L`educazione del cucciolo e del gattino

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L`educazione del cucciolo e del gattino
L’educazione del cucciolo e del gattino
Dott. Fabio Andrea Grangetti
L’ingresso di un cucciolo o gattino in famiglia deve essere il risultato di una scelta consapevole e ben ponderata da
tutti i componenti della famiglia al fine di evitare discussioni dovute alla loro presenza (pelo sparso ovunque, pipi e
cacca sul pavimento, mobili rosicchiati, tappeti sfilacciati, graffi e salti di mobile in mobile). Da qui la necessità, fin
dall’inizio del rapporto uomo – animale, di impartire con la collaborazione di tutti una corretta e coerente educazione,
la sola che possa garantire una convivenza armoniosa ed evitare i problemi comportamentali che pregiudicherebbero
la gestione futura dell’animale stesso e la sua integrazione nella società.
È importante sapere che un cucciolo o un gattino non possono essere adottati prima dei 55-60 giorni di età, poiché
proprio in questo periodo e fino alla 16ª settimana di vita che, tramite l’interazione con la madre ed il resto della
cucciolata, si attuano tutti quei processi cognitivi che permettono un corretto sviluppo fisico – mentale –
comportamentale. Questo processo di apprendimento viene definito “imprinting” e sarà la base su cui instaurare il
successivo rapporto educativo con l’uomo.
Ecco di seguito alcuni suggerimenti per l’inserimento in famiglia di un cucciolo o gattino:

Predisposizione di un ambiente familiare favorevole: quando il cucciolo o il gattino entrano per la prima
volta in famiglia, per rendere più dolce il distacco dalla madre e dal resto della cucciolata, almeno il primo
mese successivo all’adozione si possono utilizzare come messaggio tranquillizzanti i Feromoni di Sintesi.
Anche l’esplorazione del nuovo ambiente ed il contatto umano agevoleranno l’adattamento ai ritmi della
nuova vita;

Uso di una giusta comunicazione cucciolo – uomo (timbro voce, postura, premio ...): per comunicare
importante è il tono della voce che può essere:
o Dolce se tutto va bene ed è associato molte volte ad una ricompensa
o Dura se si associa ad una punizione o ad un divieto
o Neutra per evidenziare una indicazione
Anche la postura, che accompagna il tono della voce, è un mezzo per comunicare:
o Una postura bassa (accucciata a terra con un sorriso ed un tono dolce), viene percepita in maniera
positiva ed è quella usata ad esempio, seguita da una ricompensa per fare avvicinare il cucciolo se
chiamato (risposta al nome)
o Una postura alta (in piedi, busto in avanti, mani sui fianchi), viene associata a rimproveri e punizioni.
Nel cucciolo l’apprendimento avviene grazie all’utilizzo di premi e punizioni (etologiche) che devono essere
somministrate al termine dell’azione (premio) o durante la stessa (punizione, che deve essere interrotta
all’assunzione della postura di sottomissione). È opportuno sottolineare che le punizioni a posteriori non
vanno mai fatte poiché l’animale non riesce a metterle in relazione ad azioni effettuate in precedenza e
proverà frustrazione.

Stimolazione ad acquisire giusti comportamenti di interazione con l’uomo, gli animali e l’ambiente: per
favorire la formazione di corretti comportamenti nel rapportarsi con gli altri evitando possibili reazioni
fobiche è necessario favorire la socializzazione e la sensibilizzazione del cucciolo. A tale scopo sono
consigliate passeggiate in vari ambienti, il contatto con persone di tutte le età, nonché il gioco libero con altri
animali. Per ovviare ad una delle più tipiche fobie del gattino, ossia l’utilizzo del trasportino, si può lasciarlo
liberamente a disposizione anche in casa per abituarlo con tranquillità al suo uso in modo che non venga
associato solo a eventi potenzialmente fobici (visita veterinario, viaggi in macchina ... );
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
Alimentazione ed evacuazione: al cane vanno somministrati almeno tre pasti, sempre dopo quelli della
famiglia, lasciando la ciotola per un tempo limitato (20 minuti circa). Per il gatto collocare a 30 – 40 cm di
distanza dal pavimento un dispenser con cibo secco sempre a disposizione, mentre l’umido se lo si desidera
due volte al giorno in modica quantità.
Il cucciolo di cane va condotto fuori regolarmente ogni 4 – 5 ore per i primi quattro mesi. Consigliate
passeggiate dopo il pasto, i sonnellini, le fasi di gioco prolungate, cercando di localizzare un luogo
(preferibilmente sempre lo stesso) , affinché ritrovi gli stessi odori dove fare i suoi bisogni. Di seguito
ricompensare ogni evacuazione e defecazione correttamente eseguita. Non rientrare in casa prima che il
cucciolo abbia sporcato o subito dopo.
Il gatto deve avere a disposizione due cassette riempite con almeno 5 cm di apposito granulato e devono
sempre essere accessibili. Le feci vanno tolte quotidianamente, mentre il granulato può essere sostituito ogni
3 settimane circa. Le cassette vanno collocate in una stanza tranquilla diversa da dove c’è il cibo.
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