colori, sapori e profumi di Provenza

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colori, sapori e profumi di Provenza
colori, sapori e profumi di
Provenza
per la fioritura delle piante di lavanda
La fioritura delle piante di lavanda in Provenza è uno di quegli eventi da concedersi
almeno una volta nella propria carriera di viaggiatori, per poter apprezzare
i colori, gli odori e l’atmosfera eccezionale che pervade
questo angolo della Francia meridionale.
visita al parco nazionale del Luberon
patrimonio dell’UNESCO
viaggio in pullman
dal 16 al 21 luglio 2013
1. giorno
martedì 16/7
ROMA – GRASSE
Ritrovo dei partecipanti alle ore 6.30 davanti all’ingresso della Biblioteca Nazionale Centrale, in viale Castro
Pretorio 105, all’uscita della stazione metropolitana Linea B di Castro Pretorio.
Partenza con il pullman in direzione di Firenze, via autostrada.
Pranzo libero lungo il percorso.
Si attraverserà il confine con la Francia per proseguire nella famosa regione della Costa Azzurra, il tratto
orientale della costa francese sul Mar Mediterraneo. È la riviera più famosa d'Europa dove nel passato si
svilupparono le prime attività turistiche del XIX secolo.
Questo tratto di costa, vero e proprio lussureggiante giardino affacciato sul mare, ha un clima dolce, grazie alla
sua esposizione a sud e alla protezione fornita dalle montagne provenzali e dalle Alpi.
La regione è da sempre votata al turismo. Fino alla prima guerra mondiale le sua località (Cannes, Nizza,
Mentone e Monaco) furono soprattutto centri di soggiorno invernale, frequentati dalla borghesia e
dall'aristocrazia europea. Dopo il secondo conflitto mondiale, la diffusione del sistema turistico, ha rovesciato
l'attività stagionale.
Nel tardo pomeriggio arrivo a Grasse in Provenza e sistemazione in albergo.
Abbarbicata alle pendici delle Prealpi, 17 chilometri a nord di Cannes, Grasse è da secoli uno dei principali centri
francesi per la produzione di profumi. Qui i maestri profumieri (detti anche 'nez', 'nasi') utilizzano il loro talento
naturale affinato con anni di studio e preservato con per identificare, con una rapida annusata, 6000 odori. La
città e la regione circostante producono anche alcuni dei fiori più pregiati di Francia, tra cui gelsomino, rosa
centifolia, lavanda, mimosa, fiori d'arancio e narciso.
Cena e pernottamento in albergo.
2. giorno
mercoledì 17/7
GRASSE – AIX EN PROVENCE – AVIGNONE
Dopo la prima colazione visita al famoso stabilimento della profumeria Fragonard.
Nella tarda mattinata proseguimento per la Provenza.
Arrivo ad Aix-en-Provance.
“L’ordine senza la rigidità. La grazia senza la sdolcinatezza”. Questa era l’espressione riportata dallo scrittore
locale Joseph d’Arbaud guardando, ai primi del Novecento Aix-en-Provence, lo sfumato chiaroscuro dei suoi tetti
unito all’incarnato chiaro dei palazzi, sottolineato dalle ombre dei viali alberati stile italiano e ordine Luigi XIV,
il tutto condito da un po’ di sapore provenzale. Sullo zampillo delle quaranta celebri fontane, tra le persiane dei
palazzi dalle facciate eleganti e i balconi in ferro battuto, spira fin dal III secolo a.C. un vento di passioni. E’
infatti città natale di uomini illustri: Mirabeau, Richelieu, Cezanne, e qui studiò il grande scrittore Emile Zola.
Pranzo libero e breve visita della città.
Nel pomeriggio proseguimento per Avignone.
Sistemazione in albergo cena e pernottamento.
3. giorno
giovedì 18/7
AVIGNONE – LUNGO LA STRADA DELLA LAVANDA – AVIGNONE
Prima colazione e partenza per entrare nella regione collinare del Luberon, molto suggestiva e
particolarissima in questo periodo di fioritura della lavanda.
Dove su picchi di calcare stanno appollaiati pochi villaggi che ancora misurano il passaggio del tempo con
l’ombra della meridiana. Basta poco tempo per scoprire e gustare le gemme architettoniche del Luberon,
raggruppate entro un fazzoletto di terra intorno alla cittadina di Apt.
Il Luberon non si ammanta di mistero, non nasconde il suo fascino, come certe regioni che per svelarsi impongono
al visitatore una ricerca paziente e costante. “Il Luberon si compiace di appioppare una gragnola di manrovesci”,
diceva Albert Camus, tanto gli appariva impetuosa e spontanea la sua bellezza. Il primo schiaffo vi aspetta
dietro una curva: stagliandosi sopra un mare di mandorli, si profila Gordes, archetipo del villaggio provenzale
appollaiato su un picco. “Se sulla terra esiste la perfezione, Gordes l’ha quasi raggiunta”, dichiara un detto
locale.
Altrettanto suggestiva è la zona di Roussillon, la terra dalle mille sfumature ocra, chiamata comunemente il
“Colorado provenzale”, dove l’erosione e il flusso delle acque hanno scolpito nelle rocce crinali, guglie, canaloni,
simili ai canyon americani.
Un altro villaggio che ha il dono della perfezione è Lourmarin. Le case hanno tutte l’eleganza dello stile
rinascimentale; i frantoi, un tempo simbolo della ricchezza del borgo, oggi sono spesso i fiori all’occhiello della
tradizione alberghiera del Luberon.
Itinerario di intera giornata nel Luberon, dichiarato parco nazionale protetto dall’Unesco.
Pranzo libero.
Questo parco creato nel 1977 raggruppa 69 comuni ed è il simbolo della preservazione dell’ambiente. E’
composto da sentieri tematici che permettono di sensibilizzare il pubblico sulla protezione e la valorizzazione del
patrimonio culturale e naturale del Luberon.
La Provenza trova qui la vera forza del suo carattere. Nonostante il successo turistico, il Luberon offre dei
paesaggi protetti: villaggi arroccati con castelli e chiese, muretti in pietra secca, verdi foreste e bianche colline
calcaree.
La cittadina di Apt è il capoluogo del Luberon, fu fondata dai Romani nel 45-30 a.C. E’ conosciuta per la frutta
candita e la produzione dell’essenza di lavanda.
Roussillon è situata nel cuore del più importante giacimento d’ocra del mondo. Roussillon deve la sua celebrità
alle impressionanti falesie e cave d’ocra. I colori variano dal giallo chiaro al rosso fiammeggiante.
L’Abbazia cistercense di Sénanque: confinata tra la vegetazione, circondata da lavanda in fiore nei mesi di
giugno e luglio, offre una visione spettacolare del Vallon della Sénancole. L’abbazia è abitata da monaci
circestensi che producono miele, essenza di lavanda e liquori.
Les Monts de Vaucluse Gordes: situato sul bordo dell’altopiano di Vaucluse, le case in pietra secca formano una
spirale intorno alle rocce fino alla cima dove si può ammirare una chiesa ed il castello di fronte alle montagne del
Luberon. E’ il villaggio più importante del Luberon. Numerosi artisti e personaggi dello spettacolo vi abitano.
Menerbes è costruito in cima ad una collina, fu abitato già nella preistoria, il Dolmen Pichouno unico in Provenza
ne è la testimonianza. Nel corso di alcuni scavi sono state ritrovate vestigia dell’epoca romana. La cittadella fu
costruita tra il XII e XVI secolo. Antiche ed eleganti dimore erano occupate allora dalla nobiltà. Alcuni pittori
subirono il fascino di questo villaggio tra cui Nicolas de Stael e Picasso.
Lourmarin fa parte dei villaggi più importanti del Luberon. Interamente pedonale, d’estate si anima grazie ai suoi
ristoranti, ai bar con le terrazze soleggiate e i negozi tipicamente provenzali.
Durante l’anno, pittori e acquerellisti fanno schizzi delle sue affascinanti viuzze strette e sinuose e delle piazzette
ombreggiate. Albert Camus, premio Nobel per la letteratura ha vissuto a Lourmarin, tuttora è interrato nel
cimitero del villaggio.
Rientro in albergo ad Avignone, cena e pernottamento.
4. giorno
venerdì 19/7
AVIGNONE – NIMES – TARASCONA – AVIGNONE
Dopo la prima colazione partenza per Nimes.
Visita della città e dell’acquedotto romano.
La città conserva la maggiore opera ingegneristica-architettonica risalente all’epoca romana. Qui si trova infatti
l’imponente Pont du Guard, uno spettacolare acquedotto romano a tre arcate eretto attorno al 19 a.C. per
trasportare a Nimes l’acqua dalla sorgente di Usez, con una capacità di circa 20 milioni di litri al giorno.
I blocchi di pietra che lo compongono pesano fino a 6 tonnellate, e la sua massima altezza è di circa 50 metri. Il
ponte superiore, quello maggiore, è lungo invece ben 275 metri.
Passeggiata panoramica sopra l’acquedotto.
Visita dell’anfiteatro.
Anche l’anfiteatro, più giovane di solo tre secoli, non è certo da meno. La sua pianta è perfettamente ellittica ed
è circoscritta da due ordini dorici sormontati da un attico fino a 21 metri di altezza; all’interno, su 24 file di
gradini, potevano prendere posto 24 mila spettatori.
Oggi l’anfiteatro è l’arena della città ed ospita in primavera le corride, sia spagnole più cruente, che provenzali,
che consistono nel solo tentativo di sfilare una ghirlanda di fiori dalle corna del toro.
Pranzo libero.
Nel pomeriggio continuazione per Tarrascona.
Città di nobile ispirazione, di origine greca, fondata dai coloni della Focide già stanziati a Marsiglia. Qui ebbero
luogo gli scenari dell’immortale Tartarin, l’eroe, avventuratosi in Algeria, del romanzo di Alphonse Daudet.
Tarascona, a parte le memorie letterarie, è una cittadina molto bella, dominata dalla mole del trecentesco
castello, affacciato sul Rodano, dei Conti di Provenza, uno dei più suggestivi della Francia.
Rientro in albergo ad Avignone, cena e pernottamento.
5. giorno
sabato 20/7
AVIGNONE – LES BAUX DE PROVENCE – ARLES – NIZZA
Prima colazione e visita della città di Avignone.
Sulla sponda del Rodano opposta a quella in cui si stende la città si trova la Tour Philippe le Bel. Dalla cima di
questo edificio del tardo XIII secolo si gode una sorprendente vista di Avignone, con il vasto palazzo dei papi in
primo piano, i tetti della città vicinissimi gli uni agli altri in secondo piano e Mont Ventoux in lontananza.
I luoghi che meritano una visita ad Avignone sono tutti facilmente accessibili. Nel centro storico attraverso la
Porte de la République si ha una bella vista di parte della mura cittadine.
Place de l’Horloge, oltre ad essere la piazza principale di Avignone, dista pochi passi dalla Place du Palais, dove
si trovano l’immenso Palazzo papale medievale, la cattedrale della città, il museo più importante e il grazioso
giardino pubblico.
Dalla stessa piazza si giunge poi ad una zona pedonale ricca di negozi, attorno a Rue des Teinturies, forse la
strada che trasmette maggiormente una sensazione di “vecchia Avignone”.
Partenza per la cittadina di Les Baux De Provence.
La Provenza si mostra in tutta la sua bellezza nel paesaggio magico delle Alpilles, una catena montuosa con
orientamento ovest-est dove si trovano incredibili formazioni rocciose. Pareti di roccia verticali si alternano a
zone ricche di foreste, rendendo affascinante il paesaggio. La massima suggestione si raggiunge però a Les
Baux, dove i resti di un antica fortezza si fondano con il colore chiaro delle rocce in un connubio che ci riporta
indietro nel tempo, al tempo del medioevo quando i signori di Baux dominavo su questo angolo di Provenza.
Les Baux-de-Provence è sicuramente uno dei più straordinari luoghi della Provenza. E' un villaggio arroccato su
una rupe di roccia bianca da cui si ammira uno straordinario panorama che nelle giornate più limpide arriva fino
al Mediterraneo. Tutto intorno alla città ci sono le cave di roccia rossa, minerale indispensabile per la produzione
dell'alluminio: scoperto dal geologo Berthier, lo chiamerà appunto bauxite in onore di Les Baux.
Qui il tempo sembra essersi fermato ai tempi dei baroni che si ribellarono a Luigi XIII e che subirono la
repressione feroce del cardinale Richelieu, nel 1632, con il parziale abbattimento del castello e delle mura della
città.
Il castello di Les Baux accolse numerosi trovatori ed aveva un propria corte, rinomata per la finezza, la cultura e
lo spirito cavalleresco. Il fascino intenso che il castello emana è dovuto al fatto che il gruppo di edifici è
impostato sulla roccia, sfruttando le sue naturali cavità e pareti.
Appena dentro l'ingresso del borgo si trovano strette strade ciottolate, bar con terrazza, negozi di souvenir.
Passeggiare per le viuzze è davvero emozionante, tutto risuona antico e autentico.
Proseguimento per Arles e visita della cittadina provenzale che ha forse meglio resistito al turismo di massa.
Pranzo libero.
Per tutto il secolo scorso le belle fanciulle di Arles, nel loro costume tradizionale, la tipica pettinatura e lo
scialletto di pizzo, hanno fatto fantasticare i maschi della Francia intera. Furono chiamate nonnettes de l’amour. E
le vie strette ed ombrose di Arles sono davvero affascinanti: Van Gogh si entusiasmò delle sue belle vie e ne
dipinse molti angoli.
La città è piccola e raccolta; si sviluppa tutta all’ombra del grande anfiteatro romano, che ancor oggi testimonia
una ricca storia antica, assieme al teatro, del quale invece non restano che poche rovine, alcune gradinate e pezzi
di colonne.
Continuazione per Nizza, sistemazione in albergo, cena e pernottamento.
Tempo libero per una passeggiata individuale.
Città miracolosa, in grado di far ringiovanire e mantenere arzilli, in virtù di una strana alchimia. Ancora nessuno
ha parlato di una segreta fonte della giovinezza, eppure, deve esserci da qualche parte, magari nascosta negli
affascinanti vicoli della città vecchia. Nizza vanta una quindicina di spiagge e sono delimitate dai grandi alberghi
costruiti soprattutto lungo la “Promenade des Anglais”, la celebre passeggiata ornata da seicento palme che,
dagli anni Trenta, ha costituito un’impareggiabile passerella per la mondanità.
Nonostante il boom edilizio che ha invaso la Costa Azzurra, Nizza è riuscita a conservare il suo particolare
sapore, che consiste in un miscuglio di Marsiglia, di Martedì Grasso e di Mediterraneo. Perfino nel cuore
dell’inverno la città mantiene sempre un po’ del suo carattere festoso. E al primo raggio di sole i tavolini dei
caffè vengono riportati all’aperto, i tendoni ridistesi e la gente ricomincia a passeggiare lungo la Promenade del
Anglais.
La città vecchia è uno stretto labirinto di strade e vicoli tortuosi, di ripide salite in mezzo a edifici medievali e di
balconi addobbati di panni stesi ad asciugare.
6. giorno
domenica 21/7
NIZZA – ROMA
Prima colazione e partenza per il viaggio di ritorno.
Pranzo libero lungo il percorso.
Arrivo in serata a Roma, alla stazione metropolitana Linea B di Castro Pretorio e fine del viaggio.
Quota individuale di partecipazione (minimo 35 persone)
Supplemento camera singola
Tassa di iscrizione
Euro 688,00
Euro 240,00
Euro 35,00
La quota di partecipazione comprende:
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viaggio in pullman granturismo;
pedaggi autostradali e parcheggi;
sistemazione in camera a due letti con servizi privati in alberghi tre stelle;
pasti come da programma;
bevande ai pasti;
guida locale parlante italiano per le visite giornaliere nelle varie città, dal secondo al quinto giorno;
polizza assicurativa, Global Assistance, medico-bagaglio e annullamento viaggio.
La quota di partecipazione non comprende:
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gli ingressi (Acquedotto e Arena di Nimes, Palazzo dei Papi ad Avignone) per un totale di circa Euro
17,50 a persona;
le mance;
gli extra di carattere personale;
tutto quanto non espressamente menzionato nel programma.
organizzazione tecnica
CIVATURS ROMA
Via Nizza, 152 00198 ROMA
Tel 06 8840504 Fax 06 64220524
[email protected] www.stellaerrante.it
All’atto dell’iscrizione il partecipante prenderà visione e sottoscriverà le Condizioni generali di contratto di vendita e di pacchetti turistici facenti parte del programma.