Svezia – Appunti di viaggio 2013

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Svezia – Appunti di viaggio 2013
PROGETTO COMENIUS PER LA SCUOLA PRIMARIA
LE NOSTRE DIFFERENZE CULTURALI IN UN’EUROPA UNITA
RELAZIONE SUL VIAGGIO DI PROGETTO IN SVEZIA
10-13 OTTOBRE 2013
Dal 10 al 13 ottobre 2013, le insegnanti Aurucci Marirosa, Toschi Terzina, Zanotti
Raffaella e la Dirigente Scolastica Francesca Angelini, hanno partecipato ad un
meeting in Svezia nell’ambito del progetto Comenius per la scuola primaria Le nostre
differenze culturali in un’Europa Unita.
Lo staff è giunto nella città di Stoccolma il giorno 9 ottobre per raggiungere la
cittadina di Vasteras, che ospitava il meeting, il giorno successivo.
Durante l’incontro di progetto i partner intervenuti in Svezia hanno concordato le
attività da svolgere con le classi nel corso del primo semestre. Il tema centrale da
sviluppare è lo scambio interculturale di usi, costumi e tradizioni tra le scuole
europee coinvolte nel progetto. Gli insegnanti realizzeranno dei filmati multimediali
al termine delle attività svolte allo scopo di condividerle con le scuole della
partnership. Le classi del nostro istituto svolgeranno le seguenti attività: scambio
epistolare con la scuola ungherese, scambio in videoconferenza con la scuola
svedese, documentazione fotografica di usi, tradizioni e costumi della nostra regione,
ripresa amatoriale delle nostre scuole e della cittadina di Gatteo realizzata dagli
allievi, documentazione fotografica di attività legate al territorio. Lo scambio dei
prodotti realizzati avverrà nel corso del prossimo meeting di progetto, previsto dal 6
al 9 marzo del 2014 in Ungheria.
Il meeting in Svezia è stato anche occasione per visitare la scuola Irsta di Vasteras,
partner del nostro progetto. Si tratta di un istituto che ospita allievi dai 6 ai 16 anni
(obbligo scolastico). L’edificio è dotato di un gran numero di ambienti adibiti a
diverse attività: cucina, ricamo, cucito, falegnameria, informatica, chimica, musica,
arte decorativa, pittura.. Gli allievi hanno a disposizione ampi spazi interni, compresa
una grande palestra per le attività sportive, e un parco di vaste dimensioni che
circonda l’edificio scolastico. In Svezia le norme sulla sicurezza non impongono agli
insegnanti di vigilare in qualunque momento della vita scolastica, per cui, durante i
momenti di svago, gli alunni sono lasciati liberi sia all’interno e all’esterno
dell’edificio.
La legge svedese prevede che l’istruzione debba essere organizzata in modo tale da
garantire a tutti gli alunni un ambiente di apprendimento sereno caratterizzato dalla
sicurezza della struttura. Devono essere fornite strutture e attrezzature adatte alle
necessità educative.
Gli impianti e le attrezzature vengono gestiti a livello locale dalle singole scuole, che
devono soddisfare i bisogni educativi degli alunni e fornire libero accesso alle
biblioteche scolastiche.
Il curricolo è stabilito a livello nazionale ed è la base per il piano scolastico delle
municipalità che ne definiscono gli obiettivi generali a livello locale. Tutti gli alunni
studiano anche materie artistiche pratiche, scienze sociali, scienze naturali e un’altra
lingua straniera.
Gli insegnanti sono reclutati dalle municipalità o dalle singole scuole.
Non esiste alcuna regolamentazione in merito ai metodi di insegnamento, al carico di
studio e ai materiali didattici (libri, computer ecc.), tuttavia il curricolo raccomanda
un approccio di tipo induttivo, con un apprendimento basato sulla scoperta delle
soluzioni. Le scuole acquistano il materiale didattico e lo forniscono gratuitamente
agli studenti. In Svezia le TIC sono usate come strumento di supporto generale e di
insegnamento per tutte le materie.
Alle municipalità è richiesto di offrire una scuola preprimaria per tutti i bambini da
uno a 5 anni di età che abbiano genitori che lavorano o studiano.
Tutti i bambini dai 3 ai 5 anni di età hanno il diritto di svolgere attività prescolari.
Tali attività sono generalmente gratuite. Le municipalità devono garantire l’offerta di
classi prescolari per bambini di 6 anni per almeno 525 ore all’anno. Queste classi
sono generalmente organizzate presso le scuole obbligatorie e fanno parte del sistema
scolastico; di conseguenza sono gratuite. La frequenza è facoltativa ma vi si iscrivono
quasi tutti i bambini di 6 anni.
Per l’istruzione secondaria superiore, gli insegnanti e le scuole fanno riferimento al
quadro curricolare globale stabilito a livello nazionale. Dei 17 programmi nazionali
attualmente in corso, 14 sono orientati professionalmente.
Tutti i programmi offrono un’ampia base di istruzione generale e, generalmente,
permettono l’ammissione all’istruzione terziaria.
Ogni materia è insegnata in corsi più brevi o più lunghi. Le discipline comuni di base
sono svedese, lingua inglese, matematica, religione, educazione civica, studi
scientifici, educazione fisica, educazione alla salute e attività artistiche, che coprono
circa un terzo del tempo di insegnamento. Il tempo restante è usato per le materie
specifiche previste dai vari programmi e scelte individualmente dagli studenti.
Gli allievi della scuola Irsta si sono esibiti in danze tipiche svedesi, vestendo costumi
tradizionali. In occasione della nostra visita, hanno rappresentato la festa di Santa
Lucia, che si festeggia nel mese di dicembre, cantando e portando delle candele
accese.
In Svezia i partner hanno presentato le loro mascotte di viaggio. La nostra mascotte,
Mazapegul, ha incontrato i bambini della scuola Irsta e ha raccontato loro alcune
caratteristiche delle scuole italiane, invitandoli a visitare il blog della mascotte che
apparirà a breve tra le pagine del sito web della nostra istituzione scolastica.
Il viaggio in Svezia è stato per tutte noi occasione di riflessione, grazie allo scambio
di buone pratiche didattiche con le insegnanti delle scuole partner e di informazioni
riguardanti l’organizzazione dei sistemi scolastici in Europa. Ci auguriamo di
diffondere all’interno delle nostre scuole la consapevolezza della dimensione europea
dell’educazione e della essenzialità dei saperi e delle competenze, nell’ottica della
formazione di individui capaci di vivere in una società multiculturale in continua
evoluzione, fornendo il proprio contributo concreto, attivo e collaborativo al futuro
dell’umanità.
La referente
Marirosa Aurucci