EFFICACIA DELLA PATENTE A PUNTI IN ITALIA A 6 ANNI DALL
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EFFICACIA DELLA PATENTE A PUNTI IN ITALIA A 6 ANNI DALL
EFFICACIA DELLA PATENTE A PUNTI IN ITALIA A 6 ANNI DALL’ENTRATA IN VIGORE: IL PUNTO DI VISTA DEGLI ECONOMISTI STUDIO Descrizione bibliografica Benedettini S, Nicita A. Sei anni di patente a punti in Italia: una storia beckeriana? Mercato concorrenza regole 2009; 11 (2): 325-53 CONTESTO Secondo la letteratura economica sul public law enforcement, le sanzioni fissano il prezzo dell’ azione che viola la legge: se il beneficio che ricevo in seguito alla violazione della legge è superiore al rapporto tra il costo economico della sanzione e la probabilità di essere scoperto, io sarò razionalmente motivato a violare la norma. Le politiche che riguardano la sicurezza stradale, negli ultimi trent’anni, hanno previsto un ‘inasprimento delle sanzioni conseguenti la violazione delle norme: la patente a punti è un sistema sanzionatorio non monetario che attribuisce ad ogni guidatore un ammontare iniziale di punti che, ogni volta che viene commessa un’infrazione è soggetto a decurtazione, in proporzione alla gravità dell’infrazione commessa. La patente a punti agisce così sul comportamento di guida degli individui attraverso 3 funzioni: • una funzione di warning: la perdita di punti segnala al guidatore la natura illecita e potenzialmente pericolosa del suo comportamento; • una funzione di limitare il numero di violazioni efficienti: il guidatore, secondo un rapporto costi-benefici, continuerà a commettere infrazioni se lo riterrà opportuno, ma non in modo indefinito, in quanto una volta persi tutti i punti la patente è soggetta a sospensione; • una funzione di inibire l’attività potenzialmente dannosa di quei conducenti, sistematici violatori delle norme, che esauriti tutti i punti non potranno più mettersi alla guida di un veicolo. La patente a punti in Italia Diversamente da quanto accade in altri paesi, in Italia la sospensione della patente di guida non interviene automaticamente con l’esaurirsi dell’ammontare di punti disponibili, ma solo se entro i trenta giorni successivi (in cui il conducente può continuare a guidare), non si provvede alla procedura di revisione della patente di guida (superamento degli esami previsti per il rilascio della patente), o la procedura di revisione non è superata. Dal 2003 ci sono stati interventi legislativi per inasprire le sanzioni, sia monetarie che penali associate con la violazione di norme di comportamento del codice della strada: eccesso di velocità, uso dei dispositivi di sicurezza (cinture, seggiolini, casco), guida in stato di ubriachezza o sotto l’influsso di sostanze stupefacenti. Il decreto salvapunti: In caso di mancata identificazione, da parte del proprietario del veicolo cui viene notificata un’infrazione, del conducente del veicolo nel momento in cui viene commessa la violazione contestata, al proprietario del veicolo non vengono decurtati i punti ma viene solo inflitta una sanzione in danaro, da 263 a 1050 euro. Scheda di sintesi compilata il 16 marzo 2010 www.dors.it OBIETTIVO Che cosa lo studio/revisione intende valutare Indagare se l’entrata in vigore in Italia della patente a punti e dei successivi interventi legislativi abbia prodotto un impatto significativo sulla dinamica di differenti tipologie di violazioni e degli incidenti mortali, nel periodo 20012008. DISEGNO Tipo di studi (rct, caso controllo …) Se si tratta di una revisione indicare quanti studi contiene Analisi econometrica: metodo di stima non parametrico, che intende individuare la presenza di eventuali nonlinearità statisticamente significative in corrispondenza con l’entrata in vigore della patente a punti e delle diverse misure legislative conseguenti sopra citate, per la tutela della sicurezza stradale. La presenza di nonlinearità statisticamente significative, contemporaneamente con l’entrata in vigore di un provvedimento determinato, significa che questo provvedimento (per esempio la patente a punti) ha avuto un impatto sull’andamento delle infrazioni e degli incidenti mortali e ha contribuito a modificare il comportamento degli individui. INTERVENTO Caratteristiche dell’intervento valutato (metodi e strumenti utilizzati) L’analisi effettuata ha stimato l’andamento, in un arco temporale definito, 2001-2008, delle infrazioni mensili causate dai seguenti comportamenti: velocità oltre i limiti consentiti, uso delle cinture di sicurezza, guida in stato di ebbrezza e sotto l’influsso di sostanze stupefacenti. I dati sul numero di infrazioni sono quelli della Polizia di Stato, che riguardano la quasi totalità di guidatori sulle autostrade e parzialmente i guidatori delle altre strade. Inoltre, sempre in riferimento al 2001-2008 e alle autostrade e altri tipi di strade, sono stati presi in esame i dati sul numero mensile di pattuglie in circolazione e di autovelox attivi, per valutare la relazione tra livello di enforcement, interventi normativi e infrazioni, mentre una stima degli incidenti mortali occorsi dimostra gli effetti che gli interventi legislativi hanno avuto sui comportamenti di guida. OUTCOME Esiti che lo studio o la revisione intendono valutare • • • • SINTESI DEI RISULTATI Dati quantitativi relativi a uno o più outcome individuati, riportati nello studio • • • • SINTESI DELLE CONCLUSIONI Infrazioni mensili per eccesso di velocità Infrazioni mensili per mancato uso delle cinture di sicurezza Infrazioni mensili per guida in stato di ebbrezza Incidenti mortali su autostrade Infrazioni mensili per eccesso di velocità: decremento dal 2001, quando il Governo italiano annuncia l’introduzione della patente a punti, con una vasta campagna mediatica, fino al luglio del 2003, anno della sua effettiva entrata in vigore; da agosto 2003, il numero mensile di infrazioni inizia ad aumentare, fino al 2008. Infrazioni mensili per mancato uso delle cinture di sicurezza: decremento dal 2001, che è continuato fino al 2008. Infrazioni mensili per guida in stato di ebbrezza: incremento dal 2001 al 2008. Incidenti mortali su autostrade: decremento dal 2001 al 2008: Sintesi sui diversi livelli di efficacia degli interventi presi in esame, ed eventuali problemi (bias, trasferibilità, limiti) relativi allo studio/revisione Scheda di sintesi compilata il 16 marzo 2010 www.dors.it Lo studio Benedettini 2009 dimostra che la patente a punti in Italia è stata inefficace rispetto al cambiamento dei comportamenti dei guidatori, anche se ciò non è avvenuto in altri paesi dell’Europa. Le ragioni del mancato successo di questo strumento normativo sono sostanzialmente due: • • un’insufficiente o inefficace sistema di enforcement e di controlli ha indotto gli automobilisti, dopo un’iniziale rispetto dei limiti di velocità, a ritornare a commettere infrazioni, con una ridotta probabilità di essere sanzionati; le modalità con cui la patente a punti è stata applicata in Italia (accredito di 2 punti ogni due anni per chi non ha in quei 2 anni commesso infrazioni, non automatica sospesione della patente all’esaurimento dei punti, effetti del “decreto salvapunti”), hanno indebolito la credibilità sanzionatoria dello strumento, compromettendone le finalità punitive, soprattutto nei confronti dei guidatori che violano ripetutamente la norma). Queste considerazioni non valgono tuttavia per la guida in stato di ebbrezza o sotto l’influsso di sostanze, dove le infrazioni mensili mostrano una tendenza crescente nel tempo, sia prima dell’entrata in vigore della patente a punti che anche dopo gli interventi di inasprimento delle sanzioni pecuniarie e penali: le ragioni di ciò forse, sono legate al fatto che il bere o l’assumere droghe sono comportamenti a rischio che incidono sulla guida, ma con motivazioni che riguardano l’individuo, le sue relazioni, la società e che richiedono quindi interventi che vanno oltre le sole sanzioni. Infine riguardo il numero di incidenti mortali occorsi sulle autostrade, l’entrata in vigore della patente a punti avviene sulla scia di un trend discendente, di diminuzione degli incidenti, dovuto all’interazione di più fattori, dal miglioramento delle condizioni della strade, alla maggiore sicurezza dei veicoli. PER APPROFONDIRE Scheda di sintesi compilata il 16 marzo 2010 www.dors.it