Manuale d`uso

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Manuale d`uso
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ISTRUZIONI D’USO E INSTALLAZIONE
Gruppo compatto di regolazione IsoTherm
Attenzione !
Prima di installare l’IsoTherm, l’installatore dovrà leggere e comprendere
il presente manuale e rispettare tutte le prescrizioni in esso riportate.
I gruppi di regolazione compatta devono essere installati, regolati e manutenuti esclusivamente da personale esperto. Personale in formazione
non deve operare sul prodotto se non sotto sorveglianza di personale
esperto. Il non rispetto di queste prescrizioni è causa di decadenza delle
condizioni di garanzia.
Tutte le prescrizioni contenute nel presente manuale d’uso e installazione
del gruppo di regolazione IsoTherm devono essere osservate alla lettera. Ogni altro uso non menzionato nel presente manuale è considerato
non conforme. Il costruttore declina ogni responsabilità per danni determinati da un uso non conforme del prodotto. Per ragioni di sicurezza è
vietata qualunque modifica o trasformazione del prodotto. eventuali riparazioni dovranno essere concordate con il costruttore.
Il campo di temperatura e la portata della mandata variano in funzione
del modello e degli accessori.
Valvole a sfera opzionali.
Non incluse nella
fornitura standard
Fig.1
Documento soggetto a modifiche tecniche senza obbligo di preavviso.
1.
APPLICAZIONE
1
2.
INSTALLAZIOEN E COLLEGAMENTO DEL GRUPPO DI REGOLAZIONE
2
2.1.
2.2.
2.3.
3.
COLLEGAMENTI IDRAULICI
COLLEGAMENTI ELETTRICI
LIMITATORE DI TEMPERATURA
AVVIO
3.1.
3.2.
3.3.
2
2
2
2
FLUSSAGGIO DEL GRUPPO DI CIRCOLAZIONE COMPATTO
FLUSSAGGIO DEI CIRCUITI
REGOLAZIONE DELLA TEMPERATURA DI MANDATA
2
3
3
4.
MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DEL GRUPPO COMPATTO DI REGOLAZIONE
3
5.
CARATTERISTICHE TECNICHE /MATERIALI
3
6.
RISOLUZIONE PROBLEMI
4
1. APPLICAZIONE
Il gruppo di regolazione compatto a bassa temperatura IsoTherm è progettato per mantenere la temperatura di
mandata ad un livello costante per sistemi scaldanti a bassa temperatura (riscaldamento a pavimento/a parete).
La temperatura di mandata può essere regolata in continuo sul gruppo di regolazione.
IsoTherm è utilizzato negli impianti dove la potenza termica è in parte utilizzata con una temperatura elevata di
mandata (es. radiatore, riscaldatori d’aria, etc.) ed in parte utilizzata con una temperatura bassa di mandata (es.
riscaldamento a pavimento). In questi casi è possibile avere un’unica colonna montante per entrambe le tipologie di
impianto.
IsoTherm può essere installato sia con ingressi da destra che da sinistra utilizzando tenute piane.
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2. INSTALLAZIOEN E COLLEGAMENTO DEL GRUPPO DI REGOLAZIONE
2.1. COLLEGAMENTI IDRAULICI
I collegamenti idraulici devono essere effettuati conformemente a quanto mostrato in fig. 3.
Il gruppo di regolazione compatto è predisposto per essere installato a sinistra del collettore di mandata.
Per installarlo alla destra del collettore, è sufficiente cambiare la posizione del termometro della valvola di miscelazione.
In funzione dei casi e della dimensione del collettore, è possibile che si debba ruotare il circolatore attorno all’asse
dei raccordi. Per fare questo, bisognerà per prima cosa allentare i raccordi del circolatore, poi ruotare il circolatore
nella posizione richiesta. Serrare nuovamente i raccordi mantenendo in posizione il circolatore.
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3
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1
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5
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Caldaia
Pompa di circolazione del circuito primario/circuito radiatori
mandata primario/radiatori
Ritorno primario/radiatori
Radiatore
Mandata impianto a pavimento
Ritorno impianto a pavimento
Pompa di circolazione impianto a pavimento
Limitatore di temperatura (opzionale)
Valvole di intercettazione opzionali/raccomandate)
5
7
230 V
Direzione del flusso
3
9
>T°C
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7
7
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4
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4
10
6
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2
1
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Fig.2
2.2. COLLEGAMENTI ELETTRICI
TB
Tutti i collegamenti elettrici devono essere realizzati da personale qualificato ed
autorizzato conformemente alle leggi in vigore nel paese di installazione. I cablaggi
non devono venire in contatto con parti calde del prodotto.
WTC-ES / WTC-IS
Il circolatore ed il limitatore di temperatura sono collegati in fabbrica (fig. 2). Per fare
in modo che il circolatore entri in funzione solamente a fronte di una richiesta di
calore, si suggerisce di collegare la pompa all’uscita rélé di un organo di regolazione (tipo centralina di regolazione che comanda anche gli attuatori del collettore). In
alternativa, la pompa può essere collegata ad un cronotermostato/orologio programmatore.
2.3. LIMITATORE DI TEMPERATURA
C
2 1
PE
L
PE
N
UWP
L
In caso di guasto, il limitatore di temperatura (termostato di sicurezza) interviene N
tagliando l’alimentazione del circolatore, impedendo il surriscaldamento PE
Fig.3
dell’impianto a pavimento. Per evitare interventi indesiderati, si consiglia di impostare il limitatore di temperatura ad un valore leggermente superiore a quello della temperatura di mandata desiderata.
3. AVVIO
3.1. FLUSSAGGIO DEL GRUPPO DI CIRCOLAZIONE COMPATTO
Chiudere l'IsoTherm dal lato caldaia (utilizzando le valvole fornite con il collettore o altre già presenti
nell’installazione), mettere la pompa fuori servizio e chiudere tutti i circuiti di riscaldamento sul collettore (chiudere le
valvole del collettore e i tubi di ritorno con i cappucci forniti).
Collegare il tubo di risciacquo e quello di svuotamento al collettore e al sistema di flussaggio. Aprire il circuito di riscaldamento da lavare e risciacquare finché tutta l'aria e le impurità siano completamente rimosse dal circuito.
Attenzione: Mantenere sempre lo scarico aperto per evitare che una pressione troppo alta possa danneggiare il
prodotto.
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3.2. FLUSSAGGIO DEI CIRCUITI
Chiudere l'IsoTherm dal lato collettore (utilizzando le valvole fornite con il collettore o altre già presenti
nell’installazione), mettere la pompa fuori servizio e chiudere tutti i circuiti di riscaldamento sul collettore (chiudere le
valvole del collettore e i tubi di ritorno con i cappucci forniti).
Collegare il tubo di risciacquo e quello di svuotamento al collettore e al sistema di flussaggio. Aprire l’anello da pulire
finché tutta l'aria e le impurità siano completamente rimosse dal circuito.
Attenzione: Effettuare il flussaggio solo nel senso di circolazione dell’anello; entrata dell’acqua nel collettore di mandata e scarico dell’acqua dal collettore di ritorno!
Mantenere sempre lo scarico aperto per evitare che una pressione troppo alta possa danneggiare il prodotto.
3.3. REGOLAZIONE DELLA TEMPERATURA DI M ANDATA
Per ottenere tutta la capacità termica (potenza nominale), la temperatura di mandata dalla caldaia deve essere superiore (di almeno 15°C) della temperatura di mandata desiderata per l’impianto a pannelli radianti!
Fig. 4
Fig. 5
La temperatura di mandata è pre-impostata in fabbrica al valore indicato el paragrafo
5. Caratteristiche tecniche / materiali. In questa posizione, il piolo di indicazione è a filo
della manopola di regolazione (fig. 4).
Ruotare la manopola di regolazione nel verso (-) o (+) per ridurre o aumentare la temperatura di mandata.
Ruotando la manopola si sentiranno dei « clic »ognuno dei quali corrisponde alla variazione di 1°C della temperatura di mandata.
Riduzione della temperatura di mandata:
Ruotare la manopola in senso orario. L’uscita del piolo dalla manopola corrisponde
ad una riduzione della temperatura impostata (fig. 5).
Ogni « clic » in senso orario corrisponde all’abbassamento di 1°C della temperatura di
mandata.
In funzione del modello, il campo di regolazione della temperatura varia tra i 30° ed i 50°C o tra i
45° ed i 60°C. tuttavia, la manopola può andare anche oltre a questo campo. Come effetto si
avranno però solo piccole variazioni di temperatura.
Fig. 6
Incremento della temperatura di mandata:
Ruotare la manopola in senso antiorario. L’ entrata del piolo nella manopola corrisponde ad un incremento della temperatura impostata (fig. 6).
Ogni « clic » in senso antiorario corrisponde all’aumento di 1°C della temperatura di
mandata.
4. MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DEL GRUPPO COMPATTO DI REGOLAZIONE
La valvola miscelatrice è un regolatore ad azione proporzionale funzionante senza energia ausiliaria. L’elemento
termostatico è immerso nel flusso per sentire la temperatura in tempo reale.
Deviazioni dalla temperatura impostata determinano la modifica immediata della corsa della valvola, che si traduuce
in una variazione di volume di acqua calda proveniente dalla caldaia.
L’acqua calda viene miscelata immediatamente con l’acqua di ritorno dal collettore all’ingresso della pompa di circolazione e mantiene costante la temperatura di mandata all’interno di un determinato range di regolazione.
5. CARATTERISTICHE TECNICHE /MATERIALI
Temperatura massima operativa:
Temperatura massima ambiente:
Pressione massima operativa:
Campo di regolazione della temperatura:
Impostazioni di fabbrica temperatura:
Impostazioni fabbrica limitatore di temp. :
Potenza termica nominale:
1)
90 °C
40 °C
6 bar
30 - 50 °C 45 - 60 °C
44 °C
55 °C
55 °C
65 °C
1)
circa. 10 kW
Raccordi:
Tubi:
Molle:
O-rings:
Tenute piane:
Tenute valvole:
Ottone Ms 58
Ottone Ms 63
acciaio inox
EPDM
AFM 34 o EPDM
PTFE
Dipendente dalla della portata della pompa, dalle caratteristiche delle tubazioni e dalla differenza di temperatura.
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6. RISOLUZIONE PROBLEMI
X.
PROBLEMA
X.X Possibile causa
soluzione
1.
I CIRCUITI DEL PANNELLO RADIANTE (PR) NON SI SCALDANO
1.1
Il limitatore di temperatura (LT) arresta il circolatore del
gruppo di circolazione compatto.
Causa: LT è impostato ad una temperatura troppo bassa.
Regolare LT a 10 K in più della temperatura di mandata del
Pannello radiante (PR).
Attenzione! Non superare mai la temperatura massima ammissibile del PR!
Nota: la differenza di temperatura tra apertura/chiusura del
LT è di circa 8K.
Suggerimento: il gruppo compatto di regolazione funzionerà
più velocemente se per un breve periodo di tempo si diminuirà la temperatura del LT affinché si raffreddi fino alla temperatura di chiusura.
1.2
LT arresta il circolatore del gruppo di circolazione compatto.
Causa: all’inizio il circolatore è in funzione anche quando i
circuiti del pannello radiante PR sono chiusi. L’acqua, continuando a circolare nel bypass assorbe il calore dissipato
dalla pompa, riscaldandosi. Se la temperatura aumenta oltre
il valore limite impostato, LT spegne la pompa!
Staccare LT dal gruppo di regolazione ed installarlo sulla
mandata o eventualmente sul ritorno.
Collegare il gruppo di regolazione ad un box modulare in
modo che la pompa si avvii solamente quando almeno un
circuito di del PR è aperto.
1.3
La pompa di circolazione e collegata ad un termostato amStaccare LT dal gruppo di regolazione ed installarlo sulla
biente o ad un box di regolazione. La pompa si spegne
mandata o eventualmente sul ritorno.
quando tutti i circuiti sono chiusi. En caso di un tempo morto
molto lungo l’acqua di mandata del PR si raffredda. La valvo- Vedi punto 1.1.
la di miscelazione si apre e l’acqua calda è iniettata nel circuito primario ed il gruppo di regolazione si riscalda. Se si
raggiunge la temperatura limite, LT apre il contatto e la
pompa non si riattiva.
1.4
La differenza di temperatura tra l’acqua di mandata della
caldaia e l’acqua del circuito PR è insufficiente per soddisfare la richiesta di calore.
Aumentare la temperatura di mandata della caldaia. Per
ottenere la potenza massima di riscaldamento al PR, la
temperatura di mandata della caldaia deve essere superiore
o
alla temperatura richiesta dai PR di almeno 15 C.
1.5
La miscelatrice termostatica trafila a causa di incrostazioni.
Smontare la manopola di regolazione ed il coperchio della
valvola miscelatrice, estrarre e pulire tutti i componenti (vedi
le istruzioni specifiche).
2.
LA TEMPERATURA DI MANDATA NON PUÒ ESSERE IMPOSTATA AL VALORE DESIDERATO O LA TEMPERATURA OSCILLA IN UN CAMPO MOLTO AMPIO
2.1
le tubazioni di mandata e ritorno del gruppo di regolazione
sono collegate al contrario.
Verificare i collegamenti di tutti gli ingressi e le uscite del
gruppo di regolazione. Verificar e le indicazioni riportate sulle
etichette.
Vedi anche la fig.3.
2.2
La prevalenza della pompa di circolazione è regolata ad un
valore toppo basso.
Aumentare rispettivamente la velocità del circolatore, e la
prevalenza della pompa.
2.3
La richiesta di calore è troppo grande per il gruppo compatto
di regolazione cioè superiore della potenza nominale del
gruppo di regolazione. Questo può accadere quando per
esempio tutta l’acqua nei circuiti del PR si raffredda.
Calcolare la richiesta massima di calore confrontarla con la
potenza nominale. Se necessario collegare i circuiti di riscaldamento a un gruppo compatto di regolazione supplementare e relativo collettore.
Se il problema riguarda il riscaldamento iniziale del circuito a
PR dopo una prima fase, il funzionamento dovrebbe normalizzarsi. Questo può succedere in regime di funzionamento a
valori più alti della potenza nominale.
PR = pannello radiante;
LT = limitatore di temperatura
Quando si installa un gruppo compatto di regolazione IsoTherm con caldaie con limitata capacità d’acqua, o in combinazione con radiatori e pannelli radianti, o con priorità per l’acqua calda sanitaria, si raccomanda di installare un
separatore idraulico tra il circuito primario e secondario per disaccoppiare idraulicamente i circuiti di riscaldamento
dalla caldaia. In questo modo, si eviteranno malfunzionamenti e rumori di circolazione.
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