MESSAGGERO regionale 2 agosto 2013 - Procedure VIA
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MESSAGGERO regionale 2 agosto 2013 - Procedure VIA
-MSGR - 08 ABRUZZO - 40 - 02/08/13-N: 40 (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00526493 | IP: 109.113.14.124 L'Aquila GRAN SASSO MUORE UN ESCURSIONISTA Il tribunale di Bazzano Appalti nelle scuole indaga la Corte dei Conti Un escursionista di 44 anni, A.D., di Roma, è deceduto per un malore sul sentiero che da Campo Imperatore sale verso la Sella di Monte Aquila, sul versante aquilano del Gran Sasso. L’attivazione dei soccorsi tramite la centrale operativa del 118 ha fatto intervenire l’elicottero dalla base di Preturo che però non ha potuto operare in quota né atterrare a Campo Imperatore a causa del vento molto forte. I sanitari del Suem 118 sono stati sbarcati a Fonte Cerreto e hanno raggiunto, prima con la funivia e poi a piedi, le pendici di Monte Aquila, potendo però solo constatare il decesso dell’escursionista. Nel pomeriggio un secondo intervento di soccorso operato dal Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzese per recuperare un giovane che si è infortunato sulla cresta Ovest del Corno Grande. D.D.P., 24 anni, di Monterotondo, era in compagnia di un altro escursionista quando è caduto per alcuni metri, riportando vari traumi agli arti inferiori. UNIVERSITÀ RIMBORSO TRASPORTI PROTESTE DEL PD «È finito l’anno accademico e `Le 27 persone coinvolte le della Corte dei Conti non ha per- to le spese come debito fuori bilan- decise a farsi interrogare dai pubblici ministeri L’INCHIESTA Sugli appalti truccati delle scuole di Avezzano, scende in campo anche la Corte dei Conti, mentre gli investigatori continuano ad acquisire nuove documenti. Per i pm David Mancini, Stefano Gallo e Roberta D’Avolio, non c’è alcun dubbio: i 27 indagati a vario titolo per abuso d’ufficio, falso e truffa aggravata (tra cui lo stesso presidente della Provincia, Antonio Del Corvo), con il loro operato, attraverso la normativa posta a fondamento della somma urgenza e delle deroghe al codice degli appalti, avrebbero procurato «un danno patrimoniale di rilevante entità» oltre che «aver agito approfittando di circostanze di tempo e di luogo tali da ostacolare la pubblica difesa, consistite nel grave disagio determinato dal contesto emergenziale a seguito del sisma del 6 aprile». E così la Procura regiona- so tempo e ha chiesto alla Procura ordinaria di avere tutto il materiale probatorio per aprire il fascicolo per il presunto danno erariale che se fosse confermato potrebbe aggirarsi sulla stessa somma utilizzata per le opere edili di messa in sicurezza degli istituti superiori di Avezzano: oltre 4 milioni e mezzo di euro. C’è da dire che il tempestivo intervento della Procura e degli stessi investigatori (carabinieri del Ros, finanzieri e agenti dello Sco della Questura) ha evitato di fatto che la somma (frutto delle economie di gara) fosse utilizzata per pagare i lavori oggetto della contestazione. Ma a quanto pare tali lavori sarebbero stati in qualche modo evasi da una delibera che ha riconosciu- LA PROCURA RITIENE CHE SIA STATO PROVOCATO UN DANNO PATRIMONIALE cio. Volontà che ha portato i carabinieri del Ros comunque ad acquisire la delibera. Intanto si apprende che l’immobile Sege ubicato ad Avezzano, in via XX Settembre (oggetto di lavori di ristrutturazione per 500 mila euro per ospitare i ragazzi del Bellisario e del Serpieri e poi di pagamento da parte dello stesso ente provincia di un canone di locazione per 56 mila euro per 4 mesi) è entrato nel circuito degli affitti. L’immobile infatti è di proprietà privata: dell’ingegnere Cesio Serafini di Avezzano e Amedeo Figliolini, anche lui di Avezzano, project manager del patrimonio immobiliare della Provincia, entrambi indagati in concorso per truffa aggravata. Infine, dopo la chiusura delle indagini preliminari, diversi indagati hanno annunciato l’intenzione di volersi sottoporre agli interrogatori. Un passaggio importante che potrebbe dare una svolta all’inchiesta che potrebbe portare a galla presunti favoritismi e collusioni tra politica e mondo imprenditoriale. Marcello Ianni © RIPRODUZIONE RISERVATA Duplice omicidio a Bazzano sequestrati i beni di Kapplani `Atto necessario per tutelare i figli in difficoltà IL PROVVEDIMENTO Sul duplice omicidio avvenuto il 17 gennaio a Bazzano, la Procura compie un ulteriore passo questa volta a favore dei figli del pluriomicida Burhan Kapplani accusato di avere freddato a colpi di pistola la sua ex moglie Orieta Boschi e il compagno di lei Sheptin Hana. I legali Francesco Valentini e Sonia Giallonardo, che curano gli interessi delle parti offese (quattro ragazzi affidati al servizio sociale ma potranno abitare nella stessa casa dei nonni e quindi di fatto restano in famiglia), hanno chiesto al pubblico ministero, David Mancini, di voler procedere al sequestro conservativo dei beni di Kapplani. Si tratta soprattutto dell’azienza avviata e specializzata nella vendita di porfido, a Monticchio. Il magistrato ha avallato tale richiesta, viste le difficoltà economiche in cui sono piombati improvvisamente i quattro ragazzi, ora senza più un padre (sul quale pende l’ergastolo), nè una madre. Il magistrato ha nominato un curatore che dovrà appunto fare gli interessi dei giovani. Subito dopo l’efferato duplice omicidio premeditato, i carabinieri del Reparto operativo dell’Aquila (su disposizione dello stesso pm Mancini) avevano svolto una serie di indagini proprio sull’attività lavorativa del Kapplani, scoprendo che l’azienda era stata affidata a un suo parente, pur rimanendone sempre il titolare. Intanto nelle scorse settimane Il luogo dell’omicidio l’avvocato Leonardo Casciere, del Foro di Avezzano, uno dei legali di fiducia dell’albanese (insieme ad Alessandra Spadolini e Tommaso Colella) ha chiesto per il proprio assistito la revoca della misura detentiva in carcere, sostenendo che si sono affievolite le esigenze cautelari e che l’inchiesta è di fatto chiusa. È infatti previsto a dicembre il processo a Kapplani dinanzi alla Corte di Assise. Fin dall’inizio il pm Mancini si era detto ottimista sulla possibilità di chiedere per il pluriomicida il rito immediato (saltando la fase intermedia dell’udienza preliminare). Il duplice omicidio fu commesso nel parcheggio del supermercato Md di Bazzano. Lì le vittime furono sorprese dall’omicida che le freddò a colpi di pistola, una Beretta che risultò essere rubata in una abitazione del Torrione dopo il terremoto. Il movente era la gelosia dell’uomo nei riguardi dei figli che avevano cominciato a frequentare il nuovo compagno della madre che l’avrebbe dovuta sposare proprio in questo periodo estivo. M.I. © RIPRODUZIONE RISERVATA Venerdì 2 Agosto 2013 www.ilmessaggero.it Inizio lavori nei cantieri ora basta un semplice clic `Nuova procedura di notifica on line tramite il sito della Asl L’INIZIATIVA Cantieri edili: per notificare l’inizio lavori ora basta un clic. Dal 1˚ luglio scorso, infatti, i responsabili dei lavori/committenti dei cantieri, nel territorio provinciale, possono usufruire della nuova procedura di notifica preliminare on line tramite il sito della Asl. Vantaggi? Stop a carta e a trafile burocratiche, maggiore velocità e chiarezza. La Asl, in virtù di un protocollo siglato con la direzione territoriale del lavoro, fa così da apripista in Abruzzo alle nuove modalità telematiche di notifica, ponendosi al primo posto per l’informatizzazione del settore. Il sistema anti cartaceo, introdotto dalla Asl, potrebbe essere esteso, successivamente, ad altre aziende sanitarie regionali abruzzesi. La vecchia notifica cartacea di inizio lavori del cantiere sarà ancora consentita ma solo fino al 30 settembre: da allora il nuovo sistema informatico entrerà a pieno regime. Sul sito www. asl1abruzzo.it vi sono le indicazioni e il percorso (semplice) da seguire per la trasmissione delle notifiche preliminari. Disponibili anche il numero telefonico (0862.368974) per chiarimenti e informazioni. Il nuovo metodo, nel giro di poche settimane, ha già ottenuto ampio gradimento da parte di chi ha l’obbligo della comunicazione di notifica, come dimostra il crescente numero di avvisi in arrivo sul portale. Tra l’altro l’attivazione della procedura telematica, oltre a consentire agli organi di controllo di Asl e direzione del lavoro di predisporre una mappa analitica e particolareggiata dei cantieri della provincia, permetterà di avere un quadro costantemente aggiornato sull’attività del territorio. Un’iniziativa, quella dell’informatizzazione, tanto più meritoria se si considera che, in un anno, alla Asl arrivano oltre 2.000 notifiche preliminari da tutto il comprensorio della provincia. «Questa iniziativa - dichiara Domenico Pompei, direttore del servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro della Asl - comporterà vantaggi e agevolazioni sia per l’utente sia per noi che operiamo nel settore. I responsabili dei cantieri ora potranno inviare la notifica rapidamente, senza passaggi cartacei, con possibilità di conservare un elenco aggiornato e puntuale degli atti inviati e di consultarlo in modo veloce e semplice. Dal prossimo ottobre le notifiche preliminari saranno trasmesse esclusivamente on line e il sistema entrerà così a pieno regime». Maltrattava la moglie dovrà affrontare il processo ancora nemmeno un euro di rimborso per i trasporti extraurbani: la continua negligenza della Regione la pagano i giovani abruzzesi». Così Andrea Fidanza, responsabile università in segreteria regionale del PD Abruzzo, interviene ancora una volta sulla vicenda trasporti dedicati per gli universitari aquilani pendolari e fuorisede: «Oltre al danno la beffa, infatti la Regione non ha trasferito le competenze all’Adsu e ha scelto di garantire essa stessa le procedure di rimborso. Il risultato? Un nulla di fatto: nemmeno uno studente ha visto il rimborso». Accademia dell’Immagine Riga in campo BARISCIANO Fin dall’inizio del matrimonio, maltrattava la moglie, A.T., minacciandola, percuotendola frequentemente e ingiuriandola continuamente, costringendola così a vivere in una condizione «permanente di paura e disperazione». Con quest’accusa, Dino Ghizzoni, 61 anni, di Barisciano, assistito dall’avvocato Giulio Lazzaro, dovrà affrontare il processo fissato per il mese di dicembre. L’uomo avrebbe costretto già dal lontano 1977 l’ex moglie, assistita dall’avvocato Maria Teresa Di Rocco, a trovare rifugio con la figlioletta di 3 mesi da alcuni parenti per evitare i maltrattamenti. Nel 1985 avrebbe procu- rato lesioni personali alla donna con schiaffi e pugni al volto; nel 2004 avrebbe aggredito la donna e nel tentativo di colpirla alla gola con un coltello la feriva all’avambraccio destro. Sempre secondo l’accusa, l’uomo «rientrando spesso in stato di ubriachezza la percuoteva e la ingiuriava, costringendola a chiudersi a chiave nell’abitazione e a chiamare i carabinieri». Infine il 12 aprile di quest’anno l’uomo, al termine dell’ennesimo litigio, avrebbe lanciato in direzione della donna un coltello, costringendo la malcapitata a trovare rifugio dalla figlia. Le indagini sono state portate avanti dai carabinieri della stazione di Paganica. M.I. © RIPRODUZIONE RISERVATA PROCEDURA DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE ANNUNCIO DA PUBBLICARE SU UN QUOTIDIANO A DIFFUSIONE REGIONALE E SUL SITO INTERNET DELLA REGIONE ABRUZZO. AVVISO AL PUBBLICO ART. 24 DEL D.LGS. 152/2006 E S. M.ED I. SI AVVISA CHE È STATO TRASMESSO ALLA REGIONE ABRUZZO, Direzione Affari Della Presidenza, Politiche Legislative e Comunitarie, Programmazione, Parchi, Territorio, Valutazioni Ambientali, Energia- Servizio Tutela, Valorizzazione del Paesaggio e LA CULTURA - «Mi unisco a quanti, in questi giorni, rivolgono accorati appelli per l’Accademia dell’Immagine, che rischia di scomparire per scelta del presidente della Regione, Gianni Chiodi» scrive il vice sindaco Roberto Riga. «Ricordo che l’Accademia, attiva dal 1993, ha visto la prestigiosa docenza di ben tre premi Oscar e si è connotata e distinta, negli anni, quale istituzione di primissimo piano nel campo della formazione continua Riga -. La fine dell’Accademia rappresenterebbe dunque un danno gravissimo per la città, che andrebbe a perdere uno degli elementi cardine della sua identità e della sua storia. Come vice sindaco ritengo mio dovere profondere il massimo impegno a difesa della cultura, a cominciare proprio dalla battaglia per la sopravvivenza dell’Accademia, un’istituzione che questa città, soprattutto dopo il sisma, non può permettersi di perdere». NE DELL’INTERVENTO Comune di Bugnara in Provincia dell’Aquila DESCRIZIONE - - Affari Della Presidenza, Politiche Legislative e Comunitarie, Programmazione, Parchi, Territorio, Valutazioni Ambientali, Energia- Servizio Tutela, Valorizzazione del Paesag- - -MSGR - 08 ABRUZZO - 41 - 02/08/13-N: 41 Venerdì 2 Agosto 2013 www.ilmessaggero.it Avezzano Sulmona Piazza Orlandini le piante saranno sostituite `L’assessore Verdecchia cerca di rispettare le diverse posizioni AVEZZANO È fermo e convinto nella replica l’assessore all’ambiente Roberto Verdecchia che ha spiegato i motivi e le circostanze che hanno spinto l’amministrazione comunale a varare il taglio degli alberi situati a piazza Orlandini e dintorni. «Poche piante malate - spiega Verdecchia- e non lo dico io ma gli esperti degli uffici tecnici delegati. E non solo: quei fusti, da tempo, forse troppo, insidiavano i marciapiedi e le abitazione limitrofe con le loro radici. Insomma se non li avessimo tolti avremmo dovuto rifare ex novo i marciapiedi e pagare i danni ai proprietari delle abitazioni». L’assessore ha un gesto di sconforto sulla sedia: abbandona le braccia lungo il corpo e aggiunge che, insomma, gli amministratori non indovinano mai. Da una parte gli abitanti che protestano per i luoghi dissestati dall’altra quelli che producono le stesse rivendicazioni ma per la tutela delle piante. E l’esempio più lampante viene proprio dagli accadimenti di qualche giorno fa quando il Comune non ha dato l’autorizzazione ai privati a tagliare dei rami che insidiavano gli arredi delle case (finestre e balconi). È conciliante Verdecchia e sostiene che certamente non sosterrà alcuna azione giudiziaria o ostracismo politico contro chi protesta: ci mancherebbe. Poi promette che i vecchi alberi verranno sostituiti immediatamente non appena realizzata la rotonda tra via Garibaldi e via XX Settembre. La città non perderà alcuna pianta né grande né piccola. I termini della vicenda, della quale ieri si parlava in tutta la città sono noti: l’amministrazione comunale ha deciso di restituire il doppio senso di marcia su via XX Settembre agli utenti per impedire che chi entra in città provenendo da Celano debba fare, come si dice il dialetto avezzanese, il giro di Piccone (con nessun riferimento al parlamentare Pdl) ma proseguire dritto verso il centro. In via Garibaldi il Comune sta costruendo una rotonda secondo il dettato europeo e dunque ha proceduto all’abbattimento di alcuni alberi. L’opposizione Wwf è stata netta attraverso un documento e pubblicata ieri su tutti i giornali. E la risposta conciliante di Verdecchia fa capire che le istanze della comunità e quelle degli ambientalisti saranno tenute nello stesso conto. Ma ieri in Comune qualcuno non era d’accordo con il tono conciliante e rilassato dell’assessore: «Esiste un partito del no, qui come a livello nazionale. Non si può dire sempre no. No ai lavori del Comune, no all’asfalto nel piazzale ex Inam. Il partito del no si nascondo dietro la conservazione a tutti i costi. Come si può dire no all’asfalto del piazzale ex Inam dove parcheggiano i malati, gli invalidi e gente che deve raggiunge gli uffici Asl con la carrozzella? Come si può dire no al miglioramento della viabilità?». Pino Veri © RIPRODUZIONE RISERVATA «Nessuna consulenza» la Snam smentisce Lolli SULMONA Non c’è nessun progetto e nessuna consulenza della Saipem, né di suoi tecnici, sull’ipotesi di spostare il gasdotto «Rete Adriatica» sulla costa, anziché sulla dorsale appenninica. La Snam smentisce così categoricamente Giovanni Lolli che lunedì scorso, nell’assemblea convocata dal sindaco di Sulmona Peppino Ranalli, aveva annunciato di «essere in possesso, e pronto a metterlo a disposizione del Ministero, di uno studio fatto da tecnici del settore e dipendenti della Saipem, nel quale si dimostra come lo spostamento del gasdotto e della centrale in mare, non è solo possibile, ma anche più conveniente, perché uti- Ritrovata bomba della guerra mondiale Baristi in rivolta a Sulmona. Le speranze dei gestori e titolari dei bar e ristoranti del centro storico erano riposte nella nuova amministrazione che, in tanti, speravano avrebbe accolto la richiesta di sospensiva dell’ordinanza comunale sugli orari, quella, per dirla con due parole, anti movida. Invece in tanti hanno ricevuto la lettera del comandante della Polizia municipale Antonio Litigante che, in mancanza di nuove disposizioni da parte del sindaco Peppino Ranalli e della sua giunta, non ha potuto fare altro che comunicare ai gestori del bar che non dovranno somministrare bevande e alimenti oltre l’una «al fine di evitare il disturbo delle occupazioni SCURCOLA MARSICANA Il taglio degli alberi in piazza Orlandini La querelle Elezioni, il Comune si oppone al ricorso SULMONA Il Comune di Sulmona ha deciso di costituirsi e resistere nel ricorso in materia elettorale dinanzi al Tar presentato dalla lista Sulmona Unita che sosteneva Fulvio Di Benedetto morto durante la campagna elettorale e che ha chiesto l’annullamento delle elezioni. A leggere le delibere, la costituzione è da ritenersi «a tutti gli effetti, come dovuti, perché adottati in ottemperanza a quanto imposto dalla prefettura, sicché nessuna illegittimità può mai essere rilevata nel comportamento dell’ente». Pertanto, continuano le delibere «è opportuno che l’ente comunale si costituisca e resista in giudizio, a difesa della legittimità del proprio operato». Da qui l’incarico all’avvocato Guido Blandini, responsabile dell’ufficio legale dell’ente. O.La Civ. © RIPRODUZIONE RISERVATA o del riposo delle persone». Così, dietro ai banconi se per alcuni la rabbia cresce, per altri sta cedendo allo sconforto. Ma tutti chiedono un incontro con il primo cittadino. Per fargli comprendere le loro ragioni. Economiche, soprattutto. Perché, dicono i gestori dei locali, loro vogliono solo lavorare e il rischio, soprattutto in questo momento di congiuntura, è la chiusura, definitiva, del loro esercizio commerciale. Da qui la speranza che il Comune non li costringa a chiudere all’una perché, dicono i baristi, il provvedimento è «assurdo. I problemi si verificano soprattutto dopo la chiusura perché durante le ore di lavoro siamo noi i primi a vigilare. Il problema si presenta dopo l’una quando, mancando i controlli, il salotto buono della città si trasfor- ma in terra di nessuno. È a quell’ora che sarebbe necessaria la presenza di maggiori controlli. Solo con una migliore sorveglianza tutti sarebbero più sicuri». E poi, baristi e gestori di locali proprio non ne vogliono sapere di sentire associare la movida al vandalismo. «Possono anche farci chiudere all’una - aggiunge poi il gestore di un locale di corso Ovidio ma chi vuole fare danni stai pur sicuro che non ci ripenserà perché i locali sono chiusi. Anzi! Capiamo i problemi dei residenti ma costringerci a chiudere all’una, quando la serata è appena all’inizio, non risolve nulla. E poi, se vogliamo dirla tutta siamo noi i primi sostenitori di maggiori controlli dopo la chiusura dei bar». Ornella La Civita © RIPRODUZIONE RISERVATA RAIANO Sarà fatta brillare questa mattina dagli artificieri dell’esercito, la bomba risalente alla seconda guerra mondiale, ritrovata da due pescatori l’altra sera nel laghetto «Quaglia» di Raiano. L’ordigno è stato rinvenuto sulle rive del laghetto dai due pescatori, a causa anche dell’abbassamento del livello dell’acqua, dovuto alla minore portata dei canali irrigui presi d'assalto dai coltivatori della zona. I pescatori hanno dato subito l’allarme e sul posto sono intervenuti carabinieri, protezione civile e corpo forestale, che hanno interdetto l’area e sorvegliato la zona 24 ore su 24. Il residuato bellico si trovava nel laghetto da decenni: si tratta infatti molto probabilmente di uno degli armamenti di cui i nazisti, per alleggerire la fuga, si disfecero quando batterono la ritirata, abbandonando armi e munizioni in modo che il nemico non neentrasseinpossesso. P.Iav. © RIPRODUZIONE RISERVATA Giostra cavalleresca, fiume di polemiche SULMONA Una mossa non proprio cavalleresca e che ha scatenato dure proteste: un tendone verde, di quelli da cantiere, che impacchetta e nasconde uno dei monumenti simbolo di Sulmona e cioè l’acquedotto medievale. Una copertura di dubbio gusto e utilità che, ufficialmente, è scritto in un cartello, serve per non disturbare i cavalli, ma che in realtà, visto che essa occupa tutto il fronte della piazza, compresa quella dove i cavalli non stallano, serve a impedire che curiosi e soprattutto non paganti, godano gratuitamente degli spettacoli che si svolgono sull’anello della piazza. La protesta monta sul web e arriva alla sede dell’associazione Giostra che, tuttavia, è inamovibile a rimuovere il telo, fosse anche solo © RIPRODUZIONE RISERVATA Coppia investita da un’auto ricoverata in gravi condizioni Chiusura all’una, locali in rivolta SULMONA lizzerebbe le condotte e le piattaforme già esistenti». «L’attuale progetto Rete Adriatica, con tracciato sulla dorsale appenninica, è stato elaborato su nostro incarico da Saipem - chiarisce il colosso energetico di San Donato Milanese - che ne ha sviluppato l’ingegneria di base fino alla redazione dei documenti per l’ottenimento della valutazione di impatto ambientale». «Abbiamo pertanto verificato con Saipem - scrive la Snam - che non risultano incarichi dati in tal senso da Giovanni Lolli o da altri, che Saipem non ha sviluppato alcun progetto di metanodotto in mare né predisposto valutazioni di carattere tecnico-economiche sull’opera». P.Iav. quello che deturpa l’acquedotto in prossimità del settore dedicato ai portatori di handicap. «L’acquedotto non è della Giostra - protesta Serafino Speranza - e offriamo così una pessima immagine della città ai turisti, per recuperare qualche spiccio di gente che, comunque, il biglietto non lo farebbe». Ma le rogne per il torneo cavalleresco, arrivano anche dagli animalisti: il sito «Agireora» ha infatti lanciato una petizione da inviare a Trenitalia (che della Giostra è partner) e al Comune perché, rispettivamente, la prima «non incentivi più tale iniziativa come avvenuto nell’edizione 2013» e il secondo «vieti l’utilizzo di animali in giochi e manifestazioni, così come è stato già fatto in altri Comuni con apposite ordinanze di tutela degli animali». Patrizio Iavarone © RIPRODUZIONE RISERVATA L’acquedotto e il telo utilizzato dall’organizzazione Gravissimo incidente stradale ieri pomeriggio al centro di Scurcola Marsicana: marito e moglie sono stati investiti lungo la Tiburtina che attraversa il centro abitato. I coniugi sono stati ricoverati in codice 2 che attesta una certa gravità dell’incidente. Il conducente dell’auto investitrice è un anziano che si è immediatamente fermato appena accortosi di quanto accaduto sostenendo di essere stato abbagliato dal sole e ha avuto un malore a causa dello shock per quanto accaduto. I due coniugi sono stati immediatamente soccorsi da un’ambulanza del 118 che ha portato la donna all’ospedale di Avezzano men- PESCASSEROLI BIKE SHARING TUTTO FERMO Il progetto Bike sharing, emanato dal Ministero dell’Ambiente per un importo complessivo di 336 mila euro e pubblicizzato a livello internazionale, a distanza di qualche anno è ancora fermo. Le biciclette elettriche sarebbero custodite in un deposito senza che nessuno le possa utilizzare mentre i ciclo-posteggi, alcuni danneggiati dal peso della neve, sono stati collocati irresponsabilmente all’inizio della stagione invernale. La fornitura, installazione e manutenzione delle attrezzature, assegnata a una ditta di Milano è costata circa 145 mila euro. SULMONA «NIENTE FURTO SOLO UNA BRAVATA» Non un atto delinquenziale, ma una bravata tra ragazzi: così la famiglia del 22enne di Castelvecchio Subequo, denunciato insieme ad altri due amici per furto dalla polizia stradale, per aver cioè smontato parti di un’auto parcheggiata nel piazzale di fronte il casello autostradale di Pratola Peligna, chiarisce i termini dell’episodio della scorsa settimana. Il 22enne, infatti, a detta del suo avvocato, avrebbe smontato la sola mascherina (e non il fanale) della Smart al solo fine di dimostrare ai due amici la sua abilità, essendo tra l’altro un carrozziere di professione. In palio c’era un aperitivo cenato che i due avevano promesso di offrire al 22enne se fosse riuscito a smontare in meno di dieci secondi il pezzo dell’auto, «cosa che ha fatto e che all’arrivo della polizia ha cercato inutilmente di spiegare». tre un’altro mezzo di soccorso si è diretto verso l’ospedale di Tagliacozzo. Per tutti i rilievi di legge sul posto si sono recati alcuni agenti della Polizia stradale di Avezzano che hanno sentito i testimoni e assunto a verbale i nomi degli involontari protagonisti del grave episodio. Inutile ricordare che il centro abitato di Scurcola è attraversato per lungo tratto dalla Tiburtina: c’è il limite di velocità e i dissuasori. Il problema è stato più volte al centro di un acceso dibattito. Probabilmente occorrerebbe deviare la strada inventandosi una variante. Ma la circostanza punirebbe gli esercizi commerciali a ridosso dell’importante arteria. Pi.Ver. © RIPRODUZIONE RISERVATA Commissione bipartisan per i lavoratori ex Micron AVEZZANO Maggioranza e minoranza in perfetta sintonia sull’ex Micron: il Palazzo fa quadrato attorno ai lavoratoriperottenerechiarezza sulle procedure, garanzie sul futurodeilavoratori, fidejussionea favore del Comune di Avezzano, sostegno economico per i Comuni della Marsica e spese delle aziende del nucleo a carico della Micron, circostanza emersa anche nel Consiglio comunale di ieri. Il diradarsi delle nebbie sugli aspetti chiave del passaggio di consegne tra la Corporation Americana e la Marsica Innovation Technology, formata dall’azienda tedesca L-Foundry e dal management italiano dà forza alla posizione del sindaco Giovanni Di Pangrazio che ha chiesto e ottenuto una commissione bipartisan per mantenere alta l’attenzione e, in sintonia con i sindacati, sensibilizzare i palazzi della capitale. Nella segreteria del sindaco qualcuno ha commentato che la stessa solerzia si sarebbe potuta produrre anche per l’ospedale smantellato e per il Tribunale. L’organismo, aperto ad altri ingressi, è composto dai consiglieri Carlo Tinarelli, Lino Cipolloni, Nicola Pisegna, Mariano Santomaggio e Mario Babbo. Apprezzamento unanime all’azionedel sindacoè arrivatodai sindacalisti, dopo aver fatto il punto sulla situazione e sottolineato la necessità di «non abbassare la guardia rispetto a una vicendacherischia ditrasformarsi inundrammasociale». Pi.Ver. © RIPRODUZIONE RISERVATA