toh, un altro pompiere

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toh, un altro pompiere
11020
9 771124 883008
il Giornale
GIOVEDÌ 20 OTTOBRE 2011
Direttore ALESSANDRO SALLUSTI
Adalberto Signore
Berlusconi è intenzionato a dare uno sprint all’azionedigoverno.Oggilanominadelsuccessoredi
DraghiaBankitalia,marimaneilgiallo:Grilli,Saccomanni, Bini Smaghi o l’outsider Tarantola? Prove di
ddlsviluppo:tagliallaburocraziaeaiutialleimprese.
TOH, UN ALTRO POMPIERE
Continua la caccia ai «black bloc»: ecco il teppista che getta benzina sui blindati. Spegneva
l’incendio come «Er Pelliccia»? E un lettore offre una taglia per il vandalo della Madonnina
Continua sul sito del Giornale
la caccia ai volti dei violenti di Roma.Dopoilragazzodell’estintore
e il distruttore della statua della
Madonna, ecco la foto di un
«blackbloc»chegettabenzinasul
blindato dei carabinieri. Si difenderà come «Er Pelliccia» dicendo
che stava spegnendo l’incendio?
a pagina 5
LEZIONE AI DISFATTISTI:
IL PAESE STA CRESCENDO
Gabriele Villa e Stefano Zurlo
alle pagine 2-3
di Francesco Forte
L
eondatedipessimismochevengonorovesciate sull’economia italiana per avallare
lemartellantirichiestediungovernotecnico-alimentatedaunavariopintacoalizione di sinistra e centro e dei vari Montezemolo, Della
Valle,Marcegaglia-,sonocontraddettedaidati.Inoltreunsimilegovernoconlasinistraèvistoconmolto
scetticismo dalla stampa finanziaria internazionale
ein particolare dalWall Street Journal. E questoperchétalezibaldonerenderebbepiùdifficilel’attuazione della politica di bilancio di rigore stabilita con la
manovra di agosto. Certo, abbiamo bisogno di più
crescita.Manonèverochenoisiamomessicosìmale, come vorrebbero i catastrofisti che invocano il ribaltone.Cisonoanchemoltidatipositivi.Edèconfermatodatrenotizieclamorose,chesonoemerseierie
l’altro ieri.
Innanzitutto Credit Suisse ha pubblicato un voluminoso rapporto sulla ricchezza delle famiglie, nei
vari Stati del mondo. Da tale rapporto risulta che le
famiglie italiane, che hanno in totale oltre 9mila miliardi di ricchezza, superano nella graduatoria pro
capite quasi tutte quelle degli altri Stati dell’Unione
europea e battono ampiamente quelle degli Usa e
delGiappone.Infatti,procapitegliitalianihanno,di
media, 260mila dollari. Ci superano solo i francesi
con 294mila dollari e i belgi con 275mila, mentre gli
inglesisonodietrodinoicon258miladollarieitedeschinehanno163mila.Superiamoancheigiapponesi, con 248mila dollari pro capite e gli abitanti degli
Usa, con 181mila.
Nella graduatoria mondiale siamo all’ottavo posto,mentrealprimotroviamolaSvizzera,alsecondo
l’Australia, al terzo la Norvegia (ricca di petrolio del
maredelNord),poiFrancia,Singapore,SveziaeBelgio.
Questi dati smentiscono sia la tesi che l’Italia non
siaingradodipagareilsuodebitopubblico,siaquella che occorra un’imposta patrimoniale straordinaria per ridurlo drasticamente, dato che sono questa
ricchezza e il risparmio che vi si collega a consentire
alla nostra economia di creare (...)
RIBELLIONE DI MODA
La sinistra trendy
e quel (falso) mito
della piazza
di Nicola Porro
È inutile girarci intorno, c’è una
parte dell’Italia (c’è sempre stata) a
cuilapiazza,qualunquepiazza,piace moltissimo. E che non va molto
per il sottile sulla qualità dei propri
«piazzisti». I fatti di Roma, dicono
costoro, sono stati una tragedia.
Non (...)
BENZINA SUL FUOCO Un «black bloc» in azione sabato a Roma, mentre alimenta l’incendio del blindato dei carabinieri
segue a pagina 3
VOCE ALLE DEVASTATRICI
OPPOSIZIONE ALLO SBANDO
E «Repubblica»
Bersani sogna: vuole governare con il 9% ora santifica
Altro che alternativa, il Pd crolla in Molise. E neppure Fini e i «tecnici» se la passano bene le «mamme nere»
BUROCRAZIA SURREALE
di Fabrizio Rondolino
I ministeri al Nord
finiscono in farsa:
sono «antisindacali»
Periodo di bruschi risvegli per
i Democratici. Prima il sogno infrantodellaspallataalCav.Poil’incubo della piazza di indignados.
Infinel’illusionedipoteresserealternativadigoverno chesi infrange contro le percentuali ridicole
delvotoinMolise.Già,perchéqui
ilPdsièfermatoal9%,unrisultato
chesmontaognivelleitàdiscalata
Cristiano Gatti
a pagina 6
segue a pagina 13
» Cucù
alpotere.MaseBersanipiange,Fininonride.IlleaderFlidàsegnidi
insofferenza per il suo partito e
cerca un’alleanza con De MagistrisedEmiliano,isindaciexmagistratidiNapolieBari.Etraiguaidi
Profumo,MarcegagliaeMontezemolo, anche per i tecnocrati è un
pessimo momento.
a pagina 8
De Feo e Filippi alle pagine 8-9
di Marcello Veneziani
Steve Jobs, il dio Mela e l’i-mortalità
C
G www.ilgiornale.it
FACCE DA CRIMINALI
CAMBIA IL GOVERNATORE
Banca d’Italia,
Oggi la nomina
(con giallo)
Anno XXXVIII - Numero 249 - 1.20 euro
ome per i faraoni, proseguono da
svariati giorni i funerali di Steve
Jobs.Domenicac’èstatoaSiliconValley
ilfuneraleperiVip,ierileesequieallaApple per i dipendenti.
L’ammirazioneperJobsèindubbia,la
straordinariaincidenzadeisuoiprodotti nella vita globale è lampante, ma vedo
due ombre.
Laprima.Ilmondohacelebratotramiteluilatecnicaeilmercato.Nellasocietà
globale i mezzi prendono il posto dei fini,glistrumenticontanopiùdegliscopi.
Le rivoluzioni oggi non le fa la storia ma
la tecnologia e protagonisti sono gli oggetti, non i soggetti. È davvero un progresso per l’umanità?
La seconda riguarda il culto della Mela, la Mac-Religione, che riverbera nello
zelomissionariodeisuoiadeptinelconvertircialDioApple.C’èun’auramistica
intorno a Jobs come il fondatore di una
nuova religione. E la sua Mela evoca la
Mela biblica, ma violata dal morso proibito.
Èsignificativa una coincidenza:mentre moriva ilprofeta del Dio Mela nascevaaSiliconValleyilcimiterodigitaledo-
veèpossibilegarantirsisulwebl’immortalitàchenonsisperapiùnell’Aldilà.Dopolacremazione,c’èladigitalizzazione,
così il defunto resta on line per sempre.
Del corpo resta nell’etere l’icona, che è
l’equivalente dell’anima nel web. Tony
Curtis si è fatto seppellire col suo i-phone.(NescriveMaurizioFerrarisneL’anima e l’i-pad).
Peccato che non si tratti di immortalità ma di i-mortalità, come tutti gli i- di
Jobs di così rapida mortalità per tenere
vivo il mercato. L’eternità è tutta un’altra storia.
di Mario Giordano
Intanto cominciamo con il direcheèunaragazzamadre.Mamma di una bambina molto piccola, per di più. E dunque se in mano, anziché biberon e pasta Fissan, tiene una spranga, beh, sarà
mica colpa sua? Brucia le auto, tira le pietre, spacca la testa (...)
segue a pagina 2
Davide Fulgosi
IMPRENDITORI DELL’ANNO
Innovazionecertificata
perilpetrolchimico
Tubi e raccordi per l’industria petrolchimica, elementi che assolvono
una funzione delicata. Proprio per questo, spiega Davide Fulgosi,
«un aspetto molto importante sono le certificazioni»
c
Aldo Radici
ientrato dal Belgio,
dove lavorò come
minatore,
Giovanni
Fulgosi
fondò nel 1974 l’omonima
azienda che, dedicatasi inizialmente alle costruzioni
meccaniche per l'industria del
cemento, si specializzò nella
produzione di tubi e prodotti
per l’industria petrolchimica
allora in grande espansione.
Oggi è Davide Fulgosi amministratore delegato dell’azienda: «Ancora oggi i principi a cui si ispirava il
fondatore rappresentano le
R
60 • DOSSIER • EMILIA-ROMAGNA 2011
nostre linee guida», racconta.
Nell’ambito del comparto
di tubi e raccordi per l’industria petrolchimica, quali
sono i prodotti specifici a
cui vi dedicate?
«Attualmente il prodotto
principale è la chiusura rapida
che viene installata su recipienti in pressione, che possono essere trappole di lancio e
ricevimento PIG o pressure
vessel di qualsiasi genere. Vi
sono poi filtri, separatori e gli
altri elementi che si possono
trovare nelle centrali petrolchimiche. Assieme a questo
prodotto, che viene installato
anche autonomamente, forniamo anche alcuni tipi di
pressure vessel, principalmente
la trappola di lancio e filtri di
piccole dimensioni, variabili a
seconda dell’esigenza dell’impianto».
Che importanza rivestono
le certificazioni di qualità nel
vostro settore?
«Certamente fondamentale. Il
nostro sistema di qualità è certificato in accordo con l’Uni
En Iso 9001:2008 e la Iso
14001 in materia ambientale.
Stiamo lavorando anche per
ottenere la Ohsas 18001 relativa alla sicurezza. Grazie agli
altri due standard oggi abbiamo ottenuto certificazioni
di vari enti, che sono anche
nostri clienti, come le qualifiche del gruppo Eni Snam Rete
Gas, Saipem, Mærsk. Di questi ultimi giorni è la certificazione relativa al nuovo sistema
di gestione delle qualifiche di
qualità denominato Achilles,
che è oggi un punto di riferimento per le qualifiche presso
questi grossi gruppi, special-
Abbiamo due ingegneri meccanici
che si occupano costantemente
dello sviluppo e del miglioramento
dei singoli pezzi, perché è veramente
tutto perfettibile
Davide Fulgosi,
amministratore
delegato
della Fulgosi Giovanni
di San Nicolò (PC).
Nella pagina
seguente,
una trappola di lancio
e ricevimento PIG
equipaggiata con
chiusura rapida
Fulg-o-lock® e una
chiusura rapida
a baionetta
Fulg-o-tooth®
www.fulgosi.com
mente quelli rientrati sull’offshore. Le grosse società come
Saipem, Mærsk, Gas de
France e altre impegnate nell’attività offshore si appoggiano ad Achilles, che non è
altro che un ente autonomo
che svolge degli iter di qualifica. Il vantaggio è che anziché
doversi certificare per ciascuno
di questi gruppi, basta appoggiarsi al sistema Achilles: i requisiti di base sono sempre i
medesimi, ma in questo modo
si procede a una forma di integrazione sui sistemi di qualità che ottimizza e semplifica
le procedure».
Alla produzione viene affiancata l’erogazione di servizi?
«C’è una gamma di servizi tarata per le esigenze specifiche
d
delle singole aziende, poiché
non tutti utilizzano gli stessi
sistemi. Abbiamo una piattaforma internet piuttosto
avanzata, dalla quale ciascun
committente può effettuare il
controllo remoto e per ogni
singola commessa riuscire a
conoscere lo stato di avanzamento in tempo reale. Questo
sistema ha anche la funzione
non trascurabile di mettere a
disposizione on-line tutta la
documentazione relativa a
ogni singolo pezzo, dal certificato della materia prima alle
qualifiche degli operatori che
hanno lavorato su quell’elemento, fino a tutti i certificati
connessi ai controlli non distruttivi come radiografie e ultrasuoni. Tutto ciò è sempre
disponibile in tempo reale».
Come si svolge l’attività di
ricerca?
«Abbiamo due ingegneri meccanici che si occupano costantemente dello sviluppo e del
miglioramento dei singoli
pezzi, perché è veramente
tutto perfettibile. Seguiamo la
politica del miglioramento
continuo, non solo perché previsto dalla certificazione Iso
9000, ma anche per garantire
a chi si rivolge a noi prodotti e
prestazioni all’avanguardia e
adatti a ogni esigenza».
Che importanza riveste la
questione ambientale?
«A tal proposito vorrei ricordare l’ultimo grosso investimento effettuato, che è stato
l’impianto fotovoltaico. Per
noi si è trattato di uno sforzo
notevole e soprattutto di un
salto nel buio, essendo stati
fra i primi a realizzare questo
tipo di impianto svolgendo
un po’ il ruolo di apripista. Si
è poi rivelata una scelta azzeccata ed è stato anche ciò che ci
ha fatto scattare la molla per
prendere la certificazione ambientale Iso 14001».
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