Metamedicina News N.7
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Metamedicina News N.7
Giornalino ufficiale della Metamedicina® di Claudia Rainville Estate 2014 - N. 7 Metamedicina news Hanno collaborato: Claudia Rainville, Lidia Vittonetto, Estel Rossi, Ezia Manzari, Susanna Berginc, Paolo Segulin mail: [email protected] - http://metamedicinanews.altervista.org RELAZIONE AMOROSA: UN CARRO TRAINATO DA EROS E AGAPE Chi è Eros? Chi è Agape? Eros è il desiderio, Agape è l’affetto Eros trova il suo posto ideale nell’avventura amorosa, ma si annoia rapidamente quando il quotidiano prende il sopravvento. Eros sopporta malissimo le preoccupazioni preferisce dimenticare i suoi pensieri evadendo in una dolce voluttà. Eros viene soddisfatto velocemente ed è quindi effimero. Se Eros è dominante in una relazione di coppia, all’inizio della relazione potrà essere intenso, ma di breve durata o occasionale se non poggerà su un Agape solido. di provare una mancanza di desiderio verso quest’uomo e di soffrire di secchezza vaginale. La secchezza vaginale di per sé è quasi sempre legata ad una mancanza di desiderio sessuale nei confronti del proprio partner. Agape si sviluppa sulla fiducia. Aspira alla sicurezza e alla durata. Agape sopporta molto male la mancanza di considerazione, i conflitti e soprattutto l’infedeltà che vive come un tradimento. Se Agape domina in una relazione di coppia, la relazione ha grandi possibilità di essere più amichevole che amorosa. Una donna potrà dire di un partner del genere: “Lo apprezzo molto, ma non ne sono innamorata!”. Per sopperire a questa mancanza, non è raro che una persona condivida Agape con il consorte ed Eros con un amante. Si ritrova anche la dominazione di Agape nella coppia in cui uno dei partner si mostra iperprotettivo nei confronti dell’altro. Alcuni uomini apprezzeranno una donna che si prende cura di loro, che li incoraggia, che li sostiene senza rendersi conto che in lei vedono più una figura materna che una compagna. Dato che non si desidera la propria madre, ciò può causare loro dei problemi nella sessualità di desiderio o eiaculazione precoce. Una donna cui è mancata la presenza di un padre potrà apprezzare l’iperprotezione di un uomo che le darà un senso d’importanza e di sicurezza, ma anche lei rischierà Alcune donne credono che sia normale in menopausa. Si tratta più di una credenza che di realtà. Bisognerebbe piuttosto chiedersi perché il desiderio sessuale sia calato con l’arrivo della menopausa. E’ possibile che la donna creda che la menopausa sia un segno di invecchiamento e che si senta così meno desiderabile? E’ possibile che in questo periodo la coppia diventi più sedentaria? Se la mancanza di desiderio nella donna può creare secchezza vaginale, l’eccesso di desiderio non soddisfatto in un uomo potrà spiegare le sue esplosioni di rabbia. Claudia Rainville (fine prima parte) _________________________________________________________________________________________ Se vuoi ricevere i prossimi MetaNews, registrati sul sito http://metamedicinanews.altervista.org dove puoi anche scaricare i giornalini precedenti una testimonianza sulla discopatia Il sintomo si è manifestato a fine ottobre 2011. Dolori lancinanti alla testa con forti scosse elettriche che partivano dalla testa ed invadevano braccia e gambe impedendomi qualsiasi movimento; si trattava di una discopatia cervicale degenerativa con lombare e gonartrosi bilaterale. Mi venivano cosi consigliati 30 gg di cortisone e conseguente intervento chirurgico con decompressione cervicale posteriore e stabilizzazione con viti e barre. Bloccata in letto e assente dal lavoro per 6 mesi, ho iniziato a prendere il cortisone. Ero tanto arrabbiata con me stessa, non riuscivo ad accettare questo crollo: per tutta una vita ero sempre stata iperattiva ed ora mi ritrovavo immobilizzata a letto e bisognosa di aiuto e sostegno non solo fisico. Dormivo poco o niente e di notte mi svegliavo spesso a seguito di sogni che mi sollecitavano a riflettere per capire. Dopo circa un paio di mesi, una notte mi svegliai col bisogno di scrivere e con grande gioia ho visto che potevo farlo: le scosse erano diminuite e limitate alla zona cervicale fino alle spalle. Era già un miglioramento, non riuscivo ad alzarmi senza l’aiuto ma cominciavo ad avere fiducia. Il giorno dopo ho iniziato a leggere il libro di Claudia “Ogni sintomo è un messaggio” che avevo in casa da più di 10anni e mai aperto. Tramite il sito di Metamedicina prendo atto dei seminari e m’iscrivo ad un LME (liberazione della Memoria Emozionale); è stato là che ho cominciato a prendere coscienza del mio vissuto e di come avevano inciso molto sulla mia salute. Il caso ha voluto che in quel seminario ci è stato chiesto se qualcuno era interessato a fare un consulto con Claudia in occasione del Meta 4, una meravigliosa coincidenza che ho preso al volo. Durante quel consulto ho preso coscienza con lei di cosa c’era all’origine del crollo: per tutta una vita mi ero fatta carico delle responsabilità di tutti, mi ero imposta di essere quella che gli altri volevano, dovevo essere perfetta ai loro occhi per essere amata e apprezzata, facevo di tutto e di più per far contenti tutti e spesso anche se sfinita, trovavo sempre energia per andare avanti, quella non mi è mai mancata.. Claudia mi ha fatto capire una cosa importantissima: era giunto il momento che cominciassi a prendermi l’unica responsabilità e cioè la Responsabilità del mio benessere e restituire ai miei genitori e a quant’altri la loro responsabilità, senza sentirmi più vittima della mia vita, ero io l’artefice della mia Vita che all’epoca detestavo. Ho frequentato e ancora frequento i seminari di Metamedicina condotti sia da Claudia che da altri Animatori, ed ogni volta apprendo sempre di più e tutto il lavoro fatto su me stessa mi ha fatto notevolmente diminuire i sintomi tanto che non è stato più necessario fare alcun intervento e va sempre meglio. Qualche volta, quando esagero, il mio corpo mi ferma ma non è più il fermo di una volta; c’è una bella intesa e allora so cosa devo fare e tutto si risolve. Prima, sia pure inconsciamente, credevo di essere il salvatore del mondo, ora sento di essere il salvatore di me stessa e ne sono felice. Durante il seminario di Meta 3, Claudia mi ha fatto capire che se il malessere torna, forse ci sono ancora delle cose che non abbiamo capito a livello anche inconscio. Compreso questo meccanismo tutto diventa sempre più chiaro e parlando al mio inconscio, alla mia bimba interiore ecco che il dolore scompare. Oggi sto bene e ringrazio la discopatia, perché ho iniziato questo mio percorso di Risveglio di Coscienza e ne sono sempre più entusiasta e felice. Ringrazio Claudia che è stata ed è sempre illuminante e tutti i suoi collaboratori che ci aiutano. Ezia Manzari _______________________________________________________________________ NOVITA’ IN METAMEDICINA Carissimi amici, amiche e membri della grande famiglia della Metamedicina, in questo 2014 vorrei dirvi che, anche se a distanza, vi sono molto vicina con i miei pensieri e con tutto ciò che sto progettando affinché la Metamedicina continui a crescere e a svilupparsi. Ed ecco alcune buone notizie di quest’anno. Dalla parte francese: In Francia motivato ad aiutarci a sviluppare delle Éditions Trédaniel che "Métamédecine La guérison à revisionando. avremo un nuovo Editore la Metamedicina. Si tratta pubblicheranno il libro votre portée" che sto Dalla parte tedesca: Juliane Merkens ha tenuto una conferenza a Zug nella Svizzera tedesca e a Colonia in Germania. Nel suo lavoro viene affiancata da Rossella Schneiter-Malpangotti, Patrizia Baratella e Gaby Wulz. traduzione e che lavora in questo momento con il nuovo editore italiano. La presentazione ufficiale avverrà questo autunno (data e luogo saranno presenti sul prossimo Metanews e sul sito ufficiale). Dalla parte spagnola: Il libro “Il grande dizionario della Metamedicina” uscirà quest'autunno edito da Obelisco. In Argentina ho tenuto la mia prima conferenza a Buenos Aires, organizzata da Virginie Vermeersch. Infine, in questo 2014 ho anche stabilito le regole della Metamedicina: per anni ho cercato di definirle con i miei gruppi, ed ho capito che per riuscirci dovevo avanzare con loro, trovare un modo che fosse chiaro senza tuttavia essere rigida. Superare le difficoltà, ascoltare i bisogni dei membri, sapere come incoraggiare anziché imporre. La vostra amica Claudia Dalla parte italiana: Il libro "Dal bruco alla farfalla" esce a settembre grazie a Lidia Vittonetto, che sta curando la QUELLA PARTE ESTRANEA DENTRO DI ME Son partita per il meta 3 con diversi dubbi…ad esempio, se continuare questo percorso, se cambiare lavoro nonostante abbia un tempo indeterminato, se cambiare addirittura città… sono partita anche un po’ arrabbiata perché non potevo finire tutto il seminario a causa del lavoro e sarei dovuta rientrare due giorni prima. Poi riflettevo..e pensavo…inutile arrabbiarsi, se così deve andare, ci sarà un motivo…vuol dire che apprenderò tutto ciò di cui ho bisogno in quei giorni che sarò presente. E così è avvenuto. Un esempio: Claudia doveva parlare di certi argomenti che mi interessavano molto il venerdì( giorno che io non ci sarei stata) ma guarda caso ne ha parlato giovedì. Questo meta 3 mi ha dato la forza, l’incoraggiamento a continuare e confermare la mia convinzione che questa è la via giusta per me. Ho scoperto cosa è l’intuito o meglio, come potenziare l’ascolto tramite esso. E’ da un mese che sento qualcosa che mi viene dalla pancia e so che era rabbia..ma non capivo da cosa esattamente arrivasse perché era molto forte. Poi una mia ‘compagna di viaggio’ mi ha detto ‘può essere che c’è qualcosa che fa parte di te, istintiva, che tu vai a reprimere?’..oddio…non ci avevo pensato…pensavo sì che vorrei essere più dolce, che ho questa parte ma che non ho coraggio a esprimerla, ho paura di essere dolce… e poi… come si fa ad essere dolce mi domandavo??? Ci ho riflettuto tanto… Sì, la rabbia era il mio intuito, il mio femminile che era pronto a uscire ma che io stessa reprimevo con tutta me stessa…perché se lo lascio libero…cosa può succedermi, pensavo? Questo intuito ho tentato di applicarlo al meta 3 durante un’esercitazione e lì ho capito cosa è! Ho pure ricevuto complimenti tipo ‘che accogliente che sei… intuitiva…’ Chi???? Io???? Già…io… stava vivendo…e che caso…!!!! Ne avevamo parlato al seminario….quindi le pongo delle domande attinenti al problema… Con mio stupore le ho fatto fare 2 prese di coscienza in 20 minuti… è scoppiata a piangere… e io pure (ma senza farmi vedere). Non ho parole per descrivere la gioia, lo stupore, l’incredulità che ho provato in quel momento. E ho pensato ‘cavolo,sembra cosi’ semplice…’ Forse lo è davvero, forse siamo noi che siamo abituati ad aver paura di tutto e quindi nell’apprendere siamo sempre tesi e preoccupati. Forse dovremmo apprendere come se fosse un gioco, con quell’entusiasmo, quell’eccitazione, quella curiosità dei bambini. Nella mia vita privata ho visto il cambiamento nella storia, se così si può definire, col mio partner (ancora non so come definirlo) un tira e molla continuo . Tanti aspetti che odiavo di lui adesso neanche li vedo e lo apprezzo molto di più per la persona che è. Lo criticavo perché non mi considerava molto, non si comportava come io volevo, come credevo fosse giusto che un uomo si comporti con una donna… ero invisibile. Poi giustamente mi hanno chiesto ‘come puoi pretendere che ti veda se per prima non ti apprezzi tu stessa? Son caduta dalle nuvole…cavolo! È vero! Ho cominciato a mettere più energie per me, prendendo i miei tempi, i miei spazi, esprimere i miei bisogni, ad essere me stessa insomma. L’ho rivisto dopo 15 giorni e non vi dico i cambiamenti. Certamente anche lui sta analizzando e meditando su tante cose ma quello che ho visto è il suo amore, le sue attenzioni, le sue dolcezze nei miei confronti. Lo fa a modo suo, perché lui è così… ma finchè io volevo vederlo a MODO MIO non potevo certamente vederlo a MODO SUO… E più mi apro verso di lui mostrando la mia dolcezza più lui si apre… è splendido. Non nego che ho paura, paura del nuovo, dei cambiamenti perché dico ‘cosa succede, cosa diventerò?’ poi penso…prendiamolo come un gioco nuovo, con curiosità, osservandomi, scoprendomi…cosa può succedermi??? Se non ho ucciso nessuno prima di conoscere la metamedicina dove odiavo tutti e pensavo di impazzire…certamente non può succeder niente…e quando fai questi cambiamenti…e vedi la felicità entrare in te… non hai più voglia di tornare indietro e neanche di star ferma lì dove sei perché ti incuriosisce andare a vanti e vedere cosa succede. questo è quello che vivo io…forse perché non riesco mai a star ferma nello scoprire me stessa…è troppo bello! E’ una parte nuova per me… che devo accogliere, osservare, conoscerla perché per me era un’estranea. E ho detto ‘va bene, non sono pronta ma ci provo…’ la cosa straordinaria è successa il venerdì al lavoro con una mia cliente…che si è spontaneamente sfogata parlandomi di un problema fisico che In conclusione vorrei dire che la Metamedicina è splendida perché applicabile in ogni contesto e con ogni lavoro, è semplice e soprattutto è umile. Estel Rossi Prossima uscita prevista di MetaNews: 23/09/2014 TERRORISMO PSICOLOGICO Quando si parla di terrorismo psicologico penso che lo si possa mettere in atto in tanti modi, a volte anche con le migliori intenzioni. Proprio ieri sera ad un incontro su "I pensieri e le parole influenzano la nostra vita" si parlava di guarigioni con farmaci "placebo" o peggioramenti drastici a volte fino alla morte in persone cui il medico aveva tolto ogni speranza o addirittura pronosticato un tempo di vita breve. Mentre altre cui la prognosi non era stata rivelata vivono ancora oggi. E' possibile che quelle persone sarebbero comunque guarite o morte, ma ciò non mi impedisce di credere che la forza del nostro pensiero e delle nostre parole sia immensa. E non posso non osservare che sempre di più, e sicuramente con le migliori intenzioni, talvolta discutibili, veniamo bombardati da messaggi su cibi "cancerogeni" (la sola parola contiene già un'equazione tremenda), scie chimiche che ci fanno piovere sulla testa cose tremende e tante altre cose. Con questo io non voglio assolutamente dire che queste affermazioni non siano veritiere, ma cosa provocano in noi? E' vero che è importante alimentarsi in modo corretto e soprattutto equilibrato, senza eccessi, è vero che inviare pensieri positivi di amore, di luce in un ambiente cambia l'energia di quell'ambiente, ma è anche vero che se viviamo costantemente nella paura di ciò che ci può accadere o di come sia ciò che ci circonda, la qualità della nostra vita come sarà? E' altrettanto vero che oggi c'è molto più inquinamento di una volta e che qualsiasi cosa mangiamo non sappiamo cosa contenga. Ma l'unico modo razionale allora sarebbe vivere nella paura costante. Ho letto veramente di tutto e con affermazioni così "bombardanti" che una persona normale e con normale intendo semplicemente che non è su un cammino di risveglio e di consapevolezza, penso non sia solo confusa oltre che spaventata, ma a volte proprio terrorizzata. La carne è cancerogena, il pesce è pieno di metalli pesanti, il latte e i latticini fanno venire l'Alzheimer, frutta e verdura devono essere coltivate al riparo se no anche le piogge acide le possono danneggiare, oggi ho letto che il caffè per il gruppo sanguigno 0 negativo è un veleno, lo zucchero è un altro veleno e la lista è infinita. Non dico che in tutto ciò non ci sia un fondo di verità e che è assolutamente importante seguire una dieta "equilibrata", ma è anche vero che ognuno di noi è un universo a parte, con un suo "terreno" sia biologico che mentale, con la sua storia e le sue ferite. Che se anche seguo una dieta perfetta ma intrattengo pensieri o sentimenti sfavorevoli il mio corpo se ne fa un baffo e mi da i suoi segnali. Di questo ne sono profondamente convinta, ma è un mio pensiero. Io faccio sempre l'esempio dei miei genitori ormai ultranovantenni, hanno mangiato latte, bevuto caffè, mangiato carne, mio padre addirittura ha fumato gran parte della sua vita e all'ultima radiografia ai polmoni li hanno trovati come quelli di un "non fumatore". Così come purtroppo ho visto persone care che seguivano uno stile di vita più che "sano" e sono morte di tumore perché purtroppo sono entrate nella paura e non sono riuscite a trasformare le credenze sfavorevoli della loro vita. Questo, e lo sottolineo, non è un invito a vivere in modo sconsiderato, a vivere negli eccessi o a pensare che tutti abbiano torto. Ma come sempre, io invito all'equilibrio, all'ascolto di sé, il corpo ci dice di cosa abbiamo o non abbiamo bisogno. E' importante ascoltarlo. Ma demonizzare tutto è un altro eccesso e a volte può far peggio mangiare qualcosa di cui si ha voglia in quel momento ma pensando che ci farà male ( e ci farà sicuramente male rinforzando la nostra credenza) che non mangiarlo e basta. So che tanti non saranno in accordo con me, ma alcuni forse si, me ne assumo tutta la responsabilità. La vita è anche gioia e a volte concedersi qualcosa in modo equilibrato, senza sentirsi in colpa o senza paura può farci bene. Forse è più importante avere fiducia in noi, nel nostro corpo? Tenendo presente che gli eccessi, di ogni tipo non vanno mai bene? E respirando luce senza pensare che magari in quell'aria ci sia chissà che cosa? Il nostro corpo è una macchina perfetta che sa perfettamente come mantenerci in buona salute, l'importante è ascoltarlo e ascoltare i nostri bisogni senza vivere sempre nel "divieto" che la nostra testa ci impone. Come l'acqua inquinata può, con i pensieri positivi e le parole positive, trasformarsi e formare cristalli perfetti e armonici, così anche tutto ciò che ci circonda o che viene in contatto con noi può essere positivamente influenzato. Ma non sicuramente da parole di paura o di terrore, anche se dette con un buon intento. Un abbraccio. Lidia Vittonetto Appuntamenti, Corsi, Seminari, Conferenze, Consulenti su: www.metamedicina.it