attivita` preparazione alla festa della pace

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attivita` preparazione alla festa della pace
PROPOSTE DI ATTIVITA’ PER PREPARAZIONE ALLA FESTA DELLA PACE 2014
Carissimi Educatori,
come anticipato prima di Natale con alcune informazioni sulla Festa diocesana della Pace del 16
febbraio 2014, vi proponiamo alcune attività elaborate dall’equipe ACR diocesana da condividere
nei vostri gruppi ACR secondo i diversi archi d’età. Queste proposte sono dei suggerimenti con la
libertà di riadattarle secondo le esigenze del gruppo ACR.
Vi raccomandiamo di fissare almeno alcuni sabati per riflettere sul tema della pace in questa fase
dell’anno a partire dalla parola di Dio del Vangelo di Matteo e dal messaggio che il Santo Padre ci
lascia ogni anno su questo tema per arrivare pronti e vivere a pieno la Festa diocesana.
Vi ricordiamo inoltre che in concomitanza con l'anno pastorale dedicato alla famiglia, abbiamo
pensato di riservare un momento della festa diocesana ai genitori dei ragazzi. In collaborazione
con il Settore Adulti dell'AC, durante i giochi del mattino i genitori potranno partecipare ad un
laboratorio sulla gestione dei conflitti familiari per elaborarli in dinamiche di pace, a cura di Labor
Pace (Caritas diocesana). Vorrete quindi avvisare i genitori dei ragazzi in modo che possano
partecipare numerosi!
Questa iniziativa vuole essere anche un traino per la partecipazione della grande convocazione
diocesana delle famiglie il prossimo 4 Maggio 2014 ed anche un input affinché in ogni parrocchia
vengano pensate iniziative per sensibilizzare e coinvolgere i genitori [o i nonni!] al cammino di fede
che l'ACR propone, dando vita così ad un interessante circolo virtuoso di relazioni tra giovani, adulti
e ragazzi.
Sul sito Diocesano (http://www.azionecattolica.ge.it/cd01/event/festa_diocesana_della_pace)
troverete due documenti pensati dal centro nazionale di Roma (lettera e questionario) da
compilare con i ragazzi sulle aree verdi che frequentano i nostri ragazzi nei loro quartieri e nei
loro paesi (richiamando la storia del cammino dell'anno 2013-2014).
Come da indicazioni, vi chiediamo di inviare il questionario compilato autonomamente al Centro
nazionale di Roma all'email [email protected] e per opportuna conoscenza all'Equipe ACR di
Genova all'email [email protected].
Buon cammino!
L’equipe ACR di Genova
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Fonti di riflessione.
- Vangelo secondo Matteo 5, 43-48 e Matteo 28, 16-20.
- “Fraternità, fondamento e via per la pace”. Messaggio della 47ma Giornata Mondiale per la Pace
2014.
- Angelus di Papa Francesco del 1° gennaio 2014.
Primo sabato
Aspetti chiave:

ricchezza nella diversità;

mettere a disposizione i propri talenti;

accoglienza e misericordia nelle relazioni;

riconoscimento nell’altro di un fratello in Cristo.
Attività 5/8
Ogni bambino fa un suo autoritratto utilizzando non solo pennarelli e matite ma anche pasta,
ritagli di giornale e altro; in questo disegno dovrà rappresentare le sue caratteristiche principali, i
propri gusti, la propria famiglia, lo sport preferito e quant’altro. A giro ogni bimbo aiutato
dall’educatore descrive quello che ha fatto.
L’educatore li aiuta a riflettere sul fatto che ciascuno di loro è diverso dall’altro e che questa
diversità non deve considerarsi come un aspetto negativo o come un pretesto per litigare, al
contrario i diversi talenti di ognuno diventano ancor più preziosi se messi a disposizione del
gruppo. In questa reciprocità sta la bellezza del gruppo, come nella Chiesa.
Attività 9/11
Viene consegnato a ciascun ragazzo un foglio su cui è raffigurato una sagoma di un volto con tratti
essenziali. Ciascuno disegnerà i propri tratti caratteristici, arricchendo il volto di segni particolari
che contraddistinguono anche gli stati emotivi e le sfaccettature del carattere, facendo emergere
l’idea che si ha di se stessi. A questo si può pensare di aggiungere delle domande tipo: Con chi
litighi? Cosa ne pensi di chi non la pensa come te? etc…
I disegni saranno anonimi e mischiati tra loro. Ogni ragazzo prenderà poi un disegno a caso e a
turno ciascuno descriverà/leggerà il ritratto, cercando di individuare la persona raffigurata, che a
sua volta darà chiarimenti su quanto disegnato.
Valorizzando la condivisione e l’ascolto reciproco di questo momento, l’educatore racconta ai
bambini la bellezza delle diversità scoperte e come queste possano essere dono per gli altri fratelli
se messe a disposizione degli altri.
Attività 12/14
Si presentano ai ragazzi varie situazioni attraverso video/scenette/giornali e si fanno discutere i
ragazzi su quale sia il comportamento migliore da avere. Si potrebbe simulare una sorta di
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“Parlamento”, in cui ad ognuno è data una paletta attraverso la quale al termine della discussione
può votare e dire se è d’accordo o meno.
Il ruolo dell’educatore in questa fase è quello di arbitro: presenta le situazioni, dà il via alle
votazioni e certifica che un comportamento è passato come “ammissibile” e pertanto verrà scritto
nella carta dei comportamenti.
Alla fine si legge il Vangelo e alla luce di questo, si rivedono le varie situazioni e si cerca di
sottolineare quanto in concreto ci si comporti da fratelli l’uno con l’altro nella vita di tutti i giorni,
quanto si mettano a disposizione degli altri i propri talenti e al contrario quanto invece si utilizzino
contro gli altri.
Secondo sabato
Aspetti chiave:

scoprire le regole che Dio ci ha donato come luogo di libertà e di fraternità;

far conoscere l’iniziativa di carità a favore di Haiti;

scrivere l’impegno personale a favore della pace.
Attività 5/8
Si può pensare a un’attività manuale come proprio la costruzione di un mini aquilone, su cui
ciascun bimbo disegna o scrive cos’è la Pace e un ambito in cui lui si impegnerà a realizzarla e
portarla. Si può anche pensare di simulare il “lancio” degli aquiloni, per simboleggiare che
dobbiamo portare la pace proprio a tutti. I bambini capiscono che loro stessi possono essere
portatori di Pace nei luoghi da loro frequentati: scuola, casa, parco giochi; l’aquilone infatti vola
ma non è certo un aereo… si fa trasportare dal vento e rimane in ogni caso legato a terra, proprio
quel filo lega il bambino ai suoi ambienti di vita, lì potrà essere ambasciatore di pace. In
quest’ottica, l’educatore coglie quali sono gli impegni di pace che ciascun bimbo si prende e tira le
fila; spiegherà poi la situazione di Haiti e mostrerà ai bambini come essere prossimo degli altri non
solo nei propri ambienti ma anche per coloro che sono più distanti e più sfortunati di noi e
chiederà loro di pensare/scrivere un proprio impegno concreto per portare la pace in un ambiente
per loro familiare.
Attività 9/11
Prima dell’attività su Haiti sarebbe bene fare un collegamento col sabato precedente; a seguire si
può presentare la realtà di Haiti, magari sfruttando alcune delle notizie del libretto stesso della
festa insieme a video, giornali... poi si rifletterà sull’importanza dell’iniziativa di carità.
I ragazzi cercheranno di capire come ognuno con i propri talenti può diventare ambasciatore di
pace, innanzitutto nei luoghi da lui frequentati e in seconda battuta per chi è più distante da noi
(vedi popolazioni Haiti).
Lo strumento che si potrebbe utilizzare inizialmente è un cartellone rappresentante il quartiere
dove vivono i ragazzi già preparato con scuola, palestra, parrocchia,… (ma senza strade) nel quale
ogni ragazzo dovrà aggiungere la propria casa. I ragazzi poi dovranno tracciare le strade tra i vari
luoghi, queste non saranno tutte uguali (es. tratteggiate, interrotte, molto marcate) perché
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rispecchieranno i legami che ci sono tra loro; saranno inoltre interrotte da cartelli stradali posti
dagli educatori che indicano le difficoltà che i ragazzi trovano nell’andare incontro all’altro.
Saranno ambasciatori di pace quando si sforzeranno di togliere gli ostacoli per andare incontro al
prossimo. A conclusione i ragazzi si impegnano a scrivere il proprio impegno di pace per togliere gli
ostacoli verso il prossimo.
Attività 12/14
Tratto dalla “Guida ACR per l’educatore 12-14 anni” - Cammino per il Mese della Pace (pagg. 112114)
Le regole del gioco - La vita è un gioco? Giocala!
Al loro arrivo nella sala dell’incontro i ragazzi trovano una scatola che richiama nella sua tipologia,
quella dei più classici giochi da tavolo. Sulla scatola campeggia la scritta “Il Gioco della vita”. Come
in ogni gioco da tavolo che si rispetti, la prima operazione che si esegue all’apertura è quella di
controllarne e conoscere il regolamento. E quali sono le regole de “Il Gioco della Vita”?
Dentro la scatola sono state riposte alcune schede che riportano all’esterno la dicitura “istruzioni
per l’uso”. Le schede sono organizzate su un foglio A4 piegato a metà. All’apertura lo spazio è così
organizzato sulle due metà del foglio.
A sinistra è indicato l’ambito di vita (casa, fratello, sorella, amici, sport, etc) assieme ad alcune
parole chiave che meglio lo identificano.
A destra si invita il ragazzo a immaginare di essere la figura che in quell’ambiente stabilisce e
presiede al rispetto delle regole.
Quali regole stabilirebbe il ragazzo per la libertà e il bene di tutti se si trovasse lui a ricoprire
quell’incarico di responsabilità?
I ragazzi pescano casualmente una scheda e stabiliscono per l’ambito in questione almeno cinque
regole che loro fisserebbero per far sì che sia rispettata la libertà di tutti. Le regole vengono scritte
all’interno delle Istruzioni per l’uso.
Terminata questa operazione ciascun ragazzo descrive agli altri l’ambito di vita per la quale ha
stabilito le regole, facendo attenzione a non pronunciare nella sua esposizione nessuna delle
parole chiave della scheda. Compito degli altri ragazzi è riconoscere l’ambito così descritto.
A questo punto si può riflettere con i ragazzi su quanto emerso, sostenendo la discussione con le
seguenti provocazioni:
- le regole che avete fissato si distanziano molto da quelle già presenti in quell’ambito?
- a che cosa servono le regole che avete stabilito?
- chi stabilisce le regole essenziali negli ambiti di vita che frequentate? E voi, le rispettate?
- cosa fa sì che una regola sia condivisa da tutti? Cosa invece che sia infranta?
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Un gioco da…tavole!
In un secondo momento viene mostrato ai ragazzi il codice a barre presente sulla scatola de “Il
gioco della vita”, composto da dieci strisce di diverso spessore separate dai consueti spazi bianchi.
A ciascuna striscia corrisponde, in ordine sparso, un numero dall’uno al dieci.
Si chiede al ragazzo di ricostruire il percorso “dal prodotto al produttore”, risalendo alle regole che
Dio Padre ha pensato pe i suoi figli. Quali regole secondo loro sono le più giuste?
Le regole individuate dai ragazzi vengono scritte negli spazi bianchi di un codice analogo a quello
riportato sulla scatola, precedentemente consegnato loro.
A questo punto si riflette con i ragazzi sui comandamenti quali regole del gioco della vita che il
Signore ci ha consegnato, per incentivare la discussione si può avvalere delle seguenti
provocazioni: perché Dio ci da delle regole? le trovi giuste? Le condividi? quale di queste non
capisci? ti sembra che Dio sia stato severo nel formularle?
Per gli educatori:
Nel gioco ciascuno è libero di esprimere ciò che è davvero, tenendo conto che non si è da soli a
giocare. Il mancato rispetto di una norma condivisa trasforma infatti gli spazi di libertà in spazi di
prevaricazione e il bene pensato per tutti diventa un’esclusiva di pochi.
I ragazzi si confrontano con i comandamenti, le Tavole della Legge, e rileggendoli alla luce del
comandamento nuovo di Gesù li riconoscono non come rigidi divieti, ma come regole di Amore
pensate da Dio per la libertà del suo popolo. Dietro ogni “non” che regolamenta una qualsiasi
comunità c’è sempre un “sì” più grande che vuole offrirgli senso.
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Attività di Gruppo
In occasione della marcia della Pace che ci porterà alla Basilica delle Vigne ci sarà una piccola
sorpresa. Pertanto chiediamo, alla luce delle attività svolte, di scrivere nella pergamena
sottostante un impegno che ciascun gruppo parrocchiale si prende per agire concretamente a
favore della Pace.
La pergamena compilata è da tagliare e da consegnare la mattina della Festa diocesana.
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