Nuovi Manfrotto MY: leggeri e compatti
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Nuovi Manfrotto MY: leggeri e compatti
Accessori Nuovi Manfrotto M-Y: leggeri e compatti M-Y è la nuova serie di treppiedi ideata da Manfrotto per le moderne fotocamere e videocamere che sono sempre più leggere e compatte; il rapporto prezzo/ prestazioni trae vantaggio dalla testa inclusa nella struttura. La nuova testa foto/video in alluminio 391RC2 viene fornita di serie con il modello 7301YB (ma è anche acquistabile separatamente per utilizzarla anche con altri treppiedi). Dispone di attacco rapido per la rodatissima placca 200PL-14 che può essere acquistata separatamente per avere sempre pronti all’uso più fotocamere o videocamere; è una testa a tre movimenti “frizionabile” adatta quindi anche all’utilizzo con videocamere e con un sistema di ribaltamento a 90 gradi per essere agevolmente impiegata anche per riprese in pianta e riproduzioni. La sigla M-Y si può leggere come “my”, che in italiano significa “mio”. In questo caso il “mio” treppiedi. Non è la prima volta che parliamo di treppiedi e non sarà per certo l’ultima; le fotocamere stanno vivendo una nuova giovinezza: il passaggio al digitale prima, il miglioramento dei sensori poi, il Full Frame oggi: una reflex o una compatta di soli cinque anni fa sembra preistoria rispetto ai modelli attuali. Tutto questo progresso però non ha reso obsoleti gli accessori tradizionali come i treppiedi; per altro anche questi, che apparentemente sono rimasti immutati, in realtà sono cambiati e non poco, una volta erano in legno, mentre oggi utilizzano anche il carbonio. Ma prima fermiamoci un momento a con- 44 siderare perchè il treppiedi è un accessorio vitale in qualsiasi corredo fotografico. E’ risaputo, e comunque facile da comprendere, come sia fondamentale per fotografare di notte: quando i tempi di posa superano il secondo non c’è mano ferma che riesca a mantenere ferma la fotocamera. Ma anche quando si usano tempi di scatto come 1/125 di secondo, in determinate condizioni e a determinate focali, lo scatto su un buon treppiedi risulterà più nitido di quello a mano libera. Se da una parte è vero che grazie alle ottiche stabilizzate ed ai sensori sempre meno “rumorosi” al crescere degli ISO oggi è possibile scattare con tempi più rapidi rispetto al passato ottenendo immagini prive di micromosso, è altrettanto vero che lavorare alla sensibilità nominale porta per certo a utilizzare la propria fotocamera al meglio delle sue possibilità. Ci sono poi situazioni come la fotografia di paesaggio in cui lavorare su treppiedi consente di studiare con calma l’inquadratura, di effettuare spostamenti minimi, e come la macrofotografia in cui la fotocamera assicurata al treppiedi permette, grazie a una testa appropriata, di avvicinarsi in modo micrometrico al proprio soggetto. E ancora, ci sono situazioni in cui è necessario che la macchina sia perfettamente in bolla, come nella fotografia d’architettura, si usino o meno le ottiche decentrabili. Senza dimenticare le riprese in cui è necessario effettuare un bracketing sull’esposizione. Una di queste due immagini è stata scattata a mano libera e guardandola velocemente sul monitor della macchina subito dopo lo scatto ci era sembrata accettabile, pur avendo usato un tempo di scatto di appena 1/10s (con ISO elevati e ottica stabilizzata); è stato solo successivamente, guardando l’immagine sullo schermo del computer, che ci siamo accorti di aver sbagliato lo scatto. Sicuramente migliore l’altra immagine, scattata utilizzando il treppiedi. Il Manfrotto M-Y La collezione M-Y si articola su sei differenti modelli, a cui si aggiunge un monopiede. Le differenze sono innanzitutto nella testa a corredo: due modelli hanno una testa 3D con attacco rapido utilizzabile sia in fotografia che in video; un modello adotta una testa a sfera con attacco rapido, mentre gli altri modelli utilizzano una testa a sfera senza attacco rapido. Il monopiede è fornito senza testa. Da chiusi misurano da un minimo di 41 centimetri, fino a un massimo di 51, mentre alla massima estensione, con colonna completamente estratta, misurano da 119 a 144 centimetri. A tale altezza va aggiunta, come per qualsiasi treppiedi, l’altezza della fotocamera fino al mirino, normalmente 8 cm e quindi si arriva all’altezza di 152cm del modello 7302YB dotato di testa a sfera con piastra rapida. Se calcoliamo che una persona alta 175cm ha gli occhi a un’altezza da terra intorno ai 165cm, vediamo che il modello con l’altezza massima permette di avere la reflex “quasi” all’altezza dell’occhio. L’altezza massima è un dato da tenere presente per due motivi: evita di doversi piegare per portare l’occhio all’altezza del mirino permette di avere la fotocamera all’altezza occhio. Può sembrare banale, ma il punto di osservazione è un parametro importante per restituire una prospettiva naturale; siamo infatti abituati a vedere immagini scattate nella gran parte dei casi tenendo la macchina all’altezza dell’occhio, e questa è la prospettiva a cui siamo abituati. Scattando invece con la macchina in una posizione diversa, più alta o più bassa, porta ad una differente percezione della realtà. Questo non significa che non sia possibile inquadrare da altezze maggiori o minori rispetto a tale normale visuale, ma bisogna essere consapevoli della scelta e non costretti a questo solo perchè il nostro treppiedi non ci consente di arrivare all’altezza dell’occhio. Tornando alla serie Manfrotto M-Y, la linea è stata completamente ridisegnata rispetto alla precedente linea DIGI che M-Y va a sosti- tuire. Ridisegnato il sistema di blocco delle gambe, quello di sblocco della testa, e poi il diametro e la sezione delle gambe. Soprattutto è stato migliorato il rapporto tra le dimensioni del treppiedi chiuso e aperto, senza contare che il peso massimo accettato dalla nuova testa a tre vie è di 3,5 Kg, quindi anche la reflex con un’ottica di un certo rispetto. La prova Abbiamo valutato e provato l’intera gamma; la nostra scelta è caduta sul modello 7301YB, sia per l’altezza massima di 143cm, che per il fatto che monta di serie la nuova testa in alluminio a tre vie 391RC2. Riteniamo infatti interessante un treppiedi capace di raggiungere un’altezza elevata, anche se aprendolo aumenta le sue dimensioni di 10cm. Abbiamo anche apprezzato il modello 7322YSHB che dispone di testa a sfera incorporata e pesa solo un chilo e che da chiuso ha una lunghezza massima di soli 42cm. Una lunghezza che può essere ulteriormente ridotta (e questo vale per tutti i modelli M-Y) estraendo la colonna a cui è fissata la testa: in questo modo il modello 7322YSHB si riduce di ben 75mm scenden- do a meno di 35cm. L’estrazione della colonna è un’azione semplicissima: basta staccare il gommino alla base della colonna per sfilarla in un istante, e altrettanto rapidamente rimetterla in posizione. L’estrazione completa della colonna è prevista nel progetto ed è una pratica abituale per rimontare la colonna al contrario così da poter fotografare, volendo, anche con la macchina rasente al terreno, ben salda al treppiedi. In generale preferiamo i modelli dotati di piastra da attacco rapido, soprattutto con gli M-Y a cui non è possibile sostituire la testa in dotazione con un differente modello. Se è pur vero che utilizzando l’apposito accessorio 323 è possibile trasformare qualsiasi testa in una con attacco rapido, averlo incorporato riduce comunque pesi e dimensioni. Un secondo attacco rapido per una seconda fotocamera o una videocamera può essere acquistato a parte così da avere tutti i propri corpi macchina, o videocamere, sempre con la piastra montata e pronti per essere fissati sul treppiedi. Il sistema M-Y prevede due sole regolazioni dell’angolazione delle gambe, e non tre come per i modelli di livello più alto; il sistema di 45 La linea completa M-Y (qui manca il monopiede): i modelli si differenziano tra loro nelle misure da chiusi, nell’altezza massima che possono raggiungere e nel tipo di testa che viene fornita in dotazione. Le sigle dei treppiedi M-Y vanno così interpretate: le prime tre cifre identificano la sezione delle gambe (più è basso il numero e maggiore è la circonferenza della sezione); la prima lettera, qui Y, identifica la famiglia di prodotto, e deriva dalla forma della crociera; SH sta per Short e B identifica il colore (qui Black, nero). Ridisegnato il sistema di blocco delle sezioni delle gambe: è più pratico da aprire e chiudere anche utilizzando i guanti. Alcuni treppiedi della linea M-Y, come il qui raffigurato 7322YSHB, viene fornito con testa a sfera priva di attacco rapido. E’ però sempre possibile dotarla di attacco rapido utilizzando il modello opzionale 323, che viene fornito con una piastra 200PL-14. L’attacco rapido 323 è compatibile con tutte le teste Manfrotto. 46 Rinnovato anche il sistema a pulUn particolare dell’attacco rapido sante di sblocco dell’angolazione della testa in alluminio a tre movidelle gambe, intuitivo e facile da menti 391RC2 a corredo con il trepmanovrare. piedi M-Y 7301YB. Il perno rosso (o nero) che sporge dalla placca è il fermo removibile per l’uso con le videocamere: serve ad evitare che la videocamera ruoti su se stessa se non è adeguatamente fissata. La sacca per il trasporto a spalla è utile e nella linea M-Y è compresa nel prezzo. Uno scatto in notturna con posa di 4 secondi, in open flash, con treppiedi Manfrotto 7301YB: fotocamera Ricoh GX200 alla focale di 24mm a f /4,6 e alla minima sensibilità di 64 ISO. Nonostante la compatta possa lavorare a oltre 1.200 ISO e disponga di stabilizzatore integrato, usando la sensibilità nominale e disattivando lo stabilizzatore è possibile sfruttarla al massimo delle sue potenzialità. Il lungo tempo di posa ha consentito anche un corretto open flash che ha reso visibile la giostra gialla in primo piano. apertura è però molto più semplice e immediato rispetto ai sistemi tradizionali. Regole di ripresa con il treppiedi Anche quando si sceglie un treppiedi ben progettato e fabbricato ci sono delle regole di ripresa che non vanno comunque mai ignorate, vediamole. 1) Mai premere direttamente il pulsante di scatto col dito, ma usare lo scatto a distanza (a filo o wireless); in mancanza di questo, usare l’autoscatto. Quando possibile impostare l’alzo intenzionale dello specchio, o l’alzo dello specchio prima dell’apertura dell’otturatore, una funzione disponibile su diverse fotocamere. 2) Nelle giornate ventose conviene proteggere il treppiedi con il proprio corpo, così da smorzare la forza del vento. 3) Allungare sempre prima le sezioni delle gambe a diametro più maggiore, poi quelle più piccole. 4) Allungare la colonna solo dopo aver esteso completamente le gambe, se non si è raggiunta l’altezza voluta. 5) In esterni, lavorando su terreno erboso, fare in modo che i puntali delle gambe penetrino nel terreno, e non rimangano semplicemente appoggiati sull’erba; premere quindi sulla crociera finchè i puntali incontrano il terreno solido. 6) A temperature molto basse, conviene stringere periodicamente i movimenti della testa e delle gambe (se il sistema di serraggio delle sezioni delle gambe è a vite); infatti, raffreddandosi, tendono a perdere presa. Il giudizio Uno altro scatto con Ricoh GX200 a 24mm, 64 ISO e tempo di posa di 4 secondi: il freddo era talmente intenso che il soggetto è rimasto immobile per il lungo tempo della posa! Alle rigide temperature si apprezzano le nuove leve di blocco delle sezioni delle gambe che possono essere azionate anche con i guanti e, non essendo a vite, non richiedono il controllo della chiusura alle basse temperature. La nuova linea Manfrotto M-Y ci ha convinto sia per la gamma che per il rapporto peso/dimensioni; inoltre il rapporto prezzo/ prestazioni guadagna dal fatto che la testa è inclusa nella struttura. Nella confezione è poi presente anche la sacca da trasporto, un accessorio utile in quanto permette di avere sempre con sé il treppiedi, pronto ad ogni utilizzo. La nuova linea M-Y è anche indicata per l’utilizzo con le videocamere non professionali dell’ultima generazione, a volte così piccole e leggere da rendere difficile persino l’impugnatura, oltre che naturalmente con le compatte digitali che hanno il duplice vantaggio di non avere né lo specchio, né l’otturatore meccanico, che possono essere causa di vibrazioni un istante prima dell’apertura dell’otturatore. I treppiedi M-Y si possono usare anche con le reflex, ma devono essere leggere, e quindi parliamo di entry level e con ottiche leggere. Per le reflex evolute e professionali, Manfrotto ha a catalogo diverse altre famiglie di treppiedi in grado non solo di reggere pesi ben maggiori di 3,5 Kg, ma anche di smorzare le vibrazioni indotte dal ribaltamento dello specchio e dall’apertura dell’otturatore che, in tali reflex, soprattutto se Full Frame, sono piuttosto evidenti. Con questi corredi fotografici evoluti, se non si dispone di un treppiedi professionale è meglio appoggiare la fotocamera su una superficie stabile che usare un treppiedi 7301YB: Euro 169 Prezzi 7302YB: Euro 149 7303YB: Euro 139 7321YB: Euro 119 7322YB: Euro 99 7322YSHB Euro: 89 776YB: Euro 40 (monopiede) Distribuzione: Bogen Imaging Italia, Contrà Sasso Rosso 19, 36061 Bassano del Grappa, Vicenza. tel.: +39 0424 555554 www.bogenimaging.it non appositamente studiato per un simile impiego. Il treppiedi deve infatti essere in grado di reggere pesi elevati senza indurre torsioni all’altezza della crociera e di smorzare istantaneamente le vibrazioni. Come detto, la linea M-Y prevede invece un una fotocamera e una videocamera leggera. I lavori professionali richiedono attrezzature adeguate, dalla fotocamera alla videocamera al treppiedi, M-Y ci sembra quindi una risposta molto attuale alle esigenze del pubblico che ha scelto un’attrezzatura leggera, ed è quindi in linea con le attuali tendenze dei produttori di fotocamere e obiettivi. I treppiedi M-Y sono compatti e leggeri, ma realizzati prestando sempre attenzione alla qualità, e quindi al risultato finale. Sia esso un’immagine o un filmato. Gerardo Bonomo 47