La gestione del rischio da Legionella negli ambienti di lavoro
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La gestione del rischio da Legionella negli ambienti di lavoro
La Gestione del Rischio da Legionella negli Ambienti di Lavoro Introduzione ¾ Manuale Tecnico OSHA – Sezione III: Capitolo 7: Legionellosi ¾ Informazioni per aiutare gli igienisti del lavoro nella valutazione del rischio da legionellosi ¾ Controllo (anche preventivo) delle fonti idriche contaminate e strategie di controllo per gli impianti in cui si è verificato un focoliaio Protocollo di indagine ¾ La linea di azione seguita nel corso di una indagine su di un impianto deve essere basata sul grado di confidenza che il sito sia la sorgente di un segnale di malattia ¾ Tutti i casi di malattia richiedono un giudizio professionale per decidere un percorso di azione appropriato Protocollo di indagine ¾ Vi sono due protocolli di indagine basati su diversi livelli di sospetto di esposizione a Legionella ¾ Level one: l’indagine può essere iniziata quando c’è una probabilità per sospettare che le fonti d’acqua sul posto di lavoro siano contaminate da legionella o quando c’è informazione che un caso di legionellosi si sia verificato ¾ Level two: l’indagine dovrebbe essere condotta quando più di un caso di legionellosi è stato segnalato negli ambienti in questione Protocollo di indagine ¾ Se due o più casi di malattia possono essere attribuiti al luogo di lavoro, si presuppone che si sia verificato un focolaio di legionellosi ¾ Se le evidenze indicano che il focolaio è ancora in corso (almeno uno dei due casi si è verificato negli ultimi 30 giorni) devono essere intraprese delle azioni per fornire la massima protezione ai lavoratori ed eliminare il pericolo Protocollo di indagine Entrambe le indagini seguono lo stesso schema generale e includono ¾ un incontro iniziale ¾ un sopralluogo per effettuare una valutazione dei sistemi idrici ¾ un esame approfondito dei sistemi tra cui una revisione dei registri di manutenzione ¾ la valutazione dei risultati ¾ un incontro di chiusura per presentare le azioni di controllo sulla base dei risultati Protocollo di indagine Level one 1- Acquisire informazioni di tutti i sistemi relativi all’acqua dell’impianto ¾ un ingegnere o un esperto di manutenzione degli edifici dovrebbero essere a disposizione per fornire informazioni sugli impianti ¾ l’osservazione dovrebbe includere impianti idraulici, impianti di riscaldamento – ventilazione – climatizzazione (HVAC), torri di raffreddamento, condensatori evaporativi, umidificatori, fontane decorative, vasche idromassaggio, terme, lavaggi oculari, docce di sicurezza, acqua per raffreddamento dei processi industriali ¾ esaminare i registri di manutenzione ¾ identificare la posizione dei componenti del sistema in cui l’acqua può ristagnare come nei serbatoi di stoccaggio o le sezioni dei tubi non utilizzati o i rubinetti utilizzati di rado Protocollo di indagine Level one 2- Condurre un sopralluogo nella struttura ¾ è necessario misurare la temperatura dell’acqua, avere una torcia ed una videocamera per le registrazioni. Misurare e registrare la temperatura dell’acqua da ogni deposito; notare la presenza di ruggine e incrostazioni ¾ registrare la temperatura massima dell’acqua che esce dai rubinetti degli scaldabagni, se necessario facendola scorrere per alcuni minuti ¾ esaminare la temperatura dell’acqua e il potenziale di stagnazione degli eventuali serbatoi d’acqua fredda ¾ valutare le torri di raffreddamento e verificare se vi è crescita di biofilm e la posizione di prese d’aria fresca, se vi è presenza di foglie o materiale vegetale che possono contribuire a crescite di organismi Protocollo di indagine Level one 2- Condurre un sopralluogo nella struttura ¾ registrare la condizione generale della torre di raffreddamento: se vi è un sospetto di contaminazione, indossare una protezione respiratoria adeguata, sotto forma di mezzo facciale dotato di un filtro HEPA o similare ¾ notare la posizione e valutare la condizione dei pozzetti per la torre di raffreddamento, condensatore evaporativo e il radiatore del liquido. La mancanza di un programma di manutenzione periodica o di un programma di trattamento delle acque per una torre di raffreddamento suggerisce un forte rischio di contaminazione di legionella Protocollo di indagine Level one 3- Valutare i risultati delle indagini e procedura dettagliata per determinare la linea di condotta ¾ Se non sono stati identificati potenziali problemi, le temperature di esercizio misurate ai riscaldatori di acqua sono di 60 °C o superiori e la temperatura ai rubinetti è di 50 °C o superiore: in questo caso nessuna azione sarà necessaria ¾ Tuttavia se il sistema è mal tenuto e le temperature di esercizio sono inferiori ai minimi, devono essere effettuate delle azioni correttive Protocollo di indagine Level one 4- Azioni di controllo ¾ possono essere suggerite disinfezioni del sistema sanitario tramite trattamento termico, clorazione o con altri mezzi e pulire e disinfettare la torre di raffreddamento sulla base di protocolli specifici per il controllo della legionella nelle torri di raffreddamento (Wisconsin Division of Health Protocol) o in base a sistemi di buone prassi ¾ ulteriori azioni possono includere l’eliminazione delle sezioni dei tubi non utilizzati, l’installazione di calore per mantenere temperature adeguate nel sistema, eliminando le guarnizioni di gomma, e la sostituzione e la pulizia frequente di aeratori e docce Protocollo di indagine Level one 4- Azioni di controllo ¾ non sono sufficienti azioni correttive limitate a innalzare la temperatura dell’acqua calda senza valutare il sistema di punti di ristagno, le perdite di calore, la contaminazione incrociata e di altri fattori che possono contribuire alla crescita ¾ per una indagine di level 1 non è consigliabile raccogliere i campioni di acqua per confermare la presenza di legionella nel sistema. L’assenza di adeguate condizioni di esercizio è sufficiente per ritenere che il sistema dell’acqua possa rappresentare un rischio per i dipendenti ¾ fare dei prelievi dopo il completamento delle azioni di controllo è importante per confermare il successo delle misure correttive Protocollo di indagine Level one 4- Azioni di controllo ¾ il datore di lavoro per valutare l’entità del problema può voler fare dei prelievi prima di avviare le azioni correttive ¾ se i risultati del precampionamento sono negativi, il datore di lavoro deve adottare ugualmente le necessarie azioni correttive. Se è stata campionata una parte contaminata del sistema ed il risultato del campionamento rileva l’assenza di legionella, questo non vuol dire che il sistema sarà sempre negativo: vi possono essere false negatività ¾ Se dopo le azioni di controllo i livelli di legionella superano i livelli delle linee guida Appendice III:7-3, riesaminare il sistema idrico e rivalutare le procedure di controllo. Ripetere la procedura fino a quando i livelli di contaminazione soddisfano le linee guida Protocollo di indagine Level two Il level two è simile al level one, con diversi passaggi aggiuntivi. Le azioni supplementari includono: a) controllo sanitario di tutti i dipendenti per identificare eventuali nuovi casi; b) formazione dei dipendenti sulla malattia per ridurre al minimo le preoccupazioni e per aiutarli nel riconoscimento di nuovi casi; c) valutazione di assenze nel passato per i casi di malattia; d) raccolta di campioni di acqua durante la procedura di valutazione. Protocollo di indagine Level two 1- Valutare i sistemi idrici, come previsto nel punto 1 livello 1 2- Condurre una seconda indagine e raccogliere i campioni di acqua (Appendice III: 7-2) 3- Avviare un programma di sensibilizzazione dei dipendenti e monitorare nuovi casi di assenza per malattia 4- Rivedere le assenze per malattia dei dipendenti che hanno tre o più giorni consecutivi di assenza da circa sei settimane prima che il caso di legionella sia stato identificato, per individuare altri casi 5- Valutare i risultati del sondaggio assenze per malattia e l’analisi dei sistemi idrici. Se i rilievi indicano più di un caso di legionellosi nel posto di lavoro, allora il sito deve essere considerato come avente un focolaio. Nessuna azione è necessaria se i risultati dell’indagine sono negativi Protocollo di indagine Level two 5- Valutare i risultati del sondaggio assenze per malattia e l’analisi dei sistemi idrici. Se i rilievi indicano più di un caso di legionellosi nel posto di lavoro, allora il sito deve essere considerato come avente un focolaio. Nessuna azione è necessaria se i risultati dell’indagine sono negativi, cioè se tutti i sistemi HVAC sono ben curati e in buone condizioni di funzionamento, se tutti i risultati dei campioni di acqua sono negativi o accettabilmente bassi (Appendice III: 7-3) e se non stati identificati nuovi casi di malattia sul posto di lavoro 6- Per le azioni di controllo, eseguire quanto indicato nel level one punto 4 Protocollo di indagine Level two 7- Se le prove indicano che due o più casi di legionellosi si sono verificati in un sito e almeno uno dei casi è stato negli ultimi 30 giorni, assumere che il focolaio sia in atto e prevedere una indagine ad alta priorità e di pronto intervento. Avviare immediatamente le misure di controllo per prevenire esposizioni aggiuntive per tutti i sistemi idrici che possono essere ricondotti all’esposizione dei lavoratori. Raccogliere campioni di acqua per determinare i livelli di legionella, secondo il protocollo Appendice III:7-2. Queste azioni possono non rendere obbligatorio l’arresto dell’impianto e possono essere messe in atto disposizioni transitorie per continuare il lavoro. Controlli A) Discussione generale sul funzionamento del sistema idrico i sui controlli idonei per prevenire lo sviluppo della legionella: qualsiasi sistema idrico può essere fonte di malattia se l’acqua viene sottoposta a condizioni che promuovono la crescita del microrganismo. Da ricordare che le fonti primarie di esposizione sono i sistemi idraulici di smaltimento calore B) Torri di raffreddamento, condensatori di evaporazione e dispositivi di raffreddamento dei fluidi. Da ricordare che tutti questi sistemi utilizzano un ventilatore per muovere l’aria attraverso un sistema di ricircolo e vi può essere l’introduzione nell’ambiente circostante di vapore acqueo: l’acqua potrebbe avere una temperatura tra 20° e 50 °C, ideale per la crescita di legionella. Effettuare i controlli in questo modo: Controlli 1. 2. 3. 4. Ispezione visiva e manutenzione periodica del sistema idrico per controllare la crescita di legionella Utilizzo periodico di biocidi al fine di garantire il controllo della crescita di legionella, anche se esistono poche informazioni sull’efficacia di molti biocidi commerciali. Agenti ossidanti tradizionali come cloro e bromo si sono dimostrati efficaci. Eseguire controlli sul pH per mantenere adeguati livelli di cloro residuo libero. L’acqua pulita è importante in quanto se vi sono alte concentrazioni di materia organica e solidi disciolti in acqua, l’efficacia del biocida sarà ridotta Progettare un sistema che mantiene l’acqua a basse temperature può essere importante per limitare lo sviluppo di legionella. Inoltre progettare un facile accesso e smontaggio dei componenti per consentire la pulizia è in grado di ridurre le perdite di acqua e le eventuali esosizioni. La frequenza della pulizia delle torri di raffreddamento deve essere di almeno due volte all’anno, con particolare attenzione agli impianti che sono stati fuori servizio o dove sono presenti bio-incrostazioni o livelli alti di legionella Controlli 5. 6. Procedure di pulizia previste nel protocollo Wisconsin e dotare gli operatori che la effettuano di tuta in Tyvek con cappuccio, guanti di protezione, respiratore con filtro HEPA per evitare l’esposizione durante la pulizia e la manutenzione Conservazione della documentazione sulle ispezioni, pulizie, risultati dei test di qualità dell’acqua e la manutenzione Controlli C) Sistemi “domestici” di acqua calda, intesi come servizi igienici, docce, fontanelle, sia in ambito industriale che residenziale. 1. Se i riscaldatori sono mantenuti al di sotto di 60 °C e contengono sedimenti tendono a nutrire i batteri e a fornire nutrienti per la crescita di legionella. Anche tubazioni non utilizzate permettono un ristagno di acqua calda e la crescita. 2. La progettazione è importante per ridurre al minimo la stagnazione nelle tubazioni non utilizzate. 3. La manutenzione è importante per minimizzare la formazione di legionella nel sistema, mantenendo l’acqua calda ad un minimo di 60°C e ad un minimo di 50° nei punti di consegna. Il serbatoio di acqua calda deve essere scaricato periodicamente per rimuovere incrostazioni e sedimenti e pulito con soluzione di cloro se possibile. Le pompe di acqua calda devono funzionare continuamente. Dovrebbero essere escluse dalle misure di conservazione dell’energia. Controlli 4. Controllare le temperature dell’acqua di riscaldamento e pastorizzare il sistema di acqua calda aumentando la temperatura ad un minimo di 70°C per 24 ore e dopo ogni presa di lavaggio per 20 min. E’ importante lavare tutti i rubinetti con l’acqua calda, prestando attenzione ad evitare ustioni. Clorazione periodica del sistema e dei rubinetti ed un netto odore di cloro è un mezzo di controllo. Effettuare un controllo del pH. Mezzi alternativi comprendono l’uso di ioni metallici quali rame o argento in soluzione. Anche l’ozono uccide i microrganismi e sistemi UV in linea sono efficaci. Controlli D) Sistemi “domestici” acqua fredda 1. I sistemi domestici ad acqua fredda non sono un problema importante per la crescita di legionella mantenere le linee di acqua fredda sotto i 20 °C limita lo sviluppo dei batteri. Si sono osservati casi di legionella in macchine di produzione ghiaccio in ospedale. 2. Linee d’acqua per dentisti possono risultare come fonte di acqua contaminata da legionella, ma a tutt’oggi non sono state dimostrati rischi di malattia per il personale odontoiatrico o pazienti. 3. I serbatoi possono sviluppare i batteri e andrebbero smaltiti o progettati o smaltiti per ridurre il tempo di conservazione per un giorno o meno e dovrebbero essere protetti da temperature estreme. Controlli 4. 5. E) Contaminazioni crociate del sistema acqua fredda sanitaria con altri sistemi dovrebbe essere sempre sospettato. In caso di contaminazione la fonte deve essere determinata. Se le linee di acqua fredda hanno contaminazione significativa, la iperclorazione può servire. Sistemi HVAC 1. I sistemi HVAC sono normalmente i siti di sviluppo della legionella e possono diffondere aerosol contaminato 2. Le fonti d’acqua sono classificate come esterne o interne. a-Le fonti esterne possono emettere acqua contaminata come aerosol dall’esterno del sistema e si dovrebbe considerare la direzione del vento, le modalità costruttive, le pareti e la distanza dalla torre di aspirazione. b-Se la presa d’aria esterna è a livello basso dell’edificio, potrebbe raccogliere materiale organico (es.foglie, sporcizia). Controlli c-Non ignorare i percorsi diretti. d-Fonti interne possono fornire acqua contaminata che viene diffusa dal sistema di distribuzione dell’aria. Acqua contaminata può fuoriuscire dai tubi in condotti HVAC dove può essere ridotta in aerosol e distribuita dal sistema e-Gli umidificatori HVAC possono essere pericolosi f-I refrigeratori d’aria possono essere utilizzati come umidificatori: mescolano l’acqua e l’aria in contatto diretto per creare un flusso di aria fredda umida per evaporazione. Questi dispositivi possono comprendere pozzetti, che possono ristagnare quando non in uso g-Quando l’acqua passa correttamente attraverso le vaschette di condensa delle serpentine di raffreddamento, non è fonte di crescita a causa della bassa temperatura Controlli h-Sistema evaporazione dell’aria di raffreddamento per asciugatrice può mescolarsi con l’aria di alimentazione e causare problemi se il flusso d’aria umida è contaminato da legionella i-Sei sistemi di trattamento aria utilizzano il 100% di aria esterna in un clima secco la temperatura della coppa d’acqua è insufficiente e non rappresenta un rischio significativo, ma se i sistemi non sono correttamente gestiti e mantenuti possono presentare problemi j-Altri umidificatori portatili possono diffondere flussi d’aria umida e creare problemi: la pulizia giornaliera e la manutenzione sono fortemente raccomandate. Anche i condizionatori d’aria possono includere umidificatori e devono essere ben mantenuti 3. Per ridurre al minimo il rischio da contaminazione da legionella, durante la progettazionedei sistemi HVAC bisogna considerare a-di ridurre al minimo l’uso di serbatoi d’acqua, pozzetti e padelle Controlli b-fornire un modo per drenare i pozzetti quando non sono in uso c-fornire un modo in cui i solidi disciolti non formino sedimenti d-pendenza e scolo pozzetti dal basso in modo che tutta l’acqua possa fuoriuscire e la padella si asciughi e-individuare prese d’aria fresca f-progettare sistemi di raffreddamento evaporativo indiretto g-utilizzare il vapore o umidificatori. Non usare il vapore della caldaia poiché contiene inibitori di corrosione e prodotti chimici. I sistemi HVAC devono avere acqua priva di contaminanti 4. Utilizzare le attrezzature HVAC e mantenerle con il funzionamento previsto. Provare le apparecchiature periodicamente. Pozzetti inattivi devono essere drenati per evitare l’accumulo di sedimenti. In caso di manutenzione errata l’acqua stagnante può essere contaminata e creare un ambiente ideale (se riscaldata da luce solare ad es.) per la crescita della Legionella