OPPORTUNITÀ O ACCANIMENTO FORMATIVO CLAUDIA BERT

OPPORTUNITÀ O ACCANIMENTO FORMATIVO
CLAUDIA BERT
“Faro a scuola”
Aprire le porte all’incontro con il morire: gli operatori di cure palliative e gli adolescenti
La Fondazione F.A.R.O. di Torino ha concluso un progetto pilota, che ha visto coinvolte due classi al
quarto e quinto anno di scuole secondarie della città, il cui scopo è formulare e stimolare riflessioni sul
fine vita e sull’accompagnamento al morente facilitando un contatto diretto tra il mondo delle cure
palliative - gli operatori - e la scuola - gli adolescenti. Con la finalità di produrre un sapere che
sostenga i primi in un confronto autentico ed esplorativo con i secondi all’interno degli ambienti
professionali e scolastici.
Attività e metodo
Il progetto, articolato su due piani paralleli, prevede incontri con gli adolescenti e con gli operatori di
CP.
Le attività rivolte alle classi sono state precedute da un incontro preliminare per i docenti, volto ad
illustrare le finalità e i contenuti dell’intervento proposto e che ha consentito ai docenti di meglio
definire con gli operatori il percorso tematico da proporre alle classi. Gli insegnanti hanno proposto,
all’interno del loro programma scolastico, riflessioni sul valore e sul senso della vita introducendo
gradatamente il tema della sofferenza e del morire. Ha fatto seguito un incontro in classe, dedicato
alla visione di un video/blob, e una successiva stesura di riflessioni su PC raccolte e analizzate
secondo l’analisi testuale per evidenziarne i temi ricorrenti. Il gruppo di lavoro intervenuto in classe è
composto da psicologi, volontari dell’Associazione Amici della FARO, insegnanti. Si rendono
disponibili medici, infermieri e OSS della Fondazione FARO. In un secondo incontro in classe, con gli
operatori di Cure Palliative, sono state restituite le analisi delle narrazioni al fine sia di condividere
l’esperienza con i ragazzi sia di proporre, attraverso l’esperienze degli operatori, l’approccio
all’accompagnamento del morente delle Cure Palliative.
Parallelamente si sono effettuati incontri con un gruppo rappresentativo degli operatori di CP che si
occupano di assistenza diretta ai malati, in hospice e a casa. In un primo incontro il gruppo ha
visionato il video e si sono raccolte le narrazioni scritte. In un secondo incontro si sono confrontate le
narrazioni e condivisi contributi, riflessioni e difficoltà legate alla presenza di adolescenti all’interno di
alcuni nuclei familiari in cui si svolgono le assistenze. Un report finale ha raccolto le analisi testuali, le
narrazioni e le esperienze proposte.
Gli operatori sono infine coinvolti in un laboratorio teatrale i cui risultati vengono presentati nel corso
di uno spettacolo di Teatro Forum, che propone di esplorare, attraverso la partecipazione del
pubblico, le difficoltà di comunicazione tra gli operatori e gli adolescenti parenti dei malati.
Risultati
Gli insegnanti che hanno partecipato al progetto sostengono l’iniziativa che ha consentito ai ragazzi
tanto di aprirsi su esperienze personali ignorate fino a quel momento quanto di trovare parole e
dialogo su un tema che li ha visti molto coinvolti.
Il prossimo anno scolastico vedrà interessati almeno una decina di Istituti scolastici e altri due gruppi
di operatori, questo consentirà di effettuare analisi testuali più accurate su un campione più ampio e di
offrire alla cittadinanza occasioni di incontro e scambio sui temi delle CP.
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