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Elenco approfondimenti: DISCIPLINE ARGOMENTI TRATTATI ALUNNE BIOLOGIA Disturbi neurologici. Disturbo depressivo e bipolare. Schizofrenia Gurduiala Ecaterina Piccinin Michela FILOSOFIA La Positività del pensiero folle. Fadelli Marta Panico Valentina Vidal Medi ITALIANO Dalla follia come espressione del divino alla follia come sintomo di inettitudine. Viotto Elena Zanet Anna LEGISLAZIONE SOCIALE La malattia mentale: causa di menomazione della capacità d’agire e causa di esclusione dell’imputabilità. De Franceschi Elisabetta Pellagi Barbara LINGUA E CIVILTA’ INGLESE “Death was defiance. Death was attempt to communicate…” Tutta la classe MATEMATICA Tabulazione dei dati raccolti con un questionario, rappresentazione grafica dei risultati Tutta la classe METODOLOGIA DELLA RICERCA Somministrazione di questionari per testare il livello di conoscenza della legge Basaglia e dei suoi effetti. Tutta la classe PEDAGOGIA Psicopatologie nell’infanzia e terapie. Biasutti Cristina Maiolla Alice Manarin Mary STORIA Guerra e Follia. Grabner Giulia Grizzo Benedetta Ricci Chiara STORIA DELL’ARTE Arteterapia: quando l’arte diventa terapia. Giordano Ilaria Mele Ylenia 2 Premessa E’ innegabile che nel corso della storia la follia ha prodotto conseguenze positive. Le biografie di molti celebri artisti documentano come negli stessi siano convissute tracce ambivalenti di genialità e follia, come se queste fossero due facce della stessa medaglia, due status di cui l’uno è “conditio sine qua non” dell’altro, senza che peraltro sia dato sapere quale sia la causa e quale l’effetto. In questa ottica la follia dunque non è un disvalore, un malum in se , ma un male creato dalle convenzioni sociali, una manifestazione di non-conformismo e costituisce una deviazione rispetto alle norme imposte dai gruppi, norme che come tali non hanno alcun valore assoluto ma costituiscono esse stesse delle deviazioni rispetto a quelle di altri gruppi che si ispirano a valori diversi. Quando la follia è genialità, acquista una sua autenticità, possiamo considerarla una “razionalità alternativa”, uno strumento indispensabile per decodificare la realtà, meritevole di essere tutelato e valorizzato in quanto motore di un’attività febbrile e creativa che tante volte si è tradotta in opere ammirevoli. Naturalmente, questa è una delle possibili interpretazioni. Le moderne società sono spesso teatro di atti di crudeltà e sadismo … omicidi efferati, stupri, violenze di gruppo ma anche eccidi di massa, torture. In mancanza di un movente plausibile, si cerca di risalire alla ragione degli accadimenti imputandone la responsabilità alla famiglia e alla frammentazione della società moderna. E’ difficile tuttavia pensare che gli autori di tali crimini non siano di per sé pazzi, malati o più semplicemente “folli” . D’altra parte per i cittadini, per la “gente comune”, il pensare che la follia sia la spiegazione e la causa di tali crudeltà e atti di sadismo è sicuramente una risorsa che rende apparentemente più “comprensibile” la condotta criminosa ed ha una funzione rassicurante, in quanto permette di pensare che le azioni aberranti del reo folle non abbiano niente a che fare con la natura umana. In questa ottica, la follia è la manifestazione di una grave patologia, di un’esperienza dolorosa, di una disfunzione, la cui determinazione scientifica è materia deferita alla patologia psichiatrica. Quando la follia è malattia mentale, lo Stato interviene con una legislazione psichiatrica che da tempo si è trasformata da custodialistica-coercitiva a terapeutica-riabilitativa: il reo folle 3 non è solo un individuo estraneo e pericoloso per la società ma è prima di tutto un uomo sofferente, soggetto di diritti, primo fra tutti il diritto alla salute. Follia: malattia mentale o genialità? Psicopatologia o elevata manifestazione dell’intelletto? Bastano dunque questi pochi interrogativi per aprire un dibattito assai ampio e articolato, dal carattere quasi enigmatico, che affonda le proprie radici nel passato e che ancora non può dirsi esaurito. E’ forse questo che ha stimolato la nostra curiosità, che ci ha indotto a decidere di approfondire, tra le tante tematiche di rilevante interesse, il tema della Follia, magari con l’ingenua convinzione di giungere a formulare una risposta certa ai tanti interrogativi. Ambizione subito smentita dai fatti… Anche tra noi non esiste una univoca visione: la follia ora è “Una forma espressiva, nella maggior parte dei casi incompresa, che sfiora il limite tra ciò che è considerato normale e ciò che è visto come diverso” o è “Un modo per rappresentare la propria personalità più nascosta attraverso atteggiamenti particolari e stravaganti “ ma è anche “Qualsiasi comportamento che provoca una reazione di allontanamento e isolamento”. “Follia” è sicuramente sinonimo di “Devianza”, un concetto di per sé relativo: l’isterico che ha delle visioni, alcuni secoli fa, quando ancora la linea di demarcazione tra esperienza religiosa ed esperienze psicologiche anomale non era ben definita, sarebbe stato considerato un mistico. Le cause del comportamento folle possono ben essere o la malattia mentale o un impulso vitale e creativo o entrambi: si pensi alla forza espressiva dei dipinti del grande pittore olandese Van Gogh, passato alla storia come uno psicopatico ma che proprio per questa sua condizione riuscì ad offrire un’interpretazione assolutamente personale della realtà. La verità è che non abbiamo potuto fornire una risposta certa perché una risposta non c’è. Il nostro studio sulla follia, grazie anche ad un approccio multidisciplinare, ci ha consentito di acquisire molte informazioni ed una visione globale dell’argomento. La nostra curiosità è stata in parte soddisfatta, ma è anche cresciuto il nostro desiderio di andare oltre le nozioni scolastiche, di approfondire gli argomenti che sono importanti per noi e per il quadro culturale e sociale circostante. Ora abbiamo i metodi e la motivazione 4 per lavorare sulle nostre conoscenze e competenze. Nonostante le difficoltà incontrate, il bilancio finale di questo lavoro di classe, che noi abbiamo scelto, sviluppato e studiato è quindi decisamente positivo. Le alunne della classe 5BP 5 Bibliografia e sitografia BIOLOGIA Articolo “Patologie mentali” di Elliot S. Gershon e Ronald O. Rieder, ne “Le Scienze” n. 291, novembre 1992 P. GIORDANO, D. LA BARBERA, “Manuale di psichiatria e psicologia clinica” L. TONDO, “Tra mania e depressione”, in “Mente e Cervello” FILOSOFIA MICHEL FOUCAULT, “Storia della follia”, Rizzoli, 1980 PLATONE, “Il fedro” www.museocrimindogico.it/manicomi ITALIANO GIAN PAOLO BIASIN, “Malattie Letterarie”, Bompiani, 1976 ITALO SVEVO, La Coscienza di Zeno G. BALDI, S. GIUSSO, M. RAZETTI, G. ZACCARIA, “Dal testo alla storia, dalla storia al testo”, Paravia 2003 Microsoft Encarta 2006 ELIO GIOANOLA, “Pirandello, la follia”, Jaca Book, 1997 LUIGI PIRANDELLO, “Uno, nessuno e centomila”, Einaudi, 2005 LEGISLAZIONE SOCIALE CONCETTA PRIONE, “Il Diritto Enciclopedia Giuridica” del Sole 24 ore; diretta dal Prof. Avv. SALVATORE PATTI, Milano: Sole 24 ore, 2007, p.65 MARCO DELL’UTRI, “Il Diritto Enciclopedia Giuridica” del Sole 24 ore; diretta dal Prof. Avv. SALVATORE PATTI, Milano: Sole 24 ore S.p.a. 2007, p. 78 http://www.altrodiritto.unifi.it 100 LINGUA E CIVILTÁ INGLESE www.sylviaplath.de www.sylviaplathforum.com www.poetry.com PEDAGOGIA J. DE AJURIAGUERRA, D. MARCELLI, “Psicopatologia del bambino”, Masson Italia Editori S.p.A – Milano, 1986 AMERICAN PSYCHIATRIC ASSOCIATION, “Mini DSM- IV”, Masson editori S.p.A, 1995 EDIZIONE ITALIANA A CURA DI ADRIANA GUARESCHI CAZZULLO, “Classificazione multiassiale dei disturbi psichiatrci del bambino e dell’adolescente (Classificazione dei disturbi psichici e comportamentali dell’ICD-10 nell’infanzia e nell’adolescenza)”, Masson editori, 1997 KATJA ROHDE, “La ragazza porcospino”, Casa editrice Corbaccio, Milano, 2001 FRANCES TUSTIN, “Autismo e psicosi infantile”, Armando Armando editore, 1986 SILVANO ARIETI, “Manuale di psichiatria volume 2”, Editore Bollati Borignhieri, 1969 SIGMUND FREUD, “La psicoanalisi infantile”, Editore Bollati Boringhieri, 1973 CESARIO BELLANTUONO, “Psicofarmaci, istruzioni per l’uso”, Il Pensiero Scientifico Editore, maggio 1999 PIER LUIGI RIGHETTI, ANNA SABATTI, “DDAI, il disturbo da deficit di attenzione e iperattività”, Edizioni Del Cervo, febbraio 2007 FEDERICO BIANCHI DI CASTELBIANCO, LUCA POMA, “Giù le mani dai bambini”, Edizioni Magi, 2006 GIANCARLO RIGON, SIMONA CHIODO, “Psicofarmacologia in età evolutiva”, FrancoAngeli, 2004 http//www.it.wikipedia.org/wiki/psicosi http//www.it.wikipedia.org/wiki/autismo http://it.wikipedia.org/wiki/Melanie_Klein http://www.liceoberchet.it/netday00/scienza/freud/psicoanalisi.htm http:// www.thedoctorwithin.com 101 http://www.nuovimondimedia.it/ http://it.wikipedia.org http://www.ilmiopsicologo.it http://www.oism.info http://www.medicinenon.it http://www.rainews24.rai.it http://www.ecplanet.com http://psicodissea.altervista.org http://www.laleva.cc http://www.oikos.org http://www.disinformazione.it http://it.health.yahoo.net http://www.fondazioneitaliani.it http://www.lastampa.it http://www.disinformazione.it http://www.blogquotidiani.net http://www.womenews.net http://www.corriere.it http://www.rudolfsteiner.it http://italiasalute.leonardo.it http://segnalo.alice.it www.ilmiopsicologo.it www.pensiero.it STORIA ANTONIO GIBELLI, “L’officina della guerra”, Editore Bollati Boringhieri GIARDINA, SABBATUCCI, VIDOTTO, “Il mosaico e gli specchi”, Editore Laterza, 2006 STORIA DELL’ARTE RAFFAELLA MOLTENI, “L’Arteterapia”, Xenia 102 “Jean Dubbufet e art brut”, Mondadori MARC MURET, “Arte terapia”, Red “Art dossier”, Giunti LORENZA TRUCCHI, “Dubuffet” 103