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CARATTERISTICHE DEL SUOLO
Nelle aree prossime alla foce del fiume Trionto si
rinviene questa tipologia pedologica caratterizzata
dalla difficoltà di drenaggio. Le colorazioni grigie
tipiche di condizioni riducenti si rinvengono già a 30
cm di profondità e diventano dominanti al di sotto
dei 60 cm. La falda fluttuante conferisce, negli
orizzonti interessati da oscillazioni stagionali,
l’ossidazione del ferro limitatamente alle zone più
facilmente raggiungibili dall’ossigeno. La tessitura è
franco limosa in tutti gli orizzonti fino a 1 metro di
profondità. Lo scheletro è assente ed il grado di
aggregazione strutturale è moderato. Al di sotto dei
110-120 cm è presente uno strato sabbioso
scheletrico. Gli elevati contenuti in carbonio
organico sono legati alla storia idromorfa di questi
suoli ed in parte ereditati dalle condizioni
antecedenti la bonifica.
I SUOLI della
CALABRIA
PROFILO DI RIFERIMENTO
Caratteristiche della stazione
Quota (m.s.l.m.):
Pendenza:
Uso del suolo:
Drenaggio:
Forma del paesaggio
Substrato:
Erosione/Deposizione:
Rilevatori:
Comune:
Provincia:
Descrizione degli orizzonti
WRB’98-01:
Nome locale:
MIR 1
H2O
134 7.93 29.73 94.2
124 7.87 28.41 97.9
141 7.93 19.35 72.5
Caratteristiche climatiche
Per la caratterizzazione climatica
dei comprensori rilevati sono
stati elaborati i dati termo pluviometrici trentennali (19571987) della stazione di Villapiana
Scalo (5 m slm), La temperatura
media è di 15.5°C e le
precipitazioni sono pari a 492
mm/anno.
Villapiana--- P (mm) --- T (°C)
Calacare totale
-1
(g Kg )
Argilla
(<2μ)
646
707
702
CSC
Cmol(+)/Kg
Limo
(50-2μ)
Carbonio organico
(g/Kg)
Ap1
0-25
27.6 220
Ap2 25-30/40 22.0 169
Bg 30/40-60/80 7.7 157
Profondità
(cm)
pH
Sabbia totale
(2000-50μ)
Fluventic Endoaquept, coarse silty, mixed
(calcareous), thermic
Calcari-Humic Gleyisol
-1
TESSITURA (g Kg )
Orizzonte
USDA’98-03:
Piana di Sibari
4m
-%
gelso
molto lento
Pianura alluvionale
depositi alluvionali
assente
ARSSA Servizio Agropedologia
Mirto-Crosia
Cosenza (CS)
Ap1 0-25 cm; asciutto; colore umido bruno, bruno scuro (10YR4/3); franco limoso;
struttura poliedrica subangolare grande, moderatamente sviluppata; friabile; scheletro
assente; pori abbondanti, grandi, interconnessi; radici comuni da molto fini a fini; attività
biologica da artropodi buona; effervescenza notevole; limite abrupto lineare.
Ap2 25-30/40 cm; umido; colore umido bruno, bruno scuro (10YR4/3), colore
secondario bruno molto scuro (10YR2/2); franco limoso; struttura poliedrica
subangolare grande, moderatamente sviluppata; friabile; scheletro assente; radici
abbondanti, molto grossolane; effervescenza notevole; limite abrupto ondulato.
Bg 30/40-60/80 cm; umido; colore umido bruno forte (7.5YR4/6), colore secondario
bruno grigiastro (2.5Y5/2) e grigio (2.5Y5/0); franco limoso; struttura poliedrica angolare
media, debolmente sviluppata; molto friabile; screziature di colore grigio (2.5Y5/0),
comuni, piccole; scheletro assente; radici poche e grossolane; effervescenza notevole;
limite chiaro ondulato.
CBg 60/80-90 cm e oltre; bagnato con acqua libera; colore umido principale bruno
grigiastro (2.5Y5/2) e grigio (2.5Y5/0), colore secondario localizzato lungo i vuoti lasciati
dalle radici di equiseto parzialmente o totalmente decomposte bruno forte (7.5YR4/6);
franco limoso; struttura poliedrica angolare grande, molto debolmente sviluppata;
debolmente adesivo; scheletro assente; radici assenti; presenza di radici di equiseto
parzialmente decomposte; pori abbondanti garantiti dai vuoti lasciati dalle radici in
decomposizione; effervescenza molto debole; falda a 90 cm; limite sconosciuto
Classificazione
PIANURE ALLUVIONALI
Il pedoclima è caratterizzato da
un regime di temperatura
Termico e da un regime di
umidità Xerico.
Caratteri paesaggistico ambientali
L’ambiente comprende la fascia costiera da Capo
Spulico a Calopezzati Marina, lungo il versante
ionico della Calabria (circa 68 km di costa).La
piana è circondata da un anfiteatro montuoso,
costituito da rocce calcareo-dolomitiche del
Mesozoico e dai terreni flyschoidi mesozoicoterziari del gruppo montuoso del Pollino a nord,
dalle rocce cristalline e metamorfiche del
Paleozoico del massiccio della Sila a sud e dai
depositi plio-pleistocenici marini e continentali
argilloso sabbiosi e conglomeratici dell’area di
Cassano allo Ionio-Castrovillari. Nel complesso
quadro evolutivo che ha condotto alla formazione
della Piana di Sibari rivestono un ruolo di
fondamentale
importanza
le
oscillazioni
eustatiche del livello marino. In particolare la fine
del tirreniano è stata caratterizzata da una
regressione marina che ha portato il livello del
mare in corrispondenza dell’isobata dei 100 m.
L’abbassamento del livello del mare ha
comportato un’intensa azione erosiva con
l’apporto di detriti verso il mare. Nella successiva
ingressione marina gli apporti sono stati distribuiti
lungo la linea di costa. Il fenomeno della
subsidenza crea le condizioni favorevoli alla
formazione di lagune costiere.
AUTORI: Servizio Agropedologia -ARSSA
Agenzia Regionale per lo Sviluppo e per i Servizi
in Agricoltura –Regione Calabria
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