UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO S.A. 21.09.2015

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015
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Verbale del Senato Accademico, costituito ai sensi dell’art. 27, dello Statuto dell’Università
degli Studi di Bari Aldo Moro, pubblicato sulla G.U. Serie Generale n. 157 del 07.07.2012
ed emanato ai sensi della Legge 30 dicembre 2010 n. 240.
VERBALE N° 18/2015
Seduta del 21.09.2015
Si riunisce alle ore 11,15.
P = Presente
A = Assente
AG = Assente giustificato
P
- Il Magnifico Rettore, prof. Antonio Felice URICCHIO, Presidente;
x
Rappresentanti dei Direttori di Dipartimento
Macroarea n. 1 scientifica tecnologica
- il prof. FRACASSI Francesco
x
- il prof. ALTOMARE Francesco
x
Macroarea n. 2 scienze biologiche, agrarie e veterinarie
- il prof. MIANO Teodoro
x
- la prof.ssa SVELTO Maria
x
Macroarea n. 3 scienze mediche
- il prof. BATTAGLIA Michele
x
1
A
AG
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P
- la prof.ssa SERIO Gabriella
A
AG
x
Macroarea n. 4 scienze umanistiche
- il prof. MASELLA Luigi
x
- la prof.ssa JACQUET Marie Thérèse
x
Macroarea n. 5 scienze giuridiche ed economiche
- il prof. DELL’ATTI Vittorio
x
- il prof. DI RIENZO Massimo
x
Sede decentrata
- il prof. NOTARNICOLA Bruno,
x
Rappresentanti di area scientifico-disciplinare
Per i professori di I fascia
-
il prof. TOMA Ernesto area n. 13 (scienze economiche e statistiche)
x
-
la prof.ssa DA MOLIN Giovanna area n. 11 (scienze storiche,
filosofiche, pedagogiche e psicologiche)
x
Per i professori di II fascia
- il prof. ANGELINI Leonardo area n. 2 (scienze fisiche)
x
- il prof. LAVIANO Rocco area n. 4 (scienze della terra)
x
-
la prof.ssa OTRANTO Rosa area n. 10 (scienze dell’antichità,
filologico-letterarie e storico artistiche)
x
- il prof. CRESCENZO Giuseppe area n. 7 (scienze agrarie e
veterinarie)
x
- la prof.ssa COLUCCI Silvia Concetta area n. 5 (scienze biologiche)
x
Per i ricercatori
- il prof. STELLA Alessandro area n. 6 (scienze mediche)
2
x
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- il prof. MAVELLI Fabio area n. 3 (scienze chimiche)
x
- il prof. CAIVANO Danilo area n. 1 (scienze matematiche e
informatiche)
x
- il prof. CASCIONE Giuseppe area n. 14 (scienze storiche e sociali)
x
- il prof. STEFANI’ Paolo area n. 12 (scienze giuridiche)
x
Rappresentanti del personale tecnico-amministrativo
- il sig. POLISENO Michele
x
- il sig. SILECCHIA Francesco
x
- il sig. CAMPOBASSO Rocco
x
Rappresentanti degli studenti
- la sig.ra SANTORO Annarita
x
- il sig. BARRESI Teodosio
x
- il sig. AURORA Claudio Eugenio
x
- la sig.ra LATINO Benedetta
x
- il sig. INNAMORATO Francesco
x
Rappresentante dei dottorandi di ricerca
- la dott.ssa KUSHI Alda
x
Partecipano senza diritto di voto:
•
il Pro-Rettore vicario, Prof. Angelo Tursi, che in caso di assenza o
impedimento del Rettore presiede il Senato Accademico con diritto di voto;
•
il Direttore Generale, Federico Gallo, con funzioni di Segretario verbalizzante.
Le attività di supporto sono assicurate dal personale del Dipartimento per il
Coordinamento dell'Azione Amministrativa con le Funzioni di Governo - Area Senato
Accademico.
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Il Presidente, constatata la validità dell’adunanza, dichiara aperta la seduta.
L’ordine del giorno è il seguente:
− Approvazione verbale riunione del 21.07.2015
− Comunicazioni del Rettore
I. AMMINISTRAZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
5bis
5ter
5quater
5quinquies
Proposta di modifica art. 27 dello Statuto – composizione Senato
Accademico
Rinnovo Organi Accademici: adempimenti
Codice etico dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Delibera del Consiglio del Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed
Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture”, del 27.10.2014, su
Logo del Dipartimento: parere delegato del Rettore alla Comunicazione e ai
rapporti con stampa e media
Regolamento per la formazione di un elenco di medici veterinari liberi
professionisti ai fini della collaborazione con il Dipartimento di Medicina
Veterinaria
Centro di servizi di Ateneo per l’e-learning e la multimedialità: designazione
componente nel Comitato Tecnico Scientifico
Regolamento dell’Organismo preposto al Benessere degli animali (OPBA di
Ateneo)
Avviso di selezione di sette professori componenti del Presidio della Qualità
di Ateneo: determinazioni
Procedure per le elezioni dei Coordinatori e delle Giunte dei Consigli di
Corso di Studio/Classe/Interclasse: nota del prof. L. Angelini
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
6.
Convenzione Quadro e Protocollo attuativo tra l’Università degli Studi di Bari Aldo
Moro (Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti) e l’ONAV –
Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino, per programmazione e realizzazione
di attività di formazione, studio e ricerca e per la realizzazione del corso di
assaggiatore di vino
Monitoraggio Accordi internazionali di cooperazione: Africa - Asia
Istituzione e bando di concorso premio di laurea finanziato da CODACONS Veneto e
Periodico di informazione tributaria “il53”
Regolamento premio annuale in memoria della dott.ssa “Sara Diomede” destinato alla
migliore tesi di dottorato di ricerca in Scienze chimiche e molecolari, emanato con
D.R. n. 1721 del 24.04.2013: proposta di modifica art. 4
7.
8.
9.
VI. STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO
10. Centri interuniversitari di ricerca:
a.
“ARETAI Center on Virtues”: proposta di costituzione
b.
“Per il Teatro, le Arti Visive, la Musica, il Cinema (CUTAMC)”: valutazione
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S.A. 21.09.2015
adesioni
VII. PERSONALE
11. Programmazione utilizzo Punti Organico 2015 - Esame richieste chiamate dirette ex
art. 5 del D.M. n. 335/2015
12. Proposta di chiamata a professore di II fascia ai sensi dell’art. 18, comma 1, della
Legge 240/2010
13. Richiesta di rinnovo di contratto di lavoro subordinato di diritto privato a tempo
determinato collegata ad accordo culturale con il DAAD
-
Varie ed eventuali
Nel corso della seduta alcuni componenti sono entrati nella sala di riunione, altri se
ne sono allontanati senza che sia mai venuto a mancare il numero legale ai fini della
validità dell'adunanza.
Con il consenso unanime dei senatori presenti, dalle ore 11,40, ha presenziato alla
odierna riunione, in relazione alle proposte di delibera di rispettiva competenza, al fine di
fornire, ove necessario, puntuale supporto istruttorio alle delibazioni del Senato
Accademico, il Dirigente del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con
il SSN e R, dott.ssa Pasqua Rutigliani.
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S.A. 21.09.2015/saluto
SALUTO NUOVO DIRETTORE GENERALE, FEDERICO GALLO
In apertura di seduta, il Rettore porge gli auguri di benvenuto al nuovo Direttore
Generale dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Federico Gallo, insediatosi a
decorrere dal giorno 12.09.2015, giusta delibera del Consiglio di Amministrazione del
11.09.2015, che questo Consesso ha conosciuto sulla base del curriculum all’atto della
formulazione della proposta di conferimento dell’incarico, nella riunione del 30.07.2015,
cui fa seguito oggi il primo incontro diretto nell’ambito di un percorso che si auspica
proficuo.
Il Direttore Generale porge sinceri ringraziamenti per la fiducia riposta, che ha
sentito di voler esprimere anche nel breve messaggio di saluto alla comunità universitaria
inviato per mail il giorno 14.09.2015, con la promessa di svolgere il proprio incarico, per i
prossimi tre anni, con “impegno, dedizione, lavoro quotidiano, ascolto e ... passione!”,
mettendo a disposizione il “bagaglio di esperienze umane e professionali maturate, in
questi trent'anni di carriera, in diverse realtà universitarie e istituzioni pubbliche, con
diversi profili e gradi di responsabilità nell'ambito della gestione organizzativa e
amministrativa.”, nella consapevolezza che il “Direttore Generale”, nel nuovo impianto
della governance universitaria, sia un Organo “a servizio” degli altri Organi.
Il Consesso si unisce con un plauso agli auguri di benvenuto, facendone seguire un
breve giro di presentazione dei propri componenti.
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015
APPROVAZIONE VERBALE RELATIVO ALLA SEDUTA DEL 21.07.2015
Il Rettore sottopone all’approvazione del Senato Accademico il verbale relativo alla
riunione del 21.07.2015.
Il Senato Accademico, con l’astensione degli assenti alla suddetta riunione, approva
il verbale relativo alla succitata seduta.
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S.A. 21.09.2015/comunic.
COMUNICAZIONI DEL RETTORE
COMUNICAZIONI DEL DIRETTORE GENERALE
Il Rettore informa in merito ai seguenti prossimi appuntamenti:
−
il giorno 23.09.2015 si svolgeranno, presso la sede CRUI, le votazioni per la elezione
del nuovo Presidente della CRUI, che presentano, quale unico candidato, il prof.
Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università Federico II di Napoli, esprimendo grande
soddisfazione per il “ritorno” al Sud di detto importante incarico, dopo tanti anni in cui il
ruolo è stato rivestito da Rettori del comparto universitario del centro-nord. Il prof.
Manfredi ha avuto modo di rilasciare già alcune interviste alla stampa nazionale, tra
cui una lunga al quotidiano Il mattino, sulle criticità delle Università meridionali. Il
nuovo Presidente della CRUI sarà a Bari in occasione degli Stati Generali
dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, in programma dal 5 al 7 novembre p.v.;
−
il giorno 28.09.2015 si terrà, nell’Aula Magna “Aldo Cossu” del Palazzo Ateneo, il
Convegno “90 anni dell’Università di Bari – i suoi Rettori, la sua storia” - nel corso del
quale verrà presentato il volume “I Rettori dell’Ateneo barese”, già omaggiato ai
presenti nella riunione del Senato Accademico del 08.09.2015. Sarà l’occasione per
affermare l’orgoglio del senso di appartenenza, grazie anche alla partecipazione dei
precedenti Rettori o dei loro congiunti e parenti, mentre la stessa sera, nell’Atrio di
Piazza Umberto del Palazzo Ateneo si svolgerà il concerto dell’Orchestra sinfonica
della Città metropolitana di Bari, con un repertorio variegato, da Gerschwin a
Piazzolla;
−
il giorno 30.09.2015, si svolgerà l’Open Day – Informàti per il futuro, di presentazione
della nuova offerta didattica di questa Università agli immatricolandi ed agli studenti
degli ultimi anni della scuola secondaria di secondo grado, fortemente voluto nell’ottica
dell’avvicinamento al sistema scolastico regionale, che auspica possa superare i già
ottimi risultati conseguiti lo scorso anno. L’impegno da parte di tutti i responsabili
dell’Orientamento è massimo, così come lo è stato quello profuso dal neo Direttore
dell’Ufficio Scolastico Regionale Puglia, dott.ssa Anna Camalleri, nel mettere a
disposizione tutte le scuole coinvolte nelle tre Province di Bari, Brindisi e Taranto;
−
i giorni 02-03.10.2015, ad Udine, sarà avviato il dibattito sul programma “Buona
Università”, di cui si sta occupando la senatrice – Responsabile Scuola PD, Francesca
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/comunic.
Puglisi, del quale già trapelano le prime indiscrezioni. Egli vi prenderà parte, così
come sarà presente il Direttore Generale MIUR, D. Livon;
−
come già preannunciato nella riunione del 30.07.2015, nei giorni 05-07.11.2015 si
svolgeranno gli Stati Generali dell’Università, con un programma intenso di attività,
innanzitutto di confronto con il territorio, ma anche di coinvolgimento della città, con,
tra le altre, la proiezione di un film scelto dai ricercatori ed un concerto presso la
Basilica di San Nicola.
Entra, alle ore 11,35, il prof. Caivano.
Il Direttore Generale informa che, diversamente dal Direttore Generale uscente, avv.
G. Prudente, Egli, anche seguendo il modus operandi del Magnifico Rettore, non disporrà
di una carta di credito; al contempo, nel far presente che la carta di credito, nell’ambito di
questo contesto organizzativo, può essere utilizzata per l’acquisto di talune tipologie di
materiale, non acquisibili tramite la procedura MEPA, comunica l’intendimento di delegare
il Dirigente del Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie, dott. S. Spataro all’utilizzo della
carta di credito rispetto alle esigenze di fabbisogno provenienti dai vari comparti
dell’amministrazione, soddisfabili attraverso tale modalità.
Il Senato Accademico prende nota.
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S.A. 21.09.2015/p.1
I. AMMINISTRAZIONE
PROPOSTA DI MODIFICA ART. 27 DELLO STATUTO – COMPOSIZIONE SENATO
ACCADEMICO
Il Rettore propone di rinviare ogni determinazione in ordine all’argomento in oggetto
alla riunione straordinaria, che viene fissata per il giorno 29.09.2015, nelle more
dell’espressione del parere da parte del Consiglio di Amministrazione e della completa
acquisizione dei pareri espressi dai Dipartimenti di didattica e ricerca, dando lettura
dell’elenco dei pareri dipartimentali sinora pervenuti.
Il Senato Accademico, unanime, approva.
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S.A. 21.09.2015/p.2A
I. AMMINISTRAZIONE
RINNOVO ORGANI ACCADEMICI: ADEMPIMENTI
Entra, alle ore 11,40, il Dirigente del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e
Rapporti con il SSN e R, dott.ssa P. Rutigliani.
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R ed invita la dott.ssa Rutigliani
a voler relazionare in merito:
““Con riferimento all’argomento di cui all’oggetto, il competente ufficio del
Dipartimento Risorse Umane Organizzazione e Rapporti con il SSNR ricorda che questo
Consesso, nella seduta del 08.09.2015, ha deliberato, tra l’altro, di rinviare all’odierna
riunione “”ogni determinazione in ordine alla calendarizzazione delle procedure per il
rinnovo delle diverse componenti del Senato Accademico, per il triennio accademico
2015/2018.””
L’Ufficio fa, quindi, presente che l’art. 37, comma 2, del Regolamento elettorale ex
art. 78, comma 10, dello Statuto di Ateneo, emanato con D.R. 5293 del 02.11.2012 e
modificato con delibera assunta da questo Consesso nella riunione del 30.07.2015,
statuisce che “nelle more dell’adeguamento del Regolamento Generale di Ateneo, il
Senato Accademico stabilisce le date per lo svolgimento delle votazioni e il Rettore
stabilisce quelle di tutte le fasi procedurali”.
Questo Consesso è, dunque, chiamato a stabilire le date in cui dovranno svolgersi
le votazioni per il rinnovo delle diverse componenti del Senato Accademico in scadenza
(Direttori di Dipartimento, rappresentanti di Aree scientifico-disciplinari, rappresentanti del
personale tecnico amministrativo/collaboratori ed esperti linguistici), tenuto altresì conto di
eventuali modifiche di Statuto in riferimento alla composizione di detto Organo.
A tale riguardo, l’Ufficio fa presente, che, in occasione della precedente tornata
elettorale, le votazioni per tutte le componenti del Senato Accademico di cui trattasi
ebbero luogo in data 27 novembre 2012 e che i relativi bandi di indizione furono emanati il
06.11.2012.
Ai fini delle determinazioni in ordine alla tempistica, i suddetti bandi di indizione, ad
ogni buon fine allegati alla presente relazione, prevedevano quanto segue:
ELEZIONE DIRETTORI DI DIPARTIMENTO NEL SENATO ACCADEMICO
−
−
−
−
−
−
−
06.11.2012 emanazione bando;
15.11 (ore 10,00) termine per la trasmissione delle candidature al Magnifico Rettore a
cura del Decano di ciascuna macroarea;
15.11 pubblicazione candidature riscontrate regolari;
15.11 pubblicazione determinazioni assunte dalla Commissione Elettorale Centrale in
ordine alle modalità di svolgimento della propaganda elettorale;
16.11 pubblicazione liste degli elettori e convocazione corpo elettorale;
27.11 insediamento seggio elettorale e svolgimento operazioni di voto e di scrutinio;
30.11.2012 completamento delle operazioni elettorali ai fini della proclamazione degli
eletti.
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S.A. 21.09.2015/p.2A
ELEZIONE RAPPRESENTANTI AREE SCIENTIFICO-DISCIPLINARI
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
06.11.2012 emanazione bando;
09.11 (ore 13,00) termine per l’esercizio del diritto di opzione da parte dei docenti
appartenenti ad Aree diverse da quelle di cui all’art. 27, comma 4, lett. c) dello Statuto
di Ateneo;
14.11 termine per la presentazione delle candidature nell’assemblea di Area
convocata dal decano;
15.11 (ore 10,00) termine per la trasmissione delle candidature al Rettore a cura del
Decano di Area;
15.11 (ore 15,00) termine per sanare eventuali irregolarità delle candidature;
15.11 pubblicazione candidature riscontrate regolari;
15.11 pubblicazione determinazioni assunte dalla Commissione Elettorale Centrale in
ordine alle modalità di svolgimento della propaganda elettorale;
20.11 pubblicazione liste degli elettori e convocazione corpo elettorale;
26.11 insediamento seggi elettorali,
27.11 svolgimento operazioni di voto e di scrutinio;
30.11.2012 completamento delle operazioni elettorali ai fini della proclamazione degli
eletti.
ELEZIONE RAPPRESENTANTI PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO
−
−
−
−
−
−
−
−
06.11.2012 emanazione bando;
13.11 presentazione candidature;
14.11 pubblicazione candidature riscontrate regolari;
14.11 pubblicazione determinazioni assunte dalla Commissione Elettorale Centrale in
ordine alle modalità di svolgimento della propaganda elettorale;
26.11 insediamento seggi elettorali,
27.11 svolgimento operazioni di voto;
28.11 svolgimento operazioni di scrutinio a seggio unificato;
30.11.2012 completamento delle operazioni elettorali ai fini della proclamazione degli
eletti.
Per completezza di informazione, si rappresenta, inoltre, che, in adempimento a
quanto deliberato da questo Consesso nella riunione del 08.09.2015, con nota del
16.09.2015 sono state avviate le procedure per l’elezione dei Direttori di Dipartimento, che
dovranno concludersi entro il 20.10.2015.
L’Ufficio, infine, fa presente che, ai sensi dell’art. 29 del Regolamento elettorale ex
art. 78, comma 10 dello Statuto di Ateneo, contestualmente all’elezione dei rappresentanti
del personale tecnico amministrativo nel Senato Accademico, si dovrà, altresì, procedere
all’elezione dei rappresentanti dell’Amministrazione nel Comitato Unico di Garanzia
(CUG).””
La dott.ssa Rutigliani illustra nel dettaglio gli aspetti rappresentati nella relazione
istruttoria, con particolare riferimento alla calendarizzazione, particolarmente stringente,
adottata nella tornata precedente ai fini delle elezioni delle varie componenti del Senato
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.2A
Accademico, mentre l’avvio effettivo delle nuove procedure di rinnovo rimane
condizionato alle determinazioni di questo Consesso in ordine alla proposta di modifica
dell’art. 27 dello Statuto.
Il Rettore, in ragione del deliberato rinvio delle determinazioni in merito alla proposta
di modifica statutaria, alla riunione straordinaria del 29.09.2015, propone di rinviare alla
medesima riunione anche l’argomento in oggetto.
Il prof. Di Rienzo ribadisce che la calendarizzazione relativa alla tornata elettorale
precedente potrà essere di valido ausilio, sub condicione di invarianza dello Statuto,
ravvisando, pertanto, l’esigenza di non adottare, per il momento, atti propulsivi delle
procedure di rinnovo dell’Organo.
Il prof. Fracassi ribadisce la propria posizione già espressa a riguardo, ritenendo
potersi procedere al rinnovo dell’Organo per il triennio 2015/2018 secondo le regole
vigenti, a prescindere dall’esito della proposta di modifica di Statuto che, se accolta,
decorrerebbe dal triennio successivo, cui replica il prof. Stefanì evidenziando che detta
soluzione non sembrerebbe applicabile tanto sul piano tecnico-giuridico, che su quello
politico, perché il Senato Accademico in carica non rifletterebbe più la volontà sottesa
all’accoglimento della modifica di Statuto.
Il prof. Crescenzo chiede ulteriori chiarimenti circa la calendarizzazione trasmessa
ai Dipartimenti da parte del competente Ufficio istruttorio ai fini delle elezioni dei nuovi
Direttori di Dipartimento, con particolare riferimento alla possibilità, in casi di documentata
eccezionalità, di potervi derogare, ottenendo dalla dott.ssa Rutigliani risposta affermativa
in quanto venga inoltrata espressa richiesta al Rettore, tenuto conto che, giusto art. 37 del
Regolamento elettorale, “…il Rettore stabilisce [le date] di tutte le fasi procedurali”.
Il sig. Silecchia concorda circa l’opportunità di non affrettare i tempi, con riferimento
alle procedure di rinnovo del Senato Accademico, mentre la prof.ssa Jacquet evidenzia
come l’assunzione in carica dei nuovi Direttori di Dipartimento a decorrere dal 01.11.2015,
renda inevitabile la prorogatio del Senato Accademico in carica.
Al termine, il Senato Accademico, all’unanimità, delibera di rinviare ogni
determinazione in ordine all’argomento in oggetto alla riunione straordinaria del
29.09.2015.
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.2B
I. AMMINISTRAZIONE
RINNOVO ORGANI ACCADEMICI – MODIFICA REGOLAMENTO ELETTORALE EX
ART. 78, COMMA 10 DELLO STATUTO
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R – Settore Pianificazione
Organizzativa e Sistema Bibliotecario di Ateneo ed invita il Senato Accademico a
pronunciarsi in merito:
““Con riferimento all’argomento di cui all’oggetto, l’Ufficio ricorda che questo
Consesso, nella seduta dell’8.09.2015, ha deliberato, tra l’altro:
“di approvare le proposte di modifica dell’art. 32, commi 3 e 9 del Regolamento
elettorale ex art. 78, comma 10 dello Statuto di Ateneo come formulate dall’Ufficio…”
inerenti, rispettivamente, all’elettorato attivo per l’elezione dei Direttori di
Dipartimento e alla relativa determinazione delle liste degli elettori a cura della segreteria
amministrativa dei Dipartimenti di riferimento.
Si informa che in data 16.09.2015 è stata inviata una nota di riavvio delle procedure
di rinnovo per le elezioni del Direttore di Dipartimento per il triennio accademico 20152018, con la calendarizzazione relativa alle fasi procedurali, prevedendone il
completamento entro il 20.10.2015, così come deliberato da questo Consesso nella citata
seduta.
Stante ciò, si rappresenta la necessità di avviare anche le elezioni per i
rappresentanti del personale Tecnico-Amministrativo/Collaboratori ed esperti linguistici
per il triennio 2015-2018 e, pertanto, si sottopone a questo Consesso, ai sensi dell’art. 37
del Regolamento elettorale in parola che recita: “…Nelle more dell’adeguamento del
Regolamento Generale di Ateneo, il Senato Accademico stabilisce le date per lo
svolgimento delle votazioni e il Rettore stabilisce quelle di tutte le fasi procedurali.” la
determinazione della data per le relative votazioni.
L’Ufficio rappresenta, altresì, l’esigenza di rivisitare le disposizioni contenute nel
predetto regolamento all’art. 34 dei seguenti commi, proponendone la modifica:
TESTO VIGENTE
PROPOSTE DI MODIFICA
art.34 – Rappresentanti del Personale art.34 - Rappresentanti del Personale
Tecnico-Amministrativo/Collaboratori ed
Tecnico-Amministrativo
Esperti Linguistici
comma 2
In fase di prima applicazione, il numero
degli
eligendi,
qualora
non
sia
diversamente determinato dai Consigli di
Dipartimento, è pari a 4, elevabile in misura
comma 2
Il numero degli eligendi è pari a 4 unità
elevabile in misura non superiore al 10%
dei componenti dell’Organo da stabilirsi con
determinazione
del
Consiglio
di
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S.A. 21.09.2015/p.2B
non superiore al 10% dei componenti Dipartimento.
dell’Organo da stabilirsi con determinazione
del Consiglio di Dipartimento adottata nella
sua prima riunione.
comma 3
comma 3
L’Organo competente ad indire le elezioni è L’Organo competente ad indire le elezioni è
il Decano dei professori di ruolo di I fascia il Direttore del Dipartimento.
del Dipartimento.
comma 4
Sono titolari dell’elettorato attivo coloro che,
alla data delle votazioni, risultano assegnati
al Dipartimento e rivestono la qualifica
funzionale di ruolo o di ruolo in prova,
regolarmente in servizio, compresi coloro
che sono comandati o distaccati presso
altra Amministrazione, nonché gli esperti
linguistici
a
tempo
indeterminato
regolarmente in servizio presso il
Dipartimento. Questi ultimi esercitano il
diritto di voto successivamente alla
definizione dell’afferenza dei corsi di studio
ai Dipartimenti e non in fase di prima
applicazione
di
cui
al
presente
Regolamento.
comma 4
Sono titolari dell’elettorato attivo coloro che,
alla data delle votazioni, risultano assegnati
al Dipartimento e rivestono la qualifica
funzionale di ruolo o di ruolo in prova,
regolarmente in servizio, compresi coloro
che sono comandati o distaccati presso
altra Amministrazione, nonché gli esperti
linguistici
a
tempo
indeterminato
regolarmente in servizio presso il
Dipartimento.
comma 7
…Le candidature possono essere
proposte da chiunque abbia diritto al voto in
forma scritta, presentando al Decano
apposito modulo debitamente compilato e
controfirmato
dall’interessato
per
accettazione della candidatura…
comma 7
…Le candidature possono essere
proposte da chiunque abbia diritto al voto in
forma scritta, presentando al Direttore
apposito modulo debitamente compilato e
controfirmato
dall’interessato
per
accettazione della candidatura…
comma 8
comma 8
L’ufficio competente, di cui all’art. 8, a
L’ufficio competente, di cui all’art. 8, a
determinare le liste degli elettori è il determinare le liste degli elettori è la
amministrativa
del
Dipartimento
Risorse
Umane
e Segreteria
Dipartimento.
Organizzazione.
comma 9
Il seggio elettorale è composto con
provvedimento del Decano secondo quanto
previsto
dall’art.
10
del
presente
Regolamento e nei termini previsti dal
bando di indizione.
comma 9
Il seggio elettorale è composto con
provvedimento del Direttore secondo
quanto previsto dall’art. 10 del presente
Regolamento e nei termini previsti dal
bando di indizione.
“”
15
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Si svolge sull’argomento un breve dibattito, nel corso del quale i sigg. Poliseno e
Campobasso ripropongono all’attenzione del Consesso la problematica, già approfondita
in diverse passate occasioni (in sede di approvazione del nuovo Statuto di Ateneo, così
come del primo testo del Regolamento elettorale ex art. 78, comma 10 dello Statuto di
Ateneo)
concernente
il
numero
dei
rappresentanti
del
personale
tecnico-
amministrativo/CEL nei Consigli di Dipartimento, di cui il soprariportato art. 34, comma 2
individua il numero minimo (n. 4) rimettendone l’eventuale rideterminazione in aumento
alla discrezionalità del Consiglio di Dipartimento, fermo restando il rispetto della misura
massima (“non superiore al 10% dei componenti dell’Organo”) stabilita dall’art. 50, comma
2, lett. b) dello Statuto: l’esperienza di applicazione delle suddette norme statutaria e
regolamentare ha dimostrato che solo taluni Dipartimenti “più illuminati” abbiano ampliato
la rappresentanza del personale tecnico-amministrativo/CEL nei propri Consigli oltre la
misura minima e detto aspetto meriterebbe di essere rivisto nell’ambito della più volte
auspicata revisione generale dello Statuto.
La prof.ssa Serio fornisce ulteriori chiarimenti circa la ratio della disposizione de
qua, mentre il Rettore ritiene che, fin da ora, nell’ottica della moral suation, si possa
esprimere l’auspicio, da far pervenire ai Dipartimenti di didattica e ricerca, acchè ciascun
Dipartimento
utilizzi
appieno
la
predetta
soglia
massima,
in
considerazione
dell’importanza di garantire la più ampia rappresentanza del personale tecnicoamministrativo/CEL nell’Organo di che trattasi.
Il prof. Stefanì rappresenta l’opportunità di una revisione totalitaria del Regolamento
elettorale de quo, che nella formulazione vigente, con particolare riferimento alle norme
che disciplinano le elezioni dei rappresentanti delle aree scientifiche nel Senato
Accademico, reputa violativo di tre fondamentali principi della democrazia:
−
il diritto di voto come diritto di scelta;
−
il principio di massima rappresentanza, tenuto conto che potrebbe essere
eletto nel Senato Accademico anche colui che non abbia raggiunto neanche il
50% dei voti;
−
il principio maggioritario del “chi vince rappresenta l’area”, considerato che,
secondo i meccanismi attuali, potrebbe risultare eletto il terzo in graduatoria.
““La soluzione potrebbe rinvenirsi nel procedere con il voto unico su tre candidati,
con il sistema del doppio turno, che, peraltro, è già previsto nel Regolamento
limitatamente alle aree che non hanno presentato tutti e tre candidati sulle tre fasce: le
aree, oggi, si dovrebbero trovare nella condizione di “costringere” tutte le fasce ad
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esprimere una candidatura, a prescindere dalla volontà dei soggetti che vanno ad offrire
la propria candidatura””.
Entra, alle ore 12,10, il prof. Mavelli.
Il Rettore, nel sottolineare come l’intervento del prof. Stefanì apra ulteriori scenari di
modifica del Regolamento elettorale, oltre quelli che, giusta rappresentazione da parte del
prof. Di Rienzo, si renderanno necessari in caso di accoglimento da parte di questo
Consesso della proposta di modifica dell’art. 27 dello Statuto, propone di incaricare sin
d’ora la Commissione per l’adeguamento normativo della revisione totalitaria del
Regolamento de quo, nella direzione rappresentata dal prof. Stefanì, apportando correttivi
tecnici al fine di garantire appieno il principio di massima rappresentatività, ferma restando
la ridefinizione e/o puntualizzazione di detto incarico in relazione alle determinazioni che
verranno assunte nella riunione straordinaria del 29.09.2015, con riferimento alla proposta
di modifica dell’art. 27 dello Statuto.
Egli, quindi, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in ordine ai plurimi aspetti
esaminati.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
lo Statuto di Ateneo;
VISTO
il Regolamento elettorale ex art. 78, comma 10 dello Statuto di
Ateneo (D.R. n. 3053 del 17.09.2015);
VISTE
le proprie delibere del 11.09.2012, 19.05.2014, 30.07.2015 e
08.09.2015 di precisazioni e/o modifica al suddetto Regolamento;
TENUTO CONTO
di quanto rappresentato nella relazione istruttoria dal Settore
Pianificazione Organizzativa e Sistema Bibliotecario di Ateneo del
Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il
SSN e R;
VISTE
le proposte di modifica formulate dal predetto Ufficio all’art. 34
commi 2,3,4,7,8 e 9 del Regolamento elettorale de quo;
SENTITO
l’orientamento emerso nel corso del dibattito, con particolare
riferimento
alla
problematica
concernente
il
numero
dei
rappresentanti del personale tecnico-amministrativo/CEL nei
Consigli di Dipartimento, di cui il citato art. 34, comma 2 individua
il numero minimo (n. 4) rimettendone l’eventuale rideterminazione
in aumento alla discrezionalità del Consiglio di Dipartimento,
fermo restando il rispetto della misura massima (“non superiore al
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10% dei componenti dell’Organo”) stabilita dall’art. 50, comma 2,
lett. b) dello Statuto;
CONDIVISO
l’auspicio del Rettore, da far pervenire ai Dipartimenti di didattica e
ricerca, acchè ciascun Dipartimento utilizzi appieno la predetta
soglia massima, in considerazione dell’importanza di garantire la
più
ampia
rappresentanza
del
personale
tecnico-
amministrativo/CEL nell’Organo di che trattasi;
UDITE
le considerazioni espresse dal prof. Stefanì circa l’opportunità di
una revisione totalitaria del Regolamento elettorale de quo, nella
direzione intesa a garantire il rispetto di principi cardine delle
procedure elettorali (diritto di voto come diritto di scelta; garanzia
di massima rappresentatività; principio maggioritario) e condivisa
la proposta del Rettore di affidarne, sin d’ora, l’incarico alla
Commissione per l’adeguamento normativo, il cui mandato andrà
comunque
ridefinito
e
puntualizzato
in
relazione
alle
determinazioni che verranno assunte nella riunione straordinaria
del 29.09.2015, con riferimento alla proposta di modifica dell’art.
27 dello Statuto,
DELIBERA
−
di approvare le proposte di modifica all’art. 34, commi 2,3,4,7,8 e 9, del Regolamento
elettorale ex art. 78, comma 10 dello Statuto di Ateneo come formulate dall’Ufficio e
riportate in narrativa;
−
di far pervenire ai Dipartimenti di didattica e ricerca, tramite il competente Ufficio del
Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R, l’auspicio
acchè ciascun Dipartimento, nella determinazione del numero dei rappresentanti del
personale tecnico-amministrativo/CEL nel proprio Consiglio, utilizzi appieno la soglia
massima consentita dall’art. 50, comma 2, lett. b) dello Statuto e dal riformulando art.
34, comma 2 del Regolamento elettorale de quo;
−
di incaricare sin d’ora la Commissione per l’adeguamento normativo della revisione
totalitaria del predetto Regolamento elettorale, nella direzione rappresentata dal prof.
Stefanì, di cui in premessa, ferma restando la ridefinizione e/o puntualizzazione di
detto incarico in relazione alle determinazioni che verranno assunte nella riunione
straordinaria del 29.09.2015, con riferimento alla proposta di modifica dell’art. 27 dello
Statuto.
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Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
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I. AMMINISTRAZIONE
CODICE ETICO DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
Il Rettore, dopo aver ricordato le seguenti delibere del Senato Accademico in ordine
all’argomento in oggetto:
−
−
−
14.05.2014, in ordine all’affidamento alla Commissione per l’adeguamento normativo,
allargata per l’occasione ai componenti il Collegio dei Garanti dei Comportamenti,
dell’approfondimento dei molteplici profili emersi nel corso del dibattito in ordine
all’argomento concernente “Proposte di modifica al Codice dei Comportamenti nella
Comunità accademica ai sensi degli artt. 20, lett. e) e 27, lett. f) dello stesso Codice,
nonché dell’art. 21 dello Statuto”;
22.07.2014 di affidamento alla Commissione per l’adeguamento normativo, allargata
per l’occasione ai componenti il Collegio dei Garanti dei Comportamenti, del compito
di rivisitazione e riscrittura del Codice dei comportamenti nella comunità accademica,
espungendone le parti che, per effetto della legislazione sopravvenuta, abbiano
acquisito valore di rango superiore (primario e secondario) e non più di mera natura
etica;
21.07.2015 di rinvio dell’esame dell’argomento in oggetto, nelle more dell’espressione
del parere da parte del Consiglio degli Studenti e del Consiglio di Amministrazione,
con invito a darne informativa alle Organizzazioni Sindacali,
sottopone all’attenzione del Consesso il testo del Codice etico, come riformulato dal
Gruppo sulla semplificazione, coordinato dal prof. P. Stefanì, insieme al Collegio dei
Garanti dei Comportamenti (costituito con D.R. n. 4666 del 12.12.2013, con Presidente il
prof. U. Villani) ed all’Osservatorio etico regionale (costituito con D.R. n. 2035 del
12.06.2014 e coordinato dal prof. M. Mangini), già posto a disposizione dei presenti e di
seguito riportato:
““CODICE ETICO
DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
TITOLO I
REGOLE GENERALI
Articolo 1
Principi fondamentali
1. L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro – d’ora innanzi, «Università» – consapevole
del ruolo e della missione a essa affidata per il progresso sociale, culturale ed
economico della società e per la formazione umana, culturale e professionale degli
studenti, adotta il presente Codice Etico – d’ora innanzi, «Codice» – ai sensi
dell’articolo 2 della legge 30 dicembre 2010, n. 240 e dell’articolo 9 dello Statuto
dell’Università.
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2. L’Università, per lo svolgimento delle finalità istituzionali indicate nel suo Statuto,
considera valori etici l'eccellenza, l'integrità, la libertà, la responsabilità di tutti i
soggetti della Comunità accademica nei confronti della missione dell’Università, la
lealtà e la correttezza nei riguardi dell’Istituzione universitaria e, nei rapporti
interpersonali, la collaborazione, l’imparzialità, la trasparenza e la promozione
dell’uguaglianza e della non discriminazione. A tal fine, ispirandosi ai principi
costituzionali, ai valori espressi dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e dalla
Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, la Comunità accademica rispetta i
diritti inviolabili dell’uomo e i doveri inderogabili di solidarietà sociale, l’eguaglianza
formale e sostanziale di tutti senza distinzione di genere, orientamento sessuale, di
razza, di religione, di lingua, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali;
promuove il progresso spirituale e materiale della società, lo sviluppo della cultura e
della ricerca scientifica, il diritto dei capaci e meritevoli di raggiungere i gradi più alti
dell’istruzione, anche se privi di mezzi; richiama il dovere per tutti i soggetti della
Comunità accademica di svolgere la propria attività con disciplina e onore.
3. L'Università promuove alla stregua di questi valori etici il senso di appartenenza alla
Comunità accademica e incoraggia in tutti i suoi componenti la condotta leale e
responsabile che ne consegue.
Articolo 2
Ambito di applicazione
Il Codice si applica ai seguenti soggetti, di seguito indicati «Universitari»:
a) professori ordinari, associati, aggregati, ricercatori sia a tempo indeterminato sia a
tempo determinato, professori a contratto o incaricati, assistenti ordinari;
b) dottori di ricerca, dottorandi, titolari di borse di studio di post-dottorato, assegnisti di
ricerca, cultori della materia;
c) studenti in corso e fuori corso, ai quali il Codice si applica in quanto compatibile con lo
«Statuto dei diritti e dei doveri fondamentali degli studenti» adottato dall’Università;
d) personale tecnico-amministrativo e di comparto, in quanto compatibile con il Codice di
comportamento adottato, ai sensi del D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62, dall’Università con
D.R. 2272/2014;
e) tutti coloro che contribuiscono, anche temporaneamente, in modo volontario o con
forme contrattuali di varia natura, alla realizzazione delle attività in ambito didattico,
scientifico e tecnico-amministrativo dell’Università.
Articolo 3
Doveri fondamentali
1. Gli Universitari intrattengono tra di loro rapporti informati alla lealtà e alla trasparenza,
all’educazione e al rispetto reciproco, evitando in qualunque forma atteggiamenti
caratterizzati da animosità e litigiosità.
2. Gli Universitari rispettano la dignità di qualunque persona, la parità di genere e
contribuiscono a creare un ambiente di lavoro sano, sereno e informato allo sviluppo
integrale della personalità dell’uomo.
3. Gli Universitari sono tenuti al segreto d’ufficio e mantengono la riservatezza delle
informazioni apprese nell’esercizio delle proprie funzioni, con particolare riguardo ai
dati personali sensibili, a meno che il loro trattamento non sia sottoposto a esigenze di
pubblicità in ragione della trasparenza dell’attività amministrativa.
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
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4. Gli Universitari che ricoprono cariche di responsabilità di strutture dell’Università sono
tenuti a rendere pubblici i verbali delle riunioni delle stesse.
5. Gli Universitari usano correttamente i beni, le attrezzature e i fondi ottenuti per le
attività di ricerca dell’Università, strumentali all’attività e alla missione dell’Università
stessa, secondo criteri di economicità, efficienza ed efficacia, non destando
ragionevoli dubbi che tali beni siano usati a fini esclusivamente personali.
6. Gli Universitari non accettano offerte o benefici di qualsiasi natura che possano essere
percepiti come destinati a influenzare anche indirettamente decisioni o attività d’ufficio.
Rifiutano in qualsiasi forma raccomandazioni alla propria persona o a un altro collega
volte ad alterare l’oggettività del giudizio del merito.
Articolo 4
Libertà, responsabilità, lealtà
1. Gli Universitari promuovono le libertà individuali, in modo particolare la libertà di
pensiero e di espressione, fondamento sia della libertà della ricerca e
dell’insegnamento universitario, sia del diritto alla libera formazione della coscienza
dei giovani, in particolare gli studenti, soggetti più vulnerabili di altri.
2. Gli Universitari sono tenuti a un comportamento positivo rispetto ai principi contenuti
nella «Carta europea dei ricercatori», in riferimento ai valori della responsabilità
dell’attività di ricerca nei riguardi della dignità della persona, della diffusione e
valorizzazione dei risultati della ricerca e dell’accesso alla formazione continua. A tal
fine, essi garantiscono la diffusione dei risultati della ricerca, anche attraverso l’open
access, nel rispetto della proprietà intellettuale e della riservatezza in ambito
industriale.
3. Gli Universitari possono esprimere anche in modo critico opinioni sull’attività e sul
governo dell’Ateneo, anche in forma pubblica, nel rispetto del buon nome
dell’Università e di tutte le persone che lavorano al suo servizio.
4. Gli Universitari rispettano e tutelano in modo leale l’immagine dell’Università, non ne
utilizzano il nome e il logo per fini estranei a quelli istituzionali.
Articolo 5
Divieto di discriminazione
Gli Universitari si astengono nei propri comportamenti da ogni forma di
discriminazione, diretta e indiretta, morale, fisica o psicologica, relativa al genere, all’età,
all’orientamento sessuale, alla razza, all’origine etnica, alla diversa abilità, alla religione,
alla lingua, alle convinzioni personali e politiche, nonché alle condizioni personali e sociali.
Articolo 6
Divieto di abuso delle funzioni
Gli Universitari si astengono nell’esercizio delle proprie funzioni dal praticare
personalmente o per interposta persona qualunque forma di abuso all’interno o all’esterno
della Comunità accademica.
Articolo 7
Conflitto di interesse
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Gli Universitari evitano e prevengono qualunque situazione di conflitto di interesse
con l’Università.
Articolo 8
Collaborazione
1. Gli Universitari si comportano in modo onesto, imparziale e corretto, partecipano al
dibattito scientifico e istituzionale e collaborano al buon funzionamento degli organismi
istituzionali e gestionali.
2. Nello svolgimento dei propri compiti, gli Universitari devono rispondere alle richieste e
alle esigenze espresse da altri interlocutori dell'Ateneo, in particolare degli studenti,
fornendo servizi di qualità nel tempo previsto o, comunque, in un tempo ragionevole.
A tal fine, essi devono, in particolare:
a) avvalersi della mail istituzionale fornendo, al contempo, tutti i recapiti utili per la loro
reperibilità;
b) rispondere alle richieste d'informazione e di aggiornamento delle banche dati,
didattiche e scientifiche, nei termini e nelle modalità richieste dagli uffici;
c) partecipare attivamente e scrupolosamente a tutti i processi di valutazione che
comportano premialità o penalizzazioni nella distribuzione delle risorse finanziarie ai
dipartimenti o, in generale, all'Ateneo;
d) tenersi costantemente aggiornati sulle norme che regolamentano le funzioni del
proprio ruolo.
TITOLO II
REGOLE PARTICOLARI
Articolo 9
Promozione del merito
1. L'Università disapprova e contrasta ogni forma di favoritismo e nepotismo in quanto
lesiva della dignità delle persone, del riconoscimento del merito individuale e del ruolo
culturale e sociale dell'Istituzione universitaria.
2. Gli Universitari, che aspirano a promozioni o avanzamenti di carriera o a trasferimenti
nei ruoli dell'Università, ovvero che fanno parte di commissioni di selezione di
personale docente e tecnico-amministrativo, anche a titolo precario o gratuito, si
astengono da ogni iniziativa preordinata, anche indirettamente, a condizionare
l’autonomia di giudizio delle Commissioni o di coloro che devono assumere le
decisioni, e ad avvantaggiare taluno dei candidati anche dissuadendo altri da
partecipare alle procedure di selezione.
Articolo 10
Situazioni di incompatibilità
1. Non partecipano ai procedimenti per la chiamata di docenti e ricercatori, coloro che, al
momento della presentazione della domanda, abbiano un grado di parentela o affinità
entro il quarto grado compreso o siano legati da vincolo di coniugio o da stabile
convivenza con effetti assimilabili a detto vincolo con docenti in servizio nel
dipartimento o nella struttura che ha indetto il procedimento di chiamata ovvero con il
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Rettore, il Direttore Generale o un componente del Consiglio di Amministrazione di
Ateneo.
2. Le incompatibilità di cui al comma precedente si applicano anche nel caso di
attribuzione di assegni di ricerca, di borse di studio di dottorato o di post-dottorato e di
contratti a qualsiasi titolo conclusi.
3. Ai procedimenti relativi all’afferenza a un dipartimento o a una struttura e
all’attribuzione di insegnamenti per affidamento e supplenza, non si applicano le
incompatibilità concernenti il Rettore, il Direttore Generale o un componente del
Consiglio di Amministrazione di Ateneo.
Articolo 11
Attività di servizio
Gli Universitari:
a) non adottano condotte finalizzate all'emarginazione del dipendente o del collega, o
comunque in grado di creare un clima intimidatorio, ostile, degradante, o offensivo;
b) non partecipano, a qualsiasi titolo, alla formazione, anche in sede istruttoria, e
all’adozione di deliberazioni che possono coinvolgere interessi propri o di persone
legate da parentela o affinità fino al quarto grado compreso, da vincolo di coniugio o di
stabile convivenza con effetti assimilabili a detto vincolo, da comuni interessi
economici o professionali, o di persone o organizzazioni con cui essi stessi o i propri
coniugi o stabili conviventi abbiano causa pendente o grave inimicizia, nonché se
esistono gravi ragioni di convenienza;
c) curano con costanza l'aggiornamento della propria preparazione professionale;
d) evitano ogni forma di utilizzazione non corretta delle altrui ricerche, in specie se
consistente nell'attribuirsi espressioni, opinioni e risultati attraverso l'omissione
negligente della citazione delle fonti;
e) evidenziano, per quanto possibile, il contributo offerto da ciascun autore nella
redazione di un'opera collettiva pubblicata;
f) valorizzano la diversità di opinioni, evitando di farne motivo di giudizio discriminatorio
in sedi scientifiche o accademiche;
g) informano la propria condotta nelle prove di esame e nella didattica alle regole
contenute nello «Statuto dei diritti e dei doveri degli studenti» adottato da questa
Università;
h) svolgono personalmente e con continuità e competenza il corso ufficiale di lezioni
utilizzando tutte le strutture e attrezzature a sostegno dell’efficacia nell’attività
didattica;
i) si impegnano a garantire il ricevimento degli studenti e a rispondere con la dovuta
disponibilità alle richieste provenienti da essi, anche per via telematica, su argomenti
relativi all’insegnamento.
TITOLO III
IL COLLEGIO DEI GARANTI
Articolo 12
Istituzione e compiti del Collegio dei Garanti
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1. L’accertamento delle violazioni del Codice è demandato al Collegio dei Garanti dei
comportamenti – d’ora innanzi, «Collegio» –, istituito ai sensi e con le modalità di cui
all’art. 38 dello Statuto dell’Università.
2. Il Collegio opera in assoluta autonomia ed in piena indipendenza di giudizio e di
valutazione.
3. L’amministrazione universitaria mette a disposizione del Collegio le risorse umane e
strumentali necessarie all’espletamento dei compiti a esso spettanti. La carica di
Garante è gratuita.
4. I Garanti e il personale di supporto sono tenuti al più rigoroso riserbo circa tutto ciò di
cui vengano a conoscenza in occasione dell’attività svolta sulle segnalazioni
pervenute e sui procedimenti istruttori.
5. Sono compiti del Collegio:
a) acquisire notizie e ricevere segnalazioni sul rispetto del Codice e sulle prassi attuative
dagli organi accademici, dai componenti della Comunità accademica e, per gli
studenti, dai loro rappresentanti legali o eletti;
b) istituire e tenere un registro riservato delle notizie di violazione del Codice con funzioni
di protocollo;
c) redigere una relazione annuale al Rettore, il quale provvede a renderla nota al Senato
Accademico e al Consiglio di Amministrazione dell’Università, sull’attività svolta e sui
problemi di attuazione del Codice;
d) formulare, se richiesto, pareri, adottare raccomandazioni e direttive e proporre
modificazioni e/o integrazioni del presente Codice.
Articolo 13
Procedimento di accertamento delle violazioni
1. Il procedimento può essere avviato d’ufficio dal Collegio o su istanza di parte.
L’istanza deve essere redatta in modo circostanziato e sottoscritta.
2. L’avvio del procedimento è comunicato alla persona cui è ascritta la violazione (d’ora
innanzi, «l’interessato») con ogni mezzo efficace e riservato. Nella comunicazione,
l’interessato è espressamente invitato a intervenire dinanzi al Collegio.
3. Quando il comportamento oggetto di segnalazione si configuri come illecito
disciplinare, il Collegio informa senza indugio il Rettore, il quale decide sulla
trasmissione ai competenti organi di disciplina.
4. In caso di manifesta infondatezza della segnalata violazione, il Collegio provvede
all’immediata archiviazione dandone contestuale avviso all’interessato e all’eventuale
autore della segnalazione.
Il Collegio favorisce la conciliazione tra l'autore della segnalazione e l'interessato.
Può sospendere per un tempo determinato il procedimento se l’interessato si impegna
a un comportamento operoso nei confronti dell’autore della segnalazione. Se
l'impegno è adempiuto, il procedimento è archiviato.
5. L’istruttoria si svolge nel rigoroso rispetto del diritto di difesa e del principio del
contraddittorio. L’interessato dispone di un adeguato termine, non inferiore a 10 giorni
dal momento della comunicazione, per prendere visione ed estrarre copie della
segnalazione e di ogni altro atto a disposizione del Collegio, fare deduzioni, produrre
documentazione e indicare testimoni a suo discarico.
6. Salvo che per l’autore della segnalazione e l’interessato, fino alla conclusione
dell’istruttoria è esclusa qualsiasi forma di accesso agli atti del procedimento ed è
garantito il riserbo sui loro contenuti. Il Collegio, su richiesta motivata dell’autore della
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segnalazione, può decidere, a propria discrezione, di non rivelarne il nome
all’interessato.
7. L’istruttoria si conclude entro tempi ragionevoli e comunque non oltre i 60 giorni dalla
comunicazione all’interessato.
8. Al termine dell’istruttoria, il Collegio provvede a informare il Rettore delle proprie
determinazioni unitamente a una relazione motivata sugli accertamenti effettuati.
9. Nel caso di violazione ascritta al Rettore o a persone che sono a lui legate dai vincoli
di cui all'articolo 10, comma 1, le funzioni assegnate dal Codice al Rettore sono svolte
dal professore più anziano nel ruolo dei professori ordinari tra i componenti del Senato
Accademico.
10. Nel caso di violazione del Codice ascritta a un componente del Collegio, le funzioni di
quest'ultimo sono affidate al Garante degli studenti.
Articolo 14
Esito del procedimento e irrogazione delle sanzioni
1. Il Rettore trasmette al Senato Accademico le delibere del Collegio, formulando
proposta di archiviazione della denuncia o di adozione di misure sanzionatorie nei
riguardi di chi si sia reso responsabile di violazione del Codice.
2. In base a quanto previsto dallo Statuto dell’Università le sanzioni deliberate dal Senato
Accademico per le violazioni del Codice, nel rispetto del principio di proporzionalità,
possono consistere, in ragione delle circostanze e della gravità del comportamento
tenuto, in un richiamo riservato o in un richiamo pubblico. Le ragioni dell’applicazione
del richiamo pubblico devono essere espressamente indicate nel provvedimento
sanzionatorio.
Le decisioni del Senato sono sempre comunicate al Collegio. Su richiesta
dell’interessato si può rendere pubblica l’archiviazione.
Il procedimento deve concludersi entro 30 giorni dalla trasmissione degli atti da parte
del Rettore.
3. Avverso il provvedimento sanzionatorio è ammesso reclamo al Rettore entro 10 giorni
dalla comunicazione del provvedimento stesso. Sul reclamo decide il Senato
Accademico.
4. I dipartimenti e le altre strutture possono tenere conto del richiamo pubblico ai fini
della designazione di membri nelle procedure di valutazione di propria competenza.
5. A coloro ai quali sia stata comminata la sanzione del richiamo pubblico si applica,
altresì, l'articolo 72 dello Statuto dell’Università.
TITOLO IV
DISPOSIZIONI ATTUATIVE E FINALI
Articolo 15
Attuazione e divulgazione
1. L’Ateneo promuove la più ampia diffusione del Codice con la pubblicazione sul portale
www.uniba.it e provvede a darne pubblicità con ogni altro mezzo idoneo.
2. Ogni componente della Comunità accademica è tenuto a conoscere il Codice e a
osservare gli standard di condotta in esso richiamati ed emergenti dalle prassi
interpretative e attuative, nonché ad adoperarsi affinché i valori da esso espressi
divengano patrimonio etico comune dell’Università.
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Articolo 16
Disposizioni finali
1. Il Codice è approvato dal Senato Accademico, previo parere favorevole del Consiglio
di Amministrazione e previo parere del Consiglio degli studenti, sentito il Collegio. La
medesima procedura si applica per le eventuali modifiche al Codice.
2. Il Codice è adottato con Decreto rettorale ed entra in vigore il giorno successivo alla
pubblicazione sul portale www.uniba.it.””
Egli, quindi, nell’informare che hanno espresso parere favorevole in ordine al
surriportato testo, sia il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 11.09.2015, “previo
inserimento del principio della <buona fede> tra i Principi fondamentali di cui all’art. 1”,
che il Consiglio degli studenti, nella seduta del 17.09.2015, “previ inserimenti/modifiche
agli artt. 1, comma 2; art. 2 lett. c) e art. 8 lett c”, come da dispositivi di delibera già posti a
disposizione dei presenti, propone di rinviare ogni determinazione in ordine all’argomento
in oggetto alla riunione straordinaria del 29.09.2015, per consentire al prof. P. Stefanì, di
relazionare al Collegio dei Garanti dei Comportamenti ed all’Osservatorio etico regionale,
in ordine ai suddetti pareri.
Entrano, alle ore 12,15, il prof. Dell’Atti ed il sig. Aurora.
Si svolge, quindi, sull’argomento un breve dibattito, nel corso del quale vengono
formulate da parte dei senatori talune osservazioni e, nello specifico:
−
il sig. Campobasso chiede che, per la riunione del 29.09.2015, sia reso disponibile
apposito prospetto a fronte recante il testo del vigente Codice dei comportamenti nella
comunità accademica ed il testo del Codice etico proposto dal Gruppo della
semplificazione, cui il Rettore propone di aggiungere una terza colonna con le norme
di riferimento tratte dalla Legge n. 240/2010;
−
il prof. Di Rienzo esprime perplessità in merito all’estensione delle situazioni di
incompatibilità di cui all’art. 10 del surriportato testo, anche al caso di attribuzione di
borse di studio di dottorato (comma 2), che reputa violativa del diritto allo studio degli
studenti, in quanto una cosa sono le procedure contemplate dalla Legge Gelmini nella
norma sulle incompatibilità, che si caratterizzano per concludersi con la stipula di un
contratto, altra sono le procedure selettive che attengono alla formazione dello
studente. Egli evidenzia, peraltro, che i Dottorati di ricerca si connotano ora per essere
di area, coinvolgendo più Dipartimenti, di cui uno solo ricopre il ruolo di Dipartimento di
riferimento amministrativo, per cui sarebbe anomalo che le incompatibilità valessero
per i parenti fino al quarto grado di un docente del Dipartimento amministrativo, ma
27
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.3
non per quelli di un docente, componente il Collegio dei docenti di dottorato, afferente
a Dipartimento diverso da quello amministrativo;
−
la prof.ssa Jacquet ritiene doversi valutare l’opportunità di estendere le situazioni di
incompatibilità di cui all’art. 10 del testo de quo, oltre che rispetto al Rettore, al
Direttore Generale ed ai componenti il Consiglio di Amministrazione, anche ai
componenti il Senato Accademico, alla luce del deliberato di questo Consesso del
24.02.2015 che sancisce l’incompatibilità di detta carica con la nomina a componente
delle commissioni esaminatrici di concorso;
−
la prof.ssa Svelto nel profilare possibili scenari di modifica degli assetti dipartimentali,
ad esempio per fusione, che potrebbero essere vulnerati dalle disposizioni sulle
incompatibilità da vincolo di coniugio, rappresenta l’opportunità di introdurre
eventualmente nel disposto ex art. 10 una clausola di esclusione basata sulla
valorizzazione del carattere di infungibilità delle posizioni sussistenti all’interno dei
Dipartimenti;
−
il sig. Poliseno, sempre ai fini della disciplina delle incompatibilità, offre alla
valutazione dei gruppi proponenti il nuovo testo del Codice etico la sentenza del TAR
Sardegna n. 271/2014, sulla cui esatta portata il prof. Stefanì fornisce ulteriori
chiarimenti;
−
la sig.ra Santoro, nel condividere le osservazioni formulate dal prof. Di Rienzo,
segnala l’opportunità, emersa, tra l’altro nel Consiglio degli Studenti, di omogeneizzare
nell’ambito di applicazione dell’art. 10, la disciplina sul dottorato di ricerca e sulle
specializzazioni.
Al termine, il Senato Accademico, unanime, delibera di rinviare ogni determinazione
in ordine all’argomento in oggetto alla riunione straordinaria del 29.09.2015, per
consentire al prof. P. Stefanì, Coordinatore del Gruppo della semplificazione, incaricato
della riscrittura del Codice dei comportamenti nella comunità accademica di questa
Università, di relazionare al Collegio dei Garanti dei Comportamenti ed all’Osservatorio
etico regionale, di concerto ai quali si è proceduto alla predetta riscrittura, in ordine ai
pareri espressi sul nuovo Codice etico dal Consiglio di Amministrazione (riunione del
11.09.2015) e dal Consiglio degli Studenti (riunione del 17.09.2015), nonché alle
osservazioni e/o proposte di modifica formulate nel corso del dibattito.
Il Senato Accademico, altresì, invita la competente Area Organi di Garanzia del
Dipartimento Amministrativo per il coordinamento dell’azione amministrativa con le
Funzioni di Governo (DAFG) a predisporre, in tempo utile per la riunione del 29.09.2015,
28
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.3
apposito prospetto a tre colonne recanti rispettivamente il testo del vigente Codice dei
comportamenti nella comunità accademica, il testo del Codice etico proposto dal Gruppo
della semplificazione e le norme di riferimento di cui alla Legge n. 240/2010.
29
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.4
I. AMMINISTRAZIONE
DELIBERA DEL CONSIGLIO DEL DIPARTIMENTO JONICO IN “SISTEMI GIURIDICI ED
ECONOMICI
DEL
MEDITERRANEO:
SOCIETÀ,
AMBIENTE,
CULTURE”,
DEL
27.10.2014, SU LOGO DEL DIPARTIMENTO: PARERE DELEGATO DEL RETTORE
ALLA COMUNICAZIONE E AI RAPPORTI CON STAMPA E MEDIA
Il Rettore ricorda che questo Consesso, nella riunione del 29.06.2015, deliberò di
rinviare ogni determinazione in merito alla richiesta di autorizzazione all’utilizzo del logo
personalizzato del Dipartimento jonico in “Sistemi giuridici ed economici del Mediterraneo:
società, ambiente, culture”, in abbinamento al logo dell’Università – di cui all’estratto dal
verbale del Consiglio del suddetto Dipartimento, relativo alla riunione del 27.10.2014, già
posto a disposizione dei presenti ed allegato con il n. 1 al presente verbale - nelle more
dell’approfondimento della predetta richiesta da parte del proprio Delegato alla
Comunicazione, prof. N.G. Carnimeo.
Egli, quindi, dopo aver richiamato il Sistema di identità visiva dell’Università degli
Studi di Bari Aldo Moro, pubblicato sul portale UniBA, recante norme, strumenti ed esempi
per migliorare la riconoscibilità del logo e uniformare la rappresentazione di questa
Università nella promozione e comunicazione interna ed esterna, informa che il prof.
Carnimeo, con nota mail, in data 28.07.2015, ha espresso parere favorevole in ordine alla
richiesta de qua, rilevando, in particolare, che “in linea di massima ai fini della
riconoscibilità l’utilizzo di un logo deve avere carattere di esclusività, ma in questo caso si
tratta di legare ancora di più l’identità del Dipartimento alle istanze territoriali connotandolo
attraverso la simbologia utilizzata, del resto apprezzabile anche dal punto di vista grafico.
Il Dipartimento jonico, infatti, rappresenta al tempo stesso una sfida e una positiva
sperimentazione di sinergia con gli enti territoriali e l’utilizzo di un logo ad hoc può
sicuramente connotare e rafforzare le strategie di comunicazione. Rimane inteso … che il
logo dovrà sempre e per qualunque utilizzo essere abbinato a quello dell’università degli
Studi di Bari.”
Egli, quindi, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la propria delibera del 28.10.2009 di approvazione del progetto
grafico di intitolazione dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro
(logo);
30
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.4
VISTO
il Sistema di identità visiva dell’Università degli Studi di Bari Aldo
Moro, pubblicato sul portale UniBA, recante norme, strumenti ed
esempi per migliorare la riconoscibilità del logo e uniformare la
rappresentazione di questa Università nella promozione e
comunicazione interna ed esterna;
VISTO
l’estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimento jonico in
“Sistemi giuridici ed economici del Mediterraneo: società,
ambiente, culture”, relativo alla riunione del 27.10.2014, di
approvazione del logo del Dipartimento jonico e di richiesta di
autorizzazione all’utilizzo dello stesso, in abbinamento al logo
dell’Università;
VISTA
la propria delibera del 29.06.2015, di rinvio di ogni determinazione
in merito, nelle more dell’approfondimento della predetta richiesta
da parte del Delegato del Rettore alla Comunicazione, prof. N.G.
Carnimeo;
VISTO
il parere favorevole espresso dal prof. Carnimeo, reso con nota
mail, in data 28.07.2015, nel quale si rileva che “in linea di
massima ai fini della riconoscibilità l’utilizzo di un logo deve avere
carattere di esclusività, ma in questo caso si tratta di legare
ancora di più l’identità del Dipartimento alle istanze territoriali
connotandolo attraverso la simbologia utilizzata, del resto
apprezzabile anche dal punto di vista grafico. Il Dipartimento
jonico, infatti, rappresenta al tempo stesso una sfida e una
positiva sperimentazione di sinergia con gli enti territoriali e
l’utilizzo di un logo ad hoc può sicuramente connotare e rafforzare
le strategie di comunicazione. Rimane inteso … che il logo dovrà
sempre e per qualunque utilizzo essere abbinato a quello
dell’università degli Studi di Bari.”,
DELIBERA
di autorizzare l’utilizzo da parte del Dipartimento jonico in “Sistemi giuridici ed economici
del Mediterraneo: società, ambiente, culture” del proprio logo personalizzato, unitamente
a quello dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
31
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.5
I. AMMINISTRAZIONE
REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE DI UN ELENCO DI MEDICI VETERINARI
LIBERI PROFESSIONISTI AI FINI DELLA COLLABORAZIONE CON IL DIPARTIMENTO
DI MEDICINA VETERINARIA
Il Rettore propone di rinviare l’esame dell’argomento in oggetto, nelle more
dell’acquisizione del parere - richiesto dal Consiglio di Amministrazione, nella riunione del
11.09.2015 - da parte del competente Ufficio dell’Amministrazione.
Il Senato Accademico, unanime, approva.
32
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.5bis
I. AMMINISTRAZIONE
CENTRO DI SERVIZI DI ATENEO PER L’E-LEARNING E LA MULTIMEDIALITÀ:
DESIGNAZIONE COMPONENTE NEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R – Settore Pianificazione
Organizzativa e Sistema Bibliotecario di Ateneo, invitando i rappresentanti degli studenti a
voler formulare una proposta in merito:
““Con D.R. n. 2725 del 23.07.2015 è stato costituito presso l’Università degli Studi di
Bari Aldo Moro, il Centro di Servizi di Ateneo per l’e-learning e la multimedialità.
L’art. 6 dello Statuto del Centro, relativo alla composizione del Comitato Tecnico
Scientifico, recita al comma 4 che “Sono membri designati :…un componente indicato dal
Senato Accademico scelto tra i Rappresentanti degli Studenti in seno allo stesso organo”.
Tanto si sottopone a questo Consesso per l’individuazione della citata
designazione.””
Il sig. Barresi riferisce della proposta unanimemente formulata dai rappresentanti
degli studenti in questo Consesso, convergente sul proprio nominativo, quale componente
nel Comitato Tecnico Scientifico del Centro di Servizi di Ateneo per l’e-learning e la
multimedialità, ai sensi dell’art. 6 dello Statuto del Centro de quo.
Il Rettore invita, quindi, il Senato Accademico a pronunciarsi in merito.
Il Senato Accademico, all’unanimità.
VISTO
il D.R. n. 2725 del 23.07.2015 con il quale è stato costituito presso
l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, il Centro di Servizi di
Ateneo per l’e-learning e la multimedialità ed in particolare l’art. 6,
comma 4 dello Statuto allegato al citato decreto, relativo alla
composizione del Comitato Tecnico Scientifico, che recita “Sono
membri
designati:
…un
componente
indicato
dal
Senato
Accademico scelto tra i rappresentanti degli studenti in seno allo
stesso organo”;
CONDIVISA
la proposta unanimemente formulata dai rappresentati degli
studenti in questo Consesso, in ordine alla designazione de qua,
DELIBERA
33
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.5bis
di designare quale componente nel Comitato Tecnico Scientifico del Centro di Servizi di
Ateneo per l’e-learning e la multimedialità, scelto tra i rappresentanti degli studenti in seno
a questo Consesso, il sig. Teodosio Barresi.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
34
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.5ter
I. AMMINISTRAZIONE
REGOLAMENTO DELL’ORGANISMO PREPOSTO AL BENESSERE DEGLI ANIMALI
(OPBA DI ATENEO)
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Affari Generali, Tecnico e per la Sicurezza – Area Sicurezza sul lavoro ed invita il Senato
Accademico a pronunciarsi in merito:
““Il Dirigente ricorda che in ossequio al D.Lgs. 4 marzo 2014, n. 26, in vigore dal
29.03.2014, attuativo della direttiva 2010/63/UE, che prevede una serie di norme a
protezione e tutela degli animali utilizzati per la ricerca e le sperimentazioni scientifiche,
individuando i metodi ed i principi a cui devono attenersi gli operatori, il Direttore del
Dipartimento di Medicina Veterinaria, Prof. Canio Buonavoglia, ai sensi dell’art. 25 c.1 del
citato D.Lgs., con proprio decreto n.189 del 01.10.2014, aveva costituito l’OPBA dello
stesso Dipartimento.
Il Dirigente ricorda, altresì, che la composizione di tale Organismo, era stata già
integrata dallo stesso Direttore, con decreto n. 8 del 21.01.2015 e che tale composizione
dell’Organismo in parola, ridenominato OPBA di Ateneo dal C.d.A., nella seduta del
13.04.2015, è stata ulteriormente integrata, con D.R. n. 2958 del 08.09.2015, con le figure
di un Biostatistico, un Bioetico e un altro Responsabile del Benessere degli animali, così
come proposto dal Presidente, Prof. Angelo Quaranta.
Pertanto, la composizione dell’OPBA di Ateneo, è la seguente:
Medico Veterinario designato
− Prof. Angelo Quaranta, afferente al Dipartimento di Medicina Veterinaria,
esperto in medicina degli animali da laboratorio, in possesso di requisiti di
esperienza e di formazione specifica;
Responsabili del Benessere degli animali
− Prof.ssa Angela Gabriella D’Alessandro, afferente al Dipartimento di
Scienze Agro-Ambientali e Territoriali;
− Prof. Jean-François Desaphy afferente al Dipartimento di Farmacia- Scienze
del Farmaco;
− Prof. Gianfranco Gennarini, afferente al Dipartimento di Scienze Mediche di
Base, Neuroscienze e Organi di Senso;
− Prof.ssa Maria Rosaria Carratù, Dr.ssa Maria Assunta Potenza, Sig. Michele
Persichella, afferenti al Dipartimento di Scienze Biomediche e Oncologia
Umana;
− Prof. Michele Camero afferente al Dipartimento di Medicina Veterinaria;
− Prof. Giuseppe Calamita, afferente al Dipartimento di Bioscienze,
Biotecnologie e Biofarmaceutica;
− Dr.ssa Oriana Potere, afferente al Dipartimento di Scienze del Suolo, della
Pianta e degli Alimenti DISSPA;
− Sig. Michele Minuto, afferente al Dipartimento di Scienze Mediche di Base,
Neuroscienze e Organi di Senso;
35
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.5ter
Membri Scientifici
− Prof.ssa Delia Franchini e Prof. Domenico Otranto, afferenti al Dipartimento
di Medicina Veterinaria;
− Prof. Paolo Trerotoli, afferente al Dipartimento di Scienze Biomediche e
Oncologia Umana;
− Prof. Francesco Bellino, al Dipartimento di Scienze Mediche di Base,
Neuroscienze e Organi di Senso.
I componenti dello stesso Organismo, in occasione della prima riunione tenutasi in
data 20.07.2015, sono stati concordi nel dover redigere, in tempi brevi, un regolamento da
far approvare dagli Organi di Governo di questa Amministrazione, contenente tutte le
regole di funzionamento dell’OPBA di Ateneo.
Il Consiglio di Amministrazione, con delibera in data 11.09.2015/p.4, ha espresso il
proprio parere favorevole in merito al testo del Regolamento dell’Organismo di Ateneo
preposto al Benessere degli animali, già approvato dai membri dello stesso Organismo,
così come allegato al verbale della predetta riunione.””
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
il D.Lgs. 4 marzo 2014, n. 26 – attuazione della Direttiva
2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati ai fini scientifici
-, che prevede numerose norme per la protezione e la tutela degli
animali utilizzati per le ricerche e le sperimentazioni scientifiche;
VISTO
l’art.16, comma 2, dello Statuto di Ateneo;
VISTI
i decreti n. 189 del 01.10.2014 e n. 8 del 21.01.2015 del Direttore
del Dipartimento di Medicina Veterinaria rispettivamente relativi
alla
costituzione
dell’OPBA
del
predetto
Dipartimento
e
all’integrazione della composizione dello stesso;
VISTE
la propria delibera del 08.04.2015 e quella del Consiglio di
Amministrazione del 13.04.2015, in ordine alla ridenominazione
del suddetto OPBA in OPBA di Ateneo;
VISTO
il D.R. n. 2958 del 08.09.2015 relativo all’integrazione della
composizione dell’OPBA di Ateneo con il prof. Paolo Trerotoli,
Docente di Statistica medica, il prof. Francesco Bellino, Docente di
Bioetica e il sig. Michele Minuto, Responsabile del Benessere
degli animali;
PRESO ATTO
che l’OPBA in questione è attualmente composto da quindici
membri e precisamente dal Medico Veterinario designato, dieci
Responsabili del Benessere degli animali e quattro Membri
scientifici;
36
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.5ter
VISTA
la bozza del Regolamento dell’OPBA di Ateneo, contenente le
regole di funzionamento dello stesso;
VISTO
il verbale dell’OPBA di Ateneo, relativo alla riunione del
20.07.2015,
di
approvazione,
tra
l’altro,
del
suddetto
Regolamento;
VISTO
il parere favorevole espresso dal Consiglio di Amministrazione,
nella riunione del 11.09.2015, in merito al testo regolamentare in
questione;
CONSIDERATO
che presso altre Università italiane sono da tempo in vigore i
rispettivi Regolamenti degli Organismi preposti al benessere degli
animali,
DELIBERA
di esprimere, per quanto di competenza, parere favorevole in ordine al Regolamento
dell’Organismo di ateneo Preposto al Benessere degli Animali (OPBA), così come
allegato al verbale dell’OPBA di Ateneo della riunione del 20.07.2015 ed allegato con il n.
2 al presente verbale.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
37
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.5quater
I. AMMINISTRAZIONE
AVVISO DI SELEZIONE DI SETTE PROFESSORI COMPONENTI DEL PRESIDIO
DELLA QUALITÀ DI ATENEO: DETERMINAZIONI
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R – Divisione per il
cambiamento e lo sviluppo organizzativo – Area Percorsi di Qualità ed invita il prof.
Angelini, Coordinatore uscente del Presidio della Qualità di Ateneo, a voler relazionare in
merito:
““Nella seduta del 21 luglio u.s. codesto Senato Accademico, preso atto delle
dimissioni rassegnate dai componenti del Polo centrale del Presidio della Qualità di
Ateneo conseguentemente all’approvazione del Regolamento per l’organizzazione e il
funzionamento del Presidio, che ne ha modificato in profondità la composizione,
deliberava ( punto 5 all’o.d.g., allegato sub 1): “ di avviare, per il tramite del competente
Ufficio del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSNe R, le
procedure di indizione, attraverso apposito avviso della selezione finalizzata alla
individuazione da parte di questo Consesso di n.7 professori con esperienza di
Assicurazione della Qualità, quali componenti del Presidio della Qualità di Ateneo ai sensi
dell’art. 3 c.1.lettera b del Regolamento per l’Organizzazione ed il funzionamento del
PQA, in tempo utile per la riunione del Senato Accademico del mese di settembre p.v”.
In adempimento a quanto disposto da codesto consesso, l’Area Percorsi di Qualità
del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R, in qualità di
ufficio di supporto al Presidio della Qualità di Ateneo, ha predisposto una bozza
dell’avviso di selezione da sottoporre all’esame del SA e sui cui articoli 2e 4 si ravvisa la
necessità di rimettere a questo consesso le determinazioni .
In particolare si chiede al SA:
• relativamente all’ art. 2 (Presentazione delle domande- termini e
modalità) dell’ avviso di selezione, di indicare il termine entro cui, a pena di
esclusione, devono essere inoltrate le candidature ;
• relativamente all’art. 4 (Modalità e criteri di selezione) di esprimersi sulle
esperienze del candidato valutabili ai fini della selezione (proposta del prof.
Angelini: -partecipazione a organismi coinvolti nell’Assicurazione della
Qualità a livello di Ateneo e/o Dipartimento; -partecipazione a progetti di
valutazione e autovalutazione; - partecipazione alle attività ANVUR).
Tanto premesso, il Rettore invita il SA a pronunciarsi sull’avviso di selezione di
seguito riportato, unitamente al modello di domanda
AVVISO DI SELEZIONE
Articolo 1 –Oggetto dell’Avviso e destinatari
È indetta, ai sensi dell’art. 3 comma 1 del Regolamento per l’organizzazione ed il funzionamento
del Presidio della Qualità di Ateneo (di seguito PQA), emanato con D.R. n.2831 del 7 agosto 2015,
una selezione interna per l’individuazione di sette professori da nominare componenti del PQA.
Possono presentare la propria candidatura i professori di ruolo dell’Università degli Studi di Bari
Aldo Moro.
38
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.5quater
Articolo 2 – Presentazione delle domande – termini e modalità
Le domande di partecipazione alla selezione, indirizzate al Magnifico Rettore dell’Università degli
Studi di Bari Aldo Moro- Area Percorsi di Qualità- , Piazza Umberto I, n. 1 - 70121 BARI, devono
essere redatte secondo il modello allegato al presente avviso (allegato n. 1) e corredate da un
breve Curriculum Vitae (CV), debitamente firmato, dal quale si possano desumere tutti gli elementi
utili alla valutazione. Le domande non corredate da curriculum non saranno prese in
considerazione e saranno escluse dalla selezione.
Le domande, inoltrate a mezzo pec all’indirizzo [email protected] o consegnate a mano presso
l’Area protocollo e gestione documentale, Palazzo Ateneo, Piazza Umberto I n.1, entrata Via
Crisanzio, nei giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e nei giorni di lunedì,
martedì e giovedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00, devono pervenire a pena di esclusione entro e
non oltre il giorno ___________________. Le domande pervenute fuori termine non saranno prese
in considerazione e saranno escluse dalla selezione.
Articolo 3 - Requisiti di partecipazione
I candidati dovranno appartenere ai ruoli dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro per tutta la
durata del mandato e non dovranno trovarsi in nessuna delle condizioni di inconferibilità
dell’incarico ai sensi del D.lgs. 8 aprile 2013 n.39 (Disposizioni in materia di inconferibilità e
incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo
pubblico, a norma dell'articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190)
I candidati dovranno essere in possesso di esperienza di Assicurazione della Qualità nella didattica
e nella ricerca.
Articolo 4 – Modalità e criteri di selezione
La selezione, espletata anche tenendo conto della pluralità di competenze disciplinari coinvolte,
sarà svolta dal Senato Accademico.
In particolare il Senato Accademico valuterà i curricula dei candidati, tenendo conto di:
______________
Articolo 5 – Incompatibilità e decadenza
I componenti del PQA non possono essere, contemporaneamente al loro mandato, Direttori di
Dipartimento, Presidenti di Scuola, Coordinatori di Corso di Studio, componenti delle Commissioni
paritetiche e di Gruppi di Riesame, componenti del Nucleo di Valutazione di Ateneo (art. 4 punto 1
Regolamento per l’Organizzazione ed il funzionamento del PQA).
I singoli componenti del PQA sono tenuti partecipare alle riunioni e decadono se non partecipano,
senza giustificato motivo, a tre riunioni consecutive, oppure qualora intervengano le situazioni di
incompatibilità indicate.
Nel caso in cui per qualsiasi motivo uno o più componenti del PQA cessino dalle funzioni nel corso
del mandato, il Rettore provvederà tempestivamente a sostituirli, limitatamente al periodo
necessario al completamento del mandato del Presidio.
Articolo 6 – Nomina e durata dell’incarico
I docenti individuati a seguito della selezione in oggetto sono nominati componenti del PQA con
Decreto Rettorale e restano in carica per tre anni. Il mandato può essere rinnovato una sola volta
(art. 3 punti 3 e 5 Regolamento per l’organizzazione ed il funzionamento del PQA).
Articolo 7 -Trattamento dei dati personali
I dati trasmessi dai candidati con la domanda di partecipazione e con il curriculum saranno trattati
per le finalità di gestione della procedura di selezione, ai sensi della normativa vigente.
In qualsiasi momento gli interessati potranno esercitare i diritti ai sensi del D. lgs. 30 giugno 2003,
n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali)
Articolo 8 -Unità organizzativa competente e responsabile del procedimento
A tutti gli effetti del presente avviso è individuata l’Area Percorsi di Qualità del Dipartimento Risorse
Umane Organizzazione e Rapporti con SSN e SSR, ufficio di supporto del Presidio della Qualità di
Ateneo, quale Unità Organizzativa Competente per il procedimento.
Il responsabile del procedimento è la dott.ssa Luigia Mincuzzi, responsabile dell’Area Percorsi di
Qualità.
Articolo 9 - Pubblicità
39
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.5quater
Il presente avviso è pubblicato in forma integrale sul portale UNIBA nella sezione Notizie – Eventi
(http://www.uniba.it/) e sulla pagina web del Presidio della Qualità di Ateneo
(http://www.uniba.it/ateneo/presidio-qualita).
Bari
IL RETTORE
Prof. Antonio Felice Uricchio
Allegato 1
MODELLO DI DOMANDA
Al Magnifico Rettore
dell’Università degli Studi
di Bari Aldo Moro
Area Percorsi di Qualità
Piazza Umberto I, n. 1
70121 ‐ BARI
Oggetto: Avviso di selezione per l’individuazione di sette professori da nominare componenti del
Presidio della Qualità di Ateneo.
Il/La sottoscritto/a ______________________________ presenta la propria candidatura per la
selezione relativa all’avviso di cui all’ oggetto.
A tal fine, ai sensi del D.P.R. n. 445/2000 e consapevole delle responsabilità, anche penali, in caso
di dichiarazioni non veritiere,
DICHIARA
‐ Cognome______________________________________
‐ Nome__________________________________________
‐ Codice Fiscale________________________________
‐ Luogo di nascita __________________________________ Prov (_____)
‐ Data di nascita ___________________
‐ Residente a ________________________________________ Prov (______) CAP (__________)
‐ Via______________________________________________ n.___________
‐ Cittadinanza_____________________
‐di essere dipendente dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro in qualità di
______________________
_______________________________________________________________________________
________;
‐ di possedere i requisiti di cui all’art. 3 dell’avviso in oggetto, come specificati nel curriculum vitae
allegato alla presente candidatura;
- di non trovarsi in nessuna delle condizioni di inconferibilità dell’incarico, ai sensi del D.lgs. 8
aprile 2013 n.39
Allega:
curriculum scientifico ‐professionale datato e firmato;
dichiarazione resa ai sensi dell’art. 20 del D.lgs. n.39/2013 ;
Recapiti a cui indirizzare le comunicazioni relative alla selezione:
Indirizzo _______________________________________________
Telefono
_________________________________________
Fax
___________________________
e‐mail_________________________________________________________________________
Il/La sottoscritto/a esprime il proprio consenso affinché i dati personali forniti possano essere
trattati e diffusi, nel rispetto della normativa vigente, per gli adempimenti connessi alla procedura di
cui all’oggetto, impegnandosi a comunicare tempestivamente eventuali variazioni degli stessi.
Data,
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.5quater
Firma del/la canditato/a””
Il prof. Angelini illustra nel dettaglio la questione in oggetto e, nel soffermarsi, in
particolare, sull’art. 3, comma 1, lett. b) del Regolamento per l’organizzazione ed il
funzionamento del Presidio della Qualità di Ateneo (PQA), emanato con D.R. n. 2831 del
07.08.2015, a norma del quale “Il PQA è costituito da …b) sette professori con esperienza
di assicurazione della qualità individuati dal Senato Accademico, anche tenendo conto
della pluralità di competenze individuali coinvolte, sulla base di procedura di selezione
indetta con apposito avviso …”, fa presente che non sussistendo prassi nella materia di
che trattasi, si è ritenuto opportuno sottoporre all’attenzione del Senato Accademico la
bozza dell’emanando “Avviso di selezione”, rimettendo allo stesso, altresì, le
determinazioni concernenti il termine entro cui, a pena di esclusione, devono essere
inoltrate le candidature (art. 2 dell’Avviso), nochè le esperienze del candidato valutabili ai
fini della selezione (art. 4 dell’Avviso), relativamente alle quali ultime egli illustra la propria
proposta, già riportata in narrativa.
Al termine dell’illustrazione del prof. Angelini, il Rettore invita il Senato Accademico
a pronunciarsi in merito, proponendo di integrare la formulazione proposta dal prof.
Angelini, in ordine alle esperienze valutabili ai fini della selezione, con il riferimento agli
Istituti di ricerca.
Il prof. Notarnicola chiede se siano utilmente valutabili ai fini di che trattasi le attività
di coordinamento dei CVR, ottenendo risposta affermativa, in quanto incluse
nell’espressione “partecipazione alle attività ANVUR”.
Il Consesso, pertanto, concorda di indicare come segue le esperienze del candidato
valutabili ai fini della candidatura (art. 4 dell’Avviso):
“partecipazione a organismi coinvolti nell’Assicurazione della Qualità a livello di
Atenei e/o Istituti di ricerca; partecipazione a progetti di valutazione e
autovalutazione; - partecipazione alle attività ANVUR”,
mentre fissa in 15 giorni dalla pubblicazione dell’Avviso il termine entro cui inoltrare le
candidature, ai sensi dell’art. 2 del medesimo Avviso.
Il prof. Crescenzo chiede ed ottiene chiarimenti circa la natura delle nomine di
competenza del Rettore nel Presidio della Qualità di Ateneo, ai sensi dell’art. 3, comma 1,
lett a) del succitato Regolamento, mentre il prof. Angelini chiede delucidazioni circa le
modalità di selezione che saranno adottate dal Senato Accademico, che il Rettore precisa
si svolgeranno ponendo a disposizione dei senatori i curricula dei candidati.
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Al termine del dibattito, il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
l’art. 3, comma 1 del Regolamento per l’organizzazione ed il
funzionamento del Presidio della Qualità di Ateneo (PQA),
emanato con D.R. n. 2831 del 07.08.2015;
VISTA
la propria delibera del 21.07.2015;
CONSIDERATO
quanto rappresentato e richiesto dall’Area Percorsi di Qualità del
Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il
SSN e R;
VISTA
la bozza di “Avviso di selezione” ai fini dell’individuazione di sette
professori da nominare componenti del PQA predisposta dal
suddetto Ufficio;
ACCOLTE
le proposte formulate nel corso del dibattito in ordine ai termini
entro cui inoltrare le candidature (art. 2 dell’Avviso) ed alle
esperienze del candidato valutabili ai fini della candidatura (art. 4
dell’Avviso),
DELIBERA
−
di approvare il testo dell’Avviso di selezione ai fini dell’individuazione di sette
professori da nominare componenti del Presidio della Qualità di Ateneo, ai sensi
dell’art. 3, comma 1 del Regolamento in premessa, nonché il modello di domanda,
come proposti dall’Ufficio e riportati in narrativa;
−
di fissare in 15 giorni dalla pubblicazione dell’Avviso il termine entro cui inoltrare le
candidature (art. 2 dell’Avviso);
−
di indicare come segue le esperienze del candidato valutabili ai fini della candidatura
(art. 4 dell’Avviso):
“partecipazione a organismi coinvolti nell’Assicurazione della Qualità a livello di
Atenei e/o Istituti di ricerca; partecipazione a progetti di valutazione e
autovalutazione; - partecipazione alle attività ANVUR”.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
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S.A. 21.09.2015/p.5quinquies
I. AMMINISTRAZIONE
PROCEDURE PER LE ELEZIONI DEI COORDINATORI E DELLE GIUNTE DEI
CONSIGLI DI CORSO DI STUDIO/CLASSE/INTERCLASSE: NOTA DEL PROF. L.
ANGELINI
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente nota mail, da parte del prof. L. Angelini,
invitando il medesimo docente a voler relazionare in merito:
““Magnifico Rettore,
recentemente gli uffici addetti alle procedure elettorali hanno inviato una nota che
richiede, ai fini delle elezioni dei Coordinatori e delle Giunte dei Consigli di Corso di
Studio/di Classe/Interclasse, l'elenco dei docenti che hanno presentato opzione per il
Consiglio stesso. Questo risulta necessario per determinare il Decano. Tuttavia, nell'art. 1
del Regolamento elettorale è previsto che
2. Il Decano, nei 15 giorni successivi alla data di ricezione della comunicazione di
cui al comma 1, raccoglie le opzioni ai fini della formazione dell’elettorato attivo.
e
8. I Dipartimenti definiscono, su proposta del Decano, le liste degli elettori per i
Consigli di Corso di studio di cui sono referenti.
Risulta necessario interrompere questo circolo vizioso. Per questo ti propongo di
apportare una piccola modifica del Regolamento prevedendo che il Decano sia il Decano
tra i docenti incardinati nei Corsi di Studio (escludendo gli optanti).
L'altra possibile soluzione, che il Decano sia il Decano del Dipartimento di
riferimento, creerebbe problemi dato che accade che alcuni Consigli Interclasse
coordinano Corsi di Studio che hanno differenti Dipartimenti di riferimento.
Questa potrebbe essere anche l'occasione per correggere un errore, che compare
più volte anche nello Statuto e nel Regolamento Didattico, presente anche nel titolo. Si fa
riferimento a Corso di Studio/Classe/Interclasse, laddove si dovrebbe parlare di Consiglio
di Corso di Studio/Classe / Interclasse. Nel Regolamento sembra che il Coordinatore
coordini Corsi di Classe o Interclasse, mentre egli coordina il Consiglio dei suddetti Corsi.
Inoltre Corso Interclasse ha il significato di Corso di Studio che soddisfa le tabelle
ministeriali di più Classi di Laurea.
Ti saluto cordialmente.
Leonardo Angelini””
Il prof. Angelini illustra puntualmente la problematica di che trattasi, rappresentando
l’opportunità che il Decano, ai fini delle elezioni dei Coordinatori di Corso di
studio/classe/interclasse sia individuato, ai sensi dell’art. 1 del Regolamento per la
elezione del Coordinatore e della Giunta di studio/classe/interclasse, emanato con D.R. n.
1633 del 18.04.2013, tra i docenti incardinati nel Corso di studio, in quanto titolari di un
compito didattico nel Corso stesso.
Interviene, altresì, il prof. Crescenzo, per sottoporre all’attenzione del Consesso
l’ulteriore problematica concernente l’interpretazione dell’espressione “ricercatori cui sono
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assegnati compiti didattici nel Corso”, di cui all’art. 52, comma 6, lett. b) dello Statuto ed
all’art. 1, comma 10, lett. b) del suddetto Regolamento per la elezione del Coordinatore e
della Giunta di studio/classe/interclasse, sottolineando l’opportunità di intendervi anche i
ricercatori cui non sia stato assegnato un compito didattico istituzionale (insegnamento),
ma che svolgano solamente compiti di didattica integrativa. Detta interpretazione
troverebbe fondamento, tra l’altro, nell’art. 44, comma 2 del Regolamento Generale di
Ateneo, di cui dà lettura, che fa intendere che la didattica integrativa, svolta dal ricercatore
come obbligo d’ufficio, pur in assenza di un insegnamento ufficiale, sarebbe sufficiente a
porlo nella situazione di poter esprimere l’opzione per un Corso di studio e, pertanto, di
esercitare nello stesso il diritto di voto.
Si svolge, quindi, sull’argomento illustrato dal prof. Angelini un breve dibattito, nel
corso del quale la dott.ssa Rutigliani fornisce ulteriori chiarimenti sulla disciplina relativa
all’individuazione del Decano, ai fini di che trattasi, evidenziando che ai sensi dell’art. 52
dello Statuto, giusta delibera di questo Consesso del 11.02.2014, “i docenti componenti il
Consiglio di Corso di Studio che concorrono alla determinazione del numero legale sono
soltanto i docenti che hanno esercitato l’opzione”; il prof. Altomare condivide la proposta
formulata dal prof. Angelini, mentre emerge l’opportunità di precisare che ai fini
dell’individuazione dei Decani si faccia riferimento all’offerta formativa dell’a.a. 2014/2015,
tenuto conto che le riavviate procedure di elezione dei nuovi Coordinatori vengono a
svolgersi in un periodo in cui sono già stati attribuiti incarichi anche per l’offerta formativa
dell’a.a. 2015/2016.
Il Consesso, pertanto, converge sull’indirizzo per cui, nelle procedure per le elezioni
dei Coordinatori dei Corsi di studio/classe/interclasse, il Decano sia individuato tra i
docenti di I e II fascia incardinati con diritto di voto nei Consigli di Corso di studio, con
riferimento all’offerta formativa dell’a.a. 2014/2015.
Intervengono, quindi, in ordine alla problematica sollevata dal prof. Crescenzo:
−
il prof. Angelini, per evidenziare che l’espressione “compiti didattici”, di cui all’art. 52
comma 6, lett. b) dello Statuto è generale e più ampia rispetto ai soli “incarichi di
insegnamento”;
−
il prof. Crescenzo, per richiamare il dettato dell’art. 6, comma 3 della Legge n.
240/2010, per il quale “i ricercatori di ruolo …sono tenuti a riservare annualmente a
compiti di didattica integrativa …, fino ad un massimo di 350 ore in regime di tempo
pieno e fino ad un massimo di 200 ore in regime di tempo definito”, ritenendo,
pertanto, lesivo escludere i ricercatori che svolgono solamente compiti di didattica
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integrativa dalla possibilità di esprimere l’opzione a favore di un Corso di studio e,
quindi, di esercitare il diritto di elettorato attivo nel Corso optato. Egli segnala, inoltre,
che le procedure elettorali de quibus si stanno svolgendo in fase di scadenza della
SUA-CdS, con l’effetto che i nuovi Coordinatori entreranno in carica, benché siano
stati i predecessori ad aver lavorato al propedeutico per i rapporti di riesame;
−
la prof.ssa Serio per sottolineare che il Regolamento generale sopra richiamato dal
prof. Crescenzo è ante riforma della Legge n. 240/2010 e dello Statuto di Ateneo,
ritenendo che, in forza della sopravvenuta normativa, il ricercatore che non presti il
consenso all’affidamento di incarichi di insegnamento e che, pertanto, abbia
volontariamente scelto di esimersi da impegni didattici, non dovrebbe avere diritto di
elettorato attivo in un Corso di studio;
−
le prof.sse Jacquet e Da Molin, che manterrebbero scissi i “compiti didattici” cui
ottemperano i ricercatori, ai sensi della Legge n. 240/2010, dagli “incarichi di
insegnamento” all’interno di un Corso;
−
il prof. Altomare, per illustrare la prassi comune di consentire anche ai ricercatori cui
non sia stato assegnato un compito didattico istituzionale (insegnamento), ma che
svolgano solamente compiti di didattica integrativa di far parte dei Consigli di Corso di
studio, se optanti, prassi che sembrerebbe ragionevole anche sulla base del dettato
letterale dell’art. 6 della Legge n. 240/2010 che, con riferimento alla didattica
integrativa, utilizza l’espressione “compiti”;
−
il prof. Stefanì che condivide l’opportunità di non discostarsi dalla prassi in materia, per
quanto evidenzi che la Legge n. 240/2010 usi l’espressione “compiti didattici” senza
aggettivazione solamente rispetto ai professori, mentre per i ricercatori specifica
trattarsi di “compiti didattici integrativi”: sembrerebbe, pertanto, che i “compiti didattici”
non includano anche la didattica integrativa. Egli sottolinea, altresì, che non è il Corso
di studio a disciplinare la didattica integrativa dei ricercatori, esprimendo, pertanto,
perplessità in ordine alla sussistenza di un qualche interesse da parte dei ricercatori a
farvi parte, in assenza di didattica frontale. Egli, infine, nell’attenzionare in ordine alla
recente giurisprudenza amministrativa in materia di “didattica integrativa” ed
“esercitazioni”, per cui ogni attività svolta frontalmente non rientrerebbe nella didattica
integrativa, ma nella didattica tout court, assoggettata ai meccanismi di retribuzione
aggiuntiva, ritiene che la problematica in esame sia l’ennesimo esempio dell’esigenza
di una revisione generale dello Statuto – molto deficitario dal punto di vista del
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linguaggio giuridico – oltre che dell’urgenza di procedere all’adeguamento del
Regolamento Generale di Ateneo alla normativa nazionale e di Ateneo sopravvenuta.
Emersa, pertanto, l’opportunità di non discostarsi dalla prassi finora seguita in
materia – tradotta nella formula secondo la quale l’espressione “… ricercatori cui sono
assegnati compiti didattici nel Corso …”, di cui all’art. 52, comma 6, lett. b) dello Statuto
ed all’art. 1, comma 10, lett. b) del Regolamento per la elezione del Coordinatore e della
Giunta di studio/classe/interclasse, è da interpretarsi nel senso di includervi anche compiti
di didattica integrativa – viene evidenziato che dovrebbe essere il Direttore del
Dipartimento di afferenza del Corso di studio a diramare apposito avviso a tutti i docenti e
ricercatori titolati ad esercitare l’opzione - da individuarsi con riferimento all’offerta
formativa dell’a.a. 2014/2015 -, coadiuvando il Decano nella raccolta delle opzioni ai fini
della formazione dell’elettorato attivo, ai sensi dell’art. 1, comma 2 del succitato
Regolamento per la elezione del Coordinatore e della Giunta di studio/classe/interclasse,
mentre rimane ferma la disciplina specifica per le elezioni dei Coordinatori di
classe/interclasse della Scuola di Medicina, rimessa, ai sensi dell’art. 54, comma 9 dello
Statuto, ad apposito Regolamento della Scuola di Medicina (emanato con D.R. n. 2765
del 25.08.2014).
Al termine del dibattito, il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la Legge n. 240/2010 e s.m.i., ed in particolare l’art. 6, commi 3 e
4;
VISTO
lo Statuto di Ateneo, ed in particolare gli artt. 52, comma 6 e 54,
comma 9;
VISTO
il Regolamento Generale di Ateneo ante riforma statutaria ed, in
particolare, l’art. 44, comma 2;
VISTO
il Regolamento per la elezione del Coordinatore e della Giunta di
studio/classe/interclasse,
emanato
con
D.R.
n.
1633
del
18.04.2013 ed, in particolare l’art. 1, commi 2 e 8;
VISTE
le proprie delibere del 29.04.2015 e 08.09.2015;
VISTA
la nota mail, in data 17.09.2015, con la quale il prof. L. Angelini
rappresenta talune criticità nell’ambito delle riavviate procedure
per le elezioni dei Coordinatori e delle Giunte di Corso di
studio/classe/interclasse, con particolare riferimento al criterio di
individuazione del Decano;
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CONDIVISA
la proposta del prof. Angelini acchè il Decano sia individuato tra i
docenti incardinati nei Consigli di Corso di studio, con la
precisazione di far riferimento all’offerta formativa dell’a.a.
2014/2015;
APPROFONDITA
altresì la problematica sollevata dal prof. Crescenzo circa
l’interpretazione dell’espressione “ricercatori cui sono assegnati
compiti didattici nel Corso”, di cui all’art. 52, comma 6, lett. b) dello
Statuto ed all’art. 1, comma 10, lett. b) del suddetto Regolamento
elettorale;
SENTITO
l’orientamento emerso nel corso del dibattito, rappresentativo della
prassi di consentire anche ai ricercatori cui non sia stato
assegnato un compito didattico istituzionale (insegnamento), ma
che svolgano solamente compiti di didattica integrativa di far parte
dei Consigli di Corso di studio, se optanti;
RITENUTO
pertanto di poter interpretare estensivamente l’espressione
“compiti didattici” ai fini dell’applicazione dei succitati articoli
statutario e regolamentare, nel senso di includervi anche compiti
di didattica integrativa, garantendo la possibilità di un’ampia
partecipazione all’Organo consiliare;
EVIDENZIATA
l’opportunità che sia il Direttore del Dipartimento di afferenza del
Corso di studio a diramare apposito avviso a tutti i docenti e
ricercatori titolati ad esercitare l’opzione, da individuarsi con
riferimento all’offerta formativa dell’a.a. 2014/2015, coadiuvando il
Decano nella raccolta delle opzioni ai fini della formazione
dell’elettorato attivo, ai sensi dell’art. 1, comma 2 del succitato
Regolamento elettorale;
FERMA RESTANDO
la disciplina specifica per le elezioni dei Coordinatori di
classe/interclasse della Scuola di Medicina, rimessa, ai sensi
dell’art. 54, comma 9 dello Statuto, ad apposito Regolamento della
Scuola di Medicina (emanato con D.R. n. 2765 del 25.08.2014),
DELIBERA
−
che
nelle
procedure
per
le
elezioni
dei
Coordinatori
dei
Corsi
di
studio/classe/interclasse, il Decano sia individuato tra i docenti di I e II fascia
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incardinati con diritto di voto nei Consigli di Corso di studio, con riferimento all’offerta
formativa dell’a.a. 2014/2015;
−
che l’espressione “… ricercatori cui sono assegnati compiti didattici nel Corso …”, di
cui all’art. 52, comma 6, lett. b) dello Statuto ed all’art. 1, comma 10, lett. b) del
Regolamento
per
la
elezione
del
Coordinatore
e
della
Giunta
di
studio/classe/interclasse, sia interpretato nel senso di includervi anche compiti di
didattica integrativa;
−
che sia il Direttore del Dipartimento di afferenza del Corso di studio a diramare
apposito avviso a tutti i docenti e ricercatori titolati ad esercitare l’opzione, da
individuarsi con riferimento all’offerta formativa dell’a.a. 2014/2015, coadiuvando il
Decano nella raccolta delle opzioni ai fini della formazione dell’elettorato attivo, ai
sensi dell’art. 1, comma 2 del succitato Regolamento elettorale.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
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III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
CONVENZIONE QUADRO E PROTOCOLLO ATTUATIVO TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI
STUDI DI BARI ALDO MORO (DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL SUOLO, DELLA
PIANTA
E
DEGLI
ALIMENTI)
E
L’ONAV
–
ORGANIZZAZIONE
NAZIONALE
ASSAGGIATORI DI VINO, PER PROGRAMMAZIONE E REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ
DI FORMAZIONE, STUDIO E RICERCA E PER LA REALIZZAZIONE DEL CORSO DI
ASSAGGIATORE DI VINO
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne – Area Convenzioni per
la Didattica ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito:
““L’Ufficio ricorda che in data 07.04.2010 è stato stipulato, previa approvazione degli
Organi di Governo di questa Università, l’Accordo quadro, di durata quinquennale, tra
l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino
(O.N.A.V.), per disciplinare una collaborazione finalizzata all’organizzazione di giornate
e/o corsi di formazione per l’analisi sensoriale e valutazione qualitativa dei vini ad elevata
valenza professionale.
Successivamente, l’O.N.A.V. e la Facoltà di Agraria di questa Università hanno
realizzato, nell’ambito del predetto accordo, corsi di formazione per assaggiatori di vino, i
quali hanno riscontrato grande successo tra i partecipanti.
Con nota del 31.07.2015, il Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli
Alimenti, ha trasmesso la convenzione quadro da stipulare con il suddetto O.N.A.V, per la
programmazione e realizzazione di attività di formazione, studio e ricerca, nonché il
Protocollo attuativo per realizzare il corso per “assaggiatori di vino” rivolto a studenti
universitari (compresi dottorandi e assegnisti), personale tecnico amministrativo e coloro
che intendono conoscere il mondo del vino.
Il Consiglio del citato Dipartimento, nella seduta del 20.07.2015, ha approvato i
suddetti Atti negoziali che di seguito di riportano integralmente:
“CONVENZIONE QUADRO TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
(DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL SUOLO, DELLA PIANTA E DEGLI ALIMENTI) E L’O.N.A.V.
ORGANIZZAZIONE NAZIONALI ASSAGGIATORI DI VINO
L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli
Alimenti), rappresentata dal Magnifico Rettore, prof. Antonio Felice Uricchio, nato a …..il …… e
residente per la carica in Bari, alla Piazza Umberto I°, n. 1, di seguito denominata Università
e
L’O.N.A.V , Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino, con sede in P.zza Medici, 8 - 14100 Asti
(AT), rappresentata dal Delegato Regionale Vincenzo Scivetti, nato a ….. …….., residente per la
carica in Via Dogali 65, 70054 Giovinazzo (BA), di seguito denominata ONAV
PREMESSO CHE
•
l’O.N.A.V. e l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro – Facoltà di Agraria, in data 07 aprile
2010, hanno stipulato un Accordo quadro per disciplinare una collaborazione finalizzata
all’organizzazione di giornate e/o corsi di formazione per l’analisi sensoriale e valutazione
qualitativa dei vini ad elevata valenza professionale;
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•
l’O.N.A.V. e la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro hanno realizzato,
nell’ambito del predetto accordo, corsi di formazione per assaggiatori di vino, i quali hanno
riscontrato grande successo tra i partecipanti;
•
per effetto dell’attuazione della Legge n. 240/2010 e dello Statuto dell’Università le Facoltà
sono state soppresse;
•
l'ONAV - Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino della Delegazione Regionale Puglia
è interessata a collaborare con il Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli
Alimenti dell’Università, per l’organizzazione di attività formative in tema di vini;
•
il Consiglio di Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti dell’Università,
nella seduta del 20 luglio 2015, ha espresso parere favorevole in ordine al presente accordo di
collaborazione;
•
l’art. 47 dello Statuto dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro prevede, tra l’altro, la
possibilità di promuovere, anche attraverso convenzioni o consorzi, ogni utile collaborazione
con soggetti pubblici e privati;
TANTO PREMESSO
stipulano e convengono quanto segue
ART.1
(PREMESSE)
Le premesse costituiscono parte integrante del presente Accordo quadro.
ART. 2
(OGGETTO PRINCIPALE)
L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli
Alimenti) e l’O.N.A.V - Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino, con il presente accordo, nel
rispetto dei propri fini istituzionali, si impegnano a collaborare nella programmazione e
realizzazione di attività di formazione, studio e ricerca.
ART. 3
(OBIETTIVO SPECIFICO)
Obiettivo specifico della Convenzione è la definizione comune di attività formative per l’analisi
sensoriale e la valutazione dei vini, da realizzare mediante l’organizzazione di:
− Corsi di formazione professionale;
− Corsi di aggiornamento professionale;
− Corsi di perfezionamento;
− Seminari di approfondimento di specifiche tematiche;
− Convegni tematici;
− Progetti di ricerca.
ART. 4
(GESTIONE)
L’attuazione della Convenzione sarà curata da un Comitato di Gestione paritetico, costituito da tre
docenti del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti e tre rappresentanti
dell’O.N.A.V. Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino.
Il Comitato di Gestione è insediato dal Direttore del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta
e degli Alimenti e, nella prima riunione, elegge il proprio Coordinatore, che provvederà alla
convocazione delle riunioni successive.
Al Comitato sono affidati i compiti di definizione delle iniziative comuni coerenti con gli obiettivi
convenzionali, nonché di indicazione della ripartizione degli impegni e dei relativi ed eventuali
oneri, fermo restando che gli impegni assunti dall’Università degli Studi di Bari Aldo Moro non
comportino alcuna spesa a carico del proprio bilancio.
ART. 5
(IMPEGNI DELLE PARTI)
Il Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti si impegna a:
− partecipare all’elaborazione dei percorsi formativi relativi ai seminari, convegni ed ai corsi
in programma;
− fornire il supporto scientifico per lo svolgimento dei seminari, convegni e dei corsi in
programma;
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.6
−
fornire il supporto tecnico-logistico per lo svolgimento delle lezioni (disponibilità di aule e
supporti per la didattica), previa approvazione dei competenti Organi.
L’O.N.A.V. Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino si impegna a:
− fornire il supporto per l’organizzazione e la gestione dei seminari e dei corsi in programma;
− fornire il supporto per l’organizzazione delle attività di orientamento del Dipartimento.
ART. 6
(GESTIONE AMMINISTRATIVA)
Con appositi accordi applicativi, che per l’Università dovranno essere approvati dai competenti
Organi, saranno di volta in volta definiti i reciproci impegni, le concrete modalità di collaborazione
nonché gli aspetti amministrativi e finanziari anche in rapporto alle specifiche attività di formazione
ed aggiornamento programmate.
ART. 7
(DURATA)
La convenzione avrà durata quinquennale a partire dalla data della sua sottoscrizione, con
possibilità di rinnovo su richiesta di una delle parti ed accettazione dell’altra.
ART. 8
(RECESSO)
Ciascuna delle Parti potrà, a suo insindacabile giudizio, recedere dal presente accordo con un
preavviso di almeno due mesi, notificato alla controparte mediante comunicazione scritta.
ART. 9
(BOLLO E REGISTRAZIONE)
Le spese di bollo del presente accordo sono a carico dell’O.N.A.V. Il presente Atto sarà registrato
solo in caso d’uso e le spese saranno a carico del richiedente.
ART. 10
(CONTROVERSIE)
Le Parti concordano di definire amichevolmente qualsiasi controversia che possa nascere
dall’interpretazione del presente accordo o dall’applicazione degli accordi specifici di
collaborazione. Qualora fosse inutilmente esperito ogni possibile tentativo di conciliazione, il Foro
competente è il Tribunale di Bari.
Bari, …………………………..
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
IL RETTORE
prof. Antonio Felice Uricchio
per l’ONAV……………………….”
“PROTOCOLLO ATTUATIVO NELL’AMBITO DELL’ACCORDO QUADRO STIPULATO IN
DATA………………. TRA O.N.A.V. e UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
(DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL SUOLO, DELLA PIANTA E DEGLI ALIMENTI)
l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, rappresentata dal Magnifico Rettore, prof. Antonio Felice
Uricchio, nato a …. il ….., residente per la carica a Bari, alla Piazza Umberto I, 1, di seguito
denominata Università
e
L’O.N.A.V., Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino, con sede in P.zza Medici, 8 – 14100 Asti
(AT), rappresentata dal delegato regionale Vincenzo Scivetti, nato a ….. ……., residente per la
carica in Via Dogali 65, 70054 Giovinazzo (BA), di seguito denominata ONAV
PREMESSO CHE
• il Consiglio del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti (DiSSPA),
nella seduta del 06/06/2013 aveva già espresso parere favorevole in ordine alla
collaborazione con l’ONAV, in particolare per attività formative in materia di vini;
• l’O.N.A.V. e l’Università, in data …………… hanno stipulato un Accordo Quadro per
disciplinare una collaborazione finalizzata all’organizzazione di giornate e/o corsi di
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formazione per l’analisi sensoriale e valutazione qualitativa dei vini ad elevata valenza
professionale;
• il Comitato di gestione previsto dall’art. 4 del suddetto Accordo quadro ha proposto la
realizzazione del corso di “Assaggiatore di Vino”, il cui programma didattico, articolazione e
piano finanziario diviene parte integrante del presente Protocollo;
• il costo di partecipazione ai corsi ONAV è di 400,00 €; in virtù della presente convenzione
l’ONAV si impegna a realizzare il corso per assaggiatori di vino con iscrizioni a prezzo
agevolato;
• Il Consiglio di Dipartimento, nella seduta del 20 luglio 2015, ha espresso parere favorevole
in ordine al presente Protocollo attuativo;
TANTO PREMESSO
Stipulano e convengono quanto segue
ART. 1
PREMESSE
La premessa costituisce parte integrante del presente Protocollo Attuativo.
ART. 2
OGGETTO
L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e
degli Alimenti (DiSSPA), con il presente accordo intendono promuovere e realizzare il
corso per “assaggiatori di vino” rivolto a studenti universitari (compresi dottorandi e
assegnisti), personale tecnico amministrativo e comunque a tutti coloro che intendono
conoscere il mondo del vino.
ART. 3
ARTICOLAZIONE DEI CORSI
In particolare le Parti concordano che il corso per “Assaggiatori di vino”:
• si svilupperà in 18 lezioni teorico-pratiche di 2 ore ciascuna, di cui 1 ora circa di didattica
frontale, su specifici argomenti di cui all’allegato A), la restante parte del tempo sarà
dedicata ad esercizi di assaggio dei vini;
• Il corso si concluderà con il superamento di un esame finale (al quale si potrà accedere
dopo aver frequentato almeno 15 lezioni su 18), caratterizzato da una prova teorica scritta
e una prova pratica di degustazione di 4 vini, che sarà presieduto da una Commissione
giudicatrice mista costituita da docenti ONAV e docenti afferenti al Dipartimento
universitario;
• le classi dovranno essere costituite da 50-60 (min-max) discenti, di cui 20/25 dipendenti
dell’Università, 25/30 studenti, 5/10 esterni. Al fine della composizione delle classi, stante
la natura stessa della Convenzione, andranno ammessi, in via prioritaria, gli studenti ed i
dipendenti dell’Università, ed in particolare quelli afferenti al Dipartimento DiSSPA, a
seguire le altre tipologie di discenti secondo l’ordine di arrivo delle adesioni;
• In virtù della suddetta convenzione l’ONAV si impegna a realizzare il corso per assaggiatori
di vino con quote agevolate, comprensive di iscrizione all’Organizzazione, materiale
didattico (libro di testo, dispense dei docenti e valigetta contenente 6 calici per l’assaggio
dei vini), spese di docenza e rilascio del Diploma di Assaggiatore di Vino, determinate per
ciascuna tipologia di componenti la classe, come segue:
1. personale docente e tecnico amministrativo, 320 €;
2. studenti fino a 24 anni, 200 €;
3. studenti da 25 anni in su, dottorandi, assegnisti, contrattisti, 210 €;
4. esterni, 400 €;
• gli studenti si iscrivono al Corso presso l’ONAV, che assume la responsabilità del
trattamento dei dati e determina le modalità di versamento della quota di iscrizione;
• l’attestato finale verrà rilasciato dall’ONAV e potrà eventualmente riportare l’indicazione
della collaborazione con l’Università – Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e
degli Alimenti;
• i docenti saranno scelti tra quelli del Dipartimento e quelli dell’ONAV relativamente alle
attività di didattica frontale; mentre per la parte dedicata agli assaggi dei vini, i docenti
saranno solo ONAV. I docenti del Dipartimento dovranno essere autorizzati
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•
•
all’espletamento dell’attività di docenza, nel rispetto del regolamento di Ateneo vigente e
riceveranno il compenso per l’attività svolta direttamente dall’ONAV;
i corsi si svolgeranno presso le aule del Dipartimento, nel rispetto del calendario delle
lezioni concordato fra lo stesso Dipartimento e l’ONAV;
l’ONAV si impegna a riconsegnare in ordine e puliti gli spazi concessi dal Dipartimento per
lo svolgimento delle lezioni.
ART. 4
ASSICURAZIONE
Per la copertura assicurativa per infortuni e per la responsabilità civile v/terzi relativamente
ai docenti, agli studenti ed al personale coinvolto nella realizzazione del corso, trattandosi
di attività promossa dall’Università in collaborazione con l’ONAV, si osserverà la normativa
vigente di riferimento per l’Università stessa.
In caso di “incidente” durante lo svolgimento delle attività didattiche, il Dipartimento
universitario sede del corso, si impegna a segnalare l’evento entro i tempi previsti dalla
normativa vigente ai competenti Uffici ed Enti.
ART. 5
SERVIZIO DI SICUREZZA E PREVENZIONE
Le Parti si impegnano affinché agli studenti ed al personale coinvolto nella realizzazione
dei corsi vengano fornite dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nei luoghi in
cui essi svolgono le attività e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in tali
attività, anche sulla base del documento di sicurezza della sede ospitante e custodito
presso quest’ultima ai sensi del D.LGS. 626/1994 e s.m.i.
ART. 6
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO
Le attività di valutazione del corso sono svolte dal Comitato di Gestione previsto dall’art. 4
dell’Accordo quadro richiamato nelle premesse, che predisporrà apposita relazione che
illustri il corso realizzato, le eventuali criticità e proposte di modifica all’articolazione e/o
organizzazione del corso o alle clausole di convenzione.
La relazione di cui al precedente comma è trasmessa al Rettore, al Direttore del
Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti ed al Responsabile
dell’ONAV.
ART. 7
DURATA
Il presente Protocollo attuativo ha la durata del corso, a partire dalla data della sua
sottoscrizione e potrà essere rinnovato su richiesta di una Parte ed espressa accettazione
dell’altra Parte.
ART. 8
RECESSO
Ciascuna delle Parti potrà, a suo insindacabile giudizio, recedere dal presente Atto, con un
preavviso comunicato per iscritto, fermi restando gli obblighi connessi alle attività in corso e
la tutela degli interessi degli studenti eventualmente già iscritti ai corsi.
ART. 9
CONTROVERSIE
Le parti concordano di definire amichevolmente qualsiasi controversia che possa nascere
dall’interpretazione del presente Protocollo attuativo. Qualora fosse inutilmente esperito
ogni possibile tentativo di conciliazione, il foro competente è il tribunale di Bari.
ART.10
SPESE
Le spese di bollo e le eventuali ulteriori spese inerenti il presente Protocollo attuativo
cedono a carico dell’ONAV.
Bari,
Per l’Organizzazione Nazionale
Assaggiatori Vino O.N.A.V.
Università degli Studi
di Bari Aldo Moro
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Il Delegato Regionale
Vincenzo SCIVETTI
Il Rettore
Prof. Antonio Felice URICCHIO”
In particolare, l’Ufficio fa presente, che l’art. 4 della convenzione quadro a stipularsi
prevede l’attuazione della stessa a cura di un Comitato di Gestione paritetico, costituito da
tre docenti del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti e tre
rappresentanti dell’O.N.A.V. Il Comitato di Gestione è insediato dal Direttore del citato
Dipartimento che, nella prima riunione, elegge il proprio Coordinatore, che provvederà alla
convocazione delle riunioni successive.
Al Comitato sono affidati i compiti di definizione delle iniziative comuni coerenti con
gli obiettivi convenzionali, nonché di indicazione della ripartizione degli impegni e dei
relativi ed eventuali oneri, fermo restando che gli impegni assunti dall’Università degli
Studi di Bari Aldo Moro non comportino alcuna spesa a carico del proprio bilancio.
Così come previsto dall’art. 6 del Protocollo attuativo, le attività di valutazione del
corso per “assaggiatore di vino” sono svolte dal suddetto Comitato di Gestione, che
predisporrà apposita relazione che illustri il corso realizzato, le eventuali criticità e
proposte di modifica all’articolazione e/o all’organizzazione del corso o alle clausole di
convenzione. Detta relazione sarà trasmessa al Rettore, al Direttore del Dipartimento ed
al Responsabile dell’ONAV.
L’Ufficio fa presente, altresì, che gli Atti negoziali in argomento sono disciplinati
dall’art. 68 del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la
Contabilità, specifico per gli accordi di collaborazione.
In merito a quanto esposto, il Dirigente del D.A.R.D.R.E attesta che l’accordo
quadro in questione ed il relativo Protocollo attuativo non comporta oneri di spesa a carico
dell’Università.””
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
l’Accordo quadro, stipulato in data 07.04.2010, tra l’Università
degli
Studi
di
Bari
Aldo
Moro
(Facoltà
di
Agraria)
e
l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino (O.N.A.V.);
VISTO
il Protocollo attuativo stipulato nell’ambito del predetto Accordo
per la realizzazione del corso per assaggiatore di vini;
VISTA
la delibera del Consiglio del Dipartimento di Scienze del Suolo,
della Pianta e degli Alimenti, adottata nella seduta del 20.07.2015;
VISTA
la nota mail, in data 31.07.2015, da parte del suddetto
Dipartimento;
VISTO
il testo della Convenzione quadro da stipularsi tra l’Università degli
Studi di Bari Aldo Moro (Dipartimento di Scienze del Suolo, della
Pianta e degli Alimenti) e l’O.N.A.V, per la programmazione e
realizzazione di attività di formazione, studio e ricerca;
VISTO
il testo del Protocollo attuativo da stipulare nell’ambito del
suddetto accordo, per la realizzazione del corso per “assaggiatori
di vino”, rivolto a studenti universitari (compresi dottorandi e
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assegnisti), personale tecnico amministrativo e coloro che
intendono conoscere il mondo del vino;
VISTO
l’art. 68 del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione,
la Finanza e la Contabilità;
CONSIDERATO
quanto fatto presente dall’Area Convenzioni per la Didattica del
Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le
Relazioni esterne (DARDRE);
TENUTO CONTO
di quanto attestato dal Dirigente del DARDRE,
DELIBERA
−
di approvare la Convenzione quadro, riportata in narrativa, da stipularsi tra l’Università
degli Studi di Bari Aldo Moro (Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli
Alimenti) e l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino (O.N.A.V.), per la
programmazione e realizzazione di attività di formazione, studio e ricerca;
−
di approvare il Protocollo esecutivo, riportato in narrativa, da stipularsi tra l’Università
degli Studi di Bari Aldo Moro (Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli
Alimenti) e l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino (O.N.A.V.), per la
realizzazione del corso per “assaggiatori di vino”;
−
di autorizzare il Rettore alla sottoscrizione dei testi negoziali in questione, dando, fin
d’ora, mandato al Rettore medesimo ad apportarvi eventuali modifiche, di carattere
non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di stipula.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
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III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
MONITORAGGIO ACCORDI INTERNAZIONALI DI COOPERAZIONE: AFRICA - ASIA
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne – Area Relazioni
internazionali:
““L’Ufficio ricorda che, nell’ambito di un’attività di monitoraggio degli Accordi
internazionali di cooperazione tra l’Ateneo barese e le Università estere, ha già proceduto
alla verifica degli Accordi stipulati in riferimento ai Paesi europei Spagna, Portogallo,
Germania, Austria, Svizzera, Svezia, Malta, Cipro, Turchia, San Marino, Città del
Vaticano, paesi con cui l’Ateneo intrattiene relazioni accademiche di particolare interesse.
Il presente monitoraggio riguarda gli Accordi internazionali con le Università dell' Africa e
dell'Asia.
L’analisi degli Accordi stipulati ha permesso di individuare quelli non più in vigore
che necessitano di un rinnovo, nonché quelli i cui coordinatori risultano collocati in
quiescenza. Nel primo caso, l’Ufficio si è rivolto ai coordinatori per conoscere il loro
interesse a rinnovare gli accordi. Nel caso di coordinatori in quiescenza, sono stati
interpellati i Direttori di Dipartimento di rispettiva afferenza, al fine di individuare
eventualmente i docenti da sostituire.
L'Ufficio, inoltre, fa presente che la maggior parte degli Accordi stipulati, secondo lo
schema tipo approvato dagli Organi di Governo e adottato da questa Università, ha una
"durata annuale con rinnovo tacito, a meno che una delle parti non esprima la propria
opposizione, attraverso comunicazione con tre mesi di preavviso".
Si passa dunque al dettaglio del monitoraggio effettuato e si riporta di seguito la
tabella degli accordi stipulati con alcuni Paesi dell'Africa:
TABELLA AFRICA
ANGOLA
Istituzione partner
Universidade
Católica
de
l'Angola
Luanda
Università
"Katyavala
Bwila
Qembela"
Tipologia
dell’Accordo
Convenzione
Accordo
di cooperazione
Coordinatore
Data Stipula
Prof.Giovanni
Ferri
(trasferitosi
presso altra
sede)
19.10.2010
Prof. Gaetano
Dammacco
29.04.2015
56
Durata
3 anni
salvo rinnovo
3 anni
tacito
rinnovo
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L'Ufficio in merito alla Convenzione con l'Universidade Católica de l'Angola, il cui
coordinatore era il prof. Giovanni Ferri, attualmente trasferitosi ad altra sede, evidenzia
che il Consiglio di Dipartimento di Scienze Economiche e Metodi Matematici, nella seduta
del 22.05.2015, ha deliberato il prosieguo della collaborazione con la predetta Università
ed ha proposto il prof. Nicola Daniele Coniglio, quale nuovo coordinatore in sostituzione
del predetto docente.
BURKINA FASO
Istituzione
partner
Tipologia
dell’Accordo
Università
di
Ouagadougou
Convenzione
Coordinatore
Data Stipula
Durata
Prof.Augusto
Ponzio
(in
quiescenza)
08.09.2006
1 anno –
rinnovo tacito
In riferimento alla Convenzione con l'Università di Ouagadougu, il Consiglio di
Dipartimento di Lettere, Lingue Arti Italianistica e Culture comparate, nella seduta del
13.06.2015, ha deliberato di non proseguire la cooperazione con la predetta Università.
EGITTO
Istituzione partner
South
University
Valley
Tipologia
dell’Accoro
Convenzione
Accademia Araba
d'Egitto
Conven
zione
Coordinatore
Prof.
Tarasco
Eustachio
Prof.ssa
Caterina
Coco
(in
quiescenza)
57
Data Stipula
07.05.2009
12.03.2010
(Firma
rettore
uniba
non
controfirmato
sede estera)
Durata
1 anno
rinnovo tacito
–
1 anno
rinnovo tacito
–
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Univ.
di
Alessandria
d’Egitto
sede di Damahour
Univ. del Cairo
Univ. del Cairo
Prof.
Giuseppe
Mastronuzzi
Convenzione
30.06.2010
1 anno
rinnovo tacito
–
Protocollo
d’Intesa
Prof. Pietro Favia
10.05.2011
1 anno
rinnovo tacito
–
Protocollo
Esecutivo
Prof.ssa
Mazzia
04.06.2013
3
anni
salvo rinnovo
–
Francesca
La Convenzione con l'Accademia araba d'Egitto non è stata controfirmata
dall'Università partner. Il Consiglio di Dipartimento di Scienze Politiche nella seduta del
24.06.2015, ha proposto il nominativo del prof. Nicola Neri, quale nuovo coordinatore, in
sostituzione della prof.ssa Caterina Coco, attualmente in quiescenza.
ETIOPIA
Istituzione
partner
Tipologia
dell’Accordo
Università di
Addis Abeba
Accordo
di
cooperazione
Università di
Addis Abeba
Convenzione
Coordinatore
Prof.ssa
Dionisia
Maffioli
(in
quiescenza)
Prof. Antonio Felice
Uricchio
Data Stipula
26.04.2001
28.05.2014
Durata
5 anni –
rinnovo tacito
1 anno –
rinnovo tacito
L'Ufficio, in merito all'Accordo di cooperazione con l'Università di Addis Abeba,
rappresenta che non è pervenuta alcuna risposta dal Dipartimento di Scienze
Economiche e Metodi matematici in merito alla sostituzione della prof.ssa Dionisia
Maffioli, attualmente in quiescenza; evidenzia, inoltre, che nel 2014 è stata sottoscritta
una ulteriore convenzione con la stessa Università di Addis Abeba, il cui coordinatore è il
M. R., prof. Antonio Felice Uricchio. Entrambe le Convenzioni promuovono programmi di
scambio comuni tra le due Istituzioni nel campo della ricerca scientifica e didattica.
SENEGAL
Istituzione
partner
Tipologia
dell’Accordo
Coordinatore
58
Data Stipula
Durata
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
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Università
Cheikh Anta Convenzione
Diop
de
Dakar
Prof.
Dotoli
Giovanni 12.02.2010
5 anni – salvo
(Firma
rettore rinnovo
(in
uniba
quiescenza)
non
controfirmato
sede estera)
La Convenzione con l’Università Cheikh Anta Diop de Dakar, il cui coordinatore era
il prof. Giovanni Dotoli, attualmente in quiescenza, non è stata controfirmata
dall'Università partner. Il Consiglio di Dipartimento di Lettere, Lingue Arti Italianistica e
Culture comparate, nella seduta del 10.06.2015, ha deliberato di non rinnovare la predetta
convenzione.
TUNISIA
Istituzione partner
Istituto di Ricerca
sul
Maghreb
Contemporaneo
di Tunisi
Institutdes
Régions
Arides
(I.R.A.)
di
Médénine
Università
Kairouan
Tipologia
dell’Accordo
Convenzione
Coordinatore
Data Stipula
Prof.ssa Michela
Camilla Pellicani
31.05.2005
Convenzione
Prof. Giovanni Michele
Lacalandra
Convenzione
Prof. Luigi Di Comite
(in quiescenza)
di
27.04.2005
10.10.200
5
Università
Sousse
di
Convenzione
Prof. Luigi Di Comite
(in quiescenza)
Durata
1
anno
–
rinnovo tacito per altri
3 anni
1
anno
rinnovo tacito
–
1
anno
rinnovo tacito
–
20.10.200
5
1 anno rinnovo
tacito
In riferimento alle convenzioni con le Università di Kairouan e di Sousse, il cui
coordinatore è stato il prof. Luigi Di Comite, attualmente in quiescenza, il Consiglio di
Dipartimento di Scienze Politiche, nella seduta del 24.06.2015, ha proposto il nominativo
della prof.ssa Michela Pellicani, quale nuovo coordinatore in sostituzione del predetto
docente.
L'Ufficio rappresenta, inoltre che il Consiglio di Dipartimento di Lettere Lingue Arti
Italianistica e Culture comparate, nlla seduta del 05.03.2015, ha deliberato di approvare la
proposta di Accordo di cooperazione con l'Università di Tunisi "El Manar" e di indicare il
Dott. Carlo Alberto Anzuini, quale coordinatore della predetta convenzione.
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Infine, l'Ufficio riporta qui di seguito le tabelle delle Convenzioni in vigore i cui
coordinatori non necessitano di essere sostituiti.
ALGERIA
Istituzione
partner
Università
di
BadjiMikhtar Annaba
Tipologia
dell’Accordo
Convenzione
Coordinatore
Prof.
Altomare
Data Stipula
Francesco
05.10.2004
Durata
1
anno
rinnovo tacito
–
REP. DEMOCRATICA DEL CONGO
Istituzione
partner
Tipologia
dell’Accordo
Università
Cattolica
del Graben Butembo
Convenzione
+
Protocollo
Coordinatore
Data Stipula
Durata
Prof.ssa
Canfora
Rinnovo
18.07.2007
1 anno – rinnovo
tacito
Irene
LIBIA
Istituzione partner
BiotechnologyResearch
Centre - Tripoli
Tipologia
dell’Accordo
Coordinatore
Data Stipula
Durata
Prof.
Giuseppe
De Mastro
06.03.2014
Convenzione
3 anni – salvo
rinnovo
MAROCCO
Istituzione
partner
Tipologia
dell’Accordo
Mediterranean
School
of
EBusiness
Management
Al
AkhawaynUniversit
y - Ifrane
Accordo di
collaborazione
Coordinatore
Prof.
Felice Uricchio
Antonio
Data Stipula
28.05.2013
Durata
3
annirinnovo
tacito
per
2 anni
Le Convenzioni con l'Università di Badji Mikhtar - Annaba, l'Università Cattolica del
Graben - Butembo, il Biotechnology Research Centre - Tripoli, la Mediterranean School of
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E-Business Management Al Akhawayn University - Ifrane, risultano in vigore e non
necessitano di sostituzione del coordinatore.
Si passa a esaminare la Tabella delle Convenzioni che l'Università di Bari Aldo
Moro ha stipulato con le Università di alcuni paesi dell'Asia.
TABELLA ASIA
GIAPPONE
Istituzione partner
Università
Waseda
di
Università
Kitasato
di
Università
Sophia - Tokyo
di
Memorandum
D’Intesa
Coordinatore
Prof. Saverio Pascazio
di
Data Stipula
10.03.2004
Memorandum
D’Intesa
–
1 anno
rinnovo tacito
–
5 anni
salvo rinnovo
–
2 anni
salvo rinnovo
–
10.07.2008
5
anni
salvo rinnovo
–
Rinnovo
06.08.2013
5 anni salvo
rinnovo
17.03.2006
Memorandum
D’Intesa
Accordo
di
Cooperazione
Accademica
Atto aggiuntivo
Proff.
Pasquale
Guaragnella
Saverio Pascazio
Prof. Nicola Daniele
Coniglio
Prof.
Fracassi
18.02.2011
11.07.2012
Francesco
Commissione:
Proff.
Francesco Fracassi –
Saverio Pascazio
Protocollo
Esecutivo per lo
Scambio
Studenti
Durata
5 anni
rinnovo tacito
Prof. Emilio Jirillo
Convenzione
School
of
Economics Chukyo
University
of
Nagoya
Università
Nagasaki
Tipologia
dell’Accordo
29.06.2009
Fino alla data
dell'Accordo
di
cooperazione
In riferimento al Memorandum d'Intesa con la School of Economics Chukyo
University di Nagoya, il coordinatore prof. Daniele Coniglio, con nota del 14.07.2015, ha
dichiarato di voler rinnovare l'Accordo di collaborazione con la predetta Università.
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INDONESIA
Istituzione
partner
Università
Hasanuddin di
Makassar
Tipologia
dell’Accordo
Coordinatore
Prof.ssa
Mila
Tommaseo Ponzetta
(in quiescenza)
Convenzione
Data Stipula
25.05.2009
Durata
5 anni
rinnovo tacito
–
In merito alla Convenzione con l'Università Hassanuddin di Makassar, il cui
coordinatore era la prof.ssa Mila Tommaseo Ponzetta, attualmente in quiescenza, il prof.
Mariano Rocchi, Direttore del Dipartimento di Biologia, ha dichiarato che la predetta
convenzione era strettamente legata alle attività di ricerca della prof.ssa Tommaseo,
pertanto non ritiene rinnovarla.
ISRAELE
Istituzione
partner
Università
Beer Sheva di
Ben Gurion
Al
Quds
University
Tipologia
dell’Accord
o
Convenzione
Convenzione
Coordinatore
Data Stipula
Prof.
Giorgio
Assennato
(in
quiescenza)
27.12.1995
Prof.ssa
Corcelli
16.11.2006
Angela
13.11.1996
Durata
1
rinnovo
anno
–
salvo
1
rinnovo
anno
–
salvo
1 anno – rinnovo
tacito
In riferimento alla Convenzione con l'Università di Ben Gurion, il cui coordinatore era
il prof. Giorgio Assennato, attualmente in quiescenza, il prof. Giovanni Lapadula, Direttore
del Dipartimento Interdisciplinare di Medicina, ha reso noto quanto segue: il prof. Luigi
Vimercati, coordinatore della sezione di Medicina del Lavoro al quale afferiva il predetto
prof. Assennato, "ha manifestato in senso lato l'Interesse della sezione a mantenere i
rapporti di collaborazione con tale Università anche se risulta doveroso segnalare che allo
stato non sussistono i requisiti di pertinenza scientifica che hanno sostanziato la stipula
della convenzione tra la due Università. Ciò premesso rimettiamo alle valutazioni del
Magnifico l'opportunità di intraprendere una collaborazione con l'Università di Ben GurionNegev".
UZBEKISTAN
Istituzione
Tipolog
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
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partner
ia
dell’Accordo
Istituto
di
Ematologia
ed
Emotrasfusione,
Ministero
della Salute
Coordinatore
Data
Stipula
03.06.2006
Prof. Antonio Crovace
Convenzione
Durata
3anni
salvo
rinnovo
In merito al rinnovo della Convenzione con l'Istituto di Ematologia ed
Emotrasfusione, Ministero della Salute, non è pervenuta alcuna risposta da parte del prof.
Antonio Crovace.
VIETNAM
Istituzione
partner
Tipologia
dell’Accordo
Coordinatore
Università
di
Thai Nguyen
Convenzione
Prof. Giorgio Nuzzaci
(in quiescenza)
Università
NhaTrang
Convenzione
di
Data Stipula
Durata
30.06.2005
3 anni
salvo
rinnovo
Prof. Giuseppe Ruggiero
1 anno
rinnovo
29.11.2011
tacito
In riferimento alla Convenzione con l'Università di Thai Nguyen, il cui coordinatore
era il prof. Giorgio Nuzzaci, attualmente in quiescenza, il prof. Teodoro Miano, Direttore
del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli alimenti, ha dichiarato di non
avere alcun interesse a mantenere attivo l'Accordo con la suddetta Università.
Infine, l'Ufficio riporta qui di seguito le tabelle delle Convenzioni in vigore i cui
coordinatori non necessitano di essere sostituiti.
BANGLADESH
Istituzione
partner
Agricultural
University
Gazipur
Tipologia
dell’Accordo
Coordinatore
Data Stipula
Prof. Aldo Corriero
06.04.2014
Convenzione
63
Durata
5 anni –
rinnovabile per
ulteriori 5 anni
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.7
COREA
Istituzione
partner
Tipologia
dell’Accordo
Università
di
Hankuk - Seul
Convenzione+
Coordinatore
Prof.
Losurdo
Francesco
Data Stipula
23.04.2004
Durata
1 anno
tacito
rinnovo
Protocollo
LIBANO
Istituzione
partner
Universita
Libanese
Beirut
di
Tipologia
dell’Accordo
Coordinatore
Convenzione
quadro
Prof.ssa
Tempesta
Data Stipula
Maria
25.11.2013
Durata
5 anni –
salvo rinnovo
KAZAKISTAN
Istituzione
partner
Università
nazionale
Agricoltura
Tipologia
dell’Accordo
Convenzione
di
Coordinatore
Data Stipula
Ambasciata
del
Kazakistan a Roma
06.07.2005
Durata
1 anno – rinnovo tacito
Le Convenzioni con l'Agricultural University - Gazipur, l'Università di Hankuk - Seul,
l'Università libanese di Beirut e l'Università nazionale di Agricoltura del Kazakistan,
risultano in vigore e non necessitano di sostituzione del coordinatore.
L'Ufficio rappresenta che per quanto riguarda gli Accordi per i quali non è pervenuto
alcun riscontro e precisamente con l'Università di Addis Beba, Dipartimento di Scienze
Economiche e Metodi Matematici, e l'Istituto di Ematologia ed Emotrasfusione, Ministero
della Salute, coordinatore prof. Antonio Crovace, l'Ufficio rimane in attesa di conoscere la
volontà in merito al prosieguo o meno di tale collaborazione accademica.””
Il Rettore, al termine dell’illustrazione, invita i presenti a prendere atto del
monitoraggio delle succitate Convenzioni e a pronunciarsi in merito alla sostituzione dei
coordinatori collocati in quiescenza, relativamente alle convenzioni ancora in vigore, alla
non prosecuzione della cooperazione con le su riportate Università per le quali i
Dipartimenti coinvolti hanno espresso di non avere più interesse alla collaborazione, salvo
64
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.7
che altri Dipartimenti non manifestino la disponibilità a proseguirla, nonché ai rinnovi delle
convenzioni per le quali è stato comunicato l’interesse a continuare la collaborazione.
Egli, in particolare, propone il dott. Gianluca Selicato quale coordinatore della
Convenzione con l’Accademia Araba d’Egitto, in sostituzione della prof.ssa C. Coco, in
quiescenza, in considerazione degli ambiti di interesse della Convenzione de qua,
esprimendo, altresì, l’interesse a proseguire la collaborazione con l’Università di Ben
Gurion – Negev, Israele con indicazione del prof. Luigi Vimercati quale coordinatore della
relativa Convenzione, in sostituzione del prof. G. Assennato, in quiescenza.
La prof.ssa Jacquet propone la designazione del prof. Matteo Maiorano, quale
coordinatore del Memorandum d’intesa con l’Università di Sophia – Tokyo, a decorrere
dal giorno, prossimo a venire, di collocamento in quiescenza dell’attuale coordinatore,
prof. P. Guaragnella.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
PRESO ATTO
dell’attività di monitoraggio degli Accordi bilaterali di cooperazione
avviata dal Dipartimento per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni
Esterne,
con
specifico
riferimento
agli
Accordi
con
le
Università/Istituzioni di Angola, Burkina Faso, Egitto, Ethiopia,
Senegal, Tunisia, Algeria, Congo, Marocco, nonché Giappone,
Indonesia, Israele, Uzbekistan, Vietnam, Bangladesch, Corea,
Libano, Kazakistan;
CONSIDERATO
quanto rappresentato nella relazione istruttoria circa le attività
intraprese dal competente Ufficio, volte ad acquisire il parere dei
coordinatori o dei Direttori di Dipartimento in merito alla
sostituzione
dei
coordinatori
collocati
in
quiescenza
ed
all'interesse al prosieguo della cooperazione con le Istituzioni
estere;
VISTA
la delibera del Consiglio del Dipartimento di Scienze Economiche
e Metodi Matematici, assunta nella seduta del 22.05.2015, con la
quale è stato approvato il prosieguo della collaborazione con
l'Universidade Católica de l'Angola ed è stato altresì individuato il
prof. Nicola Daniele Coniglio, quale nuovo coordinatore della
Convenzione de qua, in sostituzione del prof. Giovanni Ferri;
VISTE
le delibere del Consiglio del Dipartimento di Lettere, Lingue Arti
Italianistica e Culture Comparate, assunte nella seduta del
65
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.7
10.06.2015, con le quali il predetto Dipartimento ha dichiarato di
non essere interessato a proseguire la cooperazione con le
Università di Ouagadougu, Burkina Faso e "Cheikh Anta Diop" di
Dakar;
VISTE
le delibere del Consiglio del Dipartimento di Scienze Politiche,
assunte nella seduta del 24.06.2015, con le quali è stato proposto
il prof. Nicola Neri quale nuovo coordinatore della Convenzione
con l’Accademia Araba d’Egitto, in sostituzione della prof.ssa
Coco, nonché la prof.ssa Michela Pellicani, quale nuovo
coordinatore delle Convenzioni con le Università di Kairouan e di
Sousse, in sostituzione del prof. Luigi Di Comite;
VISTA
la delibera del Consiglio del Dipartimento di Lettere Lingue Arti
Italianistica e Culture comparate, assunta nella seduta del
05.03.2015, con la quale è stata approvata la proposta di Accordo
di cooperazione con l'Università di Tunisi "El Manar" ed è stato
individuato il dott. Carlo Alberto Anzuini, quale coordinatore della
predetta convenzione;
VISTA
la nota, in data 14.07.2015, con la quale il prof. Daniele Coniglio,
coordinatore della convenzione con la School of Economics
Chukyo University di Nagoya, ha dichiarato di voler rinnovare la
predetta Convenzione;
VISTA
la nota, in data 20.05.2015, con la quale il Direttore del
Dipartimento di Biologia, prof. Mariano Rocchi, ha dichiarato il non
interesse
a
rinnovare
la
Convenzione
con
l'Università
Hassanuddin di Makassar, Indonesia, in quanto la stessa era
strettamente legata alle attività di ricerca della prof.ssa Mila
Tommaseo, attualmente in quiescenza;
VISTA
la nota, in data 30.04.2015, con la quale il Direttore del
Dipartimento
di
Medicina
Interdisciplinare,
prof.
Giovanni
Lapadula, in merito alla Convenzione con l'Università di Ben
Gurion, il cui coordinatore era il prof. Giorgio Assennato,
attualmente in quiescenza, ha comunicato che, pur manifestando
l'interesse della sezione di Medicina del Lavoro, al quale afferiva il
predetto docente, a mantenere i rapporti di collaborazione con tale
66
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.7
Università,
non
ritiene
di
mantenere
attivo
l'Accordo
di
collaborazione con la suddetta Università, rimettendo, comunque,
a questo Consesso eventuali diverse valutazioni in merito;
VISTA
la nota, in data 14.07.2015, con la quale il Direttore del
Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli alimenti,
prof. Teodoro Miano, ha dichiarato di non avere interesse a
proseguire la collaborazione con l'Università di Thai Nguyen,
Vietnam;
TENUTO CONTO
di quanto rappresentato dalla competente Area Relazioni
Internazionali del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la
Didattica e le Relazioni esterne;
CONDIVISA
la proposta del Rettore in ordine al nominativo del dott. Gianluca
Selicato quale coordinatore della Convenzione con l’Accademia
Araba d’Egitto, in sostituzione della prof.ssa C. Coco, in
quiescenza, in considerazione degli ambiti di interesse della
Convenzione de qua;
CONDIVISA
l’ulteriore proposta del Rettore in ordine all’interesse a proseguire
la collaborazione con l’Università di Ben Gurion – Negev, Israele
ed all’indicazione del prof. Luigi Vimercati quale coordinatore della
relativa Convenzione, in sostituzione del prof. G. Assennato, in
quiescenza;
CONDIVISA
la proposta del Direttore del Dipartimento LELIA, prof.ssa M.T.
Jacquet, in ordine alla designazione del prof. Matteo Maiorano,
quale coordinatore del Memorandum d’intesa con l’Università di
Sophia – Tokyo, a decorrere dal giorno di collocamento in
quiescenza dell’attuale coordinatore, prof. P. Guaragnella,
DELIBERA
−
di nominare il dott. Gianluca Selicato quale coordinatore della Convenzione con
l'Accademia Araba d'Egitto, in sostituzione della prof.ssa Caterina Coco, attualmente
in quiescenza;
−
di nominare la prof.ssa Michela Pellicani, quale coordinatore delle Convenzioni con le
Università di Kairouan e di Sousse, in sostituzione del prof. Luigi Di Comite,
attualmente in quiescenza;
67
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.7
−
di rinnovare l'Accordo di collaborazione con l'Universidade Católica de l'Angola e di
designare quale coordinatore della Convenzione de qua il prof. Nicola Daniele
Coniglio, in sostituzione del prof. Giovanni Ferri;
−
di rinnovare la Convenzione con la School of Economics Chukyo University di Nagoya
e di confermare il dott. Nicola Daniele Coniglio, quale coordinatore della Convenzione
de qua;
−
di approvare l’Accordo di cooperazione con l'Università "El Manar" di Tunisi (allegato
n. 3 al presente verbale), autorizzando il Rettore alla relativa sottoscrizione e dando,
fin d’ora, mandato al Rettore medesimo ad apportare all’atto in questione eventuali
modifiche, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di
stipula, nonché di designare il dott. Carlo Alberto Anzuini quale coordinatore
dell’Accordo de quo;
−
di proseguire la collaborazione con l'Università di Ben Gurion - Negev, Israele e di
designare il prof. Luigi Vimercati quale coordinatore della Convenzione de qua in
sostituzione del prof. Giorgio Assennato, attualmente in quiescenza;
−
di designare il prof. Matteo Maiorano, quale coordinatore del Memorandum d’intesa
con l’Università di Sophia – Tokyo, a decorrere dal giorno di collocamento in
quiescenza dell’attuale coordinatore, prof. P. Guaragnella;
−
di non proseguire la cooperazione con le seguenti Università per le quali i Dipartimenti
coinvolti hanno dichiarato di non avere più interesse, salvo che altri Dipartimenti non
manifestino la disponibilità a proseguire la collaborazione individuando altresì il
docente di riferimento:
•
Università di Ouagadougu, Burkina Faso;
•
Università "Cheikh Anta Diop" di Dakar, Senegal;
•
Università Hassanuddin di Makassar, Indonesia;
•
Università di Thai Nguyen,Vietnam;
evidenziando che una mancata risposta verrà considerata come indisponibilità al
prosieguo delle attività di ricerca e scambio di docenti, studenti e personale tecnico
amministrativo, previste negli Accordi di collaborazione;
−
di invitare il Rettore ad inviare un ulteriore sollecito nei termini sopra esposti ai
Dipartimenti che non hanno ancora fornito riscontro alle richieste di sostituzione del
coordinatore, nonché alla disponibilità a voler proseguire la collaborazione, a suo
tempo trasmesse.
68
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.7
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
69
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.8
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
ISTITUZIONE E BANDO DI CONCORSO PREMIO DI LAUREA FINANZIATO DA
CODACONS VENETO E PERIODICO DI INFORMAZIONE TRIBUTARIA “IL53”
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento per
gli Studenti e la Formazione Post Laurea – Divisione master, Corsi di Perfezionamento e
Alta Formazione – Area Provvidenze agli studenti – Settore Borse e Premi di studio e di
laurea ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito:
““L’Ufficio riferisce che il Codacons Veneto (Coordinamento delle associazioni per la
difesa dell’ambiente e la tutela dei diritti degli utenti e dei consumatori) con lettera d’intenti
a firma del suo presidente, avv. Franco Conte, ha manifestato la volontà di finanziare
congiuntamente al periodico di Politica ed InformAzione Tributaria “il53” un premio di
laurea a favore di un giovane laureato magistrale in discipline giuridiche ed economiche di
questa Università.
Il premio sarà conferito con procedimento concorsuale, per titoli.
Al concorso potranno partecipare i laureati, con una età non superiore ai 30 anni,
che abbiano conseguito la laurea magistrale nell’anno accademico 2013/2014 in uno dei
corsi di studi magistrali afferenti ai Dipartimenti di Giurisprudenza, Scienze Politiche,
Scienze economiche e metodi matematici, Studi aziendali e giusprivatistici e al
Dipartimento Jonico in “sistemi giuridici ed economici del mediterraneo: società, ambiente,
culture”, con una votazione non inferiore a 107/110 ed una media voti (media ponderata)
non inferiore ai 27/30.
Inoltre i candidati dovranno aver discusso la propria tesi di laurea su uno e più dei
seguenti argomenti:
1. Il comportamento dei sostituti d’imposta nei momenti di crisi;
2. La tracciabilità elettronica nelle transazioni commerciali e finanziarie;
3. Effetti sull’esportazioni dell’imposizione sul lavoro;
4. Aspetti critici del conflitto di interessi in materia di evasione tributaria;
5. Gli scenari giuridici, economici e finanziari nell’ipotesi di trasferimento
dell’imposizione dal reddito di lavoro ai consumi;
6. Effetti occupazionali sulla componente lavorativa dell’IRAP;
7. La diversità di trattamento tributario e contributivo dei redditi lavorativi nei
Paesi dell’Unione Europea.
Il premio sarà assegnato secondo il criterio della migliore tesi di laurea e del merito
universitario.
A parità di merito universitario, prevarranno le condizioni di reddito più disagiate in
base alla natura ed all’ammontare del reddito ed all’ampiezza del nucleo familiare del
candidato.
L’ammontare del premio è costituito dalla somma di € 1.000,00, a totale carico del
Codacons Veneto congiuntamente al periodico di Politica e InformAzione Tributaria “il 53”.
Pertanto, l’Ufficio, in conformità a quanto previsto dall’art. 74 del Regolamento
d’Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità ed a quanto disposto dal
Regolamento generale per l’assegnazione di premi di studio e di laurea di questa
Università, e d’intesa col donante, ha provveduto a stilare uno schema di bando di
concorso di cui viene data integrale lettura:
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.8
Art. 1
L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, grazie al contributo offerto dal Codacons
Veneto (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e la tutela dei diritti
degli utenti e dei consumatori) congiuntamente al periodico di Politica e InformAzione
Tributaria “il 53”, bandisce un concorso pubblico, per titoli, per l’assegnazione un premio
di laurea destinato ad un laureato meritevole di questa Università che abbia conseguito la
laurea magistrale nell’anno accademico 2013/2014 discutendo la propria tesi di laurea su
uno o più dei seguenti argomenti:
1. Il comportamento dei sostituti d’imposta nei momenti di crisi;
2. La tracciabilità elettronica nelle transazioni commerciali e finanziarie;
3. Effetti sull’esportazioni dell’imposizione sul lavoro;
4. Aspetti critici del conflitto di interessi in materia di evasione tributaria;
5. Gli scenari giuridici, economici e finanziari nell’ipotesi di trasferimento
dell’imposizione dal reddito di lavoro ai consumi;
6. Effetti occupazionali sulla componente lavorativa dell’IRAP;
7. La diversità di trattamento tributario e contributivo dei redditi lavorativi nei
Paesi dell’Unione Europea.
Il premiò sarà assegnato secondo il criterio della migliore tesi e del merito
universitario.
L’ammontare del premio è costituito dalla somma di € 1.000,00, a totale carico del
Codacons Veneto congiuntamente al periodico di Politica e InformAzione Tributaria “il
53”.
Art. 2
Al concorso possono partecipare i laureati magistrali dell’Università degli Studi di
Bari Aldo Moro in possesso dei seguenti requisiti:
− aver conseguito il titolo di studio nell’anno accademico 2013/2014 in uno dei corsi di
laurea magistrale afferenti ai Dipartimenti di Giurisprudenza, Scienze Politiche,
Scienze economiche e metodi matematici, Studi aziendali e giusprivatistici e al
Dipartimento Jonico in “sistemi giuridici ed economici del mediterraneo: società,
ambiente, culture;
− aver discusso la tesi di laurea magistrale in uno o più degli argomenti elencati all’art. 1
del presente bando;
− aver ottenuto una votazione finale non inferiore a 107/110 ed una media voti (media
ponderata) nell’intera carriera universitaria non inferiore a 27/30;
− non aver superato il 30° anno di età alla data di scadenza del bando.
Art. 3
La domanda di ammissione al concorso, redatta in carta libera, secondo il fac-simile
allegato (A), indirizzata al Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro,
Dipartimento per gli Studenti e la formazione post-laurea - Area Provvidenze agli Studenti
- Settore borse e premi di studio e di laurea - Piazza Umberto I, 1 - 70121 Bari, va
consegnata a mano dal lunedì al venerdì, dalle ore 10,00 alle ore 12,00, e lunedì, martedì
e giovedì, dalle ore 15,00 alle ore 17,00, all’Area Protocollo e Gestione Documentale Palazzo Ateneo - Bari, ovvero spedite a mezzo raccomandata postale con avviso di
ricevimento, entro e non oltre quaranta giorni dalla data di emanazione del bando.
Nel caso di spedizione, farà fede il timbro a data dell’ufficio postale accettante la
raccomandata.
Nella domanda ciascun candidato deve dichiarare:
71
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.8
1. cognome e nome, data e luogo di nascita, residenza, cittadinanza;
2. il recapito eletto ai fini del concorso con il C.A.P., numero di telefono; indirizzo di posta
elettronica;
3. possesso di uno dei titoli di studi magistrali ammessi dal bando di concorso (art. 2),
voto e data del conseguimento;
4. di non aver ricevuto per la stessa tesi di laurea altro premio di merito;
5. di non superare il 30° anno di età alla data di scadenza del bando.
Alla domanda dovranno essere allegati:
a) autocertificazione relativa alla carriera universitaria, con espressa indicazione della
data di immatricolazione, della data di conseguimento del titolo di studio e il relativo
voto, di tutti gli esami sostenuti con i relativi CFU e voti e della media ponderata;
b) copia della tesi di laurea;
c) attestazione I.S.E.E. (indicatore della situazione economica equivalente) del nucleo
familiare;
d) copia fotostatica di un documento d’identità in corso di validità del candidato.
Copia della tesi allegata alla domanda potrà essere ritirata entro un anno dalla data
del decreto rettorale di conferimento del premio.
L’Amministrazione universitaria si riserva di effettuare controlli sulla veridicità di
quanto dichiarato. Ferme restando le sanzioni penali previste dall’art. 76 del D.P.R. n. 445
del 28 dicembre 2000, qualora dal controllo emerga la non veridicità del contenuto della
dichiarazione, il dichiarante decade dal beneficio.
Art. 4
Con successivo decreto rettorale sarà nominata la Commissione giudicatrice
costituita da:
− due docenti designati d’intesa dai Direttori di Dipartimento a cui afferiscono i corsi di
laurea magistrali di cui al precedente articolo 2;
− da un rappresentante dei soggetti finanziatori del premio.
Art. 5
I premi saranno assegnati con decreto rettorale in esito alle valutazioni espresse
dalla Commissione giudicatrice.
La Commissione giudicatrice formulerà, a proprio insindacabile giudizio, una
graduatoria di merito in relazione alla qualità dell’elaborato della tesi di laurea ed alla
carriera universitaria.
Costituirà titolo preferenziale aver conseguito il titolo entro la durata normale del
corso di studio.
A parità di merito universitario, prevarranno le condizioni di reddito più disagiate in
base alla natura ed all’ammontare del reddito ed all’ampiezza del nucleo familiare del
candidato.
La graduatoria di merito sarà pubblicata sui portali dell’Ateneo di Bari www.uniba.it. e
del Codacons Veneto.
Art. 6
Il premio non è cumulabile con altri premi ricevuti allo stesso titolo.
Art. 7
Il premio è conferito in un’unica soluzione a cura dell’Università degli Studi di Bari
Aldo Moro.
72
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.8
I vincitori saranno contattati dal Settore Borse e premi di studio e di laurea
dell’Ateneo di Bari.
In caso di decadenza da parte di un vincitore la borsa sarà assegnata scorrendo la
graduatoria di merito di cui all’art. 5.
Art. 8
I dati personali raccolti saranno trattati nel rispetto dei principi e della disposizioni
del Decreto Legislativo n.196/2003 in materia di tutela della riservatezza e comunque
esclusivamente per le finalità di gestione delle procedure concorsuali.
Il trattamento dei dati verrà effettuato sia mediante sistemi informatici che in forma
manuale con mezzi cartacei. La resa dei dati richiesti è condizione obbligatoria per la
gestione delle procedure concorsuali.
Art. 9
Per quanto non specificato nel presente bando si fa riferimento alle norme
contenute nelle leggi sulla Istruzione universitaria, al regolamento generale per
l’assegnazione dei premi di studio e di laurea dell’università degli Studi di Bari Aldo Moro,
nonché alla normativa vigente.””
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
l’art. 74 del Regolamento d’Ateneo per l’Amministrazione, la
Finanza e la Contabilità;
VISTO
il Regolamento per l’assegnazione di premi di studio e di laurea
emanato con D.R. n. 4149 del 13.05.2002;
VISTA
la lettera d’intenti avanzata dal Codacons Veneto (Coordinamento
delle associazioni per la difesa dell’ambiente e la tutela dei diritti
degli utenti e dei consumatori), congiuntamente al periodico di
Politica e InformAZIONE Tributaria “il 53” in ordine all’istituzione di
un premio di laurea dell’importo di € 1.000,00, destinato ad un
giovane laureato in discipline giuridiche ed economiche che abbia
discusso la propria tesi di laurea magistrale nell’anno accademico
2013/2014 su uno o più degli argomenti citati in narrativa;
VISTO
lo schema di bando di concorso pubblico, per titoli, per il
conferimento del suddetto premio di laurea;
TENUTO CONTO
di quanto rappresentato dal competente Settore dell’Area
Provvidenze agli Studenti del Dipartimento per gli Studenti e la
Formazione post-laurea;
nel manifestare vivo compiacimento per l’istituzione del suddetto premio di laurea,
DELIBERA
73
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.8
in accoglimento della richiesta avanzata dal Codacons Veneto (Coordinamento delle
associazioni per la difesa dell’ambiente e la tutela dei diritti degli utenti e dei consumatori),
congiuntamente al periodico di Politica e InformAZIONE Tributaria “il 53”, di approvare
l’istituzione presso questa Università di un premio di laurea dell’importo di € 1.000,00
destinato ad un giovane laureato in discipline giuridiche ed economiche che abbia
discusso la propria tesi di laurea magistrale nell’anno accademico 2013/2014 su uno o più
degli argomenti citati in narrativa, ed il relativo bando di concorso pubblico, per titoli, di cui
egualmente in narrativa.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
74
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.9
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
REGOLAMENTO PREMIO ANNUALE IN MEMORIA DELLA DOTT.SSA “SARA
DIOMEDE” DESTINATO ALLA MIGLIORE TESI DI DOTTORATO DI RICERCA IN
SCIENZE CHIMICHE E MOLECOLARI, EMANATO CON D.R. N. 1721 DEL 24.04.2013:
PROPOSTA DI MODIFICA ART. 4
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento per
gli Studenti e la Formazione Post Laurea – Area Provvidenze agli studenti – Settore borse
e Premi di studio e di laurea ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito:
““L’Ufficio riferisce che è pervenuta da parte del Direttore del Dipartimento di
Chimica, prof. Francesco Fracassi, una richiesta di emendamento all’art. 4, primo comma,
del regolamento per il conferimento del premio annuale in memoria della dott.ssa “Sara
Diomede”, approvato da questo Consesso nella riunione del 27/03/2013 ed emanato con
D.R. n. 1721 del 24/04/2013.
Il suddetto premio è destinato alla migliore tesi di dottorato realizzata per il
conseguimento del titolo di dottore di ricerca in uno dei dottorati della Scuola di dottorato
in Scienze e Chimiche Molecolari dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
Secondo quanto previsto dal regolamento vigente, al concorso pubblico, per titoli,
per il conferimento del premio possono presentare istanza soltanto i laureati in Chimica
che hanno conseguito il titolo di dottore di ricerca; ora, sulla base delle deliberazioni
assunte dal Collegio dei docenti del dottorato in Scienze Chimiche e Molecolari, nella
riunione del 7 aprile 2014, e dal Consiglio del Dipartimento di Chimica, nella seduta del
12/02/2015, su proposta avanzata dal prof. Ilario Losito, docente afferente al Dipartimento
di Chimica, in qualità di rappresentante della famiglia Diomede, finanziatrice del premio, si
intende estendere la partecipazione al concorso a tutti coloro i quali conseguono il titolo di
dottore di ricerca a prescindere della laurea di cui sono in possesso, in virtù dell’ormai
significativa presenza tra gli allievi del dottorato anche di laureati in discipline diverse dalla
Chimica.
Dunque, l’Ufficio in ottemperanza alla richiesta di emendamento all’art. 4, primo
comma, del regolamento per il conferimento del premio annuale in memoria della
dottoressa “Sara Diomede”, emanato con D.R. n. 1721 del 24/04/2013, avanzata dal
Direttore del Dipartimento di Chimica di questa Università e sostenuta dallo stesso
Consiglio di Dipartimento e dal Collegio dei docenti del dottorato in Scienze Chimiche e
Molecolari dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, propone di procedere a riformulare
il primo comma dell’art. 4 del succitato regolamento, così come proposto nel testo qui di
seguito riportato:
TESTO ORIGINALE
Regolamento per il conferimento del premio annuale in
memoria della dottoressa “Sara Diomede”
(emanato con D.R. n. 1721 del 24/04/2013)
TESTO CON PROPOSTA DI MODIFICA
Regolamento per il conferimento del premio annuale in
memoria della dottoressa “Sara Diomede”
(emanato con D.R. n. 1721 del 24/04/2013)
ART. 4
Al concorso per il conferimento del premio possono
partecipare coloro i quali abbiano conseguito uno dei
seguenti titoli di studio: laurea quinquennale, specialistica
ART. 4
Al concorso per il conferimento del premio possono
partecipare coloro i quali abbiano superato l’esame finale
per il conseguimento del titolo di dottore di ricerca in uno
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.9
(classe 62/S) o magistrale (classe LM-54) in Chimica e
abbiano superato l’esame finale per il conseguimento del
titolo di dottore di ricerca in uno dei dottorati della Scuola
di dottorato in Scienze chimiche e Molecolari
dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro nell’anno
solare indicato nel bando di concorso.
La domanda di ammissione al concorso, redatta in carta
libera, indirizzata al Magnifico Rettore dell’Università degli
Studi di Bari Aldo Moro, Dipartimento per gli Studenti e la
formazione post-laurea – Area Provvidenze agli Studenti –
Settore I, va consegnata a mano all’Area Protocollo e
Gestione Documentale – Settore II gestione flusso
documentale del Palazzo Ateneo – Bari, dal lunedì al
venerdì, dalle ore 10,00 alle ore 12,00, ovvero spedita a
mezzo raccomandata postale con avviso di ricevimento
entro e non oltre trenta giorni dalla data di emanazione del
bando. Nel caso di spedizione, farà fede il timbro a data
dell’ufficio postale accettante la raccomandata.
Nella domanda, che sarà allegata al bando di concorso e
ne farà parte integrante, ciascun candidato deve indicare:
cognome e nome, data e luogo di nascita,
residenza e cittadinanza;
titoli di studio richiesti e date di conseguimento
degli stessi;
il recapito eletto ai fini del concorso con il CAP,
numeri telefonici ed indirizzo di posta elettronica:
Alla domanda dovranno essere allegati, pena l’esclusione
dal concorso:
dichiarazione sostitutiva di certificazione del
diploma di laurea (quinquennale/specialistica/
magistrale);
dichiarazione
sostitutiva
di
certificazione
attestante il superamento dell’esame finale per il
conferimento del titolo di dottore di ricerca in uno
degli indirizzi della Scuola di Dottorato di Scienze
Chimiche e Molecolari dell’Università degli Studi
di Bari Aldo Moro;
copia della tesi di dottorato;
MOD. I.S.E.E.U. (indicatore della situazione
economica
equivalente
universitaria)
del
candidato relativo all’ultima dichiarazione dei
redditi;
fotocopia del proprio documento d’identità.
eventuali ristampe o copie, corredate da
autocertificazione della conformità agli originali, di
articoli pubblicati su riviste scientifiche e di estratti
relativi a comunicazioni a congresso di cui il
candidato sia (co)autore e che vertano sulle
tematiche del lavoro di dottorato;
ogni altra documentazione che il candidato
ritenga possa rappresentare un titolo di merito
aggiuntivo ai fini del concorso.
I documenti allegati alla domanda potranno essere
ritirati entro un anno dalla data del decreto rettorale di
conferimento.
dei dottorati della Scuola di dottorato in Scienze chimiche
e Molecolari dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro
nell’anno solare indicato nel bando di concorso.
IDEM
“”
Il Senato Accademico, all’unanimità,
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VISTA
la propria delibera del 27.03.2013, in ordine all’istituzione, a partire
dall’anno 2013, di un premio annuale dell’importo di € 1.000,00, in
memoria della dottoressa Sara Diomede, destinato ad un dottore
di ricerca in Scienze Chimiche e Molecolari dell’Università degli
Studi di Bari Aldo Moro, unitamente al Regolamento disciplinante
l’assegnazione del premio di che trattasi (emanato con D.R. n.
1721 del 24.04.2013);
VISTA
la richiesta di emendamento dell’art. 4, comma 1, del suddetto
Regolamento, presentata dal Direttore del Dipartimento di
Chimica,
prof.
Francesco
Fracassi,
unitamente
al
parere
favorevole espresso in merito dal Consiglio del medesimo
Dipartimento, nella riunione del 12.02.2015;
VISTO
l’estratto dal verbale del Collegio dei docenti della Scuola di
dottorato in Scienze Chimiche e Molecolari, relativo alla riunione
del 07.04.2014, inviato con nota, in data 15.05.2015, assunta al
prot. gen. con il n. 39975 del 25.05.2015;
TENUTO CONTO
di quanto rappresentato e proposto dal competente Settore
dell’Area Provvidenze agli Studenti del Dipartimento per gli
Studenti e la Formazione post-laurea;
VISTO
il testo del riformulando art. 4, comma 1 del Regolamento di che
trattasi, che prevede, a seguito della eliminazione delle parole:
“…..abbiano conseguito uno dei seguenti titoli di studio: laurea
quinquennale, specialistica (classe 62/S) o magistrale (classe LM54) in Chimica e…..”, che: “Al concorso per il conferimento del
premio possono partecipare coloro i quali abbiano superato
l’esame finale per il conseguimento del titolo di dottore di ricerca in
uno dei dottorati della Scuola di dottorato in Scienze chimiche e
Molecolari dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro nell’anno
solare indicato nel bando di concorso”,
DELIBERA
in accoglimento della richiesta avanzata dal Direttore del Dipartimento di Chimica, prof.
Francesco Fracassi, di approvare la modifica dell’art. 4, comma 1 del Regolamento per il
conferimento del premio annuale in memoria della dott.ssa “Sara Diomede”, emanato con
D.R. n. 1721 del 24.04.2013, nella formulazione riportata in narrativa.
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Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
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VI.
STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO
CENTRO INTERUNIVERSITARIO DI RICERCA “ARETAI CENTER ON VIRTUES”:
PROPOSTA DI COSTITUZIONE
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R – Settore Pianificazione
Organizzativa e Sistema Bibliotecario di Ateneo ed invita il Senato Accademico a
pronunciarsi in merito:
““Con nota del 16.06.2015, assunta al prot. gen. n. 46878 del 23.06.2015, è
pervenuto l’estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimento di Giurisprudenza, relativo
alla seduta del 30.05.2015 con cui il Consiglio “… dopo un breve dibattito, all’unanimità,
esprime parere favorevole, alla sottoscrizione della convenzione per l’istituzione del
centro di ricerca Aretai Center on Virtues con sede amministrativa presso l’Università di
Genova” secondo lo schema sotto riportato:
“CONVENZIONE PER L'ISTITUZIONE DEL CENTRO INTERUNIVERSITARIO DI
RICERCA ARETAI .Center on Virtues con sede amministrativa presso l’Università
degli Studi di Genova
TRA
L’Università degli studi di Genova, rappresentata dal rettore pro-tempore prof. Paolo
Comanducci debitamente autorizzato a firmare il presente atto con delibera del consiglio
di amministrazione in data……………………
E
L’Università degli studi di Bari rappresentata dal rettore pro-tempore prof. Antonio Felice
Uricchio debitamente autorizzato a firmare il presente atto con delibera del
.............consiglio di amministrazione................................ in data………………………..
E
L’Università degli studi di Venezia
rappresentata dal rettore pro-tempore prof.
................................. debitamente autorizzato a firmare il presente atto con delibera del
.............consiglio di amministrazione................................ in data………………………..
E
L’Università Cattolica del S. Cuore di Milano rappresentata dal rettore pro-tempore prof.
................................. debitamente autorizzato a firmare il presente atto con delibera del
.............consiglio di amministrazione................................ in data………………………..
E
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L’Università europea di Roma rappresentata dal rettore pro-tempore prof.
................................. debitamente autorizzato a firmare il presente atto con delibera del
.............consiglio di amministrazione................................ in data…………………
L’università degli Studi di Cagliari rappresentata dal rettore pro-tempore prof.
…………………..debitamente autorizzato a firmare il presente atto con delibera del consiglio
di amministrazione ……………………………in data …………………..
L’università
degli
studi
di
Pavia,
rappresentata
dal
rettore
pro-tempore
prof……………….debitamente autorizzato a firmare il presente atto con delibera del consiglio
di amministrazione in data………………………..
PREMESSO CHE
sussiste da tempo fra i docenti delle università in questione un comune interesse di
studio sulle tematiche oggi denominate della virtue ethics, che questo interesse si è
tradotto da tempo in fattiva collaborazione come testimoniato da lavori seminariali e dalla
pubblicazione di opere in comune, che sussiste un rapporto di collaborazione con i
principali centri esteri sul tema, si ritiene opportuno incentivare e dare visibilità alle
suddette attività, promuovendo anche il finanziamento della ricerca, con la creazione di
un Centro interuniversitario fra le Università di cui sopra.
ai sensi e per gli effetti dell’art. 91 del DPR 11.7.1980, n. 382, si conviene e si stipula
quanto segue:
Art. 1 – Costituzione
1. Tra le Università indicate in epigrafe è costituito tramite convenzione il centro
interuniversitario di ricerca Aretai. Center on Virtues, nel seguito indicato col termine di
centro, regolato dai seguenti articoli.
2. Sono promotori del centro e suoi iniziali aderenti i docenti delle Università
convenzionate riportati nell’allegato A [elenco suddiviso per Università, con qualifica e
dipartimento di afferenza di ciascun aderente]
Art. 2 – Finalità del centro
1. Il centro si propone, nel rispetto delle competenze degli organi di governo delle
Università aderenti, di:
a) promuovere, sviluppare e coordinare studi e ricerche nei campi delle
formazione del carattere e delle virtù sul piano filosofico (storico e speculativo) e
delle scienze umane in genere;
b) promuovere il dibattito scientifico e le relative pubblicazioni, e offrire adeguato
supporto alla didattica in materia;
c) stimolare iniziative di collaborazione interdisciplinare con altri dipartimenti e
strutture universitarie, con organismi di ricerca nazionali ed internazionali, con
unità operative di ricerca istituite presso enti pubblici e privati;
d) organizzare corsi, seminari, attività e corsi di aggiornamento, convegni di studio e
iniziative di divulgazione scientifica negli ambiti disciplinari di cui al punto a) del
presente articolo, nel rispetto della normativa vigente;
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e) istituire premi o borse di ricerca per il raggiungimento degli scopi del centro, nel
rispetto della normativa vigente, purché i finanziamenti siano specificamente
destinati a tale scopo dal finanziatore;
Art. 3 - Sede del centro
1. Il centro ha sede, ai soli fini amministrativi, presso l’Università degli studi di Genova –
dipartimento di Antichità, Filosofia, Storia, Geografia (DAFIST), che si è reso a ciò
disponibile. Il dipartimento DAFIST supporta la gestione amministrativa e contabile del
centro con le risorse umane e strumentali in dotazione.
2. La sede amministrativa può essere variata previo accordo di tutte le Università
convenzionate.
3. Le attività del centro si svolgono presso le sedi delle Università convenzionate,
secondo i programmi approvati dal consiglio scientifico, avvalendosi a tale scopo delle
attrezzature e del personale dei dipartimenti cui afferiscono gli aderenti al centro,
secondo quanto deliberato dai Dipartimenti stessi all’atto dell’adesione della relativa
Università di appartenenza alla presente convenzione, o secondo accordi tra le parti
interessate, nel rispetto dei regolamenti interni di ciascuna.
4. Il rettore dell’Università, sede amministrativa ha la rappresentanza legale del centro.
Art. 4 - Personale aderente al centro. Adesioni e recessi
1. Al centro possono aderire professori e ricercatori appartenenti alle Università
convenzionate, che svolgono ricerca scientifica nei settori di interesse del centro, previo
parere favorevole del dipartimento cui afferiscono. La domanda di adesione è inoltrata al
direttore e da questi trasmessa al consiglio scientifico, il quale ne delibera l’accettazione.
Dell’accoglimento di tali domande dovrà essere data tempestiva comunicazione ai rettori
delle Università di appartenenza dei richiedenti.
2. I professori e ricercatori che non intendano più aderire al Centro presentano al
direttore del Centro, previo parere del Consiglio di Dipartimento di afferenza, specifica
dichiarazione. Il direttore del Centro sottopone la comunicazione al consiglio scientifico
per la relativa presa d’atto e le conseguenti deliberazioni.
Art. 5 - Organi del centro
1. Sono organi del centro:
a)
il consiglio scientifico;
b)
il direttore
Art. 6 - Consiglio scientifico
1. Il consiglio scientifico è l'organo di indirizzo, di programmazione e di deliberazione
delle attività del centro.
2. Il consiglio scientifico è composto da un massimo di n. 3 rappresentanti per ciascuna
Università convenzionata, di cui uno con funzioni di responsabile e coordinatore della
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locale sezione scientifica, designati dai rettori su proposta dei rispettivi aderenti e al loro
interno.
3. I componenti del consiglio scientifico sono nominati con decreto del Direttore del
Centro. I membri del consiglio scientifico durano in carica un triennio e il loro mandato è
rinnovabile.
4. In particolare il consiglio scientifico esercita le seguenti attribuzioni:
a) elegge al proprio interno il direttore e il vicedirettore, che sostituisce il direttore in caso
di assenza o impedimento;
b) individua i programmi annuali di ricerca del centro, su proposta del direttore, e
approva i piani di utilizzo delle risorse;
c) approva la relazione annuale sulle attività svolte;
d) esprime parere sulle proposte di progetti di ricerca da includere nel programma
annuale di ricerca;
e) propone all’approvazione del dipartimento o del diverso organo competente della
sede amministrativa del centro i contratti di ricerca e le convenzioni con soggetti pubblici
o privati negli ambiti di pertinenza del centro, nel rispetto del pertinente regolamento
dell’Università sede amministrativa, e approva, d’intesa con i dipartimenti, eventuali
modifiche relative alle modalità di utilizzo delle risorse dipartimentali che sono state
deliberate in sede di stipula iniziale o che sono state definite negli accordi tra le parti
interessate;
f) delibera sulle richieste di nuove adesioni al centro e prende atto delle dichiarazioni di
recesso;
g) approva la proposta di rinnovo del centro per il quinquennio successivo, da sottoporre
alla deliberazione degli organi di governo degli Atenei convenzionati;
h) approva la proposta di scioglimento anticipato del centro, da sottoporre alla
deliberazione degli organi di governo degli Atenei convenzionati;
i) delibera su altri argomenti sottoposti al suo esame dal direttore o da almeno un quarto
dei suoi componenti.
5. Il consiglio scientifico è convocato dal direttore in seduta ordinaria di norma ogni
quattro mesi. Esso si riunisce in seduta straordinaria per iniziativa del direttore o quando
ne faccia richiesta motivata almeno un quarto dei componenti. In caso di impedimento o
assenza del direttore, il consiglio è convocato e presieduto dal vicedirettore o, se questi
non è stato nominato, dal decano. Alle riunioni è ammessa la partecipazione anche in
videoconferenza e comunque attraverso modalità che consentano l’identificazione certa
dei partecipanti ed un’effettiva interazione tra i componenti del consiglio scientifico.
6. La convocazione è fatta dal direttore per iscritto (all’occorrenza per via telematica)
almeno sette giorni prima della data fissata per la riunione, con indicazione degli
argomenti posti all’ordine del giorno. In caso di urgenza, il consiglio può essere
convocato con almeno 24 ore di preavviso, con mezzi adeguati alle circostanze.
7. Il direttore è tenuto ad inserire all’ordine del giorno gli argomenti la cui discussione sia
stata richiesta da almeno un quarto dei membri del consiglio scientifico.
8. Per la validità delle sedute è necessaria la presenza della maggioranza assoluta degli
aventi diritto, escludendo dal computo gli assenti giustificati; le delibere sono assunte a
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maggioranza assoluta dei presenti. In caso di parità prevale il voto del direttore o, in sua
mancanza, di chi presiede la seduta.
9. E’ facoltà del direttore indire una riunione estesa a tutti i professori e i ricercatori
aderenti al centro per una ricognizione dell’attività scientifica svolta e programmata dal
centro.
Art. 7 - Il Direttore
1. Il direttore del centro è eletto dal consiglio scientifico fra i suoi membri professori e
ricercatori di ruolo. Dura in carica tre anni e può essere rieletto consecutivamente. La
votazione è valida se vi ha preso parte la maggioranza assoluta degli aventi diritto al
voto. E’ eletto colui che riporta il maggior numero di voti.
2. Il direttore svolge le seguenti funzioni:
a) convoca e presiede il consiglio scientifico;
b) coordina e sovrintende all’attività del centro ed esercita tutte le attribuzioni che
comunque interessano il centro;
c) predispone le proposte dei programmi annuali del centro, i piani di utilizzo delle
risorse e una relazione sulle attività svolte dal centro nell’anno solare precedente, che
sottopone all'approvazione del consiglio scientifico;
3. In caso di impedimento del direttore, le sue funzioni sono, per un periodo non superiore a
sei mesi, esercitate dal vicedirettore.
Art. 8 – Sezioni scientifiche
1. Presso ogni Ateneo convenzionato opera una sezione scientifica del centro cui è
preposto un responsabile e coordinatore, docente, designato dal relativo rettore tra gli
aderenti al centro, su proposta dei componenti della sezione stessa, che sovrintende allo
svolgimento delle attività di ricerca nell’ambito dei programmi del centro.
Art. 9 - Gestione amministrativa e finanziamenti
1. Il centro non ha autonomia amministrativa e gestionale, patrimoniale e negoziale ed è
privo di un proprio budget economico e degli investimenti. Esso non dispone di organico e
non ha dotazione (quota di fondo di finanziamento ordinario) e opera mediante risorse
finanziarie provenienti dallo svolgimento della propria attività, anche di fund raising e di
valorizzazione e sfruttamento commerciale dei diritti di proprietà intellettuale e industriale
ed, eventualmente, mediante finanziamenti erogati su base facoltativa dalle Università
convenzionate, dai Ministeri o da enti pubblici o privati, finalizzati al raggiungimento dei
propri obiettivi.
2. I fondi assegnati al centro in forma indivisa e relativi ad iniziative comuni affluiscono
all'Università sede amministrativa, con vincolo di destinazione al centro, e sono gestiti
secondo le disposizioni del regolamento per l'amministrazione, la finanza e la contabilità
della sede amministrativa.
3. I finanziamenti, su proposta o con il consenso del consiglio scientifico del centro,
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possono essere versati alle singole Università convenzionate e gestiti direttamente dalle
stesse, con destinazione vincolata a favore delle attività di ricerca del centro, e sono
gestiti secondo le disposizioni dei relativi regolamenti per l'amministrazione, la finanza e la
contabilità in forza di specifici atti/contratti.
4. Le attività effettuate in virtù di contratti di ricerca e di consulenza e convenzioni di
ricerca per conto terzi sono di norma svolte secondo quanto previsto dal regolamento
dell’Ateneo sede amministrativa del centro. Per le quote di competenza delle sezioni delle
sedi consorziate si applica il regolamento dell’ateneo al quale confluiscono.
5. La gestione amministrativo-contabile del centro si riconduce, oltre che alle previsioni
della legge n. 240/2010, del d.lgs 27.1.2012, n. 18 e degli altri decreti legislativi attuativi in
tema di contabilità economico-patrimoniale, analitica e di bilancio unico, ai principi di
equilibrio finanziario e di stabilità e sostenibilità economiche. Dalla gestione finanziaria del
centro non può risultare un deficit finanziario né un disavanzo amministrativo.
Art. 10 – Gestione patrimoniale
1. Il centro non ha autonomia patrimoniale. Tutti i beni durevoli acquistati dal centro,
indipendentemente dal loro valore economico, o al medesimo concessi in uso, sono
iscritti in apposito registro presso le Università aderenti in cui sono allocati.
2. In sede di scioglimento, anche anticipato, del centro il consiglio scientifico propone
agli organi di governo degli Atenei convenzionati la destinazione dei beni acquisiti dal
centro, tenendo conto delle esigenze della ricerca scientifica e della sede presso cui i
singoli beni sono utilizzati. Nei casi di recesso di Atenei aderenti il consiglio scientifico
può avanzare, ove lo ritenga opportuno, analoga proposta agli organi di governo degli
Atenei convenzionati, per definire la destinazione di alcuni beni del centro, tenuto conto
delle predette esigenze di ricerca e della sede di utilizzo dei beni medesimi, fermo
restando quanto disposto al successivo comma 3.
3. Agli Atenei che intendano recedere dal centro prima che siano trascorsi tre anni
dall’adesione allo stesso non sarà riconosciuta alcuna quota del patrimonio del centro
medesimo.
Art. 11 - Durata, recesso e rinnovo
1. La presente convenzione entra in vigore dalla data della stipulazione elettronica con
firma digitale o elettronica avanzata/qualificata ai sensi del Codice dell’Amministrazione
digitale (CAD) ed ha validità di 5 anni; è rinnovabile con accordo scritto tra le parti
approvato dai competenti organi accademici, previa valutazione dell’attività scientifica
svolta dal centro nel quinquennio, su proposta del consiglio scientifico.
2. Ciascuna Università contraente può recedere dalla convenzione, dandone
comunicazione al direttore del centro tramite raccomandata con avviso di ricevimento
almeno tre mesi prima della fine dell’esercizio finanziario.
3.L’Università recedente è comunque responsabile per tutte le obbligazioni assunte
verso il centro e verso terzi, che risultino pendenti al momento della ricezione della
comunicazione di recesso sulla base di specifici accordi scritti.
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4. Il direttore sottopone la dichiarazione di recesso alla presa d'atto del consiglio
scientifico. Il recesso ha comunque efficacia dalla data di avvenuto assolvimento delle
obbligazioni in corso di cui al comma 3.
5. In caso di recesso di una Università dal centro, oltre il triennio dall’adesione allo
stesso, l’Ateno recedente avrà diritto ad una quota in denaro o in natura del patrimonio
del centro stesso deliberata dagli organi di governo degli atenei convenzionati, ivi incluso
l’Università recedente, su proposta del consiglio scientifico, tenendo conto delle esigenze
della ricerca scientifica.
Art. 12 - Scioglimento del centro
1. Il centro si scioglie:
a) per scadenza del termine della convenzione;
b) anticipatamente su proposta del consiglio scientifico;
c) anticipatamente, per il venir meno della pluralità degli atenei aderenti (riduzione a uno
degli Atenei interessati);
d) anticipatamente, per sopravvenuti impedimenti di funzionamento, dovuti a gravi e
persistenti motivi 1.
2. Lo scioglimento anticipato per le cause di cui alle lettere b) e d) è deliberato dagli
organi di governo degli Atenei convenzionati, su proposta del consiglio scientifico del
centro, approvata col voto favorevole della maggioranza assoluta dei relativi
componenti.
Lo scioglimento anticipato per la causa di cui alla lettera c) è accertato unilateralmente
dall’Ateneo sede amministrativa e formalizzato con deliberazione dei relativi organi di
governo e successivo provvedimento del relativo rettore.
Lo scioglimento anticipato per la causa di cui alla lettera d) può essere, altresì, disposto
unilateralmente, previa verifica della sussistenza dei presupposti, con deliberazione degli
organi di governo dell'Ateneo sede amministrativa e successivo provvedimento del
relativo rettore.
3. Nessun nuovo impegno o nuovo contratto potrà essere assunto dopo la proposta del
consiglio scientifico di scioglimento del centro o dopo la delibera degli organi di governo
dell’Ateneo sede amministrativa che ha accertato e formalizzato oppure disposto lo
scioglimento del centro e l’avvio della relativa liquidazione. Nel periodo di liquidazione
sono esclusivamente portate a termine le obbligazioni e le pendenze in corso, disposti il
trasferimento delle risorse finanziarie e strumentali e il passaggio delle consegne.
4. Al verificarsi della causa di scioglimento naturale o anticipato del centro il direttore del
centro e il dipartimento di supporto amministrativo del centro rimettono tempestivamente
alla sede amministrativa i risultati della gestione scientifica e amministrativo-contabile del
centro. In presenza di obbligazioni o pendenze in corso, esse sono adempiute e portate
a termine o ne è definito l’eventuale trasferimento ad altra struttura, con le doverose
cautele verso i terzi interessati.
5. In caso di scioglimento anticipato, entro sei mesi dalle deliberazioni degli organi di
1
In questa formulazione sono da ricomprendersi motivazioni quali la mancanza di dipartimento di
appoggio amministrativo contabile, l’impossibilità di riunire gli organi.
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governo degli Atenei convenzionati o dalla data indicata nel decreto rettorale di
scioglimento anticipato del centro di cui al comma 2, salvo diverso termine disposto dal
provvedimento, dovranno essere portate a termine tutte le procedure di liquidazione
della gestione scientifica, tecnica e amministrativa.
6. Qualora impegni o contratti verso terzi comportino l’esigenza di concludere la
liquidazione in un termine superiore rispetto a quello di cui al comma 5, il consiglio
scientifico indica le modalità da osservare per onorare gli impegni o i contratti in atto
mediante trasferimento degli stessi a struttura disponibile, con le doverose cautele verso
i terzi interessati.
Art. 13 - Destinazione dei beni in seguito a scioglimento
1. In caso di scioglimento del centro i beni concessi in uso al medesimo sono
riconsegnati alla struttura concedente in buono stato d’uso, fatta salva la normale usura.
2. I beni acquisiti con risorse del centro alle quali abbiano concorso gli Atenei
convenzionati o gli enti aderenti alla convenzioni sono ripartiti fra le Università
convenzionate, con deliberazione degli organi di governo delle medesime, su proposta
del consiglio scientifico, tenuto conto delle esigenze della ricerca scientifica delle stesse.
3. Le risorse finanziarie assegnate in forma indivisa al centro sono ripartite fra le
Università aderenti, in proporzione al relativo apporto, con le medesime modalità previste
dal comma 2, mentre i fondi assegnati in forma divisa ai vari Atenei confluiscono nel
patrimonio degli stessi.
Art. 14 - Diritti di proprietà intellettuale
1. La proprietà intellettuale sviluppata all’interno del centro inerente a pubblicazioni
scientifiche o a progetti di ricerca è disciplinata dalla normativa di settore e il contributo
di ciascun Ateneo è valorizzato in proporzione al relativo apporto.
2. In caso di derivati della proprietà intellettuale il consiglio scientifico valuta l’opportunità
di deposito di brevetti per la loro protezione formale; se vi è disaccordo tra i ricercatori
che hanno contribuito alla loro realizzazione, il direttore, per consentire al consiglio
scientifico la suddetta valutazione formula una proposta non vincolante, nel rispetto dei
diritti riconosciuti dalla legge agli inventori.
3. La proprietà intellettuale relativa alle metodologie ed agli studi, frutto dei progetti
scientifici collaborativi, è riconosciuta a ciascun Ateneo aderente, sulla base dell’effettivo
apporto, salva pattuizione contraria. La proprietà dei prodotti, frutto dei progetti scientifici
collaborativi, e lo sfruttamento della proprietà intellettuale protetta sono regolati da
specifici accordi.
Art. 15 - Riservatezza
1. Le Università convenzionate si impegnano a non divulgare all’esterno dati, notizie,
informazioni di carattere riservato eventualmente acquisite dai relativi aderenti al centro
e collaboratori, a seguito e in relazione alle attività oggetto del medesimo.
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2. Fermo restando quanto disposto al comma 1, qualora si renda necessaria la
divulgazione dei dati di cui al comma 1, essa è regolata da preventivo accordo scritto tra
le parti interessate, il quale dispone, fra l’altro, gli obblighi di precisare la provenienza
delle informazioni e di citare il progetto di ricerca all’interno del quale esse sono
scaturite.
Art. 16 - Sicurezza
1. Il rettore di ogni Ateneo convenzionato assume gli obblighi del datore di lavoro previsti
dalla normativa in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, nei confronti del
personale universitario, degli studenti e dei collaboratori del centro ospitati presso
l’Università della quale è a capo.
2. Nei casi non disciplinati dalla normativa vigente, al fine di garantire la salute e la
sicurezza del personale che, per conto delle Università, presta la propria opera presso
enti esterni e la sicurezza del personale che, per conto di enti esterni svolge la propria
opera presso le Università, gli Atenei e gli enti convenzionati stipulano fra loro, prima
dell’inizio delle attività, appositi accordi con cui individuano i soggetti su cui gravano gli
obblighi in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Art. 17 - Coperture assicurative
1. Ogni Università contraente dà atto, per quanto di competenza, che il personale
universitario, i collaboratori e gli studenti che svolgono attività presso le sezioni
scientifiche del centro sono in regola con le coperture assicurative previste dalla vigente
normativa.
Art. 18 - Trattamento dei dati personali
1. Le Università contraenti si impegnano reciprocamente al trattamento dei dati relativi
all’espletamento delle attività del Centro in conformità alle misure e agli obblighi imposti
dal d.lgs. 30.6.2003, n. 196, “Codice in materia di protezione dei dati personali” e
ss.mm.ii.
Art. 19 - Controversie
1. Per le eventuali controversie che dovessero insorgere tra gli Atenei firmatari della
presente convenzione, connesse all’esecuzione della stessa, è competente in via
esclusiva il giudice del luogo in cui ha sede legale l'Università sede amministrativa del
centro.
Art. 20 – Modifiche alla convenzione
1. Le modifiche alla presente convenzione, ivi incluse le adesioni di altri Atenei al centro,
sono deliberate a maggioranza assoluta dal consiglio scientifico e approvate dagli organi
di governo delle Università convenzionate. Esse sono formalizzate in appositi atti
aggiuntivi alla presente convenzione.
Art. 21 – Norme transitorie
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1. Entro 30 giorni dalla stipula della presente convenzione gli aderenti al centro
propongono ai rettori degli Atenei di appartenenza, secondo quanto previsto all'articolo
6, i nominativi delle rispettive rappresentanze nel consiglio scientifico, per la relativa
nomina.
2. Entro 60 giorni dalla data di sottoscrizione della presente convenzione sono costituiti
gli organi del centro.
Art. 22 - Disposizioni finali
1. Per tutto quanto non disciplinato nella presente convenzione si applicano, le norme
statutarie e regolamentari vigenti presso l’Ateneo sede amministrativa del centro.
Art. 23 – Registrazione e imposta di bollo
1. La presente convenzione, redatta in un unico originale, si compone di n. …… fogli e
sarà registrata in caso d’uso e a tassa fissa ai sensi dell’articolo 4, tariffa parte II – atti
soggetti a registrazione solo in caso d’uso - del D.P.R. 26.04.1986, n. 131. Le eventuali
spese di registrazione saranno a carico della parte che ne farà richiesta.
L’imposta di bollo (articolo 2 della tariffa, allegato A, parte prima del D.P.R. n. 642/1972),
pari a euro………………, verrà assolta in modo virtuale dall’Università sede
amministrativa che provvederà al pagamento e deterrà l’originale.”
L’Ufficio competente, preso atto dello stato dell’arte attuale relativo al procedimento
per l’avvio del Centro in parola, ritiene che le discordanze rispetto agli schemi adottati da
questa Università per la costituzione di centri interuniversitari di ricerca non giustifichino
una richiesta di modifica al testo della Convenzione di che trattasi per non rallentare l’iter
procedurale finalizzato alla sottoscrizione del medesimo atto.
L’Ufficio rappresenta che, ai fini della sottoscrizione della Convenzione di che
trattasi, conforme alla normativa vigente, è necessario, in primo luogo, aprire le adesioni
ai docenti interessati che saranno sottoposte all’esame di questo Consesso riservandosi
di valutare la congruità delle stesse con lo scopo del Centro.
Tanto si sottopone a questo Consesso per il parere di competenza.””
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
l’art. 55 dello Statuto di Ateneo;
VISTO
l’estratto
dal
verbale
del
Consiglio
del
Dipartimento
di
Giurisprudenza, relativo alla riunione del 31.03.2015, trasmesso
con nota prot. n. 46878 del 23.06.2015, unitamente alla bozza di
Convenzione per l’istituzione del Centro Interuniversitario di
Ricerca “ARETAI – Center on Virtues”;
TENUTO CONTO
di quanto rappresentato dal Settore Pianificazione Organizzativa
del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il
SSN e R,
88
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.10A
DELIBERA
di esprimere parere favorevole in ordine all’adesione dell’Università degli Studi di Bari
Aldo Moro al costituendo Centro Interuniversitario di Ricerca “ARETAI – Center on
Virtues”, secondo la Convenzione istitutiva riportata in narrativa, invitando l’Ufficio ad
aprire la fase delle adesioni e riservandosi, pertanto, di valutare la congruità delle stesse
con lo scopo del Centro.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
89
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.10B
VI.
STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO
CENTRO INTERUNIVERSITARIO DI RICERCA “PER IL TEATRO, LE ARTI VISIVE, LA
MUSICA, IL CINEMA (CUTAMC)”: VALUTAZIONE ADESIONI
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R – Settore Pianificazione
Organizzativa e Sistema Bibliotecario di Ateneo ed invita il Senato Accademico a
pronunciarsi in merito:
““Questo Consesso, nella seduta del 09.06.2015, ha espresso “parere favorevole in
ordine alla trasformazione del Centro Interdipartimentale di Ricerca in Centro
Interuniversitario di Ricerca Per il Teatro, Le Arti Visive, La Musica e il Cinema,
…invitando l’Ufficio ad aprire la fase delle adesioni e riservandosi di valutare la congruità
delle stesse con lo scopo del Centro”.
Il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 12.06.2015, ha approvato la
trasformazione del citato Centro.
L’Ufficio riporta, pertanto, di seguito l’elenco delle adesioni pervenute, la cui fase di
presentazione è scaduta il giorno 20 luglio c.a.:
•
n. 6 docenti di I fascia: prof. Davide Canfora, appartenente al SSD L-FIL-LET/13;
prof.sse Renata Cotrone e Grazia Distaso, appartenenti entrambe al SSD L-FILLET/10; prof. Francesco Fiorentino, appartenente al SSD L/LIN-03, tutti afferenti al
Dipartimento di “‘Lettere, Lingue, Arti’ Italianistica e Culture Comparate”; prof.ssa
Olimpia Imperio e il prof. Pietro Totaro, appartenenti al SSD L-FIL-LET/02 e afferenti
al Dipartimento di “Scienze dell’Antichità e del Tardoantico”;
•
n. 7 docenti di II fascia: prof. Giuseppe Bonifacino, appartenente al SSD L-FILLET/11; proff. Raffaele Girardi e Pietro Sisto, appartenenti al SSD L-FIL-LET/10; prof.
Pierfranco Moliterni, appartenente al SSD L-ART/07; prof.ssa Domenica Pasculli,
appartenente al SSD L-ART/02; prof.ssa Maria Grazia Porcelli, appartenente al SSD
L-LIN/03; prof.ssa Ines Ravasini, appartenente al SSD L-LIN/05, tutti afferenti al
Dipartimento di “‘Lettere, Lingue, Arti’ Italianistica e Culture Comparate”;
•
n. 13 ricercatori: dott. Daniele Maria Pegorari, appartenente al SSD L-FIL-LET/11 e
afferente al Dipartimento di “Filosofia, Letteratura, Storia e Scienze Sociali (FLESS)”;
dott.ssa Carmela Lorella Ausilia Bosco, appartenente al SSD L-LIN/13; dott.ri Stella
Maria Castellaneta, Giulia Dell’Aquila, Angela Gigliola Drago, Emilio Filieri,
Francesco Saverio Minervini, appartenenti al SSD L-FIL-LET/10; dott.ssa Claudia
Corfiati, appartenente al SSD L-FIL-LET/13; dott.ssa Alfonsina De Benedetto,
appartenente al SSD L-LIN/07; dott.ssa Ida Porfido, appartenente al SSD L-LIN/03,
tutti afferenti al Dipartimento di “‘Lettere, Lingue, Arti’ Italianistica e Culture
Comparate”; dott.sse Anna, Tiziana Drago e Paola Ingrosso, appartenenti entrambe
al SSD L-FIL-LET/02, e afferenti al Dipartimento di Scienze dell’Antichità e del
90
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.10B
Tardoantico; dott.ssa Laura Mitarotondo, appartenente al SSD SPS/02, afferente al
dipartimento di “Scienze Politiche”.
Considerata la suddetta documentazione, si sottopone, a questo Consesso, la
valutazione delle adesioni, per la relativa approvazione.””
La prof.ssa Jacquet chiede chiarimenti circa la possibilità di adesione successiva al
Centro interuniversitario di ricerca di che trattasi, ottenendo dal Rettore risposta
affermativa.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
lo Statuto di Ateneo ed, in particolare l’art. 55;
VISTE
la propria delibera del 09.06.2015 e quella del Consiglio di
Amministrazione del 12.06.2015 in ordine alla trasformazione del
Centro Interdipartimentale di Ricerca in Centro Interuniversitario di
Ricerca “Per il Teatro, le Arti Visive, la Musica e il Cinema”;
CONSIDERATO
quanto rappresentato dal competente Settore del Dipartimento
Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R in
merito alle adesioni al costituendo Centro pervenute entro il
20.07.2015,
DELIBERA
di approvare le adesioni al costituendo Centro Interuniversitario di Ricerca “Per il Teatro,
le Arti Visive, la Musica e il Cinema” dei professori e dei ricercatori riportati in narrativa.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
91
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.11
VII.
PERSONALE
PROGRAMMAZIONE UTILIZZO PUNTI ORGANICO 2015 - ESAME RICHIESTE
CHIAMATE DIRETTE EX ART. 5 DEL D.M. N. 335/2015
Il Rettore, dopo aver notiziato in ordine alla nota, prot. n. 62038 del 09.09.2015, già
posta a disposizione dei senatori, concernente “Lettera Abilitati alla prima fascia sulla
Programmazione dei Punti Organico 2015”, apre il dibattito sulla seguente relazione
predisposta dal Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R:
““Il Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione e Rapporti con il SSNR, giusto
mandato ricevuto da questo Consesso nella seduta dell’08.09.2015, ha trasmesso, in data
11.09.2015 prot. 62660 ai Dipartimenti di didattica e ricerca, la seguente nota:
Oggetto: Chiamate dirette ai sensi del D.M. n. 335 del 8.6.2015 “Criteri di
ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO)per l’anno 2015”.
Con il D.M. n. 335 del 8.6.2015 “Criteri di ripartizione del Fondo di Finanziamento
Ordinario (FFO) per l’anno 2015 (allegato sub a) sono stati introdotti “ Incentivi per
chiamate di docenti esterni all'ateneo, trasferimenti di ricercatori e per chiamate
dirette ai sensi della Legge 230/2005”. La norma prevede che: “€ 10.000.000 vengono
destinati a copertura, in regime di cofinanziamento di:
assunzioni di professori non già appartenenti ai ruoli dell’ateneo ai sensi dell’articolo
18, comma 4 della legge 30 dicembre 2010, n. 240 e secondo le procedure di cui
all’articolo18, comma 1 della medesima legge;
trasferimento di ricercatori a tempo indeterminato secondo le procedure di cui
all’articolo 3 della legge 3 luglio 1998, n. 210;
assunzioni di ricercatori di cui all’articolo 24, comma 3, lettera b) della legge 30
dicembre 2010, n. 240 non già in servizio nell’ateneo ai sensi dell’articolo 18, comma 4
della legge 30 dicembre 2010, n. 240;
chiamate dirette di professori o ricercatori di cui all’articolo 24, comma 3,
lettera b), della legge 30 dicembre 2010, n. 240, ai sensi dell’art. 1, comma 9, della
legge 4 novembre 2005, n. 230 e successive modificazioni fino a un importo
massimo di € 3.000.000. Sono escluse dal presente intervento le chiamate per
“chiara fama”.
Gli interventi di cofinanziamento di cui al presente articolo sono pari al 50%
del valore medio nazionale della qualifica corrispondente con esclusione delle
chiamate dirette di soggetti che hanno beneficiato di interventi di cui ai DD.MM. n.
13 del 26.1.2001, n. 501 del 20.03.2003, n. 18 del 1.2.2005, n. 230 del 27.11.2009, n.
486 del 11.11.2011 e n. 539 del 27.11.2012, per le quali il relativo cofinanziamento è
elevato fino a concorrenza del 95%. Per i ricercatori di tipologia b) il relativo
cofinanziamento sarà reso consolidabile esclusivamente all’atto della eventuale
chiamata nel ruolo di professore ai sensi dell’articolo 24, comma 5 della legge 30
dicembre 2010, n. 240.
Gli interventi di cofinanziamento sono riservati alle istituzioni universitarie che nel
quadriennio 2012-2015, tenendo in ogni caso conto delle assunzioni in servizio fino alla
data del 30 aprile 2016, abbiano impiegato almeno il 20% dei Punti Organico destinati
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.11
all’assunzioni di Professori a soggetti esterni all’ateneo ai sensi di quanto previsto dall’art.
18 comma 4 della legge 30 dicembre 2010, n. 240.
Per gli interventi di cofinanziamento per la chiamata diretta ogni università
può formulare entro il 22 settembre 2015 per via telematica, nell’ambito di una
proposta unitaria di ateneo, i nominativi dei soggetti per i quali chiede la chiamata
diretta, indicando per ciascuno la qualifica proposta per l’inquadramento e il livello
di cofinanziamento richiesto (rispettivamente 50% o 95% a seconda della tipologia
di intervento)”.
Qualora le proposte accolte superino le disponibilità di cui al presente articolo e
fissando come criterio prioritario il cofinanziamento di almeno una proposta per ciascun
ateneo richiedente, si procederà ad attribuire a ciascun ateneo un cofinanziamento
massimo pari a quello risultante dal peso dell’ateneo rispetto all’entità del FFO 2015.
Le eventuali disponibilità finanziarie che dovessero residuare sono redistribuite tra
gli atenei proporzionalmente alle assegnazioni disposte ai sensi dell’articolo 10, lettera c)
punti 1 e 2.
Nei casi di cessazione dei professori o dei ricercatori a tempo indeterminato
nell’arco di cinque anni dalla data di assunzione in servizio per passaggio ad altra
Università o cessazione per altra causa, che hanno dato luogo agli incentivi di cui sopra,
si procederà al corrispondente recupero della somma assegnata.”
Considerata l’imminenza della data di invio al MIUR della richiesta di
cofinanziamento per le chiamate dirette (22 settembre 2015), il Senato Accademico,
nella seduta dell’8.9.2015, ha deliberato di invitare i Dipartimenti di didattica e di
ricerca interessati a formulare, entro il 18.09.2015, le richieste di chiamate dirette ex
art. 5 del D.M. 335/2015. La documentazione relativa (delibera del Dipartimento con
l’indicazione del ruolo per il quale la chiamata viene proposta e della verifica dei requisiti
richiesti; curriculum dei candidati) dovrà essere trasmessa, entro la succitata data, ai
seguente
indirizzi
di
posta
elettronica:
[email protected]
e
[email protected].
Ai fini della formulazione delle proposte, si ritiene opportuno trasmettere, in allegato,
copia della Legge n. 230/2005 (allegato sub b) e del D.M. n.276/2011 “Identificazione dei
programmi di ricerca di alta qualificazione, finanziati dall’Unione europea o dal MIUR di
cui all’art. 29, comma 7 della Legge 240/2010” (allegato sub c), evidenziando che, allo
stato, non risulta pubblicato un decreto di modifica del succitato D.M., sebbene il CUN e
l’ANVUR con raccomandazioni e pareri (allegati sub d1,d2 ed e ), abbiano proposto delle
revisioni del detto D.M., nonché l’aggiornamento delle corrispondenze tra posizioni
accademiche italiane ed estere.
Per completezza, si trasmette altresì dossier CUN (allegato sub f) in tema di
chiamate dirette e si comunica che, nella citata seduta dell’8.9.2015, il Senato
Accademico ha deliberato di proporre al Consiglio di Amministrazione che:
“le chiamate dirette ex art.5 del D.M. 335/2015 confluiscano nel cd “fondo
reclutamento”, di cui alla delibera del Consiglio di Amministrazione dell’8.7.2015 (allegato
sub g) secondo i parametri di imputazione dei P.O. ai Dipartimenti indicati in narrativa; di
non prevedere alcuna imputazione in capo ai dipartimenti di didattica e ricerca,
limitatamente al caso di chiamata di ricercatori cofinanziata al 95% ai sensi dell’art.5 del
D.M. n.335/2015”. In merito si precisa che in narrativa si ricordava che, subordinatamente
all’ammissione a cofinanziamento ministeriale, sarebbero imputabili ai dipartimenti
richiedenti, come deducibile da precedenti delibere degli Organi di governo: per la
chiamata diretta di un professore ordinario, p.o. 0,30; per la chiamata di un professore
associato, p.o. 0 (zero); per la chiamata di un “ricercatore di tipo b”, p.o. 0,10, al momento
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.11
dell’assunzione, ed ulteriori 0,10, al momento dell’eventuale inquadramento nel ruolo di
professore associato.
In ottemperanza a quanto deliberato dal Senato Accademico nella succitata seduta,
in merito al D.M. n. 503/2015 “Criteri e contingente assunzionale delle Università statali
per l’anno 2015”, i Dipartimenti di didattica e ricerca, sono altresì invitati “a procedere
all’attualizzazione della propria programmazione dei fabbisogni, evidenziando le priorità,
sulla base delle esigenze didattiche e scientifiche, nella prospettiva dell’utilizzo dei P.O.
2015 disponibili”. Le delibere assunte dovranno essere trasmesse tempestivamente ai già
citati indirizzi di posta elettronica: [email protected] e [email protected].
Successivamente, a seguito della nota pervenuta dal MIUR in data 14.09.2015 prot.
10394 (allegato sub a), e di quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione nella
seduta dell’11.09.2015, l’Ufficio ha trasmesso, con nota prot. n. 63326 del 15.09.2015 ai
succitati Dipartimenti di didattica e ricerca, la seguente comunicazione:
“Si fa seguito alla nota prot. n.62660 del 11.09.2015, relativa alle chiamate dirette ex
art.5 del D.M. 335/2015, per comunicare che il Consiglio di Amministrazione, nella seduta
dell’11.09.2015, ha stabilito:
a) di rinviare ogni determinazione in merito al fondo in cui computare le imputazioni
a carico dei Dipartimenti destinatari di chiamate dirette di professori ordinari ai sensi
dell'art. 5 del D.M. 335/2015, al fine di valutare la questione insieme ai casi simili;
b) di fissare ai Dipartimenti il termine del 02.10.2015 per la presentazione di
richieste di posti formulate in ordine di priorità secondo la propria programmazione
eventualmente attualizzata, talché esse possano essere prese in considerazione e
valutate degli organi di governo al fine dell'impiego dei punti organico 2015.
Le delibere assunte dovranno essere trasmesse tempestivamente ai seguenti
indirizzi di posta elettronica: [email protected] e [email protected].
Si coglie l’occasione per comunicare che il MIUR, con nota n. 10394 del 14.09.2015,
ha evidenziato che “per le chiamate dirette relative all’incentivo in oggetto, i programmi di
ricerca di alta qualificazione, finanziati dall’Unione europea o dal MIUR, di cui all’art. 1,
comma 9, della legge 230/2005 e successive integrazioni e modifiche, nelle more della
prossima emanazione del nuovo decreto di identificazione degli stessi, restano quelli di
cui al DM 1 luglio 2011, n.276”.
L’Ufficio informa che, alla data del 18.09.2015, risultano pervenute le richieste di
chiamate dirette ai sensi del citato D.M. n. 335 del 8.6.2015, che si allegano alla presente
relazione.””
Egli, nel far presente che, nella prospettiva dell’incentivazione ministeriale di che
trattasi,
altri
Atenei,
per
esempio
l’Università
di
Venezia,
hanno
proceduto
tempestivamente attraverso l’emanazione di un bando, ai fini della selezione delle
proposte meritevoli, ritiene utile approfondire l’opportunità di adottare eguale procedura,
per eventuali future analoghe circostanze.
Egli, quindi, informa che, in risposta alla nota, prot. n. 62660 del 11.09.2015, citata
in narrativa, con la quale i Dipartimenti di didattica e ricerca sono stati invitati a formulare
le richieste di chiamate dirette ex art. 5 del D.M. n. 335/2015, sono pervenute le
94
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.11
documentate delibere da parte dei sottoindicati Dipartimenti, già distribuite ai presenti, che
passa ad illustrare nel dettaglio:
−
−
−
−
−
Scienze agro-ambientali e territoriali (riunione del 17.09.2015)
Interdisciplinare di Medicina (riunione del 17.09.2015)
Chimica (riunione del 17.09.2015))
Scienze della formazione, psicologia, comunicazione (riunione del 18.09.2015)
Bioscienze, biotecnologie e biofarmaceutica (riunione del 21.09.2015),
facendo presente, invece, che il Dipartimento di Scienze della terra e geoambientali, nella
riunione del 17.09.2015, ha deliberato di “non fare richiesta, per il corrente anno, di
chiamate dirette, …”.
Esce, alle ore 14,00, il sig. Poliseno.
Ne segue un ampio ed approfondito dibattito, nel corso del quale, in primis, vengono
puntualmente esaminate le succitate richieste formulate dai Dipartimenti di didattica e
ricerca, anche sulla scorta delle precisazioni fornite dal Direttore Generale circa la
rispondenza delle stesse ai requisiti e condizioni di legge nella materia de qua,
riscontrando, in particolare che:
−
la richiesta formulata dal Dipartimento interdisciplinare di Medicina in ordine alla
chiamata diretta ex art. 1, comma 9 della Legge n. 230/2005 del prof. Cosimo De Bari
risulta carente dell’indicazione della fascia, del SSD/Settore concorsuale e delle
esigenze didattiche/scientifiche poste a base della richiesta di chiamata de qua, oltre
che - come evidenziato dal Rettore -, non esperita alcuna valutazione di concerto con
l’Azienda ospedaliero-universitaria in ordine agli impatti sull’attività assistenziale,
mentre le ulteriori proposte formulate dal medesimo Dipartimento attengono a
tipologie differenti da quella di chiamata diretta ex art. 5 del D.M. n. 335/2015;
−
la richiesta formulata dal Dipartimento di Scienze agro-ambientali e territoriali risulta
carente di uno dei requisiti richiesti dall’art. 1, comma 9 della Legge n. 230/2005
(essere “stabilmente impegnato all’estero da almeno un triennio) ed è, pertanto,
inammissibile ai fini di che trattasi.
Nel prosieguo del dibattito, vengono, quindi, approfondite le richieste risultate
ammissibili, di seguito elencate:
−
Scienze della formazione, psicologia, comunicazione, in ordine alla chiamata diretta
ex art. 1, comma 9 della Legge. n. 230/2005, della prof.ssa Elvira Brattico, su un posto
di professore di I fascia, per il SSD M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica;
95
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.11
−
Bioscienze, biotecnologie e biofarmaceutica, in ordine alla chiamata diretta ex art. 1,
comma 9 della Legge. n. 230/2005 del prof. Gino Cingolani, su un posto di professore
di I fascia, per il SSD BIO/11 Biologia Molecolare;
−
Chimica, in ordine alla chiamata diretta, ai sensi dell’art. 1, comma 9 della Legge. n.
230/2005, della dott.ssa Elisabetta Fanizza, su un posto di ricercatore a tempo
determinato ex art. 24, comma 3, lett. b) della Legge n. 240/2010, per il SSD CHIM/02
Chimica fisica;
sulle quali, rispettivamente, forniscono ulteriori puntuali chiarimenti la prof.ssa Da Molin
(evidenziando l’elevato profilo scientifico e la capacità di attrarre risorse della prof.ssa
Elvira Brattico); la prof.ssa Svelto (ricordando che la richiesta di chiamata diretta del prof.
Gino Cingolani aveva già ottenuto un positivo giudizio di meritevolezza da parte
dell’apposita Commissione nominata da questo Consesso, nella riunione del 27.01.2015p.11 all’odg, purtuttavia non accolta dal Consiglio di Amministrazione, nelle riunioni del 29
e 30.01.2015 per rappresentate motivazioni di economicità) ed il prof. Fracassi, oltre che,
con riferimento precipuo alla richiesta formulata dal Dipartimento di Chimica, che attiene
alla chiamata diretta su un posto di ricercatore a t.d. di tipo b) di una dottoressa che
attualmente è ricercatore a t.d. di tipo a), la dott.ssa Rutigliani, la quale ravvisa
l’opportunità di subordinare, comunque, l’istituzione dei posti alla concessione del
cofinanziamento ministeriale.
Il prof. Miano rappresenta l’esigenza di selezionare, nell’ambito delle suddette
richieste, quella potenzialmente più competitiva in ambito nazionale, in particolare alla
luce di quanto precisato nell’art. 5 del D.M. n. 335/2015 circa la fissazione “come criterio
prioritario il cofinanziamento di almeno una proposta per ciascun ateneo richiedente …”,
suggerendo, pertanto, la formulazione di una graduatoria di merito e sottolineando,
peraltro, che gli aspiranti alle chiamate dirette devono inserirsi nelle programmazioni dei
Dipartimenti proponenti; il prof. Battaglia si associa alle considerazioni espresse dal prof.
Miano, evidenziando la virtuosa scelta compiuta da questo Ateneo, nella precedente
iniziativa di cofinanziamento ministeriale di studiosi stabilmente impegnati all’estero, in
merito alla chiamata diretta del dott. Strippoli; il Rettore evidenzia come il passaggio del
decreto ministeriale richiamato dal prof. Miano non precluda a questo Ateneo di
presentare più richieste. Egli rimette, pertanto, alla valutazione del Consesso se
individuare un ordine di priorità, anche sulla base dei fabbisogni, eventualmente
attraverso la nomina di una snella Commissione, ovvero sottoporre tutte e tre le richieste
al Consiglio di Amministrazione per le determinazioni di competenza; il prof. Di Rienzo
96
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
S.A. 21.09.2015/p.11
ritiene che si possa procedere analogamente alla precedente citata occasione, attraverso
la nomina di una Commissione, deputata all’espressione di un giudizio di meritevolezza; il
prof. Angelini reputa piuttosto difficile poter definire una graduatoria rispetto a fattispecie e
settori tanto differenti e, pertanto, l’unico elemento da valutare sarebbe che le richieste di
chiamata de quibus trovino fondamento nelle rispettive programmazioni dei Dipartimenti
proponenti, condividendo la scelta di trasmettere tutte e tre le proposte in esame; il prof.
Miano preannuncia la propria astensione, disapprovando che la selezione di merito venga
operata eventualmente dal Consiglio di Amministrazione; il prof. Stefanì si dichiara
contrario alla definizione di una graduatoria delle richieste di che trattasi, ritenendo che
travalichi le competenze di questo Organo; il Rettore evidenzia come dalle delibere
dipartimentali emergano le esigenze che le chiamate dirette sono intese a coprire,
reputando sussistente già in atti la meritevolezza di tutte e tre le richieste di che trattasi; il
prof. Toma chiede al Rettore di farsi portavoce presso il Consiglio di Amministrazione
dell’opportunità di includere tutte e tre le richieste nella proposta unitaria da formularsi da
parte di questo Ateneo, ai sensi dell’art. 5 del D.M. n. 335/2015, nell’ambito della propria
politica di reclutamento di qualità; la prof.ssa Svelto rilascia a verbale il seguente
intervento: “esprimo amarezza nei confronti di una vicenda [quella relativa alle
determinazioni del Consiglio di Amministrazione del 29 e 30.01.2015 in merito alla
proposta di chiamata diretta del prof. C. Cingolani] rispetto alla quale il Dipartimento di
Bioscienze,
Biotecnologia
e
Biofarmaceutica
aveva
presentato
opportune
controdeduzioni; mi sarei aspettata un’attenzione in più da parte di questa Università”.
Infine, con riferimento alla nota prot. n. 63326 del 14.09.2015, in narrativa, con la
quale sono state comunicate ai Dipartimenti di didattica e Ricerca le determinazioni
assunte dal Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 11.09.2015 e, nello specifico
quella “di fissare ai Dipartimenti il termine del 02.10.2015 per la presentazione di richieste
di posti formulate in ordine di priorità secondo la propria programmazione eventualmente
attualizzata, talchè esse possano essere prese in considerazione e valutate dagli organi
di governo al fine dell’impiego dei punti organico 2015”, i senatori Svelto, Altomare, Miano
e Caivano segnalano l’opportunità di concedere una proroga, tenuto conto, tra l’altro, che
in materia di programmazione è chiamato a pronunciarsi anche il Consiglio della Scuola,
ove esistente (Altomare) e che, in data 02.10.2015, sono calendarizzati taluni
adempimenti relativi alle procedure di elezione dei nuovi Direttori di Dipartimento
(Caivano). Il Rettore precisa a riguardo che il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di
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fissare una ristretta scadenza in considerazione dei tempi a disposizione ai fini
dell’impiego dei P.O. 2015, nonché del prossimo spirare degli Organi di Governo in carica.
Al termine dell’ampio dibattito, il Rettore invita il Senato Accademico a voler
deliberare in ordine all’argomento in oggetto.
Il Senato Accademico, con l’astensione del prof. Miano relativamente alla proposta
da formulare al Consiglio di Amministrazione,
VISTA
la Legge n. 230/2005 e s.m.i. ed, in particolare, l’art. 1, comma 9;
VISTA
la Legge n. 240/2010 ed in particolare gli artt. 18, 24 e 29;
VISTO
il D. Lgs. n. 49/2012 e s.m.i.;
VISTO
il D.M. n. 276 del 01.07.2011 “Identificazione dei programmi di
ricerca di alta qualificazione, finanziati dall’Unione Europea o dal
MIUR di cui all’art. 29, comma 7 della Legge n. 240/2010”;
VISTO
il D.M. n. 335 del 08.06.2015 “Criteri di ripartizione del Fondo di
Finanziamento Ordinario (FFO) per l’anno 2015”, in particolare
l’art. 5 “Incentivi per chiamate di docenti esterni all’ateneo,
trasferimenti di ricercatori e per chiamate dirette ai sensi della
legge n. 230/2005”;
VISTA
la nota MIUR prot. n. 10394 del 14.09.2015, assunta al prot. gen.
con il n. 63216 del 14.09.2015 “FFO 2015 – art. 5 – Incentivi per
chiamate di docenti esterni all’ateneo, trasferimenti di ricercatori e
per chiamate dirette ai sensi della legge 230/2005”;
VISTI
il Regolamento per la chiamata dei professori di ruolo ai sensi
dell’art. 18 e 24 della Legge n. 240/2010 (D.R. n. 2468 del
06.07.2015) ed il Regolamento per il reclutamento di ricercatori
con contratto a tempo determinato (D.R. n. 2819 del 05.08.2015);
VISTE
le proprie delibere del 07.07.2015, 30.07.2015 e 08.09.2015;
VISTE
le delibere del Consiglio di Amministrazione del 04.11.2014,
29.01.2015, 16/19.03.2015, 23.06.2015, 30.06.2015, 08.07.2015 e
11.09.2015;
ATTESA
la scadenza del 22.09.2015 per la presentazione da parte degli
Atenei delle proposte di chiamate dirette per le quali si chiede il
cofinanziamento a valere sul FFO 2015;
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CONSIDERATO
quanto rappresentato nella relazione istruttoria da parte del
competente
Ufficio
del
Dipartimento
Risorse
Umane,
Organizzazione e Rapporti con il SSN e R;
VISTE
la nota prot. n. 62660 del 11.09.2015, con la quale i Dipartimenti di
didattica e ricerca sono stati invitati a formulare le richieste di
chiamate dirette ex art. 5 del D.M. n. 335/2015, attraverso la
trasmissione
della
relativa
delibera
dipartimentale
con
l’indicazione del ruolo per il quale la chiamata viene proposta e
della verifica dei requisiti richiesti, nonché il curriculum dei
candidati; la nota prot. n. 63326 del 14.09.2015 di comunicazione
ai Dipartimenti di didattica e ricerca delle ulteriori determinazioni
assunte dal Consiglio di Amministrazione, nella riunione del
11.09.2015;
VISTE
le documentate delibere pervenute da parte dei sottoindicati
Dipartimenti di Didattica e Ricerca in risposta alla suddetta nota
prot. n. 62660/2015:
−
−
−
−
−
Scienze agro-ambientali e territoriali (riunione del
17.09.2015)
Interdisciplinare di Medicina (riunione del 17.09.2015)
Chimica (riunione del 17.09.2015))
Scienze della formazione, psicologia, comunicazione
(riunione del 18.09.2015)
Bioscienze, biotecnologie e biofarmaceutica (riunione
del 21.09.2015),
nonché quella del Dipartimento di Scienze della terra e
geoambientali (riunione del 17.09.2015) di “non fare richiesta, per
il corrente anno, di chiamate dirette, …”
RISCONTRATO
in particolare che la richiesta formulata dal Dipartimento
interdisciplinare di Medicina in ordine alla chiamata diretta ex art.
1, comma 9 della Legge n. 230/2005 del prof. Cosimo De Bari
risulta carente dell’indicazione della fascia, del SSD/Settore
concorsuale e delle esigenze didattiche/scientifiche poste a base
della richiesta di chiamata de qua, oltre che non esperita alcuna
valutazione di concerto con l’Azienda ospedaliero-universitaria in
ordine agli impatti sull’attività assistenziale, mentre le ulteriori
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
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proposte formulate dal medesimo Dipartimento attengono a
tipologie differenti da quella di chiamata diretta ex art. 5 del D.M.
n. 335/2015;
EVIDENZIATO
inoltre che la richiesta formulata dal Dipartimento di Scienze agroambientali e territoriali risulta carente di uno dei requisiti richiesti
dall’art. 1, comma 9 della Legge n. 230/2005 (essere “stabilmente
impegnato all’estero da almeno un triennio) ed è, pertanto,
inammissibile ai fini di che trattasi;
SENTITO
l’orientamento emerso nel corso del dibattito;
VALUTATE
pertanto, le richieste formulate dai Dipartimenti di:
−
Scienze della formazione, psicologia, comunicazione, in ordine
alla chiamata diretta ex art. 1, comma 9 della Legge. n.
230/2005, della prof.ssa Elvira Brattico, su un posto di
professore di I fascia, per il SSD M-PSI/02 Psicobiologia e
psicologia fisiologica;
−
Bioscienze, biotecnologie e biofarmaceutica, in ordine alla
chiamata diretta ex art. 1, comma 9 della Legge. n. 230/2005
del prof. Gino Cingolani, su un posto di professore di I fascia,
per il SSD BIO/11 Biologia Molecolare;
−
Chimica, in ordine alla chiamata diretta, ai sensi dell’art. 1,
comma 9 della Legge. n. 230/2005, della dott.ssa Elisabetta
Fanizza, su un posto di ricercatore a tempo determinato ex art.
24, comma 3, lett. b) della Legge n. 240/2010, per il SSD
CHIM/02 Chimica fisica;
ritenute tutte meritevoli ai fini della formulazione della proposta
unitaria di questo Ateneo, ai sensi dell’art. 5 del D.M. n. 335/2015,
nell’ambito della propria politica di reclutamento di qualità,
DELIBERA
−
per le motivazioni in premessa, di non accogliere la proposta formulata dal
Dipartimento Interdisciplinare di Medicina in ordine alla chiamata diretta ex art. 1,
comma 9 della Legge n. 230/2005 del prof. Cosimo De Bari;
100
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−
di proporre al Consiglio di Amministrazione le chiamate dirette, ai sensi dell’art. 1,
comma 9 della Legge n. 230/2005 e dell’art. 5 del D.M. n. 335/2015, con istituzione
dei relativi posti, subordinatamente alla concessione del cofinanziamento ministeriale:
−
della prof.ssa Elvira Brattico, su un posto di professore di I fascia, per il SSD MPSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica (cofinanziamento 50%);
−
del prof. Gino Cingolani, su un posto di professore di I fascia, per il SSD BIO/11
Biologia Molecolare (cofinaziamento 50%);
−
della dott.ssa Elisabetta Fanizza su un posto di ricercatore a tempo determinato ex
art. 24, comma 3, lett. b) della Legge n. 240/2010, per il SSD CHIM/02 Chimica
fisica (cofinaziamento 50%).
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
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VII.
PERSONALE
PROPOSTA DI CHIAMATA A PROFESSORE DI II FASCIA AI SENSI DELL’ART. 18,
COMMA 1, DELLA LEGGE 240/2010 – DIPARTIMENTO INTERATENEO DI FISICA:
DOTT. SALVATORE MY
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R – Divisione Personale
Docente – Area Docenti – Settore Professori di I e II fascia:
““L’ufficio riferisce che con D.R. n. 2811 del 3 agosto 2015 sono stati approvati gli
atti della procedura di selezione per la chiamata di n. 1 professore universitario di
seconda fascia, ai sensi dell’art. 18 comma 1, della legge 30.12.2010, n. 240, per il
settore concorsuale 02/A1 Fisica sperimentale delle interazioni fondamentali ed il settore
scientifico-disciplinare FIS/01 Fisica sperimentale presso il Dipartimento Interateneo di
Fisica di questa Università, bandita con D.R. n.3671 del 4 dicembre 2014 (G.U. S.S.Concorsi ed Esami – n. 101 del 30.12.2014).
In base agli esiti della valutazione il Dott. Salvatore MY, nato a [XXXX] il [XXXX], è
indicato quale candidato più qualificato alla chiamata a professore universitario di
seconda fascia.
Il Consiglio di Dipartimento Interateneo di Fisica di questa Università, nella seduta
del 2 settembre 2015, preso atto del suddetto decreto, nella composizione e con la
maggioranza prevista dalla norma, ha deliberato all’unanimità dei professori di I e II fascia
di proporre la chiamata del Dott. Salvatore MY quale professore universitario di seconda
fascia per il settore scientifico disciplinare FIS/01 Fisica sperimentale.
Per completezza di informazione si rammenta che:
il Dott. Salvatore MY è attualmente ricercatore universitario presso il Politecnico di
Bari;
per il reclutamento in questione saranno utilizzati 0,7 punti organico dei complessivi
P.O. assegnati con D.I. 28.12.2012 concernente “ Piano straordinario 2012-2013 per la
chiamata dei professori di II fascia”.””
Per quanto sopra rappresentato, ai sensi dell’art. 7 del Regolamento d’Ateneo per la
chiamata dei professori di ruolo ai sensi dell’art. 18 e 24 della Legge del 30.12.2010 n.
240”, di cui al DR n. 2468 del 06.07.2015, il Rettore invita il Senato Accademico a
pronunciarsi in merito alla citata proposta di chiamata.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la Legge 30.12.2010, n. 240 e s.m.i. e, in particolare, l’art. 18;
VISTO
il D.I. 28.12.2012 concernente “Piano straordinario 2012-2013 per
la chiamata dei professori di II fascia”;
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VISTA
la nota MIUR, prot. n 1856 del 13.02.2015 relativa alla disponibilità
di questo Ateneo dei P.O del Piano straordinario per la chiamata
dei professori di II fascia;
VISTO
lo Statuto d’Ateneo;
VISTO
il Regolamento per la chiamata dei professori di ruolo ai sensi
dell’art. 18 e 24 della Legge del 30.12.2010 n. 240, di cui al D.R.
n. 2468 del 06.07.2015;
VISTE
le proprie delibere del 15/22.09, 14/20.10 e 31.10.2014;
VISTE
le delibere del Consiglio di Amministrazione del 24.09.2014 e del
17.10.2014;
VISTO
il D.R. n. 2811 del 03.08.2015 relativo all’approvazione degli atti
della procedura di selezione per la chiamata di n. 1 professore
universitario di seconda fascia, ai sensi dell’art. 18, comma 1,
della Legge 30.12.2010, n. 240, per il settore concorsuale 02/A1
Fisica sperimentale delle interazioni fondamentali ed il settore
scientifico-disciplinare
FIS/01 Fisica sperimentale
presso il
Dipartimento Interateneo di Fisica di questa Università e
all’indicazione del dott. Salvatore My quale candidato più
qualificato alla chiamata de qua;
VISTA
la delibera assunta dal Consiglio del Dipartimento Interateneo di
Fisica, nella seduta del 02.09.2015, con cui si propone la
chiamata del dott. Salvatore My quale professore universitario di
seconda fascia nel settore concorsuale 02/A1 Fisica sperimentale
delle interazioni fondamentali ed il settore scientifico-disciplinare
FIS/01 Fisica sperimentale, ai sensi dell’art. 7 del succitato
Regolamento,
DELIBERA
per quanto di competenza,
−
di esprimere parere favorevole alla chiamata del dott. Salvatore My a professore di II
fascia per il settore scientifico-disciplinare FIS/01 Fisica sperimentale presso il
Dipartimento Interateneo di Fisica di questa Università;
−
che la nomina del predetto docente, in esecuzione di detta chiamata, decorra dal 1°
ottobre 2015.
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Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
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VII.
PERSONALE
RICHIESTA DI RINNOVO DI CONTRATTO DI LAVORO SUBORDINATO DI DIRITTO
PRIVATO A TEMPO DETERMINATO COLLEGATA AD ACCORDO CULTURALE CON IL
DAAD
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R – Divisione Personale
Docente – Area Contratti per la Didattica – Settore Collaboratori ed esperti linguistici ed
invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito:
““Il Consiglio del Dipartimento di Lettere, Lingue, Arti Italianistica e Culture
Comparate, nella seduta del 10.06.2015, ha deliberato di “confermare l’incarico di
Collaboratore ed Esperto Linguistico di madrelingua tedesca al Dott. RUDNICK Nico, per
l’a.a. 2015/2016”, in attuazione della convenzione stipulata tra questa Università e il
DAAD (Deutscher Akademischer Austauschdiest – Servizio tedesco per gli Scambi
Accademici) il 02.10.2007 e rinnovata con atto aggiuntivo del 18.07.2011 fino al
01.10.2016, evidenziando, in particolare, le positive ricadute prodotte dalla medesima
convenzione sull’utenza studentesca e l’ottimo lavoro svolto dal Dott. Rudnick “con ampia
soddisfazione di docenti e studenti”.
Al riguardo si precisa che il Dott. Rudnick Nico ha stipulato presso il predetto
Dipartimento, in attuazione dell’accordo in questione, un contratto di lavoro subordinato di
diritto privato, in qualità di lettore di madrelingua tedesca, assimilabile a quello previsto
per il Collaboratore ed Esperto Linguistico, per il periodo dal 10.12.2014 al 31.10.2015,
che si risolverà automaticamente ed improrogabilmente, senza diritto al preavviso, il
01.11.2015.
In merito alla figura del lettore di scambio nell’ambito della Convenzione di cui
trattasi si evidenzia quanto già rappresentato nella relazione per questo stesso Consesso,
seduta del 18.11.2014, durante la quale è stata approvata la stipula del summenzionato
contratto:
“Si ritiene che l’Accordo con il DAAD … possa trovare legittimazione nella nota del
MIUR n.940 del 17.06.2009, nella parte in cui, nel prendere atto dell’abrogazione della
Legge n.62/1967, che all’art. 24 recava disposizioni in materia di lettori cosiddetti “ di
scambio”, esprimeva l’avviso che la figura professionale di cui trattasi potesse essere
assimilabile a quella del collaboratore linguistico a tempo determinato di cui all’art. 4,
comma 2, del decreto legge n.120/1995, convertito con modificazioni in Legge
n.236/1995, fatto salvo quanto previsto dagli accordi bilaterali, ratificati con legge e fermo
restando che le funzioni proprie della categoria in questione si collocano nell’ambito della
diffusione della lingua e della cultura dei Paesi di provenienza e della cooperazione
internazionale.
Inoltre, la stessa nota del MIUR conferma la validità della procedura delineata con la
nota del M.A.E. n.267/2702 del 15.03.2001, redatta in comune accordo con il MIUR,
disciplinante l’iter e le modalità per le richieste di mantenimento in servizio o di
sostituzione del lettore di scambio, al fine di consentire di dare seguito agli impegni
assunti in sede internazionale con la sottoscrizione di Accordi culturali bilaterali.
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A parere dell’Ufficio, quindi, l’impegno assunto in sede internazionale va rispettato
laddove viene reinserita nell’ordinamento la figura del lettore di scambio, fermo restando
che le modalità di conferimento dell’incarico e il trattamento economico individuati
nell’Accordo in questione dovrà essere adeguato alle previsioni del Decreto emanando,
previsto dall’art. 26 della Legge 240/2010, qualora lo stesso entri in vigore durante il
periodo di vigenza dello stesso”.
Nell’evidenziare che con nota del 16.09.2015, il MAE e il MIUR sono stati informati
della proposta di conferma dell’incarico in questione deliberata dal predetto Dipartimento
e che il decreto interministeriale di cui alla citata Legge n. 240/2010 non è stato ancora
emanato, né risulta siano state fornite indicazioni in merito da parte del Ministero
competente, si chiede il rinnovo dello stesso con decorrenza dalla data di stipula e fino al
30.09.2016, previa interruzione di almeno gg. 20 dal termine del 01.11.2015, in
applicazione del D.Lgs. n. 368/2001 e successive modificazioni.
La spesa relativa a tale contratto, al netto degli oneri a carico di questa
Amministrazione, ammonta ad € 17.265,89 a.l., comprensivi sia dell’importo relativo alle
500 ore previste dal C.C.N.L. - Comparto Università come impegno globale annuale di
ciascun Collaboratore ed Esperto Linguistico, che dell’importo relativo alle 50 ore
eventualmente attribuibili per comprovate e giustificate esigenze di servizio (v. delibera
del Consiglio di Amministrazione del 01.06.2004).””
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la Legge 21.06.1995, n. 236, di conversione, con modificazioni,
del Decreto-legge 21 aprile 1995, n. 120, recante disposizioni
urgenti per il funzionamento delle Università;
VISTA
la Legge n. 368 del 06.09.2001 e s.m.i.;
VISTA
la Legge n. 240 del 30.12.2010, ed in particolare l’art. 26;
VISTO
il Contratto Collettivo Nazionale dei Lavoratori per i dipendenti del
comparto dell’Università sottoscritto in data 21.05.1996, ed in
particolare l’art.51;
VISTO
il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del personale del
comparto dell’ Università sottoscritto in data 09.08.2000, ed in
particolare gli artt. 32 e 52;
VISTO
il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del personale del
comparto dell’Università, sottoscritto in data 13.05.2003, ed in
particolare gli artt. 20 e 22;
VISTO
il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del personale del
comparto dell’Università sottoscritto in data 27.01.2005, ed in
particolare l’art. 32;
106
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VISTO
il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del personale del
comparto dell’Università sottoscritto in data 28.03.2006, ed in
particolare l’art.7;
VISTO
il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del personale del
comparto dell’Università sottoscritto in data 16.10.2008, ed in
particolare l’art. 68;
VISTO
il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del personale del
comparto dell’Università sottoscritto in data 12.03.2009, ed in
particolare l’art. 3;
VISTE
la nota MIUR n. 940 del 17.06.2009 e la nota MAE n. 267/2702
del 15.03.2001;
VISTO
il Regolamento per la costituzione di rapporti di lavoro subordinato
a tempo determinato (D.R. n. 4167 del 07.05.2010);
VISTO
il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la
Contabilità;
VISTA
la delibera del Consiglio del Dipartimento di Lettere, Lingue, Arti
Italianistica e Culture Comparate - seduta del 10.06.2015;
VISTI
l’Accordo di collaborazione tra questa Università e il DAAD
(Deutscher Akademischer Austauschdiest – Servizio tedesco per
gli Scambi Accademici) del 02.10.2007 e l’Atto aggiuntivo al
predetto Accordo del 18.07.2011;
CONSIDERATO
che il predetto Accordo scadrà a decorrere dal 02.10.2016;
VISTE
le proprie delibere del 16/17.10.1995, del 15.07.2008 e del
01.10.2014;
VISTE
le delibere adottate dal Consiglio di Amministrazione nelle sedute
del 04.04.2000, del 01.06.2004 e del 18.11.2014;
VISTO
il contratto di lavoro subordinato di diritto privato stipulato dal dott.
RUDNICK Nico, per il periodo dal 10.12.2014 al 31.10.2015;
VISTA
la nota rettorale del 16.09.2015, concernente “Affidamento
incarico a lettore di lingua tedesca in attuazione della convenzione
con il D.A.A.D.”;
CONSIDERATO
quanto rappresentato dal competente Settore dell’Area Contratti
per la Didattica del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione
e Rapporti con il SSN e R,
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DELIBERA
per quanto di competenza, di approvare, per l’a.a. 2015/2016, a decorrere dalla data di
sottoscrizione e fino al 30.09.2016, il rinnovo del contratto di lavoro subordinato di diritto
privato a tempo determinato stipulato con questa Università dal dott. RUDNICK Nico in
data 10.12.2014, secondo le procedure stabilite con la nota del MAE indicata in narrativa,
in attuazione dell’Accordo di collaborazione stipulato il 02.10.2007 tra questa Università e
il DAAD (Deutscher Akademischer Austauschdiest – Servizio tedesco per gli Scambi
Accademici) e rinnovato con atto aggiuntivo del 18.07.2011.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
108
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S.A. 21.09.2015/fine
Il Rettore, esaurita la trattazione degli argomenti posti all’ordine del giorno, dichiara
sciolta la seduta alle ore 14,35.
IL SEGRETARIO
(Federico GALLO)
IL PRESIDENTE
(prof. Antonio Felice URICCHIO)
109