cosa e` la scoliosi ? cosa e` l`atteggiamento scoliotico

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cosa e` la scoliosi ? cosa e` l`atteggiamento scoliotico
COSA E’ LA SCOLIOSI ?
COSA E’ L’ATTEGGIAMENTO SCOLIOTICO ?
L’ATTEGGIAMENTO SCOLIOTICO detta vizio posturale, disfunzione o paramirfismo E LA
SCOLIOSI vera e propria, detta idiopatica,dismorfismo
Da un punto di vista diagnostico è fondamentale valutare se si è alle prese con un paziente affetto da
scoliosi strutturale o da semplice atteggiamento scoliotico. Non bisogna sottovalutare, il potenziale
evolutivo di una scoliosi strutturata può portare a conseguenze importanti; allo stesso modo
scambiare un semplice vizio posturale per una scoliosi può portare a proporre terapie lunghe,
costose e spesso inutili se non dannose.
Differenza tra Atteggiamento Scoliotico e Scoliosi ??
La scoliosi, in termini tecnici, è un “disformismo”, e va distinta dal semplice atteggiamento
scoliotico, che rientra nel gruppo dei “paramorfismi”. L’atteggiamento scoliotico comporta sempre
una deviazione laterale della colonna, con conseguente perdita della verticalità della stessa, ma non
si accompagna mai ad una rotazione e deformazione dei corpi vertebrali ed è correggibile
volontariamente o con semplici interventi esterni.
Il soggetto scoliotico va valutato attraverso un esame obiettivo (esame del soggetto) con lo studio
della morfologia, della funzionalità del rachide e se necessita esame radiografico. Se consideriamo
le scoliosi idiopatiche l’esame radiografico ha un ruolo di primo piano. Nella scoliosi si individuano
sempre una o due curve principali (o primitive). Alla curva principale si aggiungono pertanto curve
secondarie o di compenso. La prima si distingue dalle seconde perché è più grave, più fissa, più
difficilmente correggibile
L’osservazione di asimmetrie ed alterazioni estetiche che riguardano il bacino, gli arti inferiori, il
cingolo scapolare e il capo.
Frequenti sono i vizi di portamento e le alterazioni posturali che possono degenerare e sfociare in
una scoliosi paramorfica di discreta entità.
La diagnosi precoce resta il mezzo più efficace per un intervento sistematico di quei soggetti a
rischio. La scoliosi infatti insorge ed evolve in modo subdolo, senza dolore e da ciò è facile
comprendere l’importanza di ricercare nei soggetti in accrescimento quei "segnali", elementi di
rischio che possano aiutarci nella prevenzione.
Il termine “scoliosi” deriva dal greco skolios (storto, contorto) e indica una deviazione laterale con
rotazione e deformazione permanente della colonna vertebrale
Il sesso femminile è maggiormente colpito nel rapporto di circa 5:1 rispetto a quello maschile. Le
fasce di popolazione più colpite sono quella infantile-adolescenziale .
La sua caratteristica più saliente è l’evolutività che è di massima entità durante il periodo puberale,
dell’accrescimento (11-15 anni nelle ragazze e 13-17 anni nei ragazzi), tendendo ad arrestarsi verso
il periodo in cui avviene la maturazione ossea.
Dal punto di vista eziopatogenetico, cioè del perché compare la scoliosi, i recenti studi hanno
dimostrato che la scoliosi idiopatica ha origine genetica in grado di determinare una “ritardata
maturazione” di alcuni centri nervosi di controllo della postura e del movimento e di provocare
alterazioni biochimiche e neuromuscolari.
La deformazione vertebrale provocata dalla scoliosi idiopatica può essere definita come il segno di
una sindrome complessa ed eziologia multifattoriale.
Generalmente la scoliosi funzionale o paramorfismo è scoperta nell'adolescenza, peggiora con la
crescita e può causare difficoltà nel movimento, nel respiro, nella funzionalità degli organi.
Invece, La scoliosi idiopatica è, una malattia deformante della colonna e si evolve fino a maturità
ossea,(quest’ultima và determinata dalla figura medica), sembra sia ereditaria, legata a fattori
genetici e metabolici.
Ciò fa capire come l’attività sportiva, la corretta postura, l’ergonomia della posizione seduta ai
banchi di scuola o davanti al computer e alla televisione, non sono fondamentali per prevenire la
scoliosi.
L’unica prevenzione possibile è correlata alla possibilità di fare una diagnosi precoce
dell’insorgenza di una curva scoliotica in modo da iniziare un corretto trattamento quando le curve
non sono ancora molto accentuate.
Fra i potenziali effetti negativi della scoliosi figurano lo sviluppo progressivo di deformità
antiestetiche, problemi sociali e psicologici sia durante l’infanzia (immagine negativa di sé,
isolamento sociale) che nell’età adulta (per esempio una riduzione nelle opportunità lavorative) e
costi per il trattamento.
Conclusione
N.B. la diagnosi differenziale tra atteggiamento scoliotico e scoliosi, và determinata da una figura
medica competente e và seguita in tutto il suo percorso dalla stessa
La scoliosi, è una patologia ancora piuttosto difficile sia da diagnosticare precocemente che da
trattare, con costi sanitari molto elevati ed impatto sul piano psicologico e delle relazioni sociali dei
giovani che ne sono colpiti. A rendere le acque ancora più confuse, in questo particolare settore, è la
non univoca presa in carico dei ragazzi affetti, per la presenza sul mercato di varie figure
“professionali” che, molte volte senza la necessaria qualificazione, ma anche spesso senza adeguata
esperienza, si attribuiscono la capacità di “presa in carico” di questi pazienti. Sfortunatamente la
moltiplicazione delle figure professionali con qualifica non medica, o con lauree non valide nel
nostro Paese, e che lavorano sempre più spesso in strutture ginnico-sportive, o con compiti
“fisiochinesiterapici” non ben definiti, spesso supportati e sponsorizzati dai mass-media, aumentano
lo stato di confusione e di illusione delle famiglie e dei ragazzi.
Se la scoliosi non è adeguatamente curata o possiede un forte potenziale evolutivo, può superare i
40-60 gradi e richiedere un intervento chirurgico
La postura scorretta, influisce negativamente in modo più duraturo sulla percezione e integrazione
nel sistema nervoso centrale di una postura errata permanente.
E' quindi utile insegnare a stare seduti composti, possibilmente su un banco
scolastico di altezza regolabile, se possibile
ma ancora più importante è alternare la vita sedentaria con pause di movimento, anche
brevi.
Anche nelle scoliosi trattate con corsetto o con l'intervento chirurgico è
consigliabile fare ginnastica per favorire il miglior risultato della cura.
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Dott.ssa Ciafaloni Annanatonia
Dott.ssa Verrocchio Maria Esther
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