La volontà dell`incantatore - TNCS

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La volontà dell`incantatore - TNCS
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CHRONICLES
LA VOLONTÀ
DELL’INCANTATORE
(VERSIONE 2.0)
La volontà dell’incantatore
La volontà dell’incantatore
(versione 2.0)
Data: 4110 d.s., terza deca1
Luogo: pianeta Marath, sistema Essud
Il rumore del colpo risuonò per la pianura brulla, facendo vibrare il terreno
e scuotendo l’aria. Una sagoma descrisse una parabola nel cielo,
schiantandosi ad alcune decine di metri di distanza con un botto fragoroso.
Una voce femminile raggiunse la mente della vittima: «Pro, stai bene?»
L’uomo emise un grugnito di dolore, ma si rimise in piedi. «Sono ancora
tutto intero.»
Si sentiva un po’ intontito per la botta, ma le leggere vibrazioni del suolo
lo misero in allerta: un mecha umanoide alto cinque metri stava correndo
verso di lui, e a pilotarlo c’era un contrabbandiere senza scrupoli venuto su
quel pianeta non spaziale per rapire una ragazzina. Ovviamente non si
trattava di una ragazzina qualunque, infatti possedeva una Coloured Soul,
una straordinaria abilità innata che le permetteva di fare praticamente ogni
cosa. E un simile potere faceva gola a molti.
«Kobi.» chiamò Prometheus – “Pro” – rivelando dei denti aguzzi come
quelli di uno squalo, caratteristica tipica dei carcarodon2.
«Oh, finalmente tocca a me!»
Al fianco del combattente apparve un ragazzino, aveva i capelli di fuoco
e gli occhi luminosi, il che lasciava intuire che appartenesse alla specie dei
pyrovad3.
«Ti ricordi com’è fatto l’Hollowkeeper?» chiese Prometheus senza
staccare gli occhi dal suo avversario.
«Ci puoi scommettere!» esclamò il giovane. In un attimo il suo corpo si
accese di una luce arancione e si trasformò, diventando uguale in tutto e per
tutto al tozzo fucile a pompa prodotto dalla Hellmatyar Corporation.
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La sigla d.s. indica la datazione spaziale (detta anche datazione standard). L’anno spaziale ha una durata di circa 1,12
anni terrestri e si divide in 10 mesi chiamati “deche”.
Le età vengono comunque indicate secondo la durata dell’anno terrestre.
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Specie originale di TNCS. Il termine deriva dal nome scientifico dello squalo bianco: Carcharodon carcharias.
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Specie originale di TNCS. Il prefisso “pyr” riprende il significato di “fuoco” in greco antico.
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La volontà dell’incantatore
«Ah, un Hollowkeeper!» ghignò il pilota del mecha con aria di superiorità
«Con quello non mi graffi nemmeno la carrozzeria!»
Il carcarodon rimase impassibile, limitandosi a prendere la mira contro il
torace dell’avversario. Il robot, ormai lanciato in corsa, caricò il pugno.
«Se non premi il grilletto, giuro che lo faccio io.» lo ammonì il pyrovad,
che nonostante la trasformazione non aveva perso il proprio temperamento
focoso.
«Non ancora…»
Il mecha li raggiunse e il destro metallico scattò. In un istante il
carcarodon abbassò l’arma e sparò contro il terreno: una travolgente
fiammata incenerì il suolo, scaraventandolo verso l’alto appena in tempo per
schivare l’attacco.
Kobi, incredulo, non ebbe nemmeno il tempo di imprecare che il suo
proprietario lo lasciò andare.
«Sonja!»
Questa volta apparve una creatura col busto di una ragazza e il corpo di
un ragno: un’aracnoide4. Un bagliore violaceo la avvolse, al che l’uomo
afferrò il fucile di precisione appena creatosi e sparò un proiettile contro il
mecha, vicino al collo. Ci fu un fragore metallico e il robot ebbe una torsione
innaturale, cadendo a terra con un raglio sinistro.
Prometheus atterrò sulle gambe, attento a non abbassare la guardia e del
tutto indifferente alle imprecazioni di Kobi, che evidentemente non aveva
apprezzato la sua tattica.
Il suo avversario pilotava un mecha della serie Sombra, mezzi pensati più
per incarichi di perlustrazione che di vero combattimento, tuttavia anche un
modello vecchio e usurato come quello poteva tranquillamente fare fuori
una dozzina di persone armate senza difficoltà. L’Hollowkeeper sarebbe
stato in grado di procurargli qualche danno superficiale, con il suo attacco
dall’alto invece era riuscito a superare la corazza e sicuramente aveva
colpito qualche zona importante.
Dentro di sé sapeva di poter avere la meglio su quel mucchio di ferraglia
e sul contrabbandiere che lo pilotava, il motivo della sua preoccupazione era
infatti un altro: come procedeva la liberazione della ragazzina?
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Specie originale di TNCS. Il termine deriva da Arachnida, la classe dei ragni e degli scorpioni nella classificazione
scientifica.
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La volontà dell’incantatore
***
«Brïalynn, se non ti sbrighi a darmi il codice, vado lì e affetto quella fottuta
astronave!» sbottò l’uomo, al riparo di una roccia vicino al punto dove era
parcheggiato il veicolo spaziale.
«Ancora un momento, gli amici di Thahein stanno mettendo fuorigioco
tutti i contrabbandieri e non riesco ad interrogarne nessuno.» si giustificò la
donna attraverso il ciondolo argenteo a forma di triangolo che entrambi
portavano al collo.
«Certo che quella gente deve avere un mucchio di soldi.» commentò lo
stesso Thahein. Come tutti gli abitanti del pianeta, era un hystricide5 – lo si
capiva facilmente grazie ai capelli simili ad aculei – tuttavia la gilda di cui
faceva parte, Phoenix Feather, contava anche alcuni membri provenienti
dallo spazio, quindi quella situazione non lo aveva sorpreso più di tanto. In
ogni caso era rimasto molto colpito nel vedere la dozzina di droidi, uomini
e strani esseri che pattugliavano i dintorni dell’astronave.
«Naah, è tutta roba di seconda mano.» ribatté l’uomo al suo fianco, che
invece faceva parte dell’organizzazione spaziale per cui lavorava anche
Prometheus. «Guarda, i droidi sono tutti pieni di toppe, le chimere 6 hanno
dei pezzi di rimpiazzo e gli altri – non so se sono ibridi o homunculus 7 –
hanno tutti dei difetti.»
Thahein gli rivolse uno sguardo stupito. «Vuoi dire che nessuno di loro è
una persona?»
L’altro si strinse nelle spalle. «Dipende da cosa intendi per “persona”.»
«Gawain8, ho il codice.» affermò la donna attraverso il ciondolo. Il suo
aspetto era quello di un’elegante rettile dal fisico slanciato e i grandi occhi
dorati, una squamasiana9 con ogni probabilità. Grazie al suo potere oculare
– gli Occhi Bendetti di un Deva10 – era stata in grado di leggere la mente di
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Specie originale di TNCS. Il nome deriva da Hystricidae, la famiglia degli istrici nella classificazione scientifica.
Nella mitologia greco-romana la chimera è un mostro con tre teste (una di capra, una di leone e una di drago); in
biologia invece è un essere vivente nel cui corpo sono presenti cellule geneticamente distinte.
In TNCS il termine assume il secondo significato.
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In alchimia, un homunculus è una forma di vita creata artificialmente.
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Nipote di re Artù nel ciclo della Tavola Rotonda. Ho preferito mantenere il nome anglofono rispetto a quello
italianizzato (Galvano).
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Specie originale di TNCS. Il termine deriva da Squamata, l’ordine che comprende lucertole e serpenti nella
classificazione scientifica.
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I Deva sono delle divinità nella mitologia induista.
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uno dei contrabbandieri e in questo modo aveva ottenuto l’informazione
desiderata.
Il suo compagno inserì la sequenza di caratteri e finalmente il palmare si
sbloccò. Lui era un ex cavaliere della Tavola Rotonda e aveva il rango di
Maestro all’interno dell’Ordine dei Cavalieri della Luce, ci avrebbe messo
pochi secondi a togliere di mezzo tutte quelle unità poste a sorveglianza
dell’astronave, tuttavia in questo modo avrebbe messo in pericolo la
ragazzina rinchiusa all’interno del veicolo.
Digitò alcuni comandi sullo schermo olografico che aveva davanti e
subito la dozzina di macchine e creature artificiali si immobilizzò.
«Andiamo.»
I due uomini corsero verso l’astronave e con un singolo fendente Gawain
tagliò a metà il portellone posteriore, assicurandosi così un comodo
ingresso.
«Era proprio necessario?» fece Thahein.
L’altro esibì i denti bianchissimi in un grande sorriso. «No, volevo solo
fare un po’ il figo.»
***
Nel frattempo, lo scontro di Brïalynn e dei quattro membri di Phoenix
Feather contro i contrabbandieri stava ormai volgendo al termine. I maghi
della gilda stavano dimostrando come mai il loro stemma a forma di piuma
fosse tanto rinomato sul loro continente, al punto che la squamasiana poteva
permettersi di restare in disparte ad osservare la situazione. In fondo le sue
abilità erano prevalentemente quelle di supporto tattico e assistenza medica.
Stava per volgere la sua attenzione al duello fra Prometheus e il pilota del
Sombra, quando avvertì una minaccia imminente. Si girò di scatto verso i
nemici, ma ormai erano stati tutti quanti neutralizzati dai maghi di Phoenix
Feather. O forse no?
Un’improvvisa onda d’urto spazzò via un membro della gilda, attirando
così l’attenzione generale. Era stato uno dei fuorilegge a scatenarla, un elfo
a giudicare dalle orecchie a punta.
La squamasiana notò subito l’ampolla che l’uomo stringeva in pugno e il
suo presentimento si acuì. Cos’era il liquido rosso in quella fiala?
«Non riuscirete a fermarci!» gridò l’elfo, quindi gettò via il tappo e bevve
in un unico sorso tutto il contenuto dell’ampolla, scagliandola poi a terra.
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La volontà dell’incantatore
Per alcuni istanti non accadde nulla, poi il contrabbandiere ebbe come una
fitta al cuore e si accasciò in avanti.
Brïalynn, messa in allarme dalle distorsioni nell’aura del nemico, gridò
agli altri di allontanarsi. Grazie ai suoi Occhi Benedetti riuscì a leggere per
un istante la mente dell’elfo prima che questa venisse stravolta da una forza
selvaggia, e ciò che scoprì la fece trasalire. «L’Essenza del Dannato…»
Il fuorilegge gettò indietro la testa e urlò al cielo, il corpo che si
contorceva per degli spasmi innaturali. Tutti i suoi muscoli ebbero una
pulsazione all’unisono e parvero gonfiarsi, mentre i suoi occhi si
accendevano di una nefasta luce rossa. La mente dell’elfo, già pervasa dalla
rabbia, era stata completamente soggiogata dalla pozione, che ora
desiderava solo distruggere ogni cosa alla ricerca di cibo. E i corpi carichi
di energia dei maghi intorno a lui erano senza dubbio le prede più invitanti.
«Khaled, Ragnar, state indietro!» ordinò uno dei componenti della gilda
«Ce ne occupiamo io e Fiammetta!»
Quelli non se lo fecero ripetere due volte e si affrettarono ad allontanarsi
da quell’essere terrificante, in particolare quello che era stato investito
dall’onda d’urto.
Nonostante la sicurezza dei suoi alleati, Brïalynn era ancora molto
preoccupata. Aveva sentito molte voci sull’Essenza del Dannato, e non
riusciva a non temere il peggio. Il senso di pericolo che le arrivava dall’elfo
trasformato era spaventoso.
In un attimo il fuorilegge scattò all’attacco, il pugno diretto al mago che
aveva parlato. Questi schivò e rispose allo stesso modo, scagliandolo verso
l’alto. Subito la sua compagna intervenne e con una poderosa fiammata
investì il nemico. L’elfo urlò, un grido selvaggio e bestiale, ma poi si rimise
in piedi, incurante del fuoco che ancora gli bruciava i vestiti. Ormai non gli
importava più niente della ragazzina – probabilmente si era anche
dimenticato di lei – voleva solo uccidere, distruggere e fare a pezzi ogni
cosa.
Brïalynn avrebbe voluto aiutare i due maghi, ma dentro di sé sapeva che,
se fosse intervenuta, sarebbe stata per loro solo un peso. Lo aveva già
sperimentato più volte con i suoi compagni di Delta.
«Tranquilla, Perséy e Fiammetta ce la faranno.» le assicurò uno dei
maghi, Khaled, «Io e Ragnar siamo solo un evocatore di aquile giganti e uno
stregone, quelli però sono due dei membri più forti della nostra gilda. Hanno
perfino partecipato alla Guerra delle Cinque Nazioni!»
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La volontà dell’incantatore
«Essere un semidio o una han’you11 ha i suoi vantaggi.» convenne il suo
compagno.
Questa notizia risollevò il morale della squamasiana, ma purtroppo durò
poco.
«Brïalynn, abbiamo un problema.» annunciò Gawain attraverso il
ciondolo «Non riusciamo a trovare la bambina.»
«Non è possibile! Ho letto la mente del contrabbandiere, l’avevano portata
lì!»
L’ex cavaliere della Tavola Rotonda allargò le braccia. «Abbiamo cercato
in ogni parte, ho fatto una scansione e Thahein ha usato una delle sue energia
arcane, ma non c’è. Qualcuno deve averla portata via.»
«Brutte notizie?» chiese Khaled.
«Non riescono a trovare la bambina, qualcuno deve averla spostata senza
riferirlo agli altri. Ma dove potrebbe essere…?»
«Puoi ancora leggere la mente di quello lì?» domandò Ragnar accennando
all’elfo.
La squamasiana non ebbe bisogno di vedere il brutale scontro in cui era
impegnato per sapere che la mente del fuorilegge era completamente
perduta, anche con i suoi Occhi di un Deva avrebbe avuto pochissime
probabilità di trovare le informazioni che le servivano. «La nostra unica
possibilità è il capo della banda.»
I tre si voltarono all’unisono verso Prometheus e il mecha, anche loro nel
bel mezzo di una feroce battaglia. Il destino della bambina era nelle loro
mani: i contrabbandieri l’avevano sedata per poterla rapire, quindi dovevano
somministrarle l’antidoto prima che il suo corpo cominciasse a disidratarsi.
Non avevano più molto tempo.
***
Prometheus sparò ripetutamente con Kobi in forma di Hollowkeeper, ma i
proiettili ad energia magica che colpivano il Sombra non erano abbastanza
potenti per danneggiarlo frontalmente, e ormai il fuorilegge aveva imparato
a mantenere una certa distanza per evitare sorprese.
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Gli han’yō (traslitterato han’you) sono creature del folklore giapponese metà umane e metà yōkai (esseri paragonabili
ai demoni occidentali).
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La volontà dell’incantatore
Il carcarodon digrignò i denti da squalo. Doveva cambiare strategia.
Lasciò andare Kobi, che subito tornò in forma di pyrovad e svanì come il
fantasma che era.
«Frida! Serhan!»
«Alla buon’ora!» ghignò una subdola voce maschile.
Due fasci di luce apparvero dal nulla intorno al corpo di Prometheus: uno
metallico lo ricoprì dalla testa ai piedi, donandogli un’avveniristica armatura
derivata dai modelli in dotazione alla FANTOM; l’altro, rosso e
sanguinolento, si allungò dalla sua mano destra, rivelando la sagoma
dentellata di una terrificante spada.
Il contrabbandiere ebbe a malapena il tempo di bestemmiare che il suo
avversario gli fu addosso, con un fendente mozzò le gambe al Sombra e con
una piroetta gli tranciò di netto un braccio.
Il pilota del mecha capì di non avere speranze e con un pugno schiacciò il
pulsante per l’espulsione. Un’onda d’urto colpì Prometheus, allontanandolo
quel tanto che bastava affinché la cassa toracica si aprisse, permettendo al
pilota di volare via con tutta la cabina di pilotaggio.
«Pro, devi fermarlo!» esclamò Brïalynn «Devo leggergli la mente!»
«Ci penso io. Nike!»
Un barlume azzurro cielo si accese sulla sua schiena, tramutandosi in un
grande paio di ali piumate uguali a quelle di un rapace. Gli bastò un battito
per sollevarsi da terra, ma doveva fare di più per riuscire a raggiungere il
fuggitivo.
Sfruttando al massimo le potenzialità dei suoi fantasmi – ora trasformati
in armi spirituali grazie alle sue abilità di sciamano – riuscì a raggiungere la
cabina di pilotaggio e ne distrusse i propulsori con due rapidi fendenti,
quindi la afferrò e la condusse a terra, là dove lo aspettavano la squamasiana
e i quattro maghi di Phoenix Feather.
Il pilota del Sombra venne tirato fuori a forza dal guscio di protezione, per
un attimo provò a divincolarsi, ma quando vide ciò che restava del suo
compagno che aveva bevuto l’Essenza del Dannato, capì di non avere
nessuna chance di cavarsela.
Per un attimo commise l’errore di incrociare lo sguardo con Brïalynn, i
cui occhi si erano accesi di una luce rosata, e tanto bastò alla squamasiana
per entrare nella sua mente…
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La volontà dell’incantatore
Il contrabbandiere diede ordine ai suoi uomini di andare a controllare i dintorni,
attese fino a quando tutti quanti non ebbero lasciato il ponte di comando, a quel
punto anche lui si allontanò. Credeva di aver elaborato un piano perfetto, ma con
suo grande disappunto aveva scoperto che su quel pianeta non spaziale c’erano più
minacce di quanto avesse preventivato. Un mago locale – che di locale aveva solo
l’apparenza – aveva danneggiato i motori della sua astronave, costringendoli ad
un atterraggio di fortuna. Ora il suo meccanico e le unità d’assistenza stavano
cercando di riparare il guasto, ma dubitava fortemente che avrebbero ottenuto
qualche risultato.
Si fermò, premette un pulsante sulla parete che aveva di fronte e la porta
metallica si aprì. Aveva detto ai suoi uomini di chiudere lì dentro la mocciosa che
avevano rapito, ma ora che la situazione era cambiata, c’era bisogno di un nuovo
piano.
Si mise in spalla la bambina ancora sedata e poi uscì dall’astronave attraverso
un portello di servizio. Si guardò intorno per assicurarsi che nessuno lo vedesse,
quindi corse via, rapido e determinato.
Altro che dividere il bottino! Avrebbe dato a Marcel Aubierre la mocciosa che
voleva e tutti i soldi sarebbero finiti nelle sue tasche, doveva solo contattarlo e
aspettare che lui inviasse un mezzo per recuperarlo. Tanto ormai l’aveva capito
che quel rottame della sua astronave aveva concluso il suo ultimo volo.
«So dov’è la bambina.» annunciò Brïalynn, e con un semplice incantesimo
di telepatia trasferì le immagini del luogo ai presenti.
«Ho capito qual è il posto, è qui vicino.» affermò Perséy «Possiamo
andarci subito.»
«Noi intanto chiamiamo la Polizia Galattica, così porta via questi qua.»
stabilì Prometheus, affiancato dai suoi tre fantasmi nella loro forme
originali: una donna con un’ala tatuata sull’occhio sinistro, un robusto rettile
umanoide dal muso allungato e una ragazza dal corpo piumato.
«Noi che facciamo?» chiese Gawain attraverso il ciondolo.
«Tornate qui, ci penseranno i poliziotti all’astronave.»
L’ex cavaliere della Tavola Rotonda e l’hystricide si incamminarono
verso il punto dove si trovavano gli altri due membri di Delta, i quali ne
approfittarono per mettersi in contatto con la Polizia Galattica.
Una volta che i quattro si furono incontrati, Thahein venne contattato
dagli altri membri di Phoenix Feather, che lo informarono di aver trovato la
bambina e che stava bene. Si sarebbero occupati loro di riportarla a casa.
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La volontà dell’incantatore
«Thahein, prima di salutarci, c’è una cosa di cui vorremmo parlarti.»
affermò Brïalynn.
«Certo, di che si tratta?»
«Prima che venissimo qui, il nostro capo ci ha chiesto di farti una
proposta. Oggi, come l’altra volta che abbiamo collaborato, siamo rimasti
molto colpiti dalle tue capacità e ci siamo trovati bene a lavorare con te, per
questo vorremmo chiederti di entrare nella nostra organizzazione. Uno come
te potrebbe darci un grande aiuto.»
«Sappiamo che non è una scelta facile, quindi non devi rispondere
subito.» ci tenne a precisare Prometheus.
L’hystricide annuì. «Vi ringrazio davvero molto per la vostra proposta,
ma temo di non poter accettare. Tra meno di due mesi avrò un figlio e non
me la sento di lasciare il pianeta. Purtroppo il fatto di essere un incantatore
non mi permette di stare con lui e con sua madre, quindi non vorrei
allontanarmi ancora di più…»
«Ah, mi spiace che non possiate stare insieme…» fece Brïalynn
«Comunque congratulazioni per il fatto che diventerai padre! Non ti
preoccupare, capiamo perfettamente quello che provi. Piuttosto, avete già
scelto il nome del bambino?»
«Se è un maschio Arda, se è una femmina Thanaa.»
«Sono dei nomi bellissimi, mi piacciono molto.» dichiarò la donna con
espressione raggiante.
Thahein sorrise, un po’ imbarazzato. «Comunque, se vi servisse una mano
per un incarico particolare, chiamatemi pure.»
La rettile annuì. «Lo terremo a mente, grazie mille.»
Le tipiche folate di vento annunciarono l’arrivo di un velivolo: si trattava
di un’astronave di discrete dimensioni che aveva appena disattivato i sistemi
di occultamento, rivelando così lo stemma della Polizia Galattica, la forza
dell’ordine più importante del Sacro Impero Galattico.
La prima a scendere fu una poliziotta dall’aspetto di felino umanoide,
probabilmente un’ailurantropa12, che subito andò loro incontro. «Ciao
ragazzi, com’è la situazione?»
«Ciao, Irena13.» la salutò Prometheus «Il solito, questa volta sono
contrabbandieri, volevano rapire una ragazzina. Li abbiamo sistemati, la
loro astronave si trova da quella parte, forse l’avete già individuata.»
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Specie originale di TNCS. Il nome deriva dalla fusione delle parole greche “ailouros” (gatto) e “anthropos” (uomo).
Irena Honegen è presente anche in Protezione e Giustizia.
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La volontà dell’incantatore
La poliziotta annuì. «Ce ne stiamo occupando. Vi ringrazio per averci
chiamato, comunque devo farvi notare che questa zona è di competenza
dell’Unione Repubblicana, avreste dovuto rivolgervi al DSI14.»
«Voi e i vostri cavilli burocratici.» borbottò Gawain «L’importante è
metterli dietro le sbarre, no? E poi, se ci dovessero essere problemi, chiederò
ad Arthur15 di fare un paio di telefonate. Se no a che servirebbe essere nipote
di un imperatore?»
Irena inclinò leggermente il capo e sollevò le sopracciglia con espressione
eloquente. «È meglio che torni al lavoro. Ci vediamo.» Sollevò una mano in
segno di saluto e se ne andò facendo ondeggiare la coda.
«Anche noi dovremmo andare, qui se ne può occupare la polizia.» affermò
Prometheus.
«Alla prossima allora.» disse Thahein.
«Alla prossima.»
L’hystricide li osservò in silenzio mentre si allontanavano quanto bastava
per attivare in tutta tranquillità un teletrasporto. L’idea di far parte di
un’organizzazione spaziale come la loro era indubbiamente molto allettante,
però non poteva andarsene. Suo figlio – o sua figlia – era molto più
importante di qualsiasi avventura. E poi anche su Marath non c’era mai il
tempo di annoiarsi.
Prometheus prese per mano la squamasiana, che non ci pensò due volte
ad intrecciare le proprie dita con le sue. «E così anche questa missione può
dirsi conclusa.»
«Che poi è come dire che presto ne inizieremo un’altra.» commentò
allegramente Gawain «Anzi, due: a vedervi così appiccicosi, sento la
mancanza di Katyusha…»
Brïalynn si strinse felice al braccio dell’amato carcarodon. «Ormai
dovreste averlo capito: in questo universo le cose non finiscono, lasciano il
posto ad altre ancora più sorprendenti.»
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Dipartimento per la Sicurezza Interplanetaria, un’organizzazione analoga alla Polizia Galattica.
Artù Pendragon (ho preferito lasciare il nome anglofono come per Gawain).
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Note dell’autore
Delta, l’organizzazione di cui fanno parte Prometheus, Brïalynn e Gawain,
è al centro degli eventi della saga Delta Survivors.
Thahein e sua figlia sono tra i personaggi principali della saga Arcana
Magica.
La saga L’Erede degli Oblio è incentrata su un evocatore di demoni il cui
clan è stato sterminato durante la Guerra delle Cinque Nazioni.
La bambina presa di mira dai contrabbandieri è la protagonista della
raccolta di ministorie Bandiera Nera.
Marcel Aubierre, l’uomo che ha commissionato il suo rapimento, ha un
ruolo importante nella saga La via degli assassini.
Le vicende della saga Antieroico ruotano intorno ad un altro possessore
di Coloured Soul.
La seconda figlia del proprietario della Hellmatyar Corporation è una dei
protagonisti della saga Polvere di Cristallo, incentrata su soldati della
FANTOM.
Un altro soldato della FANTOM pilota un mecha della serie Sombra in
Armi contro il passato.
L’Essenza del Dannato viene utilizzata da un personaggio della saga I
Cacciatori del Crepuscolo.
Irena e altri agenti della Polizia Galattica sono i protagonisti del fantapoliziesco Protezione e Giustizia.
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