Unità di allenamento per esordienti
Transcript
Unità di allenamento per esordienti
Nicola Turco (Gruppo E) – Scienze Motorie Anno 1° Unità di allenamento per esordienti 1) Destinatari e Condizioni 2) Obiettivi Generali e Specifici 3) Esercizi 1) Destinatari e Condizioni Con questo elaborato si intende proporre un metodo di allenamento rivolto a ragazzini (di sesso Maschile) “esordienti”, quindi di 10-12 anni, provenienti da una precedente esperienza calcistica (“pulcini”) creando un percorso educativo di crescita a livello sociale nonché a livello di prestazione atletica, all’interno di una ipotetica squadra di calcio. Rivolgendoci a questa fascia di età e a questa categoria dobbiamo costruire il percorso tenendo conto di due fattori importanti: - Hanno probabilmente già giocato a calcio (nel nostro caso esamineremo ragazzini proveniente dalla categoria Pulcini) - Hanno maturato il concetto di lateralità (maturazione neuro-fisiologica della parte dominante del corpo) 2) Obiettivi Generali e Specifici Durante questa fascia d’età la resistenza è la capacità condizionale di base che risente meno dello sviluppo puberale del ragazzo. Si assiste alla riduzione della capacità di equilibrio (dovuto soprattutto alla repentina crescita staturale che alza il baricentro) ed alla difficoltà di movimento. Per contro, si ha un incremento della forza, in particolare della forza esplosiva, ed un aumento della rapidità. La sfera socio – affettiva mette in risalto l’incremento dell’autostima, lo sviluppo delle capacità di autocritica e l’importanza di sentirsi accettati dal gruppo e quindi il senso di appartenenza. Aumentano le capacità di collaborare da parte del ragazzo. Dal punto di vista socio-affettivo, i principali obiettivi da perseguire sono quindi rappresentati da: - sicurezza di sé e delle proprie capacità; - rispetto e cooperazione con i coetanei. Le capacità coordinative e condizionali che dobbiamo sviluppare dovrebbero essere rappresentate da: combinazione, differenziazione, equilibrio, adattamento e trasformazione, organizzazione spaziotemporale, rapidità, forza veloce, mobilità articolare, capacità senso-percettive e schemi motori. Alla fine del ciclo formativo il ragazzo dovrà essere in grado di conoscere le regole fondamentali del gioco, di acquisire i principi fondamentali di attacco e difesa (attacco: possesso della palla, profondità e capacità di conclusione; difesa: rallentare l’azione dell’avversario e scaglionamento), di sviluppare le capacità di dominio della palla ed aumentare il bagaglio tecnico generale. In senso più specifico, l’allievo dovrà essere in grado di: valutare le traiettorie, tenere la posizione in campo, combinare più schemi motori tra di loro, giocare in più posizioni di campo, passare la palla e rendersi nuovamente utile, calciare di collo piede, colpire la palla di controbalzo, eseguire le rimesse laterali con precisione, controllare la palla di coscia e di petto, eseguire lanci con il piede forte, colpire di testa da fermi ed in elevazione, combinare più gesti tecnici tra loro (es. stop + tiro), cambiare direzione con finta, tirare in porta con la palla in movimento, essere più precisi nei passaggi, colpire la palla al volo, saper proteggere la palla in difesa e marcare a uomo. In collaborazione con i compagni di squadra, il ragazzo dovrebbe essere in grado di: servirsi dei messaggi di comunicazione verbali, effettuare l’uno-due, dare sostegno al portatore di palla, dettare il passaggio, privilegiare i passaggi in profondità, effettuare le sovrapposizioni, utilizzare la superiorità numerica (2>1) e attuare i principi basilari di difesa collaborativa (anticipo e copertura). Durante quest’età è necessario evitare la specializzazione precoce, lasciando spazio anche ad altri sport come il rugby (per vincere la paura del contatto con l’avversario e il terreno), la pallavolo (per lo studio delle traiettorie) e il basket (per la coordinazione generale). 3) Esercizi Quello che segue è un piccolo elenco di esercizi che si possono effettuare già dall’inizio della stagione calcistica, quindi agosto-settembre, utilizzando alcuni “attrezzi” e materiale di base indispensabili (sacca con una ventina di palloni, una decina di coni, una ventina di cinesini, una decina di aste, qualche ostacolino regolabile) - Conduzione della palla nel campo in ordine sparso in tutte le sue varianti (interno, esterno, con un solo piede, con la pianta, con il collo, ecc..) - Passaggio e ricezione della palla a coppie sul posto - Passaggio e ricezione della palla a coppie con due cinesini (posti di fronte ai due giocatori) nelle sue varianti (brevi spostamenti per ricevere la palla con l’interno sinistro e passaggio con l’interno destro e viceversa, con lo stesso piede usando nell’ordine interno ed esterno o esterno ed interno, con due o tre tocchi in base al livello di padronanza, ecc..) - Ricezione della palla con l’ausilio di una zona di campo ben definita dal “quadrato” o “castello” (quadrato formato da 4 cinesini posti a circa 2-3 metri l’uno dall’altro, dimensione che diminuisce in base alla bravura del ragazzo) in tutte le sue varianti (stop e passaggio portando la palla dall’esterno del quadrato all’interno, in due o più tocchi, al volo o rasoterra, con piedi, coscia, petto, testa, ecc..) - Tiri in porta da fermo con palle allineate a circa 4-5 metri dall’area della porta (una palla a testa) con tiri in successione partendo da un lato. - Elaborazione fantasiosa di alcuni schemi di giochi con conclusione in porta partendo dal classico uno due e tiro in porta (facilmente eseguibile tra due giocatori e un portiere) fino a inserire 3, 4, 5 compagni in una vera e propria azione di gioco costruita (es. partendo dalla metà campo si parte con un “uno-due” con un compagno, passaggio in profondità di prima o in due tempi, ricezione in fascia da parte di un compagno che controlla e crossa in direzione del dischetto di rigore solitamente con una traiettoria che va allontanandosi dal portiere, ove l’ultimo compagno di squadra può tirare in porta). Una evoluzione dell’esercizio può essere quella di inserire un difensore in area. - Esercizio per il possesso palla: passaggio del pallone tra compagni separati da una serie di “castelli” costituiti da conetti che delimitano delle aree in ognuna della quali vi è posto un avversario che deve tentare di intercettare il pallone. Come gli avversari sono vincolati a rimanere dentro la loro “area” i giocatori all’esterno devono rimanere davanti al lato costituito da due cinesini. I giocatori all’esterno devono riuscire a far giungere la palla ai compagni dalla parte opposta senza che nessun avversario la tocchi. I giocatori all’esterno non posso condurre la palla: possono passarla ad un compagno lateralmente oppure effettuare una finta, prima di compiere il passaggio dall’altra parte. (le varianti non sono escluse.. per esempio si possono mettere anche due avversari all’interno del quadrato/castello) - Partitella (20 minuti di gioco). E’ importante calibrare bene la difficoltà tecnica degli esercizi per iniziare a far lavorare i ragazzi ma nel contempo per saper definire il loro livello e quelli che sono i loro limiti in modo tale da poter variare il programma annuale di conseguenza.