Relazione illustrativa
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Relazione illustrativa
Codice alfanumerico: COMUNE DI SAN BASILE Provincia di Cosenza 3Y+X=30L BANDO DI CONCORSO DI IDEE PER LA "RIQUALIFICAZIONE DI UN'AREA DEL CENTRO STORICO" TITOLO: Relazione Illustrativa Tav. n. 5a Scala: Comune di S. Basile Bando di concorso di idee per la Riqualificazione di un’area del centro storico RELAZIONE ILLUSTRATIVA 1. Miglioramento della qualità di uno spazio pubblico centrale secondo criteri di tutela della memoria storica ed architettonica dell’area oggetto di intervento. Riordino dell’assetto stradale e valorizzazione degli assi centrali del centro storico. L’attuale configurazione dell’impianto stradale e distributivo del centro storico di S. Basile è caratterizzato da un disordine complessivo e da una perdita generale di identità determinati da una omologazione degli spazi derivanti dall’aver privilegiato nella sistemazione del nucleo antico, gli aspetti inerenti l’accessibilità carrabile. Le pavimentazioni sono quindi costituite esclusivamente da asfalto o da cls stesi uniformemente sulle superfici senza alcuna gerarchia tra funzioni e spazi a coprire anche le pavimentazioni antiche in ciottoli di fiume o in pietra di Cerchiara. La proposta progettuale punta a introdurre elementi di identità tipici di tutti i centri storici del Meridione, nell’uso dei materiali, nella organizzazione e gerarchia degli spazi, nella tessitura dei pavimenti e nella valorizzazione degli collegati alla identità, alla aggregazione ed alla memoria della comunità. Gli interventi proposti si collocano lungo l’asse principale del centro storico di S. Basile sul quale si affacciano le principali emergenze monumentali del paese che ne segnano la identità. Il tessuto urbano strutturato dal nuovo intervento, collega in un percorso unificato dalla geometria dei materiali, della tessitura pavimentale e dall’uso del verde, i capisaldi della cittadina costituiti dai Palazzi Tamburi, da palazzo Pugliese, dalla parrocchiale di S. Giovanni Battista e dalla casa Municipale già sito del primitivo impianto della parrocchiale concretizzando così l’effetto di centro cittadino richiesto dal bando nel quale si concentrano gli elementi identitari della comunità locale. Al fine di valorizzare ulteriormente il percorso strutturante il centro storico si consiglia di prevedere nel corso degli anni un arredo costituto da elementi scultorei pagina 1 di 10 contemporanei affidati per la realizzazione a diversi artisti che affrontino e sviluppino temi identitari specifici dell’area e del territorio quale i personaggi storici della diaspora albanese, le figure più rappresentative della vicenda del monachesimo italogreco, i miti della Magna Grecia ovvero tematiche attinenti al patrimonio demoantropologico della cittadina e del Pollino, qual gli antichi mestieri, i miti che abitano la montagna etc. Utilizzo dei materiali lapidei tipici della tradizione locale. Nella pavimentazione posta in opera lungo la viabilità indicata dal bando, il progetto utilizza la “ pietra di Cerchiara “, materiale lapideo tradizionalmente usata nelle pavimentazioni stradali di S. Basile e dei paesi del versante calabrese del Pollino con la tecnica dell’ ”opus incertum“. In particolare a S. Basile l’uso sistematico dell’asfalto sembra aver cancellato le antiche pavimentazioni in alcuni punti affiorano dal manto bituminoso. Il riutilizzo della pietra di Cerchiara, nelle dimensioni delle pezzature e nella tessitura sul terreno è, però, ricontestualizzato in un ambiente che ha subito negli ultimi decenni notevoli trasformazioni in rapporto soprattutto all’uso delle auto. Pertanto si utilizza materiale già predisposto con un’accurata lavorazione e squadratura in cava con una tessitura che delimita le aree carrabili, quelle pedonali e favorisce l’evacuazione delle acque piovane. Si prevede di utilizzare la pietra di Cerchiara in due tipologie, usate per arricchire significativamente la tessitura delle pavimentazioni: a) la tipologia a tozzetti dello spessore di cm 10 e delle dimensioni per lato di cm 10/12 x 10/12; b) la tipologia a lastre squadrate con spessore di cm 10 e dimensioni variabili di cm 30 x cm 60 e cm 15 x cm 60. Dipendentemente dalla sezione stradale disponibile, la tessitura si adatta alla morfologia ed alla sinuosità del tracciato stradale, modificando ove occorra il rapporto tra parte carrabile e pedonale L’uso del tozzetto permette di sostituire un altro materiale che caratterizza l’ambiente urbano di S. Basile, ovvero il ciottolo di fiume, ormai scarsamente disponibile a causa della limitazione della estrazione dai greti torrentizi. pagina 2 di 10 S. Basile: pietra di Cerchiara utilizzata in alcune strade. S. Basile: ciottoli di fiume utilizzati nella pavimentazione stradale antica ma coperti da asfalto. Utilizzo nella sistemazione a verde di essenze tipiche della flora locale. Nella sistemazione delle aree verdi individuate dalla proposta progettuale si utilizzano essenze arbustive che corrispondono a diversi valori evidenziati dal progetto: a) piante tipiche della flora del Pollino e più in generale del territorio e della tradizione locale nell’utilizzo di essenze per farmacopea, cucina, pastorizia etc; b) piante caratterizzate da una forte rusticità in rapporto alle escursioni termiche della zona e quindi a basso rischio di perdita in caso di siccità o di gelo; c) basso consumo d’acqua: essenze ed arbusti che hanno scarso bisogno di innaffiature, salvo nella fase iniziale di attecchimento tanto da non rendere necessario la realizzazione di impianto di irrigazione con conseguente riduzione dei costi di gestione del verde; d) manutenzione: arbusti che nel loro portamento naturale hanno scarso bisogno di potature tanto da ridurre ulteriormente i costi di gestione delle aree; e) arbusti sempreverde: piante atte a mantenere sempre una copertura verde sulle aree attrezzate; pagina 3 di 10 f) percorso dei profumi: un valore significativo del sistema ottenuto con la piantumazione di essenze caratterizzate dal rilascio di oli essenziali e quindi di profumi in diverse stagioni dell’anno; g) valenze sacrali: per la particolare storia di S. Basile strettamente collegata alla vicenda del monastero bizantino omonimo, appare utile anche una valutazione delle essenze in rapporto al loro significato cultuale pienamente inserita nella tradizione cristiana o nei bios di monaci ed eremiti. Piante utilizzate, simbologia e caratteristiche principali: - salvia: pianta legata a memorie mariane; la Vergine, secondo la tradizione popolare utilizzava fogliame e rami di salvia per formare il letto del Bambino, da qui il nome popolare di erba della salute ma anche l’uso nei monasteri per le grandi capacità antisettiche della pianta; pianta endemica anche delle aree del Pollino; utilizzata nella cucina poplare e nei monasteri per le grandi proprietà medicinali; - melograno nano: simbolo di fertilità; in molte rappresentazioni della Madonna il frutto compare sempre tra le mani di Maria; - rosmarino tappezzante: di grandi virtù medicinali; endemico nelle zone più aride dei monti; simboleggio il ricordo; - elicriso italico; estremamente profumato per tutto l’anno; grande resistenza alla siccità; presente nelle zone più siccitose delle montagne e delle colline; - rosa canina; pianta con forte simbologia mariana ed a causa delle spine cristologica; endemica sul Pollino, le bacche rosse sono tradizionalmente usate per la cura delle vie urinarie e la produzione di gelatine dolci; - timo serpillo; varietà di questa pianta tra le più rustiche; notevoli proprietà mediche; simboleggia l’operosità e la diligenza, virtù tipiche della tradizione monastica; - scilla marina; bulbo tipico delle zone siccitose; strettamente collegato al culto del monaco siculogreco S. Vitale da Castronuovo venerato in alcuni paesi di origine greca del Meridione; il monaco nel visitare il suo maestro S. Luca d’Armento, ingurgitò la scilla morendo a causa della tossicità della pianta; fu resuscitato da S. Luca che in piccole quantità si nutriva della scilla e redarguito su un rapporto più pagina 4 di 10 sereno con il mondo terreno; da allora la scilla compare nelle raffigurazioni del Santo; - maggiorana; tradizionalmente usato in cucina evoca suggestive simbologie: quali la bontà e la contemplazione; ha un apparato radicale superficiale e la chioma tutta rivolta verso il cielo e perciò è ritenuto simbolo dell’uomo che pur radicato nella terra è rivolto verso il cielo che ben si addice alle figure dei monaci - eremiti; Foto: salvia, melograno, rosmarino, elicriso, rosa canina, scilla, maggiorana, mirto, corbezzolo, bosso, biancospino Tessiture dei pavimenti. La tipologia base della pavimentazione progettata, adattata poi ai singoli spazi del centro storico in rapporto alle loro funzioni e dimensioni evidenzia: a) una tessitura centrale formata da lastre di pietra di Cerchiara basata su moduli perfettamente squadrati che individua ed evidenzia l’area carrabile del percorso stradale; b) un collettore di acque piovane formato da una zanella-caditoia concava in pietra di Cerchiara collocata al centro dell’area carrabile, verso la quale convergono le pendeze della strada; l’acqua è così raccolta al centro dell’impluvio stradale ed evacuata tramite una canalizzazione sotterranea; l’impluvio verso i lcentro della strada permette di allontanare l’acqua dalle abitazioni. pagina 5 di 10 c) due tessiture laterali formate da tozzetti di pietra di Cerchiara poste in opera ad arco contrastato che individuano ed evidenziano le aree pedonali del percorso stradale; 2. Inserimento all’interno delle aree oggetto d’intervento, di luoghi di incontro, di scambio culturale tra i cittadini e realizzazione di parcheggi. La risistemazione del piccolo parco centrale della cittadina circostante la fontana pubblica è ispirata da criteri finalizzati ad evidenziare la fruizione dell’area quale momento centrale dell’aggregazione della comunità. Lo spazio attualmente ridotto quasi esclusivamente a separatore del traffico è rivalutato con l’abbattimento delle barriere metalliche, la conservazione e risistemazione delle alberature esistenti e la piantumazione di arbusti tappezzanti sempreverdi ed odorosi di cui ai punti precedenti. L’utilizzo della nuova tessitura delle pavimentazioni in pietra di Cerchiara, contribuisce notevolmente a sottolineare l’identità del luogo ed a relazionare lo stesso alle altre aree circostanti, adiacenti il Municipio e le zone adiacenti la chiesa parrocchiale, creando un unico habitat urbano caratterizzato dall’uso di materiali lapidei ed essenze verdi locali e da una articolata presenza di spazi di relazione ed aggregazione. In tali aree la delimitazione delle aree pedonali rispetto alle zone carrabili è evidenziata dall’uso del verde e dallo sviluppo della tessitura del pavimento in pietra. Intorno al Municipiolo lo spazio finora informe è regolarizzato dalla sistemazione a verde e dalle tessiture pavimentali che individuano i percorsi pedonali di accesso che a margine del verde odoroso si trasformano anche in luoghi di sosta e aggregazione. La stessa metodologia permette di migliorare complessivamente la fruizione degli spazi circostanti la chiesa parrocchiale ove il verde ha l’obiettivo principale di esaltare gli spazi di relazione incentrati sulla chiesa. Nuovi posti auto sono recuperati, pur migliorando la percezione e la fruizione degli spazi, in adiacenza della chiesa parrocchiale, sull’anfiteatro per il quale si prevede una nuova pavimentazione in grado di consentire l’uso della struttura per gli spettacoli ma anche di contenere posti-auto quando il manufatto non è utilizzato per eventi e manifestazioni ed in altre aree cerniere del centro storico. pagina 6 di 10 3. Riqualificazione della piazza e delle aree adiacenti la casa Comunale. Gli spazi adiacenti la casa comunale sono trattati con la realizzazione di spazi verdi piantumati con tappezzanti “sempre verdi” altamente rustici, tipici della macchia mediterranea e della tradizione dei giardini officinali e delle coltivazioni aromatiche. Insieme alla tessitura del pavimento la piantumazione, individua spazi di relazioni connessi all’accesso della Casa Comunale, predisposti per l’aggregazione della comunità e relazionati con la stessa metodologia al sistema degli spazi pubblici circostanti la parrocchiale e il centro-città. Le piante previste per tale area sono lavanda, santolina, teucrio in diverse varietà, lippa, bergenia, cerastio, cineraria, iperico, lippa repens, ruta, senecio Foto: lavanda, santolina, teucrio, lippa citridora Foto: bergenia, cineraria, senecio, iperico lippa Foto:lippia repens, ruta, senecio, pagina 7 di 10 4. Recupero della facciata esterna di un fabbricato destinato a centro aggregativo e sala consiliare. Lo spazio occupa un grande ambiente sottostante la piazza adiacente la casa comunale e l’anfiteatro. Il progetto prevede la realizzazione di una grande sala per attività ed eventi da utilizzare anche come richiesto dal bando per il Consiglio Comunale. Lo spazio interno è organizzato su vari livelli collegati da un sistema di gradinate. Gli spazi intermedi ricavati sono flessibili e contengono i servizi igienici e ambienti per attività vrie ovvero utilizzabili per depositi o magazzini. Il collegamento verticale è realizzato con una torre scala che, come un campanile, enfatizza la funzione. Le pareti interne sono trattate con una cortina di cotto a faccia vista. Le facciate esterne sono modulate da grandi portali delimitati da pietra di Cerchiara mentre il paramento è trattato con pietra locale appena squadrata. Al fine di ridurre l’impatto di una facciata di così grandi dimensioni, si utilizza materiale lapideo tradizionale contestualizzato con un tessitura e stilatura moderne. 5. Demolizione di una struttura in c.a., attualmente destinata a mercato coperto e recupero dell’area di sedime. L’area è adiacente la parrocchiale di S. Basile e presenta una struttura in c.a. che impatta pesantemente sulla stessa chiesa e sull’intera area. Il progetto nel rimuovere la struttura, recupera lo spazio adiacente la chiesa valorizzandone la facciata laterale e creando le premesse per un raccordo tra la stessa chiesa e lo spazio urbano circostante. Al fine di mantenere la piena visibilità della facciata laterale e del cono prospettico verso la facciata principale, si prevede di non realizzare ulteriori strutture sull’area sulla quale il progetto prevede un’area verde con essenze arbustive a basso portamento, capaci quindi di non interferire con le facciate. L’area verde è concepita anche come spazio di incontro, aggregazione e scambio del vicinato ma anche dell’intera comunità che nella parrocchiale trova una delle espressioni massime della propria identità. pagina 8 di 10 Si prevede di realizzare una rampa disabile per facilitare l’accesso dell’area. La piantumazione è costituita da arbusti isolati a basso portamento che rimandano ad elementi naturali fortemente identificative della tradizione del monachesimo italo greco e bizantino e da una serie di riquadri piantumati con essenze caratteristiche dell’orto monastico di cui ai punti precedenti. Gli arbusti isolati con le relative caratteristiche sono: - mirto: buon augurio nell’evolversi della vita ma anche, sulla base della tradizione greca, la memoria dell’aldilà; - corbezzolo: eremiti ed anacoreti usavano nutrirsi del frutto del corbezzolo, apportatore di buone quantitativi di zuccheri, raccolti tra estate ed autunno nei boschi assolati ove la pianta cresce rigogliosa; - bosso: il simbolo dell’immortalità; intrinsecamente legato alla tradizione cristiana e sistematicamente presente nei monasteri latini e greci a delimitare spazi ed ambienti aperti; - biancospino: arbusto consacrato alla Vergine ed al Bambin Gesù; secondo le tradizioni popolari la Madonna usava stendere il bucato del piccolo su cespugli di biancospino profumato; la pianta, quindi, conservava memoria della benedizione mariana; 6. Riqualificazione dei “ supporti “ siti nel centro storico. Per i passaggi a sopportico esistenti nel centro storico se ne realizza la riqualificazione con il rifacimento della pavimentazione stradale e la illuminazione degli intradossi con faretti a pavimento. 7. Integrazione con le porzioni di aree pubbliche già recuperate interfaccia con un organico disegno di riqualificazione urbana e d’insieme. L’intervento proposto, a causa delle esiguità delle risorse finanziarie disponibili, non può portare a completamento un recupero complessivo dell’intero centro storico ma si integra con quanto è già stato realizzato e pone le basi per un intervento unitario di completamento. pagina 9 di 10 Rispetto a quanto già realizzato dal Comune, il nuovo intervento riutilizza la tecnica della pavimentazione a tozzetto già presente in alcuni spazi del centro storico recentemente recuperati; inserisce l’area dell’anfiteatro, senza interventi di demolizione e sostituzione sistematici, nell’impianto proposto ed infine indica le geometrie, le tessiture e l’approccio di base utilizzabile per una estensione dell’intervento a tutto il centro storico. La metodologia di intervento utilizzata, infatti, evidenzia una grande flessibilità che permette all’impianto progettato di poter essere utilizzato sia negli spazi più vasti, piazze, strade di grande sezione, sia negli spazi di ridotte dimensioni quali vicoli, spazi di vicinato o di raccordo tra diversi edifici. Foto: esempio di pavimento già realizzato con il quale il nuovo progetto si raccorda. pagina 10 di 10