Francesca Di Pietro INNOVAZIONE TIPO-TECNO
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Francesca Di Pietro INNOVAZIONE TIPO-TECNO
Francesca Di Pietro INNOVAZIONE TIPO-TECNO-MORFOLOGICA DEGLI SPAZI PER RAPPRESENTAZIONI ED EVENTI. CARATTERI EVOLUTIVI E FATTORI BIOECOLOGICI NELLA PROGETTAZIONE AMBIENTALE DELL’ i-space4events. Tesi di dottorato DOTTORATO DI RICERCA IN PROGETTAZION E AMBIENTALE XXII CICLO: Novembre 2006 – Ottobre 2009 Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Tutors: Prof. Arch. Salvatore Dierna, Prof. Arch. Fabrizio Tucci Coordinatore: Prof. Arch. Giorgio Peguiron Abstract Comprendere come e in che misura incidono i concetti di bio-architettura e sostenibilità, nel settore della progettazione ambientale, è fondamentale per la delineazione dei caratteri essenziali nell’ideazione di una nuova concezione degli spazi architettonici, spingendo così la ricerca a rispondere e a fornire una più complessa strumentazione tecnologica a sostegno di tale progettazione. Si punterà sulla versatilità che questi nuovi strumenti dovranno avere in vista della rapidità con cui le nuove tecnologie si vanno evolvendo. Le analisi tenderanno ad indagare e sistematizzare le applicazioni e le sperimentazioni, degli ultimi anni, dei vari sistemi tecnologici integrati relativi alla tipologia considerata e i relativi mutamenti riscontrati. Il continuo superamento delle specifiche tecniche, legate alle diverse soluzioni tecnologiche, impone una conoscenza più dettagliata non tanto delle stesse, quanto delle modalità con le quali esse possono cambiare nel tempo. Da questa considerazione risulterà di primaria importanza la scelta e lo studio di casi esemplari, scelti per la loro particolare qualità, che mettano in luce l’interpretazione che i progettisti hanno dato al tema della progettazione ambientale. A supporto della progettazione ambientale per la realizzazione di spazi bioclimatici, eco efficienti e ecosostenibili, si intende proporre delle linee guida per arricchire le principali strumentazioni tecnico-operative a disposizione del progettista. La particolare complessità degli spazi per rappresentazioni ed eventi li rende esempi di particolare rilievo, perché oltre alla funzione per la quale sono stati espressamente progettati, ricoprono un’importanza strategica nella funzione di rappresentanza delle istituzioni alle quali appartengono. L’obiettivo della ricerca è quello di fornire al progettista un repertorio di soluzioni progettuali che oltre ad arricchire gli strumenti operativi, offra nuove modalità di verifica e controllo nella fase progettuale, finalizzati a scelte razionali in merito alla eco-concezione ed eco-gestione per poi, contribuire così alla innovazione tipo-tecno-morfologica dello spazio per rappresentazioni ed eventi. La ricerca si compone di tre differenti livelli di approfondimento. Strutturati come segue. PARTE PRIMA: quadro dei principi, delle norme e delle questioni di riferimento per lo sviluppo della concezione dell’i-space4events quale nodo innovativo nell’affrontare la progettazione degli spazi per rappresentazioni ed eventi La prima fase, segna l’introduzione dell’intero progetto di ricerca, consiste in un’indagine sullo stato dell’arte, in particolare nell’individuare l’innovazione tipo-tecno-morfologica delle soluzioni architettoniche, procedendo mediante due ambiti d’indagine differenti, il primo, mirato all’estrapolazione dell’insieme di requisiti spaziali ed esigenziali della specifica tipologia di attività indagata. Il nuovo modo di concepire lo spazio per lo spettacolo dipende dal risultato delle recenti evoluzioni storiche ed anche, dall’evolversi dell’ offerta funzionale legata ai concetti di flessibilità ed adattabilità. Vengono indagate le nuove esigenze, i fattori di eco-compatibilità e sostenibilità ambientale che concorrono a delineare le forme innovative di configurazione spaziale, alla luce della contemporanea consapevolezza che la qualità dei luoghi e degli spazi influisce in modo determinante sul comfort psico-fisico dei fruitori. Il secondo ambito d’indagine, delinea il quadro generale degli elementi e delle informazioni attinenti ai dettami delle attuali normative e alle direttive europee e nazionali, in un breve excursus storico. Vengono raccolte le normative dal rapporto Bruntland alla Direttiva europea 2009/91 CE, fino ad arrivare al quadro normativo sul risparmio energetico ed ai decreti attuativi sulla regolamentazione delle certificazioni energetiche, denotando i passi in avanti compiuti grazie all’introduzione degli strumenti volontari di gestione ambientale, come il regolamento EMAS, ormai adottabile da qualsiasi ente pubblico e non più soltanto limitato a complessi industriali. PARTE SECONDA: L’i-space4events nel contesto contemporaneo. confronto con la sperimentazione internazionale quale elemento di supporto e di validazione dei principi e delle mtetodologie in gioco per lo sviluppo e l’evoluzione dell’i-space4events nell’implementazione dei fattori propri della cultura bioecologica. Nella seconda fase, si cerca un metodo strumentale per rendere operativa, quindi leggibile l’indagine sulle nuove esigenze di configurazione spaziale. Gli strumenti possono identificarsi con dei parametri (qualitativi) che fanno riferimento ai diversi carichi ambientali identificati e poi, più nello specifico con degli indici (quantitativi). Consiste in una raccolta di materiale per delineare lo stato dell’arte nel panorama internazionale, le linee complessive relative al programma dimensionale e funzionale , i caratteri evolutivi tipo-tecno morfologici, criteri di eco-efficienza e valenze delle prestazioni energetiche degli spazi per rappresentazioni ed eventi, si è proceduto indagando le diverse configurazioni tipologico-formali possibili, prendendo come riferimento le consuete tipologie morfo-tipologiche (edifici a prevalente sviluppo a blocco regolare, edifici a prevalente sviluppo a blocco irregolare, edifici a prevalente sviluppo piastra regolare e/o misto composito, edifici a prevalente sviluppo a piastra irregolare e/o misto composito ed edifici a prevalente sviluppo composito). Il secondo passo in questa fase è di intraprende la decodificazione dei sistemi edilizi specifici. I criteri ed i parametri di scelta adoperati nel processo di valutazione e selezione dei 52 casi di studio individuati sono di diversa natura, e non hanno la pretesa di rappresentare canoni soggettivi ed assoluti. Una prima selezione è stata elaborata in base all’incidenza ed alla significatività dei fattori propri della cultura bioecologica, assunti come base della metodologia di analisi e studio adottata: requisiti bioclimatici, requisiti biofisici, requisiti morfologico-formali e requisiti distributivofunzionali. Altri criteri di pesatura dei casi di studio individuati si basano su considerazioni e valutazioni rispetto ad aspetti riguardanti il livello di innovazione tecnologica insita nel progetto e nella rilevanza del progetto e nella qualità e/o quantità del materiale di studio reperito. Dalla scansione dei progetti, mediante i parametri sopra elencati, si ottiene una visione ed una lettura dello scenario attuale rappresentata e sistematizzata, mediante semplice schema matriciale. Per ogni tipologia sono stati scelti due casi significativi, per i quali sono state poi elaborate quattro schede di approfondimento che denotano i caratteri tipo-tecno morfologici degli spazi dell’ i.space4events, nell’implementazione dei fattori propri della cultura bioecologica. Rispettivamente, una prima scheda introduttiva del progetto, una seconda in merito al sistema tipologico - distributivo e funzionale-morfologico (a), una terza per il sistema tecnologico-costruttivo per il controllo degli effetti bioclimatici ed energetico – passivi (b), ed l’ultima scheda riguardante il sistema tecnologico-costruttivo per il controllo degli effetti biofisici ed energetico – attivi (c). Il percorso di analisi di approfondimento è stato eseguito, mediante l’elaborazione di schede grafiche di analisi e valutazione, per due edifici per ciascuna tipologia. Per gli edifici a prevalente sviluppo a blocco regolare, si approfondiscono, rispettivamente, il DR Concert Hall, Danimarca, Jean Nouvel (2009) e il Limoges concert Hall, Francia, Bernard Tschumi (2007). Per gli edifici a prevalente sviluppo a blocco irregolare, vengono presi al vaglio il BIMhuis di MUSICA, Olanda, 3XN (2005) e il Teatro di Vicar, Spagna, Solinas e Verd (2007). In merito ad edifici a prevalente sviluppo piastra regolare e/o misto composito vengono approfonditi il Teatro di Almere, Olanda, SANAA (2007) ed il Theatre Music Centre,Spagna, MGM (2006), mentre per gli edifici a prevalente sviluppo a piastra irregolare e/o misto composito si analizzano il Matsumoto Performing Arts Centre, Giappone, Toyo Ito (2005) ed il Festival Convention Centre, Austria, Untertrifaller Architekten (2006). Infine per edifici a prevalente sviluppo composito si elaborano le schede di approfondimento per l’ Opera House di Oslo, Norvegia, Snohetta (2008) e il Guthrie Theatre, Usa, Jean Nouvel (2007). PARTE TERZA: definizione di un sistema metodologico-strumentale per la valutazione ed il progetto, finalizzato ad un’ottimizzazione della configurazione tipo-tecno-morfologica degli spazi per l’elaborazione e verifica dei modelli flessibili e dinamici dell’i-space4events. Propone delle soluzioni architettoniche, scaturite dalle fasi precedenti, di analisi e classificazione, che delineano i caratteri essenziali (linee guida) per perseguire una progettazione basata su l’innovazione tipologica, secondo i principi dell’eco-concezione e dell’eco-gestione di spazi per rappresentazioni ed eventi. Dallo studio accurato e scrupoloso degli svariati casi selezionati, esemplari in virtù della maggiore incidenza e significatività dei criteri preposti e mirati ad una progettazione consapevole, ha origine l’elaborazione di un modello, dal carattere aperto e flessibile, che costituirà la base esemplificativa dei fattori e dei caratteri della procedura operativa per la progettazione di tali spazi. Fattori e codici per la creazione del modello vengono estrapolati dai casi di studio analizzati e approfonditi , individuando così elementi innovativi ed energeticamente efficienti. Inoltre è stato previsto un modello che fornisse soluzioni progettuali rispondenti alle istanze del clima secondo le teorie di Olgyay, distinguendo quattro principali fasce climatiche: clima caldo, clima temperato freddo, clima temperato caldo e clima freddo. Tale modello, è composto da otto matrici, in cui si individuano i percorsi progettuali delle quattro tipologie, mirati a scelte e valutazioni degli aspetti formali e funzionali, bioclimatici fino a soluzioni tipo-tecnologiche, rappresenta il risultato finale ed il traguardo dell’intera ricerca, il cui intento finale è di fornire uno strumento agli operatori che si appresteranno alla progettazione degli spazi per lo spettacolo. Nell’ultima fase, mediante un repertorio di soluzioni progettuali, si evidenziano gli ulteriori possibili sviluppi della ricerca con lo scopo di fornire a titolo esemplificativo, degli input progettuali al progettista riguardanti l’innovazione tipo-tecno-morfologica degli spazi per rappresentazioni ed eventi. L’intenzione non è quella di fornire delle soluzioni univoche e predefinite ma approfondire il lavoro svolto nella ricerca, gettando le nuove basi per possibili sviluppi futuri. La fase conclusiva della ricerca, consiste, in concreto nell’approfondimento di alcune soluzioni delle linee guida dal carattere tipologico-distributivo, funzionale-morfologico e tecnologico-costruttive. INDICE PREMESSA INTRODUZIONE 0. Introduzione alla tematica. Istruttoria dello stato dell’arte, obiettivi, evoluzione, struttura e finalità della ricerca I Fase teorico conoscitiva. Quadro degli aspetti teorici, metodologico-procedurali, normativi ed operativi degli spazi per rappresentazioni ed eventi II Fase teorico strumentale. Quadro dello stato dell’arte nel panorama internazionale in relazione all’individuazione di casi di studio di notevole interesse III Fase metodologico applicativa. Elaborazione di uno strumento operativo finalizzato all’interpretazione e alla verifica in chiave flessibile della configurazione tipo-tecno-morfologica dell’i-space4events PARTE PRIMA: QUADRO DEI PRINCIPI, DELLE NORME E DELLE QUESTIONI DI RIFERIMENTO PER LO SVILUPPO DELLA CONCEZIONE DELL’i-space4events QUALE NODO INNOVATIVO NELL’AFFRONTARE LA PROGETTAZIONE DEGLI SPAZI PER RAPPRESENTAZIONI ED EVENTI 1. Inquadramento ed evoluzione storica del rapporto società-cultura-spazi per rappresentazioni ed eventi 1.1 Evoluzione storica del concetto di spazio per rappresentazioni ed eventi legato alle tendenze socio-culturali ed economiche riguardanti l’attività ricreativa 1.2 Evoluzione dell’offerta funzionale e cambiamenti morfologico-spaziali dello spazio per rappresentazioni ed eventi legati ai concetti di flessibilità e adattabilità 2. I fattori di eco-compatibilità e di sostenibilità ambientale quali caratteri essenziali che delineano il processo di trasformazione e concorrono alla innovazione tipo-tecno-morfologica degli spazi destinati a rappresentazioni ed eventi 2.1 Luoghi per lo spettacolo eco-compatibili: l’evento, lo spazio, il luogo 2.1.1Sviluppi e tendenze dell’architettura per lo spettacolo 2.2 L’innovazione degli aspetti tipologici-funzionali-distributivi 2.3 Innovazioni tecnologiche e dispositivi bioclimatici a supporto della progettazione degli spazi per rappresentazioni ed eventi 2.3. 1 Adeguamento degli spazi per rappresentazioni ed eventi alle nuove esigenze in termini di qualità ambientale e comfort: requisiti ambientali psico percettivi 3. Il quadro normativo di riferimento a supporto della progettazione eco-sostenibile dell’i-space4events 3.1 Quadro normativo ed evoluzione degli indirizzi di politica energetica 3.1.1 Dal Rapporto Bruntland, alle Agende 21, al Consiglio europeo di Goteborg 3.1.2 Direttiva 2002/91 CE del Parlamento Europeo e del Consiglio 3.2 Il quadro normativo sul risparmio energetico nell’edilizia in Italia 3.2.1 Normativa italiana sintetica 3.2.2 Il rendimento energetico e la certificazione energetica nell’edilizia: strumento innovativo di risparmio energetico 3.3 Gli strumenti volontari di gestione ambientale La norma ISO 14001/2004 e il regolamento EMAS PARTE SECONDA: l’i-space4events NEL CONTESTO CONTEMPORANEO. CONFRONTO CON LA SPERIMENTAZIONE INTERNAZIONALE QUALE ELEMENTO DI SUPPORTO E DI VALIDAZIONE DEI PRINCIPI E DELLE METODOLOGIE IN GIOCO PER LO SVILUPPO E L’EVOLUZIONE DELL’i-space4events NELL’IMPLEMENTAZIONE DEI FATTORI PROPRI DELLA CULTURA BIOECOLOGICA 4. Lo stato dell’arte nel panorama internazionale: caratteri evolutivi tipo-tecnomorfologici, criteri di ecoefficienza e valenze delle prestazioni energetiche negli spazi per rappresentazioni ed eventi 4.1 Gli spazi per rappresentazioni ed eventi nello scenario attuale: edifici a prevalente sviluppo a blocco regolare 4.2 Gli spazi per rappresentazioni ed eventi nello scenario attuale: edifici a prevalente sviluppo a blocco irregolare 4.3 Gli spazi per rappresentazioni ed eventi nello scenario attuale: edifici a prevalente sviluppo a piastra regolare e/o misto composito 4.4 Gli spazi per rappresentazioni ed eventi nello scenario attuale: edifici a prevalente sviluppo a piastra irregolare e/o misto composito 4.5 Gli spazi per rappresentazioni ed eventi nello scenario attuale: edifici a prevalente sviluppo composito 5. Passaggi logico-metodologici per l’individuazione e la selezione dei casi più innovativi nell’ottica dell’i-space4events nella implementazione dei fattori propri della cultura bioecologica 5.1 La individuazione delle più significative esperienze di sperimentazione relativamente al tema dell’i-space4events nella implementazione dei fattori propri della cultura bioecologica 5.1.1 Matrice di comparazione e valutazione degli spazi per rappresentazioni ed eventi a prevalente sviluppo blocco regolare 5.1.2 Matrice di comparazione e valutazione degli spazi per rappresentazioni ed eventi a prevalente sviluppo blocco irregolare 5.1.3 Matrice di comparazione e valutazione degli spazi per rappresentazioni ed eventi a prevalente sviluppo a piastra regolare e/o misto composito 5.1.4 Matrice di comparazione e valutazione degli spazi per rappresentazioni ed eventi a prevalente sviluppo a piastra irregolare e/o misto composito 5.1.5 Matrice di comparazione e valutazione degli spazi per rappresentazioni ed eventi a prevalente sviluppo composito 5.2 Parametrizzazione dei requisiti e scelta delle più significative tipologie morfologiche del nuovo spazio per rappresentazioni ed eventi 6. Caratteri tipo-tecno-morfologici dell’i.space4events nell’implementazione dei fattori propri della cultura bioecologica a prevalente sviluppo a blocco regolare 6.1 DR Concert Hall, Danimarca, Jean Nouvel 01/01.A/01.B/01.C Schede grafiche di analisi e valutazione 6.2 Limoges concert Hall, Francia, Bernard Tschumi 02/02.A/02.B/02.C Schede grafiche di analisi e valutazione 7. Caratteri tipo-tecno-morfologici dell’i.space4events nell’implementazione dei fattori propri della cultura bioecologica a prevalente sviluppo a blocco irregolare 7.1 BIMhuis di MUSICA, Olanda, 3XN 03/03.A/03.B/03.C Schede grafiche di analisi e valutazione 7.2 Teatro di Vicar, Spagna, Solinas e Verd 04/04.A/04.B/04.C Schede grafiche di analisi e valutazione 8. Caratteri tipo-tecno-morfologici dell’i.space4events nell’implementazione dei fattori propri della cultura bioecologica a prevalente sviluppo a piastra regolare e/o misto composito 8.1 Teatro di Almere, Olanda, SANAA 05/05.A/05.B/05.C Schede grafiche di analisi e valutazione 8.2 Theatre Music Centre,Spagna, MGM 06/06.A/06.B/06.C Schede grafiche di analisi e valutazione 9. Caratteri tipo-tecno-morfologici dell’i.space4events nell’implementazione dei fattori propri della cultura bioecologica a prevalente sviluppo a piastra irregolare e/o misto composito 9.1 Matsumoto Performing Arts Centre, Giappone, Toyo Ito 07/07.A/07.B/07.C Schede grafiche di analisi e valutazione 9.2 Festival Convention Centre, Austria, Untertrifaller Architekten 08/08.A/08.B/08.C Schede grafiche di analisi e valutazione 10. Caratteri tipo-tecno-morfologici dell’i.space4events nell’implementazione dei fattori propri della cultura bioecologica a prevalente sviluppo composito 10.1 Opera House di Oslo, Norvegia, Snohetta 09/09.A/09.B/09.C Schede grafiche di analisi e valutazione 10.2 Guthrie Theatre, Usa, Jean Nouvel 10/10.A/10.B/10.C Schede grafiche di analisi e valutazione PARTE TERZA: DEFINIZIONE DI UN SISTEMA METODOLOGICO-STRUMENTALE PER LA VALUTAZIONE ED IL PROGETTO, FINALIZZATO AD UN’OTTIMIZZAZIONE DELLA CONFIGURAZIONE RAPPRESENTAZIONI TIPO-TECNO-MORFOLOGICA ED EVENTI: ELABORAZIONE DEGLI E SPAZI VERIFICA DI PER MODELLI FLESSIBILI E DINAMICI DELL’ i-space4events 11. L’innovazione tipo-tecno-morfologica degli spazi per rappresentazioni ed Eventi 11.1 Individuazione e messa a sistema dei caratteri morfologico-distributivi e funzionale-morfologici più significativi 11.2 Individuazione e messa a sistema dei dispositivi tecnologici-costruttivi più ecoefficienti 12. Linee guida e codici di progettazione per l’individuazione di un modello dinamico e flessibile degli spazi per rappresentazioni ed eventi 12.1 Considerazioni di supporto allo sviluppo delle matrici 12.2 Istruzioni e procedure per l’applicazione aperta e flessibile delle linee guida e dei codici di progettazione dello spazio per rappresentazioni ed eventi : modelli dinamici e flessibili di individuazione dei caratteri tipo-tecnomorfologici per tipologia 12.2.1 Modello dinamico e flessibile di individuazione dei caratteri morfologico-distributivi e funzionale-morfologico per la tipologia a prevalente sviluppo blocco regolare. 12.2.2 Modello dinamico e flessibile di individuazione dei caratteri tecnologico-costruttivi per il controllo degli effetti bioclimatici ed energetico “attivi” e “passivi” per la tipologia a prevalente sviluppo blocco regolare. 12.2.3 Modello dinamico e flessibile di individuazione dei caratteri morfologico-distributivi e funzionale -morfologico per la tipologia a prevalente sviluppo blocco irregolare. 12.2.4 Modello dinamico e flessibile di individuazione dei caratteri tecnologico-costruttivi per il controllo degli effetti bioclimatici ed energetico “attivi” e “passivi” per la tipologia a prevalente sviluppo blocco irregolare. 12.2.5 Modello dinamico e flessibile di individuazione dei caratteri morfologico-distributivi e funzionale -morfologico per la tipologia a prevalente sviluppo a piastra regolare e irregolare e/o misto composito 12.2.6 Modello dinamico e flessibile di individuazione dei caratteri tecnologico-costruttivi per il controllo degli effetti bioclimatici ed energetico “attivi” e “passivi” per la tipologia a prevalente a piastra regolare e irregolare e/o misto composito 12.2.7 Modello dinamico e flessibile di individuazione dei caratteri morfologico-distributivi e funzionale -morfologico per la tipologia a prevalente sviluppo composito 12.2.8 Modello dinamico e flessibile di individuazione dei caratteri tecnologico-costruttivi per il controllo degli effetti bioclimatici ed energetico “attivi” e “passivi” per la tipologia a prevalente sviluppo composito 13. La ricerca continua: i risultati attesi e i possibili ulteriori sviluppi 13.1 Repertorio di soluzioni per la progettazione ambientalmente consapevole degli spazi per rappresentazioni ed eventi Schede 01-07: Individuazione dei caratteri morfologico-distributivi e funzionale-morfologici Schede 08-15: Individuazione dei caratteri tecnologico-costruttivi per il controllo degli effetti bioclimatici ed energetico “attivi” “passivi” CONCLUSIONI BIBLIOGRAFIA: Riferimenti bibliografici generali Riferimenti bibliografici tematici Riferimenti bibliografici per opera References AA.VV, Libro Bianco “Energia -Ambiente_Edificio”, Il sole 24 ore, Milano, 2004 AA.VV. 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