Lidia e Rolando Lidia aveva appena 15 anni quando ha conosciuto

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Lidia e Rolando Lidia aveva appena 15 anni quando ha conosciuto
Lidia e Rolando
Lidia aveva appena 15 anni quando ha conosciuto Rolando,
che di anni ne aveva 21. Rolando era un appassionato
giocatore di calcio e lei una tifosa, si sono incontrati dunque
ad un campo di gioco. Si sono subito innamorati e hanno
cominciato a frequentarsi. I genitori di Lidia però non
condividevano questa relazione ed hanno fatto di tutto per
ostacolarla. Il padre infatti aveva già pianificato il
matrimonio della figlia con un giovane del luogo molto
facoltoso, cercando in questo modo di accasare la figliola nel
migliore dei modi. Quindi impedivano a Lidia di incontrare
Rolando. Però i due ragazzi erano molto innamorati e non
potevano rimanere lontani l’uno dall’altra. Così una notte
Lidia pianifica la sua fuga da casa incoraggiata e supportata
da Rolando. Pensa di trovare un lavoro che le consenta di
mettere via dei risparmi per poter sposare Rolando. Mette
insieme le sue poche cose in una valigia, qualche lira e prende il
treno diretto a Milano da sola a 21 anni senza sapere cosa
troverà alla fine del viaggio.
A Milano trova accoglienza presso una coppia di anziani che
la ospitano e la assumono come collaboratrice domestica.
Lidia vede Rolando soltanto due volte in un anno ma la
lontananza non scalfisce il profondo sentimento che li lega.
Dopo due anni di risparmi e sacrifici riescono a coronare il loro
sogno d’amore, si sposano nel 1958 e vanno a vivere a
Mezzolombardo. Lidia riallaccerà i rapporti con i genitori
solo dopo la nascita della loro prima figlia.
Rosalba e Bruno
Rosalba è rimasta orfana di madre all’età di 13 anni, ed ha
dovuto a quell’età aiutare il padre che gestiva un bar a
Noriglio. Ricorda momenti molto difficili, molte ore pesanti
da sopportare per una bambina ancora troppo piccola,
un’attività non adatta alla sua giovane età in particolare per
le persone che erano solite frequentare il locale.
Infatti una sera scoppia una rissa tra due avventori e Rosalba,
molto spaventata, non sa come intervenire. Si trovava nel
locale anche Bruno, un giovane del luogo che era solito
transitare e fare sosta al bar con la sua motocicletta. Bruno
interviene per sedare la rissa e riesce a tranquillizzare
Rosalba. In questa circostanza i due ragazzi si innamorano
ed iniziano a frequentarsi. Il padre di lei però, ritenendola
troppo giovane per avere una relazione affettiva, impedisce a
Rosalba di vedere Bruno, minacciando di cacciarlo via con
violenza se lo avesse ancora visto all’interno del suo bar. Però
Bruno non si lascia intimorire, continua a vedere Rosalba ed
un giorno con il padre scoppia una discussione all’interno del
bar. Il padre comprende che il ragazzo ha intenzioni serie nei
confronti della figlia e da il suo benestare alla loro relazione.
Rosalba e Bruno si sposano nel 1970 , vanno a vivere a
Noriglio insieme al padre di lei ed hanno due figli.
Bruna e Giovanni
Nell’anno 1963 Bruna si trovava a San Pietro Valgardena,
un piccolo paese in provincia di Bolzano dove aveva assunto
l’incarico di insegnante presso due scuole elementari che
distavano tra loro di alcuni chilometri.
Tutte le mattine doveva recarsi a piedi al lavoro e questo era
per lei molto difficile in particolare durante l’inverno quando a
causa delle frequenti nevicate i sentieri erano impervi.
Transitava quotidianamente lungo quel sentiero con
l’automobile anche Giovanni, carabiniere presso la locale
Caserma. Quando vede Bruna in difficoltà le chiede se vuole
un passaggio e Bruna accetta subito e volentieri, poiché il
percorso per lei era davvero faticoso. Dopo un primo passaggio
ne seguono altri sempre più frequenti. I dialoghi tra i due
giovani, all’inizio un po’ timidi e indecisi, con il passare del
tempo si fanno più sicuri ed impegnativi, la conoscenza si fa
più profonda e il rapporto tra loro diventa importante. Si
innamorano e insieme costruiscono dei progetti.
Quando arriva la fine dell’anno scolastico Bruna deve partire
per ritornare a casa in Val di Non e Giovanni si offre per
accompagnarla al fine di conoscere la sua famiglia che subito
approva la loro unione. Durante l’estate Giovanni si reca più
volte a farle visita , i due fidanzati si scambiano anche
numerose lettere d’amore.
Si sposano nel 1965 e vanno a vivere a Bolzano dove lei aveva
chiesto il trasferimento scolastico. Dopo dieci anni si
stabiliscono definitivamente a Rovereto.
Monica e Raffaele
Monica incontra la prima volta Raffaele nel giugno del 1966.
Lei è tedesca ed era venuta a trascorrere le ferie insieme ad un
amica a Torbole, sul Lago di Garda. Una sera le due amiche
decidono di recarsi presso una Balera per trascorrere una
serata in allegria e qua fanno la conoscenza con altri ragazzi
tra i quali Raffaele. Subito tra Monica e Raffaele nasce una
simpatia reciproca tanto che decidono di incontrarsi anche il
giorno successivo ed anche durante tutta la permanenza di
Monica in Italia. Dopo due settimane Monica deve ritornare a
casa, Raffaele la saluta, le chiede di sposarlo e le regala un
anello come pegno d’amore.
La madre di Monica non ha una bella reazione quando
Monica comunica quello che è accaduto durante la vacanza e
non intende accettare questo fidanzamento. Ma dopo circa un
mese, quando Raffaele si reca in Germania per farle visita, la
madre ne riceve una bella impressione e da il suo consenso
all’unione. Ritorna a trovarla a Natale e il successivo mese di
febbraio del 1967 si sposano e vanno a vivere a Volano.
Monica e Raffaele hanno due figli.
Lina e Luigi
Nell’anno 1952 Lina aveva 16 anni e lavorava come
apprendista presso una sarta di Rovereto. Quando cuciva si
metteva accanto alla finestra e qua è stata notata da Luigi che
lavorava presso il negozio di alimentari del padre che
affacciava sulla stessa via. Luigi si innamora subito di lei ed
inizia a corteggiarla in modo molto discreto, la segue con la
sua motocicletta durante la strada del ritorno a casa di lei, che
vive a Vallarsa e da Rovereto va a piedi. Più volte le chiede se
desidera un passaggio ma lei rifiuta. A lei quel ragazzo non
piaceva, non era interessata ad avere alcuna relazione con lui.
Lui invece è molto innamorato di Lina ed anche molto
perseverante, e per lunghi due anni la corteggia e la segue
lungo la strada che porta a Vallarsa. Poi Lina decide di
trasferirsi per un periodo di un mese a Trieste presso una zia.
Quando ritorna a Rovereto viene a sapere che Luigi ha dato
un passaggio con la sua motocicletta ad una sua cugina fino a
Vallarsa. Ed è in questo momento che in lei inizia un
sentimento di gelosia e si rende conto che quel ragazzo che lei
sempre aveva ignorato in fondo le piaceva e da quel momento
decide di accettare la sua corte ed i suoi passaggi in moto. Nel
1954, dopo due anni di fidanzamento, i due ragazzi si
sposano, vanno a vivere a Rovereto ed hanno due figli.
Idilia e Mario
Era l’anno 1946, Idilia era una ragazzina e la sua famiglia
aveva come inquilina la sorella di Mario. Quando Mario
veniva a trovare la sorella non notava Idilia che era ancora
troppo giovane. Poi Mario parte per fare il militare e torna
dopo due anni… quando rivede Idilia trova che è diventata
una donna molto bella e si innamora di lei, e comincia così a
corteggiarla. A Idilia però non piace subito Mario, poiché ha
sette anni più di lei lo ritiene troppo vecchio per lei, lo aiuta
nel costruire le palle con lo spago per il gioco della balloncina
col pugno, un gioco molto seguito in quegli anni. Poi nel
tempo le cose cambiano ed i due ragazzi iniziano a
frequentarsi più spesso e anche Idilia si innamora di Mario.
Però Idilia è la più grande di cinque fratelli,vivono in una
grande fattoria ed hanno tanti animali da accudire. Come
impegno domestico Idilia ha anche quello di prendersi cura
dell’anziana nonna che vive in famiglia e fintanto che ha
questo compito non può allontanarsi da casa. Quando la
nonna muore e quindi Idilia è più libera, i due fidanzati
possono finalmente fare dei progetti insieme. Si sposano il 28
dicembre 1955 e la cerimonia nuziale è celebrata da un loro
carissimo amico prete venuto da Cremona. Con il calesse
trainato dal cavallo di Idilia vanno alla stazione a prendere il
treno per il viaggio di nozze. Andranno a vivere a Sabbionara
.
Saveria e Silvano
E’ l’anno 1958 e il cugino di Silvano corteggia la sorella di
Saveria. Così i due ragazzi si conoscono, si piacciono e si
fidanzano. Possono vedersi solo quattro giorni alla settimana
per due ore al giorno, dalle 18 alle 20 e sotto la sorveglianza
dei fratelli di lei, che è la più giovane della famiglia.
Dopo quattro anni di fidanzamento, nel 1962 si sposano
evanno ad abitare a Rovereto. Hanno due figli.