legambiente vda, pendolari stanchi vda, aeroporto sostenibile
Transcript
legambiente vda, pendolari stanchi vda, aeroporto sostenibile
LEGAMBIENTE VDA, PENDOLARI STANCHI VDA, AEROPORTO SOSTENIBILE ******** LINEE D'AZIONE OPERATIVE PER UNA POLITICA DEI TRASPORTI IN VALLE D'AOSTA Premessa Dal mito della regione “carrefour d'europe”, nel giro di pochi anni la valle d'Aosta si ritrova ad essere inaccessibile dal resto dell'Italia e del mondo. I servizi ferroviari verso Torino sono penosi, i collegamenti con gli aeroporti assai costosi e le predatorie tariffe autostradali dirottano i turisti verso altre destinazioni. Per di più, le linee interne di autobus sono scarsamente coordinate con gli orari ferroviari e sul piano tariffario. Una vera e propria debacle, le cui cause sono evidenti. E’ responsabilità storica delle classi dirigenti di questa regione, politiche ma anche economiche e sociali, se non si è saputo o voluto dotare la Valle d’Aosta di una ferrovia moderna quando il bilancio regionale lo avrebbe ampiamente consentito. Lo si po’ affermare perché nell'irripetibile trentennio d’oro (1981 - 2010) di introiti crescenti, la Valle d’Aosta scelse consapevolmente di disperdere immense risorse finanziarie in mille direzioni e di non destinare una quota dei ricchi bilanci regionali ad investimenti strategici pluriennali, ignorando le poche voci che avanzarono precise proposte in tal senso. Con due miliardi di euro (duecento milioni per 10 anni) oggi avremmo una ferrovia all’avanguardia fino a Courmayeur, senza contare l'apporto che si sarebbe potuto ottenere dallo Stato. L'allora strategia era di volere il tutto e il contrario di tutto: traforo ferroviario internazionale e strada ferrata regionale a binario unico, più TIR e meno inquinamento, e così via. Non tutto è perduto, se finalmente ci si decide di compiere scelte oculate e che guardino al futuro di questa Regione. Ci sono scelte frettolose da ripensare (aeroporto commerciale), sprechi da eliminare in molti settori dell’amministrazione, priorità verso le quale far convergere le risorse che si possono attivare da più parti. Con questo documento intendiamo offrire il nostro contributo operativo per la definizione di una politica regionale dei trasporti che possa coinvolgere i cittadini valdostani, gli utenti dei servizi e i loro fruitori, ad iniziare dagli operatori turistici e del commercio. La ferrovia La ferrovia deve essere finalmente riconosciuta per quello che è: la principale infrastruttura di comunicazione fra la Valle d'Aosta e il resto del Paese nonché la dorsale portante dei servizi su scala regionale, sulla quale innestare i servizi con autobus. Gli interventi principali da realizzare sulla tratta Aosta/Chivasso sono noti e riguardano: l'elettrificazione fino ad Aosta la soppressione di passaggi a livello il raddoppio selettivo di alcuni tronchi In occasione della definizione dell'accordo di programma quadro, da stipularsi con i Ministeri competenti, con il Gestore dell'infrastruttura e Regione Piemonte, occorrerà puntare ad ottenere al più presto, come prima tappa, l'elettrificazione fino a Verrès, ove poter attestare i treni provenienti da Torino, per il trasbordo verso Aosta. Il passaggio, non più rinviabile, alla Regione Valle d'Aosta delle funzioni di programmazione ed amministrative in materia di servizi pubblici di trasporto ferroviario regionale e locale, dovrà costituire occasione per una rimodulazione del servizio, lavorando sui seguenti obiettivi: stabilità dell'orario e cadenzamento mnemonico presso le diverse stazioni; fermata presso tutte le stazioni della Valle (Nus, Châtillon, Verrès, Hône, Donnas e Pont-SaintMartin). Ciò per favorire sia gli spostamenti intra ed extraregionali sia i flussi turistici. La ferrovia Aosta/Pré-Saint-Didier, come reso possibile dal Decreto Legislativo 26 ottobre 2010, n.194 recante "Norme di attuazione dello statuto speciale della regione Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste in materia di trasporto ferroviario", va trasferita alla Regione al fine di avviarne il rilancio nell'ambito dei più generali interventi volti a promuovere la sostenibilità dell'Espace Mont-Blanc. Rivestono priorità i seguenti interventi: creazione di nuove fermate in corrispondenza degli abitati di Villeneuve capoluogo, Leverogne e La Ruine; predisposizione di aree di interscambio con i servizi di autobus presso la fermata di Villeneuve capoluogo e la stazione di Pré-Saint-Didier; eliminazione della duplicazione dei servizi effettuati con i servizi di Autobus Aosta/Courmayeur. Nel medio termine la ri-elettrificazione, una gestione più snella e l'incarrozzamento a raso. La ferrovia Aosta/Pré-Saint-Didier può assumere una rilevante importanza turistica se integrata in una organica offerta che comprenda le Terme di Pré-Saint-Didier, l'accesso alla nuova Funivia del Monte Bianco e la valorizzazione degli storici edifici delle stazioni posti lungo la tratta e del trascorso minerario del sistema ferro/funiviario in Valle d'Aosta. I servizi con autobus Gli autobus sono chiamati a svolgere i servizi essenziali di tipo urbano e suburbano e di connessione delle valli laterali, nonché di interesse scolastico. Lo sviluppo della rete dei servizi di autobus richiede uno sforzo di ridefinizione ed in particolare: il riordino delle linee facenti capo alla città di Aosta con interscambio su “appuntamento” nell'arco di 5' presso l'attuale terminal bus di Via Carrel; lo spostamento del terminal bus per i servizi extraurbani nell'area ex Cogne nei pressi della stazione ferroviaria; l'introduzione di servizi flessibili nelle fasce temporali di minore frequenza (festivi suburbani e corse serali); l'accessibilità a favore delle persone con difficoltà motorie; l'individuazione di fasce orarie scoperte e di eventuali sovrapposizioni. La mobilità ciclistica Anche in Valle d'Aosta la crescita della mobilità a pedali è evidente, nel disinteresse diffuso delle pubbliche amministrazioni e con regole antiquate. Senza entrare nel merito della normativa da riformare a livello nazionale, è possibile a livello regionale una valorizzazione della bicicletta quale mezzo di trasporto urbano a tutti gli effetti. In particolare, nell'ambito della conurbazione di Aosta è necessario: dare corso all'assetto della rete ciclabile prevista dal Piano Generale del Traffico Urbano di Aosta; realizzare una velostazione per il deposito e la riparazione delle biciclette integrata nella nuova stazione per i bus extraurbani; installare uno scivolo/canalina per lo scorrimento a mano delle biciclette lungo le scalinate del sottopasso della stazione ferroviaria; prevedere una ciclovia rapida Aosta/Quart, adatta anche alle biciclette a pedalata assistita. L'intermodalità Gli spostamenti nella nostra regione richiedono spesso l'impiego di più mezzi (treno + bus, bus extraurbano + bus urbano, treno + bicicletta, ecc.). Il ricorso all'intermodalità è, pertanto, obbligato e proprio rafforzandola è possibile incoraggiare l'uso del trasporto pubblico per raggiungere la Valle d'Aosta e muoversi all'interno del suo territorio. Abbiamo già richiamato la basilarità del cadenzamento orario del treno al fine di organizzare le corrispondenze con la valli laterali. Aggiungiamo in via prioritaria: un collegamento meccanizzato (tipo scala mobile) fra la stazione ferroviaria, la nuova stazione dei bus extraurbani e la telecabina per Pila (nonché i parcheggi); l'integrazione tariffaria su scala regionale; la istituzione ad Aosta di un servizio di deposito bagagli; la creazione presso l'autostazione di Aosta di una Centrale di Mobilità con il compito di gestire e tenere aggiornato un portale web dedicato, di coordinare l'informazione all'utenza e di fungere da punto di riferimento per tutti gli sportelli turistici della regione. I servizi aeroportuali Sono diversi gli aeroporti di riferimento per la Valle d'Aosta, principalmente: Torino-Caselle, Milano-Malpensa, Bergamo-Orio al Serio e Ginevra-Cointrin. Verso questi aeroporti, i servizi di collegamento su prenotazione a regia pubblica sono da potenziare. D a abbandonare subito, invece, il progetto di aeroporto commerciale Corrado Gex, un pozzo senza fine che già troppe risorse regionali ha ingoiato. Da seguire, inoltre, i lavori di realizzazione del passante ferroviario di Torino che determinerà un nuovo attestamento della ferrovia Torino/Ceres di collegamento con l'aeroporto di Caselle, al fine di ricercare le possibili integrazioni con i servizi ferroviari per la Valle d'Aosta. I trafori stradali Il più che ventennale lavoro di creazione di uno spazio permanente di cooperazione transfrontaliera (Espace Mont-Blanc) fra i territori della Valle d'Aosta (Italia), dell'Alta Savoia (Francia) e del Vallese (Svizzera) che gravitano attorno al massiccio del Monte Bianco, rischia di essere fortemente depotenziato dalla barriera costituita dalle gravose tariffe di attraversamento dei trafori stradali del Monte Bianco e del Gran San Bernardo. Tema centrale del rafforzamento dell'Espace Mont-Blanc deve pertanto essere rappresentato da: creazione di una tariffa residenti per gli abitanti del territorio transfrontaliero e per gli scambi commerciali aventi origine e destinazione sul territorio stesso. La mobilità turistica e del tempo libero Benché le linee d'azione finora individuate siano finalizzate a determinare una svolta nella complessiva politica regionale dei trasporti a favore di residenti, turisti ed economia locale, per una regione turistica come la nostra è tempo di dotarsi di una specifica e organica politica nel settore della mobilità per motivi turistici e del tempo libero. C'è poco da inventare e molto da fare, ad iniziare da: ripristino della ferrovia del Drinc (Cogne – Plan-Praz) nell'ambito di un progetto di valorizzazione del patrimonio minerario di Cogne; realizzazione della pista ciclabile della Valle d'Aosta (da Pont-Saint-Martin a Courmayeur); messa in sicurezza della via Fracigena nel tratto dal borgo di Bard all'arco nella roccia di Donnas, lungo l'antica strada romana delle Gallie; rilancio del volo a vela presso l'aeroporto Corrado Gex, offerta di nicchia che per ca. 3 mesi all'anno (Marzo/Maggio) può rivitalizzare il settore turistico della Plaine d'Aoste; creazione di una carta turistica di libera circolazione di 1, 3 e 7 giorni sui mezzi di trasporto pubblico. Una variante della carta di 3 e 7 giorni potrebbe prevedere l'ingresso a castelli e musei e, in futuro, il noleggio di una bicicletta da lasciare presso determinati punti stabiliti; lancio, in occasione dell'apertura della nuova Funivia del Monte Bianco, di una campagna in Italia per la scoperta del Monte Bianco in treno (es. biglietto cumulativo treno fino a Pré-SaintDidier da ogni capoluogo di regione + bus + funivia) Gli impianti a fune Nell'ambito delle infrastrutture di trasporto d'interesse turistico, una considerazione a parte meritano gli impianti a fune per l'importanza che rivestono per il turismo, soprattutto invernale a servizio dei comprensori sciistici. La Valle d'Aosta non necessita di nuovi comprensori sciistici ma semmai di qualificare i servizi dei comprensori esistenti, di aumentare il loro appeal e di saper rispondere alla domanda crescente di pratiche sportive “skipass-free” (ciaspole, scialpinismo, passeggiate sulla neve). Anche i collegamenti fra comprensori esistenti sono da valutarsi situazione per situazione. Da contrastare con energia è la riproposizione di un collegamento sciistico fra la Valtournenche e la Val d'Ayas che devasterebbe il Vallone delle Cime Bianche, un scrigno pressoché intatto che racchiude una preziosa ricchezza di varietà geologiche, paesaggistiche, floristiche, faunistiche (SIC/ZPS IT1204220) nonché di testimonianze storico-culturali, che richiede ben altri e diversi progetti di tutela e valorizzazione al fine di attrarre nel corso dell'anno un turismo responsabile e sostenibile. La gestione della mobilità (Mobility Management) Le politiche di gestione della domanda di mobilità ben si attagliano ai centri urbani, al fine di migliorarne l'accessibilità e la qualità dell'aria che si respira. Le misure di “Mobility Management” non prevedono la realizzazione di nuove infrastrutture, ma si concentrano su misure di persuasione, concessione e restrizione. Salvo una parentesi che ha visto protagonista la città di Aosta, in Valle d'Aosta la gestione della mobilità è stata praticamente abbandonata. Sarebbe invece importante riprendere a lavorare sulla gestione della domanda di mobilità in due comparti fondamentali generatori di spostamenti sistematici verso il capoluogo regionale: la pubblica amministrazione (regione, asl e comune di Aosta in primis); gli istituti scolastici. Interventi complementari A fronte di una domanda di mobilità variegata e che si mantiene su livelli elevati, con le conseguenze relative (inquinamento e danni alla salute, dipendenza dalle fonti fossili, emissioni clima-alteranti, rumore, incolonnamenti, incidenti, consumo di territorio, degrado del paesaggio e occupazione di suoli pregiati) è indispensabile adottare una visione integrata per il governo del territorio e dei trasporti, con la finalità di razionalizzare e ridurre le necessità di viaggiare. A tal fine proponiamo alcuni temi sui quali è necessario compiere i necessari approfondimenti operativi: pianificazione della dislocazione di servizi ed edifici pubblici in aree urbane servite dalla ferrovia o, in ogni caso, da servizi di trasporto pubblico ad alta frequenza; riduzione e qualificazione dei poli scolastici per l'istruzione superiore; decentramento di assessorati regionali , anche per accelerare l'innovazione telematica nella pubblica amministrazione (agenda digitale; sperimentare concretamente la corresponsione di alcuni servizi a distanza, in particolare a favore delle vallate laterali (presenza virtuale del medico di base, rilascio di documenti, creazione di spazi di lavoro condiviso/coworking) Un confronto di merito Presentiamo un insieme organico di misure operative per sottoporle ad un confronto di merito con tutti quanti hanno a cuore il futuro della Valle d'Aosta e intendono costruirlo, consapevoli che per una piccola regione di montagna come la nostra occorre individuare soluzioni su misura che richiedono capacità ideativa ed efficacia organizzativa. Le proposte che avanziamo sono perfettamente in linea con la “Strategia Valle d'Aosta 2020” che recita “L'ambizione è quella di diventare, al 2020, un riferimento europeo in termini di sviluppo sostenibile in tutti i settori dell'economia regionale....la Valle del “turismo ecoresponsabile” (comprensori e alberghi virtuosi dal punto di vista del rispetto dell'ambiente, trasporti “eco-sostenibili” all'interno della Valle....” Il nostro impegno è finalizzato a ridurre la distanza fra le parole e i fatti, fra l'immagine e la sostanza, fra le enunciazioni e le azioni reali. Per ogni proposta disponiamo di approfondimenti di dettaglio, in parte riportate nelle schede tematiche che compongono questo dossier trasporti.