Il mercato postale svizzero nel confronto internazionale Sintesi

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Il mercato postale svizzero nel confronto internazionale Sintesi
Il mercato postale svizzero nel confronto
internazionale
Sintesi
L’obiettivo della revisione delle legislazione postale svizzera, attualmente in coso, è la creazione di condizioni quadro stabili ed adeguate in vista del periodo che seguirà la liberalizzazione completa del mercato della posta lettere. Sulla scorta della revisione totale della legislazione postale, e in adempimento del proprio mandato di sorveglianza del mercato,
l’autorità di regolazione postale svizzera (PostReg) ha incaricato la ditta WIK-Consult di stilare il presente studio. Al centro dell’interesse vi è il raffronto tra l’evoluzione del mercato postale svizzero e lo sviluppo in atto sui mercati di alcuni Stati membri dell’UE, ossia Germania,
Francia, Gran Bretagna, Italia, Paesi Bassi, Austria e Svezia. Tale raffronto, che interessa un
arco di tempo di 10 anni (2000-2009), si basa su indicatori relativi ai seguenti ambiti: evoluzione della concorrenza e della domanda, sviluppo del servizio universale e andamento degli
affari dei fornitori del servizio universale. Sono inoltre stati studiati il rapporto che intercorre
tra la liberalizzazione del mercato postale e l’evoluzione della domanda all’interno dei mercati postali nonché le conclusioni da trarne per la realtà svizzera.
Evoluzione della concorrenza nei mercati della posta lettere
Il solo abbassamento dei limiti di peso e di prezzo dei servizi riservati non ha condotto a una
dinamizzazione percettibile della concorrenza, come mostrano le esperienze fatte in Francia,
Austria e Svizzera, Paesi caratterizzati da un’apertura del mercato particolarmente restrittiva.
Soltanto l’apertura mirata di determinati segmenti del mercato postale, ad esempio gli invii di
materiale pubblicitario o prestazioni di valore aggiunto nel settore della posta lettere inducono una maggiore concorrenza nel settore della distribuzione. Va aggiunto che la concorrenza
non si è instaurata in tempi brevi, ma si è sviluppata lentamente sull’arco di diversi anni. Al
termine della liberalizzazione completa del mercato, né in Svezia e Germania, né nei Paesi
Bassi gli ex monopolisti hanno registrato perdite immediate. Anzi in Gran Bretagna, ad esempio, tariffe di accesso alla rete modeste hanno addirittura impedito lo sviluppo di una
concorrenza degna di questo nome nel settore della distribuzione. A tutt’oggi, le ex imprese
postali statali occupano una posizione dominante sui mercati nazionali della posta lettere.
Evoluzione della domanda sui mercati delle lettere
Se, in passato, i mercati europei della posta pacchi e degli invii espressi sono cresciuti in
modo molto maggiore rispetto all’economia globale, dall’inizio del millennio il mercato europeo della posta lettere è caratterizzato da un numero immutato o addirittura leggermente
calante degli invii. Le eccezioni tuttavia non mancano: in Germania, ad esempio, il volume
della posta lettere è addirittura cresciuto dal 2000 a questa parte. Complice la crisi economica e finanziaria, negli anni 2008 e 2009 il volume degli invii è diminuito più fortemente rispetto al periodo precedente. Negli Stati dove vien fatto largo uso dei servizi a banda larga (segnatamente quelli scandinavi e i Paesi Bassi), si osserva un calo strutturale della domanda
nel settore della corrispondenza privata e commerciale (ad es. fatture); questi invii vengono
sempre più sostituiti dalla posta elettronica. Di conseguenza, rispetto al volume globale degli
invii, aumenta sia la quota degli invii stampa e pubblicitari che quella delle merci (pacchi ed
invii espressi).
Evoluzione del servizio universale
In ambito postale, tutti i Paesi presi in esame dispongono di un servizio universale di elevata
qualità; esso si traduce in centri di accettazione orientati alla domanda, un elevato grado di
affidabilità e prezzi moderati.
In previsione dell’apertura del mercato, tutti i fornitori di prestazioni del servizio universale dei
Paesi raffrontati hanno adeguato le reti delle proprie filiali in funzione della strategia commerciale e dei requisiti regolatori. Nel confronto tra i diversi Paesi, la Posta Svizzera dispone
tuttora della più fitta rete di uffici postali, anche se si sta man mano avvicinando al livello europeo. D’altra parte, i fornitori esteri del servizio universale che non annoverano i servizi finanziari tra le proprie attività principali puntano sulle agenzie quale alternativa meno costosa
rispetto a filiali proprie. Nel settore della posta pacchi, in molti Paesi il numero dei punti di
accesso è in aumento poiché, oltre al fornitore del servizio universale, nella vendita per corrispondenza e nella gestione della clientela privata sono attive altre ditte che intrattengono
una propria rete di centri pubblici di accettazione dei pacchi.
L’affidabilità e la rapidità di recapito delle lettere sono migliorate notevolmente negli scorsi
anni. Ciononostante, le tariffe degli invii singoli di lettere leggere sono rimaste abbordabili e
non sono aumentate più fortemente del tasso d’inflazione. In Italia e in Germania alcune tariffe sono addirittura diminuite. In particolare nei mercati della posta lettere liberalizzati, i clienti
commerciali hanno beneficiato di offerte vantaggiose da parte delle imprese postali che occupano una posizione dominante sul mercato e dei loro concorrenti.
Evoluzione commerciale delle imprese postali nazionali
Le vecchie amministrazioni postali si sono trasformate in imprese redditizie, orientate al mercato, pronte a far fronte alla (imminente) apertura del mercato interno delle lettere. Alcune
imprese postali hanno esteso le proprie attività commerciali all’estero. Se la quota delle attività estere è aumentata notevolmente nei settori pacchi, invii espressi e logistica,
un’estensione delle attività commerciali all’estero è stata registrata anche nel settore della
posta lettere. Altre imprese postali, tra cui la Poste française, le Poste Italiane e la Posta
Svizzera hanno completato la propria offerta sui mercati interni con prestazioni finanziarie.
Tuttavia le attività legate alle lettere costituiscono ancora un’importante fonte di guadagno,
addirittura quella principale per le imprese postali quotate in borsa. Ciò vale anche per le
imprese postali che, sul mercato interno, sono già esposte a una forte concorrenza nel settore della distribuzione (in particolare l’olandese TNT e la Deutsche Post).
Liberalizzazione ed evoluzione della domanda: conclusioni per la Svizzera
In previsione dell’apertura completa dei mercati interni della posta lettere, in Europa si è riusciti a trasformare le vecchie amministrazioni postali in imprese orientate al mercato e alla
clientela, migliorando nel contempo la qualità delle prestazioni del servizio universale. Nemmeno le strategie di apertura del mercato più ardite in seno all’UE hanno intaccato la posizione quasi monopolistica delle imprese postali nazionali. Inoltre, il calo strutturale della domanda che, dall’inizio del secolo, si sta lentamente facendo largo sui mercati delle lettere si
ripercuote negativamente sulla futura evoluzione del mercato; esso riduce infatti l’attrattiva di
questo mercato per gli investitori. Oggi, l’ingresso di nuove ditte sul mercato è pertanto meno
probabile rispetto al passato.
Vi è da attendersi uno sviluppo analogo anche in Svizzera. La politica di apertura del mercato molto restrittiva finora non ha portato ad una forte concorrenza nel settore della posta lettere. Le esperienze fatte a livello internazionale hanno inoltre mostrato che, sul mercato della
posta lettere, la concorrenza si instaura soltanto lentamente anche dopo la liberalizzazione
completa del mercato. D’altro canto, il volume della posta lettere gestito dalla Posta Svizzera
è in continua diminuzione. A nostro giudizio, l’apertura completa del mercato rappresenta per
la Posta Svizzera una minaccia di gran lunga minore rispetto al cambiamento strutturale in
atto sul fronte della domanda. Il processo di sostituzione con mezzi elettronici spesso avanza
comunque più lentamente del previsto, poiché l’accettazione della comunicazione elettronica
da parte dei destinatari dipende da fattori quali le possibilità di accesso, la fiducia, la comodità ecc. Per contro, i mittenti sono motivati principalmente dalla possibilità di ridurre i costi di
produzione e di spedizione delle lettere. Alla luce di questi fatti, le imprese postali, in particolare anche la Posta Svizzera, devono diventare più competitive. La liberalizzazione fornirebbe gli incentivi necessari affinché il settore delle lettere divenga, nell’insieme, più competitivo.
A intervalli regolari, il legislatore dovrebbe valutare se i requisiti del servizio universale corrispondono ancora alle esigenze della clientela (destinatari e mittenti) e se sono giustificati da
una congrua domanda. Se, in ragione della sostituzione elettronica, in futuro la distribuzione
dovesse limitarsi principalmente agli invii stampa, pubblicitari o di merci, a lungo termine occorrerà riflettere sulla portata dei requisiti del servizio universale e chiedersi se il mercato
fornisce già determinati servizi postali in modo soddisfacente (e, se sì, quali).