Tutti marziani?

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Tutti marziani?
ESTETICA
A cura di Giuseppe Carrieri *
Tutti marziani?
Dalla ipertricosi all'irsutismo: come difendersi dalla peluria eccessiva
ra qualche millennio probabilmente saremo
tutti, uomini e donne, come il famoso E.T. o
come Star Trek, dal momento che i peli, così
come i capelli e come le unghie, non avranno
più motivo di esistere.
Fino a quel momento però i peli rappresentano per
alcuni uomini un rito mattutino che si compie appena
svegli, armati di pennello, sapone da barba e rasoio.
Per altri uomini,invece rappresenta ancora un piacevole
inizio di giornata che comincia con un bel massaggio del
viso, con sapone da barba, pennello e acqua tiepido-calda,
rasoio e finisce con l’applicazione del dopobarba.
E per la donna?
Per la donna è un problema estetico importante
perché crea difficoltà nei rapporti sociali, lavorativi ed
interpersonali. In alcuni casi può essere espressione di
una patologia endocrinologica piuttosto complessa, in
cui l’eccesso di peli è solo uno dei sintomi della
malattia.
A questo punto bisogna distinguere la classica
ipertricosi dal patologico irsutismo.
Per Ipertricosi si deve intendere un'eccessiva crescita
di peli in regioni che ne sono normalmente provviste.
Tali peli possono essere del tipo Lanugine o Vellus ed
alcuni di essi possono evolvere in peli terminali.
Questi peli possono essere eccessivi per densità o per
lunghezza ed il fenomeno può essere localizzato o
generalizzato.
Per Irsutismo si deve intendere l'eccessiva crescita dei
peli disposti in aree dove il loro sviluppo è minimo o
assente.
Il tutto dipendente dalla stimolazione sul bulbo pilifero
di un eccessiva quantità di ormoni masculi circolanti in
eccesso, secreti dalle ovaie o dalle ghiandole surreali,
ovvero da una maggiore sensibilità dei follicoli piliferi
allo stimolo ormonale.
pugliasalute
Nella donna, i principali ormoni
ad effetto androgeno sono:
1. Testosterone in parte prodotto da ovaie e
surrene ed in parte proveniente dalla conversione
periferica d'altri steroidi,
2. Androstenedione, prodotto sia a livello
surrenalico che ovarico,
3. Deidroepiandrosterone (DHEA) ed il suo
solfato (DHEA-S) d'origine surrenalica.
Cause dell’Ipertricosi e/o dell’Irsutismo:
Cause Surrenaliche
• Iperplasia congenita da deficit enzimatico
• Sindrome di Cushing
• Neoplasie
Cause Ovariche
• Policistosi ovarica
• Neoplasie
Idiopatico , cioè quando non si evidenzia
alcuna causa endocrinologica
Iatrogeno, cioè da farmaci tipo cortisone, ecc.
Cause diverse
• Forme incomplete di femminilizzazione
testicolare
• Acromegalia
• Iperprolattinemia
• Porfiria
• Menopausa
Iperplasia: aumento di volume di un organo.
Sindrome di Cushing: malattia dovuta all’aumento
dell’attività delle ghiandole surrenali.
Neoplasie: Tumori in genere (maligni e benigni)
Acromegalia: malattia caratterizzata dall’aumento di volume
degli arti superiori ed inferiori.
Iperlattinemia: aumento della secrezione della prolattina,
ormone prodotto dall’ipofisi.
Porfiria: gruppo di malattie a carattere ereditario dovute
alla mancanza di alcuni enzimi.
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La causa più frequente dell'irsutismo, fra il 50 e l'80%,
è la policistosi ovarica (PCO), sindrome caratterizzata da
un quadro molto variabile comprendente: obesità,
amenorrea, dismenorrea, cicli anovulatori, ovaie policistiche,
acne di grado medio-grave.
Trattamento dell’ipertricosi e dell’irsutismo
Il trattamento dell’eccesso di androgeni dovrebbe iniziare
non appena viene stabilita con certezza una diagnosi.
Dalla combinazione di più approcci terapeutici si
ottengono risultati positivi che raggiungono anche l’80%
dei casi, che si manifestano con la cessazione della estensione
dell’irsutismo.
Tuttavia, considerando che gli effetti si evidenziano
dopo almeno 6-8 mesi di cura, e che i peli già cresciuti
rimangono un notevole problema di natura estetica,
aspettando che la terapia medica funzioni è meglio
incoraggiare il paziente a prendere in considerazione
trattamenti di natura dermo-cosmetica. La depilazione
chimica con creme depilatorie è spesso inutile e può lasciare
la pelle irritata, specie sul viso, con l’insorgere di dermatiti
irritative e allergiche. In particolare, la depilazione a strappo
o la ceretta dovrebbero essere scoraggiate poichè non
distruggono il follicolo del pelo ma possono indurre una
follicolite e una ricrescita più rapida. Sconsigliabile anche
radersi (con un rasoio o una macchinetta) poiché sebbene
ciò causi un trauma minore alla pelle, può dare luogo a un
rafforzamento del pelo.
Gli schiarenti sono utili, particolarmente se c’è solo
una crescita leggera dei peli. L’elettrolisi, cioè la
elettrodepilazione ad ago, è un valido metodo disponibile
per la distruzione dei follicoli che producono peli terminali
e andrebbe usata una volta che la terapia
ormonale ha bloccato la fuoriuscita di
nuovi peli terminali, generalmente
dopo sei mesi di trattamento.
Purtroppo però, se non si
eliminano del tutto le cellule
staminali del follicolo, quelle
che circondano il muscolo
erettore del pelo, anch’essa
è destinata a dare risultati
insoddisfacenti perchè la
matrice continuerà a produrre
il pelo. In ogni caso, in mani
esperte, riesce a distruggere fino
all’80% dei follicoli piliferi, resta
sempre il pericolo della formazione
di cicatrici e del dolore che in alcune
zone è insopportabile.
Di recente sono stati presentati
diversi laser in grado di dare risultati molto interessanti e
duraturi nel tempo, e di garantire trattamenti più rapidi e
meno fastidiosi di quelli ottenibili con il vecchio ago elettrico.
In particolare, con il Laser diodico 808 è possibile trattare
non solo i peli scuri e robusti, ma anche quelli più sottili e
più chiari, dal momento che utilizza una tecnica recente di
approccio al problema pelo. Dopo una ceretta a caldo, la
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zona viene colorata con un
colorante particolare e
selettivo per questo tipo di
Laser. Questa sostanza
colorata, sotto l’azione
della luce di questo tipo di
Laser, produce alcune
sostanze particolari che
vanno a danneggiare le
strutture matricali del
follicolo, con distruzione
dello stesso in poche
sedute. Inoltre un altro
vantaggio di questo tipo di
Laser è che può essere
adoperato su qualunque tipo di cute, abbronzata o no, cosa
che con altri Laser ciò non è possibile. Qualunque sia la
scelta, va ricordato che la paziente affetta da irsutismo,
soprattutto di giovane età, necessita di un importante supporto
emozionale e di un follow-up di lungo termine, poichè il
problema non è di facile soluzione e purtroppo spesso dura
tutta la vita e può essere stressante e influenzare
profondamente le sue interazioni psicosociali.
Depilazione - Epilazione
I due termini "depilazione" ed "epilazione" hanno una
notevole diversità di significato, anche se nel linguaggio
corrente vengono identificati.
Depilazione vuol dire eliminare il pelo alla superficie
cutanea, come si fa ad esempio con la rasatura
Epilazione significa l'allontanamento di tutto
il pelo, bulbo compreso
(per esemplificare ricorderemo lo
strappo con le pinzette)
Depilazione
Può essere attuata con
mezzi meccanici e chimici.
Tra i primi abbiamo
ricordato il rasoio, usato
ancora abbastanza
diffusamente per le gambe
o le ascelle, e talora come
riduttore della pelosità pubica.
Altro mezzo meccanico è il
dischetto di carta abrasiva usato solamente
sulle gambe.
I mezzi chimici si basano sulla distruzione della
sostanza cheratinica a mezzo dell'azione combinata di
agenti riducenti ed alcalini.
Usati esclusivamente fino a qualche decennio fa ed oggi
di applicazione molto limitata, sono i solfuri e solfidrati di
sodio, potassio, calcio, stronzio.
L'azione dei solfuri è particolarmente rapida, in quanto
pochi minuti sono sufficienti alla distruzione dei peli; i loro
inconvenienti maggiori sono rappresentati dall'irritazione
che essi producono sulla pelle e dal cattivo odore che
emanano. I solfuri sono stati negli ultimi decenni soppiantati
dall'acido tioglicolico.
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Sia i solfuri che i tioglicolati intaccano profondamente
la struttura chimica della cheratina, trasformandola in un
corpo amorfo e gelatinoso che si asporta col lavaggio. I
depilatori chimici vengono presentati sotto forma di creme,
paste, liquidi gelatinosi, anche stick.
Dopo l'applicazione si deve procedere a un lavaggio
molto accurato per eliminare i residui di prodotto.
Alla depilazione sarà utile far seguire un trattamento
acido-astringente per togliere l'alcalinità e l'irritazione locale.
Non si debbono usare depilatori chimici su pelli ammalate
o presentanti lesioni di qualsiasi tipo.
Epilazione
La epilazione viene sempre condotta con mezzi fisici.
L'elettrocoagulazione, eseguita mediante un ago
sottilissimo che penetra, distruggendolo, fino al bulbo
pilifero, è una operazione paramedicale che va eseguita da
personale espertissimo, pena la rovina estetica definitiva di
un viso.
L'epilazione, come viene fatta negli Istituti di Bellezza,
si basa sullo strappo dei peli dopo averli imprigionati in
uno strato di sostanze adesive. E' una operazione piuttosto
dolorosa, che comunque viene sempre sopportata
stoicamente. Le cosiddette "cerette a caldo" sono costituite
da una fusione di colofonia (una massa resinosa ottenuta
dalla distillazione della trementina) e cera d'api. Per l'uso,
la ceretta viene fusa e spalmata sulla zona da depilare, dopo
raffreddamento si strappa, asportando i peli rimasti
incorporati nella massa cerosa.
Le "cerette a freddo" sono masse semisolide, il cui
componente principale è il glucosio, che non necessitano
di riscaldamento per essere spalmate. Allo strato formatosi
sulla parte trattata si fa aderire una tela compatta, strappando
la quale si ha l'asportazione sia della cera che dei peli.
pratica di facile e svelta esecuzione, specie in tutti quei casi
per cui sono controindicati altri metodi.
L'epilazione dura in media venti-trenta giorni, ma è una
pratica piuttosto complicata specie per chi non è pratico,
quindi maggiormente richiesta all'estetista. Per prima cosa
si deve scaldare e liquefare la cera nell'apposito scaldacera; la cera non deve risultare troppo liquida, ma piuttosto
densa, e prima di applicarla, conviene saggiarne il calore
applicandone un poco sul proprio polso. La parte da epilare
dovrà essere preventivamente passata con talco, la cera
verrà poi stesa in contropelo, facendo attenzione alla
direzione dei peli. Si lascerà asciugare per pochi minuti e
poi si procederà allo strappo, che più sarà deciso più risulterà
indolore. Così il calore della cera aprirà il follicolo pilifero
e il pelo verrà estirpato fin dalla radice.
L'epilazione è molto efficace, ma non sempre è praticabile
su tutte le clienti. Infatti è assolutamente controindicata
quando si soffre di vene varicose o di capillari dilatati in
superficie; questo perché la cera calda può peggiorare la
delicata situazione circolatoria e lo strappo può dar luogo
a travasi di sangue. In questi casi è buona norma consigliare
alla cliente un'epilazione con mezzi chimico-fisici.
L'ipertricosi
Il termine scientifico corrisponde all'espressione di uso
corrente "peli superflui", ma si riferisce - in modo prevalente
- ai peli del viso.
Per un buon numero di giovani donne questa disfunzione
costituisce un vero dramma, un handicap pesante da
sopportare, capace di creare pericolosi e duraturi complessi.
La comparsa dei "peli superflui" sul viso femminile può
verificarsi nelle giovani donne subito dopo la pubertà; può
associarsi o essere la conseguenza di disfunzioni ormonali
oppure di trattamenti ormonali non appropriati. Anche
particolari condizioni di lavoro, in stato di continua tensione
nervosa, possono determinare fenomeni di ipertricosi.
E' dimostrato inoltre che l'uso continuato di creme non
istofile, contenenti grassi di origine minerale (ad esempio
la vaselina), possono dar luogo alla comparsa di peli superflui.
Può verificarsi l'ipertricosi qualora la pelle divenga
asfittica per accumulo di impurità diverse, per
invecchiamento o per eccesso di sebo che la cute non riesce
più ad eliminare con sufficiente sollecitudine.
In tutti questi casi l'intervento del medico è sempre
indispensabile non tanto per eliminare i peli già esistenti
quanto, invece, per fare cessare al più presto le cause
determinanti la lamentata disfunzione pilifera.
Metodi utilizzati per l'eliminazione dei peli superflui
La cosidetta depilazione definitiva
I dati sulla reale efficacia di questi trattamenti, che
Pratica della depilazione
Tutta la pelle è coperta di peli tranne la regione
palmare, plantare e le pseudomucose.
Il pelo è contenuto nel follicolo pilifero che è un sacco
a fondo cieco. Nel pelo distinguiamo una parte libera detta
fusto una parte impiantata nel derma, e le radici raccolte
nel follicolo pilifero.
Per procedere ad una buona depilazione, si deve per
prima cosa osservare bene i peli, notare in quale direzione
vanno, in modo da poterli estirpare completamente.
E' facilmente comprensibile che la depilazione è di breve
durata, perché il fusto in breve tempo ricresce, ma è una
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promettono risultati definitivi, sono assai
contrastanti e non permettono, allo stato attuale,
di dare garanzie in tal senso.
Certamente rivestono un ruolo importante
sui risultati ottenuti, componenti personali quali
lo stato fisiologico o predisposizioni di tipo
ereditario; dato che tutti questi trattamenti
prevedono l'utilizzo di apparecchiature e quindi
di un operatore, anche la padronanza della
tecnica da parte di quest'ultimo e la validità
della tecnologia impiegata rivestono una certa
importanza.
procura situazioni di disturbo alla cute dotata
di un pH fisiologicamente acido.
Rasoio a lama o elettrico
Come per i depilatori chimici anche questi
metodi tagliano solo la parte aerea del pelo,
normalmente la risposta della pelle è
quella di una ricrescita accelerata di peli
che aumentano sia di numero che di
volume.
Dei due metodi quello sicuramente
sconsigliabile è quello del rasoio a lama
mentre quello elettrico può risultare
accettabile per zone molto delicate come
le ascelle.
Elettrocoagulazione
Tra tutti i metodi "definitivi" oggi in auge
è sicuramente quello più utilizzato e consiste
nell'attacco e nella distruzione di ogni pelo,
uno alla volta. L'operatore estetico impiega a tale scopo un
ago di tale finezza da poter raggiungere il bulbo e distruggerlo
mediante il passaggio di una corrente ad alta frequenza. Il
trattamento non è per nulla doloroso, tutt'al più è snervante
sia per la paziente che per l'operatore. Se questi è molto
abile può eliminare un gran numero di peli in una sola
seduta. Il numero delle sedute è dunque in rapporto al
numero di peli da togliere e al grado di pazienza della
cliente.
Depilazione a pinza
Simile come concetto di funzionamento al metodo
dell'elettrocoagulazione, con la differenza che l'elemento
di conduzione della corrente elettrica non è invasivo perché,
al posto dell'ago, si utilizza una pinza che, "pinzandolo"
sfrutta lo stelo del pelo come trasmettitore delle scarica al
bulbo. Metodo piuttosto conclamato sino a pochi anni fa,
attualmente ha perso molta credibilità, soprattutto dopo che
la FDA Americana ha espresso un parere negativo sulla
reale capacità di ottenere effetti di depilazione definitivi.
Depilazione mediante fasci
di luce coerente laser
Recentemente è stato proposto per la depilazione
definitiva l'utilizzo del laser. Anche se di tecnologie differenti
tutti i laser attualmente proposti si basano sul concetto
comune della: "fototermolisi selettiva".
Essi emettono luce monocromatica ad una frequenza
tale da poter aggredire selettivamente la melanina presente
nel pelo e, soprattutto nel suo bulbo. Ad oggi questa
tecnologia necessita ancora di ulteriori approfondimenti
sulla reale efficacia ed innocuità, sull'assenza di effetti
collaterali e di un affinamento delle
metodiche per poter garantire
operatori estremamente qualificati.
Depilatori chimici
In assoluto i più utilizzati,
soprattutto per i trattamenti
casalinghi. Sono prodotti cosmetici
a base di sostanze in grado
attaccare chimicamente la struttura
cheratinica del pelo. Essi
distruggono il pelo solo nella loro
parte visibile e tra l'altro
presentano l'inconveniente di
lasciare un cattivo odore; il loro
pH assestato su valori basici
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Cere depilatorie
Di varie tipologie e differenti metodologie di
applicazione, sfruttano la capacità di alcune resine naturali
(colofonie e loro derivati) di inglobare con forza lo stelo
del pelo quando vengono spalmate sulla pelle e di trascinarlo
via quando vengono strappate. Si suddividono in cere a
freddo e a caldo a seconda delle temperature di utilizzo.
Quelle a caldo si presentano di consistenza solida e sono
miscele di resina con cere naturali quali la cera d'api e
candelilla, cere microcristalline e paraffina. Vengono scaldate
sino a fusione ed applicate quando, ancora allo stato
semifluido a temperature intorno ai 40° C, sono ancora
plasmabili.
Sulla pelle prendono una consistenza gommosa e possono
quindi essere asportate, mediante un'azione decisa di strappo,
in soluzione unica. Quelle cosiddette a freddo, a temperatura
ambiente si presentano di consistenza semisolida, attraverso
un riscaldamento più moderato possono essere portati ad
una consistenza sciropposa e possono quindi essere applicate
a temperature più vicine a quelle della pelle.
L'azione di strappo viene effettuata dopo aver fatto
aderire lo strato deposto sulla pelle con una striscia pretagliata
di tessuto. Ambedue grazie all'azione del calore trasferito
sulla pelle quando vengono applicate, provocano un'azione
di dilatazione del follicolo pilifero, se la manualità di strappo
è eseguita con una certa perizia, si ottiene una rimozione
significante di peli completi anche del loro bulbo pilifero,
l'azione di ritardo e di indebolimento della ricrescita in
questo caso viene ottenuta con una certa gradualità.
In questi ultimi anni sono stati individuati alcune sostanze
vegetali in grado di ritardare gradualmente la ricrescita dei
peli. Devono essere utilizzate con una certa costanza,
applicate subito dopo l'epilazione con la cera quando il
follicolo (non estratto solidalmente al pelo) è stato trascinato
verso l'alto del follicolo e si trova più esposto all'azione del
prodotto; e nei 4-6 giorni successivi
all'epilazione, permettono dopo un
numero di cicli di epilazioneapplicazione soggettivi di ottenere
risultati concreti percentualmente
significativi.
Una di queste sostanze vegetali, la
papaina (presente nel succo fresco del
frutto papaia), agisce sfruttando le sue
proprietà cheratolitiche (lisi delle
strutture proteiniche) sulle cellule del
bulbo pilifero procurando dei danni che
ne rallentano la normale attività
proliferativa.
La peculiarità di agire
esclusivamente su cellule vive permette
di sfruttare selettivamente questo
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enzima che trascurerà le strutture formate da strutture
proteiniche inerti quali quelle dello stelo del pelo e lo strato
corneo della pelle. L'altro gruppo di sostanze vegetali è
rappresentato da alcuni oli essenziali contenenti frazioni di
componenti chimici particolari in grado di rallentare la
ricrescita del pelo attraverso un meccanismo d'azione ancora
non perfettamente conosciuto, ma obbiettivato dalle
esperienze pratiche accumulate da svariati anni.
Epilazione laser
E' la più moderna metodica di eliminazione dei peli
superflui, può essere effettuata con due sistemi
d’intervento completamente diversi:
• fototermolisi selettiva per i peli scuri, su piccole
aree, ad alta fluenza.
• fotodinamica per tutti i tipi di peli, su vaste aree,
a bassa fluenza con ausilio di sostanze
(cromofori esogeni) ad azione fotosensibilizzante.
I risultati della epilazione laser, riportati in letteratura
sono :
• 20% ottimi;
• 60% riduzione in relazione a crescita, spessore e
colore dei peli;
• 20% scarsi o assenti.
Quindi la epilazione con sistemi laser per ora si deve
considerare permanente progressiva mancando un followup di anni. Le risposte migliori si osservano sui peli del
viso 70%, le peggiori 30 % sulle gambe. I maschi
manifestano risposte molte volte deludenti.
Durante le sedute laser è obbligatorio l’uso di protezioni
oculari specifiche per la lunghezza d’onda utilizzata.
Tornando al Laser, il trattamento dei peli superflui con
il Laser viene detto “epilazione”, viene cioè distrutta la
papilla del pelo mediante un foto-termo-lisi selettiva.
In parole povere, il Laser emette un raggio luminoso di
una determinata lunghezza d’onda, il quale viene
assorbito dalla melanina, cioè dal colore
scuro, del pelo e, seguendo il percorso
del pelo stesso, arriva fino alla papilla
posta in profondità.
La trasformazione del raggio
luminoso in calore, fa sì che pelo
e papilla vengono ad essere
danneggiati dal calore prodotto dal
Laser, per cui il pelo, spesso, cade
definitivamente.
Ecco perché si parla di
Epilazione definitiva, recentemente
sostituita dalla parola “progressiva”.
Molto si è detto e fatto a tale proposito, ma
non sempre in maniera corretta, creando sfiducia
nella tecnica, nello strumento Laser e nello stesso Operatore.
Cercherò di fare un po’ di chiarezza sull’argomento
nell’interesse del Cliente e del Professionista, perché non
ci siano ulteriori incomprensioni e si dia a questa nuova
metodica ed al Laser stesso, tutta quella dignità e rispetto
che meritano.
Innazitutto la laser epilazione è un atto medico-chirurgico
di alta specializzazione e professionalità, di stretta
competenza dello specialista in Dermatologia.
E’ questa una metodica recente ed in continua
pugliasalute
evoluzione, influenzata da molte variabili che bisogna tener
presenti: il ciclo del pelo, l’assetto ormonale della Cliente,
il colorito della cute nella zona da trattare, la stessa zona
da trattare, l’inguine diversa dall’ascella o dalla gamba,
ecc., il tipo e lo spessore del pelo, variabili che non possono
essere del tutto dominabili e prevedibili.
La buona riuscita del trattamento laser quindi deve
prevedere una intesa fra Operatore e Cliente, la Cliente
deve essere informata correttamente e con parole chiare e
semplici dei pro e contro della metodica, in modo che
partecipi attivamente e consapevolmente in ogni fase del
trattamento. Verranno illustrati i possibili effetti collaterali
ed il modo in cui affrontarli e trattarli, quando e perché sarà
necessario arrivare quasi a provocarli volutamente come
spia della efficacia del trattamento, il numero delle sedute
prevedibili ed infine, particolare non trascurabile, il costo
totale o per seduta del trattamento.
Un errore da evitare assolutamente per il Dermatologo
è quello di lasciare la Cliente con le idee confuse circa il
trattamento di Laser epilazione, notizie distorte che ha
sentito dall’amica o da pubblicità radio-televisive o
giornalistiche ingannevoli.
Far eseguire il trattamento dalla “signorina” dello studio
o promettere un risultato definitivo in poche sedute è un
altro errore che certamente è stato controproducente a chi
ha sottovalutato l’importanza, l’impegno e la scrupolosità
che tale trattamento deve prevedere.
Infatti, diventa indispensabile eseguire una serie di tests
con i vari parametri di impostazione dell’apparecchio Laser,
per vedere quale impostazione è la migliore, quale provoca
effetti collaterali, quale è assolutamente inefficace, ecc. ecc.
Bisogna poi avere una scheda personale della Cliente
per riportare i parametri operativi impostati, le successive
variazioni, gli effetti collaterali, le impressioni soggettive
ed oggettive circa la efficacia del trattamento.
Un settore a parte deve essere destinato all’anamnesi
della Cliente, alle varie terapie precedentemente
praticate, alle indagini di laboratorio
effettuate recentemente, a quelle da
consigliare, alle consulenze
specialistiche da eseguire per
una precisa e corretta
diagnosi dell’ipertricosi o
irsutismo.
Se a tutto ciò si
aggiunge che ogni
trattamento deve prevedere
uno studio preliminare dei
parametri (grandezza dello
spot, fluence, durata
dell’impulso, sistema di
raffreddamento cutaneo, rasatura pretrattamento, tempi di intervallo fra i
trattamenti, ecc.) si capisce come un trattamento del genere
non possa essere affidato a personale non sanitario e quanto
accurato deve essere lo studio di ogni singolo caso. Affrontare
così il problema dei “peli superflui” metterà il Dermatologo
al sicuro da incomprensioni, malcontento e contestazioni
da parte delle Clienti, darà il giusto valore all’apparecchio
Laser e tanta soddisfazione al Dermatologo che è riuscito
a risolvere un inestetico quanto noioso problema alla Cliente.
- cinquantatre -
* Dermatologo
marzo 2004