L`Orientamento al Lavoro e la Ricerca Attiva
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L`Orientamento al Lavoro e la Ricerca Attiva
Provincia di Forlì Cesena L'Orientamento al Lavoro e la Ricerca Attiva "L'orientamento rappresenta un percorso continuo di sviluppo dell'autonomia personale e un contributo importante al processo di costruzione dell'identità sociale” Maria Luisa Pombeni Indice > Il Lavoro nella Costituzione Italiana 2 > F.A.Q. Frequently Asked Questions: le Domande ricorrenti 3 > La Ricerca Lavoro 11 > Informazione L'elaborazione delle Informazioni La definizione degli obiettivi professionali La Formazione professionale e il Tirocinio Formativo Il Mercato del Lavoro e i Cambiamenti dell'Economia I Contratti di lavoro Le Reti di Relazioni – Il Networking Il Curriculum Vitae 13 15 16 19 27 29 42 43 > Organizzazione 45 > Azione 47 47 48 49 50 52 52 Le inserzioni I servizi di preselezione e le Offerte Online La Ricerca organizzata delle aziende e l'autocandidatura Il Colloquio di selezione Internet per la Ricerca lavoro Le modalità di ricerca personale delle aziende > I Servizi sul Territorio 53 Le informazioni presenti nella seguente dispensa hanno carattere unicamente informativo e divulgativo; la dispensa è aggiornata periodicamente, pertanto si declina ogni responsabilità rispetto a quanto riportato e diffuso e la successiva entrata in vigore di nuove disposizioni normative 1 “La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove. Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile. Bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità” Piero Calamandrei Discorso agli studenti di Milano, 1955 > Il Lavoro nella Costituzione Italiana Art. 1 “L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro” Art. 3 […] “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese” Art. 4 “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società” Art. 35 “La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori. Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro. Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell'interesse generale, e tutela il lavoro italiano all'estero” Art. 36 “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa. La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge. Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi” Art. 37 “La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione. La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato. La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione” Art. 38 “Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale. I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria” Art. 39 “L'organizzazione sindacale è libera” Art. 40 “Il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano” Costituzione della Repubblica Italiana, 27 dicembre 1947 2 F.A.Q. Frequently Asked Questions Le domande ricorrenti Stato di Disoccupazione Tirocinio Indennità di Disoccupazione ASPI Servizi ai Lavoratori Formazione Professionale Centro per l'Impiego Mobilità Servizi alle Aziende Asta Pubblica Trasferimento Iscrizione Disoccupato/Inoccupato Dichiarazione Immediata Disponibilità D.I.D. C2 Storico Scheda professionale Colloquio di Orientamento Perdita stato disoccupazione Curriculum Sospensione Stato di Disoccupazione Richiesta di Riesame Precario LavoroPerTe Servizi Online Mancato superamento reddito Ricerca attiva Internet per la ricerca lavoro 3 Dimissioni ✔ Che cos'è il Centro per l'Impiego? Il centro per l'Impiego è un Servizio Pubblico e Gratuito che ha lo scopo sia di sostenere le Persone nella loro attività di ricerca lavoro, sia di offrire un supporto alle Aziende nella fase di selezione di personale ✔ Quali sono i Servizi offerti a chi cerca lavoro? Se stai cercando lavoro, i Centri per l'Impiego della Provincia di FC possono offrirti una serie di servizi, anche personalizzati, di consulenza e di orientamento: avrai la possibilità di autoconsultare un'area informativa e accedere a postazioni internet gratuite, di ottenere colloqui di orientamento al lavoro personalizzati anche specialistici, di frequentare lavoratori di gruppo su tematiche riguardanti il lavoro, di inserire il tuo Cv all'interno di un database per l'incontro domanda/offerta, di avere un supporto per l'attivazione di tirocini formativi e raccordo con il sistema della formazione professionale, oltre a servizi di Mediazione Culturale e amministrativi per l'iscrizione come Disoccupato/a ✔ Quali sono i Servizi offerti alle Aziende? Se hai un'azienda e stai cercando personale, il Centro per l'Impiego può offrirti una consulenza per ricercare i candidati di cui hai bisogno. Sarà possibile ricercare i candidati fra le persone che hanno svolto i colloqui di orientamento e/o pubblicare la tua offerta sulla nostra bacheca e sul sito internet. Potrai inoltre avere consulenza sull'attivazione di Tirocini Formativi, sulle possibili agevolazioni alle assunzioni, avere un supporto per le comunicazioni obbligatorie tramite SARE e sulla gestione della Cassa Integrazione in deroga ✔ Quali sono i Servizi Online dei Centri per l'Impiego? Dal portale regionale http://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it/lavoro-per-te dopo aver creato un account gratuito, potrai accedere a una serie di servizi dedicati alla ricerca lavoro. Dal Portale potrai: Consultare le offerte di lavoro in Emilia-Romagna Elaborare il tuo Cv e la lettera di presentazione Farti conoscere dalle imprese Consultare Corsi di Formazione professionale Richiedere consulenze online Per accedere ai servizi amministrativi online e risparmiare tempo e attese per le file, è necessaria la PEC oppure potrai richiedere l'abilitazione ai servizi direttamente agli operatori del Centro per l'Impiego. Una volta abilitato/a potrai: Visualizzare e stampare il tuo stato occupazionale Visualizzare e stampare il tuo percorso lavoratore Stipulare e stampare la tua Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (D.I.D.) ✔ Per lavorare devo avere il Libretto di Lavoro e essere iscritto nelle Liste di disoccupazione? No, il Libretto di lavoro è abolito, così come non esistono più le Liste di Disoccupazione che sono stati sostituiti (Dpr 442/2000) da una Scheda Professionale di ciascun lavoratore e da Elenco Anagrafico dei lavoratori. L'iscrizione al Centro per l'Impiego non è obbligatoria per poter essere assunti dalle aziende 4 ✔ Ho terminato di lavorare: Disoccupazione NASPI? ho diritto alle Indennità di Dipende dai periodi che hai lavorato e dal tipo di contratto che avevi: puoi verificare i requisiti per ottenere le indennità dal sito INPS nella sezione Prestazione a sostegno del reddito. Per ottenere le indennità, la condizione indispensabile è essere iscritto/a come Disoccupato/a al Centro per l'Impiego, dichiarando con un'autocertificazione di essere immediatamente disponibile a lavorare e il tuo impegno a ricercare un nuovo lavoro. ✔ Come posso ottenere lo Stato di Disoccupazione? Se hai terminato un lavoro precedente oppure stai cercando lavoro, potrai rivolgerti agli sportelli amministrativi del Centro per l'Impiego con un tuo documento personale, dove sottoscriverai una Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro (D.I.D) oppure online dal portale http://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it/lavoro-per-te (è necessario chiedere al CPI l'attivazione dei servizi amministrativi online) oppure direttamente tramite un Patronato o dal sito dell'INPS (servono le credenziali per i servizi online) ✔ Se non sto lavorando, sono Disoccupato/a per la legge? No. Lo Stato di Disoccupazione è uno Status Giuridico che genera Diritti e Doveri. Lo acquisisci solo nel momento in cui dichiari (al Centro Impiego o tramite i Patronati o all'INPS online) con un'autocertificazione di essere immediatamente disponibile a lavorare e il tuo impegno a ricercare un nuovo lavoro ✔ Qual è la differenza fra Disoccupato/a e Inoccupato/a? E' disoccupato/a la persona che sta cercando lavoro, regolarmente iscritta al Centro per l'Impiego, che ha già lavorato in precedenza ed ha perso il lavoro. E' Inoccupato/a la persona che non ha mai lavorato in precedenza, che sta cercando lavoro ed è regolarmente iscritto/a al Centro per l'Impiego ✔ Mi sono trasferito da poco, prima ero iscritto/a in un altro Centro per l'Impiego: cosa devo fare? Perdo l'iscrizione precedente? No. Potrai recarti al Centro per l'Impiego della città in cui hai il nuovo domicilio, con un documento di identità valido e il codice fiscale e fare richiesta di trasferimento dal CPI di provenienza, dichiarando il nuovo domicilio; il trasferimento avverrà d'ufficio. Se risulti in stato di disoccupazione presso il Centro per l'Impiego di provenienza, manterrai l'iscrizione e l'anzianità di disoccupazione ✔ Cosa succede dopo che mi sono iscritto/a come Disoccupato/a? Ti verrà fissato un appuntamento con un Operatore per un Colloquio di Orientamento al lavoro: durante il colloquio oltre a ricostruire il tuo profilo professionale e ad inserire le tue disponibilità lavorative all'interno di un data base per l'incrocio domanda/offerta, ti saranno fornite indicazioni orientative su profili professionali, mercato del lavoro, formazione, ricerca attiva, uso di Internet, etc con l'obiettivo di renderti efficace e indipendente nella tua ricerca lavoro. Al termine del Colloquio viene sottoscritto un Patto di servizio con le azioni da svolgere per migliorare le tue possibilità occupazionali. Al DIRITTO di acquisire lo status giuridico di disoccupato/a segue quindi il DOVERE di un impegno attivo e di responsabilità nella ricerca del lavoro, nella partecipazione a incontri formativi o a corsi di formazione professionale o a tirocini formativo, nel rispetto del percorso stabilito nel Patto di servizio 5 ✔ La presentazione al Colloquio è obbligatoria? Se non mi presento? Si, sia il primo colloquio dopo l'iscrizione come disoccupato/a, sia gli altri appuntamenti/colloqui stabiliti nel Patto di Servizio. La mancata presentazione ai colloqui, senza una motivazione valida e documentata, comporta la perdita dello Stato di disoccupazione ✔ Che cos'è un'Asta Pubblica? Cosa serve per partecipare? Le Pubbliche amministrazioni (Comuni, scuole, Provincia, USL,…) possono utilizzare la modalità dell' “avviamento a selezione” per assumere (sia a tempo determinato che indeterminato) dipendenti con qualifiche e profili per i quali è richiesto almeno la scuola dell'obbligo. I Centri per l'Impiego pubblicano le offerte di lavoro pervenute dalle Pubbliche Amministrazioni attraverso un avviso con il quale comunicano la data della c.d. "Asta". Le offerte sono esposte nelle bacheche del Centro per l'Impiego e sono pubblicate sul sito Internet. È necessario compilare un modulo e presentarsi personalmente al Centro per l'Impiego nelle date e negli orari riportati sull'avviso muniti di: documento di identità, permesso di soggiorno per cittadini extra UE, eventuale attestazione ISEE (l'attestato che documenta la situazione economica del nucleo familiare del dichiarante) originale in corso di validità e più recente (è tuttavia possibile partecipare anche senza dato ISEE); traduzione giurata del titolo di studio se conseguito in Paesi esterni alla Comunità Europea; autocertificazione completa del titolo di studio e di eventuali titoli professionali conseguiti in Italia. ✔ Quali sono i casi in cui posso Perdere lo Stato di Disoccupazione? - Se non ti presenti, senza una motivazione valida, al colloquio fissato al Centro per l’impiego. Potrai rilasciare una nuova DID dopo 2 mesi; - Se rifiuti, senza giustificazione, una congrua offerta di lavoro da parte del Centro per l’impiego. Se non percepisci alcun ammortizzatore sociale (NASPI), l’offerta è considerata congrua se si tratta di un lavoro a tempo indeterminato o determinato di durata superiore a 6 mesi, che corrisponda al tuo profilo professionale concordato nel Patto di servizio e la cui sede di lavoro sia raggiungibile in 80 minuti con i mezzi di trasporto pubblici. Se invece percepisci un ammortizzatore sociale (es. cassa integrazione, NASPI), è ritenuta congrua un’offerta a partecipare ad un’iniziativa di politica attiva oppure un’offerta di un lavoro la cui retribuzione sia superiore almeno del 20% rispetto all’importo lordo dell’ammortizzatore percepito. Chi perde lo stato di disoccupazione per questo motivo, potrà rilasciare una nuova DID dopo 4 mesi. Il rifiuto non ha nessuna conseguenza sullo stato di disoccupazione nel caso venga opposto da un padre o una madre nel primo anno di vita del bambino; - Se non rispetti gli accordi presi con il Centro per l’Impiego nel Patto di Servizio; - Se vieni assunto/a con un contratto a tempo indeterminato o con un contratto a tempo determinato di più di 6 mesi che prevedano un reddito annuo di oltre 8.000 euro. Potrai rilasciare una nuova DID solo dopo la cessazione del rapporto di lavoro; - Se inizi un’attività di lavoro parasubordinata (ad esempio un contratto di collaborazione a progetto), di qualsiasi durata, da cui derivi un reddito annuo di oltre 8.000 euro. Potrai rilasciare una nuova DID solo dopo la cessazione dell’attività lavorativa; - Se intraprendi un’attività di lavoro autonomo di qualsiasi durata da cui derivi un reddito annuo superiore a 4.800 euro. Potrai rilasciare una nuova DID solo dopo la cessazione dell’attività lavorativa; - A seguito di partecipazione ad un’asta pubblica, e dopo essere stato/a avviato/a a selezione, non ti presenti alle prove di idoneità, oppure rinunci al posto di lavoro senza un giustificato motivo. In questi casi non potrai partecipare ad altre aste pubbliche in tutta la Regione per 6 mesi, inoltre, perderai lo “stato di disoccupazione” e non potrai rendere altra dichiarazione di immediata disponibilità in nessun Centro per l’impiego dell’Emilia-Romagna per un periodo di 4 mesi; 6 ✔ Posso giustificare la mia assenza ai Colloqui o il rifiuto di un impegno preso? Si, se esiste una motivazione valida e documentabile che ti impedisce di presentarti al colloquio o di svolgere un'azione stabilita o di accettare un'offerta lavorativa congrua, è possibile presentare la documentazione che attesta l'impedimento: Malattia personale o di un famigliare da assistere, Infortunio, Gravidanza e maternità per il tempo di astensione obbligatoria (2 mesi prima e 3 mesi dopo il parto), Maternità o paternità nel primo anno di vita del bambino/a, frequenza di Tirocini o Corsi di Formazione, Attività lavorativa, gravi impedimenti personali documentabili ✔ Se mi sono dimenticato di presentarmi ai Colloqui, cosa succede? La dimenticanza non è prevista dalla legge: per cui prende avvio il procedimento che terminerà con la perdita dello Stato di disoccupazione che farà cessare tutti i Diritti e tutti i Doveri ad esso collegato (es. pagamento delle Indennità di disoccupazione NASPI). Dalla sezione del sito del CPI Consultazione perdita stato di disoccupazione potrai verificare quando sarà pubblicato il provvedimento che ti riguarderà: sarai comunque avvertito/a con un SMS. Dal questo momento avrai ulteriori 10 giorni per presentare o inviare una domanda di richiesta di riesame del provvedimento (documentando le tue motivazioni) prima che diventi effettiva la perdita del tuo stato di disoccupazione ✔ Quali sono i casi in cui si sospende lo Stato di Disoccupazione? Se accetti un’offerta di lavoro a tempo determinato o temporaneo di durata fino a 6 mesi (apprendistato per la qualifica professionale, apprendistato professionalizzante, apprendistato alta formazione, contratto di formazione, lavoro a domicilio, lavoro intermittente, tempo indeterminato, tempo determinato, lavoro ripartito, lavoro domestico, contratto di somministrazione); Se termini (per qualsiasi motivo) un contratto a tempo indeterminato entro 6 mesi dalla sua instaurazione; L’anzianità di iscrizione riprende a decorrere terminato il rapporto di lavoro; La persona che si trova con stato di Disoccupazione “Sospeso”, può aderire solamente alle Aste Pubbliche (art. 16 legge 56/87) a tempo indeterminato ✔ Sto lavorando ma solo per poche ore...Sto svolgendo un Tirocinio, lavoro ma con Voucher...Posso iscrivermi come Disoccupato/a? Si, è possibile “Acquisire o Conservare” lo Stato di Disoccupato/a nella condizione di “Precario” anche se hai un rapporto di lavoro in corso, presentando una Dichiarazione al Centro per l'Impiego entro 15gg dall'instaurazione del rapporto di lavoro stesso, se il reddito lordo annuo percepito sarà inferiore a 8.000 euro per redditi di lavoro subordinato o parasubordinato o 4.800 euro per redditi di lavoro autonomo o assimilato; Se instauri rapporti di lavoro Parasubordinati (Contratti a progetto Co.Co.Pro) e di lavoro Autonomo decadrà il tuo Stato di Disoccupazione indipendentemente dalla durata del contratto, a meno che non dichiari, entro 15gg di calendario dall'inizio del rapporto di lavoro, un reddito annuo percepito inferiore rispettivamente a 8.000 e 4.800 euro lordi. Potrai presentare una dichiarazione di mancato superamento dei limiti di reddito anche nei seguenti casi: > Risoluzione anticipata di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata superiore a 6 mesi (entro 15gg dalla risoluzione); > Riconoscimento della “subordinazione” dal rapporto di lavoro di durata fino a 6 mesi a seguito di accertamenti degli organi ispettivi competenti (entro 15gg dal ricevimento della comunicazione da parte degli organi competenti); > Sussistenza delle condizioni per la Sospensione dello Stato di Disoccupazione, vale a dire durata effettiva del rapporto di lavoro a tempo indeterminato o determinato fino a 6 mesi (entro 15gg dall'assunzione) 7 La presentazione delle Dichiarazioni oltre i 15gg di calendario dall'instaurazione dei rapporti di lavoro, comporta la Sospensione dell'anzianità di Disoccupazione per il periodo dall'inizio del contratto fino alla data della Dichiarazione; Conservi, inoltre, lo Stato di Disoccupazione anche nel caso di risoluzione di un rapporto di lavoro subordinato per mancato superamento del periodo di prova; Il limite di reddito non trova applicazione in caso di compensi derivanti dallo svolgimento di attività di pubblica utilità e di rapporti giuridici che non costituiscono rapporto di lavoro (Tirocini formativi, Lavoro occasionale accessorio Voucher art. 70 Dlgs 276/03) ✔ Sono stato licenziato/a da un'azienda per riduzione di personale: che cos'è l'iscrizione alle Liste di Mobilità? Se l'azienda nella quale lavori a tempo indeterminato conta più di 15 dipendenti (settore Industria) o più di 200 dipendenti (settore Commercio e Logistica) decide di ridurre il personale per esaurimento della Cassa Integrazione Straordinaria, per motivi economici, trasformazione, ristrutturazione o cessazione di attività, dovrà avviare una procedura di Mobilità che terminerà con “licenziamenti collettivi”. Ulteriori info inps.it. Sarai inserito/a in una Lista di Mobilità gestita a livello Regionale e potrai usufruire o di una indennità di mobilità o di una indennità di disoccupazione Naspi oltre che essere portatore di sgravi per una nuova azienda che ti volesse assumere. Acquisirai comunque lo Status Giuridico di Disoccupati/e nel momento in cui la Regione approva l'iscrizione stessa. ✔ Come influisce lo Stato di Disoccupazione sulla Mobilità nel caso in cui trovassi lavoro? Mantieni lo stato di Disoccupazione e mantieni l'iscrizione alle Liste di Mobilità nel caso in cui: - svolgi Attività di Pubblica Utilità (LSU) e attività che non costituiscono rapporto di lavoro (Tirocini formativi, lavoro occasionale accessorio Voucher, Borsa Lavoro) - instauri rapporti di lavoro subordinato o assimilati oppure di lavoro autonomo dai quali derivi un reddito non superiore ai limiti di reddito (8000 euro lavoro dipendente e assimilati e 4800 lavoro autonomo); nel caso di contratto a Tempo Indeterminato tempo pieno (indipendentemente dal reddito) non si mantiene aperta l'iscrizione alle liste di mobilità; si conserva lo stato di disoccupazione se il reddito non supera i limiti previsti; Mantieni lo stato di Disoccupazione ma decade l'iscrizione alle Lista di Mobilità se: - svolgi attività di lavoro subordinato a tempo pieno e indeterminato, da cui derivi un reddito lordo inferiore a 8.000 euro. Si sospende lo stato di disoccupazione per tutta la durata del rapporto di lavoro ma mantieni l'iscrizione in Lista di Mobilità nel caso in cui: - Instauri rapporti di lavoro di tipo subordinato a Tempo determinato (di qualunque durata) in caso di superamento del reddito (8.000 euro) Si Sospende lo stato di disoccupazione fino al termine dell’iscrizione nella lista di mobilità e si mantieni l’iscrizione alla mobilità in presenza di: - Rapporti di lavoro di tipo subordinato a Tempo indeterminato part time in caso di superamento del reddito (Euro 8.000) Decade il tuo Stato di Disoccupazione e Decade anche l'iscrizione alla Lista di Mobilità se: - Instauri un rapporto di lavoro parasubordinato (Cocopro) con superamento del limite di reddito (8.000 euro) - Instauri un rapporto di lavoro autonomo con superamento del limite di reddito (4.800 euro) 8 - Instauri un rapporto di lavoro subordinato a Tempo Indeterminato a orario pieno con superamento del limite di reddito (8.000 euro) - Le persone iscritte alla Lista di Mobilità con stato occupazione “Sospeso” non possono aderire ad aste pubbliche (art. 16 legge 56/87) per avviamenti a selezione a tempo determinato (ma solo per quelle a tempo indeterminato) ✔ Non ho un mio Curriculum personale? Chi può farlo? Potrai rivolgerti all'Area Informativa del Centro per l'Impiego e fissare un appuntamento: te lo faremo noi gratuitamente. Oppure, sempre gratuitamente, potrai fartelo in autonomia dalla sezione dedicata del nostro sito internet ✔ Mi sono dimesso/a dalla mia azienda: che cos'è la Convalida delle Dimissioni? La legge 92/2012 ha previsto che le dimissioni volontarie debbano essere “convalidate” in modo da impedire il fenomeno (molto diffuso in Italia) delle c.d. “dimissioni in bianco”, vale a dire l'imposizione posta da alcuni datori di lavoro ai lavoratori a firmare le dimissioni nello stesso momento dell'assunzione, in modo da condizionare pesantemente il rapporto di lavoro. Per convalidare le tue dimissioni è sufficiente che ti presenti al Centro per l'Impiego o alla Direzione Provinciale del lavoro, munito/a di Carta di Identità e della tua lettera di dimissioni: ti verrà rilasciato un modulo da presentare all'azienda che renderà le tue dimissioni effettive. In alternativa è possibile per il lavoratore/trice che si dimette sottoscrivere la comunicazione obbligatoria di cessazione del rapporto di lavoro che il datore di lavoro è tenuto a inviare al Centro per l'Impiego ✔ Che cos'è il modello C2 storico? Come posso ottenerlo? E' un documento che attesta le tue esperienze lavorative (date di assunzione/licenziamento, qualifica, datore di lavoro) presenti nei nostri archivi e alimentate dalle comunicazione obbligatorie che riceviamo dalle aziende in via telematica tramite il Sistema SARE. Per ottenere il tuo modello C2 storico, puoi presentarti ai nostri uffici con un documento personale, o inviare una richiesta corredata di documento personale via mail, oppure (se sei abilitato ai servizi amministrativi) direttamente in autonomia dal portale http://formazionelavoro.regione.emiliaromagna.it/lavoro-per-te ✔ Che cos'è un Tirocinio Formativo? Chi può farlo? Il tirocinio è un'esperienza formativa che si svolge direttamente in azienda, con la duplice finalità di accrescere il bagaglio di competenze del tirocinante e favorire l'incontro con i datori di lavoro. Il tirocinio non costituisce un rapporto di lavoro e deve essere retribuito con un rimborso spese. I Centri per l'Impiego sono soggetti promotori di tirocinio. Esistono 3 tipologie di Tirocinio secondo quanto stabilito dalla L.R. 7/2013: - la prima, con finalità orientativa e formativa, è rivolta alle persone che hanno conseguito un titolo studio negli ultimi dodici mesi; - la seconda è finalizzata all’inserimento o al reinserimento lavorativo di disoccupati, persone in mobilità, inoccupati; - la terza ha funzione di orientamento e formazione o di inserimento e reinserimento non solo lavorativo ma anche sociale in favore di persone con disabilità e in condizione di svantaggio; Per qualificare la componente formativa del tirocinio, la Regione introduce come obiettivo del tirocinio gli standard di conoscenze e capacità contenuti nel Sistema regionale delle qualifiche. Per saperne di più 9 ✔ Quando ci sono i Corsi di Formazione gratuiti? Dove li trovo? La formazione è uno strumento fondamentale per mantenere e migliorare le proprie competenze sia se non stai lavorando, sia se un lavoro già ce l'hai. Per conoscere il sistema formativo della Regione Emilia-Romagna è possibile consultare questo portale http://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it dove troverai anche un database con tutta l'offerta formativa regionale. Dal portale dedicato alla formazione della Provincia di Fc troverai altre informazioni sui piani formativi provinciali provincia.fc.it/formazione. Per saperne di più. Il periodo di approvazione dei corsi di formazione gratuiti finanziati, generalmente, va da agosto a dicembre di ogni anno ✔ Dove posso trovare indicazioni per impostare al meglio la mia ricerca lavoro? Queste informazioni ti saranno fornite durante il primo colloquio di orientamento. In ogni caso, all'interno del nostro sito Internet alla sezione “Servizi di Orientamento” troverai delle Dispense Orientative in formato .pdf che ti forniranno tutte le informazioni di cui hai necessità e ti accompagneranno nella definizione di un Metodo per rendere maggiormente autonoma ed efficace la tua ricerca lavoro ✔ Come si usa Internet per la ricerca lavoro? All'interno del nostro sito Internet alla sezione “Servizi di Orientamento” troverai una Dispensa dedicata a Internet per la ricerca lavoro che contiene una catalogazione di siti dedicati ad ogni fase/argomento della ricerca lavoro Info Web: http://europa.eu/pol/socio/index_it.htm lavoro.gov.it - cliclavoro.gov.it http://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it provincia.fc.it/lavoro Rif. normativi: dlgs 469/97 - dlgs 181/2000 – dlgs 297/02 – DGR 901/2004 - Legge 92/2012 - DGR 2141/2013 - Legge 183/2014 10 La Ricerca Lavoro Cercare lavoro non è facile; richiede molto tempo, costanza ed organizzazione. Sono tanti gli elementi che INCIDONO sulle possibilità di ognuno di noi di trovare un'occupazione: in questa Dispensa cercheremo di analizzarli e di individuare un METODO per impostare al meglio la nostra ricerca. Ma prima di addentrarci nello specifico, proviamo a considerare tutti i passaggi indispensabili alla ricerca lavoro, in modo che sia possibile per ognuno valutare ciò che si sta facendo per la ricerca lavoro con ciò che deve essere fatto: Sto cercando lavoro SOLO SE... ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ Conosco la normativa che regola lo Stato di Disoccupazione; Conosco i Servizi per il Lavoro pubblici e privati sul territorio; Ricerco ed elaboro in modo continuativo le informazioni utili alla ricerca lavoro; Ho valutato i vari profili professionali compatibili con le mie competenze/esperienze; Ho definito i miei Obiettivi professionali di breve e di lungo periodo; Conosco il mercato del lavoro del territorio nel quale sto cercando; Conosco gli attuali cambiamenti dell'economia e del sistema produttivo; Conosco i profili professionali prevalentemente richieste dalle aziende del territorio ed ho valutato la distanza fra le mie competenze e quelle richieste dal mercato del lavoro; Conosco il Sistema Formativo della Regione Emilia Romagna e sono in grado di distinguere e valutare i vari percorsi di formazione, tirocinio e i progetti di transizione al lavoro; Conosco e sono in grado di distinguere le varie tipologie di contratti di lavoro; Sono in grado di aumentare e gestire al meglio la mia Rete di Contatti e Relazioni professionali; Riesco a valutare le varie possibilità di lavoro nel settore Pubblico (Concorsi, Selezioni, Incarichi professionali, Aste Pubbliche); Sono i grado di scrivere ed utilizzare efficaci Curriculum Vitae e Lettere di presentazione; Ho definito un Metodo di Ricerca che comprende Strategia, Tempi, Piani d'Azione e Valutazione periodica dei risultati ottenuti; Ho creato un Account di Posta elettronica e riesco a navigare in autonomia su Internet; Ho inserito le mie disponibilità lavorative (CV) nelle varie Banche dati (Agenzie, Portali online, Siti specialistici, Social Network specializzati); Tengo monitorate le varie offerte di lavoro sul territorio (ed eventualmente all'estero); Ho individuato Target di aziende in base ai profili per i quali sto cercando lavoro e sono in grado di presentare efficaci autocandidature (circa 20 autocandidature la settimana); So individuare e distinguere sul Web le informazioni attendibili ed utili; Sono in grado di affrontare al meglio le selezioni di personale; Utilizzo le informazioni e le esperienze maturate durante la ricerca lavoro in modo proattivo; L'Obiettivo di questa Dispensa, da questo momento in avanti sarà, quindi, quello di offrirti tutti gli STRUMENTI indispensabili per poter essere in grado di impostare e gestire al meglio la tua ricerca lavoro, in tutta AUTONOMIA 11 E' possibile individuare 3 momenti fondamentali della Ricerca Lavoro che possono essere ricondotti a 3 Parole Chiave: INFORMAZIONE Elaborazione delle Informazioni, definizione degli Obiettivi professionali, conoscere i Profili professionali, il Sistema Formativo, Stage e Tirocini, il Mercato del lavoro e i Cambiamenti dell'Economia, la Normativa e i Contratti di lavoro, le Reti di Relazioni - Networking, Il Curriculum Vitae e la Lettera di Presentazione, i Concorsi, Lavoro e Formazione all'estero, etc. ORGANIZZAZIONE Il Metodo di Ricerca, Le strategie da adottare, Gestione dei Tempi delle fasi della ricerca, Piano d'Azione AZIONE E' la messa in Pratica della mia Strategia di ricerca lavoro. Risposta Inserzioni e Annunci di lavoro, I Servizi di Preselezione, Ricerca delle aziende e autocandidatura, Gestione del Colloquio di selezione, Internet per la ricerca lavoro, etc. Attenzione!! Molte persone che si approcciano alla ricerca lavoro, commettono, già da questo momento, un grave errore: vale a dire, iniziare la ricerca lavoro dalla Fase “Azione” (iscrizione a portali on line, risposta ad annunci, autocandidature) senza considerare le Fasi “Informazioni” (definire i propri obiettivi professionali, conoscere i profili professionali, il mercato del lavoro e il sistema formativo, migliorare gli strumenti di ricerca) e “Organizzazione” (definire metodo, tempi e strategia) 12 INFORMAZIONE La prima cosa di cui è necessario essere consapevoli quando si comincia un'attività di Ricerca Lavoro è che: esistono fattori che incidono sulle nostre possibilità di trovare un’occupazione che non dipendono dalla nostra volontà personale (andamento dell’economia, struttura del mercato del lavoro, politiche industriali, crisi di settore, illegalità, lavoro nero, evasione fiscale, fortuna, etc); esistono fattori sui quali invece non vogliamo incidere (accettare certe tipologie contrattuali, retribuzioni inferiori a un certo livello, luoghi di lavoro troppo distanti, etc); – – Esistono, invece, elementi sui quali POSSIAMO e DOBBIAMO incidere positivamente, il miglioramento dei quali aumenterà il nostro grado di “Occupabilità” vale a dire le nostre possibilità di trovare un lavoro Andamento Economia Struttura Mercato del lavoro Crisi di settore Limiti personali Fortuna, Illegalità, etc. Elementi NON controllabili (NON dipendono da me) Organizzazione/Metodo/ Strategia/Tempi/Valutazione Gestione della Selezione Curriculum Tecniche di Ricerca Lavoro Reti di Relazioni/Networking Internet Miglioramento del mio grado di OCCUPABILITA' (incidenza sulle possibilità di trovare lavoro) Normativa Contratti di lavoro Conoscere il Mercato del Lavoro e l'Economia Formazione Continua Raccogliere le Informazioni; Definire gli Obiettivi professionali La mia situazione iniziale 13 QUINDI... Cosa determina le mie Possibilità di trovare lavoro? Dipende da me...(posso sempre migliorarmi) Non dipende da me...(non posso farci nulla) > La conoscenza della legislazione e della normativa sul Lavoro; > L'Andamento dell'Economia; > Le mie competenze di base, professionali; > Le Crisi di settore; > Le mie competenze trasversali (comunicare, relazionarsi, organizzare, affrontare i cambiamenti); > La Struttura del Mercato del Lavoro; > Le mie pregresse esperienze lavorative; > IL Sistema degli incentivi alle assunzioni; > La conoscenza e le caratteristiche dei vari profili professionali; > Le Politiche sociali e i Servizi alla Famiglia; > La mia capacità di definire gli obiettivi professionali; > Le politiche industriali, fiscali e di sviluppo economico; > La qualificazione professionale e l'aggiornamento delle competenze (Corsi di formazione, Tirocini, Autoformazione); > L'Efficacia e l'efficienza dei Servizi alle imprese e ai lavoratori; > La conoscenza del Mercato del lavoro e del sistema produttivo del territorio; > Livello di innovazione e adattamento delle imprese ai mercati nazionali e internazionali; > La capacità di trovare ed elaborare informazioni; > Il Sistema degli Ammortizzatori Sociali; > Il Sistema del credito agli investimenti e al consumo; > La conoscenza delle varie tipologie contrattuali; > Il Sistema scolastico e formativo; > La conoscenza dei Servizi per il lavoro sul territorio e sul Web (CPI, Agenzie, Portali, etc); > La Cultura aziendale nella Selezione del personale; > L'inserimento del proprio profilo in banche dati > L'Illegalità, Lavoro nero, Evasione fiscale; specializzate; > La conoscenza delle possibilità di lavoro nel > La Fortuna; settore pubblico (Concorsi, Bandi, Aste, Progetti, Incarichi professionali); > Le mie capacità di Networking (aumentare la propria Rete di Relazioni e i Contatti); > La gestione degli strumenti di ricerca (CV, lettere di presentazione, Internet); > La gestione dei contatti con le Aziende (Risposte annunci, Autocandidature); > La capacità di definire e organizzare un Piano d'Azione e una Strategia di Ricerca (Obiettivi, Tempi, Risorse, Metodo, Valutazione); > Saper affrontare nel migliore dei modi il Colloquio di selezione; 14 > L'elaborazione delle Informazioni “Tutto ciò che non sappiamo è stupefacente. Ancor più stupefacente è quello che crediamo di sapere” Philip Roth, La macchia umana, 2000 La raccolta di informazioni è un momento basilare nella ricerca di un impiego, in quanto ci consente di capire qual è la situazione del mercato del lavoro in un dato momento oltre a consentirci di ottenete gli elementi per operare scelte consapevoli in funzione degli obiettivi professionali che andremo a definire. Le prime informazioni da raccogliere riguardano indicazioni sulle aree professionali e sulle tendenze dell'occupazione nel mercato del lavoro di riferimento: per esempio è importante sapere quali sono le aree sature e quali comparti produttivi offrono maggiori possibilità occupazionali. Altre informazioni utili possono riguardare, nello specifico, le figure professionali che possono interessarci: quali sono le mansioni principali, le relative conoscenze richieste ed i percorsi formativi necessari. I vari canali comunicativi tradizionali (stampa locale, riviste specializzate, pubblicazioni varie, trasmissioni radiofoniche e televisive) possono senza dubbio aiutare: da approfondimenti giornalistici, radio e televisione giungono notizie utili per quanto riguarda i lavori emergenti, la tendenza e lo sviluppo di particolari settori occupazionali nel mercato del lavoro locale, etc. Un altro sistema utile alla raccolta di informazioni riguarda la possibilità di contattare gli operatori di un determinato settore economico. Essi possono offrire dati relativi ai cambiamenti e all'evoluzione di determinate professioni ed elementi sulle competenze necessarie per svolgerle. Non vanno trascurate, infine, le informazioni fornite da amici e conoscenti che svolgono già un determinato lavoro, a patto che queste siano oggettive e verificabili. Ma lo strumento più utile ed immediato al fine di ricercare informazioni per la ricerca del lavoro è ovviamente Internet, attraverso la consultazione di portali tematici e motori di ricerca (iscrizioni a Newsletter, Forum online, Gruppi su Social Networks). Esistono, inoltre, banche dati online che raccolgono le offerte presenti sul mercato suddivise per settori/professioni ed aree geografiche. Potremo ottenere altre informazioni rivolgendoci ai soggetti pubblici e privati presenti sul territorio (Centri per l’Impiego, Agenzie di Somministrazione, Agenzie di Ricerca e Selezione di personale, Enti di Formazione Professionale, Informagiovani, Associazioni di Categoria e Sindacati, ecc.). Per essere sempre informato/a sulle novità riguardanti Lavoro, Formazione, Normativa, Concorsi, Opportunità di lavoro, Andamenti economici e altro, consulta la Sezione NEWS del nostro sito: provincia.fc.it/lavoro 15 > La definizione degli “Obiettivi Professionali” “Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare” Lucio Annea Seneca “...If you never try you'll never know, just what your worth...” Coldplay, Fix You, XY, 2005 Uno degli aspetti fondamentali per poter attivare un’efficace ricerca lavorativa, è cercare di capire quale tipo di lavoro si sta cercando. Maturare questa consapevolezza non è sempre facile, perché significa operare delle scelte, oltre che essere in grado di definire un proprio obiettivo professionale, a breve e a lungo termine. La definizione dell'obiettivo professionale è il risultato del confronto tra competenze, conoscenze, interessi personali, aspettative, ma anche bisogni, vincoli soggettivi e situazioni personali e familiari. E’ necessario considerare: – – – – – – – – – Le Motivazioni: (Cerco lavoro per realizzarmi? Per guadagnare? Per aiutare gli altri?) Le Capacità: (Cosa so? Cosa so fare?) Gli Interessi: (Cosa mi piace fare? Cosa vorrei fare?) I Valori: (Quanto è importante per me il lavoro? Quanto sono disposto a rinunciare ad altro per il lavoro?) Le Modalità di Lavoro: (Il grado di autonomia/senso di appartenenza interno all’azienda) L’Ambiente di Lavoro: (Fino a che distanze sono disposto/a a spostarmi? a quali condizioni? Quanto sono importanti per me l’organizzazione del lavoro e le relazioni fra colleghi? Preferisco un contesto formale o più informale?) Lo Stile Personale: (“Come sono e come sto” sul posto di lavoro? Come mi relaziono con gli altri, il tempo, le regole?) Le Qualità: (Quali sono i miei punti di forza e le qualità che mi riconosco?) I Punti deboli: (Cosa penso dovrei migliorare di me stesso/a dal punto di vista delle conoscenze, delle competenze personali e/o rispetto agli aspetti di comunicazione, relazione, gestione dei tempi di lavoro, ecc.?) E' importante, quindi, evidenziare tutti gli aspetti che possono essere una risorsa per il raggiungimento dell'obiettivo, ma anche tutti gli ostacoli che è possibile prevedere. E' necessario a volte costruire con questi elementi una scala di priorità, poiché non sempre le varie esigenze sono facilmente coniugabili. Inoltre, ogni elemento considerato può diventare una risorsa o un vincolo a seconda dell'obiettivo, del momento, del tipo di lavoro. La definizione del proprio obiettivo professionale è quindi un momento essenziale e necessario, ma può non essere sufficiente: bisogna individuare anche le fasi da attraversare, gli strumenti e i mezzi da utilizzare per raggiungere tale obiettivo. In sostanza, è importante organizzare e preparare un vero e proprio Piano d’azione, prevedendo anche dei momenti di verifica e di valutazione. Perché ciò sia possibile, per ogni fase devono essere stabiliti dei tempi di realizzazione. Le verifiche intermedie permettono di individuare le difficoltà incontrate, quanto si discosta ciò che si era ipotizzato e ciò che si è realizzato e quindi consentono di rivedere in modo più preciso il proprio piano d'azione. Ciò significa che il progetto non è qualcosa di statico, ma prevede già al suo interno dei momenti di cambiamento e adattamento alle situazioni che nel tempo si realizzaranno. Più il progetto è dettagliato e preciso in ogni suo aspetto, più è facile verificarne la validità, individuarne eventuali carenze o 16 errori ed apportare delle correzioni. E' possibile che gli adattamenti riguardino solo aspetti marginali, ma può anche accadere che la verifica imponga una ridefinizione completa del progetto. In questo caso è necessario riprendere la riflessione sull'autovalutazione e riformulare gli obiettivi in modo più mirato. (E' possibile contattare l'Area informativa del Centro per l'Impiego e fissare un appuntamento specialistico di Orientamento al lavoro) La presenza di un Progetto professionale serve per affrontare tutte le fasi di transizione, come la ricerca del primo lavoro o di una nuova o/e diversa occupazione; permette di analizzare correttamente la situazione e di prevedere una serie di azioni per poterla gestire nel modo più appropriato. Gestire tali eventi significa anche controllare lo stress connesso ai momenti di transizione, poiché il cambiamento porta sempre con sé uno stato di ansia per l'incertezza del futuro. Eliminare completamente l'ansia è impossibile, ma l'esistenza di un progetto consente di programmare e in parte prevedere gli avvenimenti e di modificare le proprie azioni di conseguenza. L'esistenza di un progetto professionale e degli elementi dei quali esso si compone può essere più o meno consapevole ed esplicito. L'importante è che il lavoratore non si ponga sul mercato del lavoro con la poco funzionale, ma molto comune, richiesta di "un lavoro qualunque". Dietro a questa affermazione, apparentemente di massima disponibilità ed apertura, si nascondono, spesso, una confusione e un'incertezza di fondo che mascherano l'assenza di un’attiva ed efficace ricerca di lavoro. Infatti, è praticamente impossibile per una persona riuscire ad avere informazioni e gestire tutte le domande di lavoro espresse dal mercato in un dato periodo: è molto più fattibile concentrarsi su un determinato settore e/o profilo professionale. Meglio quindi fare un'attenta autovalutazione prima di cominciare a cercare lavoro; farlo dopo significa allungare i tempi ed i costi della ricerca, oltre che aumentare il rischio di rendere inefficace l’incontro tra offerta e domanda di lavoro. L'Isfol (Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori) cura un repertorio delle professioni consultabile online, dove è possibile per ogni professione reperire informazioni relative a percorsi formativi, competenze, tendenze occupazionali. Il Repertorio delle professioni prevede diversi percorsi di accesso. Si può infatti ricercare il profilo professionale partendo dalle aree di interesse, dalle aree occupazionali oppure cercandolo nell’elenco alfabetico delle professioni. Capacità Motivazioni Interessi Punti deboli Valori Definizione Obiettivi professionali Punti di forza Stile personale 17 Modalità di lavoro Ambiente di lavoro Attenzione!! La ricerca di un lavoro “qualsiasi” corrisponde generalmente alla disponibilità di adattarsi a varie mansioni ma anche a non sapere quale lavoro ricercare!! è sempre indispensabile definire Obiettivi professionali ai quali devono corrispondere profili lavorativi specifici: se non si dà un nome a quello che cerchiamo, non lo troveremo mai... In base alle proprie esigenze personali, ad esempio, si potrebbe definire come Obiettivo principale la ricerca di un lavoro qualificato o la frequenza di un corso di formazione e come Obiettivo secondario ricercare un lavoro saltuario o stagionale per le esigenze economiche immediate, scriversi a scuole serali o fare autoformazione, iscriversi a scuola guida per essere maggiormente autonomi nei trasporti, svolgere attività di volontariato, migliorare le lingue e l'informatica, etc. L'obiettivo secondario (entrate economiche, autonomia, competenze di base, etc) diventa funzionale all'obiettivo principale (tendere a un lavoro qualificato o fare un corso di formazione per migliorare le proprie possibilità occupazionali). MANTENERE UN EQUILIBRIO FRA LE NECESSITA' ECONOMICHE E LA PROPRIA CRESCITA PROFESSIONALE Obiettivo principale Lavoro qualificato Frequenza Corso Formazione Lavoro saltuario Scuole serali Autoformazione Scuola guida Servizio civile Volontariato Competenze Di base Obiettivi secondari (alcuni esempi) E’ possibile richiedere gratuitamente all’area informativa del Centro per l’Impiego un colloquio di orientamento specifico e individuale con un operatore per avere un supporto orientativo, informativo e metodologico per “progettare” la propria “transizione” lavorativa. Presso l’area informativa del Centro per l’Impiego è disponibile materiale cartaceo dedicato ai vari Profili Professionali. E’ inoltre possibile partecipare, quando stabilito, ad un incontro di gruppo specifico: “Orientamento al lavoro”. Info Web: http://professionioccupazione.isfol.it professioni.info – jobtel.it atlantedelleprofessioni.it www.excelsior.unioncamere.it (tavole statistiche>schede professioni) 18 > La Formazione Professionale e il Tirocinio Formativo “ ... Potevi pensare che era matto. Ma non era così semplice. Quando uno ti racconta con assoluta esattezza che odore c'è in Bertham Street, d'estate, quando ha appena smesso di piovere, non puoi pensare che è matto per la sola stupida ragione che in Bertham Street, lui, non c'è mai stato. Negli occhi di qualcuno, nelle parole di qualcuno, lui, quell'aria, l'aveva respirata davvero. Il mondo, magari, non l'aveva visto mai. Ma erano ventisette anni che il mondo passava su quella nave: ed erano ventisette anni che lui, su quella nave, lo spiava. E gli rubava l'anima. In questo era un genio, niente da dire. Sapeva ascoltare. E sapeva leggere. Non i libri, quelli son buoni tutti, sapeva leggere la gente. I segni che la gente si porta addosso: posti, rumori, odori, la loro terra, la loro storia ... Tutta scritta, addosso. Lui leggeva, e con cura infinita, catalogava, sistemava, ordinava in quella immensa mappa che stava disegnandosi in testa. Il mondo magari non l’aveva visto mai, ma erano quasi trent’anni che il mondo passava su quella nave. Ed erano quasi trent’anni che lui su quella nave lo spiava. E gli rubava l’anima” A. Baricco, Novecento, 1994 La formazione professionale è un elemento indispensabile per la crescita delle persone e per lo sviluppo del sistema sociale, economico e produttivo. La formazione professionale intende infatti sviluppare un'offerta di percorsi di apprendimento che soddisfino le esigenze di tutte le persone lungo l'intero arco della vita: > dei ragazzi, a partire dalla fine della scuola media fino ai 18 anni, per conseguire un diploma o una qualifica e avere l'opportunità formulare decisioni consapevoli sul piano educativo, professionale e di attuarle; > dei giovani, per acquisire competenze nel momento dell'ingresso nel mercato del lavoro; > dei disoccupati, per il reinserimento nel sistema economico-produttivo; > delle fasce deboli e a rischio di esclusione, per l’integrazione nel mercato dei lavoro; > delle donne, per migliorarne l'accesso, la partecipazione e i percorsi di carriera nel mercato del lavoro; > dei lavoratori adulti, per mantenersi aggiornati rispetto ai nuovi “Saperi” e all'innovazione tecnologica; La formazione professionale soddisfa inoltre i fabbisogni formativi espressi dalle aziende e dal sistema economico-produttivo, perché promuove una forza lavoro competente, qualificata e adattabile, sostiene l'innovazione e l'adattabilità nell'organizzazione del lavoro, favorisce lo sviluppo dello spirito imprenditoriale per la creazione di nuovi posti di lavoro, persegue la qualificazione e il rafforzamento del potenziale umano nella ricerca, nella scienza e nella tecnologia. Un aspetto, quindi, che consente di incrementare notevolmente le possibilità occupazionali, è quello che riguarda il miglioramento delle proprie competenze di base, professionali e trasversali: Per COMPETENZA si intende “l’insieme delle conoscenze, abilità e atteggiamenti che consentono a un individuo di ottenere risultati utili al proprio adattamento negli ambienti per lui significativi e che si manifesta come capacità di affrontare e padroneggiare problemi attraverso l’uso di abilità cognitive e sociali. Le competenze si configurano, inoltre, come strutturalmente capaci di trasferire la loro valenza in diversi campi generando così dinamicamente anche una spirale di altre conoscenze e competenze” (ISFOL) 19 > COMPETENZE DI BASE : sono le conoscenze, abilità e risorse personali necessarie per qualsiasi lavoro, come la conoscenza dell’organizzazione aziendale, del diritto del lavoro e sindacale, delle lingue, dell’informatica di base, ecc. Sono rilevanti per la preparazione professionale generale di una persona; > COMPETENZE PROFESSIONALI: si riferiscono alle diverse conoscenze, abilità e risorse personali specifiche di un contenuto lavorativo, che possono avere una valenza teorica - tecnica o pratica – applicativa; > COMPETENZE TRASVERSALI: sono le conoscenze, abilità e risorse personali utili ai fini di un comportamento lavorativo ed organizzativo efficace. Diagnosticare: prestare attenzione, percepire, interpretare, ecc. Affrontare: progettare, prendere iniziativa, decidere, ecc. Relazionarsi: ascoltare, comunicare, cooperare, ecc. Il mercato del lavoro oggi richiede a TUTTI sempre di più di: > SAPERE (contenuti e conoscenze specifiche) > SAPER FARE (procedure, tecniche, abilità strumentali) > SAPER ESSERE (atteggiamenti e comportamenti) > SAPER DIVENIRE (formazione continua e autoformazione, disponibilità all’apprendimento) Quindi maggiori conoscenze e maggiori abilità rispetto al passato + CONOSCENZE + ABILITA’ = maggiori COMPETENZE Proprio attraverso la formazione è possibile migliorare o aggiornare le proprie competenze. Ma, come funziona e a chi è rivolto nello specifico il Sistema Formativo in Emilia Romagna? ER Educazione e ricerca è il nuovo sistema regionale – costituito da 4 rami principali, IeFP, Rete Politecnica, Alta formazione, Ricerca e Mobilità internazionale, Lavoro e Competenze – che offre alle persone (dai ragazzi impegnati nell’assolvimento del diritto-dovere all’istruzione e formazione ai dottori di ricerca, dai giovani in ingresso nel mercato del lavoro agli occupati) opportunità per acquisire competenze professionali ampie e innovative, esprimere potenzialità, intelligenza, creatività e talento e crescere in una dimensione europea, nel confronto e nel dialogo con esperienze maturate altrove. 20 Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) La nuova normativa nazionale prevede che il sistema scolastico, costituito da Istituti Professionali, Istituti Tecnici e Licei, possa rilasciare esclusivamente diplomi di istruzione secondaria superiore al termine di un percorso di 5 anni. Per dare ai ragazzi la possibilità di scegliere un percorso formativo che, dopo tre anni, permetta di entrare nel mondo del lavoro, la Regione Emilia-Romagna ha istituito, con la Legge Regionale n. 5 del 30 giugno 2011 il Sistema regionale di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP). Gli studenti dopo la scuola media possono scegliere tra: • un percorso di 3 anni di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) per conseguire una qualifica professionale regionale riconosciuta; • un percorso di 5 anni di istruzione superiore presso un Liceo, un Istituto Tecnico o un Istituto Professionale per conseguire un diploma di istruzione secondaria superiore. Rete Politecnica Il sistema produttivo e l’organizzazione del lavoro sono sempre più attraversati da profonde trasformazioni. L’innovazione tecnologica, la globalizzazione dei mercati e il mutarsi della domanda di beni e servizi richiedono di investire incessantemente nella produzione di nuove conoscenze, nella trasmissione di competenze tecniche e scientifiche e nella formazione di professionalità specializzate a diversi livelli in grado di inserirsi nel mercato del lavoro e di continuare ad apprendere. Per rispondere a questa esigenza, la Regione Emilia-Romagna ha rafforzato e ampliato l’offerta di formazione superiore raccordandola nella nuova Rete Politecnica regionale. Obiettivo della Rete è offrire una pluralità di proposte formative fondate sulla valorizzazione della cultura professionale, tecnica, tecnologica e scientifica. Caratteristica dei percorsi che la costituiscono è l’integrazione tra i diversi soggetti formativi – istituzioni scolastiche, enti di formazione professionale accreditati dalla Regione, università, centri di ricerca – e le imprese, impegnati a collaborare sulla base delle proprie esperienze e competenze alla progettazione e alla realizzazione delle attività. L’offerta della Rete Politecnica - programmata dalla Regione Emilia-Romagna attraverso risorse comunitarie del Fondo Sociale Europeo, nazionali e regionali – è costituita da tre tipologie di percorsi: • percorsi realizzati da Istituti Tecnici Superiori (ITS) • percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) • percorsi di Formazione Superiore ITS: Gli ITS - Fondazioni costituite da istituti tecnici e professionali, enti di formazione professionale accreditati, università, centri di ricerca, Enti locali e imprese - sono nuove scuole di tecnologia che realizzano percorsi biennali per formare tecnici superiori in grado di inserirsi nei settori strategici del sistema economico-produttivo, portando nelle imprese competenze altamente specialistiche e capacità d’innovazione. IFTS: Gli IFTS - progettati e realizzati da istituti di istruzione secondaria superiore, enti di formazione professionale accreditati, università e imprese - formano tecnici specializzati capaci di presidiare e gestire i processi organizzativi e produttivi di impresa anche connessi alle innovazioni tecnologiche e all’internazionalizzazione dei mercati. Articolati in due semestri, i percorsi IFTS hanno una durata complessiva di 800/1000 ore. Con un numero minimo di 20 allievi, rafforzano le competenze culturali e di base e sviluppano quelle specialistiche, tecniche e professionali. La formazione d’aula e di laboratorio è accompagnata da periodi di stage per consentire ai partecipanti di sperimentare in impresa le competenze acquisite, di conoscere gli ambienti lavorativi e comprenderne le dinamiche relazionali. 21 Si rivolgono a giovani e adulti che intendono entrare qualificati nel mercato del lavoro o reinserirsi con l’acquisizione di nuove competenze. Per accedere ai percorsi IFTS occorre, di norma, essere in possesso di un diploma di istruzione secondaria superiore. L’accesso è consentito anche a coloro che non hanno conseguito il diploma di istruzione secondaria superiore, ma hanno maturato competenze coerenti con la figura IFTS nell’ambito di altri percorsi formativi o di esperienze lavorative. Al termine di un percorso IFTS, a seguito del superamento di una verifica finale, viene rilasciato il certificato di specializzazione tecnica superiore valido a livello nazionale. Formazione Superiore: I percorsi di Formazione Superiore - realizzati da enti di formazione accreditati in forte raccordo e in collaborazione con le imprese - costituiscono un’opportunità di formazione specifica e mirata per giovani e adulti, occupati e non, che intendono inserirsi nel mercato del lavoro o qualificarsi per svolgere efficacemente ruoli professionali di tecnici e responsabili di funzione nelle aree della produzione e della gestione d’impresa. I percorsi hanno come riferimento il Sistema Regionale delle Qualifiche, un repertorio di figure definito dalla Regione Emilia-Romagna insieme alla parti sociali a seguito di un’analisi approfondita dei ruoli e delle competenze professionali che caratterizzano il sistema economicoproduttivo emiliano-romagnolo. Costituiscono, assieme a quelli realizzati dagli Istituti Tecnici Superiori e ai percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore, l’offerta della Rete Politecnica Regionale, nata per valorizzare la cultura professionale, tecnica, tecnologica e scientifica del territorio. Si rivolgono a giovani e adulti, occupati e non, in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore. I percorsi hanno una durata complessiva tra le 300/500 ore e prevedono un periodo di stage. Al termine del percorso, a seconda degli obiettivi formativi e della durata, è possibile conseguire un certificato di competenze o una qualifica professionale, riferiti al Sistema Regionale delle Qualifiche. Alta Formazione, Ricerca e Mobilità Internazionale L’affermazione di una società basata sulla conoscenza, sempre più proiettata verso l’alta tecnologia e la complementarità di saperi, esperienze e competenze, rende necessario investire su professionalità altamente qualificate. In Emilia-Romagna esiste una concentrazione di grandi infrastrutture scientifiche e di strutture di alta formazione tra le più rilevanti a livello nazionale. Ciò che occorre è rafforzare la costruzione di reti di conoscenza e la realizzazione di percorsi condivisi tra tali realtà e le imprese per fare della ricerca e del capitale umano l’elemento essenziale di crescita di un sistema economico-produttivo competitivo, aperto e globale. A questo obiettivo rispondono le azioni di Alta formazione, ricerca e mobilità internazionale del nuovo sistema ER Educazione e Ricerca Emilia-Romagna, e in particolare gli Assegni formativi per l’alta formazione, il finanziamenti di dottorati di ricerca e le agevolazione offerte da Spinner. Assegni Formativi: Con gli assegni formativi (voucher) la Regione finanzia l’accesso dei residenti in Emilia-Romagna a master universitari di primo e secondo livello, master accreditati Asfor e corsi di specializzazione del Catalogo Interregionale dell'Alta Formazione. Nato nell’ambito di un progetto interregionale, il Catalogo Interregionale presenta un’offerta formativa di percorsi realizzati in Emilia-Romagna e nelle altre regioni che partecipano al progetto sostenuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: Veneto, Campania, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Valle d’Aosta. Il bando per la concessione di voucher sul Catalogo Interregionale dell'Alta Formazione offre ai giovani laureati della regione, disoccupati e inoccupati, l’opportunità di scegliere un’attività formativa e di richiedere un voucher dell’importo massimo di 6 mila euro a copertura delle spese di iscrizione. Dottorati di Ricerca: La Regione attraverso il Fondo sociale europeo finanzia progetti di dottorato di ricerca su tematiche strategiche per le imprese e per il sistema economico regionale. L’intervento – realizzato attraverso il Consorzio Spinner - si pone l’obiettivo di sostenere il sistema della ricerca regionale, valorizzare le risorse umane in essa impiegate e 22 promuovere un dialogo sempre più stretto tra Università, Istituzioni e sistema economicoproduttivo per la formazione di profili altamente qualificati capaci di rispondere alle esigenze di innovazione delle imprese e favorirne la competitività. Spinner: è il programma regionale che offre a giovani laureati e laureate, ricercatori e ricercatrici, numerose opportunità per sviluppare progetti individuali nell’ambito della ricerca e della innovazione. Attraverso il Programma Spinner, la Regione Emilia-Romagna offre borse di ricerca, incentivi economici, formazione avanzata, servizi di tutoraggio e assistenza personalizzati. Gli interventi sono finalizzati a sostenere: idee imprenditoriali innovative e/o ad alto contenuto di conoscenza; ricerca industriale, sviluppo sperimentale, trasferimento tecnologico; innovazione organizzativa, manageriale e finanziaria; piani di riprogrammazione professionale volti a sostenere le risorse umane ad alta formazione in uscita, effettiva o possibile, dal sistema produttivo; • agevolazioni a sostegno di esperienze e attività da svolgersi all’estero presso centri di ricerca e altri enti. • • • • La Regione ha affidato l’attuazione del programma al Consorzio Spinner - costituito da Fondazione Alma Mater, ASTER e Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa - attraverso il ricorso ad uno strumento innovativo di governo e gestione degli interventi, la Sovvenzione Globale, che permette di assegnare la realizzazione di parte delle azioni previste dal Programma Operativo FSE ad un Organismo Intermediario qualificato nella promozione e gestione di specifiche politiche di intervento. EURES (European Employment Services): è una rete di cooperazione, coordinata dalla Commissione europea, per facilitare la libera circolazione dei lavoratori all'interno dello Spazio economico europeo, a cui partecipa anche la Svizzera. Collega la Commissione europea e i servizi pubblici per l'impiego dei paesi appartenenti allo Spazio economico europeo e della Svizzera, operatori regionali e nazionali impegnati nelle problematiche dell'occupazione, i sindacati, le organizzazioni dei datori di lavoro e gli enti locali e regionali. La rete EURES ha lo scopo di fornire servizi ai lavoratori e ai datori di lavoro nonchè a tutti i cittadini che desiderano avvalersi del principio della libera circolazione delle persone. I servizi prestati sono di tre tipi: informazione, consulenza e assunzione/collocamento (incontro domanda/offerta). La rete EURES è composta dai membri EURES (servizi pubblici per l'impiego e Commissione europea) e dai partners EURES (enti locali e regionali). Nel contesto della strategia europea per l'occupazione, la mobilità dei lavoratori non è solo un diritto fondamentale, ma anche uno strumento che contribuisce all'adattamento del mercato del lavoro. L'azione svolta da EURES permette di identificare surplus e deficit di manodopera nei vari settori e di rimediare alle carenze di specifiche qualifiche professionali. La rete concorre a migliorare le possibilità di impiego, in particolare per i giovani, grazie all'acquisizione di un'esperienza professionale all'estero. EURES contribuisce anche alla creazione di un mercato comune europeo del lavoro, nonché, in certe regioni di frontiera, alla creazione di un mercato del lavoro regionale integrato. Lavoro e Competenze La formazione è importante per chi è in cerca di un primo lavoro, ma lo è anche per chi lavora già e deve mantenere aggiornate le proprie competenze e per chi, per scelta o per necessità, si trova a cercare una nuova occupazione. La recente riforma nazionale del lavoro (legge n 92/2012), in linea con le indicazioni europee, promuove l’apprendimento permanente (art. 4), inteso come attività intrapresa dalle persone nelle varie fasi della vita per migliorare le proprie conoscenze, capacità e competenze, in una prospettiva personale, civica, sociale e occupazionale. L’apprendimento permanente può avvenire in modo formale (ossia nel sistema di istruzione e formazione, nelle università e nelle istituzioni di alta formazione), non formale (è 23 una scelta della persona e si realizza al di fuori dei sistemi formali, anche sul lavoro) e informale (si realizza a prescindere da una scelta intenzionale, nella vita quotidiana, sul posto di lavoro, nel tempo libero). La Regione Emilia-Romagna, in sintonia con gli indirizzi comunitari e nazionali, da molti anni promuove la formazione permanente dei propri cittadini quale strumento fondamentale per affrontare il cambiamento della società e sconfiggere l’emarginazione. Insieme alle Province, la Regione programma attività di formazione gratuite per persone occupate, inoccupate e disoccupate. I percorsi formativi, coerenti con le caratteristiche del mercato del lavoro regionale, si pongono l’obiettivo di far acquisire ai lavoratori le conoscenze e competenze richieste dal sistema economico-produttivo e di accrescere le loro opportunità di occupazione, di crescita e di mobilità professionale. Investire sul capitale umano, cioè sulla preparazione delle persone, rende anche le imprese più competitive, e crea così le condizioni per nuovi e migliori posti di lavoro. Le risorse con cui Regione e Province finanziano queste attività formative provengono prevalentemente dal Fondo sociale europeo, ma anche da fondi nazionali e regionali. Formazione per occupati: La formazione per occupati, detta anche formazione continua, è rivolta alle persone occupate con qualsiasi forma contrattuale, anche in forma autonoma. Ha la funzione di adeguare le competenze dei lavoratori alle esigenze dei processi produttivi e organizzativi, rafforzando così la loro “adattabilità” al mercato del lavoro. La necessità di rafforzare la propria condizione professionale e di essere sempre in linea con le richieste del mercato vale in particolar modo per i precari e per i lavoratori che sono a rischio di esclusione dal mercato del lavoro. I percorsi formativi hanno anche l’obiettivo di promuovere l’ innovazione produttiva e organizzativa e l’internazionalizzazione delle imprese. La Regione Emilia-Romagna e le Province finanziano e programmano ogni anno corsi di formazione per occupati, con risorse comunitarie, nazionali e regionali. I lavoratori possono accedere ai percorsi formativi o individualmente, se i corsi sono organizzati da enti di formazione accreditati, o attraverso l’impresa per cui lavorano, se questa ha ottenuto finanziamenti per la formazione dei propri dipendenti. Anche le opportunità di formazione post diploma della Rete Politecnica (Istituti Tecnici Superiori, percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore, percorsi di Formazione Superiore) sono aperte alle persone occupate. Oltre al sistema regionale, esiste anche un sistema nazionale di formazione continua, finanziato dai Fondi Paritetici Interprofessionali. I Fondi Interprofessionali sono associazioni costituite tra le organizzazioni dei datori di lavoro e i sindacati dei diversi settori economici (industria, agricoltura, terziario e artigianato, ecc.) allo scopo di mettere a disposizione dei dipendenti finanziamenti per piani formativi aziendali, settoriali, territoriali o individuali. Le imprese aderiscono ai Fondi destinando a questo scopo una quota dei contributi e, quando intendono realizzare un progetto formativo, si rivolgono - con il supporto di società di consulenza o di formazione - al proprio Fondo e richiedono il finanziamento. Talvolta il singolo lavoratore può accedere a un finanziamento individuale (voucher) del proprio Fondo per partecipare ad una attività formativa concordata con l’azienda. Per maggiori informazioni, occorre far riferimento ai referenti aziendali per la formazione. La formazione continua si può svolgere sia durante che al di fuori dell’orario di lavoro, a seconda di cosa prevede l’offerta formativa e di quali sono le preferenze individuali e l’accordo con la propria azienda. I lavoratori hanno diritto per legge ad assentarsi per alcuni periodi dal lavoro per svolgere o completare percorsi formativi formali o per intraprendere percorsi di formazione continua. Lo Statuto dei lavoratori (legge 300/1970, art. 10) prevede che i dipendenti che studiano per ottenere una qualifica, un diploma o una laurea abbiano diritto a un congedo di 150 ore retribuite all’anno. Inoltre, per i dipendenti pubblici e privati a tempo indeterminato in servizio da 5 anni presso la stessa organizzazione, c’è la legge n. 53/2000, che consente di svolgere percorsi individuali attraverso i congedi formativi (art. 5) e per la formazione continua (art. 6). Il dipendente può chiedere un congedo per la formazione di 11 mesi, anche frazionati lungo l’arco dell’intero rapporto di lavoro. 24 Formazione per adulti disoccupati: La Regione promuove la formazione delle persone in cerca di occupazione, affinché acquisiscano nuove competenze professionali e possano aumentare le proprie opportunità di entrare o rientrare nel mercato del lavoro. La Regione e le Province attraverso il Fondo sociale europeo e risorse nazionali e regionali –finanziano e programmano opportunità di formazione per adulti inoccupati e disoccupati. Anche i corsi della Rete Politecnica (Istituti Tecnici Superiori, percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore, percorsi di Formazione Superiore) e del Catalogo Interregionale dell'Alta Formazione sono aperti alla partecipazione di cittadini privi di un’occupazione. Per partecipare ai percorsi destinati a disoccupati o inoccupati, è necessario attestare il proprio stato di disoccupazione con la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro (DID). La DID può essere stipulata dal proprio Centro per l’Impiego di riferimento, anche online attraverso il portale regionale Lavoro per Te. Per ottenere un servizio personalizzato di orientamento alla formazione, è possibile rivolgersi al proprio Centro per l'Impiego di riferimento. Gli operatori, dopo un colloquio orientativo, forniscono agli utenti supporto per la scelta di un eventuale percorso di formazione, utile a rafforzare o reindirizzare le proprie competenze, oppure direttamente l’accompagnamento alla ricerca di una nuova occupazione. La formazione Regolamentata Nell'ambito del Sistema Formativo della Regione Emilia-Romagna esiste una categoria di interventi formativi identificata come "Formazione Regolamentata", riconducibile a un insieme eterogeneo di corsi che sono regolamentati dalla Regione sulla base di indicazioni previste da specifiche norme Comunitarie, Nazionali o Regionali. Come definito dalla Direttiva UE n. 36 del 2005 (art. 3, lettera e), normativa europea di riferimento, si intende per formazione regolamentata "qualsiasi formazione specificamente orientata all'esercizio di una professione determinata e consistente in un ciclo di studi completato, eventualmente, da una formazione professionale, un tirocinio professionale o una pratica professionale. La struttura e il livello della formazione professionale, del tirocinio professionale o della pratica professionale sono stabiliti dalla disposizioni legislative, regolamentari o amministrative dello Stato membro in questione e sono soggetti a controllo o autorizzazione dell'autorità designata a tal fine". I corsi di formazione regolamentata sono realizzati da enti di formazione, sulla base di una autorizzazione rilasciata dalla Regione EmiliaRomagna e dalle Province. Il Tirocinio Formativo Il tirocinio è uno degli strumenti che la Regione ha individuato per supportare l’inserimento lavorativo delle persone, in particolare dei giovani, e per sostenere le loro scelte professionali. Non si tratta di un vero e proprio rapporto di lavoro ma di una modalità formativa che fa acquisire competenze attraverso la conoscenza diretta del mondo del lavoro. Le Regioni e le Province autonome, che hanno competenza normativa nell’ambito dell’istruzione e formazione professionale, hanno competenza esclusiva anche in materia di tirocini. La Regione Emilia-Romagna ha recentemente approvato, il 19 luglio 2013, una nuova legge regionale, la n. 7, che modifica la propria legge n. 17 del 2005 nella parte riguardante i tirocini. La legge 7, che entrerà in vigore a partire dal 16 settembre 2013, nel confermare l'impianto strategico della legge 17, attua le “Linee guida in materia di tirocini” adottate da Governo, Regioni e Province autonome con l’accordo del 24 gennaio 2013, come previsto dalla legge 92 del 2012 “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”. Con l’entrata in vigore della legge 7, in Emilia-Romagna le tipologie di tirocinio diventano tre: • la prima, con finalità orientativa e formativa, è rivolta alle persone che hanno conseguito 25 un titolo studio negli ultimi dodici mesi • la seconda è finalizzata all’inserimento o al reinserimento lavorativo di disoccupati, persone in mobilità, inoccupati • la terza ha funzione di orientamento e formazione o di inserimento e reinserimento non solo lavorativo ma anche sociale. La novità principale della nuova legge è il diritto del tirocinante a ricevere un’indennità. Le altre modifiche sono volte a raggiungere due obiettivi fondamentali: rafforzare gli elementi formativi del tirocinio e contrastare i possibili utilizzi elusivi di questo strumento. Per qualificare la componente formativa del tirocinio, la Regione introduce come obiettivo del progetto formativo del tirocinio gli standard di conoscenze e capacità contenuti nel Sistema regionale delle qualifiche e affinché queste possano essere certificate. La vigilanza sul corretto utilizzo dei tirocini viene rafforzata, per prevenire ogni abuso, attraverso una più stretta connessione con le Direzioni regionali e territoriali del Ministero. In caso di violazioni degli obblighi previsti dalla legge per soggetti promotori e datori di lavoro, sono previste l’immediata interruzione del tirocinio e il divieto di attivare ulteriori tirocini nei successivi 12 mesi. Ancora, in caso di mancato o ritardato invio della convenzione e del progetto formativo, la legge prevede sanzioni amministrative pecuniarie. È invece la legge n. 92/2012 a prevedere sanzioni per chi non corrisponde l’indennità dovuta al tirocinante. Info Web: http://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it provincia.fc.it/formazioneprofessionale altaformazioneinrete.it spinner.it – open-educazionericerca.it (progetti formativi estero) ec.europa.eu/eures http://wwwservizi.regione.emiliaromagna.it/formazioneregolamentata/asp/Index.asp Riconoscimento qualifiche professionali per cittadini stranieri: politicheeuropee.it/comunicazione/?c=Pubblicazioni Riconoscimento titoli di studio: http://cimea.it Iscriviti al Portale LAVOROPERTE! Lavoro per Te è il portale GRATUITO di servizi della Regione Emilia-Romagna, realizzato in collaborazione con le Province e i Centri per l'Impiego per rendere più semplice l'incontro fra chi offre e chi cerca lavoro. https://lavoroperte.regione.emilia-romagna.it/MyPortal Attenzione!! Migliorare e/o aggiornare le proprie competenze professionali e le proprie conoscenze è fondamentale per incidere e aumentare le proprie possibilità occupazionali: la formazione deve essere continua per tutto l'arco della propria vita professionale - lifelong learning – come indicato dei Programmi UE sull'occupazione: http://ec.europa.eu/education/lifelong-learning-programme/ 26 > Il Mercato del Lavoro e i cambiamenti dell'Economia “Non consiste tanto la prudenza della economia nel sapersi guardare dalle spese, perché sono molte volte necessarie, quanto in sapere spendere con vantaggio” Francesco Guicciardini Conoscere la struttura dell’economia, i settori produttivi e il mercato del lavoro del territorio dove si sta cercando lavoro, capire le trasformazioni e le tendenze in atto, consente di avere un quadro più chiaro rispetto alle possibilità lavorative, di renderci conto delle nostre eventuali necessità formative rispetto ai profili professionali ricercati dalle aziende, di individuare le aziende da contattare. Presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura è possibile reperire informazioni sulle aziende e sulla loro organizzazione. Altrettanto interessante può essere al riguardo rivolgersi alle varie associazioni di categoria o agli ordini professionali per ottenere informazioni specifiche. E' opportuno anche cercare di comprendere come l'economia e di conseguenza il Mercato del lavoro siano cambiati nel corso del Tempo. Di seguito un breve (e non esaustivo) excursus storico che esemplifica i principali cambiamenti economici e sociali intervenuti negli ultimi decenni: 1760 - 1880 circa: dall’Inghilterra inizia la RIVOLUZIONE INDUSTRIALE, Passaggio da un sistema Agricolo Artigianale Commerciale ad un Sistema Industriale (Macchina a vapore, Carbone, Materie prime dalle Colonie); Sviluppo delle città, Sviluppo di Infrastrutture e Trasporti (1804 Nasce la Locomotiva); 1880 - 1920 circa: Nascita della fabbrica manifatturiera e utilizzo del petrolio, dell’energia meccanica (motore a scoppio) ed elettrica applicata alla produzione; 1920 - 1970 circa: Sviluppo del sistema Fordista (Ford modello T 1908), Produzione in serie di beni standard (linea di montaggio), Applicazione di conoscenze scientifiche, Organizzazione gerarchica dell’impresa, Manodopera poco qualificata, Mercati prevedibili, Forte intervento dello Stato nell’economia 3 momenti importanti: crisi economica 1929, II guerra mondiale, Nuove teorie economiche elaborate da John Maynard Keynes Stabilità del lavoro, Riforme sociali e Sviluppo del Sistema di Welfare (Previdenza, Sanità pubblica, Istruzione, Sostegno al reddito ed alle famiglie), Crescita demografica, etc... 1970 - 1990 circa: Crisi del sistema Fordista, Il sistema economico “si sposta” dall’Industria ai Servizi, parte delle lavorazioni svolte in Paesi Esteri, Aumenta la centralità delle Applicazioni Tecnologiche - Maggiore flessibilità organizzativa e del lavoro, Richiesta una Maggiore qualificazione del lavoro, Diminuiscono progressivamente le garanzie sociali: Crisi del Sistema di Welfare; Le trasformazioni in corso: Sistema economico globale e concorrenza internazionale, Forte condizionamento nell’economia dei mercati finanziari, Imprevedibilità dei cambiamenti, Centralità delle conoscenze teoriche e della Scienza applicata (es. Nanotecnologie) e delle Tecnologie Informatiche e delle Telecomunicazioni, Complessità e partecipazione delle e nelle Informazioni, Sviluppo di Fonti Energetiche Rinnovabili, WEB 2.0 - Consolidamento dei settori del Terziario Avanzato, Diminuzione del lavoro generico (manuale e impiegatizio) e aumento di personale esperto e qualificato, Necessità di Competenze e conoscenze sempre aggiornate (Lifelong Learning) in tutti i settori lavorativi, Maggiore instabilità e precarizzazione dei rapporti di lavoro, Minori protezioni e garanzie sociali, Rapidi Cambiamenti Economici e Sociali Di seguito si riportano alcuni dati relativi all’economia ed al mercato del lavoro della Provincia di Forlì-Cesena riferiti al quarto trimestre del 2014: 27 Nel 2014 per la provincia di Forlì-Cesena si rilevano nei vari settori segnali diffusi di difficoltà e si confermano preoccupazioni per il perdurare della crisi con aggravanti strutturali in alcuni settori (edilizia, trasporti…) e meteorologiche nell’agricoltura, per il permanere di difficoltà nei vari comparti nel recuperare performance positive, per la contestuale contrazione della redditività aziendale, per le criticità nelle dinamiche occupazionali e per la riduzione dei prestiti alle imprese. Si segnalano tuttavia anche alcuni elementi positivi quali la capacità di tenuta di alcune specializzazioni produttive, fra le quali l’industria alimentare, le buone performance delle imprese maggiormente strutturate, la crescita degli indicatori di produzione, fatturato e ordini nelle imprese manifatturiere. Entrando nel dettaglio delle principali dinamiche si evidenzia quanto segue. Nell’artigianato, le sedi e unità locali attive (13.804) risultano in calo (-1,7%) al 31/12/2014, rispetto ad analogo periodo 2013 e quasi tutti i comparti evidenziano difficoltà. Si confermano in particolare le problematiche per edilizia e trasporti. Pressione fiscale, crisi di liquidità e burocrazia sono elementi di criticità. Si riscontra, come già negli anni passati, una buona capacità di reazione da parte della cooperazione (535 imprese attive, -0,4% rispetto al 2013) e tenuta dei livelli occupazionali. Gli effetti della crisi si sono manifestati anche nella struttura imprenditoriale che però ha continuato a far leva sui propri fattori distintivi. Le criticità maggiori si riscontrano nelle aree cultura, servizi, sociale, edilizia, autotrasporti. Le 102 cooperative sociali, pur attraversando una difficile fase di consolidamento, rappresentano un punto di riferimento per il welfare locale. In agricoltura continua, seppur in modo minore, il calo generalizzato del numero delle sedi e unità locali attive (n.7.405, -2,1% rispetto al 2013). La Produzione Lorda Vendibile (PLV) provinciale stimata per il 2014 risulta pari a 562 milioni di euro, con una flessione complessiva dell’8,1% rispetto all’anno precedente. A fronte di un’annata critica dal punto di vista meteorologico, si riscontra una flessione della PLV nel comparto delle coltivazioni erbacee determinata dalla contrazione delle quantità prodotte di cereali e dei relativi prezzi medi, una rilevante contrazione della PLV nel settore delle coltivazioni arboree causata dalla diminuzione dei prezzi medi (in particolare pesche e nettarine), nonché la flessione della PLV del comparto zootecnico dovuta alla riduzione delle quotazioni del pollo da carne e delle uova. Per l’industria manifatturiera, che conta 4.730 sedi e unità locali attive (+0,3% rispetto al 2013), gli indicatori, nel 2014, sono in ripresa con riferimento alle imprese maggiormente strutturate. La congiuntura risulta complessivamente più favorevole; tutti i trimestri hanno segnato variazioni positive rispetto all’anno precedente, con riferimento alla produzione, al fatturato e agli ordinativi (interni ed esterni). Andamento negativo invece per l’edilizia, dove continua la diminuzione di sedi e unità locali attive (6.453, -3,3% rispetto al 2013) e nella quale è in forte diminuzione l’occupazione, la domanda è stagnante e il volume d’affari in ulteriore rallentamento (-5,5%). Dai dati delle Casse Edili risulta, fra gli altri cali, una flessione delle ore lavorate: -12,8%. Un altro anno molto difficile anche per il commercio, (le sedi e unità locali attive sono 10.955, -0,3% rispetto al 2013) comparto che soffre per il protrarsi del calo dei consumi, per le difficoltà operative, per la caduta generalizzata della redditività – che sta compromettendo la stessa base imprenditoriale –, per la stretta creditizia e per i problemi di liquidità. A livello provinciale, nel IV trimestre 2014, le vendite sono in flessione del 3,0% (-5,9% nella piccola distribuzione). Dopo un 2013 positivo e performante, nel quale le esportazioni provinciali sono aumentate in modo sensibilmente superiore a quelle regionali e nazionali, nel 2014 l’export risulta in calo (-0,6%) e inferiore al dato regionale e nazionale. In crescita, tuttavia, le esportazioni per il settore delle calzature (+12,0%), l’export rivolto in Unione Europea (+6,2%) e verso l’Asia Orientale (+13,1%). In flessione le esportazioni dirette verso i Paesi europei extra UE e in America Settentrionale. Con riferimento alla stagione turistica, arrivi in aumento (+4,6%) ma flessione nelle presenze (-8,4%), per effetto del calo dei turisti italiani. I turisti stranieri, invece, registrano arrivi e presenze in crescita, con aumento dell’incidenza sul totale del flusso. Nel comparto marittimo e in quello termale arrivi in crescita ma presenze in calo. Positivo il flusso degli stranieri; in ripresa il flusso turistico nelle città d’arte; in calo il flusso turistico nelle località appenniniche. Trasporti in forte discesa: calano sedi e unità locali attive di “Trasporto e magazzinaggio” (-2,5%), di “Trasporto di merci su strada” (-4,0%). Numerose le criticità specifiche, tra cui la concorrenza sleale che spesso costringe a prestazioni sottocosto, aumento dell’indebitamento e delle sofferenze, problemi di liquidità operativa, difficoltà nell’incasso dei crediti. Attenzione!! Conoscere il mercato del lavoro del territorio dove si sta cercando lavoro è fondamentale per capire e comprendere i settori con maggiori possibilità di sviluppo e i profili professionali potenzialmente ricercati dalle aziende. Spesso chi si approccia alla ricerca lavoro non sa nulla degli andamenti economici dei settori produttivi del territorio oppure elabora valutazioni che non corrispondono alla realtà: ad esempio cercare un lavoro generico in “fabbrica” in contesti come la Provincia di FC dove l'85% delle aziende ha meno di 15 dipendenti... Info Web: istat.it – fc.camcom.it - http://excelsior.unioncamere.net http://imprese.regione.emilia-romagna.it 28 > I contratti di lavoro Conoscere le tipologie contrattuali e gli aspetti normativi di base dei vari rapporti di lavoro, permette di poter fare una valutazione più attenta e precisa delle condizioni economiche e contrattuali che possono esserci sottoposte in sede di colloquio di selezione; alcuni approfondimenti sui contratti di lavoro si possono trovare all’interno di alcuni siti internet specifici oppure presso le Aree Informative dei Centro per l’Impiego della Provincia di FC. Per consulenze specifiche contrattuali sui rapporti di lavoro è possibile rivolgersi a sindacati, consulenti del lavoro, commercialisti. Di seguito, alcune informazioni sulle principali tipologie contrattuali previste dal nostro ordinamento: Contratto di lavoro a Tempo Determinato In Italia il contratto di lavoro considerato “forma comune di rapporto di lavoro” è quello subordinato a tempo indeterminato. Tuttavia, in alcune occasioni stabilite dalla legge, tale contratto può essere a termine, cioè avere una durata prestabilita. Al di là della durata del rapporto, i lavoratori con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e quelli con contratto di lavoro a termine hanno diritto allo stesso trattamento, stabilito dai contratti collettivi nazionali, per quanto riguarda retribuzione, orario di lavoro, ferie e permessi. E' il contratto di lavoro che prevede un termine finale, una durata prestabilita. Può essere concluso tra un datore di lavoro o utilizzatore e un lavoratore per lo svolgimento di qualunque tipo di mansione, per una durata massima di 36 mesi. Il termine finale del contratto può essere prorogato, per un massimo di 5 volte, quando il contratto iniziale ha una durata inferiore a tre anni e con il consenso del lavoratore. Le proroghe sono ammesse se si riferiscono alla stessa attività lavorativa per la quale era stato stipulato il contratto iniziale. In tal caso, la durata complessiva del rapporto di lavoro (durata iniziale + proroghe) non può superare i 3 anni. Qualora il rapporto di lavoro abbia complessivamente superato i 36 mesi, comprensivi di proroghe e rinnovi, indipendentemente dai periodi di interruzione che intercorrono tra un contratto e l'altro, il rapporto di lavoro si considera a tempo indeterminato a partire dalla scadenza dell'ultimo termine. Eccezioni: • anche se complessivamente il rapporto di lavoro ha superato i 36 mesi, un successivo contratto a termine può essere concluso per una sola volta, a condizione che la stipula avvenga presso la Direzione Provinciale del lavoro con l'assistenza di un rappresentante sindacale; • il limite dei 36 mesi non si applica nei confronti delle attività stagionali; • diverse disposizioni di contratti collettivi stipulati a livello nazionale, territoriale o aziendale. È sempre consentita l'assunzione a termine dei dirigenti, purché la durata del contratto non sia superiore a 5 anni. Casi particolari si rilevano inoltre nel settore del trasporto aereo dove sono ammessi contratti a termine di durata complessiva non superiore a 6 mesi nei periodi compresi tra aprile e ottobre di ogni anno, nonché contratti a termine di durata non superiore a 4 mesi per periodi diversamente distribuiti. Se il lavoratore viene riassunto con contratto a termine entro 10 o 20 giorni dalla scadenza, a seconda che il primo contratto fosse di durata rispettivamente inferiore o superiore a 6 mesi, il secondo contratto viene considerato a tempo indeterminato. Se invece il lavoratore viene riassunto con contratto a termine immediatamente dopo la scadenza del primo contratto, in modo che tra il primo e il secondo contratto non vi sia alcuna soluzione di continuità, il rapporto di lavoro si considera a tempo indeterminato fin dalla data della stipulazione del primo contratto. Se il rapporto di lavoro prosegue dopo la scadenza del termine inizialmente fissato o successivamente prorogato, il datore di lavoro deve corrispondere al lavoratore una maggiorazione della retribuzione complessiva pari al 20% fino 29 al decimo giorno successivo alla scadenza, e pari al 40% per ogni giorno ulteriore. E' previsto un termine massimo per la prosecuzione oltre la scadenza, termine pari a 30 giorni, se il contratto a termine aveva una durata inferiore a 6 mesi, e a 50 giorni negli altri casi. Se il rapporto di lavoro prosegue oltre i suddetti termini, il contratto deve essere considerato a tempo indeterminato a partire dalla scadenza dei termini. Al di là del termine finale, il lavoratore a tempo determinato ha diritto allo stesso trattamento dei lavoratori assunti a tempo indeterminato che svolgano la stessa attività, o che abbiano lo stesso inquadramento contrattuale. In particolare, al lavoratore a termine spettano le ferie, la gratifica natalizia, la tredicesima mensilità, il trattamento di fine rapporto e ogni altro trattamento in atto nell'impresa, a meno che non sia obiettivamente incompatibile con la natura del contratto a tempo determinato. Il lavoratore assunto a termine ha inoltre diritto a ricevere una formazione specifica in materia di sicurezza per l'esercizio delle mansioni per le quali è stato assunto (principio di non discriminazione). I lavoratori a termine hanno lo stesso trattamento previdenziale e gli stessi diritti in caso di malattia, maternità, infortuni, rispetto ai lavoratori a tempo indeterminato. A decorrere dal 2013, ai contratti a termine è applicata l'aliquota contributiva aggiuntiva dell'1,4%, salvo specifiche eccezioni. Il numero complessivo di rapporti di lavoro a termine costituiti da ciascun datore di lavoro non può eccedere il 20% dell'organico complessivo, salvo specifiche eccezioni. Per le imprese che occupano fino a cinque dipendenti è sempre possibile stipulare un contratto di lavoro a tempo determinato. L'apposizione del termine deve risultare da atto scritto; in mancanza, il contratto si considera a tempo indeterminato. Una copia dell'atto scritto deve essere consegnata al lavoratore entro cinque giorni dall'inizio del rapporto di lavoro. La forma scritta non è richiesta quando la durata del rapporto di lavoro non supera 12 giorni. Il lavoratore che abbia prestato attività lavorativa a termine presso la stessa azienda per un periodo superiore ai 6 mesi, ha diritto di precendenza nelle assunzioni a tempo indeterminato per mansioni equivalenti, effettuate dal datore di lavoro entro i 12 mesi successivi. Il lavoratore assunto a termine per lo svolgimento di attività stagionali ha diritto di precedenza fatte salve diverse disposizioni dei contratti collettivi stipulati a livello nazionale, territoriale o aziendale, nelle assunzioni a termine per le medesime attività stagionali. In entrambi i casi, il diritto di precedenza può essere esercitato a condizione che il lavoratore manifesti la propria volontà al datore di lavoro rispettivamente entro 6 mesi o 3 mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro. Il diritto di precedenza si estingue entro un anno dalla data di cessazione del rapporto di lavoro. Il lavoratore assunto a tempo determinato non può essere licenziato prima della scadenza del termine se non per giusta causa, cioè per un fatto talmente grave da non consentire la prosecuzione, neppure provvisoria, del rapporto di lavoro. Non è possibile, in altre parole, il licenziamento per giustificato motivo, sia soggettivo che oggettivo (ad esempio per riduzione dell'attività dell'impresa). Il licenziamento intimato senza giusta causa prima della scadenza del termine comporta il diritto del lavoratore al risarcimento del danno, pari a tutte le retribuzioni che sarebbero spettate al lavoratore fino alla scadenza inizialmente prevista, dedotto quanto eventualmente percepito dal lavoratore lavorando presso un altro datore di lavoro nel periodo considerato. Contratto di lavoro a Tempo Parziale Il contratto di lavoro a tempo parziale (part-time) è un contratto di lavoro subordinato che può essere a tempo indeterminato o determinato. La sua specificità consiste nell’avere un orario, stabilito da un contratto individuale, che risulta inferiore a quello normale, ossia rispetto a quello a tempo pieno (full-time). Il part-time può essere: • orizzontale (si lavora tutti i giorni ma con un orario ridotto); 30 • verticale (si lavora l’intera giornata ma solo in alcuni giorni della settimana o periodi prefissati del mese o dell’anno); • misto (tra le due modalità orizzontale e verticale). Chi lavora part-time ha diritto allo stesso trattamento dei lavoratori assunti a tempo pieno. Per quanto riguarda la retribuzione, ha diritto alla stessa paga oraria del lavoratore full time, ma la sua retribuzione complessiva - compreso il trattamento economico per malattia, infortunio e maternità - è calcolata in proporzione al numero di ore lavorate. In caso di nuove assunzioni a tempo pieno da parte dell’azienda, il lavoratore part-time ha diritto di precedenza nel passaggio del proprio rapporto a full-time se queste assunzioni riguardano profili con le sue stesse mansioni o se l’inserimento è previsto in unità produttive che si trovano nello stesso comune in cui è assunto. Per quanto concerne la flessibilità del lavoro, il datore può chiedere a chi ha un contratto di lavoro part-time di prestare ore di lavoro supplementare (non superiore al 25% delle ore settimanali concordate), ossia di prolungare il servizio oltre il proprio orario, purché entro i limiti dell’orario del tempo pieno. Inoltre, i contratti part-time possono avere clausole elastiche (che consentono la variazione della distribuzione dell’orario) e flessibili (che consentono di variare in aumento la durata della prestazione lavorativa). Con l’entrata in vigore della legge 92/2012, la contrattazione collettiva nazionale potrà prevedere la possibilità (e le relative modalità) per il lavoratore di eliminare o modificare le clausole elastiche e flessibili del proprio contratto. Con la riforma è prevista una lista di casi in cui il lavoratore ha diritto, senza necessaria previsione della contrattazione collettiva, di revocare il consenso già manifestato ad una clausola elastica: se il lavoratore soffre di patologie oncologiche o se ne sono affetti il coniuge, i figli o i genitori; se convive con figli sotto i 13 anni o con familiari portatori di handicap; se è uno studente. Il contratto part-time può essere stipulato da tutti i lavoratori che hanno un contratto di tipo subordinato. In particolare, un lavoratore che sia affetto da patologie oncologiche ha il diritto di trasformare il proprio rapporto di lavoro da full-time a part-time. Inoltre, ha la priorità a fare questo passaggio il lavoratore che: • deve assistere coniuge, figli o genitori affetti da patologie oncologiche; • deve assistere una persona convivente con invalidità al 100% e che necessita assistenza continua; • ha un figlio convivente di meno di 13 anni o portatore di handicap. I dipendenti a tempo pieno di un’azienda hanno comunque diritto ad essere informati se si prevede di procedere ad assunzioni a tempo parziale, per poter presentare la propria domanda di trasformazione, e in nessun caso il datore di lavoro può trasformare un contratto da full-time a part-time, o viceversa senza il consenso del lavoratore. Un lavoratore può avere più rapporti di lavoro part-time contemporaneamente. In caso di più contratti, il lavoratore deve comunicare ai datori di lavoro per quante ore può prestare la propria attività, tenendo conto dei limiti del riposo giornaliero (11 ore nelle 24). Il lavoratore avrà la facoltà di optare, in luogo del congedo parentale e per un periodo corrispondente, per una trasformazione a tempo parziale con riduzione dell’orario del lavoro non superiore al 50%. Il datore è obbligato ad effettuare la trasformazione entro 15 giorni. Il contratto deve essere stipulato in forma scritta e – oltre a contenere le indicazioni previste per tutti i contratti di lavoro subordinato - deve indicare precisamente la durata della prestazione lavorativa e dell’orario di lavoro, con riferimento al giorno, alla settimana, al mese e all’anno in cui il lavoratore deve prestare servizio. Il contratto a tempo parziale può essere a tempo determinato o indeterminato. Non esistono regole sulla sua durata, che è specificata in ciascun contratto individuale. Essendo il part-time un contratto che può essere sia a tempo indeterminato che a tempo 31 determinato, il termine è quello stabilito da ciascun contratto individuale. Il datore di lavoro non può decidere di ridurre a part-time l'orario di lavoro di un lavoratore senza concordarlo con lui: la trasformazione del rapporto da full-time a part-time è ammessa solo se c’è accordo tra le parti e deve essere stabilita in un apposito atto scritto. Nel caso in cui nel contratto manchi l’indicazione scritta della durata della prestazione lavorativa, il lavoratore può chiedere che il rapporto di lavoro venga riconosciuto come a tempo pieno. Se manca, invece, l’indicazione della collocazione temporale, il lavoratore può rivolgersi all’autorità giudiziaria perché questa venga determinata. Chi lavora part-time ha diritto allo stesso trattamento previdenziale dei lavoratori assunti a tempo pieno, con l’applicazione delle medesime aliquote contributive. In particolare, ai lavoratori part-time si applicano le stesse aliquote in vigore per la generalità dei lavoratori dipendenti, ma i criteri di determinazione del minimale contributivo sono specifici, in quanto lo stesso, calcolato su base oraria, deve essere riproporzionato. Dal 25 giugno 2015 con l'entrata in vigore del dlsg 81/2015, vengono definiti i limiti e le modalità con cui, più in assenza di previsioni al proposito del contratto collettivo, il datore di lavoro può chiedere al lavoratore lo svolgimento di lavoro supplementare seppur in misura non superiore al 25 per cento delle ore di lavoro settimanali concordate, e le parti possono pattuire clausole elastiche (le clausole che consentono lo spostamento della collocazione dell’orario di lavoro) o flessibili (le clausole che consentono la variazione in aumento dell’orario di lavoro nel part- time verticale o misto), con diritto del lavoratore ad una maggiorazione onnicomprensiva della retribuzione pari al 15 per cento per le ore di cui è variata la collocazione o prestate in aumento. Viene inoltre prevista la possibilità, per il lavoratore, di richiedere il passaggio al part-time in caso di necessità di cura connesse a malattie gravi o in alternativa alla fruizione del congedo parentale. Lavoro Somministrato (Agenzie di Somministrazione) La somministrazione di manodopera permette ad un’impresa (utilizzatore) di rivolgersi ad un soggetto autorizzato, come le agenzie di somministrazione lavoro (somministratore), al fine di utilizzare personale non assunto direttamente, ma dipendente da quest’ultimo. Questa tipologia di rapporto prevede quindi due contratti: • un contratto di somministrazione, di natura commerciale, tra l'utilizzatore e il somministratore; • un contratto di lavoro tra il somministratore e il lavoratore. Entrambi i contratti possono essere sia a tempo indeterminato che a tempo determinato. Nel primo caso, il contratto è soggetto alla disciplina generale dei rapporti di lavoro prevista dal codice civile e dalle leggi speciali. Nel secondo caso, si applicano le regole del contratto a termine, escluse le disposizioni in materia di riassunzione, diritto di precedenza, successione dei contratti e durata complessiva. Se svolgono le stesse mansioni, i lavoratori dipendenti dal somministratore hanno diritto allo stesso trattamento economico e normativo dei dipendenti di pari livello dell'azienda in cui prestano servizio. Se un lavoratore con contratto di somministrazione a tempo indeterminato resta inattivo per un certo periodo, cioè non lavora presso un utilizzatore, il somministratore deve corrispondergli un'indennità, detta indennità di disponibilità. La quota è stabilita dal contratto collettivo di riferimento ma non può essere inferiore a 350 euro al mese. Tutte le aziende possono stipulare un contratto come utilizzatori di lavoro somministrato (la pubblica amministrazione solo a tempo determinato) e tutti i lavoratori possono stipulare un contratto di lavoro con un somministratore. Il contratto a tempo determinato può essere attivato per far fronte a esigenze, anche ordinarie dell'utilizzatore, di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo. Il contratto di somministrazione di lavoro a tempo indeterminato è ammesso per le seguenti 32 attività: consulenza e assistenza nel settore informatico; pulizia, custodia e portineria; trasporto di persone e di trasporto e movimentazione di macchinari e merci; gestione di biblioteche, parchi, musei, archivi, magazzini, economato; consulenza direzionale; marketing; avvio e gestione di attività imprenditoriali; costruzioni edilizie all’interno degli stabilimenti, installazione e smontaggio di macchinari,’edilizia e cantieristica navale; • cura e assistenza alla persona e sostegno alla famiglia; • tutti gli altri casi previsti dalla contrattazione nazionale, territoriale o aziendale. • • • • • • • • Non è possibile stipulare il contratto di somministrazione nei seguenti casi: • presso unità produttive in cui si sia proceduto, entro i sei mesi precedenti, a licenziamenti collettivi che abbiano riguardato lavoratori adibiti alle stesse mansioni a cui si riferisce il contratto di somministrazione, a meno che sia stipulato per provvedere alla sostituzione di lavoratori assenti; sia concluso con lavoratori in mobilità per una durata non superiore a 12 mesi; abbia una durata iniziale non superiore a 3 mesi; • presso unità produttive nelle quali sia attiva una sospensione dei rapporti o una riduzione dell’orario, con diritto al trattamento di integrazione salariale; • per imprese che non abbiano effettuato la valutazione dei rischi. Con la riforma del mercato del lavoro del 2012, è stata estesa anche ai rapporti di somministrazione lavoro a tempo determinato la possibilità di non indicare la causale nel primo contratto. Inoltre, è stato introdotto un articolato sistema di casi di esenzione dall’obbligo di causale (es.: utilizzo di lavoratori svantaggiati, percettori di ammortizzatori sociali da almeno sei mesi e nei casi previsti dalla contrattazione collettiva). Il contratto di somministrazione lavoro a tempo determinato può essere prorogato, con il consenso del lavoratore, per ragioni di carattere oggettivo con un apposito atto scritto. L'utilizzatore è obbligato a pagare al lavoratore stipendio e contributi previdenziali. Se non dovesse versare il dovuto, il lavoratore può richiederlo all'utilizzatore, che è obbligato a corrisponderlo. L’Agenzia per il lavoro è tenuta al versamento degli oneri contributivi, previdenziali ed assistenziali previsti dalla legge, salvo poi il rimborso degli stessi da parte dell’utilizzatore. In caso di inadempimento da parte del somministratore, l’utilizzatore è obbligato a provvedere a garanzia dei crediti del lavoratore e dell’ente previdenziale. Dal 25 giugno 2015 con l'entrata in vigore del dlsg 81/2015 per il contratto di somministrazione a tempo indeterminato (staff leasing) si prevede un’estensione del campo di applicazione, eliminando le causali e fissando al contempo un limite percentuale all’utilizzo calcolato sul totale dei dipendenti a tempo indeterminato dell’impresa che vi fa ricorso (20%). Contratto Intermittente Il contratto di lavoro intermittente è un contratto con il quale il lavoratore si mette a disposizione del datore di lavoro per svolgere “a chiamata” (job on call) le proprie prestazioni, che sono quindi a carattere discontinuo o concentrate solo in determinati periodi, nell'arco della settimana, del mese o dell'anno. La prestazione di lavoro non può superare 400 giornate di lavoro in tre anni, il superamento del limite di giornate lavorate ha come conseguenza la trasformazione in rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato. Sono previste due forme di lavoro intermittente: senza o con obbligo di risposta alla chiamata. Nel secondo caso, il lavoratore ha diritto a una indennità mensile di disponibilità, in aggiunta alla retribuzione maturata per le ore di lavoro effettivamente prestato (20% della retribuzione 33 prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro applicato). Il datore di lavoro, in base a quanto previsto dalla legge 92/2012, è obbligato a comunicare al Ministero del Lavoro di volersi avvalere di questo contratto: questa comunicazione (invio del Modello UNI-Intermittente via e-mail all’indirizzo di posta elettronica appositamente istituito dal Ministero del Lavoro oppure tramite il servizio informativo sul portale Cliclavoro) deve essere fatta ogni volta che si chiama il lavoratore, sia al momento della stipulazione del contratto sia in fase di esecuzione (gli inadempimenti sono puniti con sanzioni amministrative e pecuniarie). Quando si può adottare Questo tipo di contratto può essere stipulato: • con lavoratori di meno di 25 anni o più di 55 anni, anche pensionati; • con lavoratori per i quali è stata individuata l’esigenza dai contratti collettivi nazionali; È invece vietato ricorrere al lavoro intermittente: • per sostituire lavoratori che esercitano il diritto di sciopero; • per svolgere le stesse mansioni di lavoratori che nei sei mesi precedenti siano stato oggetto di licenziamenti collettivi o di una sospensione dei rapporti o di una riduzione dell’orario di lavoro; • per assumere lavoratori nell’ambito delle strutture residenziali-assistenziali per anziani. Contratto individuale Il contratto di lavoro intermittente deve essere stipulato in forma scritta e contenere una serie di elementi: • • • • • • • • • la durata; le ragioni della scelta di questa tipologia di contratto; il luogo; le modalità della disponibilità e il relativo preavviso; il trattamento economico e normativo per la prestazione eseguita; l’ammontare dell’eventuale indennità di disponibilità; i tempi e le modalità del pagamento; la forma e le modalità della richiesta del datore; eventuali misure di sicurezza specifiche. Durata e possibilità di proroga Il contratto di lavoro intermittente può essere stipulato a tempo determinato o indeterminato. Conclusione del contratto Il contratto di lavoro intermittente (che sia a termine o a tempo indeterminato) è soggetto alle medesime cause di cessazione del rapporto previste per il lavoro subordinato, ossia per accordo delle parti, dimissioni del lavoratore o licenziamento da parte del datore di lavoro in presenza di giusta causa. Controversie Il rifiuto ingiustificato da parte di un lavoratore con obbligo di risposta di rispondere alla chiamata del datore di lavoro può causare la risoluzione del contratto e la restituzione da parte del lavoratore della quota di indennità di disponibilità ricevuta dopo il rifiuto, oltre che la richiesta di risarcimento del danno (nella misura stabilita dai contratti nazionali o dal contratto individuale) Aspetti previdenziali I lavoratori con contratto a chiamata hanno lo stesso trattamento previdenziale dei lavoratori subordinati. I contributi sono calcolati sulla retribuzione e sull’ammontare dell’indennità di 34 disponibilità. Per quanto riguarda l’indennità di maternità e malattia, i contratti di lavoro intermittente senza o con obbligo di risposta alla chiamata presentano delle differenze: • chi ha un contratto che non prevede la garanzia di disponibilità, fino a quando non risponde alla chiamata, che comunque rimane facoltativa, non ha diritto a prestazioni di malattia e maternità; • chi ha un contratto con obbligo di risposta alla chiamata, ha sempre diritto all’indennità di malattia e maternità, sia nel periodo di disponibilità, sia nel periodo di attività (cambia solo il parametro retributivo). Se il lavoratore non può rispondere alla chiamata a causa di una malattia o di un altro evento, deve informare tempestivamente il datore di lavoro, altrimenti perde il diritto all’indennità di disponibilità per 15 giorni. Lavoro a Domicilio Il lavoro a domicilio consiste nell’eseguire nel proprio domicilio o in un locale di cui si abbia disponibilità lavoro retribuito per conto di un imprenditore. Si tratta di una particolare tipologia di contratto, cosiddetto decentrato, caratterizzato dal fatto che la prestazione viene eseguita fuori dai locali dell’azienda. Il lavoratore a domicilio ha un vincolo di subordinazione “attenuata” nei confronti del datore di lavoro e presta la sua opera con queste caratteristiche: • esegue il lavoro personalmente o eventualmente con l'aiuto di membri della propria famiglia, ma non servendosi di manodopera salariata o di apprendisti; • rispetta le direttive dell'imprenditore sulle modalità di esecuzione, le caratteristiche e i requisiti del lavoro da svolgere; • può utilizzare materie prime e attrezzature proprie o dell’imprenditore, anche se fornite per il tramite di terzi. Il lavoratore a domicilio ha nei confronti del datore di lavoro l’obbligo di prestare la sua attività con diligenza, custodire il segreto sui modelli del lavoro affidatogli e rispettare le istruzioni ricevute per l'esecuzione del lavoro. Non può inoltre eseguire lavoro in concorrenza con l'imprenditore quando questi gli affida in modo continuativo una quantità di lavoro sufficiente a coprire un normale orario di lavoro. Il lavoratore a domicilio non viene retribuito in base alle ore lavorate ma in proporzione alla quantità di prodotto reso, in base alle tariffe di cottimo pieno previste dai contratti collettivi nazionali della categoria di riferimento. Se i CCNL non la contemplano, la tariffa viene determinata da un’apposita commissione regionale (composta da membri in rappresentanza dei lavoratori e dei datori di lavoro e presieduta dal direttore della Direzione regionale del lavoro) o, qualora questa non provveda, dalla Direzione regionale del lavoro. Vista la particolarità di questo rapporto di lavoro, ad esso non si applica la disciplina dell’orario di lavoro per quanto riguarda l’orario normale e la durata massima, il lavoro straordinario, il riposo giornaliero, le pause e il lavoro notturno. Anche per quanto riguarda le ferie e le festività, normalmente non vengono applicate le norme dei lavoratori subordinati. I CCNL di categoria, però, prevedono per i lavoratori a domicilio una maggiorazione retributiva, che vale come indennità sostitutiva per il lavoro festivo, le ferie, la gratifica natalizia e il trattamento di fine rapporto. Al lavoratore a domicilio spetta, inoltre, un rimborso spese per l'uso di macchine, locali, energia ed accessori. Questa tipologia di lavoro si può applicare in tutti i casi in cui il ciclo di produzione preveda una o più fasi del processo scorporabili e realizzabili al di fuori dell’azienda. Nella pratica, viene essenzialmente utilizzato nel settore manifatturiero. La legge non consente l’utilizzo di questo contratto di lavoro nei seguenti casi: • quando l’attività comporta l’uso di sostanze o materiali nocivi o pericolosi per la salute o la incolumità del lavoratore e dei suoi familiari; • quando l’azienda ha provveduto nell’ultimo anno a licenziamenti o sospensioni per programmi di ristrutturazione, riorganizzazione o conversione aziendale; È infine vietato per i committenti avvalersi dell'opera di mediatori o intermediari. 35 I lavoratori a domicilio sono tenuti all’iscrizione in un apposito registro presso le Direzioni Provinciali del Lavoro, ai quali, come d’ordinario, dovrà essere comunicata l’assunzione da parte del datore di lavoro. Devono essere iscritti nel Libro Unico del Lavoro, il quale deve riportare: nominativo del lavoratore e suo domicilio; data e ora di consegna del lavoro affidato dall'imprenditore; descrizione del lavoro da eseguire (quantità e qualità); quantità e della qualità dei materiali consegnati; misura della retribuzione, dell'ammontare delle eventuali anticipazioni, data e ora della riconsegna del lavoro eseguito; • quantità e qualità di esso e degli altri materiali eventualmente restituiti; • indicazione della retribuzione corrisposta. • • • • • Per i lavoratori a domicilio vale l’intero sistema di assicurazioni obbligatorie valido per i lavoratori dipendenti (trattamenti pensionistici, malattia, infortuni e malattie professionali, congedi matrimoniali, assegni familiari, disoccupazione e mobilità, etc.). Fa eccezione la cassa integrazione (ordinaria e straordinaria).I contributi sono calcolati sulle retribuzioni effettivamente percepite. Lavoro Ripartito (Job Sharing) Dal 25 giugno 2015 con l'entrata in vigore del dlsg 81/2015, è abrogato il contratto di Lavoro Ripartito Apprendistato La Regione Emilia-Romagna promuove il contratto di apprendistato perché offre ai giovani l’opportunità di formarsi e di crescere professionalmente. A partire dal 2011, questo contratto è stato riformato da una legge nazionale - il decreto legislativo n. 167 detto “Testo unico dell’apprendistato” - e da successivi provvedimenti nazionali e regionali. Il “Testo unico” ha abrogato tutte le norme preesistenti e ha definito un nuovo apprendistato, articolato in tre tipologie: • apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore • apprendistato professionalizzante o di mestiere • apprendistato di alta formazione e ricerca Dal 25 giugno con l'entrata in vigore del dlsg 81/2015 con la revisione della disciplina dell’apprendistato per la qualifica e per il diploma – che ora assume la nuova denominazione di «apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore» – nonché dell’apprendistato di alta formazione e ricerca, si pongono le basi di un «sistema duale», in cui il conseguimento dei titoli, rispettivamente, del livello secondario di istruzione e formazione e del livello terziario, potrà avvenire anche attraverso l’apprendimento presso l’impresa. Il Testo unico ha affidato alle Regioni la competenza di stabilire come deve svolgersi la formazione degli apprendisti, in modo coerente con le strategie regionali e con il contesto economico e produttivo di ciascun territorio. La Regione Emilia-Romagna, in attuazione della legge nazionale: • ha definito, sia per l’apprendistato per la qualifica che per l’apprendistato professionalizzante, i contenuti dei percorsi formativi, la loro articolazione, le metodologie didattiche e la modalità di coinvolgimento delle imprese. In particolare, ha 36 stabilito che i profili formativi dell'apprendistato per la qualifica corrispondono alle qualifiche professionali regionali conseguibili nel sistema di Istruzione e Formazione Professionale • ha formalizzato gli accordi con le istituzioni scolastiche e formative per l’apprendistato per la qualifica e per l’apprendistato professionalizzante • ha stipulato protocolli d’intesa con istituzioni universitarie e di ricerca per l’offerta formativa del contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca. Agli apprendisti e alle imprese la Regione offre: • supporto nella progettazione personalizzata del percorso formativo definito dalla Regione Emilia-Romagna, • un’offerta formativa centrata sull’apprendista e finalizzata a sviluppare competenze utili all’occupazione e alla crescita, • sostegno economico per la formazione. Info: http://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it/apprendistato Contratto a Progetto Dal 25 giugno con l'entrata in vigore del dlsg 81/2015, è abrogato il contratto a Progetto. I contratti di collaborazione a progetto Co. Co. Pro. non possono più esserne attivati (quelli già in essere potranno proseguire fino alla loro scadenza). Comunque, a partire dal 1° gennaio 2016, ai rapporti di collaborazione personali che si concretizzino in prestazioni di lavoro continuative ed etero-organizzate dal datore di lavoro saranno applicate le norme del lavoro subordinato. Restano salve le collaborazioni regolamentate da accordi collettivi, stipulati dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, che prevedono discipline specifiche relative al trattamento economico e normativo in ragione delle particolari esigenze produttive ed organizzative del relativo settore e poche altri tipi di collaborazioni. Con l’intento di espandere le tutele del lavoro subordinato, il decreto legislativo prevede, con effetto dal 1° gennaio 2016, un meccanismo di stabilizzazione dei collaboratori e dei lavoratori autonomi che hanno prestato attività lavorativa a favore dell’impresa. Rientra nel quadro della promozione del lavoro subordinato e del contrasto all’elusione anche l’abrogazione delle disposizioni sul lavoro a progetto e dell’associazione in partecipazione con apporto di lavoro dell’associato persona fisica. Lavoro Autonomo Occasionale La prestazione occasionale di lavoro autonomo, detta anche collaborazione autonoma occasionale o mini co.co.co., è un rapporto di collaborazione non subordinata e saltuaria, svolta dal lavoratore in modo non vincolato per un committente. Per rientrare in questa tipologia, il rapporto del lavoratore con il committente non deve durare più di trenta giorni nel corso dell’anno e la retribuzione non deve superare i 5.000 euro. Il lavoratore occasionale deve poter svolgere la sua attività autonomamente, senza un orario prefissato e il suo lavoro non può essere inserito all’interno del normale ciclo produttivo dell’azienda, ma solo di supporto al raggiungimento di obiettivi contingenti. I contratti di lavoro occasionale possono essere applicati a qualsiasi tipologia di attività lavorativa ma non possono essere stipulati con: • i professionisti intellettuali iscritti agli albi; • chi collabora in modo continuativo con associazioni o società sportive riconosciute dal CONI; • i dipendenti di pubbliche amministrazioni; • i componenti degli organi di amministrazione e controllo delle società; • i partecipanti a collegi e commissioni. 37 Il lavoratore può avere nel corso dell’anno più prestazioni occasionali con lo stesso o con diversi committenti. In caso di collaborazioni occasionali, ossia di prestazioni che in un anno non superano i 30 giorni e i 5.000 euro, non è obbligatorio versare i contributi all’INPS. Se invece si perdono i requisiti della collaborazione occasionale, cioè se sommando tutte le prestazioni fatte in un anno, anche con datori di lavoro diversi, risulta che si ha lavorato per più di 30 giorni e percepito più di 5.000 euro, è obbligatorio iscriversi alla gestione separata dell’INPS e pagare i relativi contributi. Chi si è già iscritto alla gestione separata non deve iscriversi nuovamente nel momento in cui cambia committente. Lo deve fare solo se intraprende un'attività di lavoro autonomo in qualità di professionista. Il lavoratore autonomo occasionale ha diritto all’assegno per il nucleo familiare secondo la disciplina prevista per i lavoratori iscritti alla gestione separata all’INPS (se il reddito annuale supera i 5000 euro) e alle prestazioni di malattia e maternità. Lavoro Occasionale Accessorio (Voucher) Con lavoro accessorio si è inteso regolamentare quelle attività lavorative che si collocano al di fuori della legalità, nell'ottica di una maggiore tutela del lavoratore. Si tratta infatti di prestazioni non riconducibili alle tipologie contrattuali tipiche del lavoro subordinato o del lavoro autonomo, ma aventi la finalità di assicurare le tutele minime previdenziali e assicurative. Con l'entrata in vigore della L. 99/2013, di conversione del D. L. 76/2013, si è modificata la natura del contratto di lavoro accessorio, che va inteso come l’insieme di prestazioni lavorative che non danno luogo, con riferimento alla totalità dei committenti, a compensi superiori a € 7.000 netti nel corso di un anno solare. Viene meno così il riferimento alle prestazioni meramente occasionali che caratterizzava il lavoro accessorio. Il lavoro accessorio si utilizza in diversi ambiti: agricolo, commerciale, turistico, dei servizi, della Pubblica Amministrazione, con alcune limitazioni. I percettori di cassa integrazione salariale o di misure di sostegno del reddito , in qualsiasi settore produttivo, compresi gli Enti locali, potranno lavorare con contratto di lavoro accessorio per un compenso massimo di € 3.000 netti nell’anno solare. L’INPS è incaricato a detrarre la contribuzione figurativa dalle misure di sostegno, conguagliando con gli accrediti contributivi derivanti dal lavoro accessorio. La L. 92/2012 ha ridefinito i limiti di applicazione di tale istituto, eliminando l’elenco di attività definite nella Legge Biagi e stabilendo che si ha lavoro accessorio quando un soggetto, nel corso di un anno solare, non percepisca più di € 5.050 netti dalla totalità dei committenti. Se i committenti sono imprenditori commerciali o professionisti, per ciascuno di questi opera il limite di € 2.020 netti nell'anno solare, fermo restando il limite massimo di € 7.000. Anche la Pubblica Amministrazione può ricorrere a prestazioni di lavoro accessorio. Per il lavoratore, il compenso è esente da ogni imposizione fiscale e non incide sul suo stato di disoccupato o inoccupato. E’ previsto che i compensi percepiti con il lavoro accessorio concorrano nella determinazione del reddito utile per il rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno. Il pagamento della prestazione occasionale di tipo accessorio avviene attraverso i cosiddetti voucher (o buoni lavoro) che garantiscono, oltre alla retribuzione, anche la copertura previdenziale presso l'INPS e quella assicurativa presso l'INAIL. Dal 25 giugno 2015 con l'entrata in vigore del dlsg 81/2015 Viene elevato il tetto dell’importo per il lavoratore fino a 7.000 euro, restando comunque nei limiti della no-tax area, e verrà introdotta la tracciabilità per evitare, così, un loro uso improprio, prevedendo, da un lato, che il committente imprenditore o professionista possa acquistare il voucher solo in via telematica, dall’altro che debba comunicare preventivamente quale uso farà dei voucher, indicando il codice fiscale del lavoratore e il luogo di svolgimento della prestazione, in un arco temporale di 30 giorni. Associazione in Partecipazione Con il contratto di associazione in partecipazione l’imprenditore (associante) attribuisce al lavoratore (associato) una partecipazione agli utili dell’azienda, in cambio di un apporto che può 38 essere una prestazione d’opera o una prestazione di carattere patrimoniale. Dal 25 giugno 2015 con l'entrata in vigore del dlsg 81/2015 sono abrogate le dispozioni dell’associazione in partecipazione con apporto di lavoro dell’associato persona fisica Contratto di Agenzia Con il contratto di agenzia, un soggetto (detto “agente”) assume stabilmente - cioè in modo sistematico e continuativo - l’incarico di promuovere per conto di un’altra parte (detta “preponente”) la conclusione di contratti in una zona determinata, per esempio una provincia, una regione o una zona d’Italia (es.l’Emilia-Romagna, il Nord). Il contratto di agenzia è considerato un contratto di lavoro autonomo (parasubordinato), in quanto l’agente organizza l’attività con mezzi propri e assumendosi il relativo rischio. L'incarico comprende l'analisi della zona assegnata, l'individuazione dei possibili interessati, la conduzione di trattative, la trasmissione delle proposte e delle controproposte. La conclusione dei contratti è svolta dall’agente solo se il contratto è “con rappresentanza”. Se il contratto è “senza rappresentanza”, invece, l’agente si limita a raccogliere gli ordini della clientela e a trasmetterli al preponente, che procederà alla conclusione dei contratti. Il contratto di agenzia prevede da entrambe le parti l’esclusiva: l’agente non può avere altri contratti di agenzia con soggetti concorrenti e il preponente non può nominare altri agenti nella stessa zona. La retribuzione degli agenti avviene tramite una provvigione (ossia una percentuale sul valore di ogni affare concluso) o, più raramente, corrisponde a una somma fissa. Il contratto deve essere redatto in forma scritta ai fini della prova, quindi il contratto è valido ed efficace anche se stipulato in forma orale. Può contenere un patto di non concorrenza, che limita la possibilità da parte dell’agente di svolgere attività in concorrenza con il preponente per due anni al massimo dopo lo scioglimento del contratto. Il patto può riguardare solo la stessa zona, clientela e tipologia di prodotti per i quali era stato concluso il contratto. Nell’esecuzione del suo incarico, l’agente deve tutelare gli interessi del proponente e agire con lealtà e buona fede, fornendo a quest’ultimo le istruzioni riguardanti le condizioni di mercato nella zona assegnatagli e ogni altra informazione utile e attenendosi anche alle istruzioni ricevute; a sua volta, il proponente deve agire con lealtà e buona fede e deve collaborare con l’agente affinché questi possa eseguire correttamente il contratto. Il contratto può essere sia a tempo determinato che indeterminato. Se il contratto di agenzia è a tempo indeterminato, ciascuna delle parti può recedere dal contratto dandone preavviso all'altra entro un termine stabilito. Se il recesso è dato dal preponente, il termine non può essere inferiore a: • • • • • • un mese per il primo anno di durata del contratto; due mesi per il secondo anno iniziato; tre mesi per il terzo anno iniziato; quattro mesi per il quarto anno; cinque mesi per il quinto anno; sei mesi per il sesto anno e per tutti gli anni successivi. Se il contratto è a tempo indeterminato, l’agente che subisce la cessazione del rapporto ha diritto a un’indennità se fino a quel momento ha procurato nuovi clienti – e quindi vantaggi - al preponente. Se invece la cessazione avviene per un inadempimento dell’agente (giusta causa di recesso), oppure se è l’agente a recedere dal contratto, non ha diritto all’indennità per la cessazione del rapporto. In quanto intermediari del commercio, gli agenti sono tenuti all’iscrizione all’INPS nella gestione speciale dei commercianti. Il trattamento pensionistico integrativo di invalidità, vecchiaia e superstiti per gli agenti viene gestito dall’ENASARCO. 39 La Partita IVA In questa sezione trovi suggerimenti e informazioni utili se vuoi diventare un lavoratore autonomo tramite l’apertura di un partita IVA. Se possiedi già la partita IVA, puoi consultare in queste pagine approfondimenti e aggiornamenti normativi sugli aspetti contabili, fiscali e previdenziali che riguardano i lavoratori autonomi. L’IVA è un’imposta che viene applicata alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi che vengono effettuate nel territorio dello Stato durante l’esercizio d’impresa o l’esercizio di arti e professioni. La regola generale, in Italia, è che, quando l’attività autonoma che un lavoratore esercita assume un carattere di abitualità e professionalità, è necessario che costui apra la partita IVA. L’apertura della partita IVA è indispensabile per: • i liberi professionisti che svolgono un’attività protetta (professioni intellettuali per l’esercizio delle quali è necessaria l’iscrizione in appositi elenchi o albi, come l’avvocato, il commercialista, il notaio, il medico, il geometra, ecc.) o un’attività che ha per oggetto una prestazione d’opera intellettuale o artistica; • gli imprenditori individuali che esercitano un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni e servizi (questa categoria comprende gli artigiani e i commercianti). Fatta questa premessa, aldilà delle situazioni in cui la scelta di aprire una partita IVA è obbligata, non è facile stabilire in termini assoluti cosa comporta per un lavoratore intraprendere questa strada. La scelta deve essere valutata caso per caso, prendendo in considerazione diversi fattori. Se stai valutando l’opportunità e la convenienza economica di aprire una partita IVA, è utile che tu tenga conto di alcuni fattori oggettivi: che reddito annuo prevedi di raggiungere, se hai altre tipologie di reddito, quanti committenti prevedi di avere, se hai intenzione di avere rapporti con paesi esteri (iscrizione VIES), che costi prevedi di sostenere per acquisti o operazioni inerenti la tua attività che siano detraibili/deducibili (es. computer, cancelleria, affitto di un ufficio). Per i titolari di partita IVA, infatti, l'imposta è "neutra", cioè non è né un costo né un ricavo. La liquidazione dell’IVA viene fatta compensando l’IVA incassata con l'IVA che viene pagata sull’acquisto di beni o servizi e, pertanto, l'ammontare delle spese deducibili/detraibili è un fattore molto importante. Il numero di committenti è un altro fattore particolarmente rilevante, in quanto determina il reale grado di autonomia di un lavoratore. Se lavori per un unico committente, svolgendo l’attività presso la sua struttura ed utilizzandone gli strumenti, in condizioni simili a quelle dei lavoratori dipendenti, non sarà facile per te sfruttare l’opportunità offerta dalla partita IVA di detrarre/dedurre le spese. Inoltre, se non diversifichi il rischio d’impresa, nel caso in cui il tuo unico committente receda dal contratto potresti trovarti senza possibilità di produrre reddito. Se invece hai (o progetti di avere) più committenti e intendi investire sulla promozione della tua attività, la partita IVA può essere utile sia dal punto di vista del riconoscimento della tua professionalità e autonomia, sia da quello della semplicità nell’attivazione di nuovi rapporti commerciali. La scelta di aprire una partita IVA è legata, naturalmente, anche a fattori soggettivi, come la tua capacità di gestione e di autopromozione e la consapevolezza di dovere affrontare maggiori responsabilità e adempimenti. Una volta stabilita l’effettiva opportunità per te di aprire una partita IVA, è importante che tu valuti anche quali conseguenze comporta fare questo passo. L’apertura di una partita IVA, infatti, è solo la prima di una serie di operazioni da fare, che variano a seconda delle caratteristiche dell’attività da te esercitata, se sei un professionista, un artista, un lavoratore autonomo, un commerciante o un artigiano. È quindi fondamentale che ti informi preventivamente su quali sono le formalità richieste per esercitare l’attività che ti riguarda in termini di adempimenti amministrativi, eventuale obbligo di iscrizione al Registro Imprese presso la Camera di Commercio, eventuali permessi o autorizzazioni comunali e sanitari richiesti, entità dei costi da sostenere durante l’anno, previdenza sociale, regime contabile da adottare. La riforma del mercato del lavoro (legge 92/2012) è intervenuta per contrastare il fenomeno del 40 ricorso alle partite IVA per “mascherare” rapporti che in realtà sono di lavoro parasubordinato. La nuova legge prevede che le prestazioni rese a un committente da un titolare di partita IVA siano da considerarsi rapporti di collaborazione coordinata e continuativa se si verificano almeno due dei tre seguenti presupposti: la collaborazione dura complessivamente più di 8 mesi nell’anno solare; • i compensi percepiti da quell’unico committente superano l’80% dei corrispettivi percepiti dal prestatore nell’anno; • il prestatore dispone di una postazione di lavoro fissa presso il committente. Si considerano invece genuini, se ci sono gli elementi che caratterizzano il lavoro autonomo, i rapporti di lavoro instaurati con professionisti iscritti a un albo e con lavoratori autonomi con competenze teoriche elevate che percepiscono un reddito superiore a circa 18.700 euro nel 2012. Le nuove disposizioni si applicano ai rapporti instaurati dal 18 luglio 2012, data di entrata in vigore della legge. I rapporti in corso dovranno adeguarsi entro 12 mesi da quella data. Attenzione!! Conoscere le varie tipologie di contratti di lavoro consente di conoscere i propri diritti/doveri rispetto al rapporto di lavoro, oltre a ottenere le informazioni per poter valutare la convenienza o meno nell'accettare un'offerta lavorativa Info Web: http://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it/lavoro-per-te/mercato-dellavoro/contratti-di-lavoro dottrinalavoro.it/argomento/contratti-c – dottrinalavoro.it/le-agevolazioni-alle-assunzioni portalecnel.it - nuovoapprendistato.gov.it cgil.it - cisl.it - uil.it – ugl.it - www.tdlnonprofit.org - avvocati24ore.it 41 > Le Reti di Relazioni – Il Networking “Comunicare l'un l'altro, scambiarsi informazioni è natura; tenere conto delle informazioni che ci vengono date è cultura" J.W. Goethe E’ un’attività molto importante per la ricerca del lavoro: si tratta di creare e sviluppare una “rete di relazioni” con lo scopo di aumentare contatti, conoscere persone che svolgono il lavoro che ci interessa, raccogliere informazioni, per far conoscere il proprio progetto professionale, per scoprire e sfruttare opportunità o crearne di nuove (nello specifico: consultare portali tematici su Internet, Social e Business Media, riviste di settore, frequentare fiere, convegni, incontri relativi ai settori di nostro interesse, iscriversi a newletters, partecipare a forum tematici, fare esperienze formative o di tirocinio formativo, ricercare contatti diretti con possibili datori di lavoro, passaparola con amici e parenti, ecc.). Quanti più contatti significativi si riesce a creare, quante più possibilità si avranno di sviluppare occasioni lavorative. Qui sotto ecco alcuni esempi su come avere informazioni, aumentare i propri contatti e la “visibilità” del proprio profilo professionale tramite internet e il WEB 2.0: Info Web: Esempi di portali Tematici: http://sociale.regione.emilia-romagna.it http://ambiente.regione.emilia-romagna.it wwworkers.it lavoricreativi.com - artjob.it Alcuni Business Networks: linkedin.com – link2me.it labyring.com xing.com plaxo.com facecv.it viadeo.com jobmeeting.it youtube.com twitjobsearch.com jobstractor.com Alcuni Social e Utility Media: facebook.com – twitter.com – klout.com – liveresume.com – slideshare.net Attenzione!! Aumentare i propri contatti, iscriversi a newsletter, consultare portali tematici di settore, l'uso di social networks, curare e gestire la propria social reputation...sono elementi fondamentali per chi cerca lavoro: molti selezionatori cercano on line e sui social networks informazioni sulle persone candidate alle loro offerte di lavoro... E' possibile scaricare gratuitamente dal sito internet www.provincia.fc.it/lavoro nella sezione “Servizi di Orientamento” la Dispensa dedicata a “Internet per la ricerca lavoro” 42 > Il Curriculum Vitae “Comunque ci si sforzi, non si può non comunicare” P. Watzlawick Il curriculum vitae è uno strumento indispensabile per chi vuole inserirsi nel mondo del lavoro o per chi intende cambiare la propria occupazione. E’ il “biglietto da visita” che descrive a possibili interlocutori il nostro profilo professionale, la nostra formazione e le nostre conoscenze/competenze. Il curriculum vitae può essere utilizzato per diverse finalità: – per rispondere ad un annuncio di lavoro comparso al Centro per l’Impiego, sulla stampa, su Internet; – per fare domanda di lavoro direttamente alle aziende che interessano; – per sostenere efficacemente il colloquio di selezione presso un possibile datore di lavoro. Quando si scrive il curriculum è importante tenere presente che prima di raggiungere il nostro obiettivo, firmare un contratto di lavoro, ci sono molti altri passaggi da superare, tutti importanti: infatti, il CV dovrà innanzitutto colpire l’attenzione e essere selezionato e preso in considerazione, quindi sarà valutato e, in seguito, se tutto va bene e si è convocati per un colloquio, sarà oggetto principale del colloquio di lavoro. Soltanto superati tutti questi passaggi potrà finalmente esserci offerto un lavoro. L'obiettivo primario di un CV è innanzitutto fare in modo che venga scelto dal possibile datore di lavoro e si venga contattati per un colloquio. Non esiste “un modo” per fare il CV: molto dipenderà dallo stile personale, dalle capacità grafiche di chi lo scrive, dall’uso della formattazione, dalle informazioni che vogliamo far risaltare. Alcune regole generali sono comunque da tenere sempre in considerazione: – – – – Chiarezza comunicativa e sintesi: il CV deve essere chiaro e sintetico. E’ importante dunque porre attenzione agli spazi, al carattere (grassetti, corsivi), ai font, alla grafica generale: il tutto deve essere scritto in modo che immediatamente il selezionatore possa trovare le informazioni che ricerca; Formalità: il CV deve essere formale. E’ importante evitare di scrivere in prima persona singolare (ho fatto, ho frequentato...), poiché questa modalità in genere allunga il testo e occupa spazio. Può essere più funzionale usare formule come: “2001 Corso di informatica di base frequentato presso l'Ente X di Forlì della durata di 30 ore. Rilasciato attestato di frequenza”; Completezza: nel CV non si deve scrivere tutto, ma solo le cose che si reputano importanti rispetto all'offerta o all'azienda per la quale ci si sta candidando; se possibile in forma concisa e senza ripetizioni; Personalizzato e Mirato: questo aspetto è molto importante, anche se spesso viene sottovalutato. Il CV deve sempre essere adattato all'offerta a cui si risponde o all'azienda alla quale ci si rivolge: è necessario quindi ottenere preliminarmente informazioni sull’azienda, tramite le proprie conoscenze o visitando un eventuale sito Internet. Sarà così più facile definire il proprio profilo sulle esigenze specifiche di quella azienda e proporsi in maniera più efficace; Le informazioni che si devono inserire nel CV riguardano: Dati anagrafici e personali (Cognome, Nome, Indirizzi, Recapiti Telefonici, e mail, CF) Istruzione e formazione professionale (indicare periodo, nome del Corso, qualifica conseguita, durata, eventuali materie e competenze acquisite, sede si svolgimento di stage) Esperienze lavorative (specificando il nome dall’azienda, la durata, le mansioni ricoperte, le competenze acquisite) Conoscenze linguistiche (indicare il livello e/o grado di conoscenza rispetto a comprensione, espressione orale, scrittura) 43 Conoscenze Informatiche (indicare i Sistemi Operativi conosciuti e il livello di conoscenza di ogni singolo programma, gestionali aziendali, etc) Competenze trasversali (competenze ralazionali, organizzative, tecniche, artistiche, ecc.) Altre informazioni (servizio civile, interessi, hobbies, etc) Obiettivi professionali (indicare il tipo di lavoro e/o le mansioni per le quali si è disponibili e lavorare) Al fine di facilitare la ricerca di lavoro non solo in Italia, ma in ambito comunitario, la Commissione Europea ha suggerito alcune modalità omogenee di presentazione delle competenze e capacità professionali dei cittadini. Rispetto al CV utilizzato in Italia, il Curriculum vitae europeo mette l'accento su capacità e competenze personali acquisite in qualunque contesto e sulle competenze trasversali. La Lettera di Presentazione Il CV “deve” sempre essere accompagnato da una lettera di presentazione, che potrà essere diversa a seconda dell’utilizzo e del destinatario: - in risposta ad un annuncio: la lettera serve per mettere in relazione l’invio del CV con l'annuncio, che può essere comparso sul giornale X, o al centro impiego o all'agenzia Y; in questo caso può essere utile anche introdurre brevemente il proprio profilo o (se si risponde ad un'offerta che non coincide in pieno con il proprio profilo) spiegare il motivo per il quale ci si candida (per es. con la formula: “ anche se non ho esperienza specifica nel settore, ritengo si essere in grado di...”); - per una candidatura diretta presso un’azienda: la lettera di presentazione in questo caso serve per motivare la propria candidatura e proporre il proprio profilo professionale in vista di un eventuale futuro inserimento in azienda. La lettera deve contenere i motivi per quali si sta contattando proprio quell'azienda, anche se non ha fatto espressamente richiesta di personale: la lettera fa da trait d'union fra il CV e l'azienda. ESEMPIO DI LETTERA DI RISPOSTA A INSERZIONE In relazione all’annuncio in oggetto, desidero sottoporre alla Vostra cortese attenzione il mio curriculum vitae. Sono particolarmente interessato/a alla posizione da Voi offerta in quanto ritengo di possedere i requisiti necessari. Come risulta dal curriculum vitae allegato, possiedo la laurea in (il diploma di) ……e una breve ma significativa esperienza nel settore ……..( possiedo la qualifica di …….., ho frequentato uno stage/tirocinio……). Sono una persona precisa affidabile e particolarmente interessata al profilo professionale da Voi richiesto. Sono disponibile a trasferte di lavoro, ad assunzioni temporanee o parttime e ad eventuali corsi di perfezionamento. Sarei lieto di poter sviluppare la mia professionalità entrando a lavorare nella Vostra azienda e spero di avere presto un incontro con Voi per darvi tutte le altre informazioni che possono essere utili a valutare la mia candidatura. Intenderei inoltre precisare che una mia eventuale assunzione potrebbe avvenire avvalendosi degli sgravi contributivi previsti dalla/dal legge/Dlgs… In attesa di un gentile riscontro, porgo distinti saluti. ESEMPIO DI LETTERA DI PRESENTAZIONE DI AUTOCANDIDATURA: Spett.le Ufficio Personale dell'azienda X, mi chiamo.....e desidero sottoporre il mio CV alla vostra cortese attenzione nel caso in cui abbiate necessità in futuro di inserire nella vostra azienda personale con le mie caratteristiche. Come potrà notare dal mio cv allegato, ho maturato esperienza nell'ambito. nel settore..occupandomi di..Per questi motivi sarei disponibile a lavorare come (segreteria, addetta alla reception, addetta alla contabilità ecc). Ho buone competenze organizzative e una buona propensione alla collaborazione e al lavoro di gruppo. Sono disponibile inizialmente anche per brevi periodi di tirocinio per adattare le mie competenze al vostro contesto organizzativo..In attesa di un vostro cordiale riscontro, colgo l'occasione per porgere cordiali saluti. Attenzione!! Il Curriculum deve sempre essere mirato e personalizzato!! Evitare di fare fotocopie tutte uguali da spedire ad aziende diverse dove ci si candida per profili diversi!! Info Web: https://europass.cedefop.europa.eu/it/documents/curriculum-vitae provincia.fc.it/lavoro (crea il tuo CV) 44 ORGANIZZAZIONE Marco Polo descrive un ponte, pietra per pietra. “Ma qual è la pietra che sostiene il ponte?” - chiede Kublai Kan. “Il ponte non è sostenuto da questa o da quella pietra - risponde Marco - ma dalla linea dell'arco che esse formano” Kublai Kan rimase silenzioso, riflettendo. Poi soggiunse: “Perché mi parli delle pietre? È solo dell'arco che mi importa” Marco Polo risponde: “Senza pietre non c'è arco!” Italo Calvino, Le città invisibili > Definire un Metodo di Ricerca E’ importante organizzare in modo ragionato l’attività di ricerca: individuando uno spazio dove eseguirla, dedicando almeno 2 ore al giorno (in orari flessibili in base alle proprie esigenze) alla ricerca o alla raccolta/elaborazione delle informazioni, preparandosi per utilizzare diversi strumenti (cellulare, PC, Internet e stampanti, curriculum e lettere di presentazione, agende, fax, mail, social networks, ecc.), individuando le priorità e catalogandole nella propria agenda, in modo da poter scandire i vari impegni/appuntamenti e ridurre al massimo i costi della ricerca e gli spostamenti. > Le Strategia di Ricerca > Individuare i luoghi o i Siti Internet dove poter trovare ed elaborare le informazioni di nostro interesse (organizzazione dei bookmarks); > Iscriversi a newsletter e job alert per essere sempre aggiornati sulle novità e offerte di lavoro; > Frequentare Convegni, Fiere, Job meeting, etc; > Gestire e tenere aggiornato il proprio profilo su Social Networks; > Mantenere un atteggiamento “Resiliente” vale a dire cercare di affrontare le difficoltà e gli eventuali errori in modo positivo nell'ottica di acquisire maggiore conoscenza e consapevolezza; > Gestione dei Tempi delle fasi della ricerca – Il PIANO D'AZIONE Una volta stabiliti gli Obiettivi professionali e il proprio metodo di ricerca in base anche ai propri impegni personali e famigliari, sarà fondamentale determinare i TEMPI necessari e previsti oltre che stabilire le SCADENZE al fine di affrontare al meglio le varie FASI della ricerca. In questo modo sarà possibile valutare i propri progressi, adattare le azioni a seconda degli imprevisti e agire di conseguenza. E' importante, inoltre, tenere NOTA delle azioni che si compiono ogni giorno in modo da avere una “dimensione” delle cose fatte e programmare gli impegni dei giorni successivi. Per ottenere risultati, quindi, è necessario avere degli OBIETTIVI e un PIANO di AZIONE per cercare di raggiungerli. Il Piano di Azione, per poter essere utile, deve essere dettagliato e preciso. Di seguito una breve esemplificazione schematica della gestione dei Tempi e delle FASI della ricerca: anche ogni fase della ricerca può essere tradotta in un PIANO di AZIONE (vedi esempio) Obiettivo (1): Lavorare come Add. Alla Segreteria Obiettivo (2): Cercare un lavoro generico per poter perseguire l'Obiettivo (1) 45 Mese 1 > Definire Obiettivi 1-8 > Conoscere Mercato Lavoro 9-15 > Sistemazione CV 16-18 > Conoscenza contratti di lavoro 19-20 > Valutazione possibilità formative 21-24 > Iscrizione servizi per il lavoro e siti web 25-28 > Miglioramento tecniche di ricerca 29-31 > Ricerca aziende per lavoro generico 1-3 > Organizzazione ricerca 4-6 > Risposta annunci – Domande dirette in azienda – Autocandidatura > * Iscrizione Corso Formazione per “Operatore amministrativo segretariale” Mese 2 6-20 >>>> Esempio di PIANO D'AZIONE Obiettivo: Frequentare un Corso di Formazione o Tirocinio Formativo come “Operatore amministrativo segretariale” Tempo: entro 1 anno Strumenti: Siti web dedicati alla formazione, Informazioni presso Centri per l'Impiego, Contatti con gli Enti di Formazione professionale, preparazione Cv personale, preparazione per affrontare le prove di selezione (se corso gratuito), reperimento/risparmio denaro (se a pagamento) Strategia operativa: - Individuare il Corso o gli Enti che possono proporre Tirocini formativi; - Valutare pro/contro e le differenza fra Corso di Formazione e Tirocinio; - Valutare le possibilità di frequentare un Corso a pagamento (valutare la qualifica rilasciata e se l'Ente è accreditato dalla Regione Emilia Romagna); - Iscriversi al Corso o dare disponibilità al Centro per l'Impiego per Tirocinio Formativo; - Seguire le lezioni teoriche e pratiche o presentarsi in Azienda per il Tirocinio; - Superare le prove e gli esami finali (se corso a Qualifica); Valutazione: Aver acquisito competenze in ambito amministrativo segretariale, aver acquisito la Qualifica regionale, aver creato Reti di Relazioni nel settore Definizione di nuovi Obiettivi: Cercare lavoro come Addetta/o alla segreteria amministrativa – Nuovo Piano D'Azione >>>>> Attenzione!! Organizzare la ricerca è fondamentale: senza Metodo, Strategia, Gestione dei tempi, Analisi dei risultati ottenuti, non è possibile raggiungere gli obiettivi lavorativi e personali che sono stati prefissati... 46 AZIONE “Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno, ma ciò che farai in tutti i giorni che verranno dipende da quello che farai oggi” E. Hamingway, Per chi suona la campana Dopo aver definito gli obiettivi professionali, aver elaborato le informazioni e stabilito il Metodo e l'Organizzazione della nostra ricerca, è necessario mettere in pratica e rendere effettiva la Ricerca, compiendo AZIONI che andranno a modificare la nostra condizione di partenza. > Le Inserzioni Le inserzioni rappresentano uno strumento, utilizzato sia dai datori di lavoro sia dai lavoratori, per favorire l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro. Possono comparire su quotidiani, settimanali, mensili oppure riviste specializzate. I quotidiani solitamente riservano un giorno fisso della settimana per pubblicare le inserzioni che riguardano la ricerca di personale qualificato; tuttavia è possibile trovare in ogni giorno della settimana, nell'apposita rubrica, domande ed offerte di personale. Le inserzioni sono spesso molto sintetiche e non sempre quello che si legge corrisponde al reale profilo richiesto: solitamente viene riportato il settore di attività dell'azienda, la sede di lavoro, il tipo di posizione che deve essere ricoperta, i requisiti che il candidato deve possedere e le stesse professioni sono spesso indicate con nomi diversi: ad esempio il venditore diventa "addetto al marketing e alle relazioni pubbliche", il tecnico commerciale diventa "account executive" o "informatore scientifico", ecc. Sarà per questo importante valutare con attenzione il contenuto dell'inserzione: se il messaggio è chiaro e preciso, significa che l'impresa sta cercando proprio quel profilo professionale e nessun altro; in questo caso è inutile inviare il proprio curriculum se non è più che rispondente. Se invece l'annuncio è meno chiaro e mirato e la figura professionale richiesta è descritta in modo generico, vi sono più possibilità che il proprio curriculum venga preso in considerazione, anche se non è perfettamente rispondente ai requisiti richiesti. ATTENZIONE!! OCCHIO ALLE TRUFFE!!: solitamente bisogna diffidare di chi (in momenti di crisi economica) pubblica annunci generici offrendo facili guadagni: lo scopo è di attirare molte persone in modo che si possa trovare sempre qualcuno da raggirare... Anche la persona che sta cercando lavoro può pubblicare una propria inserzione per proporre il proprio profilo a possibili aziende interessate: in questo caso l'inserzione, anche per ragioni di costo, deve tener conto delle esigenze di spazio. E’ necessario che il risultato sia chiaro e metta in evidenza la professionalità posseduta, il settore o il tipo di azienda e la posizione per cui ci si candida, l'età, i modi attraverso i quali si può essere rintracciati (indirizzo, casella postale, numeri telefonici, mail, specificando le ore in cui si è presenti) ed è opportuno accennare alle precedenti esperienze lavorative. Ecco altri consigli utili: – – – – – tenere presenti le aree di attività e le posizioni per le quali si potrebbero avere maggiori possibilità o quelle che si desidererebbe ricoprire; individuare le proprie "unicità", non presentandosi mai con un profilo generico; utilizzare un linguaggio semplice e chiaro; evitare l'uso di termini poco chiari o stranieri, a meno che non siano di uso comune o tipici di una certa area professionale; valutare attentamente il media da utilizzare; oltre ai quotidiani, può essere utile selezionare alcune riviste specializzate destinate agli imprenditori che operano in determinati ambiti produttivi, in cui si ritiene che la propria professionalità possa essere meglio utilizzata (esempio: l'inserzione di un agronomo raggiungerà un pubblico sicuramente più interessato se pubblicato su una rivista specializzata destinata alle imprese agricole). Info Web: http://ilfoannunci.gelocal.it - http://forli.bakeca.it -nuovoboom.com diogeneannunci.it - subito.it – ebay.it 47 > I Servizi di Preselezione e le Offerte On line E’ importante sapere che molti dei soggetti pubblici e privati offrono a chi cerca lavoro servizi di preselezione, per agevolare l’incontro fra domanda e offerta di lavoro: le richieste di personale evidenziate da parte dei datori di lavoro saranno messe in relazione con i profili professionali di chi cerca lavoro. I dati del cv dell'interessato sono acquisiti ed archiviati, solitamente in modo automatizzato, da parte di tali organizzazioni e, di volta in volta, vengono presi in considerazione allo scopo di individuare una rosa di potenziali candidati da sottoporre alla fase selettiva, che è gestita da parte del datore di lavoro o da soggetti specializzati da quest'ultimo incaricati. Di norma, l'accesso ad un servizio di preselezione richiede che le informazioni del lavoratore vengano fornite secondo schemi predefiniti, preferibilmente in occasione di un colloquio con operatori specializzati. E' solitamente richiesto un impegno per confermare periodicamente la propria disponibilità o per comunicare significative variazioni del curriculum. In ogni Centro per l'impiego della Provincia di FC è possibile, dopo l’iscrizione, inserire il proprio profilo professionale in una banca dati di incontro domanda e offerta di lavoro. Può accedere al servizio chi è residente o domiciliato nella provincia (rivolgendosi al Centro per l'Impiego territorialmente competente), sostenendo un colloquio con un operatore, durante il quale vengono rilevati i dati curriculari e le aspettative del lavoratore. I curricula sono resi disponibili, attraverso un servizio di preselezione, alle aziende che si rivolgono ai Centri per l'impiego per la ricerca di personale. Nel mercato del lavoro operano anche agenzie e società private autorizzate a svolgere attività di somministrazione di manodopera, di intermediazione, di ricerca e selezione del personale e di supporto alla ricollocazione professionale. Gli indirizzi delle Agenzie per il lavoro autorizzate si possono trovare nel sito del Ministero del Lavoro e delle Previdenza Sociale: www.lavoro.gov.it/lavoro. Oltre ai Centri per l’Impiego e alle Agenzie di somministrazione e di ricerca e selezione di personale, anche alcune Associazioni di Categoria dei datori di lavoro offrono servizi di preselezione, così come alcuni Informagiovani, scuole, università. Ecco alcuni esempi: Attenzione!! E' importante iscriversi ai portali e alle varie banche dati, ma la ricerca lavoro non finisce qui!!! infatti i portali e le banche dati sono solo strumenti passivi di ricerca e nessuna azienda è obbligata a fare annunci a nessuno quando cerca personale... Info Web (alcuni esempi) cliclavoro.gov.it – provincia.fc.it/lavoro https://wwwservizi.regione.emiliaromagna.it/stagionali - lavoro.ra.it riminimpiego.it adecco.it – randstad.it – gigroup.it – manpower.it – openjobmetis.it obiettivolavoro.it lavorintrisorse.it umana.it – temporary.it – eurointerim.it – delta2spa.it – tempor.it – lavoropiu.it – alispa.it – humangest.it - trenkwalder.com studiomantini.it – risolta.it - studiocarpis.it - scrselezioni.it – bcsoa.it – cuboconsulenza.com – ebcconsulting.com praxi.com infojobs.it - monster.it – experteer.it - stepstone.it - jobcrawler.it lavoro.org - www.miojob.it jobadvisor.it – jobonline.it - job24.ilsole24ore.com – careerbuilder.it – catapulta.it – linklavoro.it – altamira.it – www.careerjet.it – lavorarespettacolo.com - mrlavoro.com – bancalavoro.it eurosciencejobs.it – artjob.it – wwworkers.it – clickworker.com almalaurea.it – unimpiego.it 48 > La Ricerca Organizzata delle Aziende e l'Autocandidatura Il metodo più efficace per ottenere un impiego nel settore privato è quello di contattare il datore di lavoro al fine di ottenere un'occasione per mettere in evidenza le proprie caratteristiche personali, conoscenze ed abilità. E’ possibile, infatti, individuare in uno specifico territorio tutte quelle imprese che potenzialmente potrebbero essere interessate al proprio profilo, partendo, come abbiamo visto, da una valutazione della propria formazione, esperienza professionale e competenze. La lettera di presentazione ed il cv inviato (tramite posta, mail, fax), possono non avere un immediato riscontro da parte del datore di lavoro, ma il nostro profilo può essere considerato in qualsiasi momento, in caso di future necessità di personale. Per questo è importante che la lettera di presentazione e gli obiettivi espressi nel CV si riferiscano ad una richiesta precisa e non alla disponibilità, come già detto, ad un "qualsiasi lavoro", poiché ciò denota una mancanza di chiarezza nella definizione dei propri obiettivi professionali, oltre ad una svalutazione delle proprie potenzialità e la non conoscenza dell’azienda a cui ci si sta rivolgendo. Se possibile, deve essere indirizzata alla persona che si occupa delle assunzioni (ufficio del personale). È possibile inviare delle lettere di candidatura uguali a diverse aziende dello stesso settore (si raccomanda di evitare la fotocopiatura della lettera firmata). In questa fase non è necessario allegare titoli di studio, attestati di frequenza, lettere di referenze: si potranno eventualmente esibirli in un secondo momento, cioè durante la fase di colloquio individuale, se richiesti. Infine, è consigliabile rileggere attentamente la lettera prima di spedirla, firmarla e conservarne una copia oppure crearsi un archivio (cartaceo o informatico) dal quale poter riscontrare quando e a quali aziende ho inviato la candidatura: questo è anche un metodo per avere sotto controllo tutta la propria attività di ricerca lavoro. Come l’invio della lettera di autocandidatura e del CV, anche il telefono può servire per: - rispondere ad un'inserzione: in questo caso il telefono può essere utilizzato come strumento di preselezione. Sarà perciò importante ascoltare bene le domande per rispondere adeguatamente e con chiarezza e fare riferimento preciso all'annuncio; - rivolgersi direttamente, di propria iniziativa, ad un datore di lavoro: in questo caso è bene preparare con cura le domande da fare e le informazioni da fornire. Può essere d'aiuto fare riferimento al proprio curriculum vitae; È importante, in entrambi i casi, un'esposizione chiara e completa, evitando di dilungarsi troppo in dettagli e tenendo presente che lo scopo è quello di sollecitare un appuntamento per un colloquio, ma soprattutto che l'interlocutore molto probabilmente è impegnato/a nella propria attività lavorativa. Quando si telefona è consigliabile tenere a portata di mano carta e penna per annotare ora, luogo dell'appuntamento e nome della persona (con relativo ruolo ricoperto in azienda) con la quale incontrarsi. Questo accorgimento va adottato anche quando si viene convocati per un colloquio di lavoro tramite una telefonata. Talvolta può anche essere utile presentarsi personalmente in ditta; ciò vale soprattutto per le aziende piccole, in particolare per quelle artigiane nelle quali è possibile e utile incontrare e parlare con il titolare. Spesso, invece, soprattutto le Aziende medio grandi possono avere una sezione interna al proprio sito Internet aziendale dove è possibile compilare direttamente on line una propria scheda di autocandidatura: le voci che si possono trovare sono: “Lavora con noi”, “I profili che ricerchiamo”, “Careers”, ecc. Ma dove si possono trovare le aziende suddivise per settori? Direttamente presso l’Area informativa dei Centri per l’Impiego, consultando Pagine Gialle, Cataloghi aziendali, Camere di Commercio, oppure consultando tramite Internet specifiche banche dati aziendali. Info Web: europages.it - infoimprese.it - google.it/maps - paginegialle.it guidamonaci.it - http://miojob.repubblica.it/guida_lavoro_e_master fc.camcom.it/ebusiness/searchpage.htm expora.it – lavoraconnoi.org – carrierain.it google.it/maps : il nuovo google maps consente di digitare nel campo di ricerca il nome dell'attività ricercata (es. agenzia comunicazione, Forlì) e di geolocalizzare le aziende 49 > Il Colloquio di Selezione “Sii sempre, e resta, fedele a te stesso; ne seguirà, come la notte al giorno, che non sarai sleale con nessuno” William Shakespeare, Amleto, 1602 c.a. Se il curriculum, l'autocandidatura o la telefonata di risposta ad un annuncio sono stati tenuti in considerazione, si sarà invitati a presentarsi personalmente presso l'azienda, o presso la società che segue la selezione del personale, per affrontare la selezione. In questa fase vengono prese in esame le caratteristiche attitudinali e caratteriali del candidato, nonché valutate la preparazione culturale di base e le conoscenze tecniche. La modalità attraverso la quale si esplica la selezione varia in funzione delle dimensioni dell'azienda e del livello professionale richiesto. Nella maggior parte dei casi avviene attraverso il colloquio individuale. Il colloquio individuale Per superare l'ansia del colloquio ed ottimizzare le proprie possibilità di successo, bisogna affrontare la prova con il massimo impegno, raccogliendo informazioni riguardo all'azienda, al tipo di ruolo ricercato e preparandosi mentalmente al dialogo. Sul piano organizzativo, può essere utile seguire queste brevi indicazioni: non dimenticare l’indirizzo esatto del luogo di incontro e numero telefonico, l’orario dell'incontro, il nome cognome e qualifica della persona da incontrare, i documenti (curriculum, diploma, attestati, referenze ecc.), carta e penna, indicazioni dei mezzi pubblici da utilizzare. Inoltre, è necessario fare attenzione agli addetti alla segreteria: in alcuni casi viene richiesto loro un parere sull'atteggiamento dei candidati durante l'attesa: non rilassarsi troppo, non mostrare troppo nervosismo. È indispensabile presentarsi ad un colloquio con un'idea precisa dell'azienda, della sua organizzazione e del tipo di prodotto trattato e/o commercializzato, avere cioè informazioni sull'azienda e sul settore. Sono anche necessarie informazioni dettagliate sull'effettivo lavoro che viene offerto, quali sono i compiti, le conoscenze e le abilità richieste per svolgerlo. Si possono avere chiarimenti parlando con chi già occupa un impiego simile (testimoni privilegiati) oppure consultando testi specializzati. Un utile esercizio di preparazione al colloquio individuale è ripassare mentalmente una serie di possibili risposte ad eventuali domande. Ci sono, infatti, nel corso di un colloquio di lavoro, alcune domande che ricorrono e che sono facilmente prevedibili; in ogni caso si ricordi che è bene essere pronti a rispondere a qualsiasi domanda. L'indugio e l'esitazione nelle risposte non danno una buona impressione. Alcuni esempi di possibili domande: Perché vuole lavorare per questa ditta e fare questo lavoro? Per la risposta: – tenere ben presente il fatto che l'assunzione è un rapporto reciproco, in cui si possono offrire, "vendere", i propri saperi lavorativi dichiarandosi comunque disponibili ad ulteriore formazione; – evidenziare la possibilità di valorizzare le proprie capacità e sottolineare come si possa essere la persona giusta per quel posto; – dimostrare di essere ben informati sull'attività e sulla ditta Cosa faceva esattamente nel suo lavoro precedente? Per la risposta: – spiegare brevemente in cosa consisteva il precedente lavoro e prepararsi, se richiesto, ad entrare in maggiori dettagli, inoltre far presente la qualifica e le eventuali mansioni ottenute; – assumere un atteggiamento positivo nei confronti del posto precedente. Se l'esperienza è stata negativa, evitare di usare espressioni quali: "è stato noiosissimo" ecc., ma è meglio provare a spiegare che la situazione non sembrava adatta a realizzare pienamente le 50 – – proprie capacità; mettere in evidenza ciò che si è imparato; sottolineare la continuità che esiste tra il precedente posto di lavoro e quello che eventualmente si occuperà. Perché ha lasciato il suo ultimo posto? Per la risposta: – evitare di formulare qualsiasi critica nei confronti del precedente datore di lavoro; – sforzarsi di far comprendere con chiarezza che il proprio obiettivo è quello di migliorare la professionalità e la carriera. Ed ancora: Qual è la sua formazione scolastica? Quanto desidererebbe guadagnare? Quanto guadagnava nel suo precedente impiego? E' disponibile a viaggiare? Accetterebbe di spostarsi frequentemente? Quali sono le sue attività extra-professionali (hobby, sport, letture, ecc.)? Come si giudica? Quali sono le sue migliori qualità e i suoi più grandi difetti? Qual è il suo progetto di carriera? Quali sono gli obiettivi a breve, medio e lungo termine? Quale carriera vorrebbe intraprendere nella nostra società? Cosa sa di noi? Della nostra società? Dei nostri prodotti? Del nostro mercato? Dei nostri clienti? Dei nostri concorrenti? Perché ha scelto questo campo di attività in particolare? Fra le sue attitudini ed esperienze, quali le fanno pensare che riuscirebbe in questa posizione? Cosa le interessa di meno nella funzione che le stiamo proponendo? Gli altri come la descrivono? Ama le responsabilità? Qual è stata la più grande responsabilità che ha affrontato? Qual è il suo stile di lavoro? Verso la fine del colloquio è prassi chiedere al candidato se ha domande da fare. Ecco un'altra occasione per far notare come ci si pone seriamente nei confronti del lavoro. Non dimenticate che potrebbero essere proprio le domande a farci emergere dal resto dei candidati. Consigliamo di affrontare i seguenti argomenti: – chiedere maggiori informazioni sul lavoro da ricoprire; – domandare maggiori chiarimenti sulla ditta; – verificare se sono previsti corsi di perfezionamento e quali; – chiedere quali sono le prospettive di avanzamento e di carriera; – In sintesi, alcuni consigli utili per affrontare il colloquio: – ascoltare con attenzione le domande senza interrompere e rispondere con precisione e sintesi; – elencare le proprie conoscenze culturali e/o professionali attinenti l'attività dell'azienda; – mostrarsi interessati al tipo di lavoro proposto; – dichiararsi disponibili a nuova formazione; – arrivare puntuali; – non dimenticare il nome del proprio interlocutore; – cercare di non monopolizzare la conversazione; – porre delle domande riguardanti l'attività principale dell'azienda; Quando la selezione riguarda aziende di medie/grandi dimensioni e/o figure professionali particolari, il colloquio individuale può essere preceduto da altre due fasi: la somministrazione di test e il colloquio di gruppo. I test Si possono individuare i seguenti tipi di test: - test di sviluppo intellettuale generale, sono adottati per valutare lo sviluppo intellettuale generale e sono usati sia a livello individuale che collettivo; - test di abilità specifiche o attitudinali, sono basati sull'individuazione, classificazione, definizione delle diverse capacità (es.: verbale, numerica, spaziale, di memoria, di velocità percettiva, di ragionamento); 51 - test di personalità, indagano sugli aspetti motivazionali, affettivi, comportamentali, che portano a reagire all'ambiente in modo personale e prevedibilmente costante; - test di acquisizione, misurano il grado di conoscenza di un argomento da parte del soggetto. In commercio si possono reperire numerosi testi che trattano le tipologie di test ai quali abbiamo accennato, con relativi esercizi e risultati. Il colloquio di gruppo Di norma al colloquio di gruppo si arriva se si sono superati i test. Ci si trova abitualmente in un gruppo composto da 5 a 10 persone (che generalmente non si conoscono fra loro) e si devono affrontare alcune prove. Lo scopo di questa tecnica è di valutare le dinamiche che si instaurano nel gruppo. Emergono, infatti, i ruoli diversi che i componenti del gruppo vanno via via ricoprendo. Ci sono diversi modi per far scattare il gioco delle dinamiche: ad esempio il gruppo viene invitato a discutere un argomento alla presenza di due o più osservatori (selezionatori). La discussione fra i componenti del gruppo richiede la capacità di essere "assertivo", cioè di affermare e difendere i propri punti di vista in situazioni autogestite, mantenendo comunque una relazione positiva. Tutto ciò è possibile se la persona ha buone competenze comunicative e questo fattore è, tra gli altri, quello che i selezionatori cercano di individuare nelle dinamiche dei colloqui di gruppo, sollecitando i partecipanti ad affrontare situazioni che evocano la realtà del vissuto aziendale. Per essere efficaci è importante non recitare un copione, non fingere, non comportarsi come si crede che l'azienda si aspetti da noi; è fondamentale essere se stessi, rimanendo calmi e misurati. Nelle discussioni di gruppo si valutano le capacità di relazione, la leadership, le modalità di approccio collettivo. Tutte le prove tendono a verificare il comportamento degli individui in una situazione di rapporto con gli altri. L'obiettivo delle prove di gruppo è quello di stabilire la cosiddetta "intelligenza sociale", la capacità di interagire e socializzare, la capacità di mediazione e di conflitto, la capacità di produrre dei risultati all'interno di un gruppo. Superato il colloquio di gruppo, solitamente si arriva al colloquio individuale. Su questa tematica è previsto al Centro per l’Impiego un incontro di gruppo specifico al quale è possibile partecipare gratuitamente su prenotazione: “ Il Colloquio di Selezione” > Internet per la ricerca lavoro All'interno del sito dei Centri per l'Impiego di Forlì Cesena nella sezione dedicata ai “Servizi di Orientamento” è possibile trovare (oltre alla presente Dispensa su Orientamenti, alla Dispensa sul Cv e sul Colloquio di selezione) anche la Guida dedicata a “Internet per la ricerca lavoro”. Tutti i documenti sono disponibili per il download in formato .pdf provincia.fc.it/lavoro/servizi-di-orientamento > Le modalità di ricerca personale delle aziende 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0 Agenzie private Conoscenti Società selezione altro Centri Impiego Conoscenza diretta Stampa Banche dati aziendali Fonte: Excelsior Unioncamere 2014 52 I SERVIZI SUL TERRITORIO CENTRI PER L’IMPIEGO DELLA PROVINCIA DI FORLI’ CESENA I servizi per i cittadini: – Spazio informativo; – Consulenza orientativa e colloqui individuali di sostegno all'inserimento lavorativo; – Tirocini formativi e di orientamento; – Incontro tra domanda e offerta di lavoro; – Incontri e Laboratori di Gruppo sulle Tecniche di Ricerca Lavoro; – Servizi mirati per disabili e categorie svantaggiate; – Servizi amministrativi e gestionali. I servizi per le Aziende: – Consulenza sulle agevolazioni e gli incentivi relativi alle assunzioni; – Ricerca e selezione di personale; – Pubblicizzazione di offerte di lavoro; – Attivazione tirocini formativi; – Comunicazioni obbligatorie inerenti i rapporti di lavoro. Centro per l’Impiego di Forlì Viale Salinatore, 24 Forlì Segreteria - tel. 0543 714267 fax 0543 447468 Area Lavoratori - Tel 0543 714471 fax 0543 447468 Area Aziende – 0543 714474 fax 0543 714472 [email protected] Centro per l’Impiego di Cesena Via Fornaci, 170 - 47023 Cesena Segreteria - tel. 0547.621012 fax 0547.29456 Area Lavoratori – tel 0547 621026 fax 0547 29456 Area Aziende – tel 0547 621031 fax 0547 613544 [email protected] Centro per l’Impiego di Savignano Via Amilcare Ciprinani, 4 - 47039 Savignano Segreteria - tel 0541 800511 fax 0543/800516 [email protected] Orari di apertura al pubblico dei Centri per l’Impiego: lun, mar, mer, gio, ven dalle 8.30 alle 12.30 – mar e gio pomeriggio dalle 14.30 alle 16.30 – provincia.fc.it/lavoro Ufficio Provinciale Collocamento mirato – legge 68/99 Piazza Morgani, 9 – Forlì tel 0543 714407 – fax 0543 714348 Orari di apertura al pubblico: dal lun. al ven. ore 9.00 –13.00 mar. e giov. ore 15.00-16.30 [email protected] SERVIZI DI ORIENTAMENTO AL LAVORO Ser.In.Ar. - IL FARO sede legale: Viale F. Corridoni, 18 - 47121 Forlì (FC) Tel. 0543 375511 - Fax 0543 375555 Via Uberti, 48 - 47521 CESENA Tel. 0547 368311 - Fax 0547 368321 [email protected] http://serinar.criad.unibo.it Servizio orientamento Universita’ di Bologna Career Service - Campus - Padiglione Melandri 1°piano, Piazzale Solieri 1 47121 Forlì – Tel. 0543.374860 – Fax. 0543.374331 [email protected] unibo.it/it/campus-forli/servizi-di-campus/orientamento Via Montali, 69 c/o Palazzo Urbinati - 47521 Cesena (FC) Tel. 0547 339004 - Fax 0547 338901 [email protected] unibo.it/it/campus-cesena/servizi-di-campus 53 CONSIGLIERE DI PARITA’ Piazza Morgani, 9 Forlì Consigliere di Parità tel 0543 714545 Segreteria 0543 714583 – 0543 714546 [email protected] [email protected] Le Consigliere di Parità svolgono funzione di promozione e controllo dell'attuazione dei principi di uguaglianza, di opportunità e non discriminazione per donne e uomini nel lavoro, in quanto nell'esercizio delle loro funzioni sono pubblici ufficiali con obbligo di segnalazione all'autorità giudiziaria per i reati di cui vengono a conoscenza. Le Consigliere di Parità si occupano quindi della tutela di lavoratori e di lavoratrici nelle ipotesi di discriminazioni, che la legge n° 903/1997 e l'art. 4 della L. 125/91 distinguono in discriminazioni dirette e indirette ("qualsiasi atto, fatto o comportamento che produca un effetto pregiudizievole"). In caso di urgenza la Consigliera può essere contattata al cellulare di servizio 320/4325279 DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO Via Paradiso, 7/9 – 47100 Forlì – 0543 808311 – fax 0543 29165 – [email protected] Posta Certificata: [email protected] Conciliazione controversie individuali e plurime dei settori pubblico e privato, Collegi di conciliazione ed arbitrato, Raccolta contratti e accordi collettivi di lavoro, Consulenza in materia di contratti collettivi di lavoro, Rapporti con gli enti locali e con i servizi integrati relativamente alle procedure per la gestione delle eccedenze, Controversie collettive per le materie di competenze, Rappresentanza in giudizio, Ricorsi amministrativi, Consulenza legale, Inchieste amministrative sugli infortuni di lavoro, Istruzione richieste di interpello. SINDACATI FORLI’ – CESENA Qui si possono trovare informazioni e consulenza sul mondo del lavoro: andamento del mercato del lavoro a livello generale e settoriale, documenti per accedere al lavoro, normativa, aziende che assumono (favorendo l'incontro fra domanda e offerta di lavoro), corsi di formazione, corsi di preparazione a concorsi pubblici (con distribuzione di dispense per la partecipazione), indennità di disoccupazione, tutela giuridica e contrattuale dei lavoratori dipendenti privati e pubblici. Presso i Patronati servizi fiscali e per le dichiarazione dei redditi. C.G.I.L Forlì Via Pelacano, 7 tel 0543 453711 – fax 0543 453770 cgilfo.com - [email protected] Forlimpopoli Via P.Artusi, 6 Tel. 0543/748021 Cesena Via Tito Maccio Plauto, 90 tel 0547 642111 cgilcesena.it Cesenatico Viale Cecchini 43/a Tel 0547 80022 Fax 0547 80124 Savignano sul Rubicone Via Circonvalazione 56 Tel 0541 945425 Fax 807358 C.I.S.L Forlì P.zza del Carmine, 20 – tel e fax 0543 454511 cislromagna.it - [email protected] Forlimpopoli Via Oberdan, 10 Telefono: 0543 741383 Fax: 0543 741383 [email protected] Cesena Via Renato Serra,15 47521 Cesena Telefono: 0547 644611 Fax: 0547 611220 [email protected] Cesenatico Viale Mazzini, 119/h Telefono: 0547 80245 Fax: 0547 80448 [email protected] Savignano sul R. Via Donizetti, 21/23 Telefono: 0541 945708 Fax: 0541 945708 [email protected] U.I.L Forlì Via P. Bonoli, 17 tel 0543 27001 uilforli.it - [email protected] Forlimpopoli Via A. Saffi, 3 tel. 0543-742455 – fax 0543-471378 Cesena Via N. Dell'Amore, 42/a tel 0547 21572 uilcesena.it – [email protected] Cesenatico Via Saffi 44 Cesenatico FC - Tel. 0547/80093 Gambettola Via Mazzini 101 Gambettola FC – 0547/53892 U.G.L. Forlì Piazza della Vittoria, 1 tel 0543 26132 - uglemiliaromagna.org ACLI Forlì Via Guido Bonali 86/88 47122 (FC) - Tel. 0543 32 609 Fax 0543 33 909 aclifc.it [email protected] Cesena Via Canonico Lugaresi n. 202 tel 0547.335200 – fax 0547.335200 [email protected] 54 ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA AGCI Associazione generale cooperative italiane Forlì-Cesena-Rimini 0543/25999 Fax 0543/34185 agciforli.com [email protected] Via F. Olivucci n. 1 Forlì FC Tel. CIA Confederazione italiana agricoltori Forlì: Via vivaldi, 11 - 47121 tel. 0543 22017 - fax 0543 22041 forlicesena.cia.it [email protected] Cesena: Via rasi spinelli,160 - 47521 tel. 0547 26736 - fax 0547 25994 forlicesena.cia.it [email protected] CNA Confederazione nazionale artigianato Forlì: Via Pelacano, 29 - 47122 tel. 0543 770111 - fax 0543 770143 [email protected] - cnafc.it Forlì: Via Amaducci, 1/e - 47121 tel. 0543 85745 - fax 0543 83466 [email protected] – cnafc.it Forlì: v.le roma, 274/b - 47121 tel. 0543 780700 - fax 0543 782425 [email protected] – cnafc.it Cesena: P.zza Leonardo Sciascia, 224 47521 tel. 0547 365611 - fax 0547 365622 [email protected] cnafc.it Cesena: Via dell’arrigoni, 256/int 6 47522 tel. 0547 317525 - fax 0547 318432 [email protected] Cesenatico: P.zza Comandini, 10 tel. 82381 - [email protected] Savignano sul Rubicone: Via G. Garibaldi, 4 tel. 0541 943316 [email protected] COLDIRETTI Forlì: via Enrico Forlanini, 11 - 47122 tel. 0543 718301 - fax 0543 32626 [email protected] Cesena: v.le Angeloni, 507 tel. 0547 21967 - fax 0547 22243 - forli-cesena.coldiretti.it CONFAGRICOLTURA di Forli’- Cesena Forlì: Corso della repubblica, 45 47121 tel. 0543 33466 - fax 0543 33485 - [email protected] confagricoltura.com Cesena: Via Dell’Arrigoni, 60/3 47521 tel. 0547 318999 - fax 0547 317161 [email protected] confagricoltura.com CONFCOMMECIO ASCOM SERVIZI Forlì: Piazzale della Vittoria, 23 47121 forlì tel. 0543 378011 - fax 0543 456336 [email protected] - ascomfo.it Cesena: Via Giordano Bruno, 118 47521 tel. 0547 639811 - fax 0547 638322 [email protected] ascomcesena.it CONFARTIGIANATO Forlì: Via Oriani, 1 - 47122 - Tel. 0543.452811 - Fax 0543.452852 [email protected] - confartigianato.fo.it Forlimpopoli Bertinoro: Via Montegrappa, 5 – tel. 0543452937 – fax 0543.742750 Cesena: Via Ilaria Alpi, 49 - Cesena (FC) - T. 0547 642511 - F. 0547 642550 - [email protected] confartigianatofc.it Cesenatico: Viale Trento, 19 47042 Cesenatico (FC) Tel. 0547-82096 Fax 0547-83809 [email protected] Savignano sul Rubicone: Via Damiano Chiesa,2 47030 Savignano sul rubicone(FC) Tel. 0541-944718 Fax 0547-944412 [email protected] CONFESERCENTI Forlì: Via Grado, 2 - 47121 tel. 0543 375718 - fax 0543 21835 [email protected] confesercenti.fo.it Forlimpopoli: Via E. Fermi, 2 47034 Forlimpopoli tel 0543.745449 fax 0543.745569 [email protected] Cesena: Via 4 novembre, 145 47521 tel. 0547 622601 - fax 0547 610606 [email protected] confesercenticesenate.com CONFCOOPERATIVE Forlì: Via Battuti Rossi, 6/a 47121 tel. 0543 30173 - fax 0543 30586 [email protected] confcooperative.net Cesena: Via dell’arrigoni, 308 47521 tel. 0547 28842 - fax 0547 1902055 [email protected] confcooperative.net 55 CONFINDUSTRIA Forlì: C.so G. Garibaldi n°29: tel. 0543 35538 - fax 0543 31250 Forlì: V. Punta di Ferro n°2/a tel. 0543 798545 - fax 0543 798482 Cesena: P.zza L. Sciascia, 111/1 tel. 0547 369911 - fax 0547 369999 Cesena: Via Ravennate, 959 tel. 0547 380559 - fax 0547 383233 E-mail: [email protected] - assindfc.it LEGACOOP FORLI’- CESENA Lega provinciale cooperative Via Monteverdi, 6/b - 47122 tel. 0543 785411 - fax 0543 781134 [email protected] - legacoop.fc.it AUTOIMPRENDITORIA – start up d'impresa Esistono varie organizzazioni e servizi sul territorio che si occupano di dare supporto a chi vuole aprire un’attività, ne elenchiamo alcune: Regione Emilia Romagna: emiliaromagnastartup.it Camera di commercio di Forlì-Cesena Sportello genesi per la neo-imprenditoria. Riceve su appuntamento il martedì ed il giovedì dalle ore 9.00 alle ore 12.30. Tel. 0543 713489 o 713491 – e-mail: [email protected] ucer.camcom.it/portali-tematici/genesi Incubatoi regionali per idee imprenditoriali innovative Esistono dei servizi promossi dalla Regione Emilia-Romagna, da Aster e dall’Università di Bologna, che periodicamente promuovono dei bandi per idee imprenditoriali innovative, offrendo ai vincitori un percorso di consulenza e formazione, oltre che delle agevolazioni, per diventare imprenditori. Spinner Point Villa Gandolfi Pallavicini Via Martelli 22-24 40138 – Bologna Tel. 051 6014300 051 532691 [email protected] – spinner.it - Spinner Point Romagna - Sede di Cesena Università di Bologna - Polo Scientifico Didattico di Cesena Via Gaspare Finali, 56 - 47521 Cesena Tel. e Fax +39 0547 632824 e-mail: [email protected] Antenna Romagna – We tech Off Viale Europa, 980 - 47023 Cesena (FC) Cell: 345 2510018 - e-mail: [email protected] [email protected] - wetechoff.eu Centuria Via dell'Arrigoni, 60 47522 Cesena (FC) Tel. 0547 415080 Fax 0547 313291 E-mail: [email protected] centuria-agenzia.it Innovami Via Selice Provinciale,47 - 40026 Imola (BO) - Tel. 0542 361456 / 366019 - Fax 0542 643970 [email protected] - innovami.it Almacube Incubatore Università di Bologna Via Fnin, 48 - 40127 Bologna (BO) - Tel. 051 4200311 - Fax 051 4200317 [email protected] almacube.com Cesenalab Via Martiri della Libertà, 14/c – Cesena – 0547.24221 – cesenalab.it – [email protected] 56 – TUTORAGGIO INNOVAZIONE E’ un supporto specialistico offerto dal CISE, azienda speciale della Camera di commercio di Forlì-Cesena, per selezionare e finalizzare idee imprenditoriali, attraverso l’affidamento del buisness plan e la presentazione a possibili investitori. CISE - azienda speciale della Camera di commercio di Forlì-Cesena C.so della Repubblica, 5 – 47100 Forlì Tel. 0543 38211 – e-mail: [email protected] BAN – Business Angel Network antenna Regionale Emilia-Romagna Lo scopo di BAN è favorire l’incontro tra giovani imprenditori e finanziatori privati informali, al fine di garantire la concretizzazione, la realizzazione di nuove idee imprenditoriali ed il conseguente sviluppo di nuove imprese. Via Benedetto XIV, 3 – 40125 Bologna Tel. 051 6598166 – e-mail: [email protected] ASTER - Fondo Ingenium Ingenium è un fondo destinato ad investire in imprese ed idee imprenditoriali innovative. E’ promosso dalla Regione Emilia-Romagna. Il fondo opera attraverso l’acquisizione di partecipazioni temporanee di minoranza in imprese che presentino alti potenziali di crescita ed un team imprenditoriale in grado di gestire il processo di accelerazione dell’impresa. Un info point sul Fondo Ingenium Emilia-Romagna II è attivo presso la sede di Aster (via Gobetti 101, CnrArea della Ricerca, Bologna). Per informazioni sul servizio e per prendere un appuntamento scrivere a: [email protected] CENTRO PER I CITTADINI STRANIERI Forlì: Presso la struttura del Settore Politiche Sociali del Comune Sede: Piazzetta San Crispino, 1 Tel. 0543.712818 Fax: 0543.712817 Orari d'apertura: lunedì, mercoledì, venerdì e sabato: 9.00/13.00; giovedì: 14.30/18.30; compilazione kit per permesso/carta di soggiorno solo su appuntamento il martedì. [email protected] Il Centro offre servizi di: – – – Informazione ed orientamento nella rete dei servizi (materiale informativo, informazioni su normativa in materia di immigrazione, sanità, lavoro e tutela sindacale, scuola, opportunità formative esistenti ecc.); Segretariato e consulenza sociale: supporto nel disbrigo di pratiche burocratiche e compilazione di modulistica per la richiesta di documenti ed espletamento di procedure (ricongiungimenti familiari, regolarizzazione e soggiorno, carta di soggiorno, cittadinanza, assistenza sanitaria, iscrizione ad asili, scuole, università, corsi di lingua italiana, riconoscimento titoli di studio e altre pratiche inerenti il lavoro, supporto nella ricerca del lavoro ecc.); Supporto alla compilazione e predisposizione delle richieste di rilascio e rinnovo dei documenti di soggiorno, da inoltrare tramite gli uffici postali, in orari dedicati e su appuntamento Cesena: Via Dandini, 7 - Cesena – 47521 Telefono: 0547 356488 Fax: 0547 363305 [email protected] Savignano sul Rubicone: Sede: c/o Cerset - Via Roma, 10 – Savignano S/R tel. 0541-941371 fax 0541943595 e-mail: [email protected] SERVIZIO INFORMAGIOVANI Sportello Informapiù – Iat – Informagiovani – Urp Comune di Forlì informagiovani.comune.forli.fc.it Informagiovani: Piazzetta della Misura, 5 – Forlì tel 0543 712450 [email protected] U.R.P: P.zza della Misura, 5 – Forlì tel 0543 712445 fax 712450 – Numero verde 800 572692 [email protected] Orari: lun, gio e ven 8.30 – 13 e 15 – 18.30; mar 8.30 – 18.30; mer 8.30 – 13.00 Informagiovani Cesena Piazza del Popolo, 9 - 47521 - Cesena (FC) Tel. 0547356228 - 0547356461 - fax 0547356228 comune.cesena.fc.it/informagiovani - [email protected] Informagiovani c/o Biblioteca Corte Comunale – Santa Sofia tel 0543 974554 - fax 0543 970345 Orario invernale: mar 14.30 – 17.30 - Orario estivo: gio 9.30 – 12.30 - [email protected] 57 Sportello Informagiovani Acquacheta Via Garibaldi, 16 – Dovadola tel e fax 0543 932000 Orari: mar 15.30 – 18.30 - [email protected] Centro Giovani Predappio Piazzale Isonzo - 47016 - Predappio (FC) Tel. 0543921434 - fax 0543923417 [email protected] Sportello Informagiovani Via Marconi, 8 - 47017 - Rocca San Casciano (FC) Tel. 0543.951455 - fax 0543.951455 karabobowski.org/informagiovani.php - [email protected] Informagiovani Alta Val Bidente Via Cenno Cenni, 10 – Galeata - tel 0543 975233 - fax 0543 983810 (Comune) Orario invernale: gio 15.30 - 18.30 - Orario estivo: lun 9.30 – 12.30 - [email protected] Spazio Informagiovani Piazza Mazzini, 7 – Modigliana tel 0546 949196 - fax 0546 940259 Orari: mar, mer e ven 15.00 – 19.00 - [email protected] Informagiovani S. Mauro Pascoli Indirizzo: Piazza Mazzini, 6 - 47030 - San Mauro Pascoli (FC) Tel. 0541930282 http://informarubicone.blogspot.it - [email protected] Informagiovani Comune di Cesenatico Via Moretti, 4 Tel. 054779333 comune.cesenatico.fc.it/informagiovani - [email protected] Informagiovani Comune di Savignano sul Rubicone piazza Borghesi, 9 - 47039 - Savignano sul Rubicone (FC) Tel. 0541809687 informarubicone.it - [email protected] AGENZIE DI RICERCA E SELEZIONE DEL PERSONALE PROVINCIA DI FORLÌ-CESENA API Forlì-Cesena Via Ravennate, 959 – 47023 Cesena (FC) Tel. 0547 380559 – fax. 0547 383233 unionapi.it - [email protected] Artemis srl Consulenza aziendale, Ricerca e Selezione di Personale Cesena Via Giordano Bruno, 118 – Cesena (FC) tel 0547 381191 – fax 0547 632814 artemisitalia.com - [email protected] OPEN SOURCE MANAGEMENT Via P. Rosselli Del Turco, 30 47122 Forlì (FC) Tel. 0543 424371 - Fax 0543 424372 [email protected] opensourcemanagement.it Studio Mantini Corso Armando Diaz, 64 – Forlì tel 0543 21867 fax 0543 39084 - studiomantini.it – [email protected] Unimpiego Forlì-Cesena Via Punta di Ferro, 2/A – 47100 Forlì (FC) Tel. 0543 798545 – 35538 fax. 0543 798482 [email protected] - unimiego.it Studio Carpis Via Maceri 19 - 47121 Forlì Tel. 0543.21490 - Fax 0543.379747 [email protected] - studiocarpis.it 58 AGENZIE DI SOMMINISTRAZIONE FORLI’ – CESENA – FAENZA Sono Agenzie Private per il lavoro: operano secondo criteri stabiliti dalla legge e per mezzo di un’autorizzazione rilasciata dal Ministero del Lavoro. E’ possibile iscriversi presso tutte le Agenzie Private, l’iscrizione è gratuita e nessuno può richiedere un compenso oppure operare trattenute in busta paga per il servizio offerto. Nel caso di assunzione, l’Agenzia stessa sarà il Datore di Lavoro ma la prestazione lavorativa sarà svolta presso un’azienda sua cliente. L’inquadramento contrattuale e retributivo deve corrispondere a quanto previsto dal CCNL applicato ai lavoratori dell’azienda utilizzatrice. FORLI’ ADECCO – adecco.it Forlì (FC) – Corso Mazzini, 40/42 tel 0543 21992 fax 0543 36774 [email protected] GENERAZIONE VINCENTE – generazionevincente.it Forlì (FC) - Via Ravegnana, 31/a tel. 0543 32805 – fax 0543 29299 - [email protected] GI GROUP – gigroup.it Forlì (FC) – Corso Diaz, 90 tel 0543 36771 fax 0543 36797 [email protected] OBIETTIVO LAVORO – obiettivolavoro.it Forlì (FC) - Corso Diaz, 89 tel 0543 25546 fax 0543 33523 [email protected] RANDSTAD ITALIA – randstad.it Forlì (FC) – Corso Garibaldi, 239 tel 0543 25383 fax 0543 25296 [email protected] MANPOWER – manpower.it Forlì (FC) Viale Gramsci 146 a/b tel 0543 81809 - fax 0543 40904 [email protected] PUNTO FAMIGLIA (per lavori di assistenza) consorziomestieri.it Via Bonali, 86/88 (zona i Portici) - 47121 Forlì - Tel. 0543 370641 e-mail: [email protected] JOB Just on Business - jobspa.it Forlì Piazza del Lavoro 4 - tel. 0543 1713195 - fax 0543 1713194 [email protected] CESENA ALI Agenzia per il Lavoro – alispa.it Cesena (FC) – Corte Don Giuliano Botticelli, 31 tel. 0547.24054 fax 0547.29038 [email protected] ADHR – adhr.it Cesena (FC) – Corso Cavour, 111 – tel. 0547.23446 fax 362463 [email protected] MANPOWER – manpower.it Cesena (FC) – Piazza Angeloni 70 tel 0547 22104 fax 0547 617577 [email protected] OPENJOBMETIS – openjob.it Cesena (FC) – Corte Botticelli, 11 tel 0547 415802 fax 0547 1792109 [email protected] ADECCO – adecco.it Cesena (FC) – Via Martiri della Libertà 2/b 2/c tel. 0541 57723 [email protected] RANDSTAD ITALIA – randstad.it Via Cattaneo, 667 tel 0547 602372 fax 0547 602475 [email protected] UMANA – umana.it Cesena (FC) – C.so Cavour, 54-56 tel 0547 613316 fax 0547 611840 [email protected] TRENKWALDER – www.trenkwalderitalia.it Cesena (FC) – Via Cesare Battisti, 179 Tel 0547 610800 [email protected] FAENZA LAVOROPIU’ - lavoropiu.it Faenza (RA) – Viale Baccarini 29/2 tel. 0546 680501 – fax. 0546 22524 [email protected] 59 MANPOWER – manpower.it Faenza (RA) – Via Caffarelli, 13 tel. 0546 668291 – fax. 0546 668435 [email protected] RANDSTAD – randstad.it Faenza (RA) Corso Mazzini, 195/8 Tel. 0546 638365 – fax 0546 682888 [email protected] OPENJOBMETIS – openjob.it Faenza (RA) – Via Scalo Merci, 1- 2 tel 0546 665650 fax 0546 1972036 [email protected] UMANA – umana.it Faenza (RA) – C.so Matteotti, 12/B tel 0546.26802 fax 0546.667269 [email protected] AREA JOB – areajob.it Faenza (RA) – Via Mengolina, 29/A tel. 0546.46927 – fax 0546.646914 [email protected] INPS Istituto Nazionale Previdenza Sociale – inps.it Numero Verde: 804164 L'INPS è un ente previdenziale. L'attività principale consiste nella liquidazione e nel pagamento delle pensioni: pensione di vecchiaia, pensione di anzianità, pensione ai superstiti, assegno di invalidità, pensione di inabilità, pensione in convenzione internazionale per il lavoro svolto all'estero, integrazione delle pensioni al trattamento minimo, assegno sociale, invalidità civili. L'INPS non si occupa solo di pensioni ma provvede anche ai pagamenti di tutte le prestazioni a sostegno del reddito quali, ad esempio, la disoccupazione, la malattia, la maternità, la cassa integrazione, il trattamento di fine rapporto e di quelle che agevolano coloro che hanno redditi modesti e famiglie numerose: l'assegno per il nucleo familiare, gli assegni di sostegno per la maternità e per i nuclei familiari concessi dai Comuni. L'INPS si occupa, tra l'altro, dell'iscrizione delle aziende; dell'apertura del conto assicurativo dei lavoratori dipendenti ed autonomi; della denuncia del rapporto di lavoro domestico; del rilascio dell'estratto conto assicurativo e certificativo. Fanno anche parte dell'attività dell'Istituto: le visite mediche per l'accertamento dell'invalidità e dell'inabilità; le visite mediche per le cure termali; l'emissione dei modelli di certificazione fiscale. Forlì - Viale della libertà, 48 - Centralino: 0543 710111 Cesena - Viale Angeloni, 437 - Centralino: 0547 375611 Savignano - Piazza Giovanni XXIII, 12 – Centralino: 0541 809811 INAIL Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro – inail.it L'INAIL persegue una pluralità di obiettivi: ridurre gli infortuni sul lavoro; assicurare i lavoratori che svolgono attività a rischio; garantire il reinserimento nella vita lavorativa degli infortunati sul lavoro. L'assicurazione, obbligatoria per tutti i datori di lavoro che occupano lavoratori dipendenti e parasubordinati nelle attività che la legge individua come rischiose, tutela il lavoratore contro i danni derivanti da infortuni e malattie professionali causati dalla attività lavorativa. L'assicurazione esonera il datore di lavoro dalla responsabilità civile conseguente ai danni subiti dai propri dipendenti. Forlì - Piazzale dei Martiri D’Ungheria, 1 - tel 0543 451611 fax 0543 451641 - [email protected] Cesena - Via Guarnieri, 309 tel 0547 376911 fax 0547 376929 – [email protected] Orario: dal lun al ven 08.00 - 12.00; mar fino alle 17.00 UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE E’ l’ufficio decentrato del Ministero della Pubblica Istruzione sul territorio ed è competente in materia di educazione ed istruzione. L'ufficio relazioni con il pubblico fornisce informazioni e chiarimenti sui concorsi pubblici nelle scuole, sui corsi, sulle scuole, sulle opportunità dei percorsi scolastici e del "dopo diploma", oltre a gestire le procedure di reclutamento per il personale Tecnico Amministrativo e per gli Assistenti Scolastici. L’ufficio offre anche un servizio informativo e di orientamento su scuole e corsi di alfabetizzazione attivati in provincia per bambini stranieri. Viale Salinatore, 24 – Forlì - tel 0543 451311 – Urp: 0543 451343 istruzionefc.it – [email protected] - [email protected] 60 CENTRO TERRITORALE PERMANENTE PER L’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI Forlì - Presso l’Istituto Tecnico Commerciale Matteucci - Via Turati 9 Forlì Tel 0543 67067 – fax 0543 400389 ctpforli.net Cesena - Presso la Scuola Media Anna Frank – Via Anna Frank - tel fax 0547 381525 [email protected] Sono centri pubblici costituiti allo scopo di fare raggiungere agli adulti la formazione di base prevista dalle leggi italiane (obbligo scolastico) attraverso corsi gratuiti, pomeridiani o serali e per insegnare agli stranieri la lingua italiana. Si rivolge a tutti i cittadini italiani e stranieri che, avendo superato il 15° anno di età, indipendentemente dal titolo di studio in loro possesso, vogliano rientrare in un percorso scolastico/formativo al fine di: conseguire il diploma di licenza media; perfezionare la lingua italiana attraverso corsi di alfabetizzazione; acquisire competenze generali o specifiche utili ad un migliore inserimento nel mondo del lavoro. ENTI DI FORMAZIONE PROFESSIONALI DELLA PROVINCIA DI FORLI’ - CESENA Asq STS Via Cardano, 13 - 47122 Forlì (FC) - Tel. 0543 721867 - Fax 0543 724607 [email protected] – saldatura.com CEDAIIER Scuola e Cassa Edile Artigiana Via Maestri del Lavoro d’Italia, 129 47034 Forlimpopoli (FC) Tel. 0543 745832 - Fax 0543 745829 [email protected] - cassaer.org CENTRO SERVIZI PMI – ASSOFORM RIMINI Cesena: Via Ravennate, 959 tel. 0547 632358 – fax 0547 632307 - [email protected] Aree d’intervento: formazione del personale operante nelle piccole e medie industrie sulle tematiche: amministrazione e finanza, controllo di gestione, automazione industriale, commercio estero e lingue, informatica, marketing e comunicazione, gestione risorse umane, qualità, sicurezza e ambiente, produzione e logistica. Formazione post-diploma. Apprendistato. Tirocini formativi. CERCAL – Centro ricerca e scuola internazionale calzaturiera Via dell’Indipendenza, 12 San Mauro Pascoli tel 0541 932965 fax 0541 932999 – cercal.org – [email protected] Aree d’intervento: scuola internazionale calzaturiera e pelletteria CESCOT – Centro Sviluppo Commercio Turismo e Servizi Cesena Via dell’Arrigoni, 260 Cesena tel 0547 415155 fax 0547 415256 – www.cescot-cesena.com – [email protected] Aree d’intervento: formazione per gli operatori del commercio nelle aree: amministrazione e finanza, controllo di gestione, commercio estero e lingue, informatica, marketing e comunicazione, gestione risorse umane, qualità, sicurezza e ambiente. Formazione post-diploma. Apprendistato. Tirocini formativi. CE.SVI.P. – Società Cooperativa Sociale Via dell'Industria, 22 presso Copari Forlì tel 0522/1606990 cesvip.emiliaromagna.it – [email protected] Aree d’intervento: Aggiornamento professionale per operatori della cooperazione nei settori agroalimentare, ambiente, turismo, sviluppo territoriale, beni artistici e culturali, costruzioni, grande distribuzione organizzata, pesca, sociale. Formazione per disoccupati verso i profili richiesti dalle cooperative, fra cui l’Operatore Socio- Sanitario. Formazione post-diploma. Apprendistato. Tirocini formativi. C.N.O.S. – F.A.P. Centro Nazionale Opere Salesiane Via Episcopio Vecchio, 9 Forlì tel 0543 26040 fax 0543 34188 cnosfapforli.it – [email protected] Aree d’intervento: formazione integrata con la scuola superiore per l’acquisizione di qualifiche professionali nell’area meccanica e disegno tecnico. Formazione dei giovani per qualifiche professionali. Formazione postdiploma. Aggiornamento professionale per operatori metalmeccanici. Tirocini formativi. Formazione linguistica per stranieri. DINAMICA s.r.l. Via A. Vivaldi, 13/A Forlì tel. 0543 724670 fax 0543 795265 dinamica-fp.it – [email protected] Aree d’intervento: formazione di giovani e adulti nel settore agricolo. Formazione post-diploma. 61 ECIPAR Forlì-Cesena - Societa' consortile a r.l.. Viale Roma, 274b Forlì tel 0543 473637 fax 0543 473639 – eciparfc.it - [email protected] Aree d’intervento: formazione dei giovani verso le professioni dell’artigianato. Formazione post-diploma. Formazione degli operatori delle imprese artigiane. Apprendistato. Tirocini formativi. En.A.I.P. Forlì – Cesena - En.A.I.P. Forlì Via Campo di Marte, 166 Forlì tel 0543 60599 fax 0543 401747 enaip.forli-cesena.it [email protected] Aree d’intervento: formazione integrata con la scuola superiore per l’acquisizione di qualifiche professionali nell’area elettrica e disegno tecnico. Formazione dei giovani per qualifiche professionali. Formazione post diploma. Aggiornamento professionale per operai e tecnici. Corsi di informatica e lingue per adulti. Tirocini formativi. Formazione area disabili. Formazione linguistica per stranieri. En.A.I.P. Forlì – Cesena - En.A.I.P. CESENA Piazzetta Don Ravaglia, 2 Cesena Tel 0547 28969 Fax. 0547 366098 - [email protected] En.A.I.P. Forlì – Cesena - En.A.I.P. CESENA Via Savolini, 9 Cesena (FC) Tel. 0547 324551 - Fax. 0547 383082 [email protected] ENFAP Emilia Romagna Viale della Libertà , 1 Forlì tel 0543 28235 – fax 0543 28235 enfap.emr.it – [email protected] Aree d’intervento: formazione integrata con la scuola superiore per l’acquisizione di qualifiche professionali nell’area della cura alla persona. Formazione dei giovani per qualifiche professionali. Formazione post diploma. Aggiornamento professionale per operai e tecnici. Attività di saldatura, corsi di informatica. Tirocini formativi. Formazione linguistica per stranieri. E.N.GI.M - Ente nazionale Giuseppini del Murialdo Via Canonico Lugaresi, 202 Cesena tel 0547 335328 fax 0547 600141 engimcesena.it [email protected] Aree d’intervento: formazione integrata con la scuola superiore per l’acquisizione di qualifiche professionali nell’area elettrica/meccanica e disegno tecnico. Formazione dei giovani per qualifiche professionali. Formazione post-diploma. Aggiornamento professionale per operai e tecnici. Tirocini formativi. Formazione linguistica per stranieri. FORM.ART. Società Consortile a r.l. SEDE OPERATIVA DI FORLI' Viale Italia, 47 Forlì tel 0543 20200 fax. 0543 21840 formart.it - [email protected] Aree d’intervento: formazione dei giovani verso le professioni dell’artigianato. Formazione post-diploma. Formazione degli operatori delle imprese artigiane. Apprendistato. FORM.ART. Società Consortile a r.l. SEDE OPERATIVA DI CESENA Via Cerchia S.Giorgio, 145 Cesena tel 0547 630103 fax. 0547 630525 formart.it - [email protected] GRUPPO FIPES srl Via dell’Artigiano, 7 Forlimpopoli tel 0543 742565 fax 0543 470412 gruppofipes.it – [email protected] Aree d’intervento: socio-sanitaria, pubblica amministrazione, ministero della difesa, aziende commercioturismo, formazione superiore universitaria. IAL CISL Emilia-Romagna Scuola Regionale di Ristorazione della Romagna - Cesenatico Via Carducci, 205 Cesenatico tel 0547 675792 fax 0547 675792 scuolaturismo.org - [email protected] Aree d’intervento: formazione integrata con la scuola superiore per l’acquisizione di qualifiche professionali nell’area dei servizi turistici. Formazione dei giovani per qualifiche professionali. Formazione post-diploma. Aggiornamento professionale per operatori turistici. IAL CISL Emilia-Romagna IAL EMILIA ROMAGNA AGENZIA FORMATIVA DI FORLI’-CESENA VIa Fratelli Del Turco 30 Forlì tel 0543 370507 fax 0543 808286 ialemiliaromagna.it – [email protected] Formazione Iniziale, Superiore, Continua e Permanente nel settore turistico – alberghiero e Servizi IRECOOP Forlì Cesena Via Dandolo, 18 Forlì tel 0543 370671 fax 0543 24282 irecoop.it – [email protected] Aree d’intervento: Aggiornamento professionale per operatori della cooperazione nei settori agroalimentare, edile, sociale, servizi. Formazione per disoccupati verso i profili richiesti dalle cooperative, fra cui l’Operatore Socio-Sanitario. Formazione post-diploma. Apprendistato. Tirocini formativi. Formazione linguistica per stranieri. 62 I.S.C.O.M. Formazione Forlì Cesena P.le della Vittoria, 23/19 Forlì tel 0543 378025 fax 0543 456336 iscomer.it – [email protected] Sede Op: Via Giordano Bruno, 118 Cesena tel 0547 639892 fax 0547 632190 ascom-cesena.it – [email protected] Aree d’intervento: formazione per operatori del commercio nelle aree: amministrazione e finanza, controllo di gestione, commercio estero e lingue, informatica, marketing e comunicazione, gestione risorse umane, qualità, sicurezza e ambiente. Formazione post-diploma. Apprendistato. Tirocini formativi. NUOVA SCUOLA EDILE DELLA PROV. DI FORLI-CESENA Piazza Campolongo, 69 Panighina di Bertinoro tel 0543 448330 fax 0543 449345 scuolaedileforlicesena.it [email protected] Aree d’intervento: formazione dei giovani verso le qualifiche edili. Aggiornamento professionale per operatori edili (operai e tecnici). Apprendistato. Qualificazione professionisti. TECHNE Società consortile per azioni SEDE DI FORLI’ Via M.Buonarroti, 1 Forlì tel 0543 410711 fax 0543 405144 techne.org – [email protected] TECHNE Società consortile per azioni SEDE DI CESENA Via Savolini, 9 Cesena tel 0547 637211 fax 0547 382000 techne.org – [email protected] Aree d’intervento: formazione integrata con la scuola superiore per l’acquisizione di qualifiche professionali nell’area dei servizi alla persona. Formazione dei giovani per qualifiche professionali. Formazione post diploma. Aggiornamento professionale per operatori dell’area sociale e dipendenti pubblici. Corsi per adulti di lingue ed informatica. Formazione nell’area della disabilità. SERVIZI SOCIALI Forlì: Sportello Sociale - via Leone Cobelli, 31 Telefonicamente si possono richiedere informazioni sui servizi sociali del territorio e fissare appuntamenti con gli operatori, chiamando il 0543 712888 nei seguenti orari: lunedì, mercoledì, venerdì, dalle ore 8.30 alle 13.30 martedì e giovedì dalle 8.30 alle 18.00 - Personalmente si può accedere agli sportelli nei seguenti orari: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 13.30, martedì dalle 8.30 alle 18.00 giovedì dalle 14.00 alle 18.00. Le assistenti sociali ricevono solo su appuntamento Cesena: Sportello Sociale - Piazza del Popolo, 10 Tel. 0547 356543 Fax 0547 356816 Orario di apertura al pubblico: lunedì e mercoledì dalle ore 8.30 alle ore 12.00; giovedì dalle ore 13.30 alle ore 16.00 - tel 0547 356856 – fax 0547 356509 - [email protected] Unione dei Comuni Rubicone Comune di Gatteo: Assistente sociale- Lisa Bartoletti tel.0541 935514 Comune di San Mauro Pascoli Assistente sociale- Alessandra Mazzavillani tel.0541 936017 Comune di Savignano sul Rubicone Assistente sociale – Michela Montalti tel.0541 809673 per fissare appuntamento contattare lo Sportello Rosa - tel. 0541/809687 [email protected] Ufficio amministrativo: sede Savignano sul Rubicone P.zza Borghesi n.9 Iliana Rossi William Protti tel.0541 809671 Cesenatico: Sede: Via A. Saffi, 1 - 1^ piano tel. 0547 – 79324/79203 fax: 0547 - 79305 mail: [email protected] - Orari di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 8,00 alle 12,00; giovedì anche dalle 15,00 alle 17,00. CENTRO DI ASCOLTO E PRIMA ACCOGLIENZA BUON PASTORE (CARITAS) – caritas-forli.it Forlì Direzione Piazza Dante 1 - 47121 Forlì Tel/Fax : 0543 26061 Segreteria Via dei Mille 28 – 47121 Forlì Tel: 0543-30299 / Fax: 0543-39850 e-mail: [email protected] Centro di ascolto “buon pastore”: via fossato vecchio 20 - 47121 forlì tel: 0543-35192 / fax:0543-39379 e-mail: [email protected] Centro di spiritualita’ “buon pastore” via paradiso 33 - 47121 forlì tel: 0543-32276 e-mail: [email protected] e-mail: [email protected] Associazione incontri via dei mille 28 - 47121 forlì tel: 0543-30299 / cell: 3883408290 / fax: 0543-39850 e-mail: [email protected] I colori dell’incontro via dei mille 28 - 47121 forlì tel: 0543-30299 / cell: 3883408290 / fax: 0543-39850 e-mail: [email protected] 63 Ufficio servizio civile e promozione giovani: corso della repubblica 75 - 47121 forlì tel/fax: 0543-30527 e-mail: [email protected] e-mail: [email protected] e-mail: [email protected] Osservatorio poverta’ e risorse via dei mille 28 - 47121 forlì tel: 0543-30299 / fax: 0543-39850 e-mail: [email protected] Cesena Via Mura S. Agostino, 16 - Cesena – 47521 tel. 0547 29369 / 0547 611060 Fax. 0547 26803 [email protected] Orario: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.00 alle 12.00 (accoglienza). Mercoledì e venerdì dalle 16.00 alle 19.00 (servizio doccia e guardaroba) SERVIZI PER L’ALLOGGIO – EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA Segue le pratiche relative agli alloggi di edilizia residenziale pubblica (domande, graduatorie, etc.). Forlì Unità Adulti e Politiche Abitative Corso Diaz, 21- Comune di Forlì Tel. 0543/712788 - Fax 0543/712782 Lunedì e venerdì dalle 8.30 alle 13.30; martedì dalle 9.00 alle 18.00; giovedì dalle 15.30 alle 17.30. Cesena Piazza del Popolo, 10 0547.356345-272-335-492 Fax 0547.356832 Lunedì, Mercoledì e Giovedì dalle 8.30 alle 13.30 Giovedì dalle 14.30 alle 17.00 Cesenatico Via A. Saffi, 1 - 1^ piano tel. 0547 – 79324/79203 fax: 0547 – 79305 [email protected] Unione dei Comuni del Rubicone Comune di Gatteo U.R.P – Piazza Vesi,6 – orari: dal lunedì al venerdì 8.00 -13.00 sabato 8.00-12.30 comune.gatteo.fo.it ; Comune di San Mauro Pascoli- U.R.P. P.zza Mazzini, 3 Orario: dal lunedì al sabato 8.00-13.30 e il primo martedì ogni mese dalle ore 14.30 alle ore 17.30, comune.sanmauropascoli.fc.it . Comune di Savignano sul Rubicone U.R.P P.zza Borghesi, 9 Orari: dal lunedì al venerdì 8.00- 14.30 sabato 8.00-13.00 SERVIZI ALLE DONNE – SERVIZI ALLE FAMIGLIE Centro Donna Il Centro Donna è un servizio a disposizione delle donne in cui è possibile trovare informazioni, servizi, consigli ed aiuti pratici. Il centro è in grado di accogliere ed indirizzare le persone verso i servizi del territorio, aiutandole a scegliere il percorso più rispondente alle specifiche esigenze. Al centro Donna opera una équipe integrata (educatrici, psicologiche e giuriste) che svolge servizio di consulenza e di sostegno individuale e di gruppo. Oltre alle prestazioni direttamente erogate all'utenza il Centro Donna e l'Ufficio Politiche di genere promuovono progetti rivolti alle donne del territorio ed organizzano iniziative delle pari opportunità. Offrono informazioni alle famiglie sulle risorse pubbliche e private del territorio, ascolto, consulenza e interventi innovativi per la qualità della vita di bambini e genitori. I servizi sono gratuiti. Forlì Centro Donna Via Tina Gori, 58 Tel. 0543 712660 - Fax 0543 712670 [email protected] - lunedì, giovedì e venerdì: 8.30-13.30 su appuntamento; martedì: 8.3013.00/14.00-18.00 su appuntamento; giovedì 15.00-18.00. Centro Antiviolenza mercoledì: 8.30 – 13.30 Consulenza Legale giovedì: 14.30 - 17.30 su appuntamento Consulenza psicologica martedì, giovedì: 10.00 - 17.30 su appuntamento; mercoledì 10.00 - 13.30 su appuntamento Cesena Centro Donna Comune Cesena Via Aldini, 36 Tel. e Fax 0547/355711 Su appuntamento: Martedì e venerdì dalle 9.00 alle 12.30. Giovedì dalle 15.30 alle 18.30 [email protected] Contatto Facebook: Centro Donna Cesena 64 Centro Donna Cesenatico Via U. Bassi, 1 - 47042 Cesenatico (FC) Tel. e Fax 0547 673730 [email protected] www.comune.cesenatico.fc.it/centro_donna SPORTELLO ROSA: Front-Office per donne e famiglie P.zza Borghesi, 9 - 47039 Savignano sul Rubicone (FC) Tel. 0541 809686 - 809687 [email protected] SERVIZIO CIVILE NAZIONALE VOLONTARIO Istituito con con la Legge n° 64 del 6 marzo 2001, dal 1°gennaio 2005 si svolge su base esclusivamente volontaria. È un' occasione di crescita personale per i giovani con cittadinanza italiana di età compresa tra i 18 ed i 29 anni non compiuti ed un modo per vivere un'esperienza di solidarietà ma anche per conoscere le proprie attitudini o scoprirne nuove in vista anche della ricerca di lavoro. Il volontario ha un monte ore annuale da rispettare di 1400 ore, pari a trenta ore settimanali, per un compenso di 433.80 € mensili. Info: serviziocivile.gov.it - coprescfc.it IL SERVIZIO CIVILE REGIONALE PER GIOVANI COMUNITARI E STRANIERI Possono partecipare alle selezioni i cittadini stranieri e comunitari con età tra i 18 anni e i 28 anni (non compiuti) residenti o domiciliati in Italia. Info: coprescfc.it EURODESK I punti Eurodesk offrono servizi gratuiti di informazione sui programmi e sulle opportunità offerte dall’Unione Europea e il Consiglio d’Europa nel settore della gioventù. Eurodesk Modigliana Via Fanelli, 2 - 47015 Modigliana (FC) Tel. 0546 940259 - Fax 0546 948668 [email protected] karabobowski.org/eurodesk.php Eurodesk Savignano sul Rubicone Corso Vendemini, 67 - Savignano sul Rubicone Tel. 0541 941539 - Fax 0541 645262 - [email protected] INFORMAZIONI UTILI SU PROGRAMMI EUROPEI Coop Controvento Via Calcinaro, 1458 - 47521 CESENA (FC) Tel. e Fax 0547 20524 [email protected] coopcontrovento.it Cooperativa sociale karabobowski Via Fanelli, 2 - 47015 MODIGLIANA (FC) Tel. 0546 940259 - Fax 0546 948668 [email protected] - karabobowski.org/eurodesk.php Consorzio solidarieta’ sociale Via Dandolo, 18 - 47121 FORLÌ (FC) Tel. 0543 28383 - Fax 0543 21234 [email protected] cssforli.it Uniser soc. coop. Via Valverde, 15 - 47121 FORLÌ (FC) Tel. 0543 551311 - Fax 0543 414326 [email protected] - uniser.net Sportello europeo c/o Informagiovani del comune di Forlì Presso questo sportello è possibile richiedere informazioni sugli enti e sui programmi europei più interessanti dal punto di vista della cultura, del volontariato, di studio, formazione e lavoro. P.tta della Misura 5 - 47121 FORLÌ (FC) Tel. 0543 712445 [email protected] Cooperativa libra c/o Informagiovani Ravenna Via M. D’Azeglio, 2 - 48121 RAVENNA (RA) Tel. 0544 36494 [email protected] http://informagiovaniravenna.racine.ra.it Educaid onlus Via Vezia, 2 - 47921 RIMINI (RN) Tel. e Fax 0541 28022 [email protected] - educaid.it Associazione going to europe Via degli Adelardi, 4 - 41121 MODENA (MO) Tel. 059 2034847- Fax 059 381146 [email protected] [email protected] http://goingtoeurope.org Mobilitas Piazzale Sante Solieri 1 Campus di Forlì – Punto Europa Forlì – mobilitasonline.net CENTRO PER LE FAMIGLIE Il Centro Famiglie è un servizio comunale che propone: - servizi informativi e di orientamento per le famiglie con bambini e interventi di supporto alla genitorialità. - informazioni sui servizi, le risorse e le opportunità, istituzionali e informali, che il territorio cittadino offre a bambini e famiglie (educative, sociali, sanitarie, scolastiche e del tempo libero), con particolare attenzione alle esigenze informative e di orientamento delle famiglie monoparentali, immigrate e con figli disabili; - servizi e iniziative di supporto ai genitori, anche attraverso la realizzazione di gruppi, corsi e incontri con esperti, servizi di consulenza e sostegno mirati ai diversi problemi delle famiglie; 65 - mediazione familiare a favore di coppie di genitori in fase di separazione o divorzio, per superare conflitti e recuperare un rapporto positivo nell'interesse dei figli; - forme innovative di aiuto economico alle famiglie, come i Prestiti sull'Onore per genitori in temporanea difficoltà economica e i progetti “Un anno in famiglia” e “Part-time” per i genitori che lavorano e che desiderano stare più tempo accanto ai propri bambini; - iniziative di promozione del volontariato familiare, dell'affido e dell'adozione, in collaborazione con le associazioni impegnate creare una reale cultura dell'accoglienza nelle città; - partecipazione a progetti che promuovono maggiori rapporti e solidarietà tra le generazioni ed esperienze di auto e mutuo-aiuto , come le Banche del tempo; gestione, in collaborazione con i servizi comunali per la prima infanzia, di centri per genitori e bambini finalizzati all'aggregazione dei genitori, alla socializzazione delle famiglie e all'educazione dei bambini. Forlì Via Bolognesi, 23 – Forlì Tel: 0543 21013 – 30709 Fax: 0543 21986 E-mail: [email protected] – informafamiglie.it Apertura al pubblico (diretta e telefonica):lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 9.00 alle 13.30 martedì e giovedì dalle 14.30 alle 18.00 Cesena Via Ex Tiro a Segno, 239 - 47522 Cesena tel. 0547/333611 - fax 0547/333611 e-mail: [email protected] Sportello aperto al pubblico: Dal lunedì al giovedì dalle 8.30 alle 13.00 Venerdì dalle 8.30 alle 12.30 Martedì anche dalle 14.00 alle 16.00 Savignano sul Rubicone Centro per le Famiglie dell'Unione dei Comuni del Rubicone (FC) via Roma, 10 - 47039 Savignano sul Rubicone (FC) tel. 0541/941371 e-mail: [email protected] C.I.F. Centro Italiano Femminile - Via Solferino, 21 47100 Forlì tel. 0543/33167 Comitato Impresa Donna CNA Forlí Cesena Via Pelacano, 24 Forlí tel 0543 770111 - fax 0543 770143 [email protected] F.I.D.A.P.A. Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari - Sezione Forlì/Cesena Via Palmeggiana, 285 47032 Bertinoro (FO) tel. 0543/704145 - Fax 0543/225046 Filo Donna Via E. Curiel, 51 Forlì tel 0543/552855 - fax 0543 552855 [email protected] http://web.tiscali.it/filodonna Soroptimist Via Hotel Della Città Forlì tel. 0541 781372 U.D.I. Unione Donne Italiane Piazza Maroncelli, 15 Forlì tel 0543 33017 PER LAVORARE COME BADANTE Punto Famiglia – Consorzio Mestieri Forlì Lo sportello che gestisce il servizio è attivo lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.30 martedì dalle ore 15.00 alle 18.00 Via Bonali, 86/88 (zona i Portici) - 47121 Forlì - Tel. 0543 370641 e-mail: [email protected] – aclifc.it ACLI Service Forlì s.r.l. Via Bonali, 86/88 – Forlì - tel 054332609 fax 054333909 Punto di appoggio al lavoro di cura Via Dandini 24/A - 47521 Cesena (FC) Tel. 0547 608323 - [email protected] 66 Centri per l'Impiego della Provincia di Forlì Cesena Viale Salinatore, 24 – 47121 Forlì – tel. 0543.714471 fax 0543.447468 – [email protected] Via Fornaci, 170 – 47521 Cesena – tel. 0547.621026 fax 0547.29456 – [email protected] Via Cipriani, 4 – 47039 Savignano S.R. - tel. 0541.800511 fax 0541.800516 – [email protected] Ufficio per il Diritto al lavoro dei Disabili: Piazza Morgagni, 9 47121 Forlì – tel. 0543.714407 fax 0543.447407 – [email protected] Sito internet: www.provincia.fc.it/lavoro Segui i nostri servizi su www.youtube.com/user/centriimpiegofc Aggiornamento generale febbraio 2015 Ultimo aggiornamento: 25 giugno 2015 Le informazioni presenti nella seguente dispensa hanno carattere unicamente informativo e divulgativo; la dispensa è aggiornata periodicamente, pertanto si declina ogni responsabilità anche rispetto a quanto riportato e diffuso e l'entrata in vigore di nuove disposizioni normative 67