Sabato mattino MEDITA IL CERCHIO DELLA GIOIA Un giorno, non

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Sabato mattino MEDITA IL CERCHIO DELLA GIOIA Un giorno, non
Sabato mattino MEDITA Ogni mattina è una giornata intera che riceviamo dalle mani di Dio. Dio ci dà una giornata dal Lui stesso preparata per noi. Non vi è nulla di troppo e nulla di non “abbastanza”, nulla di indifferente e nulla di inutile. E’ un capolavoro di giornata che viene a chiederci di essere vissuto. Noi la guardiamo come una pagina d’agenda, segnata d’una cifra e d’un mese. La trattiamo alla leggera come un foglio di carta. Se potessimo frugare il mondo e vedere questo giorno elaborarsi e nascere dal fondo dei secoli, comprenderemo il valore di un solo giorno umano. IL CERCHIO DELLA GIOIA Un giorno, non molto tempo fa, un contadino si presentò alla porta di un convento e bussò energicamente. Quando il frate portinaio aprì la porta di quercia, il contadino gli mostrò, sorridendo, un magnifico grappolo d'uva. "Frate Portinaio", disse il contadino, "sai a chi voglio regalare questo grappolo d'uva che è il più bello della mia vigna?". "Forse all'abate o a qualche padre del convento". "No, a te!". "A me?". Il frate portinaio arrossì tutto per la gioia. "Lo vuoi dare proprio a me?". "Certo, perchè mi hai sempre trattato con amicizia e mi hai aiutato quando te lo chiedevo. Voglio che questo grappolo d'uva ti dia un po' di gioia". La gioia semplice e schietta che vedeva sul volto del frate portinaio illuminava anche lui. Il frate portinaio mise il grappolo d'uva bene in vista e lo rimirò per tutta la mattina. Era veramente un grappolo stupendo. Ad un certo punto gli venne un'idea: "Perchè non porto questo grappolo all'abate per dare un po' di gioia anche a lui?". Prese il grappolo e lo portò all'abate. L'abate ne fu sinceramente felice. Ma si ricordò che c'era nel convento un vecchio frate ammalato e pensò: "Porterò a lui il grappolo, così si solleverà un poco". Così il grappolo d'uva emigrò di nuovo. Ma non rimase a lungo nella cella del frate ammalato. Costui pensò, infatti che il grappolo avrebbe fatto la gioia del frate cuoco, che passava le giornate a sudare sui fornelli, e glielo mandò. Ma il frate cuoco lo diede al frate sacrestano (per dare un po' di gioia anche a lui), questi lo portò al frate più giovane del convento, che lo portò ad un altro, che pensò bene di darlo ad un altro. Finchè, di frate in frate, il grappolo d'uva tornò al frate portinaio (per portargli un po' di gioia). Così fu chiuso il cerchio. Un cerchio di gioia. Impegno per vivere quest’oggi: Non aspettare che inizi qualche altro. Tocca a te, oggi, cominciare un cerchio di gioia. Spesso basta una scintilla piccola piccola per far esplodere una carica enorme. Basta una scintilla di bontà e il mondo comincerà a cambiare. L'amore è l'unico tesoro che si moltiplica per divisione: è l'unico dono che aumenta quanto più ne sottrai. E' l'unica impresa nella quale più si spende, più si guadagna; regalalo, buttalo via, spargilo ai quattro venti, vuotati le tasche, scuoti il cesto, capovolgi il bicchiere e domani ne avrai più di prima. Sabato metà giornata L’angelo del Signore portò l’annuncio a Maria. Ed ella concepì per opera dello Spirito Santo Ave, Maria, ... Eccomi, sono la serva del Signore Si faccia di me secondo la tua parola Ave, Maria, ... Il Verbo si fece carne E venne ad abitare in mezzo a noi. Ave, Maria, ... Prega per noi santa Madre di Dio Affinchè siamo fatti degni delle promesse di Cristo. Preghiamo Signore Dio nostro, che hai fatto della Vergine Maria il modello di chi accoglie la tua parola e la mette in pratica, apri il nostro cuore alla beatitudine dell’ascolto e con la forza del tuo Spirito fa che noi pure diventiamo luogo santo in cui la tua parola di salvezza oggi si compie. Per Cristo nostro Signore. Amen. Benedizione della mensa pranzo Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Dio santo e grande nell’amore, benedici noi riuniti attorno a questa tavola e rendi sincera e gioiosa la nostra comunione: attenti alla sapienza che viene da te manterremo nel cuore la forza e la purezza per vivere sempre nell’amore reciproco. Per Cristo nostro Signore. Amen. Benedizione della mensa cena Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Condividendo i beni della tua creazione noi ci riconosciamo tuoi figli, Signore: insegnaci ad amare chi è accanto a noi, e saremo un cuore solo e un’anima sola in Cristo nostro fratello e Signore ora e nei secoli dei secoli. Amen. Sabato sera ENTRA NELLA PREGHIERA Come uno sportivo prima di entrare in campo deve riscaldare i muscoli, altrimenti ... così per entrare nella preghiera, nel dialogo con il Signore, è necessario fermarsi, lasciare da parte ansie e preoccupazioni, togliere o spegnere tutto quello che potrebbe recare disturbo, per fare silenzio dentro e fuori di noi. Invoca lo Spirito Santo perché ti conceda un cuore umile e accogliente. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Vieni, Santo Spirito, riempi il cuore dei tuoi fedeli e accendi in essi il fuoco del tuo amore.
Manda il tuo Spirito e tutto sarà ricreato. E rinnoverai la faccia della terra.
ASCOLTA Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena (Giovanni 15, 7‐11). MEDITA Succede a volte di riuscire a stroncare sul nascere anche una piccola tensione o un frainteso tra amici o colleghi di lavoro, semplicemente chiedendo scusa, oppure esprimendo un grazie di cuore, o cedendo il posto, o compiendo qualche altro semplice gesto di gentilezza. C’è un calore che si diffonde quando si incontra una persona gentile, accogliente, dentro ad un ufficio o dentro ad un negozio o anche sull’autobus. Forse il clima di individualismo e diffidenza stranamente ci aiuta a evidenziare la cortesia, il rispetto, le attenzioni. Si sente comunque che siamo ancora sensibili alle relazioni rispettose, solidali, che poi sono la base del vivere civile, ma sono anche il minimo del vangelo. Il bene si diffonde con garbo, con delicatezza, senza effetti rumorosi, come una schiarita dopo il temporale, come una carezza nella solitudine, e l’anima si rasserena e trova un senso di pace. Sarebbe bello davvero vivere in un mondo regolato da continui gesti d’amore. Il cristiano sa di essere chiamato a dare inizio alla diffusione del bene, è la sua vocazione amare, non solo perché immette ossigeno nelle relazioni spesso asfittiche che lo circondano, ma perché in questo modo lascia agire una presenza di Dio che si porta dentro e l’amore di Cristo continua a espandersi. E quando questo amore diventa reciproco, in famiglia, tra amici, nella comunità cristiana, si vive l’armonia e la gioia. Perle di vita dal valore infinito, come il cuore di ognuno, come le persone che amiamo, come il regno di Dio in mezzo agli uomini. INVOCA Un nuovo giorno di vita ci è offerto, possiamo seguirti, Signore, dove oggi sarai. Nei sogni di pace, nel cuore degli uomini, nelle forme di bellezza, nei cuori assetati di Te. Nella dimora segreta del cuore, nella voce intima che indica la via. Negli alberi, nel vento, nell'acqua perenne, nella terra, nella luce, nella roccia inflessibile. Nella luce del giorno, nella vita ardente, nel lavoro intenso, nella calma delle soste. Nell'incontro dell'amico, nelle domande di amore, nei cuori che si spogliano di sé. In questa casa che è tua, apri i nostri occhi alla bellezza, le nostre orecchie alla sapienza. Aiutaci ad essere uomini di pace, o Signore. Se in noi non è pace, non daremo pace, se in noi non è ordine, non creeremo ordine. Aiutaci a scoprire la terra che hai affidato alla nostra fatica, aiutaci ad amarla e a porvi ordine. Rendici attenti, o Signore, agli incontri che oggi riempiranno la nostra giornata. Sabato notte PREGA Papà mio del cielo, la mia vita è nelle tue mani: Tu sei il pensiero più bello che ho. Dio, sei mia guida e mio rifugio,anche di notte mi dai consiglio. Ti ho sempre davanti agli occhi, con te vicino non potrò cadere. Perciò il mio cuore è pieno di gioia, l’anima mia danza; il mio corpo non potrà vacillare, riposa sicuro nella speranza. Non mi abbandonerai alla morte, non lascerai che io mi perda. La mia sola vera felicità, sei tu, mio Dio! Mi mostri la via della vita: stare vicino a te è una gioia, una gioia che non finirà mai. RIFLETTI Le formiche raccolgono tutto nei loro granai. Il ragno tira fuori da se stesso tutto quello che gli serve per fare la ragnatela. Le api prendono il polline dai fiori e lo trasformano in miele. Noi dobbiamo imparare a riflettere su come viviamo, sulle persone che abbiamo incontrato, come abbiamo adempiuto il nostro dovere, se abbiamo avuto cura di noi, se Dio è stato vivo e presente nel nostro modo di pensare, agire e valutare. Raccogliti nel santuario del tuo cuore e alla presenza del Signore , ringrazia, rifletti, chiedi perdono. Ora puoi concludere la tua giornata affidando la tua vita e le persone a te care, vive e defunte, a Maria, colei che Gesù ci ha donato come Madre: INVOCA Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo, gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.