Panorama Nazionale - ENEA

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Panorama Nazionale - ENEA
CONSISTENZA DEL PARCO EDILIZIO
In Italia sono presenti 12.187.698 edifici e oltre 31 milioni di abitazioni. Il 15% del totale è stato realizzato prima del
1918. Circa il 65% degli edifici è stato costruito precedentemente alla prima legge che introduceva criteri per il
risparmio energetico negli edifici (1976).
Edifici residenziali per classe di età
2.500.000
2.000.000
1.500.000
1.000.000
500.000
dopo 2001
1991-2000
1981-1990
1971-1980
1961-1970
1946-1960
1919-1945
prima 1918
0
L’esame delle principali categorie di edifici non residenziali mostra che il settore commerciale (negozi, botteghe, ma
anche supermercati, superficie specializzata, grandi magazzini, etc.) ha un peso pari a poco più di un terzo del totale,
leggermente superiore a quello di ospedali e case di cura. Scuole e uffici si attestano al 26% circa.
Edifici non residenziali per tipologia
(superficie %)
Negozi e
botteghe
20%
Ristoranti
pizzerie e bar
9%
Alberghi
10%
Grande magazzino
0,5%
Scuole
15%
Uffici
11%
GDO*
4%
Banche
Ospedali
1%
e case di cura
30%
Banche
Ristoranti pizzerie e bar
Uffici
Ipermercato

Ipermercato,
0,7%
GDO: Grande distribuzione organizzata
Ospedali e case di cura
Negozi e botteghe
Minimercato
Grande magazzino
Grande superficie
organizzata,
1,0%
Supermercato,
1,9%
Minimercato,
0,3%
Alberghi
Scuole
Supermercato
Grande superficie specializzata
SITUAZIONE DEI CONSUMI
Nel 2013, il consumo del settore residenziale è stato pari a 30 Mtep. Il gas naturale rappresenta la principale fonte
energetica, con un peso pari al 47% dei consumi totali. Rilevanti anche la legna e l’energia elettrica, entrambe pari a
poco meno di un quarto del totale.
Consumo energetico nel residenziale per fonte
(Mtep)
35
30
25
20
15
10
5
0
Gas naturale
Energia Elettrica
Legna
Gasolio
GPL
Altri combustibili
Il consumo energetico per il condizionamento (riscaldamento e raffrescamento) assorbe circa il 76% dei consumi
complessivi, valore in crescita negli ultimi anni a causa del maggiore bisogno di comfort abitativo e della conseguante
installazione di impianti laddove una volta assenti. Il consumo per illuminazione e apparecchi elettrici, al pari del
consumo per usi cucina e acqua calda sanitaria, ha un andamento pressoché costante nel tempo.
Consumo energetico nel residenziale per tipologia
(tep/appartamento)
1,4
1,2
1
0,8
0,6
0,4
0,2
0
Condizionamento
Illuminazione e apparecchi elettrici
Usi cucina e acqua calda sanitaria
I consumi del settore non residenziale hanno registrano negli anni una continua e forte crescita, frenata negli ultimi
anni dalla crisi economica, attestandosi a circa 20 Mtep nel 2013. Il consumo elettrico per addetto nel commercio ha
avuto un andamento costantemente crescente, a differenza di quello più altalenante mostrato dal consumo
energetico per addetto.
Consumo elettrico per addetto nel settore non
residenziale (1995=100)
200
180
160
140
120
100
80
Consumo energetico per addetto
Consumo elettrico per addetto
Commercio
Alberghi e ristoranti
Credito e asssicurazioni
Pubbica Amministrazione
Altri servizi
Per il calcolo dei potenziali di risparmio risulta utile disporre di indicatori medi annuali come quelli mostrati
in figura, per i consumi elettrici e termici. La variabilità per tipologia di edificio risulta abbastanza elevata
per entrambe le tipologie di consumo.
Indicatore di consumo medio annuale
(kWh/m2 anno)
Ospedali e case di cura
Alberghi
Uffici
Scuole
Residenziale plurifamiliare
Residenziale monofamiliare
0
100
200
Consumo elettrico
300
400
Consumo termico
500
600
700
POTENZIALE DI RISPARMIO
Lo studio del potenziale prende in esame il risparmio che si otterrebbe se, nel periodo 2014-2020, fossero
realizzati tutti gli interventi di efficientamento energetico con rapporto costo/beneficio favorevole e non
già eseguiti, indipendentemente dalla capacità di spesa dei soggetti interessati e dalle risorse messe in
campo dagli strumenti di incentivazione.
Relativamente al settore residenziale, la valutazione ha riguardato il patrimonio edilizio esistente costruito
tra il 1946 e il 2005, riqualificato in base a tipologie di intervento globale o parziale. Le tipologie di
interventi parziali considerati sono rappresentati in figura.
Interventi parziali per categoria
(numero)
700
600
500
400
300
200
100
0
Copertura
Facciate
Edifici Monofamiliari
Infissi
Impianti
Edifici Plurifamiliari
Per il settore non residenziale si è presa in considerazione la popolazione di edifici (uffici, scuole, alberghi,
banche e centri commerciali) che registrano un consumo medio unitario maggiore del 50% rispetto alla
media della relativa destinazione d’uso. Sulla base di queste considerazioni si sono valutati potenziali di
risparmio ottenibili al 2020.
Interventi di riqualificazione energetica
(superficie interessata %)
Banche,
0,4%
Edifici Plurifamiliari,
56%
Scuole PA,
2,7%
Ed.
non residenziali,
9%
Centri commerciali,
1.2%
Scuole private,
0,5%
Alberghi,
0,8%
Edifici Monofamiliari,
35%
Uffici privati,
1.5%
Uffici PA,
1,4%
Edifici monofamiliari
Edifici plurifamiliari
Uffici privati
Uffici PA
Alberghi
Scuole private
Scuole PA
Banche
Centri commerciali
Risparmio energetico al 2020
(GWh/anno)
Scuole private,
617
Edifici
plurifamiliari,
28.371
Ed. non residenziali,
17.229
Edifici
monofamiliari,
20.517
Scuole PA,
5.821
Alberghi,
1.167
Banche,
726
Centri commerciali,
2.159
Uffici PA,
3.881
Uffici privati,
2.858
Edifici monofamiliari
Edifici plurifamiliari
Uffici privati
Uffici PA
Alberghi
Scuole private
Scuole PA
Banche
Centri commerciali