Francesca Di Pietro INNOVAZIONE TIPO-TECNO

Transcript

Francesca Di Pietro INNOVAZIONE TIPO-TECNO
Francesca Di Pietro
INNOVAZIONE TIPO-TECNO-MORFOLOGICA DEGLI SPAZI PER
RAPPRESENTAZIONI ED EVENTI.
CARATTERI EVOLUTIVI E FATTORI BIOECOLOGICI NELLA PROGETTAZIONE
AMBIENTALE DELL’ i-space4events.
Tesi di dottorato
DOTTORATO DI RICERCA IN PROGETTAZION E AMBIENTALE
XXII CICLO: Novembre 2006 – Ottobre 2009
Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
Tutors: Prof. Arch. Salvatore Dierna, Prof. Arch. Fabrizio Tucci
Coordinatore: Prof. Arch. Giorgio Peguiron
Abstract
Comprendere come e in che misura incidono i concetti di bio-architettura e sostenibilità, nel settore
della progettazione ambientale, è fondamentale per la delineazione dei caratteri essenziali
nell’ideazione di una nuova concezione degli spazi architettonici, spingendo così la ricerca a
rispondere e a fornire una più complessa strumentazione tecnologica a sostegno di tale
progettazione. Si punterà sulla versatilità che questi nuovi strumenti dovranno avere in vista della
rapidità con cui le nuove tecnologie si vanno evolvendo. Le analisi tenderanno ad indagare e
sistematizzare le applicazioni e le sperimentazioni, degli ultimi anni, dei vari sistemi tecnologici
integrati relativi alla tipologia considerata e i relativi mutamenti riscontrati.
Il continuo superamento delle specifiche tecniche, legate alle diverse soluzioni tecnologiche,
impone una conoscenza più dettagliata non tanto delle stesse, quanto delle modalità con le quali
esse possono cambiare nel tempo. Da questa considerazione risulterà di primaria importanza la
scelta e lo studio di casi esemplari, scelti per la loro particolare qualità, che mettano in luce
l’interpretazione che i progettisti hanno dato al tema della progettazione ambientale. A supporto
della progettazione ambientale per la realizzazione di spazi bioclimatici, eco efficienti e
ecosostenibili, si intende proporre delle linee guida per arricchire le principali strumentazioni
tecnico-operative a disposizione del progettista.
La particolare complessità degli spazi per rappresentazioni ed eventi li rende esempi di
particolare rilievo, perché oltre alla funzione per la quale sono stati espressamente progettati,
ricoprono un’importanza strategica nella funzione di rappresentanza delle istituzioni alle quali
appartengono.
L’obiettivo della ricerca è quello di fornire al progettista un repertorio di soluzioni progettuali che
oltre ad arricchire gli strumenti operativi, offra nuove modalità di verifica e controllo nella fase
progettuale, finalizzati a scelte razionali in merito alla eco-concezione ed eco-gestione per poi,
contribuire così alla innovazione tipo-tecno-morfologica dello spazio per rappresentazioni ed
eventi.
La ricerca si compone di tre differenti livelli di approfondimento. Strutturati come segue.
PARTE PRIMA: quadro dei principi, delle norme e delle questioni di riferimento per lo
sviluppo della concezione dell’i-space4events quale nodo innovativo nell’affrontare la
progettazione degli spazi per rappresentazioni ed eventi
La prima fase, segna l’introduzione dell’intero progetto di ricerca, consiste in un’indagine sullo
stato dell’arte, in particolare nell’individuare l’innovazione tipo-tecno-morfologica delle soluzioni
architettoniche, procedendo mediante due ambiti d’indagine differenti, il primo, mirato
all’estrapolazione dell’insieme di requisiti spaziali ed esigenziali della specifica tipologia di attività
indagata. Il nuovo modo di concepire lo spazio per lo spettacolo dipende dal risultato delle recenti
evoluzioni storiche ed anche, dall’evolversi dell’ offerta funzionale legata ai concetti di flessibilità ed
adattabilità.
Vengono indagate le nuove esigenze, i fattori di eco-compatibilità e sostenibilità ambientale che
concorrono a delineare le forme innovative di configurazione spaziale, alla luce della
contemporanea consapevolezza che la qualità dei
luoghi e degli spazi influisce in modo determinante sul comfort psico-fisico dei fruitori.
Il secondo ambito d’indagine, delinea il quadro generale degli elementi e delle informazioni
attinenti ai dettami delle attuali normative e alle direttive europee e nazionali, in un breve excursus
storico. Vengono raccolte le normative dal rapporto Bruntland alla Direttiva europea 2009/91 CE,
fino ad arrivare al quadro normativo sul risparmio energetico ed ai decreti attuativi sulla
regolamentazione delle certificazioni energetiche, denotando i passi in avanti compiuti grazie
all’introduzione degli strumenti volontari di gestione ambientale, come il regolamento EMAS, ormai
adottabile da qualsiasi ente pubblico e non più soltanto limitato a complessi industriali.
PARTE SECONDA: L’i-space4events nel contesto contemporaneo. confronto con la
sperimentazione internazionale quale elemento di supporto e di validazione dei principi e
delle mtetodologie in gioco per lo sviluppo e l’evoluzione dell’i-space4events
nell’implementazione dei fattori propri della cultura bioecologica.
Nella seconda fase, si cerca un metodo strumentale per rendere operativa, quindi leggibile
l’indagine sulle nuove esigenze di configurazione spaziale. Gli strumenti possono identificarsi con
dei parametri (qualitativi) che fanno riferimento ai diversi carichi ambientali identificati e poi, più
nello specifico con degli indici (quantitativi).
Consiste in una raccolta di materiale per delineare lo stato dell’arte nel panorama
internazionale, le linee complessive relative al programma dimensionale e funzionale , i caratteri
evolutivi tipo-tecno morfologici, criteri di eco-efficienza e valenze delle prestazioni energetiche
degli spazi per rappresentazioni ed eventi, si è proceduto indagando le diverse configurazioni
tipologico-formali possibili, prendendo come riferimento le consuete tipologie morfo-tipologiche
(edifici a prevalente sviluppo a blocco regolare, edifici a prevalente sviluppo a blocco irregolare,
edifici a prevalente sviluppo piastra regolare e/o misto composito, edifici a prevalente sviluppo a
piastra irregolare e/o misto composito ed edifici a prevalente sviluppo composito).
Il secondo passo in questa fase è di intraprende la decodificazione dei sistemi edilizi specifici.
I criteri ed i parametri di scelta adoperati nel processo di valutazione e selezione dei 52 casi di
studio individuati sono di diversa natura, e non hanno la pretesa di rappresentare canoni soggettivi
ed assoluti. Una prima selezione è stata elaborata in base all’incidenza ed alla significatività dei
fattori propri della cultura bioecologica, assunti come base della metodologia di analisi e studio
adottata: requisiti bioclimatici, requisiti biofisici, requisiti morfologico-formali e requisiti distributivofunzionali. Altri criteri di pesatura dei casi di studio individuati si basano su considerazioni e
valutazioni rispetto ad aspetti riguardanti il livello di innovazione tecnologica insita nel progetto e
nella rilevanza del progetto e nella qualità e/o quantità del materiale di studio reperito. Dalla
scansione dei progetti, mediante i parametri sopra elencati, si ottiene una visione ed una lettura
dello scenario attuale rappresentata e sistematizzata, mediante semplice schema matriciale.
Per ogni tipologia sono stati scelti due casi significativi, per i quali sono state poi elaborate quattro
schede di approfondimento che denotano i caratteri tipo-tecno morfologici degli spazi dell’
i.space4events, nell’implementazione dei fattori propri della cultura bioecologica.
Rispettivamente, una prima scheda introduttiva del progetto, una seconda in merito al sistema
tipologico - distributivo e funzionale-morfologico (a), una terza per il sistema tecnologico-costruttivo
per il controllo degli effetti bioclimatici ed energetico – passivi (b), ed l’ultima scheda riguardante il
sistema tecnologico-costruttivo per il controllo degli effetti biofisici ed energetico – attivi (c).
Il percorso di analisi di approfondimento è stato eseguito, mediante l’elaborazione di schede
grafiche di analisi e valutazione, per due edifici per ciascuna tipologia.
Per gli edifici a prevalente sviluppo a blocco regolare, si approfondiscono, rispettivamente, il DR
Concert Hall, Danimarca, Jean Nouvel (2009) e il Limoges concert Hall, Francia, Bernard Tschumi
(2007).
Per gli edifici a prevalente sviluppo a blocco irregolare, vengono presi al vaglio il BIMhuis di
MUSICA, Olanda, 3XN (2005) e il Teatro di Vicar, Spagna, Solinas e Verd (2007).
In merito ad edifici a prevalente sviluppo piastra regolare e/o misto composito vengono
approfonditi il Teatro di Almere, Olanda, SANAA (2007) ed il
Theatre Music Centre,Spagna, MGM (2006), mentre per gli edifici a prevalente sviluppo a piastra
irregolare e/o misto composito si analizzano il Matsumoto Performing Arts Centre, Giappone,
Toyo Ito (2005) ed il Festival Convention Centre, Austria, Untertrifaller Architekten (2006).
Infine per edifici a prevalente sviluppo composito si elaborano le schede di approfondimento per l’
Opera House di Oslo, Norvegia, Snohetta (2008) e il
Guthrie Theatre, Usa, Jean Nouvel (2007).
PARTE TERZA: definizione di un sistema metodologico-strumentale per la valutazione ed il
progetto, finalizzato ad un’ottimizzazione della configurazione tipo-tecno-morfologica degli
spazi per l’elaborazione e verifica dei modelli flessibili e dinamici dell’i-space4events.
Propone delle soluzioni architettoniche, scaturite dalle fasi precedenti, di analisi e
classificazione, che delineano i caratteri essenziali (linee guida) per perseguire una progettazione
basata su l’innovazione tipologica, secondo i principi dell’eco-concezione e dell’eco-gestione di
spazi per rappresentazioni ed eventi.
Dallo studio accurato e scrupoloso degli svariati casi selezionati, esemplari in virtù della maggiore
incidenza e significatività dei criteri preposti e mirati ad una progettazione consapevole, ha origine
l’elaborazione di un modello, dal carattere aperto e flessibile, che costituirà la base esemplificativa
dei fattori e dei caratteri della procedura operativa per la progettazione di tali spazi. Fattori e codici
per la creazione del modello vengono estrapolati dai casi di studio analizzati e approfonditi ,
individuando così elementi innovativi ed energeticamente efficienti. Inoltre è stato previsto un
modello che fornisse soluzioni progettuali rispondenti alle istanze del clima secondo le teorie di
Olgyay, distinguendo quattro principali fasce climatiche: clima caldo, clima temperato freddo, clima
temperato caldo e clima freddo.
Tale modello, è composto da otto matrici, in cui si individuano i percorsi progettuali delle quattro
tipologie, mirati a scelte e valutazioni degli aspetti formali e funzionali, bioclimatici fino a soluzioni
tipo-tecnologiche, rappresenta il risultato finale ed il traguardo dell’intera ricerca, il cui intento finale
è di fornire uno strumento agli operatori che si appresteranno alla progettazione degli spazi per lo
spettacolo.
Nell’ultima fase, mediante un repertorio di soluzioni progettuali, si evidenziano gli ulteriori possibili
sviluppi della ricerca con lo scopo di fornire a titolo esemplificativo, degli input progettuali al
progettista riguardanti l’innovazione tipo-tecno-morfologica degli spazi per rappresentazioni ed
eventi.
L’intenzione non è quella di fornire delle soluzioni univoche e predefinite ma approfondire il lavoro
svolto nella ricerca, gettando le nuove basi per possibili sviluppi futuri. La fase conclusiva della
ricerca, consiste, in concreto nell’approfondimento di alcune soluzioni delle linee guida dal
carattere tipologico-distributivo, funzionale-morfologico e tecnologico-costruttive.
INDICE
PREMESSA
INTRODUZIONE
0. Introduzione alla tematica. Istruttoria dello stato dell’arte, obiettivi, evoluzione,
struttura e finalità della ricerca
I Fase teorico conoscitiva. Quadro degli aspetti teorici, metodologico-procedurali,
normativi ed operativi degli spazi per rappresentazioni ed eventi
II Fase teorico strumentale. Quadro dello stato dell’arte nel panorama
internazionale in relazione all’individuazione di casi di studio di notevole interesse
III Fase metodologico applicativa. Elaborazione di uno strumento operativo
finalizzato all’interpretazione e alla verifica in chiave flessibile della configurazione
tipo-tecno-morfologica dell’i-space4events
PARTE PRIMA: QUADRO DEI PRINCIPI, DELLE NORME E DELLE QUESTIONI DI
RIFERIMENTO PER LO SVILUPPO DELLA CONCEZIONE DELL’i-space4events
QUALE NODO INNOVATIVO NELL’AFFRONTARE LA PROGETTAZIONE DEGLI
SPAZI PER RAPPRESENTAZIONI ED EVENTI
1. Inquadramento ed evoluzione storica del rapporto società-cultura-spazi per
rappresentazioni ed eventi
1.1 Evoluzione storica del concetto di spazio per rappresentazioni ed eventi
legato alle tendenze socio-culturali ed economiche riguardanti l’attività
ricreativa
1.2 Evoluzione dell’offerta funzionale e cambiamenti morfologico-spaziali dello
spazio per rappresentazioni ed eventi legati ai concetti di flessibilità e
adattabilità
2. I fattori di eco-compatibilità e di sostenibilità ambientale quali caratteri
essenziali che delineano il processo di trasformazione e concorrono alla
innovazione tipo-tecno-morfologica degli spazi destinati a rappresentazioni ed
eventi
2.1
Luoghi per lo spettacolo eco-compatibili: l’evento, lo spazio, il luogo
2.1.1Sviluppi e tendenze dell’architettura per lo spettacolo
2.2
L’innovazione degli aspetti tipologici-funzionali-distributivi
2.3
Innovazioni tecnologiche e dispositivi bioclimatici a supporto della
progettazione degli spazi per rappresentazioni ed eventi
2.3. 1 Adeguamento degli spazi per rappresentazioni ed eventi alle nuove
esigenze in termini di qualità ambientale e comfort: requisiti ambientali
psico percettivi
3. Il quadro normativo di riferimento a supporto della progettazione
eco-sostenibile dell’i-space4events
3.1
Quadro normativo ed evoluzione degli indirizzi di politica energetica
3.1.1 Dal Rapporto Bruntland, alle Agende 21, al Consiglio europeo di
Goteborg
3.1.2 Direttiva 2002/91 CE del Parlamento Europeo e del Consiglio
3.2
Il quadro normativo sul risparmio energetico nell’edilizia in Italia
3.2.1 Normativa italiana sintetica
3.2.2 Il rendimento energetico e la certificazione energetica nell’edilizia:
strumento innovativo di risparmio energetico
3.3
Gli strumenti volontari di gestione ambientale
La norma ISO 14001/2004 e il regolamento EMAS
PARTE
SECONDA:
l’i-space4events
NEL
CONTESTO
CONTEMPORANEO.
CONFRONTO CON LA SPERIMENTAZIONE INTERNAZIONALE QUALE ELEMENTO
DI SUPPORTO E DI VALIDAZIONE DEI PRINCIPI E DELLE METODOLOGIE IN GIOCO
PER
LO
SVILUPPO
E
L’EVOLUZIONE
DELL’i-space4events
NELL’IMPLEMENTAZIONE DEI FATTORI PROPRI DELLA CULTURA BIOECOLOGICA
4. Lo stato dell’arte nel panorama internazionale: caratteri evolutivi tipo-tecnomorfologici, criteri di ecoefficienza e valenze delle prestazioni energetiche
negli spazi per rappresentazioni ed eventi
4.1
Gli spazi per rappresentazioni ed eventi nello scenario attuale: edifici a
prevalente sviluppo a blocco regolare
4.2
Gli spazi per rappresentazioni ed eventi nello scenario attuale: edifici a
prevalente sviluppo a blocco irregolare
4.3
Gli spazi per rappresentazioni ed eventi nello scenario attuale: edifici a
prevalente sviluppo a piastra regolare e/o misto composito
4.4
Gli spazi per rappresentazioni ed eventi nello scenario attuale: edifici a
prevalente sviluppo a piastra irregolare e/o misto composito
4.5
Gli spazi per rappresentazioni ed eventi nello scenario attuale: edifici a
prevalente sviluppo composito
5. Passaggi logico-metodologici per l’individuazione e la selezione dei casi più
innovativi nell’ottica dell’i-space4events nella implementazione dei fattori
propri della cultura bioecologica
5.1
La individuazione delle più significative esperienze di sperimentazione
relativamente al tema dell’i-space4events nella implementazione dei
fattori
propri della cultura bioecologica
5.1.1 Matrice di comparazione e valutazione degli spazi per
rappresentazioni ed eventi a prevalente sviluppo blocco regolare
5.1.2 Matrice di comparazione e valutazione degli spazi per
rappresentazioni ed eventi a prevalente sviluppo blocco irregolare
5.1.3 Matrice di comparazione e valutazione degli spazi per
rappresentazioni ed eventi a prevalente sviluppo a piastra regolare
e/o misto composito
5.1.4 Matrice di comparazione e valutazione degli spazi per
rappresentazioni ed eventi a prevalente sviluppo a piastra irregolare
e/o misto composito
5.1.5 Matrice di comparazione e valutazione degli spazi per
rappresentazioni ed eventi a prevalente sviluppo composito
5.2
Parametrizzazione dei requisiti e scelta delle più significative tipologie
morfologiche del nuovo spazio per rappresentazioni ed eventi
6. Caratteri tipo-tecno-morfologici dell’i.space4events nell’implementazione dei
fattori propri della cultura bioecologica a prevalente sviluppo a blocco
regolare
6.1
DR Concert Hall, Danimarca, Jean Nouvel
01/01.A/01.B/01.C Schede grafiche di analisi e valutazione
6.2 Limoges concert Hall, Francia, Bernard Tschumi
02/02.A/02.B/02.C Schede grafiche di analisi e valutazione
7. Caratteri tipo-tecno-morfologici dell’i.space4events nell’implementazione dei
fattori propri della cultura bioecologica a prevalente sviluppo a blocco
irregolare
7.1
BIMhuis di MUSICA, Olanda, 3XN
03/03.A/03.B/03.C Schede grafiche di analisi e valutazione
7.2 Teatro di Vicar, Spagna, Solinas e Verd
04/04.A/04.B/04.C Schede grafiche di analisi e valutazione
8. Caratteri tipo-tecno-morfologici dell’i.space4events nell’implementazione dei
fattori propri della cultura bioecologica a prevalente sviluppo a piastra
regolare e/o misto composito
8.1
Teatro di Almere, Olanda, SANAA
05/05.A/05.B/05.C Schede grafiche di analisi e valutazione
8.2 Theatre Music Centre,Spagna, MGM
06/06.A/06.B/06.C Schede grafiche di analisi e valutazione
9. Caratteri tipo-tecno-morfologici dell’i.space4events nell’implementazione dei
fattori propri della cultura bioecologica a prevalente sviluppo a piastra
irregolare e/o misto composito
9.1
Matsumoto Performing Arts Centre, Giappone, Toyo Ito
07/07.A/07.B/07.C Schede grafiche di analisi e valutazione
9.2 Festival Convention Centre, Austria, Untertrifaller Architekten
08/08.A/08.B/08.C Schede grafiche di analisi e valutazione
10. Caratteri tipo-tecno-morfologici dell’i.space4events nell’implementazione dei
fattori propri della cultura bioecologica a prevalente sviluppo composito
10.1
Opera House di Oslo, Norvegia, Snohetta
09/09.A/09.B/09.C Schede grafiche di analisi e valutazione
10.2 Guthrie Theatre, Usa, Jean Nouvel
10/10.A/10.B/10.C Schede grafiche di analisi e valutazione
PARTE TERZA: DEFINIZIONE DI UN SISTEMA METODOLOGICO-STRUMENTALE PER
LA VALUTAZIONE ED IL PROGETTO, FINALIZZATO AD UN’OTTIMIZZAZIONE DELLA
CONFIGURAZIONE
RAPPRESENTAZIONI
TIPO-TECNO-MORFOLOGICA
ED
EVENTI:
ELABORAZIONE
DEGLI
E
SPAZI
VERIFICA
DI
PER
MODELLI
FLESSIBILI E DINAMICI DELL’ i-space4events
11. L’innovazione tipo-tecno-morfologica degli spazi per rappresentazioni ed
Eventi
11.1 Individuazione e messa a sistema dei caratteri morfologico-distributivi e
funzionale-morfologici più significativi
11.2 Individuazione e messa a sistema dei dispositivi tecnologici-costruttivi più
ecoefficienti
12. Linee guida e codici di progettazione per l’individuazione di un modello
dinamico e flessibile degli spazi per rappresentazioni ed eventi
12.1 Considerazioni di supporto allo sviluppo delle matrici
12.2 Istruzioni e procedure per l’applicazione aperta e flessibile delle linee guida
e dei codici di progettazione dello spazio per rappresentazioni ed eventi :
modelli dinamici e flessibili di individuazione dei caratteri tipo-tecnomorfologici per tipologia
12.2.1 Modello dinamico e flessibile di individuazione dei caratteri
morfologico-distributivi e funzionale-morfologico per la tipologia a
prevalente sviluppo blocco regolare.
12.2.2 Modello dinamico e flessibile di individuazione dei caratteri
tecnologico-costruttivi per il controllo degli effetti bioclimatici ed
energetico “attivi” e “passivi” per la tipologia a prevalente sviluppo
blocco regolare.
12.2.3 Modello dinamico e flessibile di individuazione dei caratteri
morfologico-distributivi e funzionale -morfologico per la tipologia a
prevalente sviluppo blocco irregolare.
12.2.4 Modello dinamico e flessibile di individuazione dei caratteri
tecnologico-costruttivi per il controllo degli effetti bioclimatici ed
energetico “attivi” e “passivi” per la tipologia a prevalente sviluppo
blocco irregolare.
12.2.5 Modello dinamico e flessibile di individuazione dei caratteri
morfologico-distributivi e funzionale -morfologico per la tipologia a
prevalente sviluppo a piastra regolare e irregolare e/o misto
composito
12.2.6 Modello dinamico e flessibile di individuazione dei caratteri
tecnologico-costruttivi per il controllo degli effetti bioclimatici ed
energetico “attivi” e “passivi” per la tipologia a prevalente a piastra
regolare e irregolare e/o misto composito
12.2.7 Modello dinamico e flessibile di individuazione dei caratteri
morfologico-distributivi e funzionale -morfologico per la tipologia a
prevalente sviluppo composito
12.2.8 Modello dinamico e flessibile di individuazione dei caratteri
tecnologico-costruttivi per il controllo degli effetti bioclimatici ed
energetico “attivi” e “passivi” per la tipologia a prevalente sviluppo
composito
13. La ricerca continua: i risultati attesi e i possibili ulteriori sviluppi
13.1 Repertorio di soluzioni per la progettazione ambientalmente consapevole
degli spazi per rappresentazioni ed eventi
Schede 01-07: Individuazione dei caratteri morfologico-distributivi e
funzionale-morfologici
Schede 08-15: Individuazione dei caratteri tecnologico-costruttivi per il
controllo degli effetti bioclimatici ed energetico “attivi”
“passivi”
CONCLUSIONI
BIBLIOGRAFIA:
Riferimenti bibliografici generali
Riferimenti bibliografici tematici
Riferimenti bibliografici per opera
References
AA.VV, Libro Bianco “Energia -Ambiente_Edificio”, Il sole 24 ore, Milano, 2004
AA.VV. Solar Energy Houses, James & James Ltd.,London, 1997
AA.VV., La qualità ambientale degli edifici, Maggioli, Rimini, 1998
AA.VV., Bioarchitettura, impegno per una progettazione ecologica, Maggioli, Rimini,1992
Alfano G., D’Ambrosio F.R., De Rossi F., Fondamenti di benessere termoigrometrico,
Cuen, Napoli,1987
Baker Nick, Energy and environment in architecture: a technical design guide, E&FN
Spon, New York, 2000
Banham R., The architecture of well-temperated environment, University Chicago Press.,
Chicago,1984
Banister D.,Watson S.,Wood C., Sustainable cities: transport, energy and urban form, in
“Environment and planning B: Planning and design” 1997
Battisti, Alessandra, Tucci, Fabrizio. Ambiente e cultura dell’abitare. Innovazione
tecnologica e sostenibilità del costruito nella sperimentazione del progetto ambientale.
Editrice Librerie Dedalo, Roma, 2000.
Battisti, Alessandra, Tucci, Fabrizio. Qualità ed ecoefficienza delle trasformazioni urbane.
Sperimentazione progettuale di unità insediative a conformità ecologica nell’ambito dello
SDO di Roma. Alinea Editrice, Firenze 2002.
Bottero, B.(a cura di) Spazio e conoscenza nella costruzione dell’ambiente, F.Angeli,
Milano, 1991
Di Sivo, M., Marocco, M., Orlandi, F., Santi, F., Tecnologia, paesaggio, ambiente, Alinea,
Firenze, 1989
European commission, A green vitrovius: principales and practice of sustainable
architecture design, James & James, London, 1999;
Gauzin-Mouller, Dominique, Architettura sostenibile, Edizioni Ambiente, Milano 2003
Grosso.M., Peretti.G., Riardi S., Scudo G., Progettazione ecocompatibile dell’architettura
Concetti e metodi, strumenti d’analisi e valutazione, esempi applicativi, Napoli, 2005,
Sistemi Editoriali;
Herzog, T., Solar Energy in architecture and urban planning, Prestel, Munich, 1996;
Istituto Ambiente Italia, Rapporto Ambientale 2003 di Legambiente, Edizioni Ambiente,
Milano, 2003;
Koll L., Tutto è paesaggio, ed Testo & Immagine, Torino, 1999;
Lantschner N., Casa clima vivi in più, KlimaHaus, Raetia, Bolzano, 2005;
Marocco, M., Orlandi, F., Qualità del comfort ambientale, Dedalo, Roma, 2000;
Olgyay V., Progettare con il clima. Un approccio bioclimatico al regionalismo
architettonico, F. Muzzio, Padova, 1981;
Spagnolo M., Il sole nella città, Muzzio,Roma,2002;
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI TEMATICI
- R. Aloi, Architetture per lo spettacolo, Milano, Hoepli, 1958;
- R. Aloi, Teatri e auditori, Milano, Hoepli, 1972;
- M. Forsyth, Edifici per la musica, Bologna, Zanichelli, 1981;
- AA.VV, Places of entertainment, Atrium, Barcelona 1992.
- R. Ham, Theatres - Planning Guidance for Design and Adaptation, London, The
Architectural Press, 1987;
- G. C. Izenour R.B. Newman, V. Knudsen, Theater Design, New Haven-London, Yale
University Press, 1996;
- G. C. Izenour, Theater Technology, New Haven-London, Yale University Press, 1996;
- G. Banu, lI rosso e oro. Una poetica della sala all'italiana, Milano, Rizzoli, 1990;
- M. Fabbri, E. Garbero Zorzi, Il luogo teatrale a Firenze, Milano, Electa, 1975;
- A. Neppi Modona, Gli edifici teatrali greci e romani, Firenze, 1961;
- Lorenzoni, Piero, Storia del teatro giapponese, Firenze, 1961;
- L. Bortolotti e L. Masetti Bitelli, Teatri storici: dal restauro allo spettacolo, Fiesole 1997;
- M. Narpozzi, Teatri. Architetture 1980-2005, Federico Motta, Milano 2006;
- O. Lanzarini, Teatri e luoghi per lo spettacolo, Electa Mondadori, Milano 2008;
- F. Sforza, Grandi teatri italiani, Editalia, Roma 1993;
- L. Bollosi, La rappresentazione dello spazio in Storia dell’arte italiana, Einaudi,1980;
- F. Angelini, Teatro e Spettacolo nel primo novecento, Laterza, Roma-Bari 1997;
- R. Airoldi, Architetture del teatro contemporaneo, Hoepli, Milano 1977.;
- AA.VV, Teatri, cinema, stadi, piscine,piste, ippodromi, fiere ,Pirola, Milano 1983;
- AA.VV, Norme di sicurezza per la costruzione, l'esercizio e la vigilanza dei teatri,
cinematografi ed altri locali di spettacolo in genere, Circolare del Ministero dell'interno,dir.
gen. serv. antin-cendi, in data 15 febbraio 1951, n. 16-2771-A-82 aggiornata a tutto l'anno
1982;
- M.L. Boulet, C. Moissinac, F. Soulignac, Sale da concerto, Tecniche Nuove, Milano
1992;
- V. Del Prato, Manuale di scenografia. Il cinema, la televisione, il teatro, La Nuova Italia,
Roma 1992;
- AA.VV. Manuale delle Professioni culturali. Strumenti, percorsi e strategiaper le
professioni nuove, U.T.E.T., Torino 1999;
- E. Munaron, Acustica e correzione acustica, Faesite, Padova 1939;
- A. Melis, Caratteri degli edifici: distribuzione, proponionamenti, organizzazione degli
edifici tipici, Editrice libraria italiana, Torino 1943;
- A. Cassi Ramelli, Edifici per gli spettacoli, teatri, teatri di massa, cinema, auditori, radio e
cine-centri, Vallardi, Milano 1948;
- M. Cavalle, Tecnica delle costruzioni di cinema e teatri, progetti e costruzioni dell'autore
coi particolari delle strutture in cemento armato e gli schemi degli impianti principali,
Gorlich, Milano 1951;
- l’ArcaPlus “Legno:Pelle e Struttura” N° 54, 2007;
- l’ArcaPlus “Cinema e Città” N° 33, 2002;
- l’Arca N° 187, 2003;
- l’Arca N° 189, 2004;
- l’Arca N° 191, 2004;
- the Plan N° 032,033,034,035,036,037,038, 2009;
- the Plan N° 026,027,028,029, 2008;
- the Detail N° 03,04,06 2009;
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI PER OPERE
Jean Nouvel, Centro Culturale di Lucerna, Svizzera, 2000
-M. Vogliazzo, Semplicità complessa. Culture Centre in Lucerne, in «L'Arca», n. 135,
marzo 1999, pp. 24-33;
-P. Nicol in, L'eco del pensiero nella visione, in «Lotus», n. 107, 2000, pp. 6-27;
-Jean Nouvel 1987-2006, in «A+U», numero speciale, 4, aprile 2006, pp. 124-131;
-Jean Nouvel. KKL Luzern (Kultur und Kongresszentrum Luzern), in «GA Theater»,
numero speciale a cura di Y. Futagawa, n. 4, 2006, pp. 198-207;
Frank O. Gehry, Walt Disney Concert Hall, Los Angeles, Usa, 2003
- Walt Disney Concert Hall a Los Angeles, «Casabella», n. 596, agosto 1992, pp. 54-67;
- F. Dal Co, K.W. Forster, H.S. Arnold, Frank O. Gehry: tutte le opere, Electa, Milano 1998,
pp. 442-453;
- Frank O. Gehry: Spectator Spaces, in «Casabella», LXIII, nn. 673-674, dicembre 1999
gennaio 2000, pp. 56-61;
- A. Sdegno, L'architettura nell'epoca del computer, in «Casabella», LXV, n. 691, luglioagosto 2001, pp. 58-67;
- // cantiere della Walt Disney Concert Hall, in «Casabella», LXVI, nn. 706-707, dicembre
2002 - gennaio 2003, pp. 167-173;
- F. Dal Co, Uno spettacolo osceno e commestibile: Disney Concert Hall, Los Angeles, in
«Casabella», LXVI I, nn. 717-718, dicembre 2003 – gennaio 2004, pp. 90-103;
- M. Fadda, Walt Disney Concert Hall di Frank O. Gehry, Clean, Napoli 2004;
- R. Moneo, Inquietudine teorica e strategia progettuale nell'opera di otto architetti
contemporanei, Electa, Milano, 2005 pp. 210-253;
A. Isozaki, Nara Convention Hall, Nara, Giappone,1998
- Nara Convention Hall. International Design Competition, in «JA. The Japan Architect», 7,
estate 1992-93, pp. 20-35;
- D. Mandolesi, Nara Convention Hall, in «L'Industria delle Costruzioni», n. 256, febbraio
1993, pp. 68-73;
- Nara Convention Hall, in «JA. The Japan Architect», 12, inverno 1994, pp. 197-210;
- Arata Isozaki, Opere e progetti, Electa, Milano 1994, pp. 216-223;
Mansilla + Tunón, Auditorium di Leon, Leon, Spagna,2002
- L. Adelini, Mansilla + Tunón Arquitectos, Electa, Milano 1998;
- Mansilla + Tunón - Obra redente, in «2G - Revista internacional de arquitectura»,
numero monografico, n. 27, 2003;
- Mansilla + Tunón Arquitectos: 2001-2003: sistema y subjetiv/dad, in «El Croquis»,
n. 115-116, 2003;
- P. Molins, Mansilla + Tunón Arquitectos dal 1992, Electa, Milano 2007;
Renzo Piano, Auditorium di Roma, Roma, Italia, 2002
- M. Casciato, // concorso internazionale per l'Auditor i um di Roma, in «Casabella»,
n. 618, dicembre 1994, pp. 44-45;
- Renzo Piano Building Workshop, Architettura & musica: sette cantieri per la musica
da/l'/rcam di Parigi all'Auditorium di Roma, Lybra immagine, Milano 2002;
- M.A. Segantini, Auditorium Parco della Musica - Renzo Piano Building Workshop, Motta,
Milano 2004;
- R. Piano, Giornale di bordo, Passigli, 2005, pp. 272-283;
B.Tschumi, Zenith Concert Hall, Limoges, Francia, 2007
- F. Michel, Tschumi a Rouen, in «Domus», n. 838, 2001, pp. 56-67;
- T, Gannon, A. Gunzelman, Bernard Twhiimì. Zénith de Rouen, France, Princeton
Architectural Press, New York 2003,
- I-.C. Pepponi, Zénith, in «L'Industria Italiana del Cemento», LXXIV, n. 794, gennaio
2004, pp. 18-33;
- Tschumi on Architecture, Conversation with Enrique Walker, Monacelli, New York 2006;
Sejima + Nishizawa. Teatro Municipale di Almere, Almere, Olanda,2006
- Sejima + Nishizawa. Teatro Municipale, A/mere 2003, in «Casabella», LXIV, n. 676,
marzo 2000, pp. 36-38;
- SANAA 1998-2004, in «El Croquis», n. 121-122, 2004, pp. 9-25, 41-53;
- Y. Hasegawa, Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa. Sanaa, Electa, Milano 2005;
- S. Casciani, Follia e utopia, in «Domus», n. 908, novembre 2007, pp. 20-27;
- G. Crespi, Un teatro sull'acqua, in «Casabella», n. 757, luglio-agosto 2007, pp. 26-37;
OMA+Rem Koolhaas, Casa da Musica,Porto, Portogallo, 2005
- J. Lucan, OMA, Rem Koolhaas: architetture, 1970-1990, Electa, Milano 1991;
- R. Koolhaas, Delirious New York - Un manifesto retroattivo per Manhattan, Electa,
Milano 2001;
- OMA /Rem Koolhaas, Casa da Musica, in «Casabella»,n. 721, aprile 2004, pp. 36-39;
- R. Moneo, Inquietudine teorica e strategia progettuale nell'opera di otto architetti
contemporanei, Electa, Milano 2005, pp. 254-291;
- OMA. Casa da Mùsica, Rotunda da Boavista, Porto, Portugal, in «GA. Document», n. 84,
maggio 2005, pp. 8-49;
- R. Gargiani, Rem Koolhaas/OMA, Laterza, Bari 2006;
- R.L.C.J. van Luxemburg, L'acustica è solo una questione di riflessione?, in D, Abbado, A.
Calbi, S. Milesi, Architettura & Teatro, il Saggiatore, Milano 2007, pp. 166-169;
- M. Hammond, Performing Architecture, Opera Houses, Theatre and Concert Halls for the
twenty-first Century, Merel Publishers, London 2006, pp188-191;
Toyo Ito, Auditorium e centro culturale, Matsumoto, Giappone, 2005
- A. Maffei, Toyo Ito. Le opere, i progetti, gli scritti, Electa, Milano 2001;
- Auditorium e centro culturale Matsumoto, Magano, Giappone, in «L'Industria delle
Costruzioni», n. 380, novembre-dicembre 2004, pp. 84-91;
- A. Suzuki, Memorie di galleggiamenti embrionali, in «Domus», n. 874, ottobre 2004, pp.
20-41;
- Toyo Ito 2001-2005, in «El Croquis», n. 123, 2005, pp. 6-15, 122-151;
- H. Nakayama, T. Ito & Associates, Matsumoto Performing Arts Centre, in «GA Theater»,
numero speciale a cura di Y. Futagawa, 4, 2006, pp. 310-319;