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CRONACA DI CAGLIARI
L’UNIONE SARDA
lunedì 15 ottobre 2012 - www.unionesarda.it
15
Rivoluzione nelle vie del mercato civico. Coni: accontentati i commercianti Disagi attorno ai box
COMUNE
Al via i lavori
di restauro
San Benedetto, da oggi 0,30 euro per 15 minuti delle facciate
Parcheggi blu, nuove tariffe
Trasporti,
si parla
di corsie
preferenziali
La rivoluzione della viabilità in viale Bonaria,
dove sono stati eliminati parcheggi per far posto alla corsia preferenziale degli autobus, ha
suscitato le proteste dei
negozianti: da qualche
settimana gli affari sono in picchiata. Oggi in
commissione Trasporti
si parlerà anche di questo: alle 10.30 è prevista l’audizione dell’assessore Mauro Coni.
Domani mattina invece le commissioni Servizi tecnologici e Politiche sociali sono state
convocate in una riunione congiunta nell’ex
campo rom di Mulinu
Becciu. Si parlerà della
futura bonifica della zona - servono circa 2 milioni di euro per il cantiere - e dell’ipotesi di
una sua trasformazione
in area verde.
Domani sera si riunirà anche il Consiglio comunale. In discussione
il Regolamento per l’affidamento degli spazi
destinati a verde pubblico, un ordine del
giorno per salvare la
sabbia bianca (quella
rimasta dopo il ripascimento) del Poetto e una
mozione presentata dai
consiglieri Alessio Mereu e Gennaro Fuoco
per «alleggerire la
pressione fiscale dei residenti del Comune di
Cagliari».
«La nostra intenzione - ha
spiegato l’assessore al
Traffico - non è quella di
fare cassa, perché abbiamo già visto che i guadagni per il Comune sono irrisori».
Nuove tariffe a partire da oggi
per i parcheggi a pagamento
nell’area intorno al mercato di
San Benedetto. Una svolta decisa qualche settimana fa dalla
Giunta comunale, con l’obiettivo di favorire la rotazione delle
auto e l’accesso all’area da parte dei clienti delle tante attività
commerciali presenti. Le strade interessate sono via Pacinotti, la parte alta di via Tiziano e
poi via e piazza Cocco Ortu.
LE NUOVE TARIFFE. La sperimentazione, che da qualche settimana già è in corso nelle vie
Sonnino, Paoli e Alghero, introduce il pagamento di 30 centesimi per il primo quarto d’ora,
50 per mezz’ora, 1 euro la prima ora e 2 euro le ore successive. Si spenderà dunque di meno per la sosta brevissima,
mentre per quelle più lunghe
bisognerà sborsare qualcosa in
più rispetto a prima. Già da
tempo nella vie Crispi, Angioy e
nel Largo Carlo Felice si paga 1
euro per ogni ora di sosta.
L’ASSESSORE. «Chiedo ai cittadini un po’ di pazienza - dice
l’assessore comunale al Traffico, Mauro Coni - perché nei primi giorni la situazione si dovrà
stabilizzare, e quindi potrà esserci qualche disagio». Poi spiega i motivi che hanno portato
agli aumenti delle tariffe: «La
SAN BENEDETTO
Quanto costano i parcheggi blu
15 minuti
30 minuti
0,30 euro
0,50 euro
1 ora
1 euro
ore successive
2 euro
Quanto rimangono in sosta
le auto in media
1 ora
Più di 1 ora Più di 2 ore
e
51%
32%
17%
19 minuti
il tempo che ci vuole in media
per trovare un parcheggio
nostra intenzione - ha proseguito l’esponente della Giunta
cittadina - non è quella di fare
cassa, perché abbiamo già visto che i guadagni per le casse
comunali saranno irrisori. In
realtà sono i commercianti che
hanno chiesto queste novità, e
noi li abbiamo accontentati.
L’obiettivo è scoraggiare la sosta lunga e alleggerire la pressione veicolare».
L’incremento dei prezzi per i
parcheggi a pagamento nella
zona del mercato civico arriva
in un momento difficile per gli
operatori della struttura, che
non stanno facendo grandi affari soprattutto a causa del periodo di crisi che attanaglia non
solo il capoluogo, ma tutta la
Sardegna.
I NUMERI. Dalle analisi venute
fuori dagli uffici dell’amministrazione comunale, il 51 per
cento degli automobilisti lascia
la sua auto nei parcheggi a pagamento per un’ora, mentre il
32% per più di 60 minuti e il restante 17 addirittura più di due
ore, soprattutto durante la mattinata. È evidente, leggendo
questi dati, che non c’è un ricambio adeguato delle auto nelle aree di sosta a pagamento, e
di conseguenza trovare un posto libero in una zona trafficata come quella del mercato diventa praticamente impossibile.
GLI INCIVILI. Così come è elevato il traffico generato dalle vetture che per cercare un parcheggio si addensano nella zona. Secondo i dati del Comune,
intorno alle 11 del mattino su
138 clienti dell’area del mercato ben 38 sostano in zone dove
è vietato: doppia fila, aree destinate alla raccolta dei rifiuti e
stalli dei disabili.
Piercarlo Cicero
TEATRO
Imminente
l’apertura
delle nuove
aree di sosta
Nella zona del mercato
di San Benedetto stanno per essere aperti i
parcheggi del Parco
della Musica, che nascono su un’area di circa quattro ettari, con la
creazione di due piazze, collegate tra loro
per mezzo di un ponte
d’acciaio, e di due parcheggi interrati con
una capienza di 800
posti per le vetture.
Per quello che riguarda il primo parcheggio, l’ingresso è
previsto in via Sant’Alenixedda, mentre
l’uscita si troverà in via
Giudice Torbeno. È costituito da due piani interrati, ciascuno dei
quali si estende per
un’area di 7848 metri
quadrati. Quasi 400 i
posti disponibili per le
auto.
Il secondo parcheggio, anch’esso di due
piani, ha come l’altro
quattrocento posteggi
disponibili ed è accanto a piazza Amedeo
Nazzari.
Foto simbolo davanti al mercato
[P.L.]
Scatta la rivoluzione intorno al mercato civico di San Benedetto. Stamattina cominciano i lavori di ristrutturazione delle facciate esterne della struttura. L’intervento di restyling si concluderà a gennaio e inevitabilmente comporterà disagi, soprattutto sul
fronte della viabilità e della sosta. Venerdì
scorso al mercato si era tenuta un’infuocata assemblea. Da una parte i tecnici del Comune, dall’altra i concessionari infuriati per
le modalità di esecuzione dei lavori. «Volevano rinchiuderci al mercato sigillando gli
ingressi di via Cocco Ortu e occupando con
il cantiere tutto l’anello interno», spiega Gabriele Marras, presidente dell’associazione
San Benedetto, «ci siamo opposti con forza
e alla fine siamo riusciti a ottenere soddisfazione su tutta la nostra linea».
Le richieste saranno quindi esaudite. «Gli
ambulanti continueranno a svolgere l’attività di fronte a via Pacinotti», prosegue Marras, «sotto Natale i lavori saranno interrotti e il cantiere occuperà solo una parte dell’anello interno, lasciando spazio sufficiente per una corsia di manovra e una striscia
di parcheggi». Non è tutto. «Salvo intoppi»,
conclude, «saranno rimpicciolite le ingombranti scalinate d’accesso che invadono tutto il marciapiede, e saranno realizzati scivoli. Questi lavori sono importanti per noi,
siamo felici che stiano cominciando. Ora
che i problemi legati all’esecuzione sono
stati limati, dovrebbe filare tutto liscio».
P. L.
L’associazione dei malati Asmar. «Fuori dall’università non esiste una stuttura adeguata»
Reumatologia, il reparto che non c’è
«Fatta eccezione per il Policlinico
universitario di Monserrato, in Sardegna, caso unico in Italia, non esiste un solo reparto di reumatologia
che possa definirsi tale. Il risultato è
che al Policlinico le liste di attesa sono inaccettabili: da 6 a 9 mesi».
L’assistenza è carente sia dal punto di vista ambulatoriale che soprattutto ospedaliero e sul territorio si
registrano anche inquietanti paradossi. «Al Brotzu, solo per fare un
esempio, la Reumatologia c’è ma a
gestirla non sono reumatologi, bensì altri specialisti. È come se una
donna si recasse in Ginecologia e
trovasse soltanto urologi». A denunciare, con forza, le numerose criticità che caratterizzano la diagnosi e
l’assistenza ai malati reumatici è Ivo
Picciau, presidente dell’Asmar (Associazione sarda malati reumatici).
Ieri mattina, per il decimo anno
Medici e pazienti dell’Asmar
consecutivo, i volontari dell’associazione si sono dati appuntamento in
piazza del Carmine per dar vita a
una giornata di informazione e sensibilizzazione. «Non era mai venuta
così tanta gente», riferisce soddisfatto Picciau, «a dimostrazione delle dimensioni di un fenomeno che ormai
è diventato una vera e propria
emergenza sociale. Abbiamo faticato a far fronte al flusso ininterrotto
di cittadini desiderosi di avere informazioni e parlare con i nostri medici».
Ad accogliere le persone all’ombra di un gazebo c’erano gli specialisti Enrico Cacace, Maria Del Piano, Alessandra Beccaris e Mariangela Pusceddu, Quirico Mela (nella
foto). Tra le 9 e le 14 sono stati distribuiti depliant informativi sulle patologie reumatiche più diffuse: artrite
reumatoide, spondilite anchilosan-
te, artrite psoriasica, les, sclerodermia, osteoporosi, sjogren, artrosi, fibromialgia. «La Sardegna è una delle regioni con la percentuale più elevata di malati reumatici», sottolinea
Picciau, «il 23 per cento dei sardi sono affetti da artriti e artrosi e l’8 per
cento da osteoporosi, contro una
media nazionale rispettivamente del
18 per cento e del 5 per cento».
Il problema è che per scongiurare
il rischio che la patologia diventi invalidante, è necessario che la diagnosi arrivi entro una finestra che
va da tre a sei mesi, mentre nell’Isola, come detto, per accedere alla prima visita bisogna aspettare da sei a
nove mesi. L’Asmar rilancia quindi il
proprio appello alle istituzioni.
«L’assessore regionale alla Sanità,
Simona De Francisci, ha manifestato un forte interessamento verso
questa tematica e ci ha rassicura-
to», conclude Picciau, «per cui siamo fiduciosi. Non ci resta che aspettare che dalle parole si passi ai fatti». Da un’indagine del Censis risulta che il 42,9 per cento dei malati
reumatici ha dovuto interrompere
tutte le attività extra lavorative. Il
28,2 per cento sente di essere un peso per gli altri. Per il 26,7% la malattia ha avuto un impatto negativo sulla vita sessuale. Per il 16,2 per cento la malattia ha avuto un impatto
negativo sulla relazione di coppia o
ha interrotto una relazione affettiva. Il 9,1 per cento ha rinunciato al
desiderio di maternità/paternità. Il
26,4 per cento non riesce a di guidare la macchina o a usare i mezzi
pubblici. Infine, 7 malati su 10 hanno problemi a lavarsi e vestirsi, a
portare la borsa, ad aprire un rubinetto o avvitare una caffettiera.
Paolo Loche
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