Gli amplificatori a mosfet (Hi-Fi Mondadori - 12
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Gli amplificatori a mosfet (Hi-Fi Mondadori - 12
Ma cos* é un Mosfet ? C'è chi lo sostiene a spada tratta e chi lo denigra, chi lo considera la naturale evoluzione del transistor e chi pensa sia una brutta copia della valvola. Sta di fatto che il Mosfet comincia a essere usato anche da grandi aziende di elettroniche, e con buoni risultati. In questo articolo vi spieghiamo che cosa è veramente il misterioso Mosfet, il componente che dovrebbe, in futuro, mettere d'accordo gli estimatori delle valvole e quelli del transistor, o scomparire dal mercato in pochi anni... Mosfet d i potenza a canale «N» con struttura a V (tipica per audio). alla nascita del Mosfet d i poten- Notiamo che tra i due poli del d r a i n (1) za, e ancor più dalla sua reale e del source (2) esiste uno strato d i disponibilità d i commercio, so- materiale semiconduttore d i tipo «P» no state sempre d i più le ditte d i hi-fi (3) attraverso cui viene regolato i l che hanno immesso sul mercato appa- passaggio d i corrente. L a parte interna recchi con questi componenti. Alcune di questo strato è quella che costituiditte inglesi e francesi vendono per sce i l «canale» vero e p r o p r i o (4), che corrispondenza i m o d u l i i b r i d i o le viene «ristretto» o «allargato» i n funbasette premontate e pretarate degli zione della tensione applicata al gate stessi amplificatori, con potenze tal- (5); quest'ultimo, sebbene isolato eletvolta superiori a 250 watt R M S . tricamente dal resto del dispositivo da M a cos'è un Mosfet? Perché i n un uno strato d i ossido d i silicio (6), è i n tempo così relativamente breve ha grado q u i n d i d i controllare tramite conquistato non solo i l mercato, m a l'effetto d i campo l'ampiezza del canaanche l a fiducia d i m o l t i appassionati le suddetto. e amanti della «vera alta fedeltà»? È Ovviamente non esiste movimento fisirealmente giustificata l a sua espansio- co all'interno del dispositivo, come ne e diffusione sul mercato, o si tratta quanto detto sopra potrebbe far supdell'ennesima trovata pubblicitaria per porre, m a è i l canale a diventare più o «spillare» altri soldi dalle tasche degli meno conduttore d i corrente, passanappassionati? do da una condizione statica d i isolante quasi perfetto (con l a sola eccezione C O S ' È IL M O S F E T ? della corrente d i perdita, i l più delle Partiamo con ordine: innanzitutto i l volte trascurabile) ad una condizione Mosfet è un semiconduttore, derivato dinamica d i conduttore quasi perfetto dal suo progenitore principale: i l F E T . (con l'eccezione i n questo caso della Questa sigla significa «Transistor ad resistenza diretta d i conduzione tra effetto d i campo» (Field Effect Transi- drain e source denominata Rds on, stor), cioè un transistor «speciale» i n non sempre trascurabile). cui i l passaggio della corrente tra Qual'è a questo punto l a differenza «drain» e «source» (che equivalgono ai con gli altri componenti «attivi»? N o n terminali d i collettore ed emettitore staremo a spiegare i n dettaglio l a dei transistor tradizionali) è comanda- costituzione fisica, e q u i n d i i l funzioto d a l «gate» (equivalente alla base del namento, d i un transistor bipolare o d i transistor) applicandogli semplice- una valvola, i n quanto si possono mente una tensione, che non lascerà trovare sull'argomento i n n u m e r e v o l i passare corrente come i n u n transi- l i b r i , cataloghi e m a n u a l i tecnici. D i stor, perché si limiterà ad alterare lo remo q u i n d i che, fondamentalmente, stato del campo elettrico presente tra i l fatto che nel gate del F E T o del drain e source che normalmente, i n Mosfet non c i r c o l i corrente, m a questa condizioni d i riposo, impedisce i l pas- corrente c i r c o l i invece (anche i n valori molto elevati) tra d r a i n e source, porta saggio della corrente stessa. Guardando l a figura 1 si comprenderà alla constatazione che i l Mosfet stesso maggiormente i l meccanismo d i con- è un ottimo amplificatore d i corrente; duzione; prendiamo come esempio u n visto poi che anche nelle valvole i l di RINO CIERI D 72 lrl\-Fi ftoA/ÀA-aefn - il/^Sl "STRUTTURA DI UN MOSFET A V» SOURCE SOURCE GATE Al Si0 2 5 N*2 3 2N+ p 3 4 7 N-epi ZONA DEL CANALE 1 N+substrate DRAIN In primo piano i Mosfet J 99 (Mosfet a canale P) e K 343 (Mosfet a canale N). Lo strano componente giallo (vedi foto nella pagina precedente) fissato sull'aletta è il disgiuntore termico per la protezione contro l'eccessiva temperatura prodotta dai Mosfet ma cos'è un mosfet? funzionamento avviene i n un modo paragonabile, cioè con comando i n tensione, si può dire che la somiglianza tra i due componenti è veramente notevole. Attenzione, però! c h i è un convinto sostenitore del 'suono delle valvole' non deve per questo pensare che i n fondo, visto che i Mosfet assomigliano più a loro che ai transistor, debbano per forza suonare meglio di questi o che i l loro suono debba essere 'caldo e pastoso' come quello delle valvole; perché i vantaggi fisici che i Mosfet offrono sono molto differenti da quelli dei tubi termo ionici. I n p r i m o luogo, la sua costituzione fisica permette loro dei tempi d i commutazione estremamente brevi: infer i o r i a u n nanosecondo i n certi modelli (quindi offriranno una risposta molto lineare alle alte frequenze e una distorsione, sempre alle alte frequenze, quasi sempre inferiore ai transistor). Inoltre non esiste i l rischio del 'Break d o w n termico' come nei transistor, poiché i l loro coefficiente d i temperatura è positivo: cioè, scaldandosi durante i l funzionamento aumentano l i nearmente la resistenza interna, autocompensandosi ed evitando l'effetto 'valanga' che porta alla distruzione del componente. Infine, la resistenza interna stessa ha u n valore bassissimo che si aggira mediamente dagli 0,15 ai 2 o h m contrariamente ai 4 - 6 o h m d i u n transistor d i potenza; per cui anche i l comportamento d i interfaccia con i l diffusore è facilitato, anche se quest' ultimo è molto reattivo. E i lati negativi del Mosfet? Ne possiam o considerare tre, che però non influiscono direttamente sulla qualità sonora. 74 Innanzitutto, trattandosi d i dispositivi abbastanza recenti l a loro diffusione non è ancora così spinta come con i transistor; q u i n d i i l prezzo è spesso esagerato, e non sempre conveniente per le ditte. In secondo luogo, sono dispositivi tuttora abbastanza fragili: è vero che negli u l t i m i due-tre anni sono stati fatti passi da gigante nella fisica dei semiconduttori e che fino a questa data era difficile trovare Mosfet i n grado di reggere tre/quattro ampère continui senza soffrirne; m a è altrettanto vero che ci si sta muovendo con una certa rapidità sulla strada della ricerca, e già oggi molte Case hanno i n catalogo Mosfet da 10/15 ampère d i picco. Comunque, indipendentemente dal fattore costo, i l problema può essere risolto i n sede progettuale i n modo molto semplice: per l a loro stessa costituzione infatti, i Mosfet d i potenza possono essere collegati i n parallelo tra d i loro fino all'infinito senza accorgimenti particolari né necessità di selezione individuale. In questo modo la massima corrente ammessa sarà proporzionale al numero dei Mosfet adottati. Anche i l terzo e ultimo difetto infine può essere elegantemente risolto i n sede progettuale: si tratta della eventualità d i bruciatura del gate, quando ad esso è applicata una tensione superiore alla massima ammessa dal costruttore. In certi casi, questo problema è risolto dalle stesse case costruttrici incorporando nel chip d i silicio dei diodi zener d i protezione i n corrispondenza del gate; ma, come dicevamo, è fattibilissimo per un progettista prevederli egli stesso i n quei Mosfet che ne sono sprovvisti. Crediamo così d i avere chiarito alcuni punti oscuri sulla struttura d i questi componenti; e riguardo alla domanda Figurai: ecco come funziona un Mosfet a V.\ che facevamo all'inizio, ora possiamo tranquillamente rispondere: «No, non è una trovata pubblicitaria; perché le potenziali prestazioni sono m i g l i o r i d i quelle dei transistor e delle valvole, se si esclude la diversa capacità di corrente e i l prezzo attuale». E concludiamo: è facile che un amplificatore suoni poco bene, se nella sua progettazione non sono stati tenuti i n conto tutti quei parametri critici che possono dare p r o b l e m i i n questo senso; e i n fin dei conti, i Mosfet sono componenti ancora da sperimentare a fondo. M a l'avvenire si presenta più roseo che m a i , e state certi che da q u i a pochi anni i loro p r o b l e m i saranno risolti. In Inghilterra, vera patria degli autocostruttori, come potete vedere, i Mosfet vengono venduti anche per corrispondenza (da Wireless World).