FORMULARIO OPERAZIONE POIC
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FORMULARIO OPERAZIONE POIC
ASSE II - OBIETTIVO "COMPETITIVITÀ E OCCUPAZIONE" DEL POR FSE 2007/2013 FORMULARIO DELL'OPERAZIONE POIC FONDO PISL-POIC FSE Comune di SASSARI Numero abitanti 130.658 STRUTTURA FINANZIARIA DEL POIC Indicare, tra le opzioni sotto riportate, le azioni che costituiranno il POIC e esplicitare per ciascuna azione lo specifico importo. La ripartizione del costo tra le azioni previste è indicativa. aiuti rimborsabili per l'insediamento delle imprese, lo sviluppo occupazionale, ecc. aiuti rimborsabili per l'innovazione organizzativa altri contributi soggetti a restituzione per le finalità esplicitate nel POIC e coerenti con le priorità di sviluppo individuate nel PO FSE Importo totale POIC € 1.500.000,00 € 500.000,00 € === € 2.000.000,00 SINTESI DEL PROGETTO PROPOSTO (Sintetica descrizione del Progetto. Indicare anche i presupposti e le motivazioni che ne sono all’origine e le condizioni socio-economiche di contesto. Pagine max 2) Il Progetto Operativo per l'Imprenditorialità Comunale (POIC) di Sassari ha l'obiettivo di contribuire in modo significativo al disegno di rigenerazione urbana attraverso l'integrazione dello strumento con le altre politiche di sviluppo sociale, economico e culturale della Città, con particolare riferimento al suo Centro Storico. Infatti nei diversi processi di individuazione delle priorità strategiche, riassunte nei piani strategici comunale e intercomunale, nonché in altri documenti programmatici, l'Ente da alcuni anni ha indirizzato una parte consistente del proprio sistema di progettualità al "cuore pulsante" urbano, consolidando il collegamento fra la domanda espressa dai cittadini e dai portatori d'interesse locale e gli strumenti operativi e finanziari disponibili a livello locale, regionale, nazionale ed europeo. Per questo il POIC di Sassari intende costituire un’occasione di continuità, consolidamento e miglioramento delle politiche di sostegno alle imprese e all'occupazione messe in atto con la positiva esperienza del Bando “De Minimis” per l'incentivazione di nuove attività imprenditoriali nel Centro storico, pubblicato dall'Amministrazione nel dicembre 2010 e finanziato con le risorse dell'art. 19 della L.R. n. 37/1998 (Interventi finalizzati all'occupazione e allo sviluppo del sistema produttivo regionale). Per spiegare l’importanza del POIC occorre richiamare la “visione” del quadro strategico comunale, sintetizzata nello slogan “Sassari cuore di un sistema territoriale competitivo e sostenibile”, secondo il quale si vuole perseguire lo sviluppo del territorio urbano e di area vasta attraverso la valorizzazione e l’incentivazione della base produttiva, del capitale sociale e delle risorse locali. La strategia del POIC di Sassari è quella di definire una nuova opportunità per il percorso di ricostruzione in atto della funzione sociale e culturale del Centro Storico e nel contempo per il miglioramento della qualità della vita dell’intera Città attraverso la leva dell’iniziativa imprenditoriale e occupazionale in un rapporto di reciprocità con la dimensione dell’attrattività dell’area. Attrattività che si misura nella capacità di accoglienza di nuovi residenti, investitori e ospiti esterni in spazi urbani che, pur assistendo negli ultimi anni ad una reale rivitalizzazione, necessitano ancora di significativi interventi e incentivazioni. L’ambito territoriale “privilegiato” dal POIC si caratterizza per la presenza di situazioni di disagio ed esclusione sociale particolarmente accentuate rispetto alla restante parte del territorio comunale, risultando 1 sempre più coincidente con le situazioni tradizionalmente riscontrabili nelle periferie. Tuttavia, mentre la situazione di queste ultime trova motivazione, almeno parziale, nella distanza fisica dal cuore cittadino, per il Centro Storico tale disagio nasce dalla convergenza di alcuni fattori: insufficiente mobilità, polarizzazione delle attività economiche nelle aree industriali, in alcuni spazi presenza di degrado edilizio, scarsa integrazione con le comunità di immigrati. Nonostante l’insistenza di tali problematiche, il Centro storico rappresenta un notevole bacino di possibilità economiche inespresse. Costituisce, infatti, punto di riferimento istituzionale e palcoscenico dei principali eventi sociali e culturali, nonché area di maggiore interesse e potenziale turistico, in quanto custode dei più importanti luoghi e beni culturali, storici ed architettonici della Città. Il Centro storico possiede perciò le attitudini e le tradizioni di un tessuto economico produttivo suscettibile di ampia valorizzazione, che lo eleggono a contesto di riferimento per la definizione del POIC, ma in relazione ad un contesto più ampio. La Città di Sassari, con i suoi 130.658 abitanti, il 52% dei quali di genere femminile e il 48% di genere maschile, è la seconda città sarda e rappresenta da sola più di 1/3 degli abitanti dell'intera provincia. Il tessuto economico è caratterizzato dall’alta percentuale di imprese riconducibili al settore del commercio, con il 38,3% del totale. La presenza di imprese di servizi, invece, è ben al di sopra delle percentuali provinciali e regionali, mentre il settore alberghiero e della ristorazione presenta percentuali analoghe alle stesse. Le attività manifatturiere concorrono per il 10,8% alla composizione del tessuto economico, con un valore in linea con quello provinciale ma inferiore a quello regionale. Le attività legate all’agricoltura e alla pesca rappresentano solo l’8,5%. Il totale degli occupati nel Comune di Sassari è pari a 50.968, l’ 85% dei quali lavora nel settore dei servizi, evidenziando maggiormente l’importanza del settore terziario nell’economia sassarese anche sotto il punto di vista occupazionale. Nonostante l’alto tasso di occupazione, pari al 56,4%, il Comune di Sassari presenta un tasso di disoccupazione molto elevato del 15,9%, segno che la Città sta risentendo in maniera più marcata delle congiunture economiche negative causate dalla crisi generale. Tale dato diventa drammatico se confrontato con il tasso di disoccupazione nazionale pari all’8%. L’analisi degli indici riferibili ai redditi Irpef e all’andamento del numero dei dichiaranti, riflette quanto appena detto in merito al mercato del lavoro. Nel periodo 2005-2009, Il numero dei dichiaranti del Comune di Sassari cresce solamente del 2,1%, dato in linea con quello provinciale, ma nettamente inferiore a quello regionale. Anche i valori relativi alla crescita dei redditi (tasso di crescita dei redditi e tasso di crescita redditi/dichiaranti) riflettono una situazione di stagnazione dell’economia sassarese, con valori ben al di sotto delle medie provinciali e regionali. Provata anche dalla crisi dell'area industriale di Porto Torres, la Città subisce in modo grave le conseguenze dell’attuale congiuntura economica, che ha portato nel 2009 a un saldo negativo della crescita (-0,13%) a cui è seguita una lieve ripresa nel 2010; la dinamica delle imprese ha evidenziato negli ultimi due anni un regresso per alcuni comparti, come le attività manifatturiere (-3,9%). In questo contesto sostanzialmente negativo si può comunque attestare una crescita, seppur minima, della creazione di nuove attività che presenta nel periodo 2010-11 un saldo positivo dimostrando una propensione del territorio al rischio d'impresa, anche se a questa situazione di sostanziale proattività non corrisponde la possibilità di accesso a risorse che possano promuovere l’imprenditorialità in modo incisivo. Tale situazione è aggravata da altri fenomeni come la radicale contrazione del credito da parte degli istituti bancari alle imprese e il taglio delle risorse a disposizione degli enti locali, ostacolati nel determinare le condizioni favorevoli e di sostegno alle imprese. Da qui la necessità di programmare l’azione di sviluppo del territorio attraverso interventi integrati ed economicamente sostenibili, finalizzati a sostenere e incentivare l’occupazione e l’imprenditorialità, le forme di auto-impiego e di cooperazione in un’ottica di integrazione tra tutti gli strumenti disponibili e attivi per lo sviluppo locale. In tale contesto, il POIC di Sassari si declina nei seguenti obiettivi: favorire lo sviluppo socio-economico, dal punto di vista dell’imprenditorialità, della competitività, della nuova occupazione e in generale dell’indotto conseguente all’avvio di nuove imprese e/o nuovi investimenti delle stesse; generare il miglioramento della qualità della vita, con riferimento alla vivibilità intesa come insieme di condizioni materiali e immateriali dell’ambiente urbano e commerciale; 2 incentivare il recupero del radicamento culturale e delle attività economiche insite nelle tradizioni, nei mestieri e nel modo di vivere locale; aumentare l’attrattività dal punto di vista turistico e culturale offerta dall’integrazione fra i beni e i luoghi presenti all’interno di una cornice di pregio storico e architettonico; incoraggiare l’inclusione sociale in termini di integrazione, di pari opportunità e di accessibilità anche per le categorie svantaggiate, tra cui le donne e i giovani. Per il raggiungimento di tali obiettivi il POIC di Sassari prevede una configurazione di azioni orientate ad alcune categorie caratterizzanti il contesto della Città, in grado di omogeneizzarsi e integrarsi nel processo di rigenerazione e rivitalizzazione in atto nel Centro Storico, in una combinazione tale che consenta una propulsione di iniziative da parte di giovani e donne e un bilanciamento fra l'avvio di nuove attività e lo sviluppo di quelle esistenti. Tale linea si inserisce in un più vasto quadro progettuale, che comprende un programma di informazione e promozione dello strumento POIC di Sassari all’interno del sistema di governance locale, l’organizzazione all’interno dell’Ente di un gruppo di lavoro dedicato, l’inserimento di future attività formative e integrative, l'implementazione di progetti e accordi con altri soggetti istituzionali per incrementare gli effetti del POIC integrandolo con gli altri documenti di pianificazione e programmazione strategica dell’Ente. STRATEGIA E CONTENUTI TECNICI (Descrivere ciascuna azione prevista per la realizzazione del proprio POIC e indicare per ciascuna azione il numero di imprese che si prevedere di finanziarie con l’intervento, specificare i settori e le aree comunali nei quali si svolgeranno le attività imprenditoriali ed eventuali priorità di accesso per giovani/donne) Come detto, la strategia del POIC di Sassari è quella di definire una nuova opportunità per il percorso di ricostruzione in atto della funzione sociale e culturale del Centro Storico e nel contempo per il miglioramento della qualità della vita dell’intera Città attraverso la leva dell’iniziativa imprenditoriale e occupazionale e la sua connessione con la dimensione dell’attrattività dell’area, misurabile nella capacità di accoglienza di nuovi residenti, investitori e ospiti esterni in spazi urbani che, pur assistendo negli ultimi anni ad una reale rivitalizzazione, necessitano ancora di significativi interventi e incentivazioni. Per l'attuazione di tale strategia, il POIC si articola in un programma di agevolazioni diversificato e finalizzato ad un rafforzamento del tessuto imprenditoriale del Centro Storico, che da oltre settecento anni costituisce il fulcro della realtà urbana sassarese e nel quale è incardinato il più importante e antico centro commerciale e residenziale del territorio. Gli importanti interventi di valorizzazione e riqualificazione urbanistica che già da alcuni anni interessano la zona storica della città (quali ad esempio il rifacimento dei sottoservizi stradali, la realizzazione del piano stradale in pietra naturale, l'istituzione dal 21 marzo 2012 della Z.T.L. quale occasione di recupero al traffico pedonale del Centro storico, l'approvazione del Regolamento per la concessione di agevolazioni alle attività che si insediano nel Centro Storico con decorrenza dal 1° gennaio 2011) mirano a ridare nuova linfa alle vie, alle piazze ed ai vicoli che la caratterizzano, ripopolando e rivitalizzando il Centro storico sia dal punto di vista strettamente residenziale che dal punto di vista dei servizi e delle attività commerciali, artigianali, manifatturiere che storicamente ne hanno costituito l'ossatura. In questo contesto, il POIC si prefigge da un lato di garantire un fondamentale supporto nella fase di start-up alle nuove iniziative imprenditoriali che intendono localizzarsi in tale area, con particolare riferimento all'aiuto nell'affrontare le spese per le risorse umane impiegate e le spese generali e di funzionamento, che in una fase iniziale di insediamento di una nuova attività costituiscono un costo non immediatamente remunerato dai ricavi che l'attività riesce a conseguire; dall'altro si propone di premiare quelle iniziative, sia nuove che esistenti, che intendono attivare investimenti nel campo dell'innovazione e del miglioramento tecnologico. Le caratteristiche urbanistiche e socio-culturali della zona storica della città condizionano ed indirizzano la scelta dei settori di attività che possono insediarsi nell'area, che dovranno collocarsi in continuità col tessuto imprenditoriale già esistente, caratterizzandosi per il forte carattere di servizio e rapporto diretto con l'utenza, 3 per un pressoché assente impatto ambientale, per l'integrazione tra prodotti e risorse tipiche del territorio, per le potenzialità di fruizione turistica delle importanti emergenze storico-monumentali, per la possibile fornitura di servizi innovativi e legati all'utilizzo delle nuove tecnologie. Nell'articolare la proposta, il Comune di Sassari ha preso come elementi di riferimento i risultati emergenti dal bando "De minimis" 2010 di cui all'art. 19 della L.R. n. 37/1998. Il bando, seppure con caratteristiche in parte diverse in quanto consistente nell'erogazione di contributi "a fondo perduto", presentava però numerose analogie con l'Avviso di selezione dei POIC: la volontà di concentrare la ricaduta dell'intervento in una specifica zona del territorio comunale, l'individuazione di criteri di priorità per alcune tipologie di richiedenti (tra i quali giovani under 30 e donne), l'identificazione di settori di intervento specifici e coerenti con la vocazione tradizionale dell'area. Il bando "De minimis" ha visto la presentazione di ben 113 proposte imprenditoriali, di cui 107 valutate come economicamente valide e sostenibili dal soggetto istruttore al quale l'Amministrazione ha affidato l'incarico di valutazione dei Piani d'Impresa (l'Ufficio Finanza d'Impresa e Crediti Speciali del Banco di Sardegna), per un ammontare complessivo di finanziamenti richiesti pari a 3.927.000,00 euro a fronte di una disponibilità del Bando di soli 728.000,00 euro. Per una proiezione dell'ammontare delle richieste di finanziamento che potranno essere presentate nell'ambito del POIC, se è pur vero che la tipologia di contributo a fondo perduto che caratterizzava il bando "De minimis" poteva avere una maggiore attrattiva rispetto agli aiuti rimborsabili previsti dai POIC, bisogna d'altro canto considerare che si trattava di un bando riservato alle sole nuove imprese, e che è sicuramente ipotizzabile che nuovi ed ulteriori soggetti possano porre ora la loro candidatura per un nuovo investimento. Pur mantenendo una certa cautela nella previsione, una proiezione attendibile di tali dati e dei ragionamenti fin qui esposti consente di preventivare che le richieste di finanziamento per la Fase II del P.O.I.C. saranno superiori al 50% dei finanziamenti richiesti col bando "De minimis". Inoltre, sono stati analizzati i dati sul rilievo demografico e sull'alto tasso di disoccupazione che caratterizzano la realtà sassarese, unitamente alle esigenze, emergenze e potenzialità esistenti nel territorio, queste ultime sia in termini di competenze umane e professionali e di know-how accumulato nel tempo, sia del potenziale “vantaggio competitivo” che il territorio può far valere attraverso la propria identità e le sue peculiarità. Sono questi gli elementi che, in aggiunta a quanto sopra sostenuto relativamente all'esperienza del bando "De minimis", hanno condotto al dimensionamento finanziario dell'intervento costituito dal POIC di Sassari, quantificato in Euro 2.000.000,00. Tale importo costituisce una dotazione finanziaria sufficiente a consentire un impatto sui dati di crescita imprenditoriali e occupazionali adeguato al contesto analizzato, da conseguire attraverso una strategia di attuazione che nasce dalla combinazione di tre tipologie di scelta: 1) i settori di attività economica; 2) le categorie oggetto degli interventi; 3) i criteri di valutazione che si intendono proporre per la selezione dei progetti imprenditoriali. 1) I settori di attività economica. L'analisi delle tipologie di attività economiche presenti nelle proposte presentate col bando "De minimis" evidenzia una loro distribuzione nelle Sezioni della classificazione delle attività economiche ATECO 2007, nella quale prevalgono in maniera significativa le Attività Manifatturiere (13,3% delle proposte), il Commercio all'ingrosso e al dettaglio (18,6% delle proposte), ed i Servizi di alloggio e ristorazione (35,4% delle proposte). Oltre ad essere i più rappresentati, questi settori di attività sono indubbiamente i più coerenti ed appropriati rispetto alla tradizionale vocazione e alle caratteristiche insediative del Centro storico di Sassari. Pertanto la scelta del POIC di Sassari è ricaduta sulle seguenti Sezioni della classificazione ATECO 2007: Sezione "C" - Attività Manifatturiere, Sezione "G" - Commercio all'ingrosso e al dettaglio, Sezione "I" - Attività dei servizi di alloggio e ristorazione. 2) Le categorie oggetto degli interventi. Si prevede un'articolazione degli interventi di aiuto in tre categorie: 4 a) aiuti per il finanziamento di investimenti innovativi, tecnologie dell'informazione e della comunicazione, finalizzati alla realizzazione o acquisizione di apparecchiature, impianti, programmi, sistemi, brevetti, e quant'altro previsto dalla definizione di cui all'art. 3 dell'Avviso per la selezione dei P.O.I.C., rivolti sia a nuove imprese che alle imprese già insediate nell'area; questa categoria assorbirà il 25% delle risorse del POIC, per una somma pari ad Euro 500.000,00. L'aiuto potrà riguardare anche investimenti privi dei requisiti di innovatività previsti dall'Avviso, purché finalizzati a creare un servizio allo stato non presente nel territorio di localizzazione e destinato principalmente a beneficio della comunità locale. L'importo massimo erogabile per gli aiuti rientranti in questa categoria potrà arrivare fino a 50.000,00 euro; data l'esigenza di acquisire le suddette dotazioni (apparecchiature, impianti, programmi, sistemi, brevetti, etc.) per la realizzazione delle iniziative imprenditoriali, si stabilisce che le spese relative ad investimenti fissi possano incidere fino al 40% sul totale delle spese ammissibili; b) aiuti per il finanziamento delle spese generali, di funzionamento e relative alle risorse umane impiegate, destinati ad iniziative imprenditoriali di nuova istituzione non aventi le caratteristiche di innovatività di cui al precedente punto a), con particolare priorità riconosciuta agli imprenditori giovani e donne. Questa categoria assorbirà il 50% delle risorse totali previste dal POIC, per una somma pari ad Euro 1.000.000,00; l'importo massimo erogabile per gli aiuti rientranti in questa macrocategoria non potrà superare i 40.000,00 euro; le spese relative ad investimenti fissi non possono eccedere il 20% del totale delle spese ammissibili; c) aiuti per il finanziamento delle spese generali, di funzionamento e relative alle risorse umane impiegate, destinati ad iniziative imprenditoriali già esistenti non aventi le caratteristiche di innovatività di cui al precedente punto a), con particolare priorità riconosciuta agli imprenditori giovani e donne. Questa categoria assorbirà il 25% delle risorse totali previste dal POIC, per una somma pari ad Euro 500.000,00; l'importo massimo erogabile per gli aiuti rientranti in questa macrocategoria non potrà superare i 30.000,00 euro; le spese relative ad investimenti fissi non possono eccedere il 20% del totale delle spese ammissibili. Conseguentemente, è possibile ipotizzare il numero di imprese che potranno essere finanziate dal POIC, prevedendo tra le 10 e le 14 imprese con gli aiuti di cui al punto a), tra le 25 e le 34 imprese con gli aiuti di cui punto b), tra le 17 e le 22 per quelle di cui al punto c): il numero complessivo è quindi presuntivamente quantificabile in un range compreso tra le 52 e le 70 imprese. Tali ordini di grandezza si riferiscono alla prima tornata di aiuti che verranno erogati, ma è chiaro che il meccanismo del fondo rotativo potrà permettere anche in momenti successivi il reimpiego delle somme progressivamente restituite dalle prime imprese finanziate per la concessione di aiuti anche ad altre iniziative imprenditoriali. Qualora le richieste pervenute per una delle tre tipologie previste non garantiscano il totale utilizzo delle somme stanziate, la suddivisione percentuale degli aiuti potrà essere modificata spostando la parte ancora utilizzabile sulle altre due tipologie di aiuto, in misura proporzionale al peso assegnato a ciascuno di essi dal POIC. Per quanto riguarda la percentuale complessiva delle spese per investimenti fissi sul totale delle spese ammissibili, i limiti posti in ciascuna categoria (il 40% nella categoria a), pari ad un massimo teoricamente ammissibile di 200.000,00 euro; il 20% nella categoria b), pari ad un massimo di 200.000,00 euro; il 20% nella categoria c), pari ad un massimo di 100.000,00 euro) determinano un totale teoricamente ammissibile di 500.000,00 euro, pari al 25% dell'intero P.O.I.C., e quindi rispettoso del limite percentuale massimo fissato dall'Avviso di selezione. 3) I criteri di valutazione che si intendono proporre per la selezione dei progetti imprenditoriali . Nella scelta delle iniziative imprenditoriali da finanziare attraverso il POIC, sarà necessario tenere conto di una serie di criteri: la validità del Piano d'Impresa proposto (a sua volta riferibile ad una serie di sub-criteri, quali la fattibilità tecnica e di mercato, la redditività dell'iniziativa, la coerenza del proponente rispetto all'attività da avviare, la cantierabilità della proposta); l'impatto occupazionale garantito; il contenuto innovativo della proposta progettuale e la sua coerenza con la strategia di sviluppo e rafforzamento dei fattori competitivi del territorio perseguita dal POIC; la premialità assegnata alle proposte imprenditoriali inquadrate in specifici ambiti di attività, da identificare all’interno di una delle tre sezioni scelte attraverso l'indicazione dei relativi 5 codici di classificazione Ateco 2007. Per la tipologia di aiuti di cui al precedente punto a), un ulteriore elemento significativo potrà essere costituito dalle caratteristiche dell'innovazione proposta, con una premialità a favore degli investimenti con i caratteri innovativi indicati dall'art. 3, lettere da a) ad h), dell'Avviso di selezione. Un criterio di priorità particolarmente significativo e caratterizzante dovrà essere dato dalle caratteristiche di età e genere del soggetto proponente, con la previsione di uno specifico punteggio alle donne ed ai giovani sotto i 35 anni di età. Successivamente all'approvazione del POIC, sarà naturalmente necessario uno stretto coordinamento tra l'Amministrazione proponente e la SFIRS SpA per una precisa definizione dei criteri di valutazione e per una verifica del livello di specificità richiesto dal POIC approvato. Per facilitare l’illustrazione della scelta dei criteri che si intende proporre per la selezione dei progetti imprenditoriali, si riportano di seguito due tabelle contenenti l'ipotesi di definizione dei criteri medesimi e di articolazione dei relativi punteggi, rispettivamente riferite alla tipologia di aiuto di cui al punto a) e alle tipologie di cui ai punti b) e c) del precedente elenco. Ipotesi di definizione dei criteri di valutazione e dei relativi punteggi per la tipologia di aiuto di cui al punto a): CRITERIO DI VALUTAZIONE Valore del Piano d'Impresa Impatto occupazionale dell'investimento Caratteristiche dell'innovazione prevista Contenuto innovativo della proposta progettuale e coerenza con la strategia del POIC, di sviluppo e rafforzamento dei fattori competitivi del territorio Inquadramento della proposta progettuale nelle classi economiche d’appartenenza PUNTEGGIO Sub-criterio Punteggi sub-criteri Fattibilità di mercato Da 1 a 10 punti Fattibilità tecnica Da 1 a 10 punti Redditività dell’iniziativa Da 1 a 10 punti Coerenza del proponente Da 1 a 10 punti Cantierabilità Da 1 a 10 punti Totale punteggio Piano d'Impresa MAX 50 PUNTI Eventuale U.L.A. ulteriore rispetto all'auto-impiego dell'imprenditore (per le imprese già esistenti, solo le nuove unità) Ulteriore unità non prevista = 0 PUNTI Ulteriore unità prevista = 10 PUNTI Investimento innovativo secondo la definizione di cui all'art. 3, lettere da a) ad h), dell'Avviso di selezione = 10 PUNTI Investimento privo dei sopracitati requisiti, purché finalizzato a creare un servizio allo stato non presente nel territorio e destinato principalmente a beneficio della comunità locale = 0 PUNTI Da 1 a 5 PUNTI Inquadramento in classe Ateco 2007 che non gode di una premialità = 0 PUNTI 6 evidenziate dai codici di classificazione Ateco 2007 (all’interno di una delle tre sezioni prescelte) che godono di una premialità (da definire successivamente) Inquadramento in classe Ateco 2007 che gode di una premialità = 10 PUNTI Investimento proposto da donna 10 PUNTI Investimento proposto da giovane sotto i 35 anni di età 10 PUNTI Investimento proposto da soggetto rientrante in entrambe le precedenti categorie (donna e giovane sotto i 35 anni di età) N.B.: la presente voce è alternativa rispetto alle due precedenti TOTALE Il punteggio per una delle due voci che si cumulano verrà attribuito in misura del 50%, pari a 5 punti, per un totale complessivo di 15 PUNTI nella somma tra le due voci MAX 100 PUNTI Ipotesi di definizione dei criteri di valutazione e dei relativi punteggi per le tipologie di aiuto di cui ai punti b) e c): CRITERIO DI VALUTAZIONE Valore del Piano d'Impresa Impatto occupazionale dell'investimento Contenuto innovativo della proposta progettuale e sua coerenza con la strategia del POIC, di sviluppo e rafforzamento dei fattori competitivi del territorio Inquadramento della proposta progettuale nelle classi economiche d’appartenenza evidenziate dai codici di classificazione Ateco 2007 (all’interno di una delle tre sezioni prescelte) che godono di una premialità (da definire successivamente) PUNTEGGIO Sub-criterio Punteggi sub-criteri Fattibilità di mercato Da 1 a 10 punti Fattibilità tecnica Da 1 a 10 punti Redditività dell’iniziativa Da 1 a 10 punti Coerenza del proponente Da 1 a 10 punti Cantierabilità Da 1 a 10 punti Totale punteggio Piano d'Impresa MAX 50 PUNTI Eventuale U.L.A. ulteriore rispetto all'auto-impiego dell'imprenditore (per le imprese di cui al punto c), solo le nuove unità) Ulteriore unità non prevista = 0 PUNTI Ulteriore unità prevista = 10 PUNTI Da 1 a 15 PUNTI Inquadramento in classe Ateco 2007 che non gode di una premialità = 0 PUNTI Inquadramento in classe Ateco 2007 che gode di una premialità = 10 PUNTI 7 Investimento proposto da donna 10 PUNTI Investimento proposto da giovane sotto i 35 anni di età 10 PUNTI Investimento proposto da soggetto rientrante in entrambe le precedenti categorie (donna e giovane sotto i 35 anni di età) TOTALE N.B.: la presente voce è alternativa rispetto alle due precedenti Il punteggio per una delle due voci che si cumulano verrà attribuito in misura del 50%, pari a 5 punti, per un totale complessivo di 15 PUNTI nella somma tra le due voci MAX 100 PUNTI Oltre al sostegno diretto alle imprese previsto dallo strumento POIC, si intende potenziare l’efficacia dello stesso attraverso l'attivazione contestuale ed integrata di ulteriori attività. In particolare si porranno in essere le seguenti azioni: definizione e attuazione di un programma di informazione e promozione dello strumento POIC di Sassari; organizzazione all’interno dell’Ente di un gruppo di lavoro dedicato; coinvolgimento, anche in eventi dedicati, del sistema di Governance locale e dei portatori di interesse, tra cui il Tavolo comunale delle Attività Produttive; programmazione di attività formative rivolte agli imprenditori e ai relativi addetti, utilizzando le azioni formative già previste nel Programma regionale di Formazione Professionale o richiedendo l’inserimento di nuove azioni nel Programma medesimo; promozione e divulgazione delle politiche di sgravio fiscale e agevolazione previste dal vigente Regolamento per la concessione di agevolazioni alle attività che si insediano nel Centro Storico; valorizzazione della Zona a Traffico Limitato che ricomprende una vasta porzione del Centro Storico; divulgazione delle nuove Norme Tecniche di Attuazione per il Centro Storico, approvate recentemente nell’ambito del nuovo Piano Urbanistico Comunale, che consentiranno una semplificazione delle procedure per il cambio della destinazione d’uso degli immobili nella zona storica della Città; implementazione di processi di dialogo istituzionale finalizzati alla sottoscrizione ed all’attuazione di accordi con l’Università e la Camera di Commercio per incrementare gli effetti del POIC attraverso iniziative congiunte, sia nuove che già programmate quali il Progetto Start-Cup e l’Accordo di Marketing urbano; individuazione di progetti e iniziative di promozione da condividere e realizzare in collaborazione con i Centri commerciali naturali. In conclusione, si intende integrare il POIC di Sassari nel sistema di pianificazione e programmazione strategica dell’Ente, sia dal punto di vista degli obiettivi e dei contenuti dei diversi piani e programmi, sia sotto l’aspetto dell’individuazione delle fonti finanziarie a livello regionale, nazionale ed europeo, tra cui quella necessaria per l’attuazione della strategia fin qui descritta, all’interno del quadro complessivo delle strategie di sviluppo locale promosse dal Comune di Sassari. Obiettivi specifici sul territorio (max 15 righe) In attuazione della strategia del POIC di Sassari, gli obiettivi specifici sul territorio sono: favorire lo sviluppo socio-economico, dal punto di vista dell’imprenditorialità, della competitività, della nuova occupazione e in generale dell’indotto conseguente all’avvio di nuove imprese e/o nuovi investimenti delle stesse; 8 generare il miglioramento della qualità della vita, con riferimento alla vivibilità intesa come insieme di condizioni materiali e immateriali dell’ambiente urbano e commerciale; incentivare il recupero del radicamento culturale e delle attività economiche insite nelle tradizioni, nei mestieri e nel modo di vivere locale; aumentare l’attrattività dal punto di vista turistico e culturale offerta dall’integrazione fra i beni e i luoghi presenti all’interno di una cornice di pregio storico e architettonico; incoraggiare l’inclusione sociale in termini di integrazione, di pari opportunità e di accessibilità anche per le categorie svantaggiate, tra cui le donne e i giovani. Settori di attività prescelti (indicare max 3) 1) Descrizione del settore Codice Ateco 2007 2) Descrizione del settore Codice Ateco 2007 3) Descrizione del settore Codice Ateco 2007 Aree comunali dove si localizzeranno le attività imprenditoriali SEZIONE "C" - ATTIVITÀ MANIFATTURIERE SEZIONE "G" - COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO SEZIONE "I" - ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E RISTORAZIONE L'ambito territoriale è quello del Centro Storico di Sassari, delimitato dalla cartografia del Comune di Sassari secondo la zonizzazione stabilita dal P.R.G.C. tuttora vigente, come risultante dall’allegato al Decreto Assessoriale n° 1.064/U del 17 ottobre 1986 (Tavola 6-5 – Centro Storico), compresi i lati esterni delle vie delimitanti il medesimo Centro Totale imprese beneficiarie previste Tra 52 e 70 Regolamento di incentivi all'imprenditorialità e/o sgravi fiscali su imposte comunali già approvato: SI (Regolamento approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 61 del 13 Settembre 2011) RISULTATI ATTESI (Indicare le ricadute socio-economiche, occupazionali e di sviluppo imprenditoriale previste a completamento dell’operazione. Max 1 pag.) Il POIC costituisce una opportunità di sviluppo che attraverso la propria strategia e il perseguimento degli obiettivi fissati premia in particolare le capacità di innovazione e creatività dei giovani e delle donne, in un processo virtuoso di rigenerazione sociale ed economica, destinato a determinare una ricaduta positiva non solo nei confronti di tali categorie ma dell'intero tessuto produttivo e sociale nel quale le imprese potranno agire creando nuova economia e nuova occupazione. Nello specifico i risultati attesi possono essere così identificati: nascita di nuove imprese, tra 30 e 40; sostegno alla realizzazione di un nuovo investimento in iniziative già esistenti per un numero stimato di imprese beneficiarie compreso tra le 22 e 30; aumento dell’occupazione stimato in numero compreso tra le 90 e le 100 unità; 9 aumento delle imprese particolarmente legate alle nuove tecnologie e alla ricerca in un numero stimato compreso tra le 10 e le 14; nascita di nuove imprese femminili; nascita di nuove imprese da parte di giovani (comprese le donne). A questi si aggiungono i risultati più a lungo termine che il POIC contribuirà a conseguire: aumento dei residenti nel Centro Storico; aumento delle presenze turistiche nel Centro Storico; aumento del valore degli edifici e loro maggiore competitività nel mercato immobiliare; aumento degli investitori esterni nell’area; recupero dell’identità dell’area, delle antiche tradizioni e degli antichi mestieri; aumento delle iniziative culturali e di spettacolo, anche in funzione di un incremento delle presenze nell’area dei cittadini e dei turisti; miglioramento dei processi di socializzazione tra la comunità locale e quella degli immigrati, nonché in relazione alle altre parti della Città già sviluppate; aumento della sicurezza e riduzione dei fenomeni di devianza attualmente concentrati nell’area; riduzione della migrazione intellettuale, valorizzando le risorse umane del territorio e le loro idee imprenditoriali; aumento dell’utilizzo di nuove tecnologie e del collegamento con la ricerca. I suddetti risultati attesi sono speculari all’idea di valorizzare i luoghi che hanno rappresentato tradizionalmente il fulcro dell'aggregazione sociale della Città, in alternativa al rischio di eccessiva dispersione della cittadinanza in luoghi meno identitari e maggiormente legati al mercato globale. Risultati che privilegiano la produzione locale, tradizionale e non, con prodotti e servizi caratterizzati dall'unicità e dall'eccellenza che, se accompagnati all'innovazione tecnologica comunicativa e produttiva, fungeranno da traino dell'economia in questo periodo di particolare crisi. COERENZA E COMPLEMENTARIETÀ DEL PROGETTO CON LE STRATEGIE REGIONALI E COMUNALI (Specificare i documenti programmatici locali complementari già approvati ed allegarli al presente progetto. Max 1 pag.) Il POIC di Sassari s’inserisce in modo funzionale ed integrato all’interno delle strategie avviate dal Comune per la crescita del tessuto economico, imprenditoriale e occupazionale, attraverso diversi strumenti operativi e finanziari di derivazione regionale, nazionale ed europea. Nello specifico sono maggiormente correlati al POIC: i Piani Strategici comunale e intercomunale; I Piani Integrati di Sviluppo Urbano (PISU) – Asse V del POR FESR 2007-2013; il Bando “De Minimis”; il Programma regionale di interventi di infrastrutturazione e servizi correlati allo sviluppo delle attività produttive ex art. 5 L.R. 5/2009; il Programma di interventi per l’Area di Crisi di Porto Torres ex art. 2 L.R. 3/2009. Il processo di pianificazione strategica, allo stato attuale in fase di realizzazione e di evoluzione, ha definito attraverso il metodo della “progettazione partecipata” una vision fortemente orientata allo sviluppo economico, espressa nelle diverse “direzioni di intervento”, tra cui la “Trasformazione della base produttiva” e i relativi progetti, l’ “Armatura informatica e servizi avanzati”, il “Polo dell'ingegneria gestionale e informatica”, il “Trasferimento tecnologico università – imprese”, rivolti ai temi della ricerca e della nascita d'impresa in settori innovativi. Il POIC si integra di conseguenza anche con i Piani Integrati di Sviluppo Urbano (PISU), definiti nell’Asse V del POR FESR 2007-2013 come traduzione operativa dei Piani Strategici. I PISU contengono progetti fondamentali per riqualificare il contesto urbano e aumentare l’attrattività dal 10 punto di vista di nuove attività imprenditoriali, con particolare riferimento alle attività artigianali e quelle legate alla filiera del turismo. Il POIC è particolarmente coerente con il PISU “Trasformazione e Rigenerazione Urbana del Centro Storico”, nonché con il PISU in corso di definizione sul tema della Mobilità Sostenibile, che implicherà un significativo indotto conseguente agli interventi strutturali e infrastrutturali individuati. Per l’attuazione dei PISU è previsto anche l’utilizzo dello strumento europeo “Jessica”, basato sull’interazione tra pubblico e privato nell’implementazione di progetti dedicati allo sviluppo urbano, in cui la complementarietà fra le opere pubbliche e la redditività costituisce elemento essenziale. In tal senso il POIC servirà anche come elemento di equilibrio fra l’attenzione dedicata ai grandi progetti imprenditoriali attraverso lo strumento Jessica e il supporto alla media e piccola imprenditorialità nascente o in fase di sviluppo secondo una logica unitaria di animazione economica territoriale. Nella sezione del presente formulario dedicata alla strategia ed ai contenuti tecnici del POIC si è già diffusamente illustrata la complementarietà con lo strumento del Bando "De minimis" finanziato con i fondi della L.R. n. 37/98. L’Ente ha inoltre definito un nuovo documento strategico in attuazione del “Programma regionale di interventi di infrastrutturazione e servizi correlati allo sviluppo delle attività produttive ex art. 5 L.R. 5/2009”. Infatti con il coinvolgimento degli attori istituzionali, sociali ed economici, in particolare del Tavolo delle Attività produttive istituito dal Comune, è stato elaborato e presentato un Dossier di proposte progettuali che costituisce il quadro delle priorità strategiche e delle proposte progettuali che ha condotto ad un primo finanziamento che ammonta a 6 milioni e mezzo di Euro. A ciò si aggiunge l’approvazione dei progetti comunali per “le opere immediatamente cantierabili”, una delle quali dedicate alla riqualificazione di alcune vie del Centro Storico, identificato nella sua interezza quale bene culturale e bene economico che rappresenta nella propria fisicità la storia di una società locale, all’interno del quale l’intervento deve essere inteso come recupero di spazi urbani di socialità e imprenditorialità. Per quanto riguarda il Programma di interventi per l’Area di Crisi di Porto Torres ex art.2 L.R. 3/2009, il Comune di Sassari sta contribuendo alle definizione dello stesso, che si tradurrà principalmente in Bandi rivolti alle imprese per contrastare la crisi, all’interno del quale sono stati individuati i seguenti Ambiti Prioritari per il territorio: Green Economy, Blue Economy, Agroalimentare, Turismo Asinara, Infrastrutture arre industriali, Servizi Avanzati. In tale scenario la scelta del POIC relativamente al Centro Storico emerge come complementare e integrata, proprio per omogeneizzare e riequilibrare i programmi strategici fra quelli dedicati al nucleo urbano centrale e quelli dedicati alle borgate, alle aree industriali e alla Città diffusa. Il POIC di Sassari è uno strumento di integrazione anche rispetto ai diversi documenti di programmazione regionale, nazionale ed europea (dal Quadro Strategico Nazionale, al Piano regionale di Sviluppo, passando attraverso il POR FESR 2007-2013, i FAS oggi rinominati Fondi per lo Sviluppo, i Programmi di Cooperazione internazionale e i Programmi a Gestione Diretta), in un circolo virtuoso di sviluppo che ha a cuore il territorio. 11