Settimana dal 13 al 19 aprile 2008

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Settimana dal 13 al 19 aprile 2008
10 aprile 2008: l’Avvocato generale Eleanor Sharpston nella causa C-345/06, ha proposto di
dichiarare inesistente il regolamento di attuazione per la sicurezza dell’aviazione. Secondo,
l’Avvocato generale, la persistente e deliberata assenza di pubblicazione dell’allegato di detto
regolamento, contenente l’elenco degli articoli proibiti come bagaglio a mano, costituisce una
violazione di tale gravità che non può essere tollerata dall’ordinamento giuridico comunitario.
In particolare,l’Avvocato generale ha sostenuto che la pubblicazione del regolamento di
attuazione senza il suo allegato costituisce una pubblicazione carente e inadeguata e quindi
non conforme a quanto previsto dall’art.254 CE (un allegato forma parte integrante di un atto
normativo, la tesi contraria consentirebbe al legislatore di eludere gli obblighi di pubblicazione
ricorrendo al semplice espediente di collocare le disposizioni sostanziali in un allegato non
pubblicato).
11 aprile 2008: la Commissione europea ha aggiornato la lista nera delle compagnie aree
soggette a divieto operativo nell’Unione europea. La Commissione ha imposto un divieto a
tutte le attività di volo di un’altra compagnia area ucraina (Ucraine Cargo Airways) e del
vettore con golose Hewa Bora Airways e contemporaneamente ha deciso ddi continuare a
seguire da vicino i progressi compiuti nelle azioni correttive da parte di vettori come l’iraniana
Mahan Air, TAAG Angola Airlines e dei vettori indonesiani, i quali, per il momento, restano tutti
nell’elenco. Il Vice presidente della Commissione e responsabile del settore dei trasporti
Jacques Barrot, ha affermato che gli Stati o le compagnie aeree che non sono in grado di
intervenire con decisione per risolvere le loro carenza in materia di sicurezza, verranno inserite
nell’elenco (l’obiettivo non è solo quello di invidiare i problemi inerenti alla sicurezza, ma di
risolverli). La Commissione continuerà a dialogare con gli Stati, con le rispettive autorità per
l’aviazione civile e con le loro compagnie aeree, per far in modo che vengano raggiunti livelli
accettabili di sicurezza aerea su una base sostenibile. Il nuove elenco sostituisce il precedente
e può essere consultato sul sito internet della Commissione (http://ec.europa.eu/transport/airban/).
11 aprile 2008: la Commissione europea ha deciso di lanciare l’Ecvet, il sistema europeo per
trasferimento dei crediti per l’istruzione e la formazione professionale. Si tratta di uno
strumento che mira a facilitare il trasferimento, la validazione e il riconoscimento di crediti
formativi acquisiti dagli individui che si muovono in diversi contesti educativi e formativi e in
diversi contesti di qualificazione, durante periodi di mobilità nazionale e transnazionale. Il
sistema che sarà utilizzato su base volontaria dagli Stati membri dell’Unione europea,
comprenderà non solo il riconoscimento della documentazione dei risultati formativi acquisiti
all’estero, ma anche di quelle forme di cooperazione multilaterale che esistono tra le diverse
istituzioni formative nazionali ed europee.
11 aprile 2008: la Corte di giustizia europea sentenza nella causa C-346/06, ha stabilito che
in appalto pubblico, il rispetto di un contratto collettivo da parte delle imprese straniere risulta
legittimo soltanto se tale contratto ha valenza generale e cioè se opera sia nel campo pubblico,
sia in quello privato (la fattispecie riguardava l’applicazione della direttiva 96/71/CE in rapporto
all’art.49 del Trattato in materia di libera prestazione dei servizi in ambito comunitario). La
vicenda, presa in esame, riguardava un contratto stipulato da un ente pubblico tedesco con
un’impresa in cui era previsto che l’appaltatore dovesse impegnarsi a rispettare i contratti
collettivi e, più specificamente, corrispondere ai lavoratori impiegati nel cantiere almeno il
salario minimo vigente nel luogo dell’ esecuzione in base al contratto collettivo (l’appaltatore
aveva poi subappaltato ad un impresa polacca l’appalto che si era aggiudicato).
14 aprile 2008: la Commissione europea ha espresso soddisfazione per l’adozione della
direttiva relativa alla qualità dell’aria nell’ambiente e per un’aria più pulita nell’Unione europea
(il testo adottato dagli Stati membri e dal Parlamento europeo riprende quasi integralmente la
proposta che la stessa Commissione aveva presentato nel settembre 2005). Il testo istituisce
standard che permetteranno di ridurre la concentrazione delle particelle sottili e fissa le date le
la loro applicazione. Le particelle sottili sono considerate tra gli inquinanti più pericolosi per la
salute umana assieme alle particelle più grosse, già regolamentate da altre normative. Il
Commissario all’ambiente, Stavros Dimas, ha affermato che con l’approvazione della direttiva,
l’Unione europea ha compiuto un passo decisivo nella lotta contro una delle principali cause dei
problemi che colpiscono l’ambiente e la salute.
15 aprile 2008: la Corte dei conti europea ha presentato la relazione speciale n.3/2008,
riguardante “Il Fondo di solidarietà dell’Unione europea: in che misura il suo intervento è
rapido, efficiente e flessibile” (il Fondo di solidarietà dell’Unione europea (FSUE) è stato istituito
nel 2002 a seguito di gravi alluvioni in Germania, Austria, Repubblica ceca e Francia, per
esprimere concretamente la solidarietà con gli Stati membri colpiti da calamità naturali e sino
alla fine del 2006 aveva fornito aiuti per oltre un miliardo di euro in occasione di 23 catastrofi).
La Corte ha constatato che il Fondo non ha fornito una risposta rapida fornito in quanto il
tempo intercorso tra la presentazione della domanda ed il pagamento è pari, di norma, a circa
un anno. Avendo rilevato che i costi diretti relativi alla gestione del Fondo da parte della
Commissione sono modesti, la Corte ritiene che il Fondo operi in maniera efficiente. Per quanto
riguarda la flessibilità, la Corte non ha riscontrato casi che denotino una mancanza di
flessibilità da parte dei gestori del Fondo nel trattamento delle domande di aiuto. Tuttavia,
nonostante la lunghezza della procedura necessaria per ottenere gli aiuti a titolo del Fondo, gli
Stati membri che hanno ricevuto le sovvenzioni si sono si sono dichiarati soddisfatti e quindi il
Fondo ha realizzato il proprio obiettivo essenziale, che consiste nel dimostrare la solidarietà
dell’Unione con gli Stati membri colpiti da calamità.
16 aprile 2008: la Commissione europea ha deciso di chiedere all’Italia di recuperare 2,75
milioni di euro di aiuto illegale concesso ad un produttore italiano di mobili. La Commissione,
ha concluso che l’aiuto, accordato sotto forma di garanzia su un prestito bancario destinato a
salvare l’impresa dalle difficoltà finanziarie, era incompatibile con il mercato unico (l’Italia ha
quattro mesi di tempo, per dare esecuzione alla decisione della Commissione). Il Commissario
responsabile per la concorrenza, ha affermato che gli aiuti al salvataggio devono rimanere una
misura eccezionale di durata limitata, altrimenti vi è un forte rischio che i concorrenti né
risentano e siano perfino eliminati dal mercato.
16 aprile 2008: la Commissione europea ha deciso di aprire un’indagine approfondita sulla
proroga illegale di un aiuto al salvataggio sotto forma di garanzia di 5 milioni di euro a favore
di un produttore italiano di presse (la stessa aveva approvato la garanzia statale nel 2007 per
le gravi difficoltà sociali in cui versava l’impresa). Tuttavia, l’aiuto era stato autorizzato per un
periodo massimo di sei mesi, conformemente agli orientamenti comunitari sugli aiuti al
salvataggio. Ora, la Commissione, dovrà accertare se la proroga oltre il termine di sei mesi
configuri applicazione abusiva dell’aiuto.
17 aprile 2008: la Commissione europea ha deciso di lanciare una consultazione pubblica sul
funzionamento del regolamento di esenzione per categoria relativo al settore delle
assicurazioni. Il regolamento di esenzione per categoria esenta dal divieto di pratiche
commerciali restrittive (articolo 81 del Trattato Ce) determinati accordi di co-operazione tra
imprese di assicurazione, compresa la fissazione di condizioni di assicurazione tipo non
vincolanti, lo scambio di informazioni statistiche per il calcolo dei rischi e la creazione di pool
assicurativi. La consultazione pubblica sarà accompagnata da questionari mirati destinati
all’industria, alle autorità nazionali responsabili della regolamentazione e della concorrenza ed
a gruppi di consumatori. Lo scopo è determinare in che modo viene utilizzato attualmente il
regolamento di esenzione per categoria e quale è il suo impatto sui vari mercati assicurativi
nell’Unione europea.
17 aprile 2008: la Commissione europea ha presentato la relazione annuale RAPEX (sistema
di allarme rapido), in cui viene evidenziato un aumento del numero di prodotti pericolosi
individuati (nel 2007 il numero di prodotti pericolosi ritirati dal mercato dell’Unione europea è
aumentato del 53% rispetto al 2006 e si è passati da 1051 notifiche nel 2006 a 1605 l’anno
scorso). Questo aumento sta a indicare che le capacità di sorveglianza negli Stati membri
migliorano di anno in anno e che i consumatori europei non sono mai stati protetti così bene
come oggi. Nel 2007 la categoria di prodotti oggetto della stragrande maggioranza delle
notifiche era costituita dai giocattoli, il che conferma che la sicurezza dei bambini è una priorità
di primo piano per le autorità preposte alla sorveglianza del mercato, anche se i veicoli a
motore, le apparecchiature elettriche e i cosmetici occupano un posto di rilievo nel sistema
RAPEX.
18 aprile 2008: la Commissione europea ha presentato una relazione sui progressi compiuti
nel settore delle TIC (Tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni), dove viene
evidenziato che oltre la metà degli europei utilizza regolarmente internet, l’80% degli utenti ha
una connessione a banda larga e il 60% dei servizi pubblici nell’Unione europea è
integralmente disponibile in rete. Dal 2007 tutti gli stati membri considerano lo sviluppo delle
TIC come uno dei principali obiettivi dei programmi di riforma strutturale. Allo stesso tempo, le
istituzioni comunitarie hanno deciso di incoraggiare l’istituzione di un mercato unico dei servizi
on line e hanno deciso l’aumento dei finanziamenti a favore della ricerca (tuttavia, il mercato
unico delle telecomunicazioni, che dovrà promuovere i servizi transfrontalieri di comunicazione,
è ancora in via di realizzazione.