ANTOLOGIA XXV RASSEGNA DI POESIA PER RAGAZZI

Transcript

ANTOLOGIA XXV RASSEGNA DI POESIA PER RAGAZZI
ANTOLOGIA
XXV RASSEGNA DI POESIA PER RAGAZZI
EDIZIONE 2016
POESIE PREMIATE
2
Primo premio I ciclo Primarie
La paura
La paura arriva piano
stringo forte la tua mano.
La paura è tutta nera
sembra proprio una pantera.
La paura è come un treno
che mi corre nella pancia
mi avvicino alla tua guancia.
La paura è tutta gialla
il mio cuore salta e balla.
La paura è tutta blu
apro gli occhi e non c’è più!
classe I, Scuola primaria Gragnano
Versi di una musicalità rotonda con un utilizzo sapiente e fluido dei colori che riescono a
concretizzare le emozioni senza banalizzarle.
3
Primo premio II ciclo Primarie
La penna
La penna scrive leggera su un foglio di seta
con cura si muove di qua e di là
facendo scritte molto leggere.
Delicatissima si posa sul piano
e si riposa.
Poi dopo cinque minuti che si riposa
viene una mano che la divora,
la mette nell’astuccio sconsolata,
mette la punta sul tappo e chiude gli occhi.
Andrea Bacci, classe III Scuola primaria di Guamo
In tempi di tecnologia avanzata e di computer, i versi dedicati alla penna le riconoscono il
suo intramontabile valore, conferendole tratti umani.
4
Premio speciale Luciana Baroni
Lavanda
Lavanda
chicchi di riso sparsi per i campi,
foglie verdi come chiome di alberi,
foglie leggere e svolazzanti.
Lavanda,
distesa di fiori viola,
cespugli ingarbugliati di fiori.
Lavanda,
petali viola che volteggiano nel vento
formando un meraviglioso arco
che brilla al sole.
Giada Fazzi, classe IV Scuola primaria di San Colombano
Versi ricchi di colore, di movimento e di leggerezza che evocano i profumi intensi della
lavanda fiorita.
5
Primo premio Secondarie
Fiori
Aprirsi al sole
chiudersi alla luna
morire dimezzati
come gemelli.
Marco Santini, classe II A Scuola secondaria di primo grado di Camigliano
Testo capace di innescare una molteplicità di riflessioni, che contiene in sé una giusta dose
di mistero, tuttavia si percepisce un messaggio importante di carattere esistenziale.
6
POESIE SEGNALATE
7
Scuole Primarie
Tristezza
La tristezza è una lacrima
che assomiglia ad un cristallo
celeste e fragile.
La tristezza è come un pugno nello stomaco,
non te lo levi più.
La tristezza è come un livido,
quando lo tocchi fa male.
La tristezza non si dimentica,
ma può essere consolata
da chi ti è amico.
Benedetto Giampaolo, Abramo Mandolino, Gabriele Quilici, classe IV B Scuola primaria di Marlia
La farfalla
La farfalla sboccia
dal bozzolo di rugiada
di un ramo fiorito.
Leonardo Bussagli, classe IV A Scuola primaria di Lunata
La caffettiera
La caffettiera
sbuffa, borbotta,
rilascia il suo vapore
come un vulcano
pronto a eruttare.
Il caffè
sembra lava
incandescente,
pronta a estinguere
ogni essere vivente.
Lorenzo Giannini, classe IV A Scuola primaria di Lunata
Le nuvole
Le nuvole nel cielo
piangono,
ridono,
con un pensiero
sincero.
Alessandro Bagni, classe IV A Scuola primaria di Lunata
8
I Fiori
A primavera i fiori
hanno colori leggeri
come le ali delle farfalle.
Nicola Del Carlo, classe IV A Scuola primaria di Lunata
"Haiku"
In trappola
sotto la terra nera
la morte aspetta
Matilde Tellini, classe IV B Scuola primaria di Lunata
"Haiku"
Nel bosco nero
tristezza, morte
notte d’inferno.
Carlo Gonnella, classe IV B Scuola primaria di Lunata
"Haiku"
Tuono perpetuo va
scaricando pioggia
e malinconia.
Giacomo Dell’Orfanello, classe IV B Scuola primaria di Lunata
"Haiku"
Ritorna il cielo sereno
dopo l’imboscata notturna
delle tenebre.
Lorenzo Giusti, classe IV B Scuola primaria di Lunata
Se la mia volontà fa guerra
Eravamo cento
nelle trincee,
senza possibilità
di vita.
Iniziarono i bombardamenti:
sentii colpi di sparo
e persone urlare tetre.
9
Mi alzai per sparare e …
mi ritrovai sdraiato
in un ardente sangue
rosso, pieno di dignità.
Allora presi il fucile
e sparai
alla mia volontà
di far guerra.
Lorenzo Bosi, classe V Scuola primaria di Lunata
Luna
Luna,
gancio d’oro
che agguanti i nostri sogni
e ci fai volare con
le tue ali brillanti.
Luna,
luce di speranza
che illumini
il tappeto blu
attorno a te.
Arianna Carrara, classe V Scuola primaria di Lunata
Autunno
Pioggia dorata
di foglie cadenti.
Cielo grigio
di nubi tuonanti.
Tetti cupi,
umidi, fumanti.
Giardini muti.
Scheletri d’alberi
riscaldati da un timido raggio
di sole che trafigge le
dense nubi.
Viola Sabbioni, classe V Scuola primaria di Lunata
L’autunno
È tardi ormai,
è veramente tardi
per tornare giovane;
le foglie cadono,
impetuose
affondano nel terreno.
10
È tardi ormai,
gli alberi seccano,
e come bambini gracili
si addormentano
per poi rialzarsi fioriti.
È tardi ormai,
sta per arrivare
l’ultimo soffio
che con violenza
trascinerà l’albero
nella solitudine dell’autunno.
Giovanni Biagini, classe V Scuola primaria di Lunata
Coccinella
Rossa come la gioia,
a puntini neri come la rabbia.
Coccinella, come stai?
Alessandra Isola, classe V Scuola primaria di Lunata
La bellezza della scuola
Occhi grandi
Occhi allungati
Occhi attenti
Occhi assonnati.
Guardo fuori dalla finestra
Ma la voce che mi chiama
È quella della maestra!
Andiamo a scuola per imparare
Ma ci piace anche giocare!
Vado a scuola con la carriola
Mentre mangio la pomarola.
Con i compagni in allegria
Il tempo vola via,
e quando la campanella suonerà
è ormai ora di mamma e papà
classe II Scuola primaria di Gragnano
Se io fossi
Se io fossi un pettirosso,
farei il giro di tutto il mondo per vedere se qualcuno si è fatto male.
Se fossi un Pettirosso,
mi fermerei e asciugherei il suo sangue con la mia panciotta morbida.
Se io fossi un pettirosso,
saprei quando qualcuno nel mondo si è fatto male perché la mia panciotta si illumina
e quando non è tanto urgente fa una luce singola,
ma quando è urgente lampeggia super veloce e quando lampeggia
fa: “TI,TI,TI,TI…”
11
così se non vedo la luce sento il rumore.
Se fossi un pettirosso…
Sara Biasci, classe III Scuola primaria di Gragnano
Il vento
Un fiorellino mi urla, io non sento.
Mi grida.
Io ascolto e mi dice:
“Tirami su, voglio vedere il sole.”
Caterina Malfatti, classe III Scuola primaria di Guamo
Gli occhiali da sole
Due cerchi neri come il carbone,
attaccati a due zampe di leopardo
pronti a saltare sul naso.
Il giorno diventa notte,
puoi vedere i raggi del sole,
perfino lui non resiste ai miei occhiali.
Anna Lombardi, classe III Scuola primaria di Guamo
Il mio cane Diego
Diego, salsicciotto
che rotola ovunque.
Diego, nuvolone nero
che vaga intorno.
Diego, tornado
che spazza tutto il cibo che c’è in giro.
Filippo Masetti, classe IV Scuola primaria di San Colombano
Mamma
Mamma,
occhi verdi smeraldi,
capelli ricci dai mille capricci,
bocca delicata come petali di rosa,
un sorriso con denti bianchi di panna montata
e una voce dolce come lo zucchero.
Mamma,
fisico asciutto da sembrare un vestito
appena uscito dall’ asciugatrice.
12
Mamma,
meravigliosamente bella.
Alessandro Innocenti, classe IV Scuola primaria di San Colombano
Stelle
Stelle, brillanti nel cielo di notte
illuminate dal colore della luna.
Stelle, angeli che proteggono le case.
Stelle grandi e piccole
che formano nel cielo un arco.
Stelle, tappeti gialli
che si fanno e disfanno nel blu.
Isolde Pieroni, classe IV Scuola primaria di San Colombano
Mare
Il mare è calmo
come una mamma.
Il mare ti culla tra le sue onde
come le braccia di un papà.
Il mare è agitato e mi ha schiaffeggiato!
Davide Scaglione, classe IV Scuola primaria di San Colombano
13
Scuole Secondarie
Fotografia
Dalla mensola del camino
Mi segue il tuo sorriso,
dall’alto dei monti
ti sento vicino.
Miranda Giometti, classe II D Scuola secondaria di primo grado di San Leonardo in Treponzio
La nebbia
S'infiltra,
nei pensieri
e fitta e cupa
punge e
confonde:
la nebbia.
Antagonista nostro,
dubbio e
invisibile strato d'indecisione umana
si diffonde avidamente:
la nebbia.
Carlo Ferrucci, classe III B Scuola secondaria di primo grado di Capannori
La strada
La strada,
luogo d'incontro,
luogo d'infanzia,
luogo di vita.
Infinito sguardo verso la felicità
due strade davanti
una scelta.
La strada,
madre dei sogni,
madre delle difficoltà,
madre dell'età bella.
Noi,
principianti della vita
con bagagli di sorprese
con bagagli di sc elte
ma con i ricordi di tutta una vita
che nei nostri pensieri
sprofondano lentamente.
Irene Luchini, classe III B Scuola secondaria di primo Grado di Capannori
14
Acqua
Io sono forse
l’acqua
che ha paura degli uomini
di farsi
disfarsi
nella tenebre oscure
abitate.
Marco Santini, classe II A Scuola secondaria di primo grado di Camigliano
Quei baci
Quei baci
che sanno di caffè e di cioccolato
quei baci alla fermata del pullman
sul marciapiede
nella notte
quei baci
quelli veri.
Gaia Galeotti, classe II A Scuola secondaria di primo grado di Camigliano
L’orologio
Vorrei essere
un orologio
per ricordare al tempo
che esisto.
Matilde Castiglioni, classe II A Scuola secondaria di primo grado di Camigliano
La giornata più bella
Corro, corro senza pensare,
il vento mi scompiglia i capelli,
il sole sta per tramontare.
Do l’ultimo saluto agli uccelli.
Mio padre annaffia i fiori
Mia madre sta per cucinare,
che bella giornata passata fuori
adesso è l’ora di rincasare.
Haitam Lagrini, classe II D Scuola secondaria di primo grado di Camigliano
La casa abbandonata
La camera della bambina
ancora è vestita d’allegria,
ma il vento soffia
tra le finestre rotte.
I muri scrostati
15
hanno inchiodato a sé
ricordi abbandonati,
dentro quelle cornici
vive
la distruzione solitaria di una famiglia.
La casa trasuda
tristezza,
malinconia.
Chiara Martinelli, classe III C Scuola secondaria di primo grado di Camigliano
Notte tranquilla riposa la mente
Notte tranquilla riposa la mente
gente che dorme, città spente.
Fuoco che s’innalza, gente che muore
famiglie distrutte, colpi al cuore.
Nessuno che fiata, nessuno capisce
Poi ad un tratto qualcosa colpisce.
Fumo nel cielo, sirene di pompieri
Tutto non è più com’era ieri.
Giosuè Fugiaschi, classe III D Scuola secondaria di primo grado di Camigliano
Falso allarme
Rivedo il sole
dopo un freddo inverno,
un caldo dimenticato
che ogni anno mi sorprende sempre più.
Quanta gioia che porta
il calore del sole.
Ma sento un tuono
faccio finta di non aver sentito,
ora un lampo,
è come se mi stessero togliendo
il mio giocattolo preferito.
La mia estate
non è ancora arrivata.
Era solo un falso allarme.
Chiara Rossi, classe III D Scuola secondaria di primo grado di Camigliano
Il mio fiore
Mi sento spezzato
come un fiore
che m’ama o non m’ama.
Tommaso Bertuccelli, classe III D Scuola secondaria di primo grado di Camigliano
16
INDICE
POESIE PREMIATE
I premio I ciclo Primarie
I premio II ciclo Primarie
I premio Secondarie
Premio speciale Luciana Baroni
POESIE SEGNALATE
2
3
4
5
6
7
Poesie segnalate primarie
Primaria di Marlia
Primaria di Lunata
Primaria di Gragnano
Primaria di Guamo
Primaria di San Colombano
8
8
8
11
12
12
Poesie segnalate secondarie
Secondaria di San Leonardo in Treponzio
Secondaria di Capannori
Secondaria di Camigliano
14
14
14
15
17