bresson aperto 2015 - Cinema Teatro San Giuseppe Brugherio

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bresson aperto 2015 - Cinema Teatro San Giuseppe Brugherio
BRESSON APERTO 2015
Brugherio
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Giovedì 17 settembre 2015 ore 15 e 21
“Abbiamo parlato di come si possa vivere senza questo famoso documento che ti permette di
viaggiare, esistere, ricevere cure mediche, aiuti. E’ veramente il destino che decide chi abbia
questo documento, chi possa essere da una parte della barricata o dall’altra. Erano queste le
dinamiche che ci interessavano, non gli incidenti o la situazione francese attuale”.
I registi
SAMBA
di Eric Toledano, Olivier Nakache con Omar Sy, Charlotte Gainsbourg, Tahar Rahim, Izia Higelin
Francia 2014, 116’
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Un immigrato senegalese, in cerca di permesso
di soggiorno, una donna in carriera con il
morale spezzato dal troppo stress da lavoro. Si
può immaginare qualcosa di più lontano?
Eppure nella Parigi di "Samba" si incontrano e
si innamorano. È la nuova scommessa di Eric
Toledano e Olivier Nakache che - tre anni dopo
la commedia evento "Quasi amici" - spiazzano il
pubblico con una commedia romantica, ma dai
profondi toni di riflessione sociale.(…) Grazie
alla complicità di Omar Sy, ancora una volta
protagonista come in "Quasi amici", ci
aggiriamo con ironia in centri di accoglienza,
uscite di sicurezza di infimi ristoranti, uffici per la richiesta di permessi. E ci si ritrova a sorridere (con un pizzico di amarezza) di
burocrazia e fughe dalla polizia, con Samba, il protagonista, che cerca un lavoro per trovare un'identità nella società francese,
nascondendo la propria. In una Parigi 'clandestina', dove spesso i protagonisti sono costretti a correre, in fuga da una società che ne
sfrutta il lavoro ma fa finta di non vederli. A questo intreccio del film – decisamente il più riuscito - si affianca la commedia romantica,
nella quale entra in gioco la nevrotica Charlotte Gainsbourg, il cui equilibrio è messo a rischio proprio dal troppo lavoro e che decide
- in modo impacciato e insicuro - di dedicarsi al volontariato per superare le sue crisi di ansia. Una storia d'amore tutta giocata sulla
forza dei sentimenti, capaci di azzerare le differenze sociali tra i due. Una sorta di favola, nella quale finalmente vediamo la
Gainsbourg in un ruolo leggero, mentre Omar Sy si conferma attore capace di spiazzare lo spettatore. Resta il dubbio che forse un
pizzico di coraggio in più avrebbe reso più graffiante il ritratto di una Parigi impermeabile a quel che accade nelle sue strade.
Miriam Mauti - Rivista del Cinematografo
"Samba" è, sì, collocabile nel filone del cosiddetto feel-goodmovie, il 'film che ti fa star bene' (…)però non
rinuncia ad assemblare la commedia col dramma e ad alternare episodi delicati o divertenti con altri di un realismo
anche duro. Lo sfruttamento sugli immigrati privi di permesso di soggiorno, i lavori umilianti e le prepotenze
della polizia sono rappresentati con uno stile quasi documentaristico e senza fare sconti allo spettatore in cerca di
relax; salvo poi, in perfetta naturalezza, cedere il posto a scene di puro divertimento. (…)Il film ti 'fa stare bene'
un po' alla maniera di certe opere di Ken Loach: con tenerezza e affetto, ma senza rinunciare ad additare storture e
ingiustizie connaturate a società del privilegio quali le nostre.
Roberto Nepoti – La Repubblica
Attualissima, ma piacevolmente edulcorata, la commedia di Nakache e Toledano, la coppia di "Quasi
amici", racconta l'odissea parigina di un immigrato sans papier che incontra una volontaria borghese
carente di affetto. Ed altre varie ed eventuali, le periferie e le umiliazioni, i tentativi sentimentali delle
damine di carità e l'arrivo di un altro clandestino, che si finge brasiliano perché più sexy. Anche se il
riferimento è a Ken Loach, qui non piovono pietre e la stessa star, Omar Sy, oltre al bravissimo Tahar
Rahim e a Charlotte Gainsbourg, conduce la storia dopo molte peripezie verso un macchinoso happy end
in cucina degno di "Ratatouille". Quindi una questione sociale aperta e sanguinante, corretta col buon
senso da entertainment, un action poliziesco col nome "Samba", che giustifica il piano sequenza iniziale.
Maurizio Porro - Il Corriere della Sera
Il film tratta i temi drammatici con rispetto, spezzando i momenti di maggiore tensione con sequenze più leggere.
Il risultato è una commedia gradevole e malinconica, tra i film più riusciti della coppia di registi.
Silvia Angrisani - Vivilcinema
Film ambizioso, Samba va oltre Quasi amici e getta la maschera, rivelando finalmente la visione utilitaristica
delle relazioni umane. C'è un disprezzo di classe, un solipsismo che resiste in Alice e allo stesso modo c'é
un'opacità e un egoismo che si rivela in Samba, lucido sui benefici che gli deriverebbero frequentando
una bobo francese e disinvolto nel tradire un amico che diventerà nemico, insinuando nel film la dimensione
tragica. Questa convenienza cinica, questa morale individualista sono la vera sorpresa di Samba, un feel-good
movie dal cuore 'nero' affondato nella Senna.
Marzia Gandolfi - Mymovies