Colleretto Informa N° 13 - Comune di Colleretto Giacosa

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Colleretto Informa N° 13 - Comune di Colleretto Giacosa
Gennaio 2013 – n.13
Semestrale di informazione del Comune di Colleretto Giacosa
(www.comune.collerettogiacosa.to.it)
Colleretto Informa n.13
Gentili concittadini,
La nostra Amministrazione si è trovata ad affrontare la gestione della Cosa Pubblica in anni difficili,
complicati, volubili, che spesso ci hanno costretto a
navigare a vista e che trovano riscontro nel disagio
e nelle paure che gli italiani hanno a loro volta dovuto affrontare.
Il 2013 è stato un’altro anno in salita. Lo è stato per le
famiglie, imprenditori e commercianti, ma anche
per gli Enti Pubblici e le Istituzioni dello Stato. Queste ultime spesso non hanno dato un buon esempio
e non sono state all’altezza della situazione. Bisogna essere consapevoli che uscire dalla crisi economica e culturale richiede impegno, intelligenza e disponibilità ad affrontare i cambiamenti.
Nel 2013 i tagli apportati dallo Stato, nello specifico i mancati trasferimenti ai Comuni,
ovvero l’IMU della prima casa e dell'area industriale (circa € 200.000), quest'ultima versata interamente allo Stato, e l’impossibilità da parte di Regione e Provincia di concedere finanziamenti hanno influito pesantemente sul bilancio del Comune di Colleretto
Giacosa.
L'Amministrazione comunale ha dovuto fare i conti con questi limiti e queste incertezze,
costringendoci a continue riflessioni e a nuove e diverse scelte rispetto al passato.
Nel ringraziare per l’attenzione, cogliamo l’occasione per augurare ad ognuno di voi
Buone feste e Buon 2014.
L’ Amministratori Comunale
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Lavori di manutenzione finalizzati anche al sostegno del reddito
Nei mesi di agosto e settembre sono stati realizzati numerosi
interventi manutentivi che hanno riguardato edifici comunali e
aree pubbliche. Sono stati riverniciati le porte e gli infissi dell'attuale Municipio e di quello vecchio, i ripari, gli arredi in legno e in ferro, i giochi, le panchine sono state riparate e sono
state sostituite delle parti in legno.
Questi interventi sono stati finanziati attraverso l’acquisto di
vaucher. La riforma del lavoro consente ai Comuni l'impiego
temporaneo di personale, remunerato tramite i voucher, per
svolgere i lavori di manutenzione delle strutture pubbliche. I
VOUCHER sono considerati un sistema di remunerazione del
lavoro accessorio.
Il Comune di Colleretto Giacosa, avendone facoltà, ha scelto di sostenere il reddito
dei nostri concittadini.
Quindi, come previsto dalla legge, hanno potuto beneficiare dei vaucher disoccupati e
cassaintegrati, lavoratori part time (anno 2013) e pensionati (titolati di trattamento
pensionistico in regime obbligatorio). All’avviso pubblico del Comune hanno risposto 11
persone. Tre hanno successivamente rinunciato, mentre i rimanenti si sono detti disponibili a svolgere questi interventi.
Per l’acquisto dei vaucher il Comune ha impegnato € 5.520 finanziati per € 5.000 con
parte dell’emolumento del Sindaco dell'anno 2011 non ancora utilizzato. I restanti € 520
sono stati finanziati con parte dei gettoni di presenza dei Consiglieri Comunali dell'anno
2012.
L’Amministrazione avendo fatto questa scelta, ritiene di aver dato una risposta appropriata, anche se non completa, alla domanda di sostegno economico di molte famiglie
sempre più toccate dalla crisi. Peraltro i numerosi lavori svolti erano necessari per
manutenere il patrimonio comunale.
Il valore nominale dei voucher è di € 10 comprensivi della contribuzione (13%) a favore
dell’INPS che viene accreditata sulla posizione individuale contributiva del prestatore di
lavoro; di quella a favore dell’INAIL per l’assicurazione anti infortuni (7%) e di un compenso all’INPS per la gestione del servizio (5%). Il valore netto del voucher da € 10 è
quindi di € 7,5 a favore del prestatore di lavoro.
L’uso dei vaucher può considerarsi una risposta concreta, rispettosa dei lavoratori,
della loro sicurezza e uno strumento di contrasto alle forme di lavoro nero.
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Stage estivi di ragazzi presso il Comune
Durante l’estate una decina di ragazzi, in prevalenza ragazze, alternandosi hanno svolto
degli stages presso gli Uffici comunali.
L’iniziativa era rivolta alle ragazze e ai ragazzi di Colleretto che frequentano le scuole
medie superiori. I ragazzi hanno affiancato alternandosi il personale comunale per due
settimane, con lo stesso loro orario lavorativo.
Una parte delle ore sono state dedicate ad attività della biblioteca.
I ragazzi hanno lavorato alla sistemazione degli archivi e alla creazione di strumenti informatici per la facilitazione della ricerca dei documenti e della loro catalogazione informatica.
Ad Alessia Arianna Giada, le due Federiche, Marica, Marta,
Matteo e Sonia
Un impiego migliore della Palestra
La sede del Municipio dispone, nel piano seminterrato, di uno spazio impiegato come
palestra, quando qui aveva sede la scuola elementare, e successivamente utilizzato coma sala eventi quando non c’era il Salone Piero Venesia.
Si ricorda che:
• il locale è stato dotato di attrezzature acquistate su richiesta dei giovani, a seguito di
finanziamento di un progetto presentato alla Provincia;
• è stato predisposto un Regolamento Comunale per garantire la sicurezza degli utilizzatori e a tutela del Comune, ma anche finalizzato a:
• gestire lo spazio (promuovendo l’utilizzo di diverse fasce di età e una partecipazione allargata, anche a persone provenienti dai Comuni limitrofi);
• offrire la possibilità di organizzare gruppi autogestiti e ridotti, come numero di
partecipanti;
• definire quote di iscrizioni annuali (a parziale copertura di spese di gestione quali
luce, riscaldamento e pulizia) differenziate per età, luogo di provenienza ed eventuale impiego delle attrezzature.
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Nonostante questi interventi, ma anche a fronte delle attività avvicendate in questi anni, si ritiene che:
1.
il locale ha accolto attività autogestite che hanno sottoutilizzato lo spazio e le attrezzature:
• lo spazio è stato utilizzato per molti anni per un corso di ginnastica con un istruttore e circa 20/30 persone, provenienti anche da altri Comuni. L’attività è organizzata da residenti e svolta in un periodo ridotto dell’anno (sei mesi per due ore
settimanali);
• le restanti attività avvicendatesi hanno riscontrato scarsa adesione e discontinuità;
• nonostante il Regolamento prevedesse la possibilità di utilizzare lo spazio anche
a gruppi ridotti (minimo 2 persone) e in ampie fasce orarie, le attività che prevedevano l’utilizzo delle attrezzature non sono riuscite a consolidarsi nel tempo.
2.
questo spazio presenta una gestione complessa con difficoltà di risoluzione:
• impossibilità da parte del Comune di garantire, comunque e sempre, condizioni
di sicurezza dei fruitori e a tutela del Comune. Es. visite mediche per utilizzatori,
copertura assicurativa in caso di incidenti o qualora siano provocati danni;
• impossibilità di verificare un corretto utilizzo delle attrezzature o delle attività
svolte con il rischio di richieste danni per responsabilità imputabili al Comune;
• reale impossibilità da parte del Comune di provvedere al controllo obbligatorio
per legge delle attrezzature;
• impossibilità di verificare che l’utilizzo delle attrezzature avvenga unicamente da
parte di persone regolarmente iscritte:
• difficoltà di gestione del locale: es. insoddisfazione per le pulizie e per coesistenza di attività diverse, riscossione quote di partecipazione.
L’Amministrazione nel prendere atto delle problematicità sopra citate di difficile risoluzione ritiene inopportuno per il Comune l'assunzione di responsabilità che non sarebbe
in grado di sostenere. Pertanto, previa approvazione da parte del Consiglio Comunale,
si è scelto di affidare questo spazio e le attrezzature in concessione non esclusiva ad un
Istruttore.
La Convenzione sottoscritta, non essendo a titolo esclusivo, garantisce la continuità
del Corso di ginnastica nei giorni e negli orari indicati dal gruppo.
La Convezione sottoscritta con il nuovo gestore prevede che al Comune sia corrisposta
una quota annuale di € 2.200 per i primi due anni e dal terzo al quinto di € 2. 450. Il canone annuale tiene conto di spese di riscaldamento, luce e pulizie sostenute dal gestore
per i consumi legati all’utilizzo del gruppo del corso di ginnastica.
Sono a carico del gestore: la pulizia dei locali, la manutenzione ordinaria, il pagamento
delle spese di luce, riscaldamento e acqua. Il tutto normato da una Convenzione della
durata di 5 anni.
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Resta invariato il Regolamento Comunale per l’uso della sala da parte dei partecipanti
al corso di ginnastica che continueranno a corrispondere al Comune le stesse quote annuali già stabilite a copertura delle spese di luce, riscaldamento e pulizia dei locali e
precisamente:
€ 30 per i residenti in età compresa tra i 18 /29 anni e gli ultra 65 enni
€ 40 per i residenti fuori dalle fasce si età indicate sopra
€ 50 per i non residenti
Minori entrate richiedono la revisione delle spese
Le difficoltà incontrate per il raggiungimento di pareggio di bilancio del 2013, hanno costretto l’Amministrazione comunale a operare delle scelte che hanno tenuto conto del
le difficoltà in cui si possono trovare tutti quanti, inclusi i percettori di reddito.
Sono state mantenute invariate le tassazioni; diversamente da come stanno facendo
molti Comuni italiani, si è scelto di non far leva sui tributi locali, in particolare non aumentando l’addizionale comunale IRPEF, .
L’Addizionale IRPEF per il Comune di Colleretto Giacosa (per la determinazione del
pagamento dell’imposta sui redditi dovuta da tutti i quelli che pagano l’IRPEF come
lavoratori dipendenti e autonomi, pensionati … ) è rimasta ferma allo 0.45 %. – invariata dal 2008.
Nel 2013 circa 2mila Comuni italiani hanno fatto leva sul tributo locale dell’addizionali
IRPEF. In 267 Comuni il rincaro è arrivato al valore massimo consentito: 0,8%.
Porre attenzione alla comunità
Sono state totalmente garantite le voci di spesa tradizionali del sociale riguardanti
scuole e Consorzio IN.RE.TE. A causa della difficoltà reperimento delle risorse finanziarie, il Capitolo del Sociale (parte istituita in questi anni dal Comune per finanziare iniziative come il sostegno al reddito di famiglie con difficoltà, progetti e attività per giovani e
bambini, aiuto a forme di disagio, ambulatorio infermieristico) ha visto, rispetto agli anni precedenti, una lieve riduzione dell'impegno di spesa.
E’ bene sottolineare che il Comune, anche attraverso i Servizi Sociali, ha visto un aumento delle richieste di aiuto economico. Sono in aumento casi di persone e famiglie
monoreddito che faticano ad arrivare a fine mese, a sostenere i pagamenti di bollette, a
fare la spesa e a pagare la mensa scolastica. Queste realtà hanno motivato l’Amministrazione a fare scelte coerenti con i tempi che stiamo vivendo, cercando concretamente
di porre attenzione alla situazione dei nostri concittadini, come è giusto venga fatto
da una Istituzione Pubblica.
La riduzione di spesa apportata nel Bilancio 2013 al capitolo del Sociale (stanziati €
2.000) è stata compensata con l’acquisto dei vaucher.
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Il Comune si deve adeguare alla Spending Review
Occorre ancora precisare che alcuni tagli apportati al Bilancio 2013 sono dovuti alla necessità di adeguare le uscite di Bilancio alla Spending Review.
La revisione della spesa pubblica - Spending Review - è l'analisi sistematica delle strutture organizzative, delle procedure di decisione e di attuazione, dei singoli atti all’interno dei programmi e dei risultati.
I capitoli di spesa di tutte le Amministrazioni pubbliche vengono passati al vaglio per vedere cosa può essere tagliato, per scoprire se ci sono sprechi o inefficienze. La revisione
della spesa pubblica investe anche gli acquisti delle amministrazioni pubbliche. Principio dell'operazione è quello di identificare da parte del Ministero dell’Economia spese
che non contribuiscono a raggiungere gli obiettivi che sono stati affidati alle diverse amministrazioni o che li raggiungono in maniera inefficiente, con spese molto più alte del
necessario.
Al nostro Comune, per il raggiungimento del pareggio di bilancio del 2013, è stato chiesto di rivedere la Spesa Pubblica per circa 10.000 € (rispetto al bilancio 2012) con precise riduzione di spesa principalmente riguardanti i capitoli di illuminazione, riscaldamento e pulizie.
Rivista la Convenzione con l’Associazione Sportiva
Queste situazioni hanno indotto l’Amministrazione a rivedere la Convenzione con l’Associazione Sportiva, rimasta in questi anni invariata.
Visti i vincoli dettati dalla Spending Review e le minor entrate di Bilancio, per il Comune, è diventato troppo oneroso sostenere interamente i costi di gestione del Campo
Sportivo, le spese di luce e riscaldamento che per il 2012 sono state € 9.369,30.
Pertanto è stata sottoscritta una appendice alla Convenzione con l’Associazione Sportiva, valida per un anno, con scadenza giugno 2014, che stabilisce quanto segue:
• il Comune erogherà all’Associazione Sportiva un contributo di € 4.500 così ripartito:
€ 2.250 nel secondo semestre del 2013 e i restanti € 2.250 nel primo semestre 2014
a copertura delle spese sostenute dall’Associazione. Si precisa che le spese per luce e
riscaldamento nel primo semestre del 2013 sono state sostenute dal Comune.
• l’Associazione Sportiva, da parte sua, si impegna a corrispondere al Comune le spese
dei consumi di luce e riscaldamento (equivalenti alle bollette) da giugno 2013 a giugno 2014 che entreranno nel bilancio del Comune.
L’Appendice firmata da Associazione Sportiva e Comune ha permesso di non modificare
la Convenzione prima della scadenza naturale, lasciando alla futura Amministrazione il
compito di stabilire contenuti e condizioni che dovranno, sempre più, tener conto sia
della situazione economica in cui si trovano i Comuni, sia delle procedure di spesa a cui
occorre attenersi. In sintesi il Comune eroga all’Associazione un contributo annuo di €
4500 (a copertura di spese e manutenzioni del campo), mentre l’Associazione Sportiva
provvede a sostenere costi di illuminazione e riscaldamento
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La decisione assunta dall’Amministrazione non è certamente popolare, ma ci è parsa
quella più percorribile e corretta da fare. Siamo consapevoli che sino a quando è stato
possibile questo Comune e anche questa Amministrazione hanno sostenuto l’Associazione Sportiva, come per altro, nonostante questa decisione, è giusto si continui a fare,
compatibilmente con le risorse di cui si dispone.
Cultura e tempo libero
Il Bilancio comunale del 2013 non vede copertura per il Capitolo della Cultura ritenendo prioritario garantire il finanziamento di altri servizi, ma anche per aver scelto che
queste attività sarebbero state comunque realizzate attraverso l’emolumento del Sindaco che per l’anno 2013 viene impiegato per le attività culturali e sociali, qui descritte.
Prosegue la stagione teatrale con il Teatro Giacosa
L’Amministrazione ha ritenuto importante per il Comune sostenere la stagione teatrale 2013/2014 del Teatro Giacosa, come fatto per le stagioni precedenti, ma riducendo il contributo a € 1500 finanziandola con l'emolumento sindaco.
DATE SPETTACOLI
Sabato 18 gennaio
Allegro andante, con al cont e l’amante
Sabato 1 febbraio
A l’l è mac nà quesrion ‘d spirit
Sabato 22 febbraio
Si, viaggiare omaggio a Lucio Battisti
Sabato 29 marzo
Pignasecca e Pignaverde
Una settimana di giochi per i bambini
Il scarsissimo numero di iscritti quest’anno non ha consentito di avviare il Centro
Estivo. Per sopperire a questa mancanza è stata organizzata una settima di attività
sportive e di gioco a cui tutti i bambini hanno potuto partecipare gratuitamente. L’iniziativa si è svolta nel parco giochi, l’ultima settimana di agosto. Il costo dell’attività
è stato di € 192, finanziato con l'emolumento del sindaco.
Una Finestra sui Presepi con Pippi Calzelunghe e la Festa degli Auguri
In occasione della tradizionale iniziativa natalizia organizzata dalla Pro Loco “Una
finestra sui Presepi” il Comune ha contribuito all'arricchimento del programma, oltre che con il Patrocinio, anche organizzando lo spettacolo Pippi Calzelunghe a cura
del Teatro d’Aosta con Stefania Ventura. Il costo dello spettacolo € 920, finanziato
con l'emolumento del Sindaco.
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V Edizione Settembre Giacosiano
Anche quest’anno è stata organizzata la V Edizione del Settembre Giacosiano, a nostro avviso, una delle migliori per l’impostazione individuata.
Il Settembre Giacosiano diventa l'occasione per celebrare e approfondire la conoscenza di Giuseppe Giacosa, tramite promozioni di tipo culturale e attività che prevedono anche la partecipazione del pubblico
Sono stati messi al centro dell’iniziativa Spettacoli e Laboratori rivolti anche ad un
pubblico giovane, bambini e famiglie. In futuroq ueste attività potranno essere ancor meglio sviluppate promuovendo iniziative, come i Concorsi, in particolare rivolti
ai giovani, capaci di spostare maggiormente l’attenzione su Colleretto e sulla figura
di Giuseppe Giacosa.
Come sempre è stata mantenuta la parte espositiva, ai cui è stata dedicata sia la
Vetrina, sia l’allestimento nella sala di ingresso del pluriuso.
Come per le precedenti Edizioni è stata data attenzione all’aspetto collaborativo con
soggetti ed sia Enti pubblici che privati, locali e di altre realtà geografiche; scelta in
grado di dare valore aggiunto all’iniziativa.
Nonostante la pessima giornata (che ha costretto organizzatori, espositori e visitatori, a modificare il programma) la scelta della Pro Loco di sostenere il Settembre
Giacosiano è stata importante perché ha coinvolto attività locali e cittadinanza portando valore aggiunto all’iniziativa, e perché ha dimostrato che la valorizzazione di
un territorio deve coinvolgere il più possibile l’intera comunità. Per queste ragioni è
doveroso che l’Amministrazione ringrazi la Pro Loco e a tutti coloro che hanno partecipato.
Un particolare ringraziamento alla Civica Scuola di Liuteria del Comune di Milano, al
Maestro Lorenzo Girodo, alla Fondazione Arte Nova di Romano Canavese, alla Signora Cristina Ariagno, alla Biblioteca di Donnaz, al Dr. Filippo Ghisi del Borgo Medievale di Torino e alla Dr.ssa Enrica Pagella.
La V Edizione del Settembre Giacosiano è stata finanziata con l’emolumento del Sindaco. Il costo è stato di € 3.950.
A Gennaio 2014 Edizione del Premio Giacosa Le Nuvole
La V Edizione del Settembre Giacosiano non ha visto la consegna del Premio Nazionale Giuseppe Giacosa Parole per la Musica in quanto, allora, la Fondazione CRT
non aveva ancora dato una risposta alla richiesta del finanziamento richiesto dal nostro Comune a sostegno dell'evento.
La risposta è pervenuta solo a metà dicembre. La Fondazione CRT finanzierà l’iniziativa con un contributo di € 8.400 che consentirà l'organizzazione di due eventi.
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Conferimento del premio Le Nuvole – dedicato ai giovani artisti - domenica 26 gennaio 2014 nel salone Piero Venesia.
Al termine della cerimonia seguirà uno spettacolo musicale del premiato.
Il 23 marzo 2014 nel salone pluriuso sarà realizzato lo spettacolo Colazione da Tiffany.
Solo con l’assestamento di Bilancio garantiti i contributi alle nostre Associazioni
Solo con l’assestamento di Bilancio è stato possibile reperire le risorse per finanziare i contributi annuali a sostegno delle attività svolte dalla Banda Musicale di Colleretto e Parella € 500 e all'Associazione Pro Loco € 500.
La Fondazione San Paolo ha finanziato il Progetto del nostro Comune con ArteNova
e i Comuni di Romano e Parella
La collaborazione, in occasione del Settembre Giacosiano, con la Fondazione ArteNova di Romano Canavese ha consentito al nostro Comune di collaborare ad un
Progetto Integrato presentato alla Compagnia di San Paolo che vede la partecipazione del Comune di Romano Canavese, della Fondazione ArteNova di Romano Canavese, dell’Associazione Pedaneus e del Comune di Parella.
Il nostro Comune ha richiesto un finanziamento di € 12.000 per un progetto triennale 2014 – 2016 finalizzato a sostenere iniziative come il Settembre Giacosiano, i
concorsi rivolti ai giovani, eventi per promuovere la figura di Giuseppe Giacosa e la
valorizzare questi luoghi.
A fine anno la bella notizia dell’accoglimento del progetto.
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Tassa Raccolta Rifiuti - TARES 2013
Come sappiamo la nuova Tassa Raccolta Rifiuti introduce nuove e
differenti basi di calcolo rispetto a quanto pagato sino al 2012. E'
importante sottolineare due aspetti che permetteranno di comprendere meglio la nuova bollettazione.
• E’ importante sottolineare che la quota incassata dal Comune per la raccolta e lo
smaltimento dei rifiuti, importo pari a € 89.000, rispetto agli anni precedenti è rimasta invariata, mentre non sono più a carico dei cittadini le addizionali ECA e MECA, prima versate al Comune (circa € 9.000).
• La nuova tariffa si basa sui metri quadri presenti nella Banca Dati Comunale, che, in
questi anni, è stata aggiornata grazie anche alle informazioni fornite dagli utenti.
• La nuova tariffa tiene conto sia della superficie dell’abitazione che del numero di
componenti che producono rifiuti (una famiglia numerosa paga di più rispetto a chi
è solo), ma contemporaneamente è peggiorativa per alcune categorie commerciali,
maggiormente soggette alla produzione di rifiuti, come ristoranti, mense, bar, ortofrutta, alberghi.
Cosa cambia con la nuova Tariffa?
Per il Comune nulla in quanto continua a incassare dagli utenti lo stesso intero importo
che spende per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti e cioè € 89.000. Si precisa che è
obbligatorio che il Comune incassi dagli utenti l’intero costo del servizio.
Per tutti gli utenti cambia l’importo da pagare, in quanto, con l’insieme della tassa che
si versa al Comune (con possibilità di pagarla in tre rate: dicembre – gennaio – marzo),
con la prima rata, si versa allo Stato anche una maggiorazione pari a € o,30 al mq per i
servizi indivisibili. (la seconda voce – con codice differente presente nella prima rata)
Per le utenze domestiche il calcolo tiene conto dei metri quadrati della superficie abitativa, del numero dei componenti famigliari e dello o,30 €/mq versato allo Stato.
Questi dati vengono impiegati per determinare la Quota fissa e la Quota Variabile:
due voci che costituiscono la tassa che gli utenti pagano a Comune e Stato.
La Parte fissa è calcolata anche sulla base di un coefficiente che ogni Comune sceglie
di applicare o su base Minima o Media o Alta.
Il Comune di Colleretto Giacosa ha applicato la QUOTA FISSA MINIMA pari a € 0,65,
mentre la Parte variabile della tariffa non è stata applicata.
Questi calcoli hanno permesso di contenere gli aumenti per le utenze domestiche; il
di più è la parte che si paga allo Stato.
Nonostante gli aumenti dovuti dalla maggiorazione versata allo Stato questa formula ha permesso di pagare meno del minino consentito (pagare la quota fissa al
minino e pagare nulla per la quota variabile)
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Per le utenze produttive (commerciali / artigianali /agricole/ industriali) il calcolo viene fatto, oltre che sui metri quadrati, anche in base alla categoria di appartenenza.
La tariffa è composta da una Parte Fissa, da una Parte Variabile e dalla Quota per lo
Stato:
La Parte Fissa viene calcolata sulla base di una Quota Unitaria pari a € 0,30067, dei
metri quadri dell’attività produttiva e di un Coefficiente Variabile specifico per il
tipo di attività di appartenenza (es. Alberghi con ristorazione; Alberghi senza ristorazione; Uffici; Edicola; Attività artigianale; Carrozzeria e Autofficina; Attività industriali; Ristorante/trattori/pizzeria; Bar; Licenze alimentari)
La Parte Variabile viene calcolata sui metri quadri della superficie commerciale o
produttiva moltiplicati per un ulteriore Coefficiente Variabile B specifico per il tipo
di attività di appartenenza (es. Alberghi con ristorazione; Alberghi senza ristorazione; Uffici; Edicola; Attività artigianale; Carrozzeria e Autofficina; Attività industriali;
Ristorante/trattori/pizzeria; Bar; Licenze alimentari)
A tutte queste categorie non sono state applicate tassazioni aggiuntive per le aree
scoperte suscettibili di produzione di rifiuti, come i Comuni avrebbero potuto fare.
Da una analisi della nuova bollettazione anno 2013 risulta che:
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all’87 % di utenze domestiche e produttive risulta diminuita la parte di tassazione
versata direttamente al Comune. L’alta percentuale di questo dato può essere
considerato un buon risultato per tutti gli utenti;
è altrettanto vero che, se alla tassazione versata direttamente al Comune, si somma quella che ogni utente versa anche allo Stato, ne deriva un aumento complessivo della tassazione. Va anche detto che le Amministrazioni Comunali non possono assorbire o farsi carico di questa parte, in quanto dovuta ad altro Ente;
ad un numero poco significativo di utenti diminuisce la tassazione. Nonostante
questo dato sia minimo, se ne dà informazione;
ristoranti, mense, bar e alberghi, attività orto frutta vedono tutti un aumento
della tassazione in funzione della loro specifica categoria di appartenenza e delle
superfici dichiarate. I coefficienti individuati dal Comune non sono quelli proposti
dallo Stato che avrebbero visto aumenti pari al 180% rispetto a quanto pagato l’anno precedente. Gli aumenti applicati a queste categorie sono i più contenuti
possibili ben lontano dagli aumenti che si leggono sui giornali o da quelli applicati da altri Comuni;
ci pare importante ancora segnalare che a tutte le utenze produttive / commerciali / agricole non sono state applicate tassazione aggiuntive su aree scoperte
come sarebbe stato consentito fare;
come già detto alle utenze domestiche non è stata applicata la Quota Variabile,
mentre la Quota Fissa è stata fissata al MINIMO. Meno di così non si poteva far
pagare;
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Ciò che viene versato allo Stato (€ 0,30 al mq) è circa il doppio di quanto versato
con la Tassa Rifiuti negli anni precedenti con le addizionali ECA e MECA.
RETTIFICA PAGAMENTI TARES
Solo a ricevimento delle bollette da parte degli utenti, l’Amministrazione si è accorta
di un errore compiuto dalla ditta affidataria per l’emissione della bollettazione. In particolare è stato conteggiata in bolletta anche la quota variabile. La ditta provvederà ad
inviare lettera di rettifica con i nuovi importi da versare, contenenti le detrazioni spettanti. A chi ha già versato l’intero importo, l’Amministrazione restituirà la differenza.
In sintesi, con i nuovi conteggi tutte le utenze domestiche pagheranno “un pochino
meno” di quanto comunicato con il precedente avviso.
LAVORI E INVESTIMENTI PUBBLICI
Risparmio ed efficienza energetica nell’illuminazione
L’Amministrazione ha posto concreta attenzione
all’efficienza energetica, ritenendo questo obiettivo importante sia per l’ambiente, sia per l’economia del nostro Comune. Ciò è stato possibile utilizzando, proprio qui a Colleretto Giacosa, soluzioni diverse e strumenti tecnologici che consentono di ridurre i consumi, eliminare gli sprechi e
ottenere un risparmio energetico.
Il consumo energetico derivante dall'illuminazione pubblica incide in misura importante sui costi delle Amministrazioni pubbliche.
Studi sui consumi energetici in Italia rilevano che l’illuminazione comunale assorbe una parte rilevante delle risorse energetiche totali del Paese, a causa dell’impiego di sistemi e tecnologie ad alto consumo energetico e ad alto impatto luminoso, come lampade a bassa efficienza energetica e strutture di sostegno non adeguate, che causano la
dispersione della luce in tutte le direzioni diluendone il potere di illuminazione e generando inquinamento luminoso.
Le aree d'intervento su cui le Amministrazioni possono concentrarsi per ottenere un
risparmio energetico nell'illuminazione pubblica sono diverse. Un esempio è la sostituzione di impianti obsoleti e l’integrazione di tecnologie innovative di illuminazione a risparmio energetico, come è stato fatto qui a Colleretto Giacosa, con l’impiego
di:
• lampade efficienti come quelle a LED, che consentono un risparmio del 70% rispetto a quelle tradizionali
• strutture di sostegno adeguate alla funzione e al luogo da illuminare senza dispersioni superflue di luce elettrica;
• dispositivi di regolazione del flusso dell’illuminazione.
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Luci a LED con nuovi corpi illuminanti per il centro abitato
Proseguono i lavori di installazione e sostituzione dei nuovi corpi illuminanti (su palo e
a muro) impiegati nell’intero centro abitato che vedono l’impiego di luci a LED.
Il lavoro viene realizzato a lotti di cui il 1° già ultimato e il 2° in corso di installazione.
1° lotto Via Umberto, Via Torino e Via Giacosa sino al Municipio con interramento
parziale della linea di proprietà del Comune. La si sta utilizzando anche per il passaggio
della fibra ottica. Posa del palo prima presente nella piazza del Municipio nel tratto percorribile a piedi, di Via Nina Ruffini. Chiusura lavori € 52.204,46
2° e 3° lotto Via Giacosa secondo tratto, Via Gatta, Via Santa Liberata, Via San Rocco,
piazza del Rosario, Via Ivrea e Via delle fontane. In questo tratto l’intervento prevede
l’interramento della linea, rimozione di pali e posa di un palo in Largo Primo Maggio che
permette l’accesso al parco. Quadro economico di spesa € 139.000
Il progetto di illuminazione del centro abitato di Colleretto Giacosa vede l’impiego di
due differenti taglie di corpi illuminati Albany LED con le seguenti caratteristiche tecniche.
Le luci impiegate dotate di tecnologia a LED includono un motore fotometrico predisposto per garantire qualità e comfort nelle aree di installazione e assicura risparmio energetico e ridotte emissioni di CO2.
RISPARMIO ENERGETICO FINO AL 75%
La combinazione della tecnologia a LED, con l'alimentatore a flusso costante e con il sistema di regolazione, rende possibile raggiungere un risparmio energetico del 75%, in
confronto ad apparecchi equipaggiati con tecnologia tradizionale.
Le luci impiegate hanno il marchio "La Luce Verde" che rappresenta un indicatore ambientale in base ai seguenti criteri:
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Nuove lampade con regolatori di flusso per i restanti corpi illuminanti comunali
Proseguono i lavori di installazione e sostituzione dei nuovi corpi illuminanti (su palo e
a muro) impiegati nell’intero centro abitato che vedono l’impiego di luci a LED.
Su tutti i restanti corpi illuminanti di proprietà del Comune (area industriale , vie e piazze) a settembre/ottobre sono state sostituite tutte le lampade e installati i regolari di
flusso, Dibawatt, (un alimentatore elettronico che ottimizza l’efficienza delle lampade
d'illuminazione esterna).
L’alimentatore elettronico è un sistema per il controllo delle lampade a scarica di diverse potenze e fornisce una tensione alternata in uscita che si irradia a una lampada o a
più lampade. Il dispositivo consente di distribuire uniformemente l’energia necessaria
per accendere lampade ad alta tensione di una stessa linea, come i lampioni di un circuito di illuminazione stradale, riducendo del 30% il dispendio energetico, raddoppiando la durata delle lampada e riducendo i costi fissi derivanti dal picco massimo di potenza in Kw; inoltre l'alimentatore elettronico salvaguarda i dispositivi di illuminazione
da sbalzi di tensione al momento dell'accensione e nel corso del funzionamento.
Come agisce l’alimentatore dimmerabile:
• installato fra la lampada e la rete elettrica, ingloba le funzioni tipicamente svolte
da diversi dispositivi (come accenditore, reattore e condensatore), con componenti elettronici testati per funzionare in condizioni ambientali estreme.
• All’accensione aumenta gradatamente la potenza assorbita dalla lampada, che
stabilizza poi durante il suo funzionamento. In questo modo, evita shock da sovracorrente all’accensione e da sbalzi di tensione durante il funzionamento.
• Elimina le perdite di potenza tipiche dei sistemi ferromagnetici.
• L’apposita funzione dimmer permette di ridurre la potenza assorbita negli orari
stabiliti.
• In caso di numerose lampade alimentate da un’unica linea molto lunga, queste
vengono alimentate alla stessa potenza. Si evita così sia la sovralimentazione delle prime, che durano più a lungo, sia la sottoalimentazione delle ultime, che migliorano la resa luminosa.
L’apparato costituisce un sistema di illuminazione a risparmio energetico
Esempio di risparmio con Dibawatt:
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Per il pagamento dell’installazione dei Dibawatt è stato acceso un leasing finanziario
che vede il pagamento di un canone annuo di 902 € a partire dal 2013 sino al 2019. Tale
spesa sarà compensata dalle riduzioni di consumo annue e anche garantite da una polizza fideiussoria / assicurazione in caso di mancato raggiungimento dell’obiettivo di risparmio del 30%.
Per l’intervento l’Amministrazione si è servita di Sorgenia Menowatt, società che opera la riduzione degli sprechi energetici
e delle diverse forme di inquinamento, riconosciuta da Legambiente.
Prime entrate prodotte dall’impianto fotovoltaico
L'importo della spesa per i lavori d'installazione dell’impianto fotovoltaico è di € 45.033,74. L'impianto fotovoltaico assieme al 1° lotto delle luci hanno creato un risparmio di spesa impegnata di circa € 9.000 spostati sul capitolo lavori pubblici.
Forniamo alcuni dati sull’impianto fotovoltaico allacciato alla rete a gennaio 2013.
Da gennaio a ottobre 2013 il GSE, per la vendita al gestore di energia non utilizzata, ha
versato al Comune circa € 3.600.
A gennaio 2014 si potrà richiedere l'allacciamento dei contatori comunali, Municipio,
vecchio Municipio, Salone (esclusa l’illuminazione pubblica) all’impianto fotovoltaico.
Quest’ultima procedura permetterà al Comune di avere ulteriori riduzioni di consumi in
quanto l’energia elettrica impiegata in Comune sarà prodotta, nelle giornate di sole,
dall’impianto fotovoltaico. Stiamo valutando l’installazione di un programma per monitorare dal Comune, o meglio ancora dal sito del Comune, il funzionamento dell’impianto.
Ulteriori futuri risparmi energetici
Sono state fatte valutazioni sulla possibilità di installare in Municipio (dove c’è un maggior consumo nelle ore diurne di energia e spese di riscaldamento) un impianto in grado di riscaldare o raffrescare impiegando la corrente prodotta dall’impianto fotovoltaico. Gli investimenti fatti quest’anno non ci hanno permesso di realizzare il progetto
che potrà essere attuato nel 2014.
Fibra ottica per collegamenti più veloci
Dopo San Felice sono ripresi i lavori di completamento della posa della fibra ottica attualmente già presente al Pluriuso. Il completamento dei lavori riguarda l’interramento
della fibra nel breve tratto di strada davanti al Salone - per il collegamento con via Torino. In via Torino la fibra passa nel cavidotto, interrato quando è stata cablata la pubblica
illuminazione, arrivando nello slargo davanti al Municipio. Da qui la fibra è stata nuovamente interrata per arrivare al Municipio. La spesa totale per questo intervento è di €
16.000 in parte con cofinanziamento della Provincia.
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L’intervento darà numerosi vantaggi.
Attualmente il Comune dispone di due collegamenti alla rete per garantire la trasmissione dati degli uffici comunali e dell’ambulatorio medico. Terminati i lavori sarà possibile razionalizzare i servizi, ma anche fornirne di nuovi.
In Municipio non sarà più necessario avere un doppio collegamento alla rete, con un
risparmio di spesa, estendibile anche all’Ambulatorio. L’edificio comunale e il salone saranno dotati di questo servizio. La fibra permetterà inoltre di fornire collegamenti gratuiti wireless che potremmo, in futuro, attivare nel parco giochi e nella piazza del Municipio.
Interventi di manutenzione straordinaria
Il muro che sostiene il sentiero che porta a Santa Liberata, nel corso dell’anno, ha subito due cedimenti. Il Comune, ritenendo gli interventi urgenti e necessari, anche per la
sicurezza pubblica, ha sostenuto i costi di ripristino. Costo totale € 3.500.
Piccoli interventi di conservazione della facciata del Municipio sono stati svolti durante
l’estate. Stessa attenzione verrà posta nei confronti dell’ ex Municipio. Costo complessivo degli interventi circa € 4.000
Nell’area industriale sono e saranno svolti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria come lavori di ripristino della viabilità. Il BIPCA ha provveduto a sue spese,
con approvazione dell’intervento da parte della Giunta, a rifare parte della segnaletica
orizzontale stradale. Il Comune completerà i lavori. A settembre sono stati riverniciati
gli anelli e la zoccolatura dei pali di tutti i corpi illuminanti dell’area industriale uniformandone il colore. I lavori svolti erano necessari e danno un’immagine dell’area più curata. Costo complessivo degli interventi circa € 7.000.
Pulizia del Rio Valassa e messa in sicurezza di Via Noriola
Ad inizio 2013 sono terminati i lavori di manutenzione straordinaria con pulizia del Rio
Valassa, finanziati con risorse del Comune (residui dell'anno 2011) per un importo pari
a € 7.865.
E’ stato inoltre effettuato un significativo intervento in Via Noriola sistemando la strada
e consolidando la sicurezza della via con la sostituzione dei ripari, inclusi quelli del ponte. Per contenere i costi di manutenzione futuri sono stati impiegati ripari di metallo
zincato.
Gli interventi sono stati finanziati con risorse del Comune (residui anno 2012 ) per un
importo pari ad € 15.730.
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Costruzione dei loculi cimiteriali
Dopo la predisposizione del Piano Regolatore Cimiteriale, la sua approvazione e quella
del progetto è iniziata la costruzione di trenta loculi. La spesa preventivata tra opere e
spese tecniche è di circa € 50.000. Al momento sono stati venduti 12 loculi, e i lavori sono stati ultimati. Il Comune provvederà inoltre a sostituite i pluviali e altre parti in rame
rubate.
Sistemazione di Via Umberto I e incertezze di Bilancio per reperire le risorse
I tagli apportati ai Bilanci, le minori entrate, ma anche l’incertezza di conoscere – sino a
fine anno – quanti saranno i trasferimenti dallo Stato ai Comuni “pregiudicano ” la programmazione degli investimenti dei Comuni. Manca la certezza su quali e quante risorse si può contare per realizzare gli investimenti.
Peraltro quest’anno, questa situazione di incertezza si è amplificata non potendo disporre delle entrate derivanti dall’IMU dell’area industriale circa € 200.000: nel 2011
interamente incassati dal Comune, nel 2012 incassati solo a metà, l’altra metà è stata
versata allo Stato, nel 2013 sono stati interamente versati allo Stato ed sono mancate
anche le entrate della prima casa.
Non potendo conoscere quanti sarebbero stati i trasferimenti dallo Stato al Comune,
l’Amministrazione è stata costretta ad attendere sino a fine anno (bilancio di novembre)
per conoscere quante risorse avrebbe potuto impegnare per svolgere (con le dovute
coperture) l’intervento di sistemazione di Via Umberto I. Questa situazione di incertezza ha costretto l’Amministrazione a rideterminare l’impegno due volte, cosa che permetterà di realizzare un intervento più significativo.
Inizialmente, con l’assestamento di bilancio, sono stati stanziati 99.000 € e successivamente, visti i possibili trasferimenti dello Stato, sono state reperite altre risorse ovvero
€ 57.000 che consentiranno di completare il tratto di strada con un impegno totale di
spesa di € 156.000.
Il progetto prevede un pregevole intervento di riqualificazione della via mirante a valorizzare l’aspetto di Borgo con porte di ingresso direttamente su una strada di ridotte
dimensioni, simile ad un vicolo. L’Amministrazione, con questo progetto, ha desiderato
tener conto della prerogativa, ancora presente in via Umberto I, rappresentante la bassa corte del Castello.
I materiali impiegati saranno lastre di pietra e cubetti. La scelta dell’impiego di questi
materiali è dettata dalla volontà di uniformarsi ai materiali (cubetti) già impiegati in parti del centro storico con la variante dell’impiego di due lastre centrali in pietra per la realizzazione della parte di scorrimento veicolare. In questo modo, il rumore del passaggio delle auto sarà attutito e l’impiego della pietra valorizzerà al meglio l’aspetto del
borgo. L’intervento esclude la sistemazione di piazza del Rosario (visti i lavori al Castello
che è da concordare con il Comune di Parella). L’intervento pertanto riguarda l’intero
tratto della via con escludendo lo slargo con via Torino.
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Nuovi Regolamenti e Strumenti Comunali per rispondere alle esigenze di cittadini e
imprenditori per un’ armonizzazione del paesaggio e di arredo urbano
Il nostro Comune attraverso interventi di vario genere effettuati in passato e negli ultimi
anni su viabilità, parcheggi, illuminazione, strutture pubbliche, nel centro abitato e nell'area industriale, può considerarsi una realtà dotata di buoni strumenti urbanistici che
hanno consentito azioni che hanno lasciato sul territorio segni positivi.
Possiamo quindi dire che l’armonizzazione e la funzionalità di una città, di un centro abitato o di un’area industriale non può essere lasciata al caso, quindi solo la predisposizione di adeguati e attenti strumenti urbanistici consente un'attenta pianificazione e
qualificazione del territorio.
Quanto, Come e Dove Viene Costruito è sempre importante per un Comune soprattutto quando deve dotarsi, rivedere o aggiornare strumenti urbanistici, come il Piano Regolatore o altri Regolamenti.
I Comuni hanno il compito di porre attenzione all’organizzazione del proprio territorio:
devono tenere conto di quanto su questo accade, delle richieste avanzate dai cittadini/
utenti, delle modifiche del tessuto sociale ed economico e per questo debbono predisporre strumenti urbanistici capaci di segnare positivamente un territorio.
Peraltro occorre prendere atto che le esigenze dei cittadini, delle imprese e delle attività commerciali si stanno diversificando.
A fronte di queste considerazioni, che dovranno in futuro caratterizzare gli impegni del
Comune, l’Amministrazione ha dato a dei professionisti l'incarico di redigere i seguenti
Strumenti Urbanistici:
• Due Regolamenti finalizzati a normare la possibilità di installare copri-scopri, dehors, gazebi, tende, pensiline, strutture similari e insegne (targhe e insegne di
diversa natura) sia nel centro abitato che nell’area industriale. Due Regolamenti di
cui il Comune è attualmente sprovvisto;
• Criteri di programmazione per il commercio in sede fissa e per gli esercizi pubblici. La normativa chiede che ogni Comune si doti di questo strumento amministrativo e urbanistico che censisca l’esistente e che definisca i criteri di programmazione per il commercio in sede fissa e per gli esercizi pubblici. Peraltro l’unico
Piano commerciale fatto dal Comune risale al 1985.
• Il Piano Regolatore comunale deve essere online sul Sito del Comune.
La predisposizione di questi Strumenti nasce dalle necessità di:
• rispondere a nuove e differenti esigenze poste da chi abita e lavora nel nostro
Comune. Esigenze sentite da cittadini, artigiani, commercianti e imprenditori che,
in tempi di grandi crisi, ma ancor di più e diffusamente oggi rispetto al passato,
hanno un approccio diverso rispetto all’organizzazione del lavoro;
• essere in grado come Comune di fornire agli utenti risposte chiare perché normate da uno Strumento pubblico di cui il Comune si è dotato, e la cui mancanza consentirebbe discrezionalità, rigidità o abusi che sarebbero negativi per tutti
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•
•
•
attenersi a quanto richiesto dalle normative vigenti che richiedono ai Comuni l'adeguamento dei propri strumenti amministrativi e urbanistici alla propria realtà,
dandone, per trasparenza, visibilità sui siti istituzionali;
significa porre attenzione al proprio territorio, predisponendo strumenti attenti
al valore del buon vivere nel centro abitato e all'impiego razionale dell’area industriale. Strumenti che pongano attenzione alla vivibilità dei luoghi, perché non diventino dormitori o siano abbandonati dagli abitanti. Il Comune di Colleretto Giacosa dovrebbe essere un centro vivo dotato di servizi ma con attenzione all’uso e
consumo del suolo.
ottenere vantaggi dall’armonizzazione del centro abitato e del territorio, anche
tramite l'arredo urbano, rendendo l’insieme più piacevole attraverso “interventi
uniformi”, capaci di generare valore economico e benessere personale.
La capacità innovativa di questi interventi, per un Comune di soli 600 abitanti, consiste
nella predisposizione di strumenti amministrativi e urbanistici di rilievo. Si tratta di interventi che dimostrano l’attenzione alle modificazioni del territorio e che ci consentono di rapportarci ai cambiamenti con strumenti adeguati.
Opere accessorie per il Castello di Parella sul territorio di Colleretto
Il progetto di sistemazione del Castello di Parella, con le attività al suo interno e il Centro Agroalimentare che sorgerà nell’area vivai, prevede un considerevole afflusso di persone, e la creazione di alcune opportunità di impiego. Lo sviluppo turistico e commerciale che è nelle intenzioni della proprietà del castello porterà dei benefici anche a Colleretto in termini economici con l’apertura di nuove attività commerciali, con l’impiego
di personale presso il castello, con l'incremento del valore degli immobili perché appartenenti ad un’area complessivamente riqualificata e per il nostro territorio con un miglioramento della viabilità.
Il Consiglio Comunale ha approvato un progetto per la realizzazione di un’opera pubblica che prevede la modifica di via Ceretto e del tratto di viabilità del ponte sulla roggia.
Se le attività all’interno del Castello sono interventi di pertinenza del Comune di Parella
(es. parcheggi), parte sostanziale della viabilità che permetterà l’accesso al Centro Agroalimentare sono di competenza del nostro Comune e della Provincia. Il progetto ha richiesto la revisione della viabilità in quanto, quella esistente, avrebbe comportato problemi di immissione sulla Pedemenonta (strada della Provincia) e di transito sul ponte
della roggia. Quindi i nostri Comuni e la Provincia hanno posto al privato l’onere di risolvere la gestione del traffico, assumendosi i costi di costruzione delle opere necessarie
pari a € 548.975,04.
L’immissione di via Ceretto verrà chiusa per essere spostata in direzione dell’intersezione dell’attuale uscita dalla Pedemontana con la Strada Provinciale 63. Qui verrà realizzata una rotonda che permetterà anche l’immissione di una nuova strada che si raccorderà con l’attuale via Ceretto (in prossimità degli attuali Vivai) dove il tratto attuale del
ponte sulla roggia sarà rivisto. Qui verrà creato uno slargo con raddoppio del ponte per
consentire due sensi di marcia e una strada d’accesso al nuovo Centro Agroalimentare.
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Il Progetto prevede inoltre l’installazione, sull’intero tratto stradale, di un nuovo impianto di illuminazione con l’impiego, dietro richiesta del nostro Comune, di luci a led.
Tutte queste opere sono opere pubbliche, di proprietà pubblica, ma pagate dal privato. Nella Convezione che regola la realizzazione dell’opera, sempre dietro richiesta del
Comune, è previsto che il privato sostenga spese di gestione delle aree verdi e di illuminazione per i primi 5 anni, rinnovabili dietro richiesta dell’Amministrazione.
Questi interventi miglioreranno e qualificheranno questo ingresso di Colleretto e il suo
territorio e vista la vicinanza al Castello non se ne potrà trarre che benefici.
Perché questo accada è importante creare intorno al Castello un ambiente dove è gradevole passeggiare, fare acquisti, consumare o trovare occasioni per trascorrere tempo.
Per rendere questa idea si può pensare ad un esempio molto più grande e cioè a Venaria dopo l’apertura della Reggia con la trasformazione del centro storico, ma non solo.
Altro esempio è stata l’apertura del Castello nel 2011 con le giornate del FAI che hanno
portato a Colleretto più di 2.000 persone che, in questa occasione, hanno conosciuto
Colleretto.
In questi anni il nostro Comune ha posto attenzione alla riqualificazione e alla valorizzazione del territorio che sono un bene di tutti. Oltre quanto fatto a livello di investimenti
infrastrutturali: viabilità, strade, impianti idrici, fognatura, illuminazione ci sono anche
interventi e attenzioni sul fronte della valorizzazione del territorio. Lo stesso Salone
“Piero Venesia”, nato con l’intento di valorizzare il territorio e il Parco “Guido Rossa” sono reali risorse di questo Comune, così come la presenza, nell’area industriale, del BioParco e la storia di questo luogo sono eccezionali punti di forza.
In più va aggiunta l’attenzione posta dal Comune nei confronti della figura di Giuseppe
Giacosa, tramite il Premio Nazionale Giuseppe Giacosa, poi con le Celebrazioni e ora
con la continuità del Settembre Giacosiano.
Così come i Percorsi guidati per Colleretto, l’iniziativa “Una finestra sui Presepi”, le eccellenze o specificità di Casa Giacosa, Villa Craveri, Villa Albertini e le tante personalità
che hanno avuto rapporti con questo luogo e il Fondo Ruffini della Biblioteca sono ricchezze di questo territorio.
Un'ulteriore valore aggiunto è la piacevolezza del paesaggio. Da Colleretto si vedono il
Castello di Parella, di Loranzè, di Pavone e di Masino e la Serra. Oltre alla Roggia del
Mulino, c’è il Chiusella, e parte del nostro territorio è ancora mantenuto a vigneto, così
come sono facilmente raggiungibili i Comuni limitrofi con loro specificità.
Disponiamo di un centro abitato con molte abitazioni ristrutturate, alcune caratteristiche, alcuni cortili e vicoli, ma anche luoghi ed edifici come Santa Liberata, lo stesso Municipio e l’area circostante al Monte Mezzano
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Bando Borghi sostenibili: località per un turismo più responsabile
A dicembre la Regione Piemonte ci ha comunicato la ripresa dell’attività di valutazione
per il Bando dei Borghi Sostenibili del Piemonte di cui il nostro Comune ha superato la
fase di preselezione. Pertanto prosegue l’istruttoria con la fase di valutazione delle candidature con la preparazione e trasmissione da parte del Comune della Documentazione Schede di autovalutazione
L’Unione Terre del Chiusella e il Comune di Pavone
L’attività del 2013 dell’Unione Terre del Chiusella si è contraddistinta per l'estensione al
Comune di Pavone a una Unione già esistente e attiva. Come si può comprendere, al di
là della volontà di condividere un progetto o un percorso, le difficoltà organizzative sono reali.
I Comuni con meno di 5000 abitanti, entro il 2013, avrebbero dovuto per legge scegliere tra due opzioni:
• dar vita ad una Unione di Comuni per la gestione in forma associata di funzioni e
servizi
• stipulare Convenzioni con altri Comuni per la gestione in forma associata di alcune funzioni e servizi.
A fine anno è giunta l’informazione che a questa scadenza è stata spostata di 6 mesi il
che rimette in discussione un processo certamente non facile e difficile da condividere.
La scelta di far parte di una Unione o di sottoscrivere Convenzioni sottostanno a impostazioni diverse.
La prima e cioè la costituzione di Unioni vede i singoli Comuni come parte integrante di
una struttura più ampia che mette al centro un territorio vasto con servizi fruiti da cittadini di più Comuni. Questa logica deve permettere, in modo rispettoso di tutti i Comuni che costituiscono l’Unione, di ottimizzare risorse, personale, tempi e quindi anche
spesa. Solo facendo così, l’Unione (in quanto soggetto più grande) sarà in grado di avere
un peso maggiore e ottenere benefici. E’ chiaro che si tratta di una logica nuova che, al
contrario del passato, mette al centro un territorio vasto composto da più Comuni. Peraltro l’utilità di questo esercizio (anche se difficile da praticare) deve essere visto come
l’organizzazione del futuro verso la quale dovranno uniformarsi tutti i piccoli Comuni
Italiani.
Le Convenzioni sono atti che non modificano l’organizzazione dei Comuni e quindi scelte più facili da intraprendere e da gestire.
Perché la nostra Amministrazione è favorevole all’Unione
Nonostante i tagli apportati ai Comuni, Colleretto Giacosa (grazie all’area industriale e a
scelte operate in questi ultimi anni) non ha subito in modo determinante gli effetti del
momento e non è stata costretta a ribaltarne gli effetti negativi sui suoi cittadini/
contribuenti, imponendo l'aumento della tassazione e/o tagli di servizi.
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Peraltro si è riusciti a portare avanti considerevoli investimenti con le nostre risorse.
Nonostante questa situazione di “favore/privilegio” abbiamo ritenuto importante dar
vita all’Unione per pensare che questa sarebbe stata la soluzione corretta verso la quale
andare.
Durante il 2013 l’impegno dell’Unione è andato nella direzione di allargare questa struttura al Comune di Pavone che ha esaminato lo Statuto dell’Unione Terre del Chiusella.
Lo Statuto è stato modificato in funzione dell’ingresso del Comune di Pavone. Peraltro
sono stati fatti ragionamenti finalizzati alla gestione del personale.
A fine anno i Comuni dell’Unione Terre del Chiusella: Colleretto Giacosa, Parella, Quagliuzzo e Strambinello, hanno votato in Consiglio Comunale il nuovo Statuto per sancire
l’ingresso nell'Unione del Comune di Pavone.
Il 17 dicembre Comune di Pavone ha comunicato di aver sospeso la votazione per dissenso formulato dalla Commissione consigliare.
Nel prendere atto di quanto accaduto il Presidente dell’Unione Terre del Chiusella ha
immediatamente contattato la Regione Piemonte per presentare, entro fine anno, la
richiesta di una deroga che permetterà di mantenere in vita l’Unione.
Auspicando che il nuovo anno porti nuovi consigli, a questo numero di Colleretto Informa includiamo il Documento approvato in maggioranza dal Consiglio Comunale di Colleretto Giacosa in occasione della votazione per l'approvazione della variazione dello
Statuto dell’Unione Terre del Chiusella per l’ingresso del Comune di Pavone, che, a nostra avviso, rappresenta una base di ragionamento che siamo chiamati a fare tutti quanti (Amministratori pubblici e Cittadini).
... se le provincie spariscono o diminuiscono (ingrandendosi a favore di altre) allora dovranno ingrandirsi anche i Comuni. Una ragione in più che le Unioni siano realtà che tengano insieme, nel migliore
dei modi, i Comuni per valorizzare (nel senso più completo del termine) i territori e per fornire servizi.
Se le Unioni, o meglio l’Unione Terre del Chiusella, vuole cogliere questa occasione per organizzare al
meglio il suo territorio (inclusi i Municipi e i Comuni come soggetti erogatori di servizi) non può pensare (specie in questa precisa istanza che ne determina la sua istituzione) che la futura Unione sia la fotocopia dei Comuni che la compongono. Così facendo verrebbe meno il senso stesso per cui si affronta questo tema. E per facilitare questo ragionamento può essere utile rispondere alla domanda:
“Perché (al di là delle imposizioni legislative) si vuole dar vita ad una Unione?”
Il Comune di Colleretto Giacosa desidera far parte di un’Unione per ritenere che:
•
I Comuni (piccole entità come quelle presenti in Canavese) rischiano di diventare sempre più
realtà che poco o nulla riescono ad incidere su dinamiche vaste come: sviluppo industriale/
occupazionale e dello stesso territorio; scarsa razionalizzazione dell’uso/consumo del territorio
e della presenza di infrastrutture….
•
Si corre sempre più il rischio di trovarsi costretti ad operare “tagli” che penalizzano i servizi a
sfavore dei cittadini, anche perché, da soli, è difficile fare “risparmio”.
•
i Comuni sono spesso strutture costose e auto conservative (in termini di costi del personale e
della politica, per procedure e incarichi ripetuti in ogni singolo Comune…) che spesso
“impediscono” di mettere al primo posto investimenti e servizi;
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•
I Comuni solo, se insieme, possono provare a diventare maggiormente attori di future scelte e
saranno in grado di condizionarne altre. L’Unione deve porsi l’obiettivo di razionalizzare lavoro e
costi, ma soprattutto dovrà porre attenzione ai servizi resi alla persona che dovranno – se non
altro – essere mantenuti o ancor meglio migliorati.
•
Occorre fare chiarezza sull’organizzazione del lavoro dell’Unione. Non può essere che l’Unione
porti maggior lavoro. L’unione nasce con l’obiettivo di razionalizzare le attività dei Comuni che
(per essere svolte su scala allargata) devono portare a riduzioni di lavoro. Vero che ci saranno
settori che vedranno mantenuti gli stessi carichi. Per altro i Comuni hanno al loro interno competenze date da personale con buona esperienza e/o abituate ad affrontare questioni specifiche
o ad avere competenze più generali che rappresentano valori nella risoluzioni di problemi e nella gestione delle Amministrazioni.
Per queste ragioni è necessario che gli Amministratori che contribuiscono a dar vita a questa esperienza discutano e facciano chiarezza su contenuti fondamentali come per esempio questi:
Uffici e Servizi più efficienti
Ciò vuol dire aprire una discussione su questi argomenti, domandandosi se sono obiettivi condivisi per
tutti:
•
riduzione dei tempi di attesa di cittadini, utenti e fornitori per il disbrigo di pratiche o procedure varie;
•
valutare orari di apertura di uffici presenti nei vari Comuni, dandosi l’obbiettivo di continuare a
garantirli come in passato, cercando anche di aumentarne l’apertura.
•
ottimizzare la presenza del personale sul territorio dando forza ai SERVIZI rispetto a quanto fatto da un singolo Comune;
•
mettere al centro i servizi ottimizzando (per certi) la presenza del personale sull’intero territorio
dell’Unione affinché i cittadini possano, maggiormente rispetto al passato, fruire degli stessii.
Es. autorizzazioni, documenti, pratiche edilizie. Per certi tipi di servizio occorrerebbe far valere
la logica di poter ricevere lo stesso servizio in più posti/Comuni. In sintesi vado nella parte del
territorio dell’Unione dove mi è più comodo. Al contrario per quei servizi dove sono obbligato
ad andare in quel determinato Ufficio, qui troverò l’ufficio il più possibile aperto. Ciò è possibile
solo riorganizzando il personale.
Come risparmiare?
L’Unione deve ragionare sulla possibilità di risparmiare. Si provi a vedere quali e quanti risparmi può
fare?
•
La logica di una Unione di Comuni non può essere quella di tagliare i servizi, ma neppure ritenere che si debbano tagliare i rami secchi, intesi come periferia (i servizi dei Comuni più piccoli). La
logica dell’Unione deve essere quella di “rivedere” i servizi e l’organizzazione degli Uffici in funzione di un territorio più vasto. Per questo più che farsi guidare da una logica di tagliare le spese, varrebbe la pena razionalizzarle, provando a risparmiare su costi che vanno “valorizzati” nel
senso più completo del termine”.
•
Si ragioni su quanto si può risparmiare in termini di tempo non usato (impiegato dai nostri dipendenti) nel non ripetere 5 volte consecutive la stessa procedura? Gli uffici vanno riorganizzati
anche pensando a questa razionalizzazione.
•
E’ bene chiarire (sia tra Amministratori che Personale) che l’Unione non può essere una sovrastruttura (con aumento di lavoro), ma occorre concentrarsi sulla razionalizzazione delle risorse.
Questa logica deve contraddistinguere “mentalità e la cultura” di amministratori, personale apicale e segretari comunali. Se il messaggio che passa è quello che aumenteranno i carichi di lavoro… abbiamo fallito.
25
•
Quanto si può risparmiare razionalizzando l’uso del personale impiegandolo anche per fare cose
che oggi affidiamo all’esterno (es. tributi, paghe, progetti edilizi…). Si ipotizzi quali competenze
abbiamo per fare queste cose, ma se serve si riqualifichi il personale. Anche questo obbiettivo
deve essere condiviso da Amministrazioni e Apicali. Spesso i nostri Comuni non presentano progetti, richieste di finanziamenti o non forniscono nuovi servizi semplicemente perché non hanno
le risorse umane.
•
Si provi a quantificare quanto si può risparmiare impiegando un solo Segretario Comunale, Revisori o altri incarichi ripetuti per ogni Comune, come abbonamenti e sui contratti.
•
Quanto si potrebbe risparmiare razionalizzando altre risorse incluse sedi, edifici pubblici o servizi. Anche qui non significa chiudere, ma magari alcune sedi potrebbero essere impiegate diversamente.
•
Si ragioni sui servizi. Lo si faccia per esempio partendo dalle scuole consapevoli del fatto che, in
futuro, rischieremo che ai Comuni vengano addossate spese magari sovrastimate per fruire di
questi servizi. Si ragioni su quali servizi dispone ogni Comune. Li si mappino e si comprenda se
così vanno bene o se possono essere migliorati. Questo è un esercizio che non possiamo derogare ad altri.
•
Ottimizzare le spese di personale non vuol dire “tagliare stipendi” (specie se fatti solo ad alcuni). In questo modo l’Unione nascerebbe zoppa, non riconoscendo il ruolo dei Comuni che non
sono aziende acquistate da un’altra. Occorre far leva sull’Unione per incentivare il personale
sugli obiettivi dell’Unione. Con l’Unione tutto il personale dovrà migliorare il modo di lavorare.
Al personale bisognerà dire che occorrerà lavorare diversamente rispetto al passato. Magari
spostandosi di sede, con altri dipendenti di altri Comuni, magari occupandosi di cose differenti
rispetto al passato. Ciò semplicemente e perché i Comuni saranno 5 e non solo 1 e con problematicità diverse. Pertanto il personale dovrà rapportarsi non solo ad un Sindaco, ma ad una Unione di Sindaci e di Amministratori Comunali di Comuni diversi che si rapportano ai loro cittadini.
La particolare tipologia dei Comuni (in materia di assunzioni) e gli stessi Sindaci (dal momento
che i Sindaci cambiano a differenza del personale che è quasi sempre lo stesso) fa sì che i Sindaci e le Amministrazioni siano poco portate a ragionare sul personale. Spesso la logica è quella di
mantenere lo status quo (in termini di incentivi, premi…) e difficilmente si ha occasione o si fanno scelte differenti che potrebbero rivelarsi “complicate/scomode” da gestire. Per altro nei Comuni (specie se piccoli e con numeri ridotti di personale) poco, si opera con logiche di obiettivi
e progetti. Per altro queste realtà mal si prestato a queste logiche, che, al contrario, sarebbero
certamente proficue e qualificanti per più ragioni e per gli effetti che ne potrebbero derivare.
Pertanto operare con questa logica potrebbe rilevarsi utile nei confronti del personale – tutto.
Certamente più incentivante, motivante e soprattutto proficuo. Inoltre questo modo di operare renderebbe l’Unione più forte e meno vincolata a certe logiche. Sul lungo periodo questo modo potrebbe rivelarsi più produttivo in termini di risultati e anche a livello generale di spesa.
Ripensare alle sedi dei nostri Comuni come territorio vasto
Servono Comuni e sedi Municipali così come abbiamo ora? Se c’è una Unione che funziona, anche in
forma rispettosa del suo stesso territorio, la risposta è no. Servono piuttosto maggiori servizi ben ripartiti e presenti su tutto il territorio. Se questo è vero, si ragioni sui servizi che vogliamo avare sul
territorio e sulla rappresentanza e la presenza territoriale che deve essere garantita. Sarebbe importante, come base di partenza, predisporre una griglia per mappare e valutare servizi presenti nei vari
comuni. Questo lavoro permetterebbe di fare valutazioni comprendendo se sufficienti, come fruiti o
se utile fare altri ragionamenti (es. come spostamenti, chiusure, nuove aperture come forme di investimento oppure potenziamento di alcuni…)
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Si ragioni anche sui nostri immobili comunali e/o pubblici per altro tenendo conto di differenti aspetti:
in particolare tenendo conto della tipologia dell’immobile, come servito, condizioni in essere. Anche
queste informazioni devono essere alla base di ragionamenti e future ipotesi.
Quali servizi mantenere nei singoli Comuni?
Verrebbe da dire, quelli che servono ai cittadini. Al contrario, gli altri a servizio di professionisti o a chi
fornisce servizi, si possono spostare nei vari Comuni (in modo razionale e con il personale che serve
per mandarli avanti). Scelta che deve essere fatta anche come segno di presenza sul territorio.
La ripartizione delle spese. Se l’Unione non è la fotocopia dei Comuni…. e se non fosse che si cambia
l’organizzazione del personale impiegato sull’intera Unione, è impensabile che i costi del personale
resteranno, per ogni Comune, sempre gli stessi. Non è un delitto pensare che le spese del personale
vengano ripartite – e per qualche Comune aumenti e ad altri diminuiscano - in base ad una ridistribuzione rispettosa sul territorio dei servizi che ogni Comune fruisce. Al contrario sarebbe inaccettabile
pensare che le spese aumentano solo organizzando diversamente il personale – senza aumentare i
servizi e impoverendo il territorio. Per altro andrà anche affrontata la questione della tassazione, al
momento, diversa per ognuno dei nostri Comuni.
Tutti gli Uffici in ogni Comune. Pro e contro
Quale vantaggio si ha mantenendo in ogni Comune tutti gli uffici, così come abbiamo ora (tecnico, ragioneria, tributi, amministrativo)? Oltre a quello di disporre, in quella stessa sede, dell’archivio, verrebbe da dire che non ce ne sono altri.
Perché non ripensare ad una organizzazione che tiene conto dei servizi /uffici dei quali si servono i
cittadini (anagrafe e in occasione delle scadenze i tributi) e quali invece sono i quelli a cui si rivolgono i
professionisti e imprese.
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Far prevalere la logica di mantenere in ogni Comune gli stessi uffici si corre il rischio di non creare un vero e proprio Polo in grado di compensare e ottimizzare competenze, assenze del personale e carichi di lavoro che potrebbero (se si sta in una sola sede) essere re distribuiti o condivisi tra più persone. Questi rischi si acutizzano nei settori in cui la futura Unione ha uno squilibrio di personale a tempo pieno rispetto a quello a tempo parziale. Con una organizzazione simile parte del personale sarebbero poco o a contatto con gli altri colleghi determinandone un
impoverimento generale.
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Per altro mantenere in ogni Comune i vari Uffici significa perpetuare le logiche del singolo Comune a discapito dell’essere una Unione. In questo modo ogni dipendente continuerebbe a fare
tutto ciò che faceva prima e diminuiscono le possibilità di specializzarsi, ma soprattutto non si
ottimizzano né le risorse umane, né il tempo. Per altro complicato sostituire la persona (se si
assenta); tutto ciò anche a discapito del lavoro.
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Per ogni area / settore / ufficio è importante avere due figure professionali occupate nello stesso settore. Deve prevalere il principio che non ci sia una sola persona ad occuparsi di una specializzazione.
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Con questa logica è possibile elevare la qualità dei servizi, ottimizzare risorse umane e ridurre i
tempi, ma soprattutto i cittadini / utenti potrebbero, più di prima, disporre di un servizio in
quanto, così facendo, si riuscirebbe a garantirlo in modo migliore.
Tutti questi spunti devono permettere di procedere e predisporre un progetto generale e completo di
lungo periodo (obiettivi più grandi) da poter realizzare poco alla volta.
La normativa sta cambiando e probabilmente ci saranno tanti mesi / 1 anno per definire meglio i problemi, indicati in precedenza, prima di dover conferire alle Unioni le funzioni con le conseguenti questioni organizzative.
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Proviamo a fare degli esempi.
1.
Usare l’Unione per ragionare insieme e assumere orientamenti su alcune scelte territoriali di
una qualche rilevanza.
Questo esercizio induce gli Amministratori dei Comuni a guardare e ragionare sul territorio dei 5
Comuni e non uno solo.
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Si potrebbe ragionare sulle scuole.
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Si potrebbe cominciare a leggere insieme i 5 Piani Regolatori e regolamenti e verificare incongruenze e nuovi spunti che potrebbero presentarsi;
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Discutere insieme gli effetti prevedibili della fine dei lavori del Progetto Parella di Manital;
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Valutare insieme eventuali interventi fossero necessari per l’area del BIPCA;
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Valutare insieme ogni progetto rilevante presentato in un Comune
2.
3.
Usare l’Unione per studiare, mettere a punto la nuova organizzazione dei servizi che si conferiranno all’Unione.
Si potrebbe affidare a 2 segretari comunali e/o a un consulente esterno, se si ottengono contributi, il compito di studiare l’organizzazione di un Comune di poco più di 5.000 abitanti, magari
nato dall’unione di alcuni comuni. Con quanto personale, con quali mansioni, con quali premi è
organizzato il servizio anagrafe, ufficio tecnico, servizi sociali, scuola e cultura, commercio, ……
Usare l’Unione per iniziare a sperimentare alcune attività da fare insieme.
•
•
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4.
Un unico ufficio che faccia acquisti utili a tutti
Un appalto unico di servizi di cui i vari Comuni si possono avvalere nell’anno ( es. copertura
buche asfalto da acquistare insieme),
Organizzazione di eventi insieme
Usare l’Unione per iniziare a proporre iniziative ad altri Comuni, es Ivrea.
•
Ad esempio avviare rapporti con la Fondazione Guelpa per mettere a punto un’unica iniziativa rilevante, capace di attrarre l’attenzione da aree esterne ( es. Torino) per la quale
presentare richiesta di contributi.
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COMUNE DI COLLERETTO GIACOSA
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Il comune si è dotato, come previsto dalla legge, dell’indirizzo di posta elettronica
certificata (PEC) [email protected] . Questo strumento consente di inoltrare gratuitamente documenti alla Pubblica Amministrazione con la validità delle raccomandate con ricevuta di ritorno.
Orari di apertura al pubblico degli Uffici Comunali
LUNEDI
10,00 - 12,00
MARTEDI’
10,00 - 12,00
MERCOLEDI’
10,00 - 12,00
GIOVEDI’
10,00 - 12,00
VENERDI’
10,00- 12,00
SABATO
il primo sabato del mese
Ufficio tecnico
Martedì e Mercoledì
Segretario comunale
Lunedì, Mercoledì e Giovedì dalle 10 alle 12
Il Sindaco
Dopo le 17 e su appuntamento
Gli Assessori
Su appuntamento
15,00 - 17,30
15,00 - 17,30
dalle 10 alle 12
Telefono del Comune 0125—76125
Fax.
0125—76282
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