PROGETTO: Più formazione per lo sviluppo. Verso un sistema

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PROGETTO: Più formazione per lo sviluppo. Verso un sistema
PROGETTO: Più formazione per lo sviluppo. Verso un sistema locale per la riduzione della dispersione scolastica
Finanziamento anno 2006: 34.000,00 - Azioni concordate con il Tavolo di lavoro interistituzionale e condivise con la rete Dirigenti
scolastici
1. ELEMENTI DI UN PROGETTO INTEGRATO
Il progetto Più formazione per lo sviluppo si inserisce nel quadro complessivo di azioni di sviluppo previsti dall’Ente Comunità Montana a partire
dal Piano di Sviluppo Locale 2006 - 2009. Si presenta di seguito una breve nota funzionale a definire il quadro complessivo di contesto del
progetto di lotta alla dispersione.
1.1
Quadro di azione: Il sistema formativo integrato
Nel Piano di Sviluppo della Comunità Montana la chiave di volta per favorire lo sviluppo locale globalmente inteso, è stata individuata nella
formazione. In questo senso il quadro di riferimento più ampio e complessivo che caratterizza il territorio è offerto dal processo di costruzione di un
sistema formativo integrato, nel rispetto della normativa regionale (L:R: 32/2002) che prevede forme di programmazione integrata tra istruzione,
educazione, formazione, orientamento e lavoro. Il sistema formativo locale è il quadro all’interno del quale va costruita una politica territoriale della
formazione che sia in grado di diffondere sapere e conoscenza, come elementi indispensabili per sostenere la competitività del territorio.
La costruzione del sistema formativo integrato, avviata dal 2003, ha consentito in questi anni la messa a punto di forme di coordinamento delle reti
locali per la realizzazione di attività rispondenti ad una lettura del territorio come luogo di integrazione dei bisogni ai quali fornire risposte integrate
in una direzione di sviluppo globale locale. Il lavoro di rete ha consentito di valorizzare, implementare e portare a consapevolezza attività e
modalità operative già in atto.
1.2
Criticità e linee di programmazione
Tra le criticità rilevate attraverso percorsi diversi di concertazione previsti dal Piano di Sviluppo, appaiono ricorrenti alcuni fenomeni che
richiedono la definizione di strategie e misure integrate di intervento, e la responsabilizzazione di diversi attori del territorio. Si segnala in
particolare
• basso livello di scolarizzazione
• carenza di formazione specialistica e di alta formazione
• carenza di comunicazione e raccordo tra mondo del lavoro e formazione a livello locale
Ufficio Istruzione e CRED – Comunità Montana Mugello
Via P. Togliatti, 45 – Borgo San Lorenzo
Tel. 055/84527176/73 – fax 055/84527177
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• mancanza di sistematicità nella rilevazione dei bisogni nel mondo del lavoro e integrazione con l’offerta formativa
Sulla base di queste criticità sono stati individuate le linee di programmazione triennale
• promuovere e sostenere attività di alta formazione concertate a livello locale (corsi di laurea decentrati; IFTS, Master e perfezionamenti)
• favorire la concertazione tra istituti di scuola superiore, agenzie formative, enti locali e mondo del lavoro in maniera sistematica per
l’individuazione dei profili di specializzazione professionale richiesti
• rafforzare le relazioni con l’Università di Firenze
• sostenere processi di rilevazione sistematica dei bisogni coinvolgendo scuola e mondo del lavoro
• sostenere percorsi di alternanza scuola - lavoro
• sostenere progetti di riconversione e riqualificazione professionale
• promuovere e sostenere progetti di orientamento nella scuola secondaria inferiore e superiore in raccordo con il mondo del lavoro
Le linee di programmazione sono state tradotte nei seguenti obiettivi triennali:
- Contrastare l’abbandono scolastico – dell’obbligo e superiore – attraverso il concerto fra istituti scolastici, agenzie formative ed enti locali
- Favorire l’incontro tra formazione e lavoro per formare profili professionali in risposta alle esigenze produttive e ottimizzare il matching domanda /
offerta
- Migliorare le risorse umane come fattore di competitività del territorio attraverso la formazione di profili professionali elevati, ma anche con una
maggior presenza di professionalità rispondenti alla domanda delle imprese
In tal senso sono stati individuati alcuni strumenti di ordine politico/tecnico, necessari per poter affrontare il problema in forma integrata anche a
livello interistituzionale:
Dichiarazione d’intenti fra EELL, organizzazioni datoriali, organizzazioni sindacali
Protocollo d’intesa con Camera di Commercio e Provincia
Protocollo di intesa tra Comunità Montana e IPSIA “Chino Chini”
Protocollo di intesa tra Comunità Montana e Liceo “Giotto Ulivi”
Accordo di programma quadro per il SFI tra enti locali, Università, Camera di Commercio per la sperimentazione comunità educativa
Patto Formativo Locale
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2. LO SVILUPPO DEL PROGETTO
Il progetto Più formazione per lo sviluppo si inserisce pienamente tra le azioni progettuali di sviluppo per la messa a sistema e l’integrazione tra
i diversi settori SFI. In particolare, attraverso questo progetto si intende impostare e modellizzare l’integrazione tra sistema dell’istruzione e sistemi
dell’orientamento, della formazione professionale, dell’educazione nella fascia adolescenti e giovani adulti per la riduzione della dispersione
scolastica.
Il Progetto, impostato nella logica della ricerca intervento, è stato finanziato nel mese di ottobre 2006 dal Fondo Montagna con euro 34.500,00.
2.1
Gli ambiti di intervento
Il Progetto, complesso e articolato, prevede i seguenti livelli di sviluppo:
1. Sistema Informativo
2. Formazione di insegnanti e operatori
3. Interventi nelle scuole primaria e secondaria (supporto agli apprendimenti e orientamento)
4. Interventi nell’extrascuola (accompagnamento per alunni e famiglie in situazioni di disagio)
5. Interventi di supporto agli apprendimenti e di orientamento per gli alunni stranieri
6. Documentazione
7. Monitoraggio e valutazione
8. Modellizzazione
2.2
Le azioni principali
I livelli di intervento si articolano attraverso le seguenti azioni:
1. Attivazione di un Gruppo di lavoro intersettoriale di programmazione di azioni per la riduzione della dispersione scolastica con il
coordinamento scientifico dell’Università di Firenze e il coordinamento gestionale del Cred – Ufficio Istruzione Comunità Montana (composto
da: una rappresentanza della scuola inferiore e superiore (dirigenti e/o funzioni strumentali), Centro per l’Impiego (funzionario provinciale,
orientatore, tutor obbligo formativo), Agenzie Formative del territorio che operano nel settore.
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Il Gruppo tecnico di progetto svolge funzioni di cabina di regia delle azioni del progetto ed è supportato a livello politico dalla Conferenza dei
Sndaci per l’Istruzione e a livello tecnico-operativo dal CRED-Ufficio Iistruzione Comunità Montana.
Gli incontri del Gruppo effettuati fino a questo momento sono tre (cfr verbali).
2. Raccolta sistematica di dati quantitativi e qualitativi sulla popolazione scolastica del Mugello e sulla popolazione giovanile nella fascia 18 –
25 in merito a livelli d’istruzione e lavoro (cfr. scheda di raccolta dati delle Scuole; questionario per rilevazione condizione scolastica e lavorativa
della popolazione giovanile 18 – 24; questionario semi-stratturato per l’indagine qualitativa con i giovani)
La raccolta sistematica dei dati, insieme alla ricerca di sfondo sul fenomeno a livello nazionale e regionale, deve consentire l’acquisizione di
elementi per una maggiore definizione della dispersione a livello locale, intesa in un più ampio significato di “dispersione del potenziale di
conoscenza” delle risorsa umana locale
La raccolta sistematica dei dati statistici sulla popolazione scolastica, da parte del CRED, avviene in due momenti durante l’anno scolastico, marzo
e giugno. Sono stati già raccolti i dati degli anni scolastici 2004/05; 2005/06; 2006/07
Per quanto riguarda l’indagine sulla popolazione giovanile, gli obiettivi principali sono riconducibili a:
1. raccogliere dati sul fenomeno della dispersione per il territorio del Mugello, secondo gli indicatori europei (percentuale di popolazione tra i
18 e i 25 anni che non hanno titolo di studio della secondaria superiore)
2. raccogliere informazioni sui livelli di scolarizzazione e tipologia di percorso di istruzione/formazione professionale dei giovani in Mugello,
come elemento di confronto e discussione con il mondo produttivo
3. avviare una rilevazione non strutturata relativamente alle problematiche giovanili con particolare riferimento alla formazione e agli
inserimenti lavorativi
4. acquisire dati per raccordare il progetto di lotta alla dispersione scolastica alla costituzione del costituendo Tavolo locale sulle politiche
giovanili
La dimensione qualitativa della ricerca viene considerata anche come avvio di un processo di ricerca azione partecipativa (nella fase non
strutturata) per arrivare a progettare e realizzare azioni di sviluppo del territorio a partire dal coinvolgimento della fascia giovanile e attivare i
soggetti giovanili nella modificazione della situazione sul territorio, con la presa a carico del problema da parte della rete locale delle associazioni.
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A tal fine potranno essere realizzate interviste a campione dei giovani che non hanno acquisito titolo di studio di scuola media superiore
interviste a centri giovani, associazioni di volontariato, associazioni culturali, associazioni giovanili.
3. Formazione insegnanti sia sulle problematiche dell’orientamento sia sul recupero delle difficoltà di apprendimento e recupero delle
competenze di base.
La decisione di lavorare sul doppio versante dell’orientamento e degli apprendimenti consente di affrontare il problema dispersione fin dalle prime
classi della scuola base, al fine di modificare le condizioni che possono essere pre-condizioni di casi di disagio e abbandono scolastico.
Tutte le azioni formative sono impostate secondo il modello metodologico della ricerca azione partecipativa e secondo il modello gestionale
organizzativo del Circolo di Studio (rilevazione dei bisogni, costituzione dei gruppi e co-progettazione dei percorsi formativi, auto e etero
valutazione di percorso), in coerenza con le scelte territoriale in materia di educazione degli adulti e formazione in servizio, che intendono
privilegiare forme di accompagnamento a processi di autoapprendimento e costruzione di comunità di pratiche tra professionisti competenti del
territorio. Tale modello prevede la presenza di insegnanti tutor appositamente formati attraverso percorsi formativi organizzati e realizzati dal
CRED-Ufficio Istruzione.
La formazione sulle problematiche relativa all’orientamento in entrata e in uscita, coinvolge le figure strumentali per l’orientamento delle scuole del
territorio e altri docenti interessati al problema. Obiettivo è elaborare linee guida territoriali per l’orientamento da approvare e inserire nei POF di
tutti gli Istituti a partire dall’anno scolastico 2007/2008. La prima fase di lavoro è in fase conclusiva (cfr. documentazione prodotta).
La formazione sulle metodologie e le strategie per il recupero degli apprendimenti prevede il coinvolgimento come tutor degli insegnanti già formati
sul territorio attraverso tre anni di aggiornamento in servizio sul metodo Feuerstein attraverso i Corsi PAS (curati dal Centro Feuerstein di Torino).
Si prevede la seguente articolazione delle attività per 30 ore di formazione complessive, di cui 10 in autoapprendimento e formalizzazione delle
buone pratiche didattiche:
1 modulo trasversale di ordine metodologico ( 6 ore per due incontri)
1 modulo sul recupero degli apprendimenti area logico-matematica (12 ore in un modulo compatto di 1 giorno e ½)
1 modulo sul recupero degli apprendimenti area linguistica (12 ore in un modulo compatto di 1 giorno e ½)
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1. modulo di valutazione dell’esperienza (2 ore)
4. Interventi nell’extrascuola (accompagnamento per alunni e famiglie in situazioni di disagio)
L’intervento, per essere realizzato prevede la formazione di un gruppo di educatori ed operatori del territorio, sia sulle problematiche
dell’orientamento sia sulle metodologie di accompagnamento nello studio che di facilitazione dei rapporti scuola/famiglia.
Si tratta della costruzione di una “task force” di operatori, già attivi nei servizi del territorio (ad esempio educativa domiciliare, progetto accoglienza,
centro d’ascolto, centro impiego, mediatori culturali,..), per individuare livelli di integrazione e condivisione di principali strumenti a disposizione del
territorio per la lotta alla dispersione
L’azione rivolta ad educatori e operatori del territorio ha una duplice valenza,
a. Informativa: per tutti gli operatori che entrano in rapporto con ragazzi e genitori per fornire una corretta informazione sui servizi del territorio
relativi all’orientamento
b. Formativa e di supervisione per gli educatori che potranno essere impegnati in attività extrascolastiche di supporto alla didattica: per un
gruppo di educatori che potranno accompagnare i ragazzi nello svolgimento dei compiti e nel recupero degli apprendimenti in stretto contatto
con gli insegnanti.
Fasi
Bando per la selezione degli educatori da formare
Formazione degli educatori
Selezioni degli educatori a cui dare un incarico
Avvio delle attività
Ipotesi di lavoro: prevedere 5 alunni per istituto scolastico fino ad un max. di 50 alunni; costituire dei piccoli gruppi di lavoro presso gli istituti
scolastici con un educatore di riferimento; prevedere un’azione di 4 ore settimanali per 16 settimane (640 ore complessive, 64 per educatore),
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comprensive di lavoro con gli alunni, incontri di confronto con gli insegnanti impegnati nel recupero degli apprendimenti, incontri di coordinamento
(circa 3 ore settimanali con i ragazzi)
5. Interventi di supporto agli apprendimenti e di orientamento per gli alunni stranieri delle scuole del Mugello
Nel Piano di Indirizzo Generale Integrato della Regione Toscana nell’ambito degli interventi diretti a limitare la dispersione scolastica, si afferma
l’importanza di porre particolare attenzione ai soggetti “in situazioni di disabilità, svantaggio sociale e provenienti da altre culture”. La
problematica relativa all’integrazione interculturale assume importanza anche alla luce dei dati sul successo scolastico dei ragazzi provenienti da
altri paesi , mediamente inferiori a quelli dei coetanei italiani.
Sempre nel PIGI si afferma che “Lo strumento principale dove trovano spazio questi interventi sono i Piani Integrati d’Area, che devono destinare
una parte delle risorse a questo tipo di problematiche”.
Pertanto il Progetto prevede l’ampliamento delle ore previste per l’insegnamento di L2 in orario scolastico, già programmate in ambito PIA
(Programmazione integrata di area) con la sperimentazione di modalità organizzative diverse nella Scuola secondaria di primo grado di Borgo San
Lorenzo.
Si prevede inoltre il potenziare del servizio di sportello orientamento per alunni stranieri e relative famiglie.
Inoltre verranno creati dei gruppi di lavoro e aggiornamento insegnanti con l’accompagnamento di tutor specializzati ed esperti per la
predisposizione di prove di ingresso per la rilevazione
6. Documentazione
Oltre alla documentazione di processo e alla creazione di banche dati è prevista la realizzazione di due prodotti:
a. Un catalogo informativo (in prospettiva con una traduzione nelle principali lingue presenti nel territorio) da diffondere anche alle famiglie sui
canali dell’istruzione e obbligo formativo
b. Un dossier di raccolta e indicizzazione della normativa a livello europeo, nazionale e regionale
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