Compatte high-end: uno sguardo al mercato. Prima parte

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Compatte high-end: uno sguardo al mercato. Prima parte
Compatte high-end: uno sguardo al mercato. Prima parte
Scritto da Stefano Tieghi
Quale proseguimento ideale dello scorso numero della rubrica Mercati, dedicato alle cosiddette
Large Sensor Compact
(LSC), ovvero fotocamere compatte con sensore di grandi dimensioni, cogliamo l'occasione per
rivolgere la nostra attenzione al mercato delle
compatte high-end
attraverso un approfondimento in due parti che si concluderà nel prossimo numero. Questo
segmento, che raggruppa i modelli top di gamma dei produttori di compatte, escludendo come
detto la particolare e per ora ristretta categoria delle LSC, recentemente ha visto pressoché
completamente rinnovata l'offerta, con quasi tutte le Case che hanno presentato nuovi modelli
delle loro proposte al Photokina 2012.
Ma quali sono le caratteristiche che fanno di una compatta un modello high-end e quali
peculiarità le differenziano dalle altre tipologie di compatta? Innanzitutto i sensori utilizzati
hanno dimensioni sensibilmente inferiori rispetto alle LSC, in quanto i produttori intendono
privilegiare aspetti quali la leggerezza e la compattezza. Come abbiamo visto nello scorso
numero, un sensore di dimensioni più piccole richiede un'ottica avente ingombri più contenuti
rispetto a un sensore più grande, a tutto vantaggio della compattezza. Proprio le ottiche sono
l'aspetto che differenzia le compatte high-end da un'altra interessante categoria di compatta
high-end: le cosiddette "Superzoom". Fotocamere dotate di zoom con escursione fino a
800-1000mm hanno necessariamente pesi e ingombri non esattamente da "compatta", quindi
nei modelli high-end i produttori tendono a mantenere il potere di ingrandimento dello zoom su
livelli moderati proprio per non penalizzare eccessivamente pesi e dimensioni. Queste
considerazioni si applicano anche a caratteristiche quali lo schermo orientabile o il mirino (ottico
o elettronico), assenti nella maggior parte dei modelli di compatte high-end. Addentriamoci
dunque nell'esame delle caratteristiche di queste interessanti fotocamere, adottando per la
nostra analisi un ordine rigorosamente alfabetico.
Canon propone in questo segmento di mercato due modelli dalle caratteristiche avanzate ma
sensibilmente diversi fra loro. Annunciata al Photokina 2012, la
PowerShot S110
rappresenta un aggiornamento della precedente S100 che pone l'accento sulle funzionalità,
conservando pressoché inalterate le caratteristiche fotografiche. Vengono mantenuti dunque il
sensore Canon CMOS 12M di 7.44 x 5.58 mm così come il processore d'immagine DIGIC 5 e lo
zoom Canon 24-120mm equivalente con apertura F2.0 in modalità grandangolare ma soltanto
F5.9 al limite superiore di ingrandimento. Le principali differenze rispetto alla S100 sono
costituite dall'adozione di un touch-screen capacitivo LCD TFT PureColor II G Touch fisso con
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Scritto da Stefano Tieghi
460.000 dpi di risoluzione e dalla connettività WiFi integrata, che sembra essere una delle
caratteristiche più in voga del momento. Caratterizzata da capacità video HD (H.264 1920 x
1080, 24 fps), sensibilità ISO 80-12800, supporto Raw e flash integrato, la nuova S110 pesa
198 gr batterie incluse e misura 99 x 59 x 27 mm. Mantenendo l'ottima qualità dell'immagine
con sensibilità ISO 80-1600 del modello precedente, la S110 - uscita da poco sul mercato - ha
un prezzo medio di
434 euro
(a titolo di paragone la S100 ha un prezzo medio 2012 di 389 euro).
La Canon PowerShot G15 si presenta come una fotocamera sensibilmente diversa dalla
S110. Facilmente riconoscibile per le linee che contraddistinguono le fotocamere serie G, la
nuova G15 mantiene il sensore CMOS da 12M di 7.44 x 5.58 mm e lo zoom 28-140mm della
precedente G12, che però rispetto a quest'ultima presenta un'apertura massima di F1.8-2.8. Lo
schermo orientabile della G12 viene sostituito da un display ad alta risoluzione LCD TFT fisso
da 920.000 dpi per rendere la fotocamera più compatta e leggera, anche se a scapito della
flessibilità d'uso. Caratterizzata dalla presenza del mirino ottico, come tutte le fotocamere della
serie la G15 si presenta più simile a una DSLR compatta, interpretando perfettamente il
concetto di fotocamera "bridge". Di solida costruzione e dotata di controlli numerosi - quasi a
livello di una DSLR - la G15 offre capacità video HD (H.264 1920 x 1080, 24 fps), sensibilità
ISO 80-12800, supporto Raw, flash integrato e connettività Eye-Fi; tutto ciò comporta però un
peso di ben 352 gr e dimensioni di 107 x 76 x 40 mm. Da poco in commercio, la nuova G15 ha
inoltre un prezzo medio di circa
540 euro (per confronto la G12 ha
un prezzo medio 2012 di 413 euro), che la colloca sullo stesso piano di molte DSLR e
fotocamere mirrorless di successo, oltre che di alcune Large Sensor Compact: una cifra non da
poco seppure per il modello della serie G migliore in assoluto realizzato fino a oggi da Canon.
Anche Fujifilm propone due modelli in questo segmento di mercato, però accomunati fra loro
da caratteristiche più simili rispetto alle proposte Canon. La Fujifilm
X10, sorella
minore della LSC X100, è una compatta high-end presentata a settembre 2011 che dispone di
un sensore EXR-CMOS da 12M di 6.6 x 8.8 mm e di uno zoom 28-112mm equivalente
F2.0-2.8. Il particolare sensore EXR consente di produrre immagini ad alta risoluzione da 12M,
immagini da 6M con superiore gamma dinamica ottenuta attraverso la sottoesposizione di metà
dei pixel, oppure immagini sempre da 6M ad alta sensibilità ottenute combinando i pixel
contigui. La X10, caratterizzata da mirino ottico a tunnel con copertura dell'85% (anziché ibrido
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ottico/elettronico come sulla X100), supporto Raw, display LCD TFT fisso da 2,8" e 460.000 dpi
di risoluzione, capacità video HD (H.264 1920 x 1080, 30 fps), flash integrato e sensibilità ISO
100-3200, unisce al look un po' "retro" e all'eccellente costruzione della X100 un'ottica
luminosa, un sensore caratterizzato da un'eccellente gamma dinamica e tutti i controlli che ci
aspetta di avere su una compatta di fascia alta. Pesante 350 gr batterie incluse, con dimensioni
di 117 x 70 x 57 mm e un prezzo medio 2012 di
451 euro
, la Fujifilm X10 si propone come una delle migliori compatte high-end del mercato.
La nuovissima XF1 trae origine dal desiderio di Fujifilm di espandere verso il basso la linea di
fotocamere X-series cavalcando l'onda del successo di mercato arriso agli altri modelli.
Presentata al Photokina 2012, la XF1 riprende molte caratteristiche dei modelli della serie X che
l'hanno preceduta, dando origine a un'interessante compatta high-end. La XF1 eredita dalla
X10 il processore EXR e il sensore EXR-CMOS da 12M, a cui unisce uno zoom 25-100mm
equivalente di ben F1.8 di apertura in posizione grandangolo ma di un deludente F4.9 in
posizione tele. Mantenendo le altre caratteristiche descritte per la X10 (il mirino ottico a tunnel è
però assente), la nuova XF1 estende verso il basso l'eccellente qualità costruttiva e
dell'immagine della "sorella maggiore". Con un peso di 255 gr batterie incluse e dimensioni di
108 x 62 x 33 mm, la Fujifilm XF1 è da poco in commercio in Italia a un prezzo di circa
430 euro
.
Come tradizione Leica, la nuova D-Lux 6 presentata al Photokina 2012 è una fotocamera dalle
caratteristiche avanzate, incentrata su un sensore CMOS da 10,1M di 7.44 x 5.58 mm e un
processore d'immagine Venus Engine. Successore della D-Lux 5, la nuova compatta high-end
Leica è caratterizzata da un luminosissimo zoom Leica DC-Vario-Summilux 4.7-17.7 mm
f/1.4-2.3 ASPH (24-90 mm equivalente), sensibilità ISO 80-6400, supporto Raw, display LCD
TFT da 3" di 920.000 dpi di risoluzione, mirino elettronico esterno opzionale, flash integrato e
supporto video HD (MPEG-4, AVCHD 1920 x 1080, 60fps). Pesante 298 gr batterie incluse e
con dimensioni di 111 x 68 x 46 mm, la D-Lux 6 è una fotocamera in grado di produrre immagini
di eccellente qualità ed è supportata da diversi accessori opzionali, ma che trova il suo punto
debole nel prezzo, superiore ai
700 euro: davvero
non poco considerando che per cifre inferiori è possibile acquistare altre valide Large Sensor
Compact come la Canon PowerShot G1 X o la Sony Cyber-shot RX100.
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Concludiamo la prima parte della nostra analisi con la nuova Nikon Coolpix P7700, la migliore
compatta high-end sviluppata fino a oggi da Nikon. Basata su un sensore CMOS retroilluminato
da 12,2M di 7.44 x 5.58 mm, la P7700 incorpora uno zoom 28-200 mm equivalente F2.0-4.0,
più luminoso di un intero stop in tutta la gamma rispetto all'ottica della P7100 che va a
sostituire. Rispetto a quest'ultima la P7700 perde il mirino ottico a tunnel ma acquista un
luminoso display orientabile da 3" e 921.000 dpi di risoluzione, quale ragionevole compromesso
tra flessibilità e ingombri. Supporto Raw, capacità video HD (MPEG-4 e H.264 1920 x 1080 30
fps), sensibilità ISO 80-3200, flash integrato e supporto per un'unità GPS esterna e il controllo
flash remoto completano le principali caratteristiche di questa sofisticata fotocamera. Pesante
392 gr batterie incluse e con ingombri di 119 x 73 x 50 mm, la Nikon P7700 si presenta come la
principale concorrente della Canon G15 in questo segmento di mercato, avendo tutte le
caratteristiche della fotocamera "bridge" proprio come le Canon serie G. Curiosamente Nikon
ha deciso di introdurre su questo modello il display orientabile, mentre Canon lo ha tolto dalla
G15. Il prezzo della nuova Nikon P7700 si colloca attorno ai
500 euro
(a titolo di paragone la P7100 ha un prezzo medio 2012 di 394 euro).
In conclusione
Come abbiamo visto in questa prima parte dell'analisi riguardante le compatte high-end del
momento, il mercato offre fotocamere dalle caratteristiche molto avanzate ma dai prezzi non
propriamente abbordabili, spesso a livello di molte LSC e DSLR di fascia medio-bassa. Vale la
pena di sottolineare il fatto che i due principali produttori, Canon e Nikon, adottano un approccio
differente in questo segmento del mercato: mentre Canon propone due modelli di CSC
concettualmente diversi fra loro, Nikon ne propone uno soltanto, in pratica non presentando una
rivale alla Canon S110. Vedremo nella seconda parte della nostra analisi che un approccio
simile è stato adottato anche da altri importanti produttori, in particolare Sony.
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