vERDEnERO

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vERDEnERO
verdenero
racconti di ecomafia
sandrone dazieri
bestie
124 pagine
10 euro
formato 12x16,8
isbn 978-88-89014-64-6
novità: maggio 2007
luogo: Milano
Tutti gli autori di verdenero rinunciano al 2% di royalties, destinandoli in favore della campagna
SalvaItalia di Legambiente
Sandrone Dazieri si occupa del commercio illegale di animali esotici,
un dramma italiano dimenticato che investe milioni di animali tra
pesci, rettili e mammiferi di ogni specie e provenienza.
La sua narrazione gioca tra fiction e documentazione, cercando quindi di sfruttare i meccanismi
dell’invenzione letteraria per entrare nella carne della tragedia. Lo stile tagliente e diretto di Dazieri,
che non concede spazio a lirismi sterili, è il mezzo ideale per rappresentare la cruda realtà di una
tratta che, nella maggior parte dei casi, è naturale definire spietata.
“Al mondo esistono liberi meno di cento esemplari di uccello del paradiso, meno di
duecento esemplari di lince pardina, meno di trecento rinoceronti di Sumatra.
Questi animali, e molti, molti altri vengono uccisi dai cambiamenti climatici, dall’inquinamento, dalla distruzione del loro habitat e dal contrabbando. Vengono
mangiati, scuoiati, trasformati in soprammobili e portacenere. Le loro ossa, tritate,
diventano l’ingrediente base di medicinali assolutamente inutili contrabbandati
anche nel nostro paese. È una strage che fa orrore perché quando una specie scompare non potrà essere rimpiazzata e lascerà noi, scimmie nude, un po’ più soli e
miserabili su questo pianeta. Per questo ho deciso di occuparmi di zoomafia e di
scrivere questo libro.” Sandrone Dazieri
BIOGRAFIA
Nato a Cremona nel 1964, si diploma alla scuola alberghiera e pratica la professione di cuoco per una
decina d'anni, in giro per l'Italia. Studia Scienze Politiche a Milano, non si laurea e pratica numerosi
mestieri, in contemporanea con l'attività di militante nel movimento dei centri sociali milanesi. Nel
1992 si avvicina all'editoria come correttore di bozze nel service editoriale Telepress, di cui, cinque
anni dopo, è nominato direttore della sede di Milano. Nel frattempo diventa giornalista pubblicista e
collabora con “il Manifesto” come esperto di controculture e narrativa di genere. Nel 1999 pubblica
il suo primo romanzo noir, Attenti al Gorilla, per Mondadori e viene nominato responsabile prima dei
Gialli Mondadori, poi di tutto il comparto dei libri per edicola. Scrive altri tre romanzi per adulti, sempre noir La cura del Gorilla (Einaudi, 2001), Gorilla Blues (Mondadori, 2002), Il Karma del Gorilla
(Mondadori, 2005), numerosi racconti su varie antologie, tra cui Crimini (Einaudi), Alta criminalità
(Mondadori), Il Giallo e l'impegno (Micromega), solo per citare le più conosciute.
È stato dal 2004 al 2006 il direttore dei Libri per Ragazzi Mondadori, incarico che ha lasciato nel
2006 per avere più tempo per scrivere. Attualmente è consulente per la casa editrice Mondadori e
si occupa di autori italiani per adulti e ragazzi. Nel dicembre 2006 è uscito il suo nuovo romanzo,
È stato un attimo (Mondadori).
PRESENTAZIONI
Da maggio 2007: Torino, Firenze, Milano, Roma, Napoli, Palermo.
verdenero
racconti di ecomafia
giacomo cacciatore
valentina gebbia
gery palazzotto
fotofinish
Tutti gli autori di verdenero rinunciano al 2% di royalties, destinandoli in favore della campagna
SalvaItalia di Legambiente
124 pagine
10 euro
formato 12x16,8
isbn 978-88-89014-63-9
novità: maggio 2007
luogo: Palermo
Tre autori siciliani, segnalati da Andrea Camilleri – Giacomo
Cacciatore, Valentina Gebbia e Gery Palazzotto – raccontano altrettante storie tragiche, ironiche,
commoventi sul mondo dei cavalli e delle corse clandestine. Le vicende sono unite da un filo rosso:
il legame di tre ragazzi con i loro cavalli, spezzato dal cinismo di chi sugli animali specula, di chi li
maltratta, di chi li “usa” senza regole né limiti. In una Sicilia realistica, ai confini della cronaca, tre
voci narranti delineano un quadro a volte patetico, più spesso brutale, di ciò che ruota intorno alle
corse clandestine: le scommesse, le torture, lo sfruttamento, l’illegalità, i diritti calpestati, il sopruso, la morte violenta. Il regalo, non richiesto, di un cavallo per la festa dei diciott’anni che nasconde
un mistero; il furto di un altro cavallo ai danni di un giovane disabile; il crimine di un uomo che amava
i cavalli ma che ha perduto per sempre la passione e l’innocenza. Sono queste le tracce sulle quali si
muovono i tre autori per il loro personale e raggelante “fotofinish” su un fenomeno sotterraneo che
sfugge agli occhi dei più.
“Ho scritto questo racconto dal peggiore punto di vista immaginabile, ovvero quello dell’aguzzino esperto, ma non senza un pizzico di pietà. Perché sono convinto che chiunque maltratti un animale sia stato a sua volta vittima di un gioco crudele. Un giorno
ha tirato a sorte una parte di se stesso, e l’ha persa per sempre.” Giacomo Cacciatore
Giacomo Cacciatore è nato a Polistena (RC) e vive da sempre a Palermo. Laureato in
Lingue e Letterature straniere, collabora dal 1999 come narratore con l’edizione siciliana de “La Repubblica”. Ha scritto con Paolo Albiero il saggio Il terrorista dei generi. Tutto il cinema di
Lucio Fulci (2004, Un mondo a parte). Il suo primo romanzo, L'uomo di spalle (Dario Flaccovio
Editore), è un noir edipico e ironico. Nel febbraio 2007 è uscito Figlio di vetro (Einaudi – I coralli), un
romanzo in cui l'autore affronta il nodo dei rapporti tra un padre e un figlio. Sullo sfondo, la Palermo
della fine degli anni Settanta, quella che precede la strategia stragista a tutto campo da parte delle forze
emergenti di Cosa Nostra. Secondo molti critici sarà una delle rivelazioni letterarie del 2007.
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“Sono temi che mi toccano particolarmente da giornalista, da scrittrice, da siciliana. Non
a caso di ecomafia parlo nel mio ultimo romanzo e di cavalli-schiavi ho trattato nel libro
Per un crine di cavallo. Ho visto cavalli accompagnare ragazzi diversamente abili con
una sollecitudine che solo pochi esseri umani possiedono. E ho visto a quali orrori possa
arrivare la bassezza umana nei confronti di un cavallo. I cavalli usati per le corse clandestine, tutti destinati a una vita e una morte atroci, portano nelle tasche della mafia milioni di euro l’anno, nel silenzio e nell’indifferenza generali. Noi abbiamo una voce e possiamo cantare in coro. Abbiamo scelto un mestiere che non contempla l’indifferenza.” Valentina Gebbia
verdenero
racconti di ecomafia
Valentina Gebbia è nata e vive a Palermo. Conduttrice radiofonica, ha pubblicato articoli per diverse testate, vari racconti, favole e un romanzo per ragazzi dal titolo Il mistero della città perduta
(2002, Condaghes). Nel 1999 ha creato la strampalata famiglia d’investigatori Mangiaracina, protagonista di tre romanzi gialli ambientati in Sicilia: A qualcuno piace il caldo (1999, Leopardi),
Estate di San Martino (2003, Edizioni E/O), Per un crine di cavallo (2005, Edizioni E/O).
Il suo ultimo romanzo è Fuoco Grande. Il mistero degli incendi di Caronia (Dario Flaccovio Editore,
2006) ispirato ai noti e “apparentemente” inspiegabili fenomeni accaduti nel messinese.
Nel 2007, ancora per Edizioni E/O, sarà pubblicato Palermo, Borgo Vecchio.
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“La lotta alle ecomafie è una guerra silenziosa, in Sicilia come nel resto d’Italia.
Volontari e professionisti dell’anticrimine sfidano un nemico che agli occhi dell’opinione pubblica è quasi invisibile. La lotta alle ecomafie del resto non è mai andata di
moda, non ha ispirato carriere né è mai stata strumento elettorale. Ecco perché sostengo con forza questo progetto: perché è pura lotta al crimine nel nome del più puro degli
ideali, quello di giustizia vera.” Gery Palazzotto
Gery Palazzotto è nato a Palermo nel 1963. Vice caporedattore del “Giornale di Sicilia”, è nato a
Palermo, dove vive e lavora. Appassionato di musica e nuove tecnologie, ha studiato chitarra jazz.
Il suo primo romanzo, Di nome faceva Michele (2004, Dario Flaccovio Editore) ha riscosso un sorprendente successo di critica, è stato tradotto in spagnolo e sarà distribuito, oltre che in Spagna, nei
Paesi dell’America Latina. Sempre per Dario Flaccovio Editore è uscito nel 2006 Giù dalla rupe.
PRESENTAZIONI
Da maggio 2007: Torino, Firenze, Milano, Roma, Napoli, Palermo, Verona.
verdenero
racconti di ecomafia
eraldo baldini
chiaro oscuro
Tutti gli autori di verdenero rinunciano al 2% di royalties, destinandoli in favore della campagna
SalvaItalia di Legambiente
124 pagine
10 euro
formato 12x16,8
isbn 978-88-89014-47-9
novità: maggio 2007
luogo: Palude Piallassa della Baiona (Ravenna), Petrolchimico di Marghera
Raccontare gli orrori del petrolchimico italiano con le armi del genere,
strizzando l’occhio alle pulp tales di fine anni ’50, ambientando il classico tranquillo weekend di terrore tra lugubri paludi tossiche e porti alla
deriva di vecchi e misteriosi reflui industriali, è il viaggio che decide di intraprendere Baldini per
Verdenero, un autore che ha permesso all’horror di ritornare in auge, grazie alla sua scrittura apparentemente placida pronta ad accoltellarti dietro al primo angolo buio. Chiaro Oscuro è la metafora di un Paese che cerca di nascondere i suoi fantasmi abbandonandoli per strada, lasciandoli addormentati nel cuore di desolazioni così pacifiche da mettere i brividi a chiunque si avvicini.
“Abbiamo mangiato il frutto proibito, ne stiamo pagando le conseguenze e sempre più le
pagheremo care. Nonostante il «divieto» che avrebbero dovuto imporre la ragione, il buon
senso, la rettitudine, la lungimiranza, ci siamo accaniti sul nostro povero pianeta sfruttandolo e avvelenandolo, in un insensato baccanale suicida, in una danza macabra e
avida condotta da predoni senza scrupoli pronti a sacrificare un bene di tutti per il proprio tornaconto. Forse è tardi per fermarsi, per rimediare, per salvarsi. È tardi, ma qualcosa ancora si può e si deve fare, se vogliamo che ci sia la possibilità di un futuro.
Io sono un narratore e il mio modestissimo contributo lo posso dare scrivendo, con la speranza che il mio messaggio arrivi a qualcuno e lasci un piccolo segno.” Eraldo Baldini
BIOGRAFIA
Eraldo Baldini è nato e vive a Ravenna. È scrittore, saggista e scenggiatore. Dopo essersi specializzato
in Antropologia Culturale ha pubblicato numerosi saggi sulle culture tradizionali e sul folklore.
Contemporaneamente si è dedicato alla narrativa, soprattutto nel campo della letteratura noir, gialla e
del mistero.
Nel 1991 ha vinto il Premio Mystfest di Cattolica. In campo narrativo ha pubblicato tra le altre
cose Mal’aria (Frassinelli, 1998); Faccia di sale (Frassinelli, 1999); Gotico rurale (Frassinelli, 2000);
Tre mani nel buio (Sperling & Kupfer, 2001); Terra di nessuno (Frassinelli, 2001); Bambine (Sperling
& Kupfer, 2002); Medical thriller (Einaudi, 2002) insieme a Carlo Lucarelli e a Giampiero Rigosi;
Bambini, ragni e altri predatori (Einaudi, 2003); Nebbia e cenere (Einaudi, 2004); Come il lupo
(Einaudi, 2006). Ha scritto anche un romanzo per ragazzi (L’estate strana, EL, 1997) e uno per
bambini (Le porte del tempo, Walt Disney, 2001). Suoi racconti compaiono in diverse antologie di
noir, di giallo e di mistero. Le sue opere sono tradotte all’estero da importanti editori. Il suo sito
internet è: www.eraldobaldini.it
PRESENTAZIONI
Da luglio 2007: Torino, Firenze, Milano, Roma, Napoli, Palermo, Ravenna.
verdenero
racconti di ecomafia
USCITE SECONDO SEMESTRE VERDENERO
strenne 2007
Autore: De Cataldo
Tema: rifiuti tossici, inquinamento delle acque, hitech waste
Luogo: Puglia (Taranto nello specifico)
Tutti gli autori di verdenero rinunciano al 2% di royalties, destinandoli in favore della campagna
SalvaItalia di Legambiente
Taranto è, dopo Seveso, la città a più elevato rischio di diossina (il 30 per cento delle emissioni in
Italia, l’8,8 di tutta Europa). L’Ilva di Taranto si posiziona al secondo posto in Europa per le emissioni di CO2 e produce il 10 per cento di Pm10 di tutta Europa. Taranto è, stando all’ultimo
Rapporto congiunto Legambiente/Sole-24Ore, ultima tra le province italiane per qualità ambientale. L’operazione “Mare chiaro” ha portato all’arresto di 16 persone e alla denuncia di altre 62 in
tutta Italia, consentendo di scoprire 90.000 tonnellate di rifiuti liquidi altamente inquinanti che
sarebbero stati sversati nel mare di Taranto, il tutto per un giro d’affari da 15 milioni di euro e un
disastro ambientale di proporzioni non calcolabili. Inoltre, il porto di Taranto è stato il molo di partenze di una serie di traffici internazionali di rifiuti speciali, pericolosi, con destinazione la Cina e
Hong Kong e sarà, nel futuro, il porto ideale per lo smaltimento illegale di hitech waste (spazzatura elettronica). L'esempio più eclatante dei danni che l'ecomafia riserva all'ambiente e alla quotidianità dei cittadini verrà raccontato senza mezzi termini da Giancarlo De Cataldo, lasciando
ampio spazio a documentazioni precise e a un linguaggio scrupoloso ed evocativo che lo ha già reso
noto in Romanzo Criminale.
“Credo che Verdenero sia un'iniziativa meritevole per la stessa elementare considerazione che mi spinge a pubblicare miei libri solo su carta riciclata o ecosostenibile:
visto che costringiamo i lettori a sopportare i nostri sproloqui, almeno cerchiamo di
limitare i danni per la natura! Scherzi a parte: siamo sull'orlo di un vulcano, e tutto
quello che può servire a ritardare (ma meglio ancora sarebbe se si potesse evitarla!)
l'eruzione deve essere sostenuto e incoraggiato!” Giancarlo de Cataldo
BIOGRAFIA
Giancarlo De Cataldo è nato a Taranto nel 1956. Giudice del tribunale penale di Roma, è
stato per cinque anni magistrato di sorveglianza. Scrittore, traduttore, autore di testi teatrali e
sceneggiatore. Collabora con “La Gazzetta del Mezzogiorno”, “Il Messaggero”, Il Nuovo, Paese Sera
e “Hot!”. Il suo primo libro risale al 1989, Nero come il cuore (Interno giallo, ripubblicato da Einaudi
nel 2006), seguono Contessa (Liber, 1993) e Il padre e lo straniero (Manifestolibri, 1997; E/O, 2004). La
consacrazione arriva nel 2002 con Romanzo Criminale (Einaudi), basato sulla storia della Banda della
Magliana (da cui è stato tratto l'omonimo film di Michele Placido).
Ha scritto la raccolta di racconti Teneri assassini (Einaudi, 2000) e ha partecipato a diverse antologie,
tra cui Crimini (Einaudi, 2005), curata da lui stesso. Tra i saggi ricordiamo Il giorno dell’ira. Storie
di matricidi (Feltrinelli, 1998) scritto insieme a Paolo Crepet e Terroni (Theoria, 1995; Sartorio 2006).
Per la primavera 2007 è previsto per Einaudi il suo nuovo romanzo.
verdenero
racconti di ecomafia
USCITE SECONDO SEMESTRE VERDENERO
settembre-ottobre 2007
Autore: Simona Vinci
Tema: Abusivismo edilizio
Luogo: Parma e Reggio Emilia, Emilia Romagna
Tutti gli autori di verdenero rinunciano al 2% di royalties, destinandoli in favore della campagna
SalvaItalia di Legambiente
L’abusivismo edilizio è icona dell’ecomafia meridionale. Molti
quindi si stupiranno leggendo questo racconto di Simona Vinci
che respira l'aria dei cantieri e s’ingozza di appalti truccati ma che
nulla ha a che vedere con il Sud Italia: i luoghi del “delitto” sono
le province di Parma e Reggio Emilia.
Come nel più classico dei gialli, è tra gli insospettabili che si
nasconde l’assassino.
BIOGRAFIA
Simona Vinci è nata a Milano nel 1970 e vive a Budrio, in provincia di Bologna. Ha studiato
Lettere Moderne all’Università di Bologna. Il suo primo romanzo, Dei bambini non si sa niente
(Einaudi – Stile libero, 1997) ha suscitato diverse polemiche, ottenendo un grande successo di pubblico e di critica ed è stato tradotto in dodici paesi, tra i quali gli Stati Uniti. Sempre per Einaudi
sono usciti la raccolta di racconti In tutti i sensi come l’amore (Stile libero, 1999) e i romanzi Come
prima delle madri (Supercoralli, 2003), Brother and Sister (Stile libero, 2004) e Stanza 411 (Stile
libero/Big, 2006). Per i lettori più giovani ha pubblicato Corri, Matilda (E.Elle, 1998) e Matildacity
(Adnkronos Libri, 1998).
verdenero
racconti di ecomafia
USCITE SECONDO SEMESTRE VERDENERO
ottobre 2007
Autore: Piero Colaprico
Tema: Scorie nucleari, inquinamento delle acque,
smaltimento rifiuti tossici.
Luogo: Italia/Mediterraneo/Mondo
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Ci sono persone che, nel bene, fanno la storia e vengono ricordati come eroi,
uomini che si muovono sui nodi focali delle cronache e ci raccontano, con la
loro vita, il mondo che c’è stato preannunciandoci, con le loro azioni, il mondo
che ci sarà. Ci sono poi uomini spesso dimenticati dai testi ufficiali, uomini che
spesso restano nell’ombra che, come gli eroi, ma in negativo, influenzano con i
propri comportamenti i destini di intere nazioni e il futuro di parecchie generazioni. Piero Colaprico, affermato maestro del noir contemporaneo, proverà
ad entrare nella testa di uno di questi uomini, Giorgio Comerio, ecomafioso per
eccellenza, che da dietro le quinte, orchestra le economie illegali di mezzo
mondo: dal traffico di rifiuti tossici allo smaltimento di scorie nucleari, dal commercio internazionale di armi a supporto di guerre intestine in Centro America e Sudafrica ai rapporti mai ben definiti col Sisde. L’autore cercherà con il suo racconto di svelare i misteri che stanno dietro questa figura, sfilacciando le ragioni e scoprendo le combinazioni, i nomi e i cognomi delle persone cui fa
comodo il lavoro sempre puntuale di quest’uomo senza volto.
BIOGRAFIA
Piero Colaprico è nato a Putignano (Bari) nel 1957. Si è laureato in giurisprudenza all'università di
Milano e dopo anni di gavetta nel 1985 è stato assunto a Repubblica, di cui è inviato speciale dal
1989, anno in cui ha pubblicato il suo primo saggio, Duomo connection. Come giornalista ha seguito numerose storie di criminalità e corruzione, arrivando a coniare il termine “Tangentopoli”. Storie
che sono riportate in saggi come Manager calibro 9 (da cui verrà tratto un lungometraggio attualmente in lavorazione) e Capire Tangentopoli (1996). Ha scritto diversi romanzi e racconti gialli: tra
cui Sequestro alla milanese, 1992; Kriminalbar, 1999. Con Pietro Valpreda ha dato vita alla serie di
romanzi incentrati sulla figura del maresciallo Binda, pubblicati da Marco Tropea: Quattro Gocce di
Acqua Piovana (2001), La nevicata dell’85 (2001), La Primavera dei Maimorti (2002), L’Estate del
Mundial (2003). Tra le sue opere più recenti vi sono Trilogia della città di M. (2004) e La quinta
stagione (2006).
verdenero
racconti di ecomafia
USCITE SECONDO SEMESTRE VERDENERO
ottobre 2007
Autore: Luca Rastello
Tema: Dalla storia della Val di Susa alla TAV
Luogo: Val di Susa, Piemonte
Tutti gli autori di verdenero rinunciano al 2% di royalties, destinandoli in favore della campagna
SalvaItalia di Legambiente
Nel 2006 il caso è scoppiato come una bomba improvvisa. Interi paesi si sono
ribellati, si sono uniti, hanno combattuto per evitare questo tunnel maledetto.
Sono nati comitati pro e contro, ma nessuno si è ancora preso la briga di spiegarci cos’è la Val Susa, quali sono le ragioni ecomomico-speculative che stanno
dietro questa battaglia per un diritto innegabile: la salvaguardia di un habitat.
Grazie alla sua esperienza di reporter per l'estero, come se camminasse su un
territorio di guerra di quelli che ha conosciuto per anni (dal Sudamerica
all’Afghanistan passando per la Bosnia). Luca Rastello ripercorre le tappe culturali di questo pezzo di Piemonte spesso dimenticato che vede, in questa violenza carnale ai danni
della sua terra, l'ennesimo abuso di una lobby che sa precisamente come operare, con quali soggetti mettersi d'accordo, come mascherare il tutto da operazione politica quando sarebbe corretto,
invece, parlare più semplicemente di ecomafia.
BIOGRAFIA
Luca Rastello vive a Torino dove è nato nel 1961. Già Direttore di Narcomafie, è giornalista di
Repubblica e inviato del Diario. Ha lavorato nei Balcani, nel Caucaso, in Asia centrale, Africa e
Sudamerica. Da oltre un decennio opera nel campo della cooperazione internazionale e delle organizzazioni non profit. Sulle contraddizioni di questo lavoro nelle guerre jugoslave degli anni
Novanta ha pubblicato il volume La guerra in casa (Einaudi, 1998). Nel 2006 è uscito il suo primo
romanzo, Piove all’insù (Bollati Boringhieri), che attraversa la storia dell’Italia degli anni Settanta.