Greco G. et al.
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Greco G. et al.
1 ANTIBIOTICORESISTENZA IN STIPITI DI PASTEURELLA MULTOCIDA E MANNHEIMIA HAEMOLYTICA ISOLATI IN ALLEVAMENTI DI RUMINANTI ANTIMICROBIAL RESISTANCE DATA FOR PASTEURELLA MULTOCIDA AND MANNHEIMIA HAEMOLYTICA ISOLATES FROM RUMINANTS *Greco G., Totaro M., Lucente M.S., Buonavoglia D. Department of Animal Health and Wellbeing, Faculty of Veterinary Medicine, University of Bari, 70010 Valenzano, Italy, [email protected] Parole chiave: M. haemolytica, P. multocida, pasteurellosi, antibiotico-resistenza, ruminanti RIASSUNTO Batteri appartenenti ai generi Pasteurella e Mannheimia sono spesso coinvolti in focolai di mastite e di malattie respiratorie e setticemiche dei ruminanti. Gli antimicrobici sono il mezzo di scelta per controllare tali infezioni. L’uso imprudente di antimicrobici favorisce la selezione di batteri antibioticoresistenti riducendo drasticamente l’efficacia di molte molecole correntemente utilizzate negli animali da reddito. Scopo del presente studio è stato quello di monitorare la sensibilità a diverse categorie di antibiotici di 13 stipiti di Mannheimia haemolytica (precedentemente nota come Pasteurella haemolytica) e 7 stipiti di Pasteurella multocida isolati da allevamenti di ovini dell’Italia Meridionale (Puglia) nel corso di focolai di malattia. I test sono stati eseguiti secondo le linee guida NCCLS. Per l’interpretazione dei risultati sono state seguite le norme DIN (Deutsche Industrienorm-Germania) e NCCLS. I risultati della presente indagine evidenziano una costante resistenza, sia nei ceppi di M. haemolytica che nei ceppi di P. multocida, nei confronti di streptomicina, sulfametoxazolo, acido fusidico e talvolta verso tetracicline, cloranfenicolo e ampicillina. SUMMARY Isolates of the genera Pasteurella and Mannheimia represent pathogens which are involved in mastitis, septicemia and respiratory disease in ruminants. Antimicrobials are the tools of choice for the prevention and control of infections due to Pasteurella and Mannheimia. However, imprudent use of antimicrobials bears a high risk of selecting resistant bacteria, reducing the efficacy of the antimicrobial agents currently available for the treatment of food producing animals. The aim of this study was analyze the antimicrobial susceptibility of 13 Mannheimia haemolytica (formerly known as Pasteurella haemolytica) and of 7 Pasteurella multocida strains isolated from ill animals belonged to different ruminant herd of the southern Italy (Puglia). The methodologies of resistance testing were performed according to the guidelines of NCCLS. Evaluation of the diameters of the zones of growth inhibition followed the DIN (Deutsche Industrienorm-Germany) recommendations and NCCLS guidelines. In the present study the M. haemolytica and P. multocida isolates had shown resistance to streptomycin, sulfonamides, fusidic acid and in some cases to tetracycline, chloramphenicol and ampicillin. INTRODUZIONE Mannheimia (M.) haemolytica e Pasteurella (P.) multocida sono responsabili di infezioni dell’apparato respiratorio dei ruminanti comunemente note come pasteurellosi. Tali patologie sono frequenti negli allevamenti intensivi dove provocano inevitabili perdite di natura economica derivanti dalla conseguente riduzione delle produzioni ma anche dall’elevata mortalità. M. haemolytica (Angen et al., 1999), in precedenza nota come P. haemolytica è spesso commensale del rinofaringe dei ruminanti (Biberstein et al., 1960). P. multocida è commensale delle prime vie respiratorie di molte specie animali ma è anche agente causale d’infezioni primarie come la setticemia emorragica del bovino, il colera aviare e può essere coagente nella broncopolmonite enzootica e nella rinite atrofica del suino. Entrambe le specie sono microrganismi Gram negativi, di forma cocco-bacillare, immobili, capsulati, asporigeni, caratterizzati da colorazione bipolare quando colorati con Giemsa, aerobi-microaerofili, ossidasi e catalasi positivi. M. haemolytica, a differenza di P. multocida, cresce su agar MacConkey e, su agar sangue di pecora, è in grado di determinare β-emolisi. Le pasteurellosi sono un tipico esempio di patologia condizionata. M. haemolytica e P. multocida, infatti, riescono a colonizzare le vie respiratore profonde in seguito all’azione di fattori predisponenti come stress termici, squilibri alimentari, sovraffollamento associato a cattiva aerazione dei ricoveri (Mackie J.T., et al., 1995), oltre che nel corso di infezioni da micoplasmi e virus a tropismo respiratorio. A livello polmonare manifestano il loro potere patogeno, attraverso vari fattori di patogenicità (sintesi di leucotossine, sistema di captazione del ferro, capsula, lipopolisaccaride, fimbrie, proteasi) provocando l’insorgenza di polmonite 2 fibrinosa (Gilmour, 1980). La trasmissibilità per via aerogena degli agenti eziologici favorisce l’estensione dell’infezione nell’ambito del gruppo. In tal modo sindromi a carattere sporadico possono assumere connotati endemici o, addirittura, epidemici. Il controllo delle pasteurellosi è eseguito in maniera indiretta con interventi di profilassi immunizzante nei confronti delle infezioni da virus respiratori associati ad un attento controllo del management aziendale. Poco diffusa è l’applicazione di piani di profilassi immunizzante specifici nei confronti di M. haemolytica e P. multocida mentre il ricorso alle terapie antibiotiche costituisce la maniera più pratica per ridurre le perdite economiche conseguenti alle manifestazioni cliniche. L’impiego scorretto di antimicrobici può favorire la selezione di batteri antibiotico-resistenti con la conseguente riduzione di efficacia di molte delle molecole utilizzate ai fini terapeutici. Scopo del presente studio è stato quello di monitorare il profilo di resistenza in vitro a diverse categorie di antibiotici di 13 stipiti di M. haemolytica e 7 stipiti di P. multocida isolati da allevamenti di ovini dell’Italia Meridionale (Puglia) nel corso di focolai di malattie respiratorie. MATERIALI E METODI Animali. Tra gennaio 2002 e marzo 2005 sono stati esaminati 20 agnelli (01/02, 04/02, 47/02, 48/02, 50/02, 76/02A, 76/02B, 76/02C, 82/02A, 82/05B, 82/05C, PMA/03, PMB/03, PMC/03, 28/03, 68/03, 40/05C 41/05A, 41/05C e 41/05E) d’età compresa tra 2 e 12 settimane. Gli animali appartenevano a 18 differenti allevamenti dell’Italia meridionale (Puglia) e avevano mostrato segni clinici variabili riconducibili a ridotti accrescimenti ponderali, dispnea, abbattimento, ipertermia e morte. Per ciascun allevamento l’anamnesi remota e/o recente faceva riferimento a trattamenti antibiotici e insuccessi terapeutici. All’esame necroscopico tutti i soggetti presentavano quadri di polmonite fibrinosa a vario stadio evolutivo. Analisi batteriologica. I polmoni sono stati sottoposti ad esami batteriologici. I campioni sono stati seminati su Columbia agar sangue di pecora al 5% (Liofilchem, Roseto, Teramo – Italia) e le piastre sono quindi state incubate a 37°C per 24 ore in condizioni d’aerobiosi. Per ciascuna piastra sono state valutate la carica batterica, l’aspetto delle colonie e l’attività β-emolitica. La morfologia è stata esaminata mediante la colorazione di Gram; in seguito sono stati eseguiti i test dell’ossidasi, catalasi e di riduzione dei nitrati; l’identificazione è stata completata con un sistema biochimico in micrometodo (Api 20 nE, bioMérieux, Roma, Italia). Test di sensibilità in vitro agli antibiotici. Tutti i ceppi identificati come M. haemolytica e P. multocida sono stati saggiati, in accordo con le linee guida del National Committee for Clinical Laboratory Standards (NCCLS) (2002) e del Deutsche Industrienorm-Germania (DIN), con i seguenti antibiotici: ampicillina (10 µg), ampicillina + sulbactam (10 µg + 10 µg), amoxicillina + acido clavulanico (20 µg + 10 µg), cefotaxime (30 µg), ceftazidime (30 µg), acido nalidixico (30 µg), norfloxacin (10 µg), eritromicina(15 µg), tilmicosina (15 µg), cloranfenicolo (30 µg), florfenicolo (30 µg), sulfametoxazolo (25 µg), cotrimossazolo (1,25 µg + 23,75 µg), tetracicline (30 µg), gentamicina (10 µg), kanamicina (30 µg), spectinomicina (10 µg), streptomicina (10 µg), neomicina (10 µg) e acido fusidico (10 µg) (Liofilchem, Roseto, Teramo – Italia). I test sono stati eseguiti secondo la tecnica di Kirby Bauer (NCCLS, 2002) con alcune modificazioni. Gli stipiti subcoltivati in Muller Hinton (M.H. II) broth II (bioMérieux, Roma, Italia) per 6 ore, sono stati seminati per striscio su piastre contenenti 20 ml di M.H. II agar (Becton, Dickinson e C., Le Pont de Claix, Francia) alla concentrazione di 108 CFU, pari allo standard 0,5 di Mc Farland; in ogni piastra da 90 mm sono stati distribuiti 5 antibiotici. La lettura, è stata eseguita dopo 18 h di incubazione a 37°C. I ceppi sono stati classificati come sensibili (S), intermedi (I) o resistenti (R) sulla base del confronto del diametro degli aloni di inibizione prodotti dai diversi antibiotici con i valori di breakpoint forniti dal NCCLS (2002); per l’interpretazione degli aloni di inibizione dell’ampicillina, mancando norme specifiche NCCLS, sono state adottate le norme DIN (tabella 1). RISULTATI Complessivamente sono stati isolati 20 ceppi di cui 13 (01/02, 04/02, 47/02, 48/02, 50/02, 76/02A, 76/02B, 76/02C, 82/02A, PMA/03, 41/05A, 41/05C e 41/05E) identificati come M. haemolytica e 7 ceppi (82/05B, 82/05C, PMB/03, PMC/03, 28/03, 68/03 e 40/05C) identificati come P. multocida (tabella 1). I risultati delle prove di sensibilità in vitro di ciascun ceppo ai diversi antibiotici saggiati sono riportati nella tabella 1. Per ciò che riguarda M. haemolytica sono state registrate resistenze nei confronti di ampicillina (69.2%), acido nalidixico (15.5%), eritromicina (30,8%), tilmicosina (23%), sulfametoxazolo (100%), sulfametoxazolo + trimethoprim (23%), tetracicline (38,5), gentamicina (7,7%), kanamicina (53.8%) spectinomicina (7,7%), streptomicina (100%), neomicina (53, 8%) e acido fusidico (100%) (grafico 1). Per quanto riguarda P. multocida sono state registrate resistenze nei confronti di: ampicillina (42.2%), eritromicina (14,3%), sulfametoxazolo (100%), gentamicina (14,3%), kanamicina (28,6%), streptomicina (85,7%), neomicina (28,6%) e acido fusidico (100%) (grafico 2). Nessun isolato nell’ambito delle due specie ha mostrato resistenze nei confronti di: betalattamici in combinazione con inibitori delle betalattamasi, cefalosporine, fluorochinoloni e fenicoli. 3 CONCLUSIONI I dati acquisiti nel presente studio evidenziano la presenza di fenomeni di resistenza agli antimicrobici nei ceppi di M. haemolytica e P. multocida isolati in allevamenti di ovini della Puglia. L’analisi delle frequenze di antibioticoresistenza rivela un alto grado antibioticoresistenza diversificato tra le 2 specie e in particolare una maggiore frequenza in M. haemolytica, con resistenze verso 13 antimicrobici su 20 saggiati rispetto a P. multocida resistente a 8 antimicrobici su 20 (grafico 3). I ceppi isolati hanno evidenziato un profilo di resistenza sovrapponibile a quello della maggior parte dei ceppi di M. haemolytica e P. multocida isolati nel territorio italiano (ITAVARM, 2003) e in Germania (Trolldenier, 1999). In particolare sono stati confermati livelli critici di resistenza verso gli antimicrobici più vecchi come sulfonamidi, streptomicina e tetracicline che, a causa del loro basso costo, sono stati ampiamente utilizzati per diversi decenni in medicina veterinaria. Inoltre, anche nell’ambito della stessa classe di antimicrobici, è stata osservata resistenza nei confronti delle molecole più datate a fronte di quelle di più recente introduzione che si sono rivelate efficaci (acido nalidixico/norfloxacin, eritromicina/tilmicosina). Questi dati confermano che l'acquisizione della resistenza è frutto della pressione selettiva esercitata dall'uso degli stessi antibiotici (Witte, 2000). L’impiego continuato di determinati antibiotici negli allevamenti zootecnici ha selezionato, a scapito di altre, quelle popolazioni microbiche capaci di neutralizzare l’azione degli stessi antibiotici ovvero quelle dotate di meccanismi di antibioticoresistenza. L’antibioticoresistenza ha basi genetiche e ben noti, nei generi Mannheimia e Pasteurella, sono i geni responsabili della resistenza ai betalattamici (blaROB1), alle tetracicline (tetM), al cloranfenicolo (catAIII), alla streptomicina (strA) e alle sulfonamidi (sulII). Questi geni sono per lo più sono localizzati su elementi mobili come plasmidi e trasposoni che ne rendono possibile la trasmissione anche in modo orizzontale. Generalmente un plasmide o trasposone trasmette un solo gene di resistenza ma, nei generi Mannheimia e Pasteurella, è stato anche descritto un plasmide di grosse dimensioni veicolante simultaneamente i geni di resistenza a streptomicina, kanamicina, sulfamidici, tetracicline e cloranfenicolo (Hirsh, et al., 1989). La circolazione di questa tipologia di plasmidi permette l’insorgenza di resistenze multiple anche quando viene somministrato agli animali uno solo degli antimicrobici di cui veicola i geni; questo meccanismo spiega come mai sia possibile tuttora la segnalazione di fenomeni di antibioticoresistenza nei confronti del cloranfenicolo nonostante che il suo impiego negli allevamenti zootecnici è ormai stato bandito fin dal 1994. In conclusione, la rapida e continua acquisizione di meccanismi di antibioticoresistenza da parte di batteri appartenenti ai generi Mannheimia e Pasteurella condiziona la scelta delle terapie antimicrobiche da adottare nei focolai di malattie respiratorie. Generalmente i veterinari clinici scelgono le molecole da utilizzare in conformità ad indicazioni fornite da testi di consultazione che normalmente includono l’impiego di streptomicina, sulfonamidi e tetracicline. Alla luce dei presenti dati, che dimostrano la perdita di efficacia di molte delle molecole classicamente impiegate nelle infezioni sostenute da questi microrganismi, la scelta della terapia più appropriata dovrebbe basarsi solo sui risultati della sensibilità in vitro o in conformità con i più recenti piani di monitoraggio. 4 Tabella 1. Sensibilità agli antibiotici di ceppi di M. haemolytica e P. multocida isolati in allevamenti di ovini nel quadriennio 2002-2005 in Puglia (Italia). ceppi R S S S S I S I S S S R S S I I S R I R R S S S S S S I S S S R S S I I S R R R R S S S S I S R S S S R S I I R S R R R R S S S S I S R S S S R R R S R S R R R R S S S S I S R R S S R R R S R R R R R R S S S S I S R S S S R R R S R S R R R R S S S S I S I S S S R S I I R S R R R R S S S S S S I S S S R S I S I S R I R 68/03 R S S S S I S I S S S R S I R I S R R R 40/05C R S S S S R S I S S S R S S S I S R I R 28/03 R S S S S S S I S I S R S I S I S R I R PMB/03 S S S S S R S I R I S R S R S R S R R R 82/02B S S S S S I S I S S S R S I S R S R I R 82/02C S S S S S I S S S S S R S I S I S R I R 41/05E S S S S S I S S R I S R S R S R S R I R 41/05A NF ≤13 ≤13 ≤14 ≤17 ≤13 ≤16 ≤13 ≤10 ≤12 ≤14 ≤12 ≤10 ≤14 ≤12 ≤13 ≤10 ≤11 ≤12 ≤14 41/05C 48/02 NF 12-14 14-17 15-22 18-20 14-18 17-20 14-22 11-13 13-17 15-18 13-16 11-15 15-18 13-14 14-17 11-13 12-14 13-16 15-22 82/02A 47/02 ≥22 ≥15 ≥18 ≥23 ≥21 ≥19 ≥21 ≥23 ≥14 ≥18 ≥19 ≥17 ≥16 ≥19 ≥15 ≥18 ≥14 ≥15 ≥17 ≥23 Pasteurella multocida PMA/03 04/02 Ampicillina # Amp/sulbact. Amox/ac. clavul. Cefotaxime Ceftazidime Ac. nalidixico Norfloxacin Eritromicina Tilmicosina Cloramfenicolo Florfenicolo Sulfametoxazolo Sulf/trimethopr. Tetracicline Gentamicina Kanamicina Spectinomicina Streptomicina Neomicina Ac. fusidico 76/02B R¥ 76/02C I° 50/02 S* 76/02A antibiotici 01/02 Mannheimia haemolytica PMC/03 Valori di breakpoint S S S S S S S I S S S R S S S R S R I R R S S S S I S I S S S R S S S S S S R R R S S S S S S I S S S R S S S S S R I R S S S S S I S I S S S R S S S I S R S R S S S S S S S R S S S R S S R S S R S R Legenda: * sensibile, ° intermedio, ¥ resistente. #: valori di breakpoint in accordo con le Deutsche Industrienorm-Germania (DIN); dove non è espressamente indicato i valori di breakpoint sono in accordo con NCCLS (2002); NF: dati non forniti. Grafico 1. Sensibilità/resistenza agli antimicrobici di ceppi di M. haemolytica Intermedi Resistenti lb . . Ce ac fo ta . x C ef ime ta zi N di al m id e ix ic a N ci or d f Er loxa yt ht cin om yc Ti C hl lm in or am icos ph i n en Su Flo ico l Tr lf r im am fen i c et /s ho ol ul fa m xaz et ho ole T e xa tra zo c y le cl in G en es ta m ic Ka in n Sp am ec y tin ci n o m St y re pt cin om y ne cin om Fu si icin di c ac id la v su Am ox i/c p/ ci llin pi Am Am % Sensibili 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 5 Grafico 2. Sensibilità/resistenza agli antimicrobici in ceppi di P. multocida Sensibili Intermedi Resistenti cil lin p/ su ox lb i/ c . la v. Ce ac . fo ta Ce xim fta e Na zid lid ime ixi c No ac id rf Er lo x a yt ht c i n om yc T Ch ilm in lo ra icos m ph in en ic Su Fl ol o lf Tr r im a m fen et i /s h o col ul fa m xa z et o ho le Te xa tra zol cy e cl i G en nes ta m Ka ic i Sp nam n ec y tin cin om St yc re in pt om yc ne in o Fu mic si in di c ac id Am Am Am pi % 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 Grafico 3. Resistenza agli antimicrobici (% ) in M. haemolytica e P. multocida M. haemolytica P. multocida 100 90 80 70 % 60 50 40 30 20 10 p/ su ox lb . i/ c la v. ac C . ef ot ax im Ce e fta zi di Na m lid e ix ic ac No id rfl ox Er ac yt in ht om yc in Ti lm Ch ic o lo ra si m n ph en ic ol Fl S or ul f fa en Tr m ic o im et l ho /s ul x fa az m o le et ho xa Te zo tra le cy cl in G es en ta m ic Ka in na Sp m yc ec in tin om yc St re in pt om yc ne in om ic i Fu n si di c ac id A m Am A m pi ci llin 0 BIBLIOGRAFIA Angen Ø., Mutters R., Caugant D.A., Olsen J.E., et Bisgaard M. (1999). Taxonomic relationships of the (Pasteurella) haemolytica complex as evaluated by DNA-DNA hybridisations and 16S rRNA sequencing with proposal of Mannheimia haemolytica gen. nov., comb. nov., Mannheimia granulomatis comb. nov., Mannheimia glucosidal sp. nov., Mannheimia ruminalis sp. nov., and Mannheimia varigena sp. nov. Int. J. Syst. Bacteriol.49, 67-86. Biberstein E.L., Gills M.G. et Knight H. (1960). 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