Corso ForTIC C2 La gestione del file system Uso di partizioni locali

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Corso ForTIC C2 La gestione del file system Uso di partizioni locali
Corso ForTIC C2 – IPC Falcone Gallarate
Anno scolastico 2006/2007
Corso ForTIC C2
LEZIONE n. 7
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La gestione del file system
Uso di partizioni locali
NFS e SAMBA per condividere i file
SAMBA e CUPS per condividere le
stampanti
I contenuti di questo documento, salvo diversa indicazione, sono rilasciati sotto una licenza Creative
Commons License. Per prendere visioni dei termini della licenza visitare il sito
http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.0/
o richiederne una copia a Creative Commons, 559 Nathan Abbott Way, Stanford, California 94305, USA
Sandra Farnedi
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LA GESTIONE DEL FILE
SYSTEM
Il file system di Linux si sviluppa tutto in un
unico albero avente come radice la directory
/
Sotto tale directory vengono collocate anche
tutte le directory e sottodirectory appartenenti
a tutte le memorie di massa collegate al
sistema locale e agli eventuali sistemi remoti
che mettono a disposizione i propri file.
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USO DELLE PARTIZIONI
LOCALI (1)
Il comando mount consente di inserire all'interno
del file system qualsiasi file o directory che si trovi in
qualunque memoria di massa.
Vediamo come procedere servendoci di un esempio;
vogliamo rendere visibile la nostra chiavetta USB:
1. autenticarsi come utente root
2. creare una directory di nome chiavetta (di
solito la si crea sotto /mnt)
3. le chiavette USB vengono viste come dischi SCSI
per cui, il nome del dispositivo potrebbe essere
/dev/sda1
4. eseguire il comando
mnt /dev/sda1 /mnt/chiavetta
5. per vedere i file della chiavetta basta spostarsi
nella directory /mnt/chiavetta
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USO DELLE PARTIZIONI
LOCALI (2)
Analogamente si procede per “montare” altri
dispositivi quali i floppy disc (di solito associati al
device /dev/fd0) o i CD (di solito associati al
device /dev/cdrom).
Inoltre è importante sapere che è possibile utilizzare
da Linux una partizione Windows di tipo FAT32:
basta creare una directory, per esempio /C (oppure
/mnt/C), ed eseguirne il “montaggio” tramite il
comando mount -t vfat /dev/hdxy /C
dove hdxy identifica la partizione FAT32. Questa
soluzione è molto comoda per gestire l’interscambio
di dati fra i due sistemi operativi residente sullo stesso
computer.
Se si vuole che la partizione C sia sempre “montata”,
si può inserire l’apposita richiesta nel file
/etc/fstab e cioè, per esempio
/dev/hda1 /C vfat
se la partizione da montare è /dev/hda1
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COLLEGAMENTO DI UN
SISTEMA LINUX ALLA
RETE LOCALE
Se la rete locale ha indirizzo 192.168.1 e la scheda di
rete è eth0 eseguire ad esempio il comando:
ifconfig eth0 192.1681.1.12 up
in questo modo si assegna al proprio computer
l'indirizzo 192.168.1.12
Se il gateway ha indirizzo IP 192.168.1.1 testando la
rete col comando ping 192.168.1.1
se tutto è OK si ottiene risposta dal gateway stesso.
Quando due sistemi sono in rete, è possibile
utilizzare da uno le risorse dell'altro, in particolare, si
possono condividere file e stampanti.
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USO DELLE PARTIZIONI
REMOTE NFS (1)
NFS (Network File System) consente di utilizzare
partizioni di sistemi Linux remoti come se fossero
parte integrante del file system locale.
Il servizio NFS consente di mettere a disposizione di
sistemi LINUX remoti i file del proprio file system
con la possibilità di assegnare opportuni diritti
d'accesso ai file messi “in rete”; per ogni directory
condivisa, è possibile dichiarare i nomi dei computer
che sono autorizzati a farne uso.
I sistemi che vogliono utilizzare le directory remote
devono “montarle” tramite un comando del tipo
mount -t nfs pc1:/condiv /pc1
che consente di montare sotto la directory /pc1 del
computer che usufruisce del servizio, la directory
/condiv del sistema pc1 che offre il servizio.
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USO DELLE PARTIZIONI
REMOTE NFS (2)
Vediamo, tramite un esempio, come procedere.
Il sistema atlas vuole mettere a disposizione di tutti in lettura
e scrittura la propria directory /home/utente
Per fare ciò bisogna:
1. inserire nel file /etc/exports di atlas la
dichiarativa /home/utente
*(rw)
2. eseguire il comando portmap1
3. attivare il servizio NFS tramite il comando2
/etc/init.d/nfs-kernel-server restart3
I sistemi che vogliono accedere alla directory /home/utente
di atlas devono semplicemente creare una directory, ad
esempio /atlas, ed eseguire il comando
mount -t nfs atlas:/home/utente /atlas
Per ulteriori dettagli vedere il comando man associato sia a nfs
che a exports
1 In alcune distribuzioni portmap viene attivato all'inizializzazione
2 Questa è la sintassi usata da Knoppix, ma potrebbero esserci leggere differenze da una distribuzione all'altra; molte
distribuzioni usano /etc/init.d/nfs restart oppure /etc/rc.d/init.d/nfs restart
3 L'uso dell'opzione “restart” provoca la chiusura del servizio, qualora questo fosse attivo, prima della sua ripartenza; a
volte, l'opzione “start” quando il servizio è attivo potrebbe creare qualche problemaquindi è preferibile “restart”
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CONFIGURAZIONE DI
SAMBA
Per utilizzare da Windows le partizioni di Linux è
necessario personalizzare il file di configurazione
/etc/samba/smb.conf
è possibile fare in modo che ciascun utente possa
vedere solo i file e le directory su cui ha necessità di
operare e per fare ciò è opportuno che il system
administrator studi bene la situazione e conceda i
diritti secondo le esigenze dei propri utenti. Il caso
più semplice, ma ovviamente meno sicuro, è quello di
concedere a tutti il diritto d'accesso a una o più
directory operando nel modo seguente:
aprire con un editor qualunque (es. vi) il file
/etc/samba/smb.conf porre
security = share inserire poi la sezione
[condivisione]
path=/home/condivisi
guest ok = yes
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dove /home/condivisi sarà la directory
condivisa da tutti alla quale si possono assegnare
opportuni diritti tramite il comando chmod, mentre
condivisione è il nome simbolico utilizzato per
vedere da Windows la “zona” condivisa;
lanciare poi il comando
/etc/init.d/samba restart
attendere qualche minuto e, dal sistema Windows,
sfogliando la rete, si vede il sistema linux ed in
particolare si può accedere alla directory
/home/condivisi e a tutte le sue sottodirectory.
Per una configurazione più sofisticata e una
trattazione completa su SAMBA consultare il sito
www.samba.org
Nota: Tutti i comandi di SAMBA cominciano per
smb e, per averne un elenco completo, si può digitare
smb seguito dal tasto TAB; in questo modo è più
semplice consultare il relativo comando man ed
approfondirne il funzionamento.
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USO DELLE PARTIZIONI
REMOTE SAMBA (1)
SAMBA è lo strumento che consente a Linux di
usare le risorse di un sistema Windows e viceversa.
CASO 1: Vogliamo far vedere a LINUX i file di un
sistema WINDOWS di nome “miowin”.
Nel sistema Windows:
1. dichiarare condivisa, per esempio, la directory
miadir con nome di condivisione miadir
Nel sistema Linux:
1. creare una directory di nome, per esempio,
/miowin
2. eseguire il comando
mount -t smbfs //miowin/miadir /miowin
3.
spostarsi sotto la directory /miowin e tutti i file
della directory “miadir” del sistema “miowin”
saranno visibili
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USO DELLE PARTIZIONI
REMOTE SAMBA (2)
CASO 2: Vogliamo far vedere a WINDOWS i file di
un sistema LINUX di nome “miolin”.
Nel sistema Linux:
1. personalizzare il file di configurazione (vedi
pag.8) /etc/samba/smb.conf
2. far partire il servizio tramite il comando
/etc/init.d/samba start
Nel sistema Windows:
1. esplorare la rete e si vedranno le risorse del
sistema “miolin” dichiarate nel file di
configurazione smb.conf che avranno una
visibilità tipica dei sistemi Windows; inoltre esse
risulteranno appartenenti al workgroup dichiarato
nel file di configurazione stesso
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USO DELLE PARTIZIONI
REMOTE SAMBA (3)
CASO 3: Vogliamo condividere tramite SAMBA i
file fra due sistemi Linux.
Nel sistema Linux1 che mette a disposizione i file:
1. personalizzare il file di configurazione (vedi
pag.8) /etc/samba/smb.conf
2. far partire il servizio tramite il comando
/etc/init.d/samba restart
Nel sistema Linux2 che vuole usare i file di Linux1:
1. creare una directory di nome, per esempio,
/linux1
2. eseguire il comando
mount -t smbfs //linux1/condivisione /linux1
3.
spostarsi sotto la directory
/linux1 e si vedranno tutti i file della directory
/home/condivisi del sistema linux1
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CONFIGURAZIONE
DELLE STAMPANTI
La configurazione delle stampanti in Linux tramite i
comandi non è impresa semplicissima, ma si può
ricorrere allo strumento cups che è davvero molto
semplice da usare.
Passi da seguire:
1. collegare la stampante al sistema Linux
2. lanciare il comando
/etc/init.d/cupsys restart
3. aprire un qualunque browser e inserire l'URL
http://localhost:631
4. dalla finestra che si apre scegliere le voci
“Manage Printer” --> “Add Printer” e compilare
la maschera che viene proposta con dei nomi che
aiutino ad identificare univocamente la stampante
5. proseguendo, alla voce “Device” inserire il tipo di
stampante (parallela, USB o altro) e quindi marca
e modello
6. a questo punto, la stampante comparirà nella lista
alla voce “Manage Printers”
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CONDIVISIONE DELLE
STAMPANTI
Le stampanti configurate con cups, possono essere
messe a disposizione degli altri sistemi tramite la
seguente dichiarativa nella sezione [global]del
file /etc/samba/smb.conf
printing = cups
printcap name = cups
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Caso 1: vedere da Linux, una stampante
collegata ad un sistema Windows di nome
miowin
eseguire i passi 2 e 3 di pagina 13
2. dalla lista dei “Device”scegliere “Windows
Printer via Samba”
3. alla voce “Device URL” inserire
smb://miowin/nomestampante dove
nomestampante è il nome di condivisione
della stampante
4. scegliere poi il vendor e il modello e terminare la
procedura
1.
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Caso 2: vedere da Windows, una stampante
collegata ad un sistema Linux
Le stampanti impostate su Linux tramite cups e
dichiarate condivise nel file smb.conf, sono visibili
da Windows come stampanti remote e sono
configurabili allo stesso modo delle stampanti remote
presenti su sistemi Windows, naturalmente sul
sistema Linux deve essere stato attivato SAMBA
tramite il comando
/etc/init.d/samba restart
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Caso 3: vedere da Linux, una stampante
collegata ad un altro sistema Linux
Per condividere una stampante fra due sistemi Linux,
conviene usare cups in entrambi i sistemi. Se la
stampante è fisicamente collegata al sistema linux1,
procedere nel modo seguente4:
1. configurare la stampante su linux1 tramite cups
2. modificare il file /etc/cups/cupsd.conf
nel modo seguente:
BrowseAllow @LOCAL
BrowseDeny All
3.
correggere il gruppo <Location/> nel modo
seguente:
<Location />
Order Deny,Allow
Deny From All
Allow From 127.0.0.1
Allow From @LOCAL
</Location>
4.
eseguire
/etc/init.d/cupsys restart
5.
lanciare cups su linux2 e la stampante è già
utilizzabile
4 Le nuove versioni di cups alla voce "Amministrazione" presentano delle caselline che, se selezionate, consentono di
condividere le stampanti e di amministrarle in modo remoto quindi i passi 2 e 3 non sono necessari perchè vengono
automaticamente effettuati spuntando le suddette caselline.
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