Un mare in tutti i sensi
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Un mare in tutti i sensi
IL MARE IN TUTTI I SENSI un percorso sensoriale per bambini e adulti Nido Infanzia comunale Cappellini – Rimini Il progetto: finalità, organizzazione e breve sintesi Nell'anno scolastico 2006/07, nelle 4 sezioni (lattanti 3-8 mesi, piccoli 15-20 mesi, medi 21-26 e grandi 27-32 mesi) del Nido Infanzia comunale “Cappellini”, è stato realizzato un progetto per lo sviluppo e l'apprendimento dal titolo - un “mare” di esperienze. Tema del progetto è stato l’ambiente marino, riconosciuto come un contesto solitamente piacevole di esperienze, vissute dai bambini insieme ai genitori durante le vacanze estive. Al vissuto di spensieratezza, di gioco e di allegria che solitamente accompagna l’immaginario del mare e della spiaggia, il collettivo delle educatrici ha aggiunto il fascino e le suggestioni della componente magico-narrativa attraverso la storia del personaggio fantastico “pesce rosso pesciolino”. Tale componente magico-narrativa rappresenta lo strumento più adatto a far affiorare e incoraggiare la dimensione fantastica che i bambini possiedono spontaneamente. All’ascolto e rappresentazione della storia di pesce rosso pesciolino, si sono aggiunte le varie esperienze sensoriali di scoperta e analisi dei materiali, che rappresentano il suo mondo: sabbia, conchiglie, acqua, reti. La vicina spiaggia è stata visitata più volte per permettere ai bambini di osservare paesaggi e colori, ascoltare rumori, sentire profumi e raccogliere i “preziosi” materiali che, portati al nido, hanno permesso di creare il mare in una stanza: ovvero il luogo, reale e fantastico allo stesso tempo, in cui poter vivere insieme emozioni e ricordi legati allo sviluppo della storia narrata e ai propri vissuti personali. Il coinvolgimento dei genitori: il percorso sensoriale Nella progettazione del percorso rivolto ai bambini il collettivo ha anche elaborato le finalità e modalità con le quali coinvolgere i genitori in alcune delle esperienze sensoriali realizzate. La relazione con le famiglie costituisce da sempre un fattore fondamentale e complesso del progetto educativo del nido e malgrado il vivo interesse e le risorse orientate a sostenere tali relazioni, negli ultimi anni, il collettivo ha notato una scarsa partecipazione, da parte dei genitori, rispetto alle richieste di partecipazione alle abituali riunioni per la gestione sociale e per il coinvolgimento al progetto educativo. Volendo leggere lo scarso interesse in termini di autovalutazione critica delle proposte, il collettivo ha voluto modificare le caratteristiche e le finalità degli incontri di partecipazione diversificando, ogni anno in base al progetto per lo sviluppo e l’apprendimento che si realizza, occasioni di incontro/scambio tra educatrici e genitori. Nella progettazione di nuovi percorsi, in cui prevedere la partecipazione delle famiglie, l'equipe di lavoro ha pensato a contesti di socializzazione tra bambini e adulti che potessero garantire il rispetto di quegli aspetti educativi – contesto, relazione adulto/bambino, condivisione - che i nidi e altri servizi offrono, ma che spesso nelle proposte commerciali delle città sono tenuti in scarsa considerazione. Si è cercato quindi di dare risposta al bisogno emergente, espresso dalle famiglie e dalle educatrici, di poter fruire di occasioni di condivisione e socializzazione arricchenti ed appaganti dal punto di vista del benessere di tutti i protagonisti coinvolti. E’ sembrato così opportuno cercare specifici percorsi che si integrino e ripropongano il tema individuato nel progetto per lo sviluppo e l'apprendimento. Nell'ambito del progetto “un mare di esperienze”, permettere alla famiglie di vivere in maniera più attiva e consapevole le attività realizzate al nido ha significato, per il gruppo di lavoro, progettare e offrire ai genitori occasioni significative, non preconfezionate e standardizzate, in cui poter condividere con i propri figli una fonte di “suggestioni” in grado di suscitare sensazioni di piacevolezza, di stimolare a “ sentire” e “scoprire”, passando attraverso i canali tattili, uditivi e percettivi in cui voce, suono, luce e odori sono i mezzi privilegiati di comunicazione. La scelta di allestire un percorso sensoriale “il mare in tutti i sensi”, è stata suggerita da una formazione laboratoriale, alla quale alcune educatrici del collettivo hanno partecipato nell'anno 2006, dal titolo: “Dentro il buio. Il teatro: strumento e mezzo di scoperta e comunicazione” condotta da Grazia Perazzini dell'Associazione Culturale Alcantara di Rimini. Le considerazioni della formatrice sono state rielaborate dal collettivo per costruire la proposta educativa con la quale coinvolgere i bambini e le famiglie. Dentro... “il mare in tutti i sensi” Come suggerito dalla formatrice, il percorso sensoriale si distingue dal gioco tattile, uditivo e gustativo, per due sue qualità specifiche: ● l’aspetto magico, ovvero un rituale propiziatorio che, in questo caso, si è concretizzato nell’indossare una collana di conchiglie capace di predisporre la mente e il cuore all’esperienza; ● la presentazione e collocazione del percorso sensoriale all’interno di un contesto narrativo eccezionale, nel nostro caso la storia e le avventure di pesce rosso pesciolino, amico e mediatore di tutte le esperienze. L'esperienza si è realizzata in una stanza totalmente oscurata e il buio è diventato un elemento estremamente ricco di suggestioni particolarmente importanti per i bambini e genitori. Solitamente il buio, nell’immaginario collettivo, ha connotazioni sinistre, paurose e tenebrose invece in questa esperienza il bambino e l'adulto ne sono venuti a contatto in modo sereno e piacevole utilizzandolo come fonte di immaginazione creativa e di ascolto. Il genitore doveva affrontare il percorso ad occhi bendati, condotto per mano dal proprio figlio che si è rivelato spesso una sorta di guida. L’educatrice, che teneva per mano il bambino, lungo tutto il percorso al buio, ha incoraggiato e sostenuto entrambi, sollecitando il riaffiorare di ricordi di spiagge ed esperienze anche grazie alla presenza nella stanza di impianti stereo che riproducevano versi di gabbiani, il rumore della risacca, il tintinnio delle conchiglie. La voce quale strumento da utilizzare consapevolmente nelle situazioni di gioco drammatico si è rivelata fondamentale nel percorso sensoriale: sono state le parole avvolgenti, calme e rassicuranti delle educatrici, proferite con voce suadente ed invitante, ad accompagnare la coppia bambino genitore incoraggiandola e sostenendola lungo il percorso. Il percorso sensoriale è stato proposto a tutti i bambini di due anni accompagnati da un genitore. Previa iscrizione anticipata, ogni genitore poteva vivere il percorso sensoriale assieme al figlio in alcuni pomeriggi dedicati. Una coppia per volta, dopo aver indossato la collana magica e tolto le scarpe e calze, poteva vivere in maniera indisturbata il percorso che aveva una durata di quindici minuti circa. I genitori e bambini che l'avevano già sperimentato venivano condotti fuori dal nido passando da una stanza diversa da quella in cui attendeva chi doveva entrare dalla “porta magica” del mare in tutti i sensi. La scelta di creare due gruppi di bambini e genitori collocati in due ambienti diversi trova la sua ragione nel non voler creare occasioni in cui chi successivamente doveva partecipare al percorso fosse influenzato da chi l'aveva già sperimentato. Le persone che che attendevano l'inizio del percorso avevano modo di socializzare insieme questa attesa e di fantasticare sull'esperienza che di lì a poco avrebbero vissuto anche grazie alle sollecitazioni e incursioni delle educatrici che stuzzicavano ed alimentavano piccole e grandi fantasie. Alla fine del percorso ogni singola coppia diventava componente del gruppo che, posizionato nel giardino del nido, aveva modo di raccontarsi le personali esperienze con le diverse sfumature di emozioni, sorprese e sensazioni. Liberamente chi voleva, poteva annotare le proprie sensazioni e impressioni su di un foglio messo a disposizione dalle educatrici. La trasformazione degli spazi del nido, sezione e dormitorio, che i bambini e gli adulti vivono quotidianamente ha comportato una modificazione radicale degli ambienti sia da un punto di vista strutturale sia magico-evocativo. Tutti i mobili sono stati spostati per ampliare la zona di fruizione del percorso e per permettere ai diversi allestimenti sensoriali uno spazio adeguato. Durante il cammino i protagonisti coinvolti hanno scoperto/assaporato: la sensazione di camminare sulla sabbia e sulla battigia riprodotta attraverso sabbia e cotone imbevuto di acqua posizionato sul pavimento uno di seguito all’altro, il vento caldo tra i capelli, grazie ad un ventilatore posto ad altezza adulto e bambino, il profumo del mare, diffuso grazie ad essenze, il rumore delle onde infrante sulla riva registrato e diffuso come sottofondo, il massaggio delle onde sul corpo dei bambini e dei genitori, disteso a terra, esercitato dalle mani di due educatrici poste ai lati con movimenti leggeri e delicati, lassaggio del sapore fresco dell'estate attraverso un piccolo gelato di panna e cioccolato, infine l’affascinante ed allegro spettacolo dei pesci fluorescenti che danzano sulle note della colonna sonora la Sirenetta ha allietato e salutato i partecipanti. Le suggestive note dell’Amarcord felliniano hanno avvolto l’esperienza permettendo ad ogni genitore di rievocare il proprio vissuto con la consapevolezza del presente data dalla mano del loro bambino. Coordinatrice Pedagogica Giorgi Raffaella Educatrici: Baffoni Maria Assunta, Bedeschi Maria Pia, Belli Milena, Bologna Anna, Bratti Chiara, Cardinali Anna, DellaSantina Alessandra, Francia Antonella, Gasperini Violetta, Girometti Morena, Guidi Anna, Mastragostino Piera, Tosi Maddalena Cosa scrivono i genitori di questa esperienza? Una bellissima esperienza che conferma come sia possibile, rinunciando ad un senso, apprezzare infinitamente di più tutti gli altri ( come dovremmo fare più spesso). Brave le educatrici!! Denis il babbo di Alessandro Percorso rilassante ed emozionante. I profumi, gli spruzzi d'acqua, il calore, il vento, lo sventolare di lenzuola mi hanno fatto immaginare di essere approdata in un isola lontana. Sembrava tutto così astratto e irraggiungibile proprio per il fatto che non si poteva vedere ma anche così bello e concreto allo stesso tempo. E' stata una sensazione bellissima sentire che in tutto questo percorso al buio potevo stringere e toccare la manina della mia bimba che mi guidava. Molto dolci le musiche che distraevano dalla paura del buio. Complimenti alle educatrici per questa idea geniale. Grazie. Romina mamma di Francesca Ho provato una gran emozione e gran sorpresa. Sono rimasta impressionata dalla serenità di Anna nell'affrontare questa esperienza. Credo che sia stato fatto un grande lavoro, molto interessante ma anche immagino molto impegnativo per le educatrici che sono riuscite a farci vivere una bella esperienza. P.S. E' stato bellissimo toccare le conchiglie nell'acqua. Alessandra e Anna Il percorso è stato un'esperienza bellissima. Mi sono stupita nel notare quanto i sensi ci possono evocare ricordi, sensazioni ed emozioni in modo così vivido. Il percorso mi ha fatto vivere qualche minuto al mare senza esserci stata, che sensazione forte. Un enorme grazie a tutte le persone che hanno progettato questa esperienza. Barbara mamma di Nicole Grazie a questa esperienza veramente sensoriale! La più interessante fase quella “termica” mi ha ricordato davvero gli sbalzi che si sentono al mare. Scusate la fretta ma la merenda mi aspetta... (non ho resistito a fare anch'io la rima) Mattia e il suo babbo E' stato emozionante ritornare bambini, lasciandosi liberamente in mano ad altri, incontro ad ... una grande sorpresa. Mi avete sorpresa: mi aspettavo un piccolo percorso, invece non avete risparmiato alcun senso, cioccolato compreso!! ho molto apprezzato il richiamo ad “Amarcord” canzone che ho canticchiato ai miei figli, da piccoli, per calmarli, è stata una sorpresa ritrovarla. Vi faccio tanti complimenti perché nonostante mi aspettassi qualcosa di interessante mi avete sorpresa. Immagino anche il grande lavoro di preparazione. Grazie. Michela mamma di Federico