI ATTILIO
CAIRONI VALERIA
CANEPA GIGLIOLA
CAVATERRA
CECILIA
CREMASCHI
MAURO
CRIPPA BRUNO
DAPIAGGI MONICA
Geomorfologia (F43010)
Rilevamento geomorfologico
e del quaternario (F43066)
Geomorfologia delle aree di
montagna (F77)
Geomorfologia delle aree di
pianura (F77)
Mineralogia (F43016)
Cristallochimica (F77)
Dipartimento di Scienze della Terra –
Sezione di Geologia e Paleontologia, via
Mangiagalli 34, 20133 Milano
[email protected]
tel. 02.503.15558
Mineralogia applicata
(F43031)
Dipartimento di Scienze della Terra –
Sezione di Mineralogia e Petrografia, via
Botticelli 23, 20133 Milano
[email protected]
tel. 02.503.15576
Dipartimento di Scienze della Terra –
Sezione di Mineralogia e Petrografia, via
Botticelli 23, 20133 Milano
[email protected]
tel. 02.503.15602
Petrografia (F43081)
Dipartimento di Scienze della Terra –
Rilevamento dei terreni
Sezione di Mineralogia e Petrografia, via
cristallini (F43072)
Botticelli 23, 20133 Milano
Metodi integrati per lo studio [email protected]
tel. 02.503.15617
dei basamenti cristallini
(F77)
Laboratorio rocce
Dipartimento di Scienze della Terra –
magmatiche e metamorfiche Sezione di Mineralogia e Petrografia, via
(F43082)
Botticelli 23, 20133 Milano
Laboratorio di petrografia
[email protected]
(F43033)
tel. 02.503.15616
Lingua inglese (F43004)
Dipartimento di Scienze della Terra
Sezione di Geologia e Paleontologia, via
Mangiagalli 34, 20133 Milano
[email protected]
tel. 347 7374421
Matematica I (F43001)
Dipartimento di Matematica, via Saldini
50, 20133 Milano
[email protected]
tel. 02.503.16188
Geoarcheologia e
Dipartimento di Scienze della Terra –
archeopedologia (F43064)* Sezione di Geologia e Paleontologia, via
Geoarcheologia I (F77)*
Mangiagalli 34, 20133 Milano
Geoarcheologia II (F77)*
[email protected]
Geologia del Quaternario I
tel. 02.503.15546
(F77)*
Geologia del Quaternario II
(F77)*
Topografia e laboratorio di
Dipartimento di Scienze della Terra –
cartografia (F43006)
Sezione di Geofisica, via Cicognara 7,
20129 Milano
Sistemi informativi
[email protected]
geografici con laboratorio
tel. 02.503.18474
(F43052)
142
DE CAPITANI LUISA Geochimica generale I
(F43012)
Geochimica ambientale
(F43032)
Dipartimento di Scienze della Terra –
Sezione di Mineralogia e Petrografia, via
Botticelli 23, 20133 Milano
[email protected]
tel. 02.503.15589
DE POL CARLA
Dipartimento di Scienze della Terra –
Sezione di Mineralogia e Petrografia, via
Botticelli 23, 20133 Milano
[email protected]
tel. 02.503.15605
Dipartimento di Scienze della Terra –
Sezione di Geologia e Paleontologia, via
Mangiagalli 34, 20133 Milano
[email protected]
tel. 02.50315530
ERBA ELISABETTA
Analisi chimiche di rocce,
minerali e fluidi (F43068)
Analisi mineralogiche (F77)
Laboratorio rocce
sedimentarie (F43011)
Intoduzione alla geologia
(F43005)
Stratigrafia regionale
(F43034)
Biomineralizzazione (F77)
Geomicrobiologia (F77)
Paleooceanografia (F77)
FELLETTI FABRIZIO Modellizzazione di dati
sedimentologici (F43047)
Modellizzazione di dati
sedimentologici II (F77)
FERRARIO
ALFREDO
FUMAGALLI
PATRIZIA
GATTA G. DIEGO
GELATI ROMANO
GOSSO GUIDO
Dipartimento di Scienze della Terra
Sezione di Geologia e Paleontologia, via
Mangiagalli 34, 20133 Milano
[email protected]
Tel.02.50315554
Georisorse (F43030)
Dipartimento di Scienze della Terra –
Giacimenti e metallogenesi Sezione di Mineralogia e Petrografia, via
(F77)
Botticelli 23, 20133 Milano
[email protected]
tel. 02.503.15629
Petrologia (F77)
Dipartimento di Scienze della Terra –
Sezione di Mineralogia e Petrografia, via
Botticelli 23, 20133 Milano
[email protected]
tel. 02.503.15588
Mineralogia applicata II
Dipartimento di Scienze della Terra –
(F77)
Sezione di Mineralogia e Petrografia, via
Botticelli 23, 20133 Milano
[email protected]
tel. 02.503.15607
Sezioni geologiche (F43090) Dipartimento di Scienze della Terra –
Sezione di Geologia e Paleontologia, via
Mangiagalli 34, 20133 Milano
[email protected]
tel. 02.503.15557
Geologia strutturale e
Dipartimento di Scienze della Terra –
tettonica regionale (F43017) Sezione di Geologia e Paleontologia, via
Strutture tettoniche del
Mangiagalli 34, 20133 Milano
collasso orogenico (F43061) [email protected]
Analisi Strutturale (F77)
tel. 02.503.15555
143
GRAMACCIOLI
CARLO MARIA
Chimica fisica generale
(F43074)
Chimica fisica II (F77)
GREGNANIN
ARRIGO
Petrografia dell’igneo
(F43059)
Petrografia del metamorfico
(F43058)
GRIECO GIOVANNI
Minerali industriali (F77)
Modelli geoambientali delle
risorse minerarie (F77)
Vulcanologia II (F77)
GROPPELLI
GIANLUCA
Strutture tettoniche della
sovrastruttura crostale e
dell’ambiente vulcanico
(F43062)
Vulcanologia II (F77)
Fisica II (F43015)
Onde e ottica (F43027)
GUAZZONI PAOLO
JADOUL FLAVIO
MANASSERO
MARIO
MAROTTA ANNA
MARIA
MASETTI MARCO
Dipartimento di Scienze della Terra –
Sezione di Mineralogia e Petrografia, via
Botticelli 23, 20133 Milano
[email protected]
tel. 02.503.15607-08
Dipartimento di Scienze della Terra –
Sezione di Mineralogia e Petrografia, via
Botticelli 23, 20133 Milano
[email protected]
tel. 02.503.15614
Dipartimento di Scienze della Terra –
Sezione di Mineralogia e Petrografia, via
Botticelli 23, 20133 Milano
[email protected]
Tel. 02.503.15622
Dipartimento di Scienze della Terra –
Sezione di Geologia e Paleontologia, via
Mangiagalli 34, 20133 Milano
[email protected]
tel. 02.503.15532
Dipartimento di Fisica, via Celoria 16,
20133 Milano
[email protected]
tel. 02.503.17249
Dipartimento di Scienze della Terra –
Sezione di Geologia e Paleontologia, via
Mangiagalli 34, 20133 Milano
[email protected]
tel, 02.503.15515
Geologia del sedimentario e
stratigrafia (F43018)
Petrografia del sedimentario
(F43048)
Diagenesi I (F77)
Diagenesi II (F77)
Sedimentologia I (F77)
Chimica generale e
Dipartimento di Chimica strutturale e
inorganica e complementi di Stereochimica inorganica, via Venezian
chimica (F43002)
21, 20133 Milano.
[email protected]
tel. 02.503.14449
Fisica dell’interno della terra Dipartimento di Scienze della Terra –
(F77)
Sezione di Geofisica, via Cicognara 7,
20129 Milano
[email protected]
Tel.02.503.18470
Opere e norme per l’utilizzo Dipartimento di Scienze della Terra
del territorio (F43087)
Sezione di Geologia e Paleontologia, via
Circolazione idrica del suolo Mangiagalli
34,
20133
Milano
e del sottosuolo (F43085)
[email protected]
Tel. 02.503.15507
144
MASSIOTTA PAOLO
Rilevamento geologico e
lettura e interpretazione delle
carte geologiche (F43021)
Opere e norme per la
mitigazione dei rischi
geologici (F43088)
Dipartimento di Scienze della Terra –
Sezione di Geologia e Paleontologia, via
Mangiagalli 34, 20133 Milano,
tel. 02.50315549
MORONI MARILENA Metodi di prospezione
mineraria (F43080)
Materie prime per l’industria
(F43055)
Minerografia (F77)
NICORA ALDA
Paleontologia stratigrafica
(F77)
Stratigrafia I (F77)
Stratigrafia II (F77)
Stratigrafia Regionale II
(F77)
PAPARONI EVA
Matematica II (F43014)
Matematica per le
applicazioni (F43026)
Dipartimento di Scienze della Terra –
Sezione di Mineralogia e Petrografia, via
Botticelli 23, 20133 Milano
[email protected]
tel. 02.503.15619
Dipartimento di Scienze della Terra
Sezione di Geologia e Paleontologia, via
Mangiagalli 34, 20133 Milano
[email protected]
Tel. 02.503.15543
PARRAVICINI
GUIDO
Fisica I (F43008)
Fisica dei continui (F43025)
PAVESE
ALESSANDRO
Laboratorio minerali
(F43007)
Gemmologia (F43077)
Fisica dei Minerali (F77)
PETRIZZO MARIA
ROSE
Laboratorio di
micropaleontologia (F77)
POLI STEFANO
Petrologia applicata e
sperimentale (F43071)
Vulcanologia (F43063)
Geotermia (F77)
Petrologia applicata II (F77)
Pietre ornamentali e da
costruzione (F77)
Micropaleontologia I (F77)
Micropaleontologia II (F77)
Geologia Marina (F77)
PREMOLI SILVA
ISABELLA
RIVA TERESIO
Fotogeologia (F43042)
Dipartimento di Matematica, via Saldini
50, 20133 Milano
[email protected]
tel. 02.503.16160
Dipartimento di Fisica, via Celoria 16,
20133 Milano.
[email protected]
tel. 02.503.17244
Dipartimento di Scienze della Terra –
Sezione di Mineralogia e Petrografia, via
Botticelli 23, 20133 Milano
[email protected]
tel. 02.503.15603
Dipartimento di Scienze della Terra –
Sezione di Geologia e Paleontologia, via
Mangiagalli 34, 20133 Milano
[email protected]
Tel. 02.503.15531
Dipartimento di Scienze della Terra –
Sezione di Mineralogia e Petrografia, via
Botticelli 23, 20133 Milano
[email protected]
Tel. 02.503.15595
Dipartimento di Scienze della Terra –
Sezione di Geologia e Paleontologia, via
Mangiagalli 34, 20133 Milano
[email protected]
tel. 02.503.15528
Dipartimento di Scienze della Terra –
Sezione di Geologia e Paleontologia, via
Mangiagalli 34, 20133 Milano
145
ROSTI EMILIA
Informatica e laboratorio di
informatica (F43003)
SABADINI ROBERTO Fisica terrestre (F43020)
Tettonofisica (F77)*
SFONDRINI
GIUSEPPE
Geologia Apllicata I (F77)
Geotecnica (F77)
SPALLA MARIA
IOLE
Geologia strutturale e
tettonica regionale (F43017)
Microstrutture delle tettoniti
(F43056)
Analisi Microstrutturale
(F77)
Geodinamica II (F77)
Sismologia di esplorazione
(F43051)
Laboratorio di elaboraz.
Num. Dati geofisici (F77)*
Esplorazione elettrica ed
elettromagnetica (F43041)
Esplorazione sismica a
piccole profondità (F77)
STUCCHI EUSEBIO
TABACCO IGNAZIO
TARTAROTTI
PAOLA
TROMBINO LUCA
Dipartimento
di
informatica
e
comunicazione
Via Comelico 39-41
[email protected]
tel. 02.503.16258-16397
Dipartimento di Scienze della Terra –
Sezione di Geofisica, via Cicognara 7,
20129 Milano
[email protected]
tel. 02.503.18476
Dipartimento di Scienze della Terra –
Sezione di Geologia e Paleontologia, via
Mangiagalli 34, 20133 Milano
[email protected]
tel. 02.503.15544
Dipartimento di Scienze della Terra –
Sezione di Geologia e Paleontologia, via
Mangiagalli 34, 20133 Milano
[email protected]
tel. 02.503.15550
Dipartimento di Scienze della Terra
Sezione di Geofisica, via Cicognara7,
20129 Milano
[email protected]
Dipartimento di Scienze della Terra –
Sezione di Geofisica, via Cicognara 7,
20129 Milano
[email protected]
tel. 02.503.18475
Strutture tettoniche degli
Dipartimento di Scienze della Terra –
ambienti intrusivo,
Sezione di Geologia e Paleontologia, via
metamorfico e della litosfera Mangiagalli 34, 20133 Milano
oceanica (F43060)
[email protected]
Geodinamica I (F77)
tel. 02.503.15524
Geologia regionale (F77)
Laboratorio di geologia
strutturale (F77)
Laboratorio di
Dipartimento di Scienze della Terra –
sedimentologia (F43044)
Sezione di Geologia e Paleontologia, via
Geopedologia (F77)*
Mangiagalli 34, 20133 Milano
Geopedologia e
[email protected]
paleopedologia I (F77)*
tel. 02.503.15533
Laboratorio di geopedologia
(F77)*
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ZUCALI MICHELE
Rilevamento geologico
strutturale (F43050)
Strutture tettoniche della
sovrastruttura crostale e
dell’ambiente vulcanico
(F43062)
Analisi strutturale II (F77)
Dipartimento di Scienze della Terra
Sezione di Geologia e Paleontologia, via
Mangiagalli 34, 20133 Milano
[email protected]
tel.02.50315556
*corsi mutuati
Il presente elenco non comprende tutti i docenti che tengono attività didattica all’interno del CCD,
ma grossomodo solo gli strutturati e qualche esterno che ha comunque un recapito fisso in
Università. Ulteriori informazioni su www.unimi.it (“chi e dove”) e sul sito della Segreteria Didattica,
anche per quanto riguarda le eventuali modifiche/aggiornamenti.
147
LE PAROLE DELLA RIFORMA (a cura del COSP)
I nuovi titoli di studio
Laurea: è il primo livello degli studi universitari. Prevede 3 anni e garantisce una preparazione
teorica di base relativa alle discipline di studio scelte dallo studente, integrata con una formazione
professionalizzante che permette un adeguato inserimento nel mondo del lavoro. La Laurea si
consegue con l’acquisizione di 180 crediti. Con l’introduzione della laurea riformata, scompaiono
sia i corsi di laurea tradizionali di 4 e 5 anni, sia il diploma universitario (la cosiddetta “laurea
breve”). Fanno eccezione i corsi a ciclo unico. I corsi di Laurea sono istituiti all’interno di 42 classi
+ 4 classi delle lauree sanitarie + 1 classe della laurea della Scienze della difesa e della sicurezza.
Sono così raggruppati in base a obiettivi formativi comuni.
Laurea specialistica magistrale (o di secondo livello): è uno dei possibili percorsi di studio
successivi alla Laurea. Prevede 2 anni di studio e fornisce conoscenze e competenze specialistiche,
finalizzate all’esercizio di specifiche professioni che richiedono un’elevata qualificazione.
Si consegue la Laurea specialistica con l’acquisizione di 300 crediti (180 + 120).
I corsi di Laurea specialistica sono istituiti all’interno di 104 classi + 4 classi della lauree sanitarie +
1 classe delle Scienze della difesa e della sicurezza.
Laurea o ciclo unico: i corsi di Medicina e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria, Medicina
veterinaria, Farmacia, Chimica e tecnologia farmaceutiche (CTF) sono regolati da norme per il
conseguimento del titolo di Laurea specialistica (quindi dopo 5 o 6 anni). Per queste lauree non
esiste il percorso triennale.
Dottorato di ricerca: rappresenta il terzo e il più alto livello della formazione universitaria. Vi si
accede dopo la laurea specialistica. L’accesso avviene attraverso concorso per titoli ed esami. Il
titolo di Dottore di ricerca si consegue dopo un percorso di studi e di ricerca di tre anni, finalizzato
all’approfondimento dell’indagine scientifica e della metodologia di ricerca di uno specifico settore;
si conclude con l’elaborazione di una tesi finale. Ogni ateneo, con proprio regolamento, disciplina
l’istituzione dei corsi di Dottorato, le modalità di accesso e di conseguimento del titolo, gli obiettivi.
Il regolamento sui dottorati non ha subito modifiche dalla riforma.
Master: è un corso di studio successivo alla Laurea (Master di I livello) o alla Laurea specialistica
(Master di II livello) pensato per studenti ma anche per professionisti che sentano la necessità di
riqualificarsi: fornisce infatti conoscenze e abilità di carattere professionale, di livello tecnicooperativo o di livello progettuale. Il Master rilascia un titolo di studio accademico. Poiché la durata
è generalmente pari a un anno, i crediti da acquisire per conseguire il titolo sono in genere 60.
L’ammissione avviene previa selezione per garantire a tutti i partecipanti la guida personale di
docenti e tutor. La frequenza è obbligatoria.
Specializzazione: è un corso post-laurea o post-laurea specialistica che fornisce conoscenze e
abilità per funzioni richieste nell’esercizio di particolari professioni. Permette di ottenere
l’abilitazione all’esercizio di professioni ed è finalizzato alla formazione di specialisti in determinati
settori.
La durata minima di un corso di specializzazione è di 1 anno. Si consegue il diploma di
Specializzazione con l’acquisizione di un numero di crediti compreso tra 300 e 360: 300 crediti per
chi ha conseguito la Laurea (quindi 180+120) e 360 crediti per chi ha conseguito la Laurea
specialistica (quindi 300+60).
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Perfezionamento: è un corso di approfondimento e di aggiornamento scientifico e di formazione
permanente e ricorrente che l’Università può promuovere anche in collaborazione con altri enti e
istituzioni, pubbliche o private. Non rilascia un titolo accademico ma un attestato di partecipazione
che riporta le competenze acquisite. Dà però la possibilità di acquisire crediti che possono essere
riconosciuti per l’accesso ai Master. E’ riservato a un numero limitato di partecipanti selezionati
attraverso colloqui o altre forme di verifica. Si accede al Perfezionamento dopo la Laurea o la
Laurea specialistica. La frequenza è obbligatoria.
Cosa cambia per lo studente?
Classi: sono contenitori di corsi di studio dello stesso livello. I corsi che vengono istituiti all’interno
di una stessa classe condividono gli stessi obiettivi formativi qualificanti e le stesse attività
formative.
Il nome, il numero, e le caratteristiche delle classi sono fissate a livello nazionale e quindi comuni a
tutti gli atenei. Le classi sono state istituite per dare alle università una maggiore possibilità di
creare percorsi di studio differenziati da ateneo ad ateneo, secondo le esigenze di formazione del
territorio di appartenenza di ciascuna università.
Ogni università istituisce, all’interno di una stessa classe, una serie di corsi di cui stabilisce
autonomamente i nomi e, in parte, i programmi: l’appartenenza di questi corsi alla classe garantisce
comunque che essi rispecchino gli stessi obiettivi formativi generali, che abbiano quindi un
denominatore comune a livello nazionale.
Requisiti di accesso: sono le conoscenze minime richieste allo studente che intenda iscriversi a un
corso di Laurea o di Laurea specialistica.
Primo requisito indispensabile per essere ammessi a un corso di Laurea è il possesso da parte dello
studente di un diploma di scuola superiore o di un altro titolo di studio conseguito all’estero,
riconosciuto idoneo. A partire dall’Anno Accademico 2001/2002, anche per corsi di laurea che non
prevedono il numero chiuso, le università richiederanno allo studente conoscenze di base ritenute
indispensabili per quel particolare corso, che, se non sono state acquisite durante gli studi scolastici,
si potranno acquisire in seguito all’immatricolazione, tramite corsi propedeutici o corsi di sostegno
svolti dall’università.
Per essere ammessi a un corso di laurea specialistica è necessario essere in possesso della Laurea,
oppure di un altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo. Lo studente deve
inoltre possedere un’adeguata preparazione e determinati requisiti curriculari: perché i 180 crediti
conseguiti con la Laurea specialistica scelta deve presentare un curriculum che sia attinente con
quello del corso di primo livello.
Debiti: le lacune in conoscenze ritenute indispensabili per l’accesso a un determinato corso
vengono espresse in debiti formativi. Attraverso una verifica dei requisiti di accesso, l’università
può decidere che lo studente che non ha una preparazione adeguata debba soddisfare dei debiti
formativi. Lo studente potrà comunque iscriversi al corso, ma dovrà recuperare questi debiti durante
il primo anno attraverso attività formative integrative organizzate dall’ateneo. Anche nel passaggio
da un corso di Laurea a un corso di Laurea specialistica che presenti un curriculum diverso possono
essere riscontrati dei debiti formativi: questi verranno recuperati secondo modalità stabilite
dall’ateneo.
Crediti: il credito formativo universitario (CFU) è un’unità di misura, definisce quanta attività di
studio, o di lavoro di apprendimento, è convenzionalmente richiesta a uno studente nell’unità di
tempo, fissata in 25 ore. Un credito corrisponde dunque a 25 ore di lavoro da parte dello studente.
Un anno accademico richiede a uno studente, impegnato a tempo pieno nello studio, una quantità
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media di lavoro convenzionalmente fissata in 60 crediti. L’impegno annuo di uno studente
corrisponde a 1500 ore.
L’acquisizione dei crediti è legata al superamento di una prova d’esame o di altre forme di verifica
stabilite da ciascun ateneo, ma i crediti non sostituiscono i voti: poiché rappresentano una misura
quantitativa rappresentano una misura quantitativa del carico di lavoro richiesto allo studente per
raggiungere diversi traguardi formativi, non valutano il profitto, rimangono quindi indipendenti dal
voto conseguito con esami o prove di altro genere. I voti continueranno a essere espressi in
trentesimi, e la prova finale in centodecimi.
I crediti acquisiti durante un corso di studio vengono riconosciuti per il conseguimento in altri
percorsi di studio: ad esempio, i crediti acquisiti con la Laurea possono essere riconosciuti, tutti o in
parte a seconda della corrispondenza delle attività formative, per la continuazione degli studi con
una Laurea specialistica.
Prove e voti: per acquisire i crediti che misurano il peso delle attività formative, è necessario il
superamento di una prova d’esame o di un’altra forma di verifica. Le modalità delle prove sono
stabilite in modo autonomo da ogni singolo ateneo e per ogni corso di studio: possono consistere in
esami tradizionali, prove scritte o orali, o giudizi di idoneità. Il voto continuerà a essere espresso in
trentesimi: 18 sarà la votazione minima, 30 quella massima.
Il corso di Laurea si conclude con una prova finale, che non consiste nella tradizionale tesi, si
tratterà in genere di elaborati o relazioni su un argomento.
Il corso di Laurea specialistica si conclude con l’elaborazione e la discussione di una tesi sotto la
guida di un relatore.
Attività formative: sono tutte quelle attività che uno studente deve affrontare durante il percorso
universitario: corsi di insegnamento, seminari, esercitazioni pratiche o di laboratorio, attività
didattiche a piccoli gruppi, tutorato, orientamento, tirocini, progetti, tesi per corsi di Laurea
specialistica, attività di studio individuale e di autoapprendimento.
Ogni ateneo potrà stabilire le diverse attività formative, rispettando però le indicazioni fissate a
livello nazionale.
Curricula: rappresenta l’insieme delle attività formative, universitarie ed extra universitarie, che
caratterizzano un corso di studio. Uno stesso corso, che sia di Laurea o di Laurea specialistica, può
prevedere diversi curricula, ovvero differenti percorsi formativi che diversificano quel corso in base
alle figure professionali che intende formare. Per i corsi di Laurea e di Laurea specialistica che
prevedono più curricula, la scelta dello studente riguarderà in particolare le attività caratterizzanti e
affini e integrative: un po’ come avveniva nel vecchio ordinamento con la predisposizione, da parte
degli studenti, del piano di studi individuale personalizzato. Al momento della conclusione degli
studi, l’Università rilascia un supplemento al diploma relativo ad ogni titolo di studio, cioè un
certificato che riporta le principali indicazioni relative al curriculum seguito dallo studente per
conseguire il titolo.
Frequenza: la frequenza si intende obbligatoria salvo casi particolari e che lo studente deve
dichiarare o documentare. Chi non potrà frequentare per motivi di lavoro o di altro genere sarà
assistito nel percorso formativo da tutor della Facoltà e sarà tenuto a svolgere un programma
integrativo assegnato dai docenti.
Studenti lavoratori-studenti part-time: chi documenta di svolgere un’attività lavorative, può fin
dal primo anno di iscrizione configurarsi come studente part-time e richiedere i benefici previsti dal
diritto all studio in termini di esonero parziale dalle tasse e di borse di studio.
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Ordini professionali: in seguito al nuovo assetto degli studi universitari, sono in corso profondi
cambiamenti anche nel regolamento sugli accessi alle professioni. Il nuovo regolamento istituisce
per ogni albo professionale due sezioni, una per laureati triennali indicati come junior (sezione B),
l’altra per i laureati specialistici (sezione A) e definisce le corrispondenze tra i nuovi titoli
universitari e gli albi a cui questi danno accesso. Previo superamento di esame.
Chi ha conseguito una laurea del vecchio ordinamento, come anche gli attuali iscritti agli albi, è
inserito di diritto tra i laureati specialistici.
Rimane l’albo unico per avvocati, medici, odontoiatri, veterinari e farmacisti.
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INDIRIZZI UTILI
Università degli Studi di Milano
Via Festa del Perdono, 7- tel. 02/503.1
http://www.unimi.it
Cosp- Centro di servizio di Ateneo per l’Orientamento allo studio e alle
Professioni
(lunedì-venerdì, 9.30-12.30)
via Festa del Perdono, 7- tel. 02/503.12113-12148
http://www.cosp.unimi.it
e-mail: [email protected]
Servizio assistenza disabili
va festa del Perdono, 7-tel.02/503.12225-12353
e-mail: [email protected]
Segreterie studenti
(lunedì-venerdì, 9.00-12.00)
e-mail: [email protected]
Numero verde: 800 188128
Via Mercalli, 21
- Facoltà di Giurisprudenza- tel.02/503.12186
- Facoltà di Lettere e Filosofia- tel. 02/503.12230
- Facoltà di Scienze Politiche- tel. 02/503.12100
- Facoltà di Medicina e Chirurgia- tel.02/503.12219
- Facoltà di Scienze Motorie- tel. 02/503.12219
- Ufficio Esoneri, Borse, Premi e Collaborazioni Studentesche- tel. 02/503.12123
- Ufficio Dottorati, Master, Corsi di Perfezionamento- tel.02/503.12199
- Ufficio Studenti -e-mail: [email protected]
Via Celoria, 22
- Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali- tel.02/503.13900
- Facoltà di Agraria, Farmacia e Medicina Veterinaria- tel. 02/503.13901
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I.S.U.- Istituto per il diritto allo Studio universitario
Via Santa Sofia, 9- tel.02/5830.18017
Via Clericetti, 2- tel. 02/3956.1
C.U.S.- Centro Universitario Sportivo
Centro Polisportivo.Idroscalo
Via Circonvallazione Est, 11- Segrate (MI)- tel.02/7021141
(lunedì-venrdì, 10.00-16.00)
www.cusmilano.it
Ufficio Programmi Comunitari di Formazione- Sezione Socrates Erasmus
Via S.Antonio, 12- tel.02/503.13501
http://studenti.unimi.it/socrates.out
Ufficio formazione permanente e stage
Via Festa del Perdono, 7-tel.0275835.2093
e-mail: [email protected]
CTU- Centro di servizio per le tecnologie e la didattica universitaria
multimediale e a distanza
Via Celoria, 20
http://ateneo.ctu.unimi.it
e-mail:[email protected]
SILSIS
Scuola Interuniversitaria lombarda per l’Insegnamento Secondario
Segreteria di direzione
Via Celoria, 16- tel. 02/503.17271
http://silsismi.fisica.unimi.it
e-mail: [email protected]
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ANNOTAZIONI:
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Redazione della guida a cura di Claudio Mariani – Segreteria Didattica CCD SdT
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