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Diario di viaggio
“Quel treno speciale per Pechino”
Lunedì 27 agosto 2007 ore 24,00
Ultime notizie : siamo arrivati a Cagliari stanchi da morire ma contenti. Il nostro viaggio è finito,
ma ora comincia un nuovo viaggio insieme. Presto faremo una cena tutti insieme e il ministro Livia
Turco ci ha invitato ad una festa al Ministero a Settembre.
Il gruppo della Sardegna si rivedrà tra poco per continuare lo scambio di emozioni, riflessioni,
amicizia attraverso una cena collettiva.
Domenica 26 Agosto 2007
Siamo arrivati alla fine del nostro irripetibile viaggio:prima del ritorno in aereo ci aspetta ancora un
impegno importante: festeggiare il compleanno di Marisa, lo faremo questa sera.
Ieri sera è venuto a trovarci in albergo l’ambasciatore d’Italia in Cina .
Abbiamo cenato insieme poi abbiamo fatto una grande festa con il collegamento telefonico del
Ministro Livia Turco che ci ha invitato tutti ad un incontro al Ministero della salute a Settembre. La
festa è stata grande per l’enorme capacità che i partecipanti al viaggio hanno dimostrato di
trasformare ogni momento collettivo in momento di confronto, di emozione, di gioia e di spirito di
gruppo.
Pensiamo che questo viaggio resterà dentro di noi per molto tempo, ci accompagnerà nei momenti
di felicità e di crisi, sarà sempre un ricordo intenso.
Prima di lasciarci vogliamo trascrivere dei pensieri: una riflessione, una emozione, un auspicio, una
critica:
1)“Un viaggio al limite della resistenza ma pienamente ripagato” Marisa detta Sissi la principessa
2)“Tutto il mondo è paese? No, tutto il mondo è a Pechino” Carla detta Minny
3)“Non è stato un miraggio e non sono andato allo sbaraglio, ma un bellissimo regalo, una
esperienza in più da mettere nel
mio bagaglio” Palmiro detto L’intenditore
4)“ Un lungo viaggio che vorrei non finisse mai” Franco V. detto Superman
5)“ E domani nei momenti di stanchezza e di sconforto il ricordo di questo viaggio e il tuo
volto……….e un sorriso corre
ancora nei miei occhi.” Renato il saggio
6)“la parola bello è stata la parentesi di tante cose nel viaggio.” Alessio l’indiano
7)“Mi ha insegnato che noi siamo parte e non centro del mondo” Tommy il pensatore
8)“ Un treno come questo passa una sola volta nella vita, ma ciò che ti regala resta con te per
sempre” Luisa, la maestra tuscolana ( quella di Zelig)
9)“Il mio sogno ha camminato con il treno, fino a diventare realtà. Percorrendo mille e mille
chilometri di comprensione ed
affetto, siamo giunti alla meta, sicuramente più forti per poter ripartire.” Gabriella detta la chioccia
con la valigia
10) “In questi giorni di viaggio ci siamo scambiati diverse esperienze di vita. Quello che ho potuto
notare di questo gruppo
è che anche il meno forte ha cercato di dare coraggio all’altro per poter superare i problemi. Solo
lavorando tutti insieme
possiamo fare di più. “ Aurelio l’istruttore di ginnastica.
11)“ Il nostro treno sa volare” Gioia componente famiglia Vianello
12)”Speciale, normale…aggettivi usati spesso in questo treno, ma il più importante è stato
condivisione ed attenzione
l’uno verso l’altro che ci hanno fatto superare la fatica di questo meraviglioso viaggio” Giuliana
dov’è la scala?
13)”Un viaggio per la continua conoscenza dell'uomo." (Sergio: componente famiglia Vianello)
14)”Il mio pensiero e' per tutti gli amici che non sapevo ancora di avere.'' (Stefano: la guida nella
metropolitana)
15)”Questo viaggio si e' rivelato una bella esperienza, migliore di ciò che mi aspettavo. stare a
contatto con molta gente,
giorno dopo giorno mi ha aiutato a capire molte cose, e credo mi saranno utili per il mio futuro
avvenire”
(Roberto:ahi la porta del metrò)
16)”il pensiero e' il modo di vivere senza problemi. Marco la roccia
17)”Forse poteva andare meglio, ma va bene cosi” Francesco ( spidyGonzales )
18)” In questo viaggio ho capito che non ci sono limiti nel rapportarsi con le persone: l’età,la
provenienza,
i ruoli istituzionali non contano…la prova di tutto ciò è che siamo riusciti a fare assieme…con tutto
il mio cuore
alle persone speciali che mi hanno aiutato a crescere come mi ero ripromesso prima di partire”…
Corrado: usciamo stasera?
19)” Sempre ho seguito il mio cammino in silenzio. questo viaggio ha condito un pò la mia vita. Un
condimento di cui avevo bisogno”. Liliana : ci penso io!
20) “Un viaggio alla riscoperta di me stesso”. Nicola il gigante buono.
21)” Sono piacevolmente sorpreso di quanto questo viaggio mi ha insegnato,mi dispiace che sia già
finito”. Atanasio l’elettrottutto.
E per Augusto il nostro Capo indiscusso e insostituibile un pensiero da tutti noi: grazie per averci
creduto, per aver progettato e fatto in modo che tutti insieme potessimo vivere una esperienza così
bella e unica, che ricorderemo sempre.
Ancora un grazie immenso a quanti con il loro contributo e il loro sostegno hanno reso possibile la
realizzazione di questa straordinaria avventura.
Venerdì 24 agosto 2007
Non c’è una sola Cina: c’è la Cina di Pechino fatta di grattacieli, tangenziali, negozi e vetrine,
metropololitane, una città di 17 milioni di abitanti che si prepara alle olimpiadi del prossimo anno.
Una città in cui tutti cercano il benessere economico, tutti sono orientati sul lavoro , dove non c’è
tempo per la vita privata, per la famiglia, dove non si fanno bambini.
C’è poi la Cina di Datone fatta di milioni di contadini poveri che ancora falciano il grano a mano,
vivono nelle baraccopoli, non hanno la luce e l’acqua corrente, non mandano i figli a scuola. Una
Cina povera, triste da vedere.
In ogni caso c’è una Cina poco attenta ai diritti umani alla libertà di pensiero ed alle politiche
sociali. Per questo siamo molto contenti di aver portato sin qui il nostro pensiero di libertà .
Pensiero espresso simbolicamente nella foto scattata nella città proibita di tutti i partecipanti con le
magliette bianche con le lettere che componevano la frase “ Insieme nella libertà” in italiano ed in
inglese. Siamo contenti di aver portato in giro per il mondo un messaggio contro ogni forma di
emarginazione e stigma relativo al mondo della salute mentale.
Noi ci abbiamo provato: abbiamo acceso un fiammifero, poi si vedrà cosa succederà!
Giovedì 23 agosto 2007
Il nostro viaggio in treno per Pechino continua. Per tutti questi giorni per motivi strettamente tecnici
non è stato possibile inviare i nostri reportage.
Siamo alle porte di Pechino, stiamo tutti bene e ci stiamo divertendo un mondo.
Vi faremo partecipi del nostro arrivo non appena saremo a Pechino, sperando di potervi inviare le
nostre “emozioni” dalla capitale della Cina.
Lunedì 20 Agosto 2007
Dall’ultimo aggiornamento abbiamo trascorso 4 giorni e 4 notti in treno. Ecco com’ è andata: a
parte i numerosi problemi di salute (le farmacie registrano un improvviso incremento nelle vendite
di Imodium per i viaggiatori in partenza per la Cina), il cibo che sembra andare migliorando e
l’impressione che il personale del treno sia diventato più gentile nei nostri confronti (abbiamo
qualche dubbio comunque che l’impressione sia scontata essendo stati a stretto contatto con i
moscoviti per tre giorni)…tornare in treno è stato un po’ come tornare a casa…è difficile avere una
prospettiva del tempo esatta a bordo...le nostre giornate sono ormai scandite da imprevisti, ritardi e
dalla dolce voce dell’organizzatrice del viaggio che non fa che comunicarci belle notizie e poesie
improbabili…l’incredibile è che oramai ci siamo talmente adattati a tutto ciò che siamo riusciti in
quello che all’inizio di questo viaggio ci sembrava impossibile, mangiare di tutto e dormire in
condizioni estreme. Arrivati a IRKUTSK pensavamo che dopo tutto questo tempo in treno
avremmo avuto la meritata parentesi di normalità…ma le nostre speranze sono state subito spezzate
dall’aspetto dell’autobus da una veloce visita alla città e da una magra cena al ristorante. In
compenso durante la giornata siamo andati visitare la taiga che è la foresta lungo il fiume,
caratteristica di questi luoghi dove abbiamo anche mangiato (…vabbè!) in un ristorante locale. La
sera in Hotel, o meglio, nel nostro Hotel…dopo aver trasgredito gli ordini del capogruppo (come in
tutte le altre tappe d'altronde) siamo usciti a fare una deliziosa visita notturna della parte decadente
della città rinominata per l’occasione ‘’Irkutsk by night’’. Ma il bello l’abbiamo conquistato il
giorno dopo. Programma del giorno: viaggio in autobus fino al lago di Baikal, visita al folkloristico
mercatino, pranzo al ristorante seguito da una suggestiva minicrociera sul lago…ritorno al treno
seguito da una sosta per un barbecue all’aperto nella deliziosa località km 110 “party sludianca” e
pernottamento in treno. A voi i commenti…
Vorremo condividere con voi un pensiero di Gabriella:
E’ un treno dal carico prezioso
questo,
un treno carico di coraggiosi,
di forti, di umili
e di deboli,
accomunati da uno stesso fine.
Condividere i problemi,
le difficoltà che ci rendono
per altri ‘’diversi’’
facili da tacciare e
da emarginare.
E’ un treno dal carico prezioso,
questo,
un treno che porta speranze,
comprensione, amicizia,
un treno meraviglioso,
da non perdere.
Prossima tappa : ULAN BATOR
Redazione a cura di:
Corrado, Nicola, Marco F., Francesco, Alessio e Luisa.
Giovedì 16 Agosto 2007
Mosca: curiosità e paura.
La città di Mosca si è rivelata molto bella, viva. Dinamica, unica. Ha suscitato in tutti noi grande
curiosità, voglia di vedere di giorno e di notte.
Mosca però ha messo in mostra anche aspetti di problematicità: la confusione, il rischio degli
scippi, la dispersione e conseguentemente il senso di solitudine, di isolamento.
E’ successo che qualcuno di noi ha avuto i primi momenti di nostalgia ed ha trovato uno o più di
noi a coccolarlo, qualcuno è stato protetto da un altro quando hanno cercato di rubargli il
portafoglio, e ancora: alcuni di noi hanno avuto problemi fisici e gli altri li hanno accuditi con
premura.
Il gruppo insomma si è fatto sentire ed ha funzionato poiché ognuno di noi sta acquisendo
consapevolezza di poter contare sugli altri.
Che sia amicizia?
Marco dice che a Mosca ha lasciato un po’ di malinconia che andrà a riprendersi un giorno in
futuro, mentre a Budapest ha lasciato un pezzettino di cuore.
Alessio rimpiange le belle ragazze moscovite; Marisa sarebbe rimasta ancora qualche giorno.
Tommaso è rimasto sorpreso perché se l’aspettava diversa, Roberto è rimasto affascinato dal
cambio della guardia al milite ignoto. Corrado e Marisa hanno partecipato a un incontro con il
Prefetto di Mosca ma non sono stati molto soddisfatti perché non hanno percepito attenzione per i
problemi della psichiatria ma piuttosto freddi discorsi burocratici. La cultura in questo campo in
Russia è certamente più indietro della nostra, speriamo di aver offerto un momento di stimolo.
Il rientro nel treno è stato come un ritorno a casa: una casa con le porte aperte, così come si usava
nei nostri paesi, dove si passa tanto tempo insieme, riprendendo così una tradizione importante.
Ci siamo ambientati facilmente a condividere questi spazi ridotti a organizzare tutte le attività della
giornata.
Martedì abbiamo cominciato a fare la ginnastica sotto la guida di Aureliano e Franco: non ce n’era
uno a tempo! In compenso abbiamo riso tanto. Continueremo tutti i giorni in corridoio dopo il
gruppo di yoga che ha conquistato il piacere di Palmiro che ha commentato”C’è una signora che sta
male è sdraiata per terra, chiamate un dottore”.
Adesso siamo in treno da più di 30 ore abbiamo cambiato 4 fusi orari, ma ci sembra che il tempo
non ci basti e trascorra troppo in fretta..
Redazione collettiva di Roberto, Franco, Tommaso, Marco Francesco, Aureliano, Alessio, Giuliana
Luisa, Marisa.
Domenica 12 agosto 2007
Siamo arrivati a Mosca dopo 45 ore di viaggio, che però sono trascorse facilmente perché il treno
speciale è molto comodo ed accogliente. Abbiamo un “ cuccettista” per vagone che provvede a dare
soluzione a tutti i nostri problemi, tipo acqua calda per il te e tenere puliti i bagni. C’è un vagone
ristorante che funziona molto bene, è elegante e ci sono cameriere giovani e carine: sembra di
essere sull’Oriente express del film di Agatha Christie. Nel treno ci divertiamo molto perché stiamo
molto assieme nei vari scompartimenti e nel corridoio che funge da sala the, da palestra, da sala di
discussione, mentre la cabina di Gabriella, Giuliana, Marisa e Liliana ha ormai assunto il ruolo di
bazar, caffetteria, perché si trova di tutto e sono sempre pronte a dare a ognuno ciò che gli serve
(c’è anche lo spaccio-distribuzione di biscotti sardi ormai famosi ed apprezzati in tutto il treno).
Siamo impegnati a trovare ( tra mille risate) una parola chiave per ognuno di noi che simboleggi
una caratteristica del comportamento, del carattere, dell’aspetto fisico o meglio ancora di un
avvenimento accaduto che lo rappresenti. Vi manderemo in seguito l’elenco anche se dovrete
aspettare il nostro ritorno per sapere il perché.
Nel viaggio tra Budapest e Mosca siamo rimasti colpiti dalla tristezza del posto di confine tra i due
paesi: era buio, sporco, trasandato. La prima parte dell’ucraina che abbiamo attraversato è la più
povera con poche auto, vecchi modelli, case molto piccole ecc, sembrava di essere ritornati in Italia
negli anni sessanta. A Kiev siamo arrivati di notte e dunque non l’abbiamo visitata; l’unica cosa che
abbiamo visto è il Binario 10 dove il nostro treno transitava.
L’albergo di Mosca è un grande albergo di 25 piani , dentro c’è una intera città comprendente
ristoranti, negozi di ogni sorta , sala giochi, casinò, bazar. L’albergo dà proprio l’idea di cosa sia
questa città di nove milioni di abitanti con i grattacieli più alti di Europa, sette stazioni ferroviarie,
quartieri che si estendono sino all’orizzonte, che noi vediamo dal 17° piano dell’albergo in cui ci
hanno collocato.
Siccome anche i nostri tempi sono frenetici perché le cose da fare e da vedere sono tante, abbiamo
poco tempo per scrivere e ancora meno abbiamo occasioni per usufruire di un internet point da cui
spedire il materiale.
Staremo a Mosca ancora domani, poi dopodomani pomeriggio partiremo per Irkutsk ; per alcuni
giorni non leggerete i nostri reportage state però certi che noi continueremo a stare bene e a
divertirci.
Venerdì 10 agosto 2007
Ieri siamo arrivati a Budapest con 6 ore di ritardo ed un pranzo saltato.
Arrivati in stazione c’erano ad aspettarci gli autobus che ci hanno portato ad un incontro con
un’Associazione ungherese di volontariato, ove erano presenti il Sindaco di Budapest,
l’ambasciatore italiano in Ungheria, che hanno dato spazio ai problemi di salute mentale mettendo
in evidenza la fratellanza tra i nostri paesi.
Abbiamo scritto su dei nastrini colorati i nostri pensieri sul viaggio e li abbiamo appesi sui rami di
un albero che abbiamo piantato in un giardino e eretto a simbolo del nostro incontro.
Ci hanno offerto uno splendido buffet che noi ( che eravamo affamati dato il pranzo saltato)
abbiamo molto, molto gradito.
Siamo quindi arrivati in albergo: era bello l’albergo!!! Era veramente bello con letti comodi, bagni
grandi ed accoglienti, aria condizionata, telefono, tele digitale, frigo bar.
E’ quindi seguita un’ottima cena, con successiva passeggiata sulle sponde del Danubio ed infine un
sonno ristoratore.
La mattina colazione e visita in autobus alla città, pranzo al ristorante e partenza da Budapest Ovest
verso Chop. Ora siamo in viaggio verso il nostro treno speciale.
“Spero che questo viaggio non si riveli solo un’ avventura, ma che sia soprattutto un’ occasione di
crescita” (Corrado).
Giovedì 9 Agosto 2007
La Prima notte non si scorda mai!
Siamo arrivati a Budapest alle 16, con 5 ore di ritardo, bisogna ammettere che è stato un po'
faticoso, ma siamo stati tutti splendidamente in gamba.
Abbiamo scoperto di avere un grande spirito di adattamento e un senso di gruppo caldo e benefico
come il caffè caldo che stanotte alle quattro ci ha preparato Palmiro con la caffettiera di Gabriella,
lo zucchero di Francesco e la collaborazione del personale del treno.
Ma andiamo con ordine: dicevamo che ieri a Mestre ci ha colto il diluvio, ma tra ombrelli, giacche a
vento e cappelli abbiamo superato l’ostacolo. Ma il bello è arrivato quando siamo saliti sul
treno:caldo garantito, spazi super ridotti, valige in corridoio e alcuni scompartimenti da liberare
dalle provviste del personale di bordo. L’abbiamo presa a ridere e ci siamo adattati. E’ andato tutto
bene e al mattino molto gentilmente il personale ci ha offerto la colazione: succo di frutta e
croissant.
Mercoledì 8 agosto 2007
Gabriella, Marisa, Atanasio, Corrado, Alessio, Renato, Gioia, Luisa, Tommaso, Giuliana, Augusto
Francesco, Marco, Stefano, Sergio, Carla, Aurelio, Liliana, Roberto,Palmiro, Franco, Nicola: siamo
partiti prima dell’alba, abbiamo conquistato il treno per Venezia tra mille prenotazioni ( altrui),
abbiamo attraversato il diluvio di Firenze e ci accingiamo ad arrivare a Venezia dove ci attendono
tutte le autorità sotto una pioggia incalzante. Hanno circolato a tutela della buona nomea del popolo
sardo certe sleppe di paninazzi, pizze, banane e quant’altro. Menomale che eravamo organizzati
sennò ci avrebbe assalito la fame. Infine c’è da sottolineare che abbiamo fatto colpo sui giornalisti
che abbiamo incontrato a Roma, e stretto un po' di amicizia con i nuovi compagni di viaggio del
Lazio.