C`è grande fermento nella Città Santa: al Signore è arrivata una
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C`è grande fermento nella Città Santa: al Signore è arrivata una
C’è grande fermento nella Città Santa: al Signore è arrivata una lettera di Papa Francesco nella quale si chiede uno sforzo straordinario da parte di tutti perché la misericordia si estenda e si realizzi nella vita di ogni uomo; “sfonda una porta aperta” dice s. Paolo, che di questo tema scriveva nelle sue lettere, sostenuto anche dal profeta Giona, che criticò a suo tempo l’esagerata bontà di Dio; “ce n’era proprio bisogno”, commenta s. Agostino in compagnia di quelli che si convertirono da una vita sbagliata, mentre annuiscono le loro mamme guidate da s. Monica, che aggiunge “ci vorrà molta preghiera”; “povera gente!” dicono le sante vergini preoccupate per la vita senza amore di tante persone, e s. Chiara ricorda “benedetta madonna Povertà, che ci ha spinto nelle braccia di Dio”; “c’è troppa paura” osservano i martiri di ieri e di oggi riuniti intorno al trono del Signore e accarezzati dalla sua mano. “Su, allora diamoci da fare” tuona s. Ignazio, mentre s. Caterina rivolta alle sante suggerisce “noi ci occuperemo dei più piccoli e dei più deboli”; si alza s. Francesco Saverio e dice: “Chi viene con me verso i più lontani?” e raduna attorno a sé un folto gruppo di santi giovani che non vedono l’ora di parlare al cuore dei ragazzi e ragazze di oggi; “io mi occuperò dei malati e delle persone sole” propone s. Camillo, subito raggiunto da tanti buoni samaritani di ogni età ma s. Vincenzo soggiunge “sono tantissimi, come faremo?” “Ci siamo anche noi” risponde un coro di giovanissime voci, quelle dei tanti bambini, tra cui i non-nati, piccoli angeli prediletti da Dio. “Tutto nasce dalla famiglia”: è s. Rita che parla, circondata da tante donne vissute santamente nell’ombra delle storia: “noi spanderemo nelle case pazienza e dolcezza, forza ragazze!”. Da una parte c’è un certo numero di santi che se ne stanno sconsolati in silenzio, allora ecco dalla schiera dei più fervorosi si stacca uno che va verso di loro e dice: “Perché non fate qualcosa anche voi?” “Noi siamo quelli dell’ultimo minuto, la nostra vita non è stata santa, e tanta gente è arrabbiata con noi perché pensa che non ce lo meritavamo”; e quello che era venuto da loro risponde: “E io? Ero sulla croce vicino a Gesù e sono stato perdonato; sapete quante persone hanno imparato a non aspettare l’ultimo minuto proprio da me?” E li fa alzare e li porta con sé verso il piccolo pianeta azzurro amato da Dio, mentre gli angeli equipaggiano tutti di grandi zaini pieni di misericordia. “Figlio, ce la faremo?” domanda Maria a Gesù; “Sì, Madre - le risponde - perché l’amore è più forte della morte; vieni andiamo ancora a dare la vita per loro”. E il cielo scese sulla terra... PARROCCHIA S. MARIA ASSUNTA IN CIELO - VITORCHIANO 0761-370787 - Settimana dal 1 all’ 8 novembre 2015 Genitori Prima Comunione Finalmente è possibile realizzare questo incontro, previsto nella scorsa settimana e rinviato per un errore di programmazione; speriamo nella presenza di tutte le famiglie dei bambini/e per iniziare al meglio il cammino che condurrà al momento stupendo della Prima Comunione dei loro figli. Ci troveremo Genitori terza elementare Anche per i bambini di terza elementare inizia un anno importante che li vedrà protagonisti dell’amore misericordioso di Gesù: la confessione è un dono stupendo che il Signore ha lasciato alla sua Chiesa affinché nessuno si senta perduto ma tutti possano avere l’occasione di pentirsi e di ritrovare l’amore di Dio. I genitori hanno un compito importante: aiutare i figli a chiedere perdono mostrando sé stessi come esempio; a poco serve ricevere il sacramento della Confessione se questo rimane isolato e riservato a occasioni eccezionali: esso invece è utile se costituisce una verifica frequente della propria fede. Per aiutare i genitori in questo compito ci sarà un primo incontro per loro Il ricordo dei defunti Lasciata indietro la macabra parodia dell’ultimo di ottobre, ecco la composta e solenne liturgia per i defunti, molto più consona ai sentimenti migliori del nostro animo; i nostri cari, il loro ricordo e l’affetto che per essi proviamo, ci richiamano alla meravigliosa e impegnativa realtà della vita, e mentre la loro assenza ci ferisce, allo steso tempo ci stimola pure alla speranza di poterli raggiungere in cielo. Ben vengano i fiori sulle tombe e i lumini accesi accanto alle immagini dei defunti, se significano una preghiera fatta per loro e una riflessione sulla propria vita; ma saranno essi stessi, i fiori destinati a sfiorire e i lumini a spegnersi, a giudicare chi li ha messi lì solo per dar mostra di sé, trascurando ciò che i nostri defunti amano di più: che noi viviamo una vita veramente cristiana nell’amore a Dio e ai fratelli, nella Chiesa. Ogni giorno, dal 1 all’8 novembre, sar à celebr ata al Cimiter o una s. Messa alle ore 15.30 affinché la visita alle tombe sia illuminata dall’Eucaristia, cioè dall’amore di Dio manifestato in Gesù Cristo. In questi giorni è possibile ottenere l’Indulgenza plenaria per sé e per i defunti ricevendo i sacramenti della Confessione e della Comunione, recitando il Credo e pregando secondo le intenzioni del Papa. (continua la storia di Giovanna Francesca de Chantal, tratta dal libro “I santi sposati”) Le assenze del marito, chiamato a corte o occupato in impegni, duravano anche dei mesi. Ella si occupava allora dell'amministrazione. Si alzava presto il mattino e con i1 personale della casa e dei campi faceva la preghiera, quindi seguiva i lavori, anzi, quando poteva, lavorava insieme a loro. E con la solerzia preveniva, invece che reprimere gli sbagli quando era troppo tardi. Una vita ben diversa da quella che usavano le donne della sua condizione, dedite a1l'ozio, al lusso, alle visite, alle chiacchiere, ai giochi. Possiamo immaginare chi dava originalità e forza interiore a una donna cosi giovane: la sua forte fede che nutriva quotidianamente e 1'esercizio delle virtù a cui fu già educata dai suoi stessi genitori. l suoi abiti erano ben modesti, dicono le memorie antiche, fatti di stoffe comuni, portati però con pulizia e dignità. Per la verità, il cammino spirituale e umano di questa coppia non è stato sempre uniforme ed elevato. Al barone per esempio piaceva la vita della corte e la carriera, anche se si trattava di convivere con un mondo frivolo e paganeggiante. Si assentava per lunghi periodi dimenticando i suoi doveri familiari. Anche quando era di ritorno presso la sua famiglia, si lasciava andare alla pigrizia nei suoi doveri religiosi pur stimolato dalla religiosissima moglie. Ma le intelligenti e premurose attenzioni di Giovanna gli fecero apprezzare pian piano la ricerca del bene, al punto che dopo qualche anno abbandono del tutto la corte e si dedicò pienamente alla famiglia. Di questa condivise le gioie (sei nascite in nove anni!) e dolori (come la morte dei primi due bimbi e della sorella di lei). L'anno tragico dell'incidente occorso a Cristoforo era stato il più hello in assoluto tra quelli vissuti nel matrimonio. Purtroppo, in una battuta di caccia un colpo di archibugio parti inavvertitamente dalle mani del cugino, ferendolo a morte. Aveva solo trentacinque anni. Con animo generoso riusciva a ripetere al cugino che non si dava pace: «Ti perdono di cuore, è stato un incidente. Il colpo mi fu sparato dal cielo prima che uscisse dalle tue mani. Non ti disperare, né imprecare. Ricordati di Dio: sei cristiano». E mentre l’appassionata sposa, tormentata dal dolore, non riusciva a rassegnarsi a questa dura sventura, egli rivelava una religiosità profonda che non si sarebbe sospettata. Le diceva «Accettiamo la provvidenza di Dio, pigliamo questo colpo dalle mani di Lui». Fece la confessione, e per tutti i nove giorni dell'agonia incoraggiava la moglie a perdonare: «Io lo perdono di cuore. Lui m'ha colpito per inavvertenza. Io invece molte volte coscientemente e con malizia ho ucciso Gesù col peccato» CALENDARIO LITURGICO SETTIMANALE Trentunesima settimana del Tempo Ordinario e Terza del Salterio Domenica 1 novembre TUTTI I SANTI 9.00 (s. Maria) ANGELA, LEONARDO E NANDO 10.15 (Monastero) JUDITH 11.30 (s. Maria) PER LA PARR. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Lunedì 2 novembre COMMEM. FEDELI DEFUNTI 15.30 (Cimitero) ANIME SANTE DEL PURGATORIO 17.00 (S. Maria) II Vespri della Solennità 9.00 PER TUTTI I DEFUNTI 11.30 PER I BENEFATTORI 15.30 (Cimitero) PER I DEFUNTI Martedì 3 novembre Mercoledì 4 novembre S. Carlo Borromeo Giovedì 5 novembre Venerdì 6 novembre 15.30 (Cimitero) BIAGIO E ERINA 15.30 (Cimitero) MARIO E ROSINA, ESTERINA E ROCCO 15.30 (Cimitero) MARIA, MARIO E ATTILIO 15.30 (Cimitero) LETIZIA 17.00 BOCCIOLONI RAIMONDA (trig.) Sabato 7 novembre 15.30 (Cimitero) ELENA 17.00 Domenica 8 novembre 32 DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 9.00 (s. Maria) PER LA PARR. 10.15 11.30 IELMONI MARIO 15.30 (Cimitero)